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Cronaca Pieve Torina

Oggi l'ultimo saluto a Riccardo: la struggente lettera d'addio degli amici d'infanzia

Oggi l'ultimo saluto a Riccardo: la struggente lettera d'addio degli amici d'infanzia

Si svolgeranno questo pomeriggio alle 15, al campo sportivo di Pieve Torina, i funerali di Riccardo Milani, il 34enne tragicamente scomparso sabato scorso in un tremendo incidente mentre era a bordo della sua moto (qui). 

La camera ardente è stata aperta già nella serata di ieri e in tantissimi sono già passati per salutare un'ultima volta l'amico di tutti.

Gli amici d'infanzia hanno voluto ricordare Riccardo con un pensiero che riportiamo di seguito integralmente

"Ci sono notizie nella vita che non ti aspetteresti mai, ma quando arrivano sembra di essere stati colpiti al cuore da un cecchino.

Il mondo ti crolla addosso e vorresti morderti il dito perché sembra vivere in incubo. Purtroppo non è stato così quando sono venuto a sapere che Riccardo ci ha lasciati quel brutto giorno. In quel momento mi sentivo come si mi apparisse davanti un maxischermo che mi proiettava in dei flash back tutti i momenti più belli vissuti con Riccardo durante la scuola elementare e media e anche parte della vita adulta.

Io di te ho sempre invidiato il tuo talento per l'arte e per il fai da te e sei riuscito anche ad affermarti a livello sportivo. Quanto mi riempiva di orgoglio che un pievetorinese come te fosse diventato un "Arciere da Varano". L'anno scorso tra amici di infanzia avevamo fatto una cena che avevamo battezzato "Tutti insieme appasionatamente". Quelle fu una delle serate più belle della nostra vita, perché giustamente ognuno di noi aveva preso strade diverse, ma ritrovarsi tutti insieme era sempre un piacere. Quante risate ci eravamo fatti quella sera parlando degli aneddoti della nostra infanzia e della nostra adolescenza e ci eravamo ripromessi di ripetere una sera una cena come quella.
Poi è arrivato il terremoto del 26 ottobre e non hai esitato neanche un minuto ad indossare la tuta della Protezione Civile per aiutare la nostra gente. La tua presenza era una grande sicurezza per i terremotati e non ti sei tirato indietro di fronte ai bisogni ed esigenze di ogni terremotato, tanto che non riuscivi a trovare un momento per te. Forse il momento che avevi preso per te era stato quando volevi comprare una roulotte per dare un rifugio più dignitoso alla tua famiglia per affrontare al meglio l'emergenza terremoto ma il bastardo che mise l'annuncio di vendita se ne scappò con i tuoi soldi.

Per te questo fu un duro colpo ma non avevi tempo di pensare a questo perché la nostra gente stava soffrendo le conseguenze del sisma e sei rientrato in prima linea per aiutarla e non lasciarla sola. Riccardo tu per me sei stata la conferma che nella vita niente è più forte della dedizione di un volontario. Io ti voglio ricordare così Riccardo, Sant'Agostino diceva che la morte non è niente, fisicamente non sarai più tra noi e ci mancherai tantissimo ma il tuo spirito non morirà mai perché sarà sempre con noi sopratutto nei momenti difficoltà. Sono sicuro che Dio ti avrà accolto a braccia aperte. Ciao Riccardo".

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