La protesta del Cobas davanti la nuova Villalba : “Situazione inaccettabile, vogliamo dignità!” (FOTO E VIDEO)
Come era stato già preannunciato, i rappresentanti dei lavoratori del Cobas-Santo Stefano si sono riuniti stamane in occasione dell’inaugurazione della nuova struttura socio-sanitaria di Villalba per richiamare l’attenzione del Gruppo Kos Care (azienda della sanità privata che solo in Italia gestisce 93 strutture) rispetto alle problematiche sollevate nelle ultime settimane e rimaste ancora insolute, come gli orari e i carichi di lavoro, la mancanza di personale e le disparità salariali. Il sit-in di protesta è iniziato intorno alle ore 10, ed è proseguito per tutta la mattinata fuori il polo diagnostico in modalità pacifica - sotto il controllo dalla polizia locale - e sostenuta dai cori di rivendicazione per una situazione che è stata definita “inaccettabile”, sul piano della dignità umana e professionale.
«Se da un lato Kos Care inaugura strutture al passo coi tempi – ha dichiarato Diego Bernacchini, portavoce del sindacato Cobas - dall'altro continua ad applicare politiche sindacali e di lavoro inaccettabili verso i propri dipendenti, attraverso un atteggiamento che ignora i nostri diritti e le nostre esigenze. Oggi protestiamo in rappresentanza del 40% dei lavoratori sindacalizzati che fanno parte del nostro gruppo, e ci rendiamo conto che continueranno ad ignorarci con queste manovre finora adottate. Perché siamo, di fatto, un gruppo che si è costituito partendo dal basso, e quindi una presenza scomoda per loro.»
Non sono mancati i commenti da parte del Sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli, e dell'amministratore delegato del Kos, Enrico Brizioli: «Il gruppo applica contratti nazionali di lavoro e di tutela - ha dichiarato Brizioli - quindi anche il loro rinnovo va discusso a livello nazionale. Il consenso dei nostri dipendenti è fondamentale, ma questa manifestazione di protesta rischia solo di dare un senso generale di disagio. Per risolvere i problemi serve maggiore concretezza»
Di seguito, il servizio:
Commenti