Continuano i controlli dei carabinieri nel settore agroalimentare, condotti con i comparti di specialità. L’11 ottobre, a Tolentino, i militari nel Norm, il personale NIL carabinieri Macerata e dell’Ispettorato del Lavoro e del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Ancona, hanno proceduto a verifiche congiunte presso quattro aziende del settore,
Nel comparto “lavoro”, in un’azienda, sono state rilevate carenze relative al documento valutazione rischi e alla mancata formazione di quattro operai, con sospensione dell’attività lavorativa per gli stessi e con applicazione relative prescrizioni e ammende penali per un totale, nel massimo edittale di circa 6400 euro. Nella stessa ditta, il NAS ha verificato l’assenza della tracciabilità delle materie prime utilizzate per produrre i salumi, la mancata o non corretta applicazione dei sistemi di autocontrollo e carenze in materia di igiene, con contestuale sequestro amministrativo ai di insaccati e salumi per un peso complessivo di circa 2300 kg.
In relazione alle trasgressioni in materia di igiene, personale veterinario dell'azienda sanitaria territoriale di Macerata ha diffidato il rappresentante legale dall'utilizzo di taluni locali dello stabilimento in attesa dell'emissione del provvedimento ufficiale di sospensione parziale dell'attività sino alla risoluzione delle criticità evidenziate.
Analogo provvedimento ha riguardato un’attività con sede legale a Visso, che si era avvalsa dei locali aziendali tolentinati per una fase della produzione connessa all’asciugatura dei prodotti di salumeria; il legale rappresentante si è visto contestare sanzioni amministrative di 3000 euro complessivi con prescrizioni relative ai criteri di autocontrollo e in materia di igiene. Anche per questi vi è stata diffida all’utilizzo dei locali sino al provvedimento ufficiale di sospensione parziale dell’attività nelle more della risoluzione delle carenze riscontrate.
In una terza azienda, nel settore lavoro, sono state rilevate analoghe irregolarità relative a 29 dipendenti impiegati nel settore della macellazione avicola con attuale sospensione dell’attività per questi e applicazione di prescrizioni e ammende che prevedono un massimo edittale di oltre 19.000 euro, oltre a sanzioni amministrative di 8.700 euro in base al d. l/vo 81/2008 connesse alle carenze in materia di formazione dei lavoratori.
Il Nucleo Carabinieri Tutela Ambientale di Ancona ha effettuato numerose verifiche unitamente ad ARPAM e ha individuato criticità presso una quarta azienda, il cui legale rappresentante è stato denunciato all’autorità giudiziaria; è stata infatti individuata una vera e propria discarica parzialmente interrata ubicata subito dietro gli opifici aziendali: un’area di circa 400 mq., dove erano stati ammassati circa 250 mc. di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi; la zona interessata è stata immediatamente sottoposta a sequestro preventivo. Sono state anche comminate sanzioni amministrative di 10000 euro.
Tre aziende fanno capo allo stesso titolare e rappresentante legale che dovrà rispondere delle violazioni riscontrate nei vari ambiti e assolvere alle prescrizioni impartite.
Raggiunge in casa la ex moglie per un chiarimento e la uccide a coltellate. Dopo avere trascorso la mattinata in caserma, ha confessato l'omicidio ed è stato accompagnato in carcere a Montacuto l'ex marito della vittima, un 55enne operaio. Il tragico fatto di sangue è avvenuto, durante la notte appena trascorsa, a Cerreto d’Esi nel Fabrianese.
In casa al momento del fatto c'era una figlia della coppia, minorenne, alla quale l'uomo avrebbe detto di chiamare i carabinieri. Quando i militari sono arrivati ha mostrato dove aveva gettato l'arma del delitto, un coltello da cucina.
L'uomo, Franco Panariello, difeso dall'avvocato Ruggero Benvenuto, è stato arrestato per omicidio volontario pluriaggravato. Viene valutata anche la premeditazione, perché avrebbe portato con sé il coltello.
Da mesi era separato dalla moglie, Concetta Marruocco, 53 anni, infermiera: lei abitava a Cerreto d'Esi, in centro, lui a Cancelli di Fabriano. La coppia è originaria di Torre del Greco e ha altri due figli maggiorenni che abitano altrove. Ieri sera Panariello sarebbe andato al pronto soccorso per un malore. Dopo essere stato dimesso, è tornato a casa, da dove è uscito di nuovo diretto all'abitazione della moglie, per un chiarimento.
Sarebbe entrato con un mazzo di chiavi rimasto in sui possesso, intorno alle 3 di mattina, e avrebbe aggredito la moglie. Prima c'è stata una discussione, poi l'ha colpita più volte con un coltello, sferrandole circa 15 fendenti, svegliando la figlia che dormiva in un'altra stanza. Nella caserma dei carabinieri di Cerreto d'Esi è arrivato anche il pm Paolo Gubinelli, della Procura di Ancona.
Bruciano sterpaglie in un campo, un uomo resta ustionato e viene soccorso in eliambulanza. L'allarme è scattato poco prima delle 17 del pomeriggio di oggi nelle campagne di Tolentino, in località Calcavenaccio.
Dalle prime ricostruzioni sembra che l'uomo, un residente del luogo di 83 anni, avesse dato fuoco a delle sterpaglie all'interno di un terreno di proprietà. Il fuoco è però velocemente divampato e l'anziano è inavvertitamente caduto tra le fiamme, rimanendone avvolto.
Sul posto si sono precipitati i vigili del fuoco con una squadra del locale distaccamento che hanno tempestivamente spento l'incendio e recuperato l'uomo per poi affidarlo alle cure dei sanitari del 118. Per l'anziano, data la gravità delle ustioni riportate, è scattato il trasferimento d'urgenza, in codice rosso, all'ospedale regionale Torrette di Ancona.
La sicurezza, e questa volta stradale, ancora una volta al centro di una serie di controlli, predisposti in diverse zone della città, dal comando della polizia locale di Macerata con l'obiettivo di prevenire incidenti stradali.
I servizi di controllo per monitorare la velocità con l'uso dell'autovelox sono stati effettuati in diverse zone della città, principalmente alla Pieve, in via dell'Acquedotto, lungo la Carrareccia e la Cingolana. E a proposito di incidenti, nell'ultima settimana, gli agenti impegnati su strada, ne hanno rilevati cinque di cui tre con feriti.
Durante una delle operazioni di controllo la polizia locale ha sanzionato un uomo, 30enne dipendente di un circo, mentre effettuava pubblicità fonica senza autorizzazione e in possesso di patente falsa e di due permessi internazionali di guida messicani contraffatti. Convalidato il sequestro dei documenti, gli stessi sono stati inviati alla polizia di Rovigo, dotata di gabinetto scientifico e con cui Macetata ha in atto una collaborazione, per la perizia tecnica.
"Innanzitutto voglio ringraziare, anche a nome del comandante Danilo Doria, la polizia locale di Jesi che ci ha fornito informazioni utili per identificare il conducente sanzionato e poi voglio ricordare che l’eccesso di velocità è tra la cause che incidono maggiormente sulla gravità dei sinistri stradali - interviene l'assessore alla sicurezza Paolo Renna - e l’osservanza delle regole riteniamo che sia la migliore arma di prevenzione. Per questo la polizia locale si impegna quotidianamente in azioni finalizzate al rispetto delle regole e del rischio, programmando, anche in una logica di contenimento, interventi sui punti stradali, ritenuti sensibili, prima che gli incidenti avvengano".
Perquisito in casa per possibili reati informatici, ma in realtà i poliziotti scoprono che si tratta di uno spacciatore: arrestato un giovane, incensurato, della provincia maceratese. A svolgere l'attività sono stati gli uomini del commissariato di Civitanova Marche, che hanno dato corso a una perquisizione delegata dalla procura di Macerata, con l'obiettivo di ricercare dispositivi informatici utilizzati al fine di commettere reati.
Nel corso del controllo gli investigatori, dopo aver raccolto elementi che hanno nutrito il sospetto che il soggetto fosse utilizzatore di stupefacenti, hanno rinvenuto, occultati all'interno della sua abitazione, un chilo e 200 grammi di cannabinoidi, tra marijuana e hashish, oltre a bilancini di precisione e materiale utile al confezionamento dello stupefacente in dosi.
L'operazione, condotta anche grazie al supporto dell'unità cinofila della guardia di finanza di Civitanova Marche, ha portato, inoltre, al rinvenimento di un involucro sottovuoto contenente 6mila euro in contanti. Il giovane è stato arrestato e posto ai domiciliari su disposizione dell'autorità giudiziaria, in attesa dell'udienza di convalida.
Poco prima delle 11, un operaio è precipitato dall'impalcatura di un cantiere dove stava lavorando, a San Severino Marche. Ad accorgersi del fatto, i colleghi che hanno immediatamente chiamato i soccorsi. Sul posto i sanitari del 118 con un'auto medica e i carabinieri.
L'uomo, un 60enne, sarebbe caduto da diversi metri d’altezza e, a causa delle serie condizioni, ne è stato disposto il trasporto a Torrette in eliambulanza. Ai carabinieri e al personale dell'Ispettorato del Lavoro il compito di ricostruire la dinamica di quanto avvenuto.
Giovedì 12 ottobre in due contrade del comune di Treia (contrada Berta e contrada Maianesi) si è verificato un black-out sospetto, che ha arrecato non pochi danni al circondario. Nel pomeriggio la linea elettrica si è interrotta per qualche ora: secondo quanto dichiarato dall’Enel "si è trattato di uno sbalzo tensivo".
Il vero problema, come ci hanno raccontato i cittadini, non è stato il black-out, bensì il ritorno improvviso della corrente nelle case. La scarica della tensione di ritorno ha creato un enorme flusso di energia sulla linea, che ne ha impedito il filtraggio, sovraccaricando così gli impianti elettrici delle varie abitazioni coinvolte.
"Ho subito danni per almeno 10 mila euro" ci ha raccontato Roberta, una residente della zona. "Ieri sera al rientro a casa, l’acqua calda non usciva. Dopo poco abbiamo notato che il frigorifero aveva perso la temperatura; qualcosa non andava".
Come Roberta, anche altri residenti della zona hanno subito danni ingenti ai vari elettrodomestici presenti in casa. Condizionatori e televisori bruciati, impianti d’allarme completamente fuori uso. "Abbiamo cercato di avere informazioni da parte dell’Enel" continua la cittadina "ma nulla, non si è vista neanche l’ombra di un tecnico qui in zona".
Molte le segnalazioni di caldaie rotte, che in mattinata, i vari tecnici privati hanno provveduto ad aggiustare. Manutenzione straordinaria a spese dei proprietari però, che del disagio non conoscono neanche l’origine e che nella mattinata di oggi stanno provvedendo alla stima dei danni.
++ AGGIORNAMENTO ORE 19:00 DEL 13 OTTOBRE ++
In una nota giunta nel pomeriggio alla nostra redazione Enel fa saper che "in riferimento a eventuali episodi di danneggiamento elettrodomestici che hanno interessato il comune di Treia", si informa che "se si tratta di imperizia o guasto tecnico, imputabile alla responsabilità dell’azienda, come dovranno confermare le verifiche e le perizie ufficiali, i cittadini hanno diritto al rimborso".
"I clienti, che potrebbero aver avuto elettrodomestici danneggiati, possono quindi fare richiesta tramite i canali ufficiali di E-Distribuzione, la società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica di media e bassa tensione, che verificherà puntualmente ogni segnalazione. È importante tenere gli oggetti danneggiati e gli scontrini per eventuali riparazioni/sostituzioni delle apparecchiature", prosegue la nota.
E-Distribuzione ricorda che per ogni segnalazione, relativa al funzionamento del sistema elettrico, è utile contattare il servizio clienti al numero 803/500, attivo tutti i giorni h24, indicando il codice Pod (nel formato IT001E…) della propria utenza riportato nella bolletta elettrica. In alternativa, è possibile utilizzare il chatbot Eddie sul sito e-distribuzione.it e la app E-Distribuzione. Per monitorare lo stato di alimentazione della rete elettrica, inoltre, è disponibile la "mappa delle disalimentazi".
Scoperta una maxi evasione fiscale nel settore della commercializzazione di moto fuoristrada. I finanzieri di Porto Recanati hanno portato a compimento un’articolata e complessa indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ancona, eseguita nei confronti di un’impresa operante nella commercializzazione di moto “off road” attraverso il “mercato elettronico”.
Ad essere coinvolti nelle indagini, sono finiti un imprenditore nullatenente di origini senegalesi, già residente nel condominio multietnico denominato “Hotel House” e con precedenti di polizia nel settore della contraffazione di capi di abbigliamento, e un giovane motociclista italiano residente nella provincia di Ancona.
La crescita esponenziale del giro d’affari dell’imprenditore, sviluppata attraverso operazioni commerciali compiute in diversi paesi d'Europa (Belgio, Spagna, Germania, Olanda, Inghilterra, San Marino) e in Italia, promosse e pubblicizzate anche attraverso siti internet e profili Facebook e Instagram, l’assenza totale di dichiarazioni fiscali, nonché la mancanza dei minimi requisiti imprenditoriali palesati dal titolare, hanno indotto gli investigatori a ritenere che l’attività commerciale fosse svolta, di fatto, da persona diversa dal senegalese che è risultato essere soggetto “interposto”, operante in qualità di mero prestanome.
Gli approfondimenti investigativi, svolti anche attraverso specifiche indagini tecniche, hanno permesso di localizzare l’effettiva base operativa e logistica, consistente in una unità locale adibita a magazzino e ufficio, non dichiarata all’Erario, situata nella campagna anconetana e gestita dal motociclista.
Le perquisizioni eseguite nei confronti di quest’ultimo, nelle unità immobiliari ricadenti nella sua disponibilità, hanno permesso di acquisire elementi probatori comprovanti la sua effettiva titolarità dell’attività d’impresa e di individuarlo come l’ideatore della frode fiscale perpetrata attraverso l’interposizione fittizia di due imprese compiacenti.
Il sistema evasivo consisteva nell’utilizzo della partita IVA del senegalese e di un’altra impresa anconetana per acquistare moto e pezzi di ricambio da fornitori comunitari, che venivano poi rivenduti a privati e a imprese nazionali con prezzi particolarmente vantaggiosi in quanto l’IVA, indicata nelle fatture emesse, non veniva versata all’Erario ma costituiva il provento per l’imprenditore occulto.
Tale modus operandi, oltre a consentire all’ ideatore di eludere l’applicazione del regime impositivo IVA previsto per gli acquisti intracomunitari, con un ingente danno per l’Erario, ha determinato anche una grave turbativa del mercato, in quanto lo stesso ha potuto praticare prezzi particolarmente concorrenziali rispetto agli altri operatori del settore.
Grazie all’oculatezza e alla meticolosità con cui sono state condotte le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, nel corso delle perquisizioni sono stati acquisiti dispositivi informatici e telefonici, dai quali i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Macerata e un consulente tecnico, nominato e incaricato dall’Autorità giudiziarie delegante, hanno ricavato elementi probatori comprovanti le responsabilità penali e amministrative in capo ai soggetti coinvolti, permettendo così la ricostruzione analitica degli acquisti e delle vendite effettuati e le basi imponibili relative alle imposte sottratte all’Erario.
Le attività ispettive hanno permesso di quantificare i ricavi non dichiarati in poco oltre10.150.000 euro e l’IVA evasa in 5.170.000 euro. Inoltre sono state denunciate tre persone per reati fiscali, mentre nei confronti di altri otto soggetti sono state contestate violazioni amministrative inerenti la normativa sull’uso del contante per aver trasferito somme superiori alle soglie consentite per complessivi 110.000 euro euro.
Nel corso delle perquisizioni, eseguite anche con l’impiego di una unità cinofila, “Cash dog”, specializzata nel rinvenimento di denaro occultato, è stata altresì sequestrata la somma complessiva di 56.905 euro in contanti, composta da banconote di vario taglio, divise in mazzette incellofanate abilmente nascoste nell’abitazione del motociclista anconetano, in quanto costituente parte del profitto conseguito nello svolgimento dell’attività fiscalmente illecita.
La mattina del 10 ottobre scorso, i carabinieri della Stazione di Cingoli, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del dispositivo elettronico di controllo emessa dal Tribunale di Macerata, hanno tratto in arresto C.A. 43enne di Treia.
L’ipotesi di reato contestata è spaccio di sostanze stupefacenti, reato continuato con la recidiva reiterata. I militari, hanno condotto una prolungata e articolata indagine di polizia giudiziaria che ha consentito di ricostruire un’intensa e fiorente attività di spaccio attuata dal soggetto nei territori di Cingoli, Treia, Macerata, Pollenza e Appignano, nel periodo compreso tra novembre 2022 e luglio 2023.
In particolare i carabinieri durante le attività, svolte anche con servizi dinamici di osservazione, controllo e pedinamento, hanno appurato che il 43enne, nel corso del periodo di tempo ricostruito, ha effettuato numerose cessioni di sostanza stupefacente di tipo cocaina, hashish e marijuana nei confronti di una dozzina di assuntori abituali.
Gli investigatori nel complesso hanno documentato in 62 grammi di cocaina, 4 grammi di hashish e 2 i grammi di marijuana smerciati in 105 episodi di spaccio dal quale l’indagato ha tratto un illecito profitto di quasi 7.000,00 euro.
Nel corso delle operazioni, i militari hanno eseguito anche la perquisizione domiciliare rinvenendo e sequestrando un bilancino di precisione, cinque involucri contenenti sostanza stupefacente di tipo cocaina per un peso complessivo di tre grammi e sostanza di colore bianco verosimilmente da taglio per complessivi 17 grammi.
Al termine delle formalità di rito, l'arrestato è stato condotto dai militari nella sua abitazione in regime di arresti domiciliari, dove gli è stato applicato il braccialetto elettronico.
Nella notte tra mercoledì e giovedì, i carabinieri della stazione di Civitanova Marche, diretti dal luogotenente Bartolomeo Filannino, unitamente ai militari del nucleo radiomobile della compagnia, hanno tratto in arresto un cittadino italiano di 24 anni, residente a Macerata, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il giovane, con numerosi precedenti in materia, aveva scelto come base operativa per l’attività di spaccio la città di Civitanova Marche, ed utilizzava come deposito di stoccaggio della droga, un B&B, posto in una zona centrale della città, diventato luogo di riferimento per gli acquirenti, i cui titolari, al momento, sono risultati estranei ai fatti.
A seguito di numerose segnalazioni dei residenti che lamentavano un continuo via vai di persone dal B&B, i carabinieri hanno fatto irruzione sorprendendo il giovane in possesso di un ingente quantitativo di sostanza stupefacente, diversi bilancini di precisione, oltre a vario materiale per il confezionamento e la vendita della droga.
La perquisizione, infatti, ha permesso ai militari di rinvenire, occultati in un armadio, 15 panetti e 9 “cilindri” di hashish, per un totale di 2,5 kg di stupefacente, oltre a circa 10 grammi di marijuana e alcuni semi di cannabis.
Il 24enne alla vista dei militari ha tentato invano la fuga, per poi essere prontamente bloccato e tratto in arresto. Su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stato quindi posto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida prevista per oggi.
Vasto incendio in un’area boschiva di circa 10.000 metri quadrati. I vigili del fuoco sono al lavoro, dalle ore 11:00 circa di questa mattina, per un incendio di sottobosco divampato in località Smirra a Cagli.
Sul posto sono intervenuti squadre dei pompieri di Cagli, Urbino, Pesaro, i carabinieri forestali e il personale della Protezione Civile .
Dopo diverse ore di intervento, i vigili del fuoco sono riusciti a domare le fiamme e bonificare la vasta area coinvolta. Non si segnalano feriti o intossicati.
Uomo travolto da un camion. È quanto avvenuto nel pomeriggio di oggi, in località Montarice a Porto Recanati. Le cause dell’incidente sono ancora in fase di accertamento da parte delle forze dell’ordine.
Immediati i soccorsi con gli operatori del 118. L’uomo è stato visitato sul posto dal personale sanitario e, a seguito dei traumi riportati, è stato richiesto anche il supporto dell'eliambulanza. L’elicottero del soccorso, una volta atterrato nei pressi del luogo del fatto, ha trasferito il ferito all'ospedale Torrette di Ancona.
L’uomo non si troverebbe comunque in pericolo di vita.
Aggredita a Fabriano con violenti pugni a causa di una manovra stradale giudicata pericolosa. Vittima una 50enne percossa da un 45enne, con pregressi problemi giudiziari anche per reati contro la persona, che è stato denunciato per il reato di lesioni dolose.
Non si escludono ulteriori provvedimenti, nello specifico un possibile daspo urbano. La donna è ricorsa alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell'ospedale cittadino, per ferite guaribili in 7 giorni.
Secondo la ricostruzione fornita dalla polizia di Fabriano, la 50enne aggredita si trovava in un bar in periferia per consumare un caffè con alcuni amici. All'improvviso, è stata avvicinata da un uomo, che conosceva solo di vista, il quale in preda ad agitazione e nervosismo, le ha contestato una manovra stradale poco prima compiuta e che lui riteneva pericolosa perché non aveva rispettato una precedenza. Le giustificazioni e scuse della donna non servivano a placare la sua ira. Improvvisamente la iniziava a colpire con violenti pugni.
Solo l'intervento degli amici della donna e la telefonata alla Polizia convincevano l'aggressore a desistere e a fuggire a bordo di uno scooter. Gli agenti del Commissariato lo hanno rintracciato in un bar poco distante, con l'uomo che riconduceva il gesto poco prima compiuto ad un diverbio stradale per il quale non aveva saputo contenere l'eccesso di veemenza e violenza. Denuncia e segnalazione, in attesa di un possibile Daspo urbano.
Sono sempre più, oggigiorno, i casi di sofferenza di gente che, in mille modi e maniere, comunica di "non farcela più", di non riuscire a sostenere il peso della vita. Questa volta è toccato a una donna di 54 anni, che domenica scorsa, nel pomeriggio, a Pesaro, consumata dal suo malessere psichico, ha effettuato una chiamata straziante ai carabinieri.
In preda allo sgomento, tra un singhiozzo e fiumi di lacrime ha detto: "Ho ingoiato tante pasticche ma ancora non sono morta, mi butto sotto al treno, mi butto sotto al treno”, ripetendo questa frase come fosse un loop, una musica malinconica intrisa di sofferenza.
Dall’altra parte del telefono gli operatori della centrale operativa di Pesaro, gli appuntati Diego Giudici e Davide Pellegrino, accolte le parole di sconforto e strazio, hanno localizzato immediatamente il cellulare della donna, cominciando ad instaurare con lei un lungo dialogo di ascolto, supporto, sostegno, aiutandola a raccontare i suoi malanni, le sue paure, le sue ansie.
La donna è stata salvata in extremis dai militari del nucleo radiomobile di Pesaro, gli appuntati Vittorio Minervino e Cataldo Semeraro, precipitatisi a casa sua mentre gli operatori continuavano con lei il contatto telefonico. La 54enne aveva già ingerito tantissime pillole di "tavor" e altri psicofarmaci, quella chiamata ai carabinieri era stata l’ultima e ancora disperata richiesta di aiuto prima di morire. Rintracciata, con un gran sospiro di sollievo, la donna è stata affidata alle cure dei sanitari del 118.
"E’ sintomatico che nella società di oggi, in cui assistiamo quotidianamente alle sofferenze come guerre, malattie, disagi lavorativi, in cui la sfiducia la fa da sovrana, si ricerchi ancora una volta aiuto concreto nelle forze dell'ordine, non generico come nella quotidianità, ma disperato, l’ultimo inconscio, estremo, grido di aiuto in cui si ripone invece totale fiducia. Sono molto compiaciuto e mi congratulo con gli operatori della centrale operativa di Pesaro per la prontezza con cui hanno accolto il dolore di questa donna, empatizzando e simpatizzando con lei, con le sue emozioni, con i suoi sfoghi, dimostrando capacità di ascolto e di comprensione, allo stesso tempo riuscendo a mantenere la calma e ad avere mente fredda per localizzarla inviando subito una macchina che potesse raggiungerla per metterla al sicuro, grazie per il vostro sostegno alla fragilità umana". Queste le significative parole del segretario provinciale Unarma (l'associazione sindacale carabinieri) di Pesaro e Urbino, Marco Ravizzone.
"E’ incredibile pensare che la vita di questa donna fosse legata davvero a un filo così sottile, voleva farla finita, aveva ingerito tutte quelle pasticche, quella chiamata sarebbe potuta essere l’ultima e invece le ha salvato la vita, perché si è sentita capita, accolta, ha sentito che qualcuno, anche fosse un carabiniere sconosciuto, riusciva a comprendere il suo dolore. La sensibilità dimostrata dai carabinieri che hanno operato è lodevole e meritevole di un riconoscimento". Così conclude, in una nota, anche il segretario provinciale aggiunto Floriana Casciabanca.
Macerata è una città che ha molto da offrire (e anche da soffrire): un patrimonio storico e artistico di spiccato valore, un’università prestigiosa, numerose associazioni, ristoranti e locali che tengono viva la città, nonostante il grande esodo di attività commerciali dal centro storico. Ma è anche una città che ha diversi problemi, di non poco conto. Tra questi uno fa capo a un interrogativo che prende i toni di un cruccio generalizzato e che riguarda i parcheggi.
Chi arriva in auto a Macerata si trova davanti a un bivio: pagare caro per parcheggiare vicino o pagare quasi lo stesso per parcheggiare lontano? E se non si vuole pagare affatto, quali sono le opzioni?
La situazione è diventata insostenibile per molti cittadini che ci hanno inviato segnalazioni a raffica sul tema, considerando il pianoparcheggi attuale ingiusto e dannoso per la città.
Prima di riprendere gli interrogativi iniziali, riteniamo importante dire che la rosa demografica da cui si è innalzata questa voce di disagio, che abbiamo raccolto, va dai giovani studenti universitari i quali, dai paesi limitrofi, devono recarsi presso l’università, ai visitatori di passaggio o quelli che più volte a settimana passano per la città, fino ai pensionati. Val la pena dire, perché non tutti ne sono a conoscenza, che esiste un abbonamento mensile per i parcheggi al costo di 40 euro.
Se si esclude chi non vuole impegnarsi mensilmente col pagamento di questa cifra, la restante parte, nel corso degli anni, ha assistito a una metamorfosi cromatica di numerosi posteggi che da bianchi via via si sono tinti di blu, diventando a pagamento. Basti pensare solamente a tutta la zona del Terminal, nei pressi di piazza Pizzarello e dintorni (una zona storica che dire poco curata è prossima all’eufemismo con le sue mega strutture logore e abbandonate), fino al parcheggio che occupa tre quarti di Piazza della Libertà, inizialmente gratuito, a cui si era attribuita l'eroica missione di risollevare le sorti commerciali del centro e che oggi invece ha il prezzo di 2 euro l’ora.
Proprio il titolare di un’attività in pieno centro ci ha segnalato come l’imposizione delle strisce blu, non solo nelle zone centrali ma anche fuori della cinta muraria, penalizza il passaggio di persone e dunque anche di potenziali clienti: "Chi sceglie Macerata come meta, deve essere accolto non ostacolato; soprattutto in una città dove i locali stanno chiudendo uno dopo l’altro. A Civitanova, che ha lo stesso numero di abitanti, ci sono molti parcheggi gratis".
Non si discute tanto sul fatto che la legge permetta la quasi totale mancanza di aree gratuite in cui poter lasciare l’auto quanto piuttosto la visione e l’impronta che un comune vuole imprimere alla città. Visione non solo concettualmente ostile, ma che ha anche delle ripercussioni concrete.
Messa in luce questa predominanza delle cosiddette "strisce blu", l’altra questione riguarda il loro costo; si è assistito a un progressivo aumento che ha coinvolto anche i parcheggi più lontani quali "Garibaldi", la cui tariffa giornaliera è raddoppiata, passando dai 3 ai 6 euro, il parcheggio "Centro Storico" e quello dello "Sferisterio" che hanno innalzato il loro costo a 1 euro all’ora.
Lungo la via sottostante i terrazzamenti del parcheggio Garibaldi abbiamo incontrato una signora, reduce da una passeggiata in centro per il mercato, che si è lamentata proprio di questo ingiusto e insensato aumento. Non solo, sempre la stessa ha segnalato il fatto che questo rincaro non sia minimamente adeguato alle condizioni in cui verte la strada: un tratto in balia di erbacce che arrivano all’altezza della portiera, restringimenti per la presenza di rami e arbusti, con la conseguenza che le persone sono costrette spesso a camminare dove transitano le auto.
Proseguiamo e incontriamo una studentessa universitaria che, trafelata, ci dice di aver lasciato la sua vettura in fondo alla via, oltre le fonti, laddove l’asfalto si unisce a una natura agreste, e le auto, in fila su ambo i lati, sono costrette a sfidare i fossi e le multe dei vigili, che fioccano sempre più. Una fila che inizia dall'ingresso di via dei Velini lungo la quale, prima della temibile schiera blu, tutti sperano di trovare posto. Anche qui, si conferma una ritrosia a utilizzare la vernice bianca, data la totale evanescenza di posteggi tracciati.
Inoltre, un signore ha lamentato il malfunzionamento periodico dei parcometri cittadini abilitati al pagamento con carta (una modesta minoranza del totale) e, nella fattispecie, per quanto riguarda il parcheggio Garibaldi ci ha detto: "Questa mattina non avevo con me le monete, per cui ho inserito la carta di credito ma ho avuto difficoltà a selezionare l’orario per via dei tasti consumati".
Concludiamo con un interrogativo di un'intervistata, sperando rilanci la questione e non finisca nell’incuranza (parente dell’incuria): «Dove sono finiti i parcheggi gratuiti nei pressi del centro di Macerata?»
Scontro tra una moto e un furgoncino in A14: interviene l'elisoccorso. È quanto avvenuto poco dopo le 15 tra gli svincoli di Civitanova Marche e Porto Sant'Elpidio, all'altezza del chilometro 265, in direzione Taranto. Ancora da chiarire l'esatta dinamica dell'incidente, al vaglio della polizia autostradale di Porto San Giorgio.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118 che hanno prestato le prime cure al motociclista. Per l'uomo, che ha riportato gravi traumi, è stato richiesto l'ausilio dell'eliambulanza, che ne ha provveduto al trasferimento d'urgenza all'ospedale regionale di Torrette.
Altri due pazienti sono stati condotti per accertamenti all'ospedale di Civitanova Marche. Sul tratto si sono create code sino a 4 chilometri, con notevoli disagi alla circolazione stradale. Presenti anche i vigili del fuoco del distaccamento di Civitanova Marche per la messa in sicurezza del luogo dell'incidente.
I carabinieri della Stazione di Pollenza hanno eseguito un arresto in flagranza per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. A finire in manette un italiano, 35enne censurato, scoperto mentre tentava di disfarsi di un involucro contenente circa 50 grammi di “eroina”.
L’episodio si è verificato nel corso della notte, quando una pattuglia della Stazione di Pollenza ha imposto l’alt a una vettura che percorreva spedita la SP 162 nella località Vaglie.
Durante l’identificazione, il conducente - tra l’altro sottoposto anche all’accertamento con l’etilometro in dotazione all’equipaggio del Nucleo Radiomobile di Macerata al termine del quale è risultato positivo con un tasso alcolemico pari a 1,38 g/l, quasi il triplo di quello consentito - pensando di sfuggire all’occhio vigile dei militari ha tentato di disfarsi di un involucro gettandolo nella vegetazione dell’adiacente campo.
Nonostante le difficoltà legate al buio e all’accessibilità nella zona, i militari sono riusciti a recuperare l’oggetto verificando si trattasse di un calzino al cui interno erano celati circa 50 grammi di eroina, ancora da “tagliare” prima di essere immessa nelle piazze dello spaccio.
Difatti i successivi accertamenti condotti dai militari operanti e conclusisi con la perquisizione effettuata sia all’autovettura che all’abitazione dell’uomo hanno permesso di rinvenire anche il materiale per il confezionamento delle singole dosi.
La persona è stata quindi tratta in arresto e su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Macerata è stata sottoposta alla misura degli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida dinanzi al G.I.P. del Tribunale.
Lo stesso dovrà rispondere, dinanzi al Tribunale di Macerata, anche della contestazione della guida in stato di ebbrezza. Nella mattinata odierna si è tenuta l’udienza di convalida dinanzi al G.I.P del Tribunale di Macerata, il quale ha convalidato l’arresto in flagranza del prevenuto e disposto la rimessione in libertà non ritenendo di dover disporre misure cautelari.
Un anziano residente a Petritoli (Fermo) era uscito di casa verso mezzogiorno di ieri senza farvi ritorno. Da ieri pomeriggio erano in corso ricerche da parte di carabinieri, i vigili del fuoco e protezione civile comunale che hanno perlustrato la zona di campagna tra contrada Papagnano/San Vitale.
Le ricerche, andate avanti per tutta la notte, hanno avuto buon esito stamattina quando l'uomo è stato ritrovato in un campo. Dal proprio profilo Facebook il Comune di Petritoli fa sapere che l'anziano è stato trovato "in buone condizioni di salute".
Civitanova Marche piange Nazzareno Crocetti, padre di Roberta e Gianluca, quest'ultimo attuale consigliere comunale e presidente della commissione cultura.
L’uomo, 89 anni, si è spento all’ospedale di Osimo dove era ricoverato in seguito a una malattia che ha affrontato così come aveva sempre vissuto, con forza e con il sorriso sulle labbra, anche quando la vita gli ha dato il dolore più grande che un genitore possa provare, la perdita del figlio Roberto.
Ricordato come un gran lavoratore, Nazzareno, è stato prima sarto e poi gestore di una lavanderia industriale. Oltre ai due figl lascia la moglie Maddalena i nipoti, i pronipoti un fratello e una sorella,
I funerali di Nazzareno Crocetti saranno celebrati oggi alle 15.30 nella chiesa di San Pietro in piazza XX Settembre, dove la salma arriverà partendo dalla casa funeraria "Terra e Cielo" situata in via Cecchetti.
All'esame della patente con auricolari bluetooth e cellulare. Denunciato per truffa aggravata ai danni dello stato un cittadino pakistano residente nella provincia di Macerata, sorpreso a barare all’esame per la patente di guida di categoria B.
Ha pensato di superare l’esame con l'aiuto della tecnologia, ricevendo dall’esterno le risposte ai quiz teorici attraverso uno smartphone e un auricolare senza fili e, se il suo comportamento non avesse destato qualche sospetto, c’era anche riuscito avendo risposto in modo esatto a tutte le domande del test.
L’episodio è avvenuto la scorsa settimana nel corso di una sessione di esame organizzata presso la e Motorizzazione Civile di Macerata. I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Macerata, a seguito di segnalazione di un funzionario della Motorizzazione Civile che si era insospettito del comportamento anomalo di un aspirante alla prova di esame, sono intervenuti negli uffici ove era in corso l’esame teorico per il conseguimento della patente di guida.
Li hanno sorpreso il 20enne cittadino extracomunitario che, con un telefono collegato ad un auricolare bluetooth, stava ricevendo, da un complice che si trovava all’esterno o a casa, le risposte al test.
Il ragazzo ha tentato di negare l’evidenza ma i carabinieri hanno eseguito le verifiche del caso trovando addosso al giovane l’auricolare collegato con lo smartphone, ritirato in precedenza dall’ispettore della motorizzazione, sequestrando entrambi gli oggetti.
Il 20enne è ora indagato dalla Procura della Repubblica di Macerata con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato.