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Cronaca Civitanova Marche

Omicidio Civitanova, quell'indifferenza che lascia attoniti. Un mazzo di fiori sul marciapiede dell'orrore

Omicidio Civitanova, quell'indifferenza che lascia attoniti. Un mazzo di fiori sul marciapiede dell'orrore

L'indifferenza per quanto accaduto ieri pomeriggio nel centro di Civitanova, quando un uomo è stato aggredito ed ucciso di fronte agli occhi di tanti testimoni, continua. Continua e chiede di essere raccontata e documentata. Perché il dovere di cronaca dovrebbe avere anche la finalità, in casi gravi come quello accaduto, di scuotere le coscienze.

Per questo parliamo anche oggi di indifferenza. Parliamo di quell'indifferenza "urlata" dal luogo in cui si è verificato l'omicidio. Un luogo privo di una qualsiasi espressione di cordoglio alla famiglia della vittima, a sua moglie che ieri con le sue urla di dolore si è precipitata da San Severino, dove viveva con il figlio e il marito, in Corso Umberto, dove lo ha trovato a terra privo di vita.

Non un fiore, non una candela: chissà,  sarebbero stati deposti se quell'uomo avesse fatto parte della comunità cittadina? Invece nulla per Alika Ogorchukwu, nigeriano di 39 anni, che si trovava a Civitanova per lavorare come ambulante.

Ieri sera l'unica traccia della tragedia che si era consumata intorno alle 14, era un sacchettino bianco rimasto a terra, che conteneva una birra Heineken intera. Quel sacchettino che la vittima dell'aggressione, come appare in un video che la nostra redazione sceglie di non mostrare, aveva lanciato a meno di un metro da lui, verosimilmente nel tentativo di liberarsi le mani per provare a difendersi.

Questa mattina un amico della redazione che ieri ha preso visione insieme a noi di quella triste scena, ha sentito il desiderio di provvedere per non lasciare così squallidamente vuoto quel marciapiede (come visibile in foto, ndr).

Le pagine dei giornali sono affollate di notizie che parlano di inaudita violenza esercitata contro i soggetti più deboli. Riteniamo doveroso far riflettere sul fatto che l'intervento di più persone unite a bloccare e ad allontanare l'aggressore dalla propria vittima, avrebbe forse condotto ad un finale diverso.

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