I carabinieri dell’aliquota operativa della Compagnia di Civitanova Marche, hanno denunciato un 38enne di nazionalità tunisina, già destinatario di ordine di espulsione, per l'inosservanza del provvedimento emesso dal questore di Agrigento nel mese di luglio del 2022.
L’uomo, rintracciato nel centro cittadino dopo essere stato sottoposto a rilievi fotodattiloscopici per accertarne l’identità, è risultato destinatario dell’ordine di espulsione già regolarmente notificato.
Il 38enne è stato denunciato alla locale autorità giudiziaria per l’inosservanza del provvedimento ed è stato contestualmente accompagnato presso il centro di permanenza di Bari perché destinatario di un nuovo provvedimento di espulsione emesso dal questore di Macerata.
Rissa ai Giardini Diaz: arrestati un 24enne e un 25enne del Gambia per tentato omicidio, rapina aggravata e lesioni personali aggravate. I carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Macerata, diretto dal capitano Renato Ventrone, hanno eseguito la misura cautelare dei domiciliari emessa dal Gip del Tribunale di Macerata. I due giovani sono entrambi disoccupati e domiciliati nel capoluogo.
IL FATTO - Le indagini sono partite dai fatti avvenuto lo scorso 28 agosto, quando una pattuglia del nucleo radiomobile è intervenuta presso i Giardini Diaz, dove era stata segnalata una rissa. I militari hanno subito identificato tre persone, i due gambiani ed un cittadino tunisino.
Nel frattempo si è appreso della presenza di un quarto soggetto, un cittadino algerino 26enne, che era stato trasportato in pronto soccorso per via delle gravi lesioni personali riportate a seguito di un accoltellamento. Il 26enne è stato successivamente ricoverato con prognosi riservata.
A seguito di serrate indagini, i carabinieri sono riusciti a far luce sull’accaduto, accertando le responsabilità dei due gambiani, che sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Macerata. Dalla ricostruzione dei fatti è emerso come il 26enne algerino accoltellato si trovasse ai Giardini Diaz insieme ad un suo amico, quando sono stati richiamati dalle urla di un altro loro amico. I due sono accorsi in aiuto di quest'ultimo, aggredito dai due gambiani indagati, nel tentativo di sottrargli una piccola cassa acustica.
Nel corso della lite è spuntato un coltello impugnato da uno dei due gambiani, con il quale l’algerino è stato ferito gravemente alla zona dorsale. La lama è poi passata di mano al secondo gambiano, che trovandosi di fronte alla vittima, l'ha colpito con una seconda coltellata al volto e alla bocca, provocandogli lesioni permanenti.
I tre aggrediti sono riusciti a fuggire, mentre uno dei gambiani ha continuato a minacciarli, ma il 26enne - a causa delle importanti ferite riportate - dopo alcune centinaia di metri si è accasciato al suolo ed è stato soccorso dal 118.
L'articolata e prolungata attività di indagine condotta dal nucleo operativo della Compagnia di Macerata, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Macerata, ha consentito di cristallizzare le condotte dei due rei in ordine ai reati contestati, evidenziando la loro personalità spiccatamente incline alla violenza.
Le risultanze investigative, pienamente condivise dalla Procura della Repubblica di Macerata, hanno consentito l'emissione delle misure cautelari. Gli indagati sono stati condotti presso le loro abitazioni e posti agli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, a disposizione della Magistratura.
Guasto sulla Linea Ancona-Foligno-Orte: circolazione ripristinata dopo sei ore di Intervento. Un guasto che ha interessato la linea ferroviaria Ancona-Foligno-Orte, nella zona di Campello Clitunno, in Umbria, ha provocato disagi ai passeggeri nel corso della giornata di oggi (sabato 23 novembre). Il guasto, che ha avuto una durata di circa sei ore, ha determinato significativi ritardi e modifiche ai percorsi di diversi treni, ma è stato infine risolto grazie all'intervento tempestivo dei tecnici di RFI.
La circolazione ferroviaria è stata ripristinata poco prima delle 14:00, dopo che i tecnici hanno lavorato per risolvere il problema che aveva compromesso il normale flusso del traffico ferroviario. Tuttavia, nel corso dell’intervento, alcuni treni hanno subito notevoli disagi, causando rallentamenti e modifiche alle tratte.
Un treno regionale, ad esempio, ha registrato un ritardo di ben 140 minuti, mentre una Freccia, un Intercity e sei treni regionali hanno visto il percorso limitato e sono stati sostituiti da nove autobus. Fortunatamente, nessuno dei convogli è rimasto fermo lungo il tragitto, riducendo al minimo l’impatto sul viaggio.
In aggiunta, per garantire la continuità del servizio, sono stati attivati sette autobus sostitutivi a Foligno per il Freccia Argento proveniente da Ravenna e diretto verso Roma. Per alleviare ulteriormente i disagi, sono stati distribuiti kit di ristoro ai passeggeri, con assistenza fornita sia a bordo dei treni che nelle stazioni.
Nonostante le difficoltà, le Ferrovie dello Stato hanno fatto sapere che le operazioni di recupero e il supporto ai passeggeri sono stati tempestivi, con l’obiettivo di ridurre al minimo l’inconveniente per gli utenti. La circolazione ferroviaria è tornata alla normalità dopo il lavoro dei tecnici, consentendo ai viaggiatori di proseguire il proprio viaggio senza ulteriori intoppi.
Un motociclista è rimasto coinvolto in un incidente questa mattina, verso le 11:00, mentre percorreva un sentiero nella zona dei Prati di Gagliole. L'uomo, a causa della caduta, ha necessitato dell'intervento dei vigili del Fuoco per essere soccorso e trasportato in sicurezza.
La squadra dei vigili del fuoco di Camerino, subito allertata, ha raggiunto rapidamente il luogo dell'incidente grazie a un mezzo 4x4, adatto a percorrere il difficile terreno montano. Una volta localizzato il motociclista, i pompieri lo hanno caricato sul veicolo per trasportarlo verso un punto più accessibile, dove ad attenderlo c'era l'ambulanza del 118 pronta a prestare le cure necessarie.
Sul posto è intervenuto anche il corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (CNSAS), che ha supportato le operazioni di recupero e soccorso. Le condizioni del motociclista non appaiono gravi, ma è stato comunque trasportato in ospedale di Camerino per gli accertamenti del caso. Le forze di soccorso hanno lavorato in sinergia per garantire una rapida assistenza e il trasporto in sicurezza.L'incidente, avvenuto in una zona particolarmente isolata, ha richiesto un intervento coordinato tra diversi enti.
Una lite tra giovani in centro e un minorenne molesto al Pronto Soccorso: indagini in corso. Nella notte tra il 22 e il 23 novembre, il personale del Commissariato di polizia di Civitanova Marche è intervenuto in seguito alla segnalazione di una lite tra giovani avvenuta nei pressi di un bar situato in Corso Umberto I. L'intervento è stato richiesto a causa di una rissa che stava infiammando la zona, ma al momento dell'arrivo delle forze dell'ordine, i protagonisti della vicenda si sono dati alla fuga, facendo perdere le proprie tracce.
Le persone rimaste sul posto, tutte molto giovani, hanno fornito solo una sommaria ricostruzione dei fatti, ma senza aggiungere dettagli utili per proseguire con le indagini. Nelle ore successive, due equipaggi del 118, allertati da alcuni passanti, sono giunti sul posto per prestare assistenza, ma la situazione sembrava essersi calmata. Le forze dell'ordine, unitamente ai carabinieri, hanno continuato a vigilare nella zona, con particolare attenzione alla vicina stazione ferroviaria, fino a quando non è stato possibile disperdere definitivamente i presenti.
Intorno alle 03.00, però, una nuova segnalazione ha richiesto l'intervento delle forze dell'ordine. Questa volta, il personale della "Volante" è stato chiamato al Pronto Soccorso di Civitanova Marche, dove era stato segnalato un ragazzo in evidente stato di agitazione e molesto. Il giovane, visibilmente ubriaco, si trovava all'interno della sala triage e, una volta riconosciuto, è stato identificato come uno dei partecipanti alla lite avvenuta poco prima. Il ragazzo, che si è mostrato particolarmente poco collaborativo, ha iniziato a urlare e a minacciare gli operatori sanitari e gli agenti, danneggiando alcuni mobili e attrezzature del triage, senza però causare danni gravi. Durante il tentativo di contenere il giovane, un agente è stato colpito al volto e ha riportato lesioni giudicate guaribili in 30 giorni.
Il minorenne, successivamente assistito dalle cure mediche e in presenza della madre, è stato accompagnato negli uffici del Commissariato e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria del Tribunale per i Minorenni. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il ragazzo avrebbe dichiarato di essere stato coinvolto in una lite con altre persone nei pressi della stazione ferroviaria, prima di giungere autonomamente al Pronto Soccorso.
Nella mattinata, il commissariato di Civitanova Marche ha proseguito gli accertamenti, identificando altri giovani coinvolti nella vicenda. Le indagini continuano, con l'obiettivo di chiarire l'esatta dinamica degli eventi e individuare eventuali ulteriori responsabili di reati.
La polizia di Stato di Macerata, nell’ambito di preordinati servizi anti prostituzione, ha denunciato tre persone di origine cinese per reati legati allo sfruttamento della prostituzione e ingresso illegale nel territorio italiano.
Il 21 novembre scorso, agenti della Squadra mobile e dell’Ufficio Immigrazione hanno effettuato un’operazione di polizia giudiziaria a Macerata, nell’ambito delle attività di contrasto allo sfruttamento della prostituzione. L’intervento ha avuto luogo dopo che erano giunte segnalazioni su un frequente andirivieni di persone in alcuni appartamenti della città, con ingressi e uscite in orari pomeridiani e serali.
Gli agenti hanno quindi deciso di predisporre un appostamento in prossimità di uno degli appartamenti segnalati e, poco dopo, sono entrati nell’immobile dove sono state trovate due donne di origini cinesi, vestite con abiti succinti, e un uomo, anch'egli cinese. All’interno della stanza, gli agenti hanno rinvenuto numerosi profilattici e confezioni di olio per massaggi, confermando che le donne fossero probabilmente impegnate nell’attività di prostituzione.
I tre cittadini cinesi, privi di documenti validi per l’identificazione, sono stati accompagnati presso gli uffici della questura di Macerata per verificare la loro posizione sul territorio nazionale. Gli accertamenti dattiloscopici hanno rivelato che si trattava di due donne cinquantenni e un uomo di ventisei anni, tutti e tre risultati irregolari sul territorio italiano e con precedenti provvedimenti di espulsione.
Per questo motivo, sono stati denunciati per ingresso illegale e per non aver ottemperato agli ordini di espulsione già emessi. Al termine degli accertamenti, i tre sono stati informati di un nuovo decreto di espulsione emesso dal prefetto e sono stati costretti a lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni.
Una serata in un night club dell’entroterra maceratese si è trasformata in un episodio di alta tensione a Civitanova, dove due persone, un uomo originario di fuori regione e una giovane donna lavoratrice del locale, sono stati protagonisti di un acceso litigio. Dopo aver lasciato il locale, i due si sono recati insieme in un hotel vicino al centro cittadino per continuare la serata, ma la situazione è rapidamente degenerata.
Secondo quanto ricostruito, durante la notte è scoppiata una discussione violenta tra i due. La donna, visibilmente agitata, avrebbe iniziato a urlare e, in preda a una crisi, avrebbe rotto un bicchiere di vetro. Il personale dell’hotel ha immediatamente allertato le forze dell’ordine e il 118, temendo che la situazione potesse sfociare in qualcosa di più grave.
Sul posto sono giunti prontamente gli agenti del commissariato di polizia e i sanitari, che hanno trovato la donna ancora visibilmente scossa ma senza segni di violenza. Nonostante l'agitazione iniziale, è stata tranquillizzata dal personale medico e ha rifiutato il trasporto in ospedale. L’uomo, a sua volta, non ha riportato alcuna conseguenza fisica.
Dopo qualche ora di tensione, la situazione è tornata alla normalità senza che fosse sporta alcuna denuncia. Entrambi i protagonisti dell'incidente hanno lasciato l'hotel autonomamente. Le forze dell'ordine, pur intervenendo tempestivamente, non hanno avuto alcun motivo per proseguire nelle indagini, dato che non sono emersi elementi di reato o aggressioni.
L'episodio, che ha suscitato una certa preoccupazione tra i residenti e i clienti dell’hotel, si è risolto senza ulteriori sviluppi. La polizia ha confermato che, pur trattandosi di un episodio di forte tensione, non sono stati presi provvedimenti nei confronti dei coinvolti.
I carabinieri di Ascoli Piceno hanno arrestato un 27enne con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti e lo hanno denunciato per resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione e contrabbando.
Il giovane è stato fermato la scorsa settimana mentre si aggirava con atteggiamento sospetto a bordo di un’auto. Durante il controllo, ha tentato invano di disfarsi di hascisc e cocaina, ma il suo gesto non è sfuggito ai militari.
La perquisizione domiciliare ha portato alla luce un vero e proprio deposito di sostanze illecite: nella sua abitazione sono stati trovati mezzo chilo di marijuana, 85 grammi di cocaina, bilance di precisione e attrezzature per il confezionamento, oltre a 1.000 euro in contanti.
Le sorprese non sono finite: nel garage del 27enne, i carabinieri hanno sequestrato utensili da lavoro, materiale da cantiere, una mini moto e ben 500 pacchetti di sigarette Marlboro di probabile origine illecita. Tutti questi oggetti, ritenuti proventi di furti, sono ora al centro di ulteriori indagini per risalire alla loro provenienza.
Il Tribunale ha convalidato l’arresto, e le indagini proseguono per fare chiarezza sul traffico illecito e la rete collegata al giovane.
(Foto Ansa)
È una tragica notizia quella che ha scosso la comunità civitanovese oggi: Umberto Lepretti, 66 anni, ex vongolaro e figura ben nota nella marineria locale, è stato stroncato da un infarto mentre si trovava a bordo della sua auto. Il decesso è avvenuto nel primo pomeriggio di oggi, in un parcheggio vicino al mercato ittico, dove la sua vettura è stata trovata dai familiari che, preoccupati per la sua assenza e la mancanza di risposta ai suoi telefonate, lo stavano cercando da ore.
La scoperta, purtroppo, non ha lasciato spazio a speranze: il 66enne, seduto al volante, era ormai privo di vita. L’uomo, che aveva trascorso la maggior parte della sua vita legato al mare e alla tradizione della marineria civitanovese, era in pensione da qualche tempo, ma non aveva mai smesso di frequentare il porto, il suo grande amore.
A lanciare l'allarme le figlie, che hanno trovato il corpo senza vita del padre all'intrerno dell'auto. Dopo l'intervento dei soccorsi e il nullaosta della Procura della Repubblica, la salma è stata restituita alla famiglia. La cerimonia funebre si terrà domenica prossima, alle ore 12, nella chiesa di Cristo Re.
Umberto Lepretti lascia nel dolore la moglie Rosita, le due figlie Angela e Nicoletta, i nipoti Linda Maria e Francesco, oltre ai fratelli Mariano, Antonio e Domenico. L’intera comunità civitanovese, legata a lui dalla stima e dal rispetto, piange una figura che ha segnato in modo indelebile la storia della marineria locale.
Un'importante operazione di controllo e prevenzione sull'uso illecito di sostanze farmacologicamente attive negli apiari della provincia di Ascoli Piceno e Fermo ha portato alla scoperta di pratiche illegali da parte di tre apicoltori. L'operazione, denominata Apifarm, è stata condotta dal nucleo investigativo di polizia ambientale, agroalimentare e forestale dei carabinieri forestali di Ascoli, con la collaborazione dei nuclei di Amandola, Comunanza, Castignano, San Benedetto del Tronto e Fermo, e delle unità operative complesse di Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche delle Aziende sanitarie territoriali (Ast) di Ascoli Piceno e Fermo.
Il controllo è partito da un'attività investigativa dei carabinieri forestali, che ha portato all'individuazione di quattro apiari, appartenenti a tre apicoltori, in cui erano in atto pratiche illecite. Gli apicoltori utilizzavano strisce di legno impregnate con un cocktail di sostanze chimiche vietate, da posizionare all'interno degli alveari come trattamento per combattere l'acaro Varroa destructor, una malattia parassitaria delle api. Questi trattamenti, pur non avendo influito sulla qualità igienico-sanitaria del miele (essendo stati effettuati in periodi lontani dalla smielatura), sono stati ritenuti una violazione delle norme sul corretto utilizzo dei medicinali veterinari.
Secondo quanto dichiarato dal Servizio veterinario dell’Ast di Ascoli, queste pratiche "fai da te" possono compromettere seriamente la salute delle api, con ripercussioni sul loro benessere, sulla biodiversità e sugli ecosistemi rurali. Nonostante non abbiano avuto effetti diretti sulla qualità del prodotto finale, l’utilizzo di sostanze non autorizzate rischia di danneggiare a lungo termine la salute degli alveari e la qualità dell’ambiente circostante.
A seguito delle verifiche, sono state elevate sanzioni amministrative per un totale superiore a 80 mila euro nei confronti dei tre apicoltori coinvolti. L'intervento ha messo in evidenza l'importanza della collaborazione tra le autorità competenti locali e le forze di polizia per tutelare non solo la sicurezza agroalimentare e il benessere degli animali, ma anche la salute degli ecosistemi e dei consumatori.
La polizia di Stato di Macerata ha arrestato un 47enne residente a Civitanova Marche, accusato di aver commesso una rapina ai danni dell'Hotel Palace nella città costiera. L'uomo, già noto alle forze dell'ordine e sottoposto alla misura di sorveglianza speciale, è stato arrestato nella giornata di ieri dopo una rapida indagine condotta dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche.
Il fatto risale al 9 novembre scorso, quando l'uomo ha aggredito l'addetto alla reception dell'hotel e ha sottratto il registratore di cassa, contenente alcune centinaia di euro. Dopo aver compiuto il furto, il rapinatore è fuggito dal luogo del crimine, facendo perdere le proprie tracce. Tuttavia, grazie a un'attenta analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza e alle testimonianze raccolte, gli investigatori sono riusciti a identificare rapidamente il responsabile.
Il tribunale di Macerata ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, che è stata eseguita dal personale del Commissariato di Civitanova Marche. L'uomo, già con precedenti per reati contro il patrimonio e la persona, dovrà scontare una pena di sei mesi, corrispondente al primo termine di scadenza della misura cautelare, che decorre dall'esecuzione dell'ordinanza. Dopo l'arresto, è stato trasferito nel carcere di Ancona Montacuto, dove rimarrà a disposizione dell'autorità giudiziaria.
In fuga da Prato per evitare la cattura, gli agenti della squadra mobile di Macerata li rintracciano a Recanati e li arrestano: scattano le manette per tre giovani stranieri - due marocchini e un egiziano - di età compresa tra i 22 e i 24 anni.
Nella mattinata di mercoledì scorso, gli uomini della Questura maceratese - in collaborazione con i colleghi dell’omologo ufficio della Questura di Prato - hanno dato esecuzione alla misura cautelare della custodia in carcere emessa dal Gip del tribunale di Prato, in quanto ritenuti responsabili dei reati di rapina aggravata e tentata estorsione commessi nello scorso mese di febbraio, in concorso con altre due persone, già tratte in arresto dalla Questura di Prato.
I tre, residenti in altre province, erano già gravati da pregiudizi di polizia per reati contro il patrimonio e per spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso dell’operazione, i poliziotti della Squadra Mobile, hanno intercettato l’auto con cui si erano allontanati dalla provincia di Prato per sottrarsi alla cattura.
Al momento dell'arresto non hanno opposto resistenza e, al termine degli accertamenti di rito, sono stati tradotti presso il carcere di Ancona Montacuto, a disposizione dell'autorità giudiziaria. Sono in corso ulteriori accertamenti da parte della Squadra Mobile per verificare se gli arrestati avessero collegamenti con il territorio della provincia maceratese.
Rubano profumi per oltre 2mila euro: denunciate tre donne - una 31enne e una 24enne di nazionalità cilena e una 32enne cubana - per furto aggravato in concorso dai carabinieri di Macerata.
Le tre donne, già note alle forze di polizia, sono state individuate a seguito delle minuziose indagini intraprese dai militari a seguito della querela sporta dal responsabile del punto vendita "Acqua e Sapone" di Macerata, per il furto di svariate confezioni di profumi avvenuto nello scorso mese di ottobre.
I carabinieri, dall’analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza, hanno individuato e identificato le tre donne che, nell’aggirarsi nel negozio, hanno occultato i profumi all’interno di borse verosimilmente "schermate" per eludere il sistema antitaccheggio presente nel punto vendita. La merce asportata dalle tre donne ammonta ad un valore complessivo di 2.120 euro.
Sempre nel capoluogo, i carabinieri del nucleo radiomobile della Compagnia di Macerata hanno segnalato al Prefetto per uso personale di stupefacenti un 43enne di nazionalità egiziana, ma residente a Milano. L'uomo, alla guida del proprio veicolo, è stato sottoposto al controllo alla circolazione stradale, destando sospetto e mostrando nervosismo ai militari.
Durante le operazioni sono state rinvenute, ben occultate all’interno di un pacchetto di sigarette, 3 dosi di "hashish" per un peso complessivo di 2,20 grammi. La sostanza stupefacente è stata sottoposta a sequestro amministrativo.
Ancora disagi e problemi a causa del forte vento che ha interessato anche tutto il territorio del Comune di Tolentino, specie nella notte tra giovedì e venerdì. Particolarmente impegnate tutte le squadre del servizio manutenzioni e il servizio di reperibilità.
Gli operari comunali sono intervenuti in molte zone soprattutto per rimuovere rami spezzati, pericolanti e alberi caduti sulla sede stradale. “È stato necessario interrompere, da parte della polizia locale, la strada in contrada San Giuseppe nelle vicinanze della chiesa in quanto la messa in sicurezza della canonica rischia di cadere e quindi rappresenta un pericolo per l’incolumità pubblica”, fa sapere il Comune.
“La ditta che segue i lavori per conto della Diocesi si è subito attivata per risolvere il problema, ma a causa del vento che continua a tirare con raffiche molto forti ancora non è potuta intervenire. La strada rimarrà chiusa al traffico fino alla messa in sicurezza e al ripristino delle condizioni di non pericolo”.
“Inoltre gli operari comunali hanno effettuato diversi interventi per coadiuvare, nella notte, le squadre dei vigili del fuoco che hanno richiesto l’ausilio dei servizi comunali in considerazione dell’alto numero di chiamate ricevute”.
“Interventi in diverse zone, in contrada Sant’ Angelo, Colmaggiore e Terme Santa Lucia, Sant’Andrea, Rofanello, contrada Troiano, contrada Vicigliano, contrada Collina, contrada Asinina e San Rocco dove è stato necessario abbattere diversi alberi per la messa in sicurezza della strada”.
“Tanti i rami pericolanti anche in quasi tutto il centro urbano che sono stati tagliati. Cadute sulla pista ciclabile diverse piante e rami in via Caduti di Nassirya. Alberi rimossi in via Foro Boario, via Conce e abbattimento di un pino pericolate in viale Benadduci, nei pressi della rotatoria. Tutte le squadre continuano a operare e sono impegnate per intervenire prontamente e risolvere i problemi causati dal forte vento”.
“Anche gli agenti della polizia locale sono stati costantemente impegnati per interventi e chiamate e per regolare la circolazione stradale e per la messa in sicurezza dei cantieri le cui coperture rappresentavano un pericolo”.
Un grosso ramo si stacca da un albero piegato dalla forza del vento e colpisce un'auto in transito. Il fatto è avvenuto, intorno alle 9:30 di oggi, lungo la strada provinciale 37, a Montegiorgio. Sotto choc la giovane conducente della vettura.
Il ramo è finito sopra ad una Opel Meriva che passava in quel momento lungo il tratto. Lanciato l'allarme sono intervenuti sul posto i mezzi di soccorso del 118 e dei vigili del fuoco del comando di Fermo. La ragazza è stata liberata dall'abitacolo per essere poi affidata alle cure del personale sanitario del 118. Miracolosamente non ha riportato gravi conseguenze fisiche. Ai rilievi procedono gli agenti della polizia locale. Si tratta di una delle conseguenze dell'ondata di maltempo che ha colpito con forza la regione Marche nelle ultime ore (leggi qui).
Prosegue la conta dei danni provocati dal maltempo, in particolare dal forte vento, in tutto il vasto territorio del comune di San Severino Marche. La scorsa notte il maestoso abete che era stato posizionato dagli addetti dell’ufficio Manutenzioni al centro di piazza Del Popolo per abbellirla in vista del Natale, alto più di 12 metri, si è schiantato al suolo nonostante fosse ancorato a pesanti plinti in cemento armato e fissato con grosse corde in acciaio.
Il tronco centrale, finendo a terra, si è spezzato in due rendendo inservibile l’albero che lunedì mattina verrà sostituito. La zona è stata messa in sicurezza mentre gli operai hanno provveduto alla rimozione di fusto e rami dopo le operazioni di taglio che hanno richiesto diverse ore di lavoro.
Sempre a causa del forte vento la città ha dovuto fare i conti anche con un’interruzione dell'energia elettrica di circa venti minuti, che ha interessato gran parte del centro storico ma anche la zona di Castello al Monte l’altra sera intorno alle ore 21. Distacchi temporanei hanno inoltre riguardato diverse frazioni. Il pronto intervento e il lavoro di tecnici e addetti della municipalizzata Assem Spa ha evitato ulteriori disagi a causa del blackout.
Uomini e mezzi dell’ufficio Manutenzioni del Comune hanno fatto, e stanno ancora facendo fronte, a chiamate continue da parte dei cittadini. Un grosso pino si è schiantato al suolo in via Bramante, all’interno di una proprietà privata, fortunatamente senza provocare danni alle strutture. Una quercia, nella frazione di Parolito, è finita a ridosso della sede stradale che in parte è stata ostruita dalla terra scesa dalla scarpata.
Altri alberi sono caduti nelle frazioni di Isola e di Carpignano e sulla vicinale del Coppo a Cesolo. In località Uvaiolo è caduto un palo telefonico su di una strada vicinale isolando un gruppo di case. Via Massarelli e via Nazario Sauro sono state chiuse dalla Polizia Locale, chiamata anche in questo caso a rispondere a decine di chiamate, per il cedimento di cornicioni e per la caduta di coppie mattoni. Disagi anche nei cantieri della ricostruzione dove si è dovuti intervenire, grazie anche all’ausilio delle imprese affidatarie dei lavori, per la messa in sicurezza di coperture, teli e impalcature.
Le forti raffiche di vento continuano a sferzare le Marche. Nella notte i vigili del fuoco hanno effettuato complessivamente 193 interventi sul territorio regionale, per fronteggiare i danni provocati dalle intense folate.
Principalmente si è trattato di interventi per la rimozione di alberi caduti sulla sede stradale, rami pericolanti o appoggiati su linee aeree. Al momento, fortunatamente, non si registrano situazioni di particolare criticità.
Le due province più colpite sono quelle di Ancona (67 interventi) e Macerata (60 interventi). Nel Maceratese, in particolare, a causa della caduta di un cavo di corrente sulla carreggiata, è stata temporaneamente chiusa, in entrambe le direzioni, la strada statale 78 "Picena" dal km 8,000 al km 9,000 all'altezza del territorio comunale di Urbisaglia. Sul posto sono presenti le squadre Anas e le forze dell’ordine per la gestione del traffico in piena sicurezza e per consentire il ripristino della regolare viabilità nel più breve tempo possibile.
Molte le piante abbattute anche in località Rotelli, a Pollenza, e in contrada Asinina, a Tolentino. A San Severino Marche il vento ha abbattuto il maestoso abete di 12 metri collocato in piazza Del Popolo in vista dell'accensione dell'Albero di Natale.
A Camporotondo di Fiastrone, in Via T.P.Colsalvatico, all’altezza della struttura polivalente, la circolazione è interrotta per la presenza di un grosso pino che ne sta bloccando il passaggio. La situazione sarà ripristinata nel corso della mattinata, informa il Comune. Si consiglia il percorso alternativo che prevede il passaggio per il "Casolare".
Il forte vento delle ultime 48 ore ha causato danni e disagi anche in tutto il territorio comunale di Matelica. Piante cadute, rami sulle strade, cartelli divelti, blackout e diverse altre problematiche hanno costretto operai comunali, ditte specializzate, polizia locale, vigili del fuoco e carabinieri a decine di interventi. Un lavoro senza sosta che prosegue ormai da quasi due giorni e continuerà anche nelle prossime ore.
++ AGGIORNAMENTO ORE 13:00 ++
Il forte vento che sta interessando le Marche nelle ultime ore ha causato alcune limitazioni al transito sulla rete stradale in gestione Anas. La strada statale 361 "Septempedana" è temporaneamente chiusa nel comune di Montecassiano, a causa di un albero abbattuto che ha causato anche la caduta di cavi elettrici. Il traffico è deviato con indicazioni sul posto.
Sempre il forte vento aveva causato questa mattina la caduta di cavi elettrici lungo la statale 502 "di Cingoli" nel comune di Caldarola. La circolazione è stata ripristinata e la strada riaperta. Resta invece ancora chiusa la statale 78 "Picena" a Urbisaglia, sempre per l’abbassamento di cavi elettrici dovuto al forte vento.
Accusa un malore in strada: muore il 65enne Elpidio Iommi. È successo questa mattina, poco dopo le 8, a Mogliano. In base a una prima ricostruzione l'uomo, di Massa Fermana, stava passeggiando con la moglie in contrada San Martino, quando è stato colto da un malore e si è accasciato a terra.
Sul posto sono stati chiamati i sanitari del 118, che hanno trovato il corpo disteso a terra dell’uomo. Vani i tentativi di salvargli la vita, ma per il 65enne non c’è stato più nulla da fare: fatale un arresto cardiaco.
Incidente questa mattina, intorno alle ore 8,10, in viale Aristide Merloni, nella zona industriale di Taccoli, a San Severino Marche. Per cause in corso di accertamento da parte della polizia locale, guidata dal sostituto commissario Adriano Bizzarri, due autovetture – una Lancia Delta e una Volkswagen Golf – sono entrate in collisione lungo un rettilineo all’altezza dell’ingrosso di pavimenti e arredo bagno Bonci.
Nell’impatto, piuttosto violento, una delle due autovetture ha finito la propria corsa contro un albero perdendo anche una ruota che si è completamente staccata.
Per i due conducenti, due giovani residenti a Tolentino, solo un grande spavento e ferite lievi. Sul posto anche i vigili del fuoco. La strada, per permettere le operazioni di ripristino post incidente, è stata chiusa per un paio d’ore.
Nell’ambito delle attività di prevenzione messe in atto dai carabinieri del Comando Provinciale di Macerata, sono stati effettuati nei giorni scorsi controlli a tappeto che hanno portato alla segnalazione di diverse persone per possesso e uso di stupefacenti.
In particolare, i carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Macerata hanno intercettato un uomo di 44 anni, residente nel capoluogo, con precedenti penali e disoccupato. L’uomo, fermato mentre camminava in via Cincinelli, è stato trovato in possesso di 0,8 grammi di hashish. La sostanza è stata sequestrata e l’individuo è stato segnalato al Prefetto per uso personale di stupefacenti.
Non lontano, in un’altra zona della città, una giovane donna di 20 anni è stata fermata dai carabinieri mentre si trovava all’interno dei giardini pubblici di via Isonzo. La ragazza, anche lei con precedenti penali e senza impiego, è stata trovata in possesso di 0,40 grammi di hashish. Anche in questo caso, la sostanza è stata sequestrata e la giovane è stata segnalata al Prefetto per uso personale di stupefacenti.
A Tolentino, invece, i militari del Nucleo Radiomobile hanno fermato un giovane di 20 anni, operaio residente a San Severino Marche, mentre era alla guida della propria auto. Durante il controllo, i carabinieri hanno trovato 1,45 grammi di hashish. Oltre alla segnalazione al Prefetto per uso personale di stupefacenti, al giovane è stata ritirata la patente di guida, come previsto dalla normativa in vigore.
Tutti i soggetti coinvolti sono stati denunciati per possesso di sostanze stupefacenti ad uso personale, e la sostanza sequestrata sarà sottoposta ad analisi.
Le segnalazioni al Prefetto comportano per gli individui coinvolti l’obbligo di seguire misure di controllo amministrative, che potrebbero includere anche la sospensione della patente di guida o altre restrizioni in caso di recidiva.