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Cronaca Macerata

Accoglienza agli sfollati del sisma, scoperta frode milionaria: sequestrati 19 lingotti d'oro (FOTO)

Accoglienza agli sfollati del sisma, scoperta frode milionaria: sequestrati 19 lingotti d'oro (FOTO)

Scoperta dai finanzieri della Tenenza di Camerino, una frode milionaria nella gestione dei servizi di accoglienza degli sfollati del sisma. Ammonta ad oltre un milione di euro il decreto di sequestro preventivo. L'indagine, convenzionalmente chiamata "El Dorado", è stata coordinata dal Procuratore della Repubblica Giovanni Giorgio e dal sostituto Procuratore Vincenzo Carusi e riguarda nello specifico una struttura alberghiera, l'Hotel 77 di Tolentino, che, nel periodo dell'emergenza post- sisma, ha offerto il servizio di gestione e accoglienza agli sfollati. L’indagine trae origine da una più ampia attività info-investigativa, posta in essere nel settore della tutela della Spesa Pubblica nazionale, con particolare riferimento alle erogazioni di contributi derivanti dagli eventi sismici del 2016.

"C'è chi furbescamente approfitta dell situazione del terremoto che ha colpito in modo particolare la nostra provincia - ha commentato il Comandante della Guardia di Finanza di Macerata il colonello Amedeo Gravina -. Al 30 novembre sono 190 le persone segnalate all'Autorità Giudiziaria per i Cas percepiti in modo indebito. Oltre un milione di euro di contributi sono stati percepiti sempre indebitamente e sono stati effettuati 450 sequestri in un anno".

La società dell'Hotel 77, che ospitava mediamente 90 sfollati al mese, aveva infatti fornito, sin dai primi mesi successivi al terremoto, ospitalità sia in favore dei cittadini sfollati che del personale delle Forze di Polizia inviato per l’esecuzione di servizi di Ordine e Sicurezza pubblica nei Comuni terremotati. Per tali servizi, la stessa ha incassato dalla Regione Marche e dalla Prefettura di Macerata compensi per circa 1..500.000 euro.

Dalle indagini svolte è emerso che gli indagati, a vario titolo soci o amministratori e tutti tra di loro collegati da stretti legami familiari, avevano attuato una prolungata e illecita distrazione di risorse economiche dai conti correnti societari, tanto da portarla alla declaratoria di fallimento. "La Guardia di Finanza ha individuato la struttura - ha proseguito il procuratore Giorgio -, accertando che erano stati percepiti contributi che non spettavano. Dopo aver dichiarati bancarotta, la società aveva poi riconvertito i proventi sottratti illegalmente reinvestendoli in 51 lingotti d'oro che sono poi stati rinvenuti in una botola sotto al letto di uno dei cinque indagati in un periodo in cui altri due indagati erano invece in vacanza in America, a San Francisco".

"In Italia - ha continuato il procuratore - abbiamo mediamente una concezione dei reati fallimentari come se questi fossero di serie B. In America invece, ad esempio, questi reati sono puniti in modo grave, qui invece è diverso perché c'è una mentalità riduzionistica con la quale si applicano dei trattamenti sanzionatori che mi lasciano perplesso".

L’attività svolta ha permesso alle Fiamme Gialle non solo di quantificare la condotta distrattiva in capo agli indagati, pari ad oltre 1.000.000 di euro, bensì di ricostruire come circa 500.000 euro di tale somma siano stati reinvestiti nell’acquisto, presso una fonderia nazionale di 51 lingotti d’oro puro, dal peso complessivo di quasi 13 chilogrammi, acquistati in due tranche.

In esito alle indagini svolte, il GIP presso il Tribunale di Macerata Claudio Bonifazi ha emesso, su richiesta del Procuratore della Repubblica, un provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca del profitto del reato.

"Si è trattato di una attività dinamica e particolare - ha continuato il Comandante della Tenenza di Camerino il capitano Alessandro Tomei -. Le indagini sono partite nei mesi di novembre e dicembre del 2018 e un alert è stata la convenzione che l'allora gestore aveva firmato per i servizi relativi all'accoglienza nel post sisma. L'Hotel 77 infatti era una delle poche strutture che forniva servizi agli alloggiati con la pensione completa: abbiamo poi accertato che, in molti casi, non era così. I gestori della struttura erano inoltre degli evasori totali e nel dicembre del 2018 erano stati oggetto di una sentenza di fallimento. Sono stati poi esgeuito accertamenti bancari che hanno ricostruito le distrazioni effettuate dalla società".

Cinque gli indagati (due nuclei familiari) che avevano un tenore di vita piuttosto alto il che ha costitutio un ulteriore campanello di allarme per le Fiamme Gialle che hanno portato a termine l'operazione e che hanno chiarito che le attività investigative sono attualmente in corso. 

 

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