Continuano gli interventi dei Carabinieri della Compagnia di Macerata, impegnati nel controllo capillare del territorio per garantire la sicurezza dei cittadini.
Ieri, 6 settembre, alle ore 12:45, una pattuglia della Stazione di Corridonia, durante i mirati controlli nel centro cittadino per prevenire i furti in abitazione, ha notato un furgone con a bordo un ragazzo e una donna in via E. Nicolai. La presenza dei due ha insospettito i militari, che hanno subito intimato l’alt al mezzo, procedendo a un’accurata verifica sia del veicolo che delle persone a bordo. Dai controlli è emerso che la donna, una 38enne rumena senza fissa dimora, disoccupata e con precedenti penali, era ricercata. La donna è stata quindi condotta in caserma per ulteriori accertamenti, dai quali è risultato che doveva scontare una pena residua di un anno e tre mesi di reclusione per concorso in tentato furto aggravato e false attestazioni a pubblico ufficiale, reati commessi a Bari il 20 febbraio 2018. Dopo le formalità di rito, è stata trasferita alla Casa Circondariale di Pesaro.
Sempre ieri, nel pomeriggio, durante i controlli quotidiani effettuati dalle pattuglie del Nucleo Radiomobile nei vari quartieri e frazioni della città, un equipaggio ha fermato in via Ghino Valenti una Volkswagen Polo condotta da un 26enne di Macerata. Il giovane ha mostrato segni di nervosismo, insospettendo i militari che hanno proceduto a un controllo approfondito. All’interno del marsupio sul sedile del passeggero è stato trovato un frammento di hashish del peso di 5,20 grammi. La sostanza è stata sequestrata e il giovane è stato segnalato alla Prefettura di Macerata per uso non terapeutico di sostanze stupefacenti. Inoltre, gli è stata ritirata la patente di guida.
Incidente nella mattinata di oggi, intorno alle 10:30, al crossodromo Tittoni di Cingoli. Un uomo di 65 anni, in sella a una moto da cross, mentre percorreva il circuito ha perso il controllo della due ruote ed è caduto rovinosamente a terra.
Immediato è scattato l'allarme ai sanitari del 118, intervenuti sul posto con automedica da Jesi e Piros di Apiro. Dopo le prime cure del caso, l'esperto motociclista è stato trasportato a Torrette in codice rosso.
Per l'accoltellamento dei genitori a Gagliole, il 23enne Ivan Zamparini è piantonato dai carabinieri in ospedale in stato d'arresto per tentato omicidio aggravato dal vincolo di parentela. Si trova in rianimazione come il padre 65enne Terenzio Zamparini.
Entrambi sono in prognosi riservata all'ospedale di Torrette ad Ancona, ma non sarebbero più in pericolo di vita. Più grave il padre operato per le ferite al torace all'addome ma l'intervento sarebbe andato bene ieri, con tutte le cautele del caso.
La madre Souad Kanane, 60 anni, è in ospedale a Camerino con ferite più lievi. Sono in corso i rilievi nell'abitazione ancora a disposizione dell'autorità giudiziaria. I carabinieri stanno aspettando che i feriti si riprendano per avere le loro testimonianze e capire quindi cosa abbia scatenato l'aggressione. A condurre le indagini - coordinate dal pm di Macerata Francesco Causi - sono i militari del Reparto operativo dei carabinieri, guidato da Massimiliano Mengasini e della Compagnia di Camerino guidata dal capitano, Angelo Faraca.
(Foto Rai 3)
Ha ucciso la moglie, 38 anni di origini brasiliane, a coltellate nell'abitazione nella quale la coppia vive. L'uomo, 54 anni, è stato fermato dai carabinieri ed è trattenuto in caserma dei carabinieri della compagnia di Fano.
È quanto accaduto la notte scorsa a Montemaggiore al Metauro del comune di Colli al Metauro, in provincia di Pesaro e Urbino.
L'aggressione è avvenuta attorno alle 2 della notte scorsa, davanti ai 3 figli. A dare l'allarme sono stati i vicini di casa che hanno sentito le urla provenire dall'abitazione. La 38enne è morta durante il trasporto in eliambulanza all'ospedale di Torrette ad Ancona. L'uomo, invece, è in caserma sottoposto a fermo per omicidio volontario.
Da quanto emerge, la donna se n'era andata di casa per le violenze subite dal marito, ma non aveva voluto presentare denuncia contro l'uomo. Ieri sera, senza avvertire i carabinieri, è rientrata a casa. Il marito ne aveva denunciato l'abbandono del tetto coniugale il 2 settembre scorso. Rintracciata dai carabinieri la donna aveva dichiarato le violenze subite ma si era rifiutata di presentare querela. Su segnalazione dei carabinieri, la Procura della Repubblica di Pesaro aveva attivato il 'Codice rosso'.
L'Autorità Giudiziaria ha delegato l'audizione della donna , "nell'intento di accertare i motivi che l'avevano spinta a non volere presentare denuncia querela per tutte le condotte delittuose subite nel tempo".
La notte scorsa, dopo che la donna aveva fatto ritorno nella propria abitazione, senza darne avviso alle forze dell'ordine, è avvenuto un improvviso litigio, alla presenza anche dei tre figli minori, al culmine del quale l'uomo ha sferrato alcune coltellate alla donna, colpendola all'addome. Per la gravità delle ferite riportate, la donna è stata trasferita, in elisoccorso, presso l'ospedale civile Torrette di Ancona, dove poi è deceduta.
L'intervento dei carabinieri della Compagnia di Fano, con l'impiego di diversi equipaggi, ha consentito di rintracciare l'uomo che si era nascosto, al buio, in un terreno vicino. Sequestrata l'arma del delitto, un coltello a serramanico. I militari della squadra rilievi scientifici del Reparto Operativo Nucleo Investigativo del Comando provinciale carabinieri di Pesaro e Urbino hanno poi eseguito i rilievi nell'abitazione, repertando materiale e riscontrando elementi utili per le indagini, per poi sottoporre l'abitazione a sequestro penale. Il cinquantaquattrenne è stato portato presso la Casa Circondariale "Villa Fastiggi" di Pesaro, in attesa dell'udienza di convalida dell'arresto che sarà fissata a breve dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pesaro.
Gagliole sotto choc. Un giovane di 23 anni nel primo pomeriggio, intorno alle 14:45, ha accoltellato il padre e la madre al culmine di una violenta lite. Dopo aver colpito i genitori, il ragazzo - stando alle prime informazioni - ha anche tentato di suicidarsi, ferendosi al collo.
E' quanto avvenuto all'interno dell'abitazione in cui la famiglia vive, in pieno centro storico, di fronte alla Rocca Varano. Tutto ha avuto inizio quando i genitori hanno tentato di fermare il figlio mentre si infliggeva delle ferite. Purtroppo, però, a quel punto il 23enne ha reagito aggredendoli e rivolgendo un coltello da cucina contro di loro. A chiamare i soccorsi sarebbero stati i vicini, allarmati per via delle urla provenienti dalla casa.
Il padre, un carabiniere in pensione 65enne, a seguito delle ferite multiple riportate al torace e all'addome, è stato trasferito d'urgenza all'ospedale Torrette di Ancona in eliambulanza, mentre la madre, una casalinga 60enne colpita con un solo fendente, è stata condotta per accertamenti all'ospedale di Camerino e non è in pericolo di vita. L'uomo è stato stabilizzato presso la sala di emergenza del nosocomio dorico: stando al bollettino medico rilasciato alle ore 19, si trova in sala operatoria con prognosi riservata.
In gravi condizioni anche il 23enne che ha utilizzato il coltello contro di sé dopo aver ferito i genitori nel tentativo di farla finita e si è procurato lesioni alla trachea. È stato trasportato all'ospedale di Macerata ma, a seguito di un ulteriore peggioramento della sua situazione clinica, è stato anch'egli trasferito a Torrette nel tardo pomeriggio.
Ancora da chiarire cosa abbia spinto il giovane, arrestato per tentato omicidio, a compiere un gesto simile. Era rientrato da poco da un viaggio in Spagna con la madre. Ad indagare sono i carabinieri della Compagnia di Camerino diretti dal comandante Angelo Faraca e del reparto operativo di Macerata (presente sul posto il colonnello Massimiliano Mengasini). Un sopralluogo nell'alloggio è stato effettuato anche dalla polizia scientifica. La zona del borgo in cui è avvenuta l'aggressione è stata circoscritta.
+++ AGGIORNAMENTO+++
Oggi, sabato 7 settembre, le condizioni cliniche del ragazzo sono stabili. Il padre, nel pomeriggio, è stato estubato ed è sveglio. La prognosi permane riservata per entrambi.
Vigili del fuoco in azione a Treia per un incendio scoppiato stamattina, intorno alle 9.15, in un appartamento di una palazzina a tre piani sita in via Benigni.
In base a una ricostruzione, le fiamme sono divampate dalla cucina e hanno poi invaso l’intera stanza. All’interno dell’appartamento, al momento del rogo, vi erano solo i due cani della proprietaria. Uno è stato salvato dalle squadre del comando provinciale dei pompieri, mentre l’altro è deceduto a causa del fumo inalato.
Da stabilire ancora la causa del rogo, l’ipotesi più probabile è che si sia trattato di un corto circuito. L’appartamento non è stato dichiarato inagibile, visto che la zona dell’incendio era circoscritta alla cucina.
Fermato per un controllo, gli trovano addosso i documenti e carte di credito di un’altra persona. Il 18 agosto i militari dell’Aliquota Radiomobile del Nor di Tolentino hanno controllato, in piazza della Libertà, un 25enne noto per legami con l’ambiente degli stupefacenti. L’atteggiamento schivo e refrattario al controllo, ha indotto i carabinieri ad approfondire e a svolgere attività di perquisizione, da cui è emerso che egli aveva con sé numerosi documenti appartenenti a una professionista di Macerata.
In particolare il ragazzo aveva la disponibilità di documenti personali e di guida, tessera sanitaria, bancomat, prepagata e carta di credito della signora, di cui non poteva giustificare il possesso. Contattata la proprietaria, è emerso che effettivamente era stata vittima di furto del portafoglio nella stessa giornata.
Ulteriori approfondimenti hanno consentito di verificare che il giovane aveva anche utilizzato le carte di credito facendo degli acquisti di 25 e 30 euro in negozi di Macerata e Tolentino; dall’analisi dei sistemi di videosorveglianza di esercizi commerciali è emerso inoltre che le stesse carte erano state utilizzate, ancora a Tolentino, anche da altri due amici del ragazzo, un quarantaquattrenne e un quarantacinquenne maceratesi già noti alle forze dell’ordine, che avevano acquistato sigarette.
All’esito degli accertamenti svolti i tre indagati, che hanno complessivamente utilizzato le carte per un importo di circa 150 euro, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Macerata e dovranno rispondere dei reati di ricettazione e indebito utilizzo di carte di credito e pagamento.
La Stazione di Penna San Giovanni ha denunciato un 46enne, già noto alle forze dell’ordine. Gazie alle immagini di videosorveglianza degli uffici postali di più comuni, è stato possibile verificare che l’uomo aveva la disponibilità di una carta Postamat di cui un anziano aveva denunciato lo smarrimnto.
La Guardia di Finanza di Ancona ha interrotto un'articolata frode nel settore dei Superbonus edilizi (sismabonus ed ecobonus) compiuta tramite fittizie intestazioni societarie e fatture per operazioni inesistenti, i cui proventi illeciti sono stati auto-riciclati nell'acquisto di beni immobili e mobili di valore.
Eseguite dal Gico di Ancona sei misure cautelari e sequestri per oltre cinque milioni di euro tra cui tre milioni di crediti fiscali inesistenti in un'operazione, coordinata dalla Procura di Fermo, che ha coinvolto tre professionisti e un soggetto già condannato per reati tipici di criminalità organizzata.
Nei giorni scorsi, finanzieri del Comando provinciale della Finanza di Ancona hanno eseguito, nelle province di Fermo, Ancona, Macerata, Ascoli Piceno, Teramo, Catanzaro, Cosenza, Arezzo, Milano e Roma, un'ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal gip di Fermo.
Custodia in carcere per il principale indagato, un imprenditore di origine calabrese residente da anni nel Fermano; arresti domiciliari per un ingegnere accusato di presentare all'Enea (Agenzia nazionale per nuove tecnologie, energia e sviluppo economico sostenibile) asseverazioni, con informazioni false o attestazioni non veritiere sulla congruità delle spese, anche utilizzando timbri di soggetti estranei alla vicenda; quattro misure dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria a carico di un consulente del lavoro, incaricato di apporre i visti di conformità in relazione ai crediti ceduti e trasmettere telematicamente i modelli di cessione del credito all'Agenzia delle Entrate, e di altri tre presunti sodali del principale indagato.
I militari del Nucleo di polizia Economico-Finanziaria di Ancona, con la sinergia di Reparti della Finanza competenti per territorio, hanno apposto i sigilli su 12 unità immobiliari, conti correnti e diverse auto, tra cui una Porsche Cayenne, nella disponibilità degli indagati.
Ubriaco, prima insulta personale del 118 che lo sta soccorrendo, poi aggredisce i poliziotti che vogliono identificarlo: denunciato 29enne. Gli agenti della “volante” sono intervenuti nella serata di ieri, intorno alle ore 23.30 lungo via Roma a Macerata, all’angolo tra via Ettore Ricci, dove era stata segnalata una persona distesa a terra.
All’arrivo degli agenti, sul posto era già presente il personale paramedico del 118 che stava soccorrendo un giovane straniero in stato di ebrezza che si mostrava subito ostile e aggressivo offendendo sia il personale sanitario sia i poliziotti, dichiarando peraltro un falso domicilio a Macerata.
Per questo motivo, il soggetto è stato accompagnato in Questura per la sua identificazione, innescando la violenta reazione dell’uomo che, nel tentativo di allontanarsi, ha causato delle lesioni a un agente.
Al termine degli accertamenti, il giovane è stato identificato per un 29enne di origine peruviana residente fuori provincia, in regola con il permesso di soggiorno in Italia, ma gravato da svariati precedenti di polizia per furto, oltraggio a pubblico ufficiale e guida in stato di ebrezza.
Lo stesso risulta, altresì, colpito da un foglio di viao obbligatorio dal Comune di Civitanova Marche. L'uomo è stato denunciato in stato di libertà per i reati di violenza e minaccia a pubblico ufficiale, lesioni personali, oltraggio a pubblico ufficiale, rifiuto di fornire la propria identità e per rifiuto di esibire il passaporto o il permesso di soggiorno.
Lo scorso venerdì 30 agosto l'intervento congiunto dei carabinieri della stazione di Corridonia e del nucleo radiomobile di Macerata ha evitato che una situazione degenerasse a bordo di un autobus sostitutivo delle Ferrovie Italiane. I carabinieri sono stati allertati riguardo alla presenza di un giovane straniero che, rifiutandosi di mostrare il proprio titolo di viaggio al controllore, aveva iniziato a dare in escandescenze.
La prima pattuglia giunta sul posto ha tentato di calmare il ragazzo, un ventenne di origini camerunensi residente da tempo in un comune dell’entroterra maceratese. Tuttavia, i tentativi di mediazione non hanno avuto successo: il ragazzo ha rifiutato di fornire le proprie generalità e di scendere dal pullman, impedendo così la ripresa della corsa.
Dopo circa un'ora, con l'arrivo di una pattuglia di rinforzo del nucleo radiomobile, il giovane è stato fatto scendere dall’autobus e condotto in caserma per l’identificazione. Al termine degli accertamenti, è stato denunciato all'autorità giudiziaria per resistenza a pubblico ufficiale, rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità e interruzione di pubblico servizio, avendo bloccato il servizio di trasporto per oltre un'ora.
Cordoglio a Tolentino, San Ginesio e Serrapetrona per la scomparsa di Rossano Cicconi. Professore in pensione, paleografo, ricercatore e studioso di storia locale, si è spento nei giorni scorsi all’età di 79 anni.
“A nome mio personale, dell’Amministrazione comunale e della città tutta esprimo il cordoglio per la scomparsa del professor Rossano Cicconi”, lo ricorda il sindaco Mauro Sclavi .
“Concittadino molto apprezzato per le sue innate doti umane – sottolinea il primo cittadino di tolentino - è stato un grande studioso a cui dobbiamo molte pubblicazioni incentrate sulla storia del nostro territorio e in particolare dei comuni vicini a Tolentino. Ha collaborato per molti anni con la Biblioteca Egidiana e a lui si deve tutta la trascrizione del processo di canonizzazione di San Nicola da Tolentino”.
“Sempre sorridente ha formato, durante la sua attività di insegnante, tanti giovani studenti e soprattutto, come studioso, si è fatto apprezzare da noi tutti la sua rigorosa ricerca storica e i suoi attenti e approfonditi studi in diversi archivi storici. Alla famiglia le nostre più sentite condoglianze”.
Lo, ricorda, attraverso una nota, anche la sindaca di Serrapetrona- Comune di cui ha ottenuto la cittadinanza onoraria per i suoi lavori di studioso - Silvia Pinzi ."Già nostro cittadino onorario dal 1994, da illustre studioso ha fatto dono della sua preziosa ricerca alla collettività serrapetronese riscoprendo quanto di più prezioso: le proprie radici, conservandone la memoria storica, e la storia di chi ci ha preceduto perché attraverso di esse, con slancio, potessimo interpretare il presente ed affrontare consapevolmente il futuro", scrive Pinzi. "Grazie professore, grazie per la passione contagiosa e l’amore verso i nostri territori in tutte le possibili declinazioni".
Diversi sono stati gli interventi dei carabinieri della Compagnia di Macerata, impegnati nel controllo capillare del territorio, per fronteggiare i conducenti che continuano a porsi alla guida di veicoli dopo aver "alzato il gomito".
Per un 25enne di Porto Recanati è scattato il ritiro della patente di guida nella tarda serata dello scorso lunedì. Al volante della sua Fiat Punto, mentre percorreva via Matteotti nel comune di Montefano, ha causato un incidente carambolando contro due auto in sosta. Fortunatamente si sono registrati soltanto danni ai mezzi, ma il giovane è risultato positivo al test dell'etilometro con un tasso pari a 2,03, quattro volte superiore al limite consentito. Il 25enne è stato anche denunciato alla Procura della Repubblica per guida in stato di ebbrezza.
Durante uno dei tantissimi controlli alla circolazione, la sera dello scorso 27 agosto, i militari della stazione di Corridonia hanno intimato l'alt ad un'autovettura Audi A3 il cui conducente teneva una condotta di guida poco rassicurante. In effetti l'uomo, un 36enne di origini rumene ma residente da diversi anni nel comune, ha rifiutato il test dell'etilometro. Inoltre è risultato sprovvisto del documento di guida, in quanto mai conseguito.
Nei suoi confronti è immediatamente scattata la denuncia alla Procura della Repubblica per rifiuto di sottoporsi all’accertamento alcolemico ed, essendo stato già sanzionato negli ultimi due anni per analoga violazione, è stato denunciato anche per guida senza patente. Il veicolo, risultato senza copertura assicurativa, è stato sottoposto a sequestro.
Un 41enne di Camerino è stato invece denunciato dai militari della sezione radiomobile di Macerata per guida in stato di ebbrezza. Il controllo si riferisce alla notte dello scorso 2 settembre quando una pattuglia del nucleo radiomobile ha intimato l’alt ad una Mercedes condotta dall’uomo che procedeva in Corso Cavour.
Il controllo alcolemico al quale il 41enne è stato invitato a sottoporsi, ha evidenziato un tasso pari a 1,64 g/l (oltre tre volte superiore al limite di legge). Anche per lui è scattato l’immediato ritiro del documento di guida ed è stato denunciato alla Procura della Repubblica per guida in stato di ebbrezza.
Nella giornata di mercoledì a Civitanova Marche sono stati effettuati servizi straordinari di controllo del territorio finalizzati al contrasto dei reati di criminalità diffusa, come disposto dal questore della provincia di Macerata. Due donne sono state colpite dal Daspo urbano, e non potranno più avere accesso al lungomare Piermanni per un anno.
Nell’ambito dell’attività è stato impiegato personale della Questura di Macerata e del commissariato di Civitanova Marche, sia in uniforme che in borghese, dell'Arma dei carabinieri, del reparto prevenzione crimine di Perugia e del reparto cinofili antidroga della Questura di Ancona.
Le due donne, di origine marocchina, erano state identificate a metà agosto per aver aggredito una loro connazionale all'interno di un locale. I fatti risalgono alla notte del 9 agosto quando le due, una cinquantenne e una trentenne, avevano colpito una 40enne per vecchie questioni personali, procurandole ferite al naso e al torace con una prognosi di 30 giorni.
Effettuati, inoltre, controlli a tre esercizi commerciali nei confronti di uno dei quali è stata elevata una sanzione amministrativa. È stato, infine, identificato un cittadino extracomunitario poi deferito all'autorità giudiziaria in relazione alla sua posizione di irregolare sul territorio nazionale. L'uomo è stato affidato all'ufficio immigrazione per l’avvio dell’iter finalizzato all’espulsione dall'Italia.
Un episodio di violenza ha scosso la tranquillità del lungomare sud di Civitanova. Nella notte di mercoledì, una rissa tra due gruppi di giovani è degenerata in un accoltellamento, lasciando un ventenne ferito e ricoverato in ospedale. Il locale commissariato di polizia sta indagando per fare luce su quanto accaduto.
Nella notte scorsa, intorno alle 4:30, un giovane di vent’anni originario di Ancona è stato aggredito nei pressi del lungomare Piermanni, davanti al locale Shada. Il ragazzo, in compagnia di alcuni amici, stava tornando verso casa quando è stato avvicinato da un giovane componente di un altro gruppetto, di origine straniera, che gli ha strappato la catenina d’oro che aveva al collo.
La reazione degli amici del ventenne non si è fatta attendere, e ne è scaturita una violenta colluttazione tra i due schieramenti. Le urla e le minacce hanno presto condotto a una rissa senza esclusione di colpi. Durante lo scontro, il giovane anconetano è stato accoltellato a una gamba, anche se non si esclude che l’arma utilizzata possa essere stata un collo di bottiglia rotto, un dettaglio ancora sotto indagine.
Il ferito è stato prontamente soccorso da un passante civitanovese, mentre sul posto sono giunti i mezzi del 118 e della Croce Verde. Il giovane, che presentava una profonda ferita alla coscia sinistra e aveva perso molto sangue, è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso di Civitanova. Nonostante la gravità della ferita, le sue condizioni non sembrano destare preoccupazioni.
Anche un amico del ventenne ha riportato ferite, in particolare sul volto, ma ha rifiutato il trasporto in ospedale, preferendo la medicazione sul posto. Gli agenti del commissariato di polizia, intervenuti per ristabilire l'ordine, si sono imbattuti in una situazione fuori controllo, con i due gruppi che continuavano a minacciarsi reciprocamente.
L’aggressore, responsabile dell’accoltellamento, è riuscito a fuggire, mentre un suo complice è stato fermato e interrogato dagli agenti. Le indagini sono in corso per identificare tutti i responsabili e chiarire i dettagli dell’accaduto.
Auto ribaltata in via Giovanni Battista Velluti, a Piediripa. L'incidente è avvenuto poco prima delle 10:30, quando la conducente ha perso il controllo del veicolo, una Lancia Ypsilon, per ragioni ancora da chiarire, colpendo una Skoda in sosta prima di ribaltarsi al centro della carreggiata stradale.
Nonostante la dinamica rocambolesca, la donna alla guida è fortunatamente uscita con lievi traumi dal mezzo. Immediatamente dopo l'accaduto, sul posto sono intervenuti i sanitari con un'automedica e un'ambulanza della Croce Verde di Macerata ed i vigili del fuoco del comando provinciale, per prestare assistenza e mettere in sicurezza l'area. La ferita, una 45enne, è stata trasferita per accertamenti all'ospedale cittadino, ma non si trova in gravi condizioni.
La polizia locale, oltre ad effettuare i rilievi del caso, ha provveduto a regolare il traffico nel tratto di strada interessato per consentire le operazioni di rimozione dell'auto e la pulizia della carreggiata.
Rapina ad un'area di servizio, individuato e denunciato all’autorità giudiziaria un 40enne, pregiudicato per reati contro il patrimonio. L'episodio risale alle prime luci dell'alba del 3 settembre scorso.
IL FATTO - Un uomo, con il volto travisato da una busta di plastica, impugnando uno spruzzino di quelli comunemente utilizzati per contenere detersivi domestici che asseriva contenere acido, ha fatto irruzione nell’area ristoro della stazione di rifornimento presente lungo la SS77 nel comune di Civitanova Marche, in direzione di Macerata e, minacciando l’impiegata presente in quel momento alla cassa di spruzzarle dell’acido in volto, si è fatto consegnare la somma in denaro di 400 euro.
Dopo essersi impossessato del maltolto, il malfattore si è dato alla fuga a piedi, per le campagne retrostanti l’area di servizio, facendo perdere le proprie tracce e sfuggendo alla vista della commessa e della responsabile dell’esercizio commerciale che avevano provato ad inseguirlo.
Sul posto, prontamente allertati, sono giunti i carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche, unitamente agli agenti della squadra mobile di Macerata, impegnati già da alcuni giorni nelle indagini relative ad una serie di rapine perpetrate sul territorio con le medesime modalità (leggi qui).
Il lavoro di squadra ha permesso in breve tempo di individuare la via di fuga percorsa dal rapinatore e rinvenire gli oggetti utilizzati nella rapina, quali la busta in cellophane utilizzata per travisarsi e lo spruzzino asseritamente contenente acido, di cui l’uomo si era liberato durante la fuga, occultandoli sotto un albero.
Una volta ricostruito il percorso di fuga, sono stati analizzati i sistemi di videosorveglianza dell’area interessata e sono state raccolte alcune testimonianze dei residenti, che hanno permesso di individuare l’auto utilizzata dal reo per dileguarsi, e giungere, così, in breve tempo, all’individuazione dell’uomo, che si nascondeva in un'abitazione di fortuna nel Fermano.
All’arrivo degli uomini della squadra mobile e dei carabinieri, è stato trovato intento nel lavare un paio di scarpe, forse utilizzate per l'attraversamento dei campi durante la fuga e coperte di fango, ed è stato trovato in possesso di una consistente somma di denaro, verosimilmente, parte di quanto sottratto nella rapina perpetrata poco prima.
Gli investigatori della squadra mobile e dei carabinieri di Civitanova, supportati dai militari dell'Arma di Tolentino, dove si è verificato un ulteriore episodio delittuoso simile, sono ora al lavoro per capire se, l’uomo, possa essere il responsabile di una serie di rapine perpetrate nei giorni scorsi ad alcune aree di servizio della SS77 della Val di Chienti con le medesime modalità e se possa aver avuto dei complici. Le contestazioni mosse all'uomo sono da ritenersi, allo stato provvisorie, e la responsabilità penale dell'indagato potrà essere accertata solo all'esito del giudizio.
Blitz antidroga tra Civitanova Marche, Corridonia e Montecosaro: sequestrati oltre 2,65 chili di stupefacente tra hashish, cocaina ed eroina. Due italiani agli arresti domiciliari e il terzo segnalato alla Prefettura competente. È il risultato di un’operazione condotta dalla guardia di finanza.
Le Fiamme Gialle hanno inizialmente sottoposto a controllo, lungo la via Boiardo a Civitanova, un’auto condotta da un soggetto italiano. Le insistenti segnalazioni da parte del cane antidroga hanno indotto i finanzieri a procedere alla perquisizione del mezzo nonché delle altre due persone presenti a bordo. Sono stati rinvenuti nell'abitacolo 10,80 grammi di eroina, 4,50 grammi di cocaina e 4,40 grammi di hashish, tutti suddivisi in piccoli involucri.
Le operazioni di polizia giudiziaria sono successivamente proseguite presso le rispettive abitazioni dei tre soggetti, dove i militari hanno rinvenuto ulteriori 2,59 chili di hashish e 53,64 grammi di cocaina.
Lo stupefacente è stato prontamente sequestrato e i responsabili segnalati, per la parte di competenza, alla Prefettura e all'locale autorità giudiziaria che ha sottoposto due dei tre responsabili agli arresti domiciliari, ferma restando la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle responsabilità.
Insegue e minaccia una donna con un fucile da softair e spara contro la sua auto colpendo una bambina di 8 anni. Tutto è nato in conseguenza di una lite scatenatasi per motivi legati alla circolazione stradale, lo scorso venerdì.
La donna, una 36enne residente a Macerata, dopo aver trascorso il pomeriggio insieme alla sua nipotina nel centro commerciale "Corridomnia" di Corridonia, stava per uscire dal parcheggio con la sua Fiat Punto quando, non avvedendosi del sopraggiungere di una Citroen C3, è stata avvisata con una lunga "strombazzata".
Il comportamento poco garbato non è stato gradito dalla 36enne. Ne è nato un diverbio e dalle parole si è passati ai fatti. La donna è stata inseguita fino a un distributore di carburante, a Sforzacosta, nel quale si era fermata per fare rifornimento.
I toni piuttosto accesi della discussione sono proseguiti anche al distributore. Il conducente della C3, che era in compagnia di altre due persone, ha prelevato dall’abitacolo e imbracciato un fucile sparando, in sequenza, dei colpi all’indirizzo della portiera dell’auto per poi allontanarsi.
Tra l'incredulità e lo sbigottimento per quello che le è accaduto, la donna si è accorta che uno dei colpi sparati, attraverso il finestrino aperto, ha colpito la bambina che sedeva sul lato passeggero, colpendola alla spalla destra.
Dopo essersi sincerata delle condizioni di salute di sua nipote e dopo essersi ripresa dallo spavento nel vedersi puntare contro un’arma, la donna ha immediatamente avvisato dell’accaduto il 112, fornendo il numero di targa della Citroen e la descrizione del conducente.
La centrale operativa dei carabinieri di Macerata ha immediatamente avviato le ricerche dirottando sul luogo una pattuglia del nucleo radiomobile di Macerata. L'aggressore è stato rintracciato poco dopo presso la sua abitazione di Corridonia. Si tratta di un ragazzo poco più ventenne che, alla vista della "gazzella" dei carabinieri, non ha potuto far altro che confessare la sua "bravata" ammettendo, quindi, le proprie responsabilità.
La perquisizione effettuata sull'auto ha consentito di recuperare e sottoporre a sequestro il fucile utilizzato per l’intimidazione, risultato essere un'arma da soft-air, riproducente per forma, dimensioni e caratteristiche un fucile automatico AK 47, meglio noto come “Kalashnikov”, provvisto di caricatore contenente pallini in plastica.
Il giovane, pertanto, è stato denunciato, dagli stessi militari, all'autorità giudiziaria per il reato di minaccia grave e per porto abusivo di arma ed oggetti atti a offendere. I genitori della minore non hanno, comunque, ritenuto di far sottoporre la bambina ai raccomandati controlli medici.
Un uomo è stato investito questa mattina, intorno alle 8, da un’auto mentre era in sella alla sua bicicletta nel territorio comunale di Monte Urano, lungo la Mezzina. Dopo essere stato colpito dall’auto, il ciclista è finito a terra.
Sul posto sono intervenuti prontamente i sanitari del 118 e i carabinieri della locale stazione. Considerate le condizioni dell’uomo, il quale è rimasto sempre cosciente, è stato richiesto l’intervento dell’eliambulanza che ha trasportato il ciclista all’ospedale di Torrette. I carabinieri stanno effettuando accertamenti per chiarire la dinamica dell’incidente.
Una rissa tra giovanissimi a Scossicci di Porto Recanati, finisce con un pestaggio. I fatti risalgono alla notte tra sabato e domenica scorsi, ad avere la peggio una ragazza che è stata spintonata a terra e poi tirata per i capelli
È il sunto di una violenta scena ripresa con un telefonino da un automobilista, che di notte stava passando sul lungomare Scarfiotti della cittadina rivierasca. E per questo ha dovuto fermare la sua corsa, visto il tafferuglio che si stava consumando sulla carreggiata.
il filmato riprende una scazzottata che sembrerebbe essere partita in un locale di Scossicci, dove si sono presi a calci e pugni due gruppi di giovani. Il violento alterco si è poi prolungato sul lungomare ed è culminato col pestaggio della ragazza.
In tutto, la stessa notte, si sarebbero registrate quattro risse tra più persone sul lungomare Scarfiotti di Porto Recanati, non nuovo a episodi di questo genere con protagonisti soprattutto giovanissimi. Il video dello scontro è poi finito in un canale Telegram ed è diventato virale.