E' stata trovata senza vita P.G., la donna di 82 anni di San Severino di cui si erano perse le tracce da questa mattina.
I vigili del fuoco avevano attivato le ricerche su indicazione dei carabinieri dopo il ritrovamento, lungo il fiume Potenza, di alcuni effetti personali dell'anziana. E dopo circa tre ore di perlustrazione, anche con l'ausilio di un elicottero, il corpo della donna è stato individuato a circa due chilometri di distanza dal punto in cui erano stati individuati alcuni suoi oggetti. Tra le ipotesi per ricostruire l'accaduto quello del gesto volontario.
L’intervento delle squadre dei Vigili del Fuoco del comando di Macerata e del distaccamento di Tolentino con l’ausilio di un elicottero del Comando di Pescara, è valso al recupero della salma. Sul posto anche i carabinieri e il 118.
"E' intollerabile che la richiesta di intervento alle forze dell'ordine, dopo aver sorpreso dei ladri nella propria abitazione, sia stata evasa con grande ritardo per la mancanza di personale": con queste parole inizia una lettera inviata dal sindaco di Cingoli al prefetto di Macerata, Roberta Preziotti, in relazione alla catena di furti che si è registrata nel vasto Comune di Cingoli.
Saltamartini sottolinea che "si tratta di criminalità organizzata che richiede interventi di prevenzione e repressione ben mirati".
"Sono stato l'unico sindaco 3 anni fa - aggiunge il primo cittadino - ad aver lanciato l'allarme sicurezza, ma ancora oggi nessuno ha fatto nulla per riportare l'organico dei carabinieri e della polizia, neppure dopo i tragici fatti di Macerata, alla norma".
"Queste bande di stranieri e di nomadi dediti alle rapine - continua ancora il sindaco di Cingoli - in cui è capitato che le vittime siano state imbavagliate e sottoposte a violenza, scorrazzano indisturbati la nostra regione, per mancanza di controlli e di prevenzione, dalla provincia di Pesaro a quella Ascoli passando per quella di Macerata. In questo stesso momento in tutta la nostra Regione sono solo una decina le pattuglie in servizio, assolutamente incapaci di prevenire e reprimere queste forme di criminalità che hanno determinato anche l'omicidio delle vittime com'è accaduto, recentemente, nel Fermano e a Senigallia.Occorre rivendicare il diritto alla sicurezza, partendo dalle sedi istituzionali".
"Annuncio un'azione determinata su questo fronte e invito le Autorità competenti a comunicare le misure che intendono adottare, in modo permanente e non frammentario, per garantire libertà e sicurezza ai nostri cittadini" conclude Saltamartini.
Esce di casa e non fa ritorno. È quanto è successo stamattina a San Severino dove una donna di 82 anni si è allontanata dalla sua abitazione e non vi ha fatto ancora ritorno. Allarmati i famigliari hanno avvertito i carabinieri che, dopo aver trovato alcuni effetti personali lungo il fiume, hanno dato il via alle ricerche.
Sul posto i vigili del fuoco che stanno conducendo le ricerche anche con l'ausilio di un elicottero arrivato ora da Pescara.
Difficile capire se sia stato un atto vandalico o un furto. Quello che è certo, invece, è che non c'è più rispetto per niente.
Si può commentare così, in estrema sintesi, quanto accaduto lungo la strada che conduce al cimitero di Castelraimondo. C'è un'edicola sacra, come ce ne sono tante dalle nostre parti, ma da qualche giorno il piccolo cancello in ferro risulta aperto e forzato. E nella nicchia non c'è più la statua della Madonna. Stessa sorte per un'icona rubata da un'altra edicola poco distante.
Qualcuno, fin troppo burlone o fin troppo disperato, ha deciso di portarle via. Per farne cosa non si sa. Non è escluso che questi oggetti sacri possano essere usati per "particolari" riti blasfemi.
A denunciare l'accaduto, questa mattina, è stata una cittadina.
Striscia la Notizia mette in allerta sulle truffe che molto spesso vengono messe in piedi da falsi volontari della Protezione Civile.
In un servizio andato in onda nella puntata di venerdì, Valerio Staffelli, mostrando anche un articolo di Picchio News (qui) relativo ad atti di sciacallaggio simili compiuti a Colmurano, mette in guardia su persone che raccolgono fondi per la loro associazione di Protezione Civile, ma stanno destando non poca preoccupazione per il timore che quel denaro non vada per finalità benefiche. Queste persone girano con una divisa recante la scritta «Protezione civile nazionale» che potrebbe trarre in inganno.
Nel servizio Staffelli mostra infatti con quanta facilità è possibile reperire una divisa della Protezione Civile comprandola in negozi specializzati che non si premurano di chiedere il tesserino che dimostri l'appartenenza dell'acquirente alla Protezione Civile o addirittura anche in rete senza nessun tipo di ostacolo.
Come comportarsi in questi casi? L’appello è quello di diffidare e dare contributi solo alle associazioni e persone che si conoscono e che si sa come lavorano e il bene che fanno per il territorio. Evitare di dare soldi ad organizzazioni che non si conoscono: il rischio di truffe è sempre presente.
Il servizio integrale di Striscia a questo link
Maxi furto all'azienda settempedana Gatti & Purini Edilizia Stradale con sede in via Enrico Fermi.
Secondo quanto denunciato dalla stessa azienda, anche attraverso un post su Facebook, nella "notte di venerdì 4 maggio sono stati rubati un camion 4 assi Iveco di colore bianco e rosso targato FC039BJ. Un camioncino Iveco doppia cabina colore bianco, targa BT483RJ, un camioncino Iveco doppia cabina di colore bianco, targa BT483RJ, un "bob cat" giallo, marca Komatsu targato AEK466 e un miniescavatore modello Bobcat di colore bianco". Un furto quantificabile per difetto in oltre centomila euro.
Il furto è stato sicuramente messo a segno da una banda di professionisti che, probabilmente, da tempo teneva d'occhio i mezzi della ditta settempedana.
L'azienda si appella a chiunque abbia visto qualcosa o possa fornire elementi utili al ritrovamento dei mezzi: "Contattateci".
Spuntano dei fiori in via dell'Industria a Casette Verdini di Pollenza, sul luogo del ritrovamento dei trolley all'interno dei quali era stato ritrovato il cadavere di Pamela Mastropietro. A depositarli, nel giorno del funerale della ragazza, i giovani del Dopo Cresima di Casette Verdini. Accanto ai fiori questo messaggio: "Eri giovane come noi... questo ci fa riflettere sul male del mondo. Che il Signore possa donarti tutte le bellezze di cui sei stata privata".
Un piccolo gesto per affermare che la comunità maceratese non dimentica la vittima. Un cuore con su scritto Pamela è stato invece messo sotto ad un albero in Via Spalato, dove l'omicidio sarebbe stato consumato.
Ancora un incidente sui circuiti della provincia. Questa volta, teatro della caduta è stato il crossodromo di Cingoli, dove questo pomeriggio un centauro di circa 30 anni è stato soccorso dai sanitari del 118. Stando a quanto è dato sapere, il pilota ha perso il controllo della sua moto cadendo rovinosamente a terra e riportando diversi traumi. In un primo momento si era temuto il peggio, tanto che per soccorrere il giovane motociclista è stato richiesto l'intervento di Icaro. Le condizioni del pilota sono gravi, a causa del trauma toracico provocato dall'impatto con il manubrio della moto, ma non sarebbe comunque in pericolo di vita.
In tanti hanno voluto accompagnare Pamela Mastropietro verso la sua ultima dimora. Alla fine della cerimonia funebre, la salma della diciottenne massacrata a Macerata è stata tumulata nel cimitero del Verano.
Mentre in cielo ancora volavano i palloncini bianchi lanciati dagli amici alla fine della messa, una volta al Verano anche lo zio di Pamela Marco Valerio Verni ha aiutato a introdurre la bara nel loculo, poi chiuso con una pietra su cui risalta il volto sorridente della ragazza: l'ultima immagine di una giovane che ora attende venga finalmente fatta giustizia.
La superstrada 77 Valdichienti. Nei pressi di Corridonia, in direzione Civitanova, intorno alle 14 si è verificato un incidente per il quale è stato necessario interrompere temporaneamente la circolazione, così da consentire ai soccorsi di intervenire.
Sul posto i vigili del fuoco del comando di Macerata, 118 e gli agenti della polizia stradale. Nel dettaglio, una Bmw e una Fiat Panda si sono tamponate, il conducente dell'utilitaria, I.F., 50 anni di Ascoli Piceno, è stato trasportato all'ospedale di Macerata per essere sottoposto a cure mediche. I vigili del fuoco hanno provveduto a mettere in sicurezza le automobili coinvolte nell'incidente e il tratto di strada interessato. Completate le operazioni, è stato possibile riaprire al traffico la superstrada.
Vandali in azione nelle prime ore della mattinata sul centralissimo corso Umberto I, il salotto buono di Civitanova, dove ignoti si sono accaniti contro le fioriere che delimitano il marciapiede, nel punto in cui si allarga verso la strada, nella parte centrale, prima della stazione.
Le piante contenute in alcuni dei vasi sono state letteralmente estirpate e buttate a terra, per un gesto che non può avere nessun'altra spiegazione se non quella dell'inciviltà anche se, non è del tutto escluso che possa trattarsi di un dispetto.
(Foto Roberto Vives)
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha preso parte alla cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria del Comune di Ancona al cardinale Edoardo Menichelli. Nato nella frazione di Serripola il 14 ottobre 1929, monsignor Menichelli è stato prima arcivescovo dell’Arcidiocesi di Chieti e Vasto e poi, fino allo scorso anno, dell’Arcidiocesi di Ancona e Osimo. Il 14 febbraio 2015 è stato nominato cardinale da Papa Francesco che, più di recente, lo ha anche nominato membro del Supremo tribunale della Segnatura, un dicastero della Curia Romana e supremo tribunale della Santa Sede.. “La città di San Severino Marche è legatissima al cardinale Menichelli ed è per questo che ho apprezzato molto l’invito a prendere parte alla suggestiva cerimonia tenutasi a palazzo degli Anziani rimanendo particolarmente colpita dalle parole di don Edoardo. Ho cercato di trasmettere l’abbraccio di tutti i settempedani anche in questa occasione così sentita e toccante. Nei mesi scorsi è tornato a vivere nella nostra Serripola anche se gli impegni che ha mantenuto lo portano spesso in Vaticano”.Nel suo intervento davanti ai due sindaci il porporato ha parlato di Ancona come di una città “con tanti segni di solidarietà” e ha ringraziato tutti “per avermi fatto entrare in modo stabile nella sua storia”.Alla consegna della cittadinanza era presente anche l’arcivescovo di Ancona e Osimo, monsignor Angelo Spina, insieme a tantissime altre autorità e semplici cittadini. Sul maxi schermo della sala consiliare i tredici anni che hanno segnato il “passaggio” anconetano di Menichelli: la visita di Papa Benedetto XVI per il Congresso Eucaristico, fra tutti, ma anche la messa alla Fincantieri, il pranzo con gli operai e i poveri.“Ancona è una città con tanti segni di solidarietà e tante associazioni” – è tornato su un argomento a lui cari monsignor Menichelli che ha voluto anche ricordare la sua partecipazione alla camera ardente del comandante Ferro, Emilio Ferretti, un partigiano simbolo della città di Ancona.Originario della frazione di Serripola di San Severino Marche, monsignor Menichelli si è formato nell’allora seminario settempedano per poi compiere gli studi filosofici e teologici nel pontificio seminario regionale “Pio XI” di Fano. A Roma, presso la Pontificia Università Lateranense, ha conseguito la licenza in teologia pastorale. È stato ordinato sacerdote il 3 luglio 1965. Dopo l'ordinazione, fino al 1968, ha prestato la sua opera come vice parroco della parrocchia di S. Giuseppe sempre a San Severino Marche e, contemporaneamente, ha avuto anche l'incarico di insegnante di religione. Dal 1968, e fino al 1991, ha lavorato come officiale presso il supremo tribunale della Segnatura Apostolica. In seguito, dal 1992 al 1994 è stato chiamato a collaborare presso la Congregazione per le Chiese Orientali come addetto di segreteria. Ha ricoperto anche l'incarico di segretario particolare dell'allora Prefetto della Congregazione, il cardinale Achille Silvestrini. Dal 1970 al 1994 ha prestato la sua opera nella pastorale come cooperatore presso la parrocchia romana dei SS. Cuori di Gesù e Maria, seguendo soprattutto la pastorale familiare. E’ stato assistente spirituale nella clinica Villa Mafalda per più di venti anni. E’ stato anche collaboratore del Consultorio familiare della facoltà di Medicina al Policlinico Gemelli dove, per alcuni anni, ha insegnato etica professionale nella scuola per infermieri professionali. Ha preso parte attiva al Sinodo della Diocesi di Roma. Nella Cei, la Conferenza Episcopale Italiana, ha ricoperto gli incarichi di vice presidente della Conferenza Episcopale Marchigiana e di membro della commissione episcopale per l'educazione cattolica, la scuola e l'università. È stato assistente ecclesiastico nazionale dell’Amci, l’associazione che riunisci i medici cattolici italiani.Il 24 settembre dello scorso anno ha salutato l’Arcidiocesi di Ancona – Osimo dopo tredici anni di ministero.
Per lavori urgenti il comando della Polizia Locale del Comune di San Severino Marche ha disposto la chiusura al traffico, sia veicolare che pedonale, del ponte di viale Collio da lunedì prossimo, 7 maggio, e fino alla fine dei lavori medesimi. Per motivi di viabilità e sicurezza sarà vietata la sosta in viale Bigioli, nel tratto di strada da viale Collio fino a via Del Muraglione. Nella zona interessata dai lavori sarà collocata apposita segnaletica.
Clicca qui per l'incidente di lunedì 11 marzo
A causa di un incidente che si è verificato nel primo pomeriggio di oggi al km 91, è provvisoriamente chiusa la strada statale 77 “Della Val di Chienti”, a Corridonia, in direzione Civitanova Marche.
Anas consiglia, pertanto, l’uscita allo svincolo di Macerata Sud.
Ingresso "sigillato" e volantini di rivendicazione firmati Casapound. E' successo questa mattina all'alba al parco di Fontescodella a Macerata dove l'ingresso e i vialetti interni erano stati simbolicamente chiusi con nastro da cantiere di colore bianco e rosso sul quale erano stati affissi volantini a firma Casapound.
“Per voi il parco è chiuso" c'era scritto nei volantini, dove erano raffigurati all’interno di un segnale stradale di divieto d’accesso al transito pedonale, il sindaco Romano Carancini e gli altri componenti della giunta comunale. Nella stessa circostanza, inoltre, in via Mugnoz, nelle immediate vicinanze del parco pubblico, affisso su un muro di contenimento, è stata rilevata la presenza di un manifesto riportante la frase “Carancini non è il mio sindaco”, anche in questo caso siglata da Casapound.
Sui fatti indaga la Questura di Macerata.
Questa mattina nel corso dei controlli anti droga svolti in ambito cittadino ed in particolare nei confronti dei parchi pubblici, gli agenti della “Volante” all’interno del Parco Fontescodella hanno bloccato un cittadino originario del Gambia con mezz’etto di marijuana nascosta negli slip.
Verso le 10.30 gli agenti sono entrati nel parco a quell’ora affollato da numerose persone tra cui molti bambini. Agli agenti è sembrata immediatamente sospetta la presenza di un cittadino extracomunitario, già conosciuto poiché gravato da numerosi pregiudizi penali per reati connessi al traffico di stupefacenti. L’uomo alla vista delle divise ha provato a defilarsi nel tentativo di sottrarsi al controllo di Polizia, ma subito raggiunto, è stato sottoposto a perquisizione. Nel corso dell’operazione, nascosto negli slip, gli agenti hanno rinvenuto un involucro successivamente risultato contenere ben mezz’etto di marijuana già divisa in dosi pronte per lo spaccio. Il soggetto, gravato da numerosi precedenti penali in materia di droga, è stato poi accompagnato in questura e denunciato per detenzione ai fini di spaccio.
Analizzata dal locale Gabinetto provinciale di Polizia Scientifica, la sostanza stupefacente ha rilevato un indice THC molto alto.
Quando i carabinieri li hanno fermati e fatti scendere dall'automobile, hanno cercato di liberarsi delle dosi di cocaina che avevano in tasca, senza riuscirci.
Di cocaina, un pugliese 48enne e una 36enne sudamericana, ne avevano altri 20 grammi in casa, insieme a due grammi di marijuana e materiale per il confezionamento delle dosi.
I due sono stati denunciati per detenzione ai fini di spaccio in concorso tra loro. Il controllo è avvenuto in via Manzoni, a Civitanova Marche.
Quando il feretro di Pamela Mastropietro è uscito dalla chiesa di Ognissanti, la mamma della giovane è stata avvicinata da una delegazione di immigrati nigeriani guidata dal vice ambasciatore in Italia.
Oltre dieci minuti di dialogo, nel corso dei quali il vice ambasciatore ha rassicurato la signora Verni sul fatto che tutta la comunità nigeriana si sta impegnando e si impegnerà affinchè tutta la verità sull'efferato omicidio di Pamela possa venire a galla e venga fatta giustizia.
Alessandra Verni ha chiesto al vice ambasciatore di impegnarsi affinchè possano essere reperiti interpreti di lingua e dialetti nigeriani che non abbiano paura e non scappino e, anche sotto questo aspetto, ha ricevuto rassicurazioni da parte del vice ambasciatore che si è impegnato personalmente a trovare interpreti che aiutino concretamente gli inquirenti nelle indagini.
Fra le curiosità a margine della cerimonia va notata la presenza di Pietro orlandi, fratello di Emanuela, scomparsa il 22 giugno del 1983. In chiesa, invece, il sindaco di Macerata Romano Carancini e la consigliera di opposizione Deborah Pantana si sono completamente ignorati, al punto da evitarsi al momento dello scambio del segno di pace.
E' gremita la chiesa Ognissanti di via Appia Nuova per i funerali di Pamela Mastropietro, la 18enne romana uccisa a Macerata e ritrovata a pezzi in due valigie. In prima fila la sindaca di Roma Virginia Raggi che ha proclamato oggi il lutto cittadino nella capitale. La sindaca, arrivando in chiesa, ha abbracciato a lungo la mamma di Pamela. Amici, parenti e cittadini comuni hanno portato le loro condoglianze ai familiari della ragazza. Tra gli esponenti politici arrivati in chiesa Giorgia Meloni, Maurizio Gasparri, Domenico Gramazio e Stefano Fassina. Davanti l'altare la bara bianca della ragazza coperta da un grosso cuscino di rose rosse dei genitori, una sua foto sorridente e un palloncino a forma di cuore rosa con su scritto "Ciao Pamela".
Un piccolo corteo funebre aveva accompagnato Pamela Mastropietro fin davanti la chiesa Ognissanti di via Appia Nuova per la camera ardente prima dei funerali. Dietro al carro funebre la mamma Alessandra con un mazzo di rose rosse. Ad attendere fuori dalla chiesa il feretro di Pamela, in una bara bianca, diversi amici. All'esterno della parrocchia di via Appia alcune amiche hanno esposto uno striscione rosa con su scritto "Infinitamente... manchi ma ci sei!". Tra le numerose corone di fiori presenti in chiesa, quella della sindaca di Roma Virginia Raggi, della nonna Giovanna, dei professori e di Luca Traini, l'uomo che per 'vendicare' la ragazza sparò all'impazzata a Macerata contro alcuni migranti qualche giorno dopo il ritrovamento del corpo della ragazza.
"Hai meritato il Paradiso e non tutti se lo possono permettere. Anche se ti hanno fatto un male atroce tu sei viva alla faccia di tutte quelle persone che ti hanno massacrata". Così Alessandra Verni, la mamma di Pamela. "Questo, amore, non è un addio. Un giorno ci rincontreremo e sarà per sempre. Ti amo Pamy", ha aggiunto la mamma
"Lotteremo fino in fondo affinché questa ragazza di 18 anni, questa bambina uccisa con delle coltellate, fatta a pezzi e messa in due trolley trovi giustizia". Lo ha detto lo zio di Pamela Mastropietro e legale della famiglia Marco Valerio Verni davanti la chiesa dove si svolgono i funerali della ragazza. "Lo faremo per lei - ha detto - per la sua famiglia e per tutto il mondo civile perché questa è la battaglia di tutto il mondo civile contro quello della barbarie".
"Non lasciatevi rubate la speranza sul vostro futuro". È l'invito del parroco della chiesa Ognissanti ai tanti giovani presenti ai funerali di Pamela. "Il signore è con voi, vi accompagna" ha aggiunto don Francesco ricordando che la ragazza, uccisa e fatta a pezzi a gennaio a Macerata, era nel primo gruppo di cresima quando diventò parroco della chiesa sull'Appia Nuova. "Pamela è tornata a casa e ora vogliamo stringerla con un forte abbraccio spirituale per farle sentire tutto il nostro amore - ha detto il parroco iniziando la messa - Con umiltà chiediamo perdono di tutte le nostre mancanze".
(fonte Ansa)
In occasione del funerale a Roma di Pamela Mastropietro, la giovane 18enne vittima dell’efferato omicidio avvenuto lo scorso 30 gennaio a Macerata, considerato il grande sconcerto e la sentita partecipazione anche da parte della comunità potentina, l’amministrazione comunale di Potenza Picena ha ritenuto opportuno manifestare ufficialmente, tramite apposita deliberazione della Giunta, il cordoglio e la vicinanza alla famiglia della vittima, a nome dell’intera cittadinanza, nonché condannare istituzionalmente tutte le forme di violenza, proclamando una giornata di lutto cittadino per la giornata del 5 maggio. Presso il Municipio e presso la Delegazione di Porto Potenza Picena sono state disposte le bandiere a mezz’asta. L’atto è stato trasmesso ai presidi degli Istituti Comprensivi, alle Associazioni dei Commercianti nonché alle Forze dell’Ordine del territorio comunale.