Ussita, saccheggiano case distrutte dal sisma: denunciati sette operai della ricostruzione
Volevano approfittare del loro rientro a casa per il fine settimana con lo scopo di rivendere ogni cosa di cui erano riusciti a fare razzia: gruppi elettrogeni, elettrodomestici, televisori, trapani professionali, canalette in rame, effigi sacre, poltrone, oggetti di antiquariato in ottone.
Avevano quindi caricato i loro mezzi da lavoro, ma sono stati intercettati dai carabinieri delle stazioni di Visso, Ussita e Fiuminata. Sette operai, di cui cinque pregiudicati, tutti dell’area del Casertano, sono stati fermati nel comune ussitano nel corso di specifici controlli svolti dai carabinieri della compagnia di Camerino.
Dopo l’accertamento su strada l’attività dei militari si è spostata agli alloggi occupati dai lavoratori, dove è stata trovata ulteriore refurtiva per un valore complessivo stimabile in circa 20 mila euro.
La perquisizione ha consentito quindi di recuperare beni già oggetto di furto nell’area montana e, tramite un certosino lavoro di ricostruzione dei fatti, di restituire il materiale alle ditte (nel caso degli utensili dal lavoro) o ai privati che avevano recentemente denunciato la sottrazione dei loro beni.
Per tutti e sette gli uomini, di età compresa tra i 20 e i 45 anni, è scattata la denuncia per ricettazione alla Procura della Repubblica dei Macerata.
“Questo è l’esempio lampante della presenza dello Stato vicino ai cittadini già provati e martoriati dagli eventi sismici del 26 e 30 ottobre 2016”. Così Antonio Voto, segretario generale provinciale di Unarma Asc Macerata, il quale esprime la sua massima gratitudine nei confronti degli uomini in divisa.
“Il presidio sul territorio è molto importante, soprattutto in quest’epoca storica dove vede il Centro Italia il più grande cantiere d’Europa. A distanza di 8 anni, i carabinieri continuano senza sosta il controllo sul territorio per prevenire reati contro la persona e il patrimonio”, prosegue il sindacalista
“Cogliamo l’occasione per palesare ancora una volta la carenza di personale che vede coinvolta l’intera Arma ma soprattutto l’alto maceratese, dove paradossalmente avrebbe bisogno di un maggior rinforzo proprio per l’elevato numero di operai che stanno arrivando in zona per la ricostruzione”, così conclude il segretario generale della provincia di Macerata.
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