Porto San Giorgio - È di Gianni Brandoli il corpo senza vita rinvenuto sullo scivolo di ammaraggio del porto turistico nelle prime ore del pomeriggio di ieri. L'uomo, un 76enne, era scomparso nel nulla dallo scorso 9 novembre, dopo aver detto alla moglie di andare a fare la sua consueta passeggiata al mare.
A completarne il riconoscimento sono stati i familiari, dopo che i carabinieri aveva ricostruito con quasi assoluta certezza la sua identità. Il corpo è stato rinvenuto dalla squadra sommozzatori dei Vigili del Fuoco, che si trovava nella zona proprio per le operazioni di ricerca di Brandoli, del quale si erano perse le tracce da più di dieci giorni. Ad essere ritrovata era stata soltanto la sua auto, parcheggiata, come abitudine, davanti alla villa delle Canossiane.
Il cadavere si presentava in avanzato stato di decomposizione, dopo essere stato - verosimilmente - trasportato dalla corrente per molti giorni. Sul posto oltre al personale dei Carabinieri, sono intervenuti anche gli uomini della Polizia di Stato e della Capitaneria di Porto. Il 76enne, originario di Varese ma da 20 anni residente nelle Marche a Montegiorgio prima e a Porto San Giorgio poi, non aveva alcun motivo di compiere gesti inconsulti vista la perfetta salute psico-fisica e il ricco patrimonio. Secondo gli inquirenti, l'ipotesi più probabile è che Brandoli possa aver accusato un malore sulla battigia per poi venire risucchiato dal mare. In ogni caso, non si escludono a priori altre piste.
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