Sguinzagliano il pitbull contro i Carabinieri per nascondere la droga: arrestate due donne e sequestrati 14mila euro
Nell’ambito dell’intensificazione dei servizi svolti in località Lido tre Archi a Fermo, finalizzati a contrastare i reati inerenti il commercio degli stupefacenti, nella tarda serata di venerdì 29 marzo, i Carabinieri del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Fermo e del NORM della Compagnia Carabinieri di Fermo, dopo giorni di appostamenti, hanno portato a termine un’operazione antidroga con l’arresto di due donne, A.V.T, di quarant'anni, romena nullafacente e M.O.W.T. 59enne di origine uruguaiana, nullafacente, con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
I Carabinieri, nei giorni precedenti, hanno fermato e identificato diverse persone, trovate in possesso di modiche quantità di cocaina, acquistate presso l’appartamento poi localizzato in via Paleotti di Lido di Fermo, in uso alla romena ma presso il quale era altresì presente l’altra donna con cui espletava l’illecita attività di spaccio di stupefacenti.
La sera di venerdì, dopo aver constatato l’andirivieni di persone presso l’abitazione attenzionata, i Carabinieri hanno raggiunto il primo piano dell’edificio dove è situato l’immobile e dove, la donna uruguaiana, alla vista dei militari, ha cercato di opporre resistenza, tentando di richiudere la porta. La donna ha poi sguinzagliato un pitbull contro uno degli operanti, che è rimasto ferito a seguito di un morso al braccio. I Carabinieri sono riusciti tuttavia a vincere la resistenza opposta e a introdursi nell’appartamento, dove la complice stava tentando di disfarsi dello stupefacente che aveva già vuotato nel water.
Complessivamente, nell’abitazione sono stati recuperati e sottoposti a sequestro alcuni involucri contenenti, nel complesso, circa 50 grammi di cocaina pura, bilancino di precisione, materiale per il confezionamento, la somma contante di € 14.000,00, provento di attività di spaccio, un’agenda sulla quale era riportata la contabilità dei proventi illeciti ricavati e i nominativi della clientela, ora al vaglio degli inquirenti e un telefono cellulare utilizzato per i contatti.
Le due donne sono quindi state tratte in arresto con l’accusa di detenzione e spaccio continuato di sostanze stupefacenti in concorso, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali.
Il militare ferito, fortunatamente, dopo le cure prestate presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Fermo, è stato dimesso con la prognosi di due giorni.
Il G.I.P. del Tribunale di Fermo, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto per entrambe le donne gli arresti domiciliari, in attesa del giudizio nel merito.
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