Strage Corinaldo, a Quarto Grado il responsabile sicurezza: "Nel panico le persone fanno le cose più strane"
Intervistato dalla trasmissione Quarto Grado, Gianni Ermellini, il responsabile della sicurezza della Lanterna Azzurra di Corinaldo, dà la sua versione dei fatti su quanto accaduto quella tragica sera.
"Il problema era proprio al centro della pista - racconta l'uomo - e poi si è propagato. Sembrava una scena da rissa ma non vedendo nessuna colluttazione, ho capito subitola situazione perché questa cosa è frequente, va molto di moda nei locali e non è la prima volta che succede".
L'inviato Remo Croci fa notare che dalle immagini, si vede un ammasso di persone fermo davanti all'uscita di sicurezza e ad una prima valutazione sembrava che qualcuno li avesse fermati li, mentre oggi sappiamo che sono stati i gradini a formare questo "tappo". Il responsabile afferma che al suo arrivo c'era una situazione di vero e proprio panico e "nel panico le persone fanne le cose più strane. C'era questo tappo di persone sui gradini, poi quando siamo arrivati noi lo abbiamo liberato e le persone, pian piano, hanno cominciato a defluire".
"Io quando sono arrivato - conclude l'uomo - ho visto sugli scalini una massa di gente, persone una sopra l'altra, incastrate, e non mi sono guardato in giro ma ho incominciato subito a tirarle su. Appena ho liberato la scala mi sono recato nel fossato e ho fatto la stessa identica cosa, perché avevo capito che li sotto c'erano delle persone che erano più in pericolo delle altre. C'erano dei ragazzini e c'era anche questa mamma. L'abbiamo soccorsa, era sugli scalini e poi ho chiamato subito il paramedico che avevamo nel locale. Ho cercato di salvare più gente possibile".
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