La Polizia di Stato di Macerata, nell'ambito dell'attività di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, nella giornata di ieri 19 luglio, ha dato esecuzione a quattro arresti nei confronti di cittadini extra comunitari, tutti molto giovani.
L'indagine, coordinata dal Procuratore della Repubblica Giovanni Giorgio, è stata svolta con il supporto del Servizio Centrale Operativo e della Direzione centrale dei Servizi Antidroga.
L'attività investigativa è durata circa due mesi: ha infatti avuto inizio nei primi giorni di marzo per terminare verso fine aprile ed ha permesso di accertare una fiorente attività di spaccio operata da cittadini extra comunitari di origine africana, principalmente Ghana e Guinea, presso i Giardini Diaz, luogo frequentato da persone di ogni età e soprattutto da soggetti minori che, spesso, erano anche acquirenti di sostanze stupefacenti.
Il contesto operativo si è rivelato particolarmente difficile per gli investigatori, tanto che si sono rese necessarie delle tecniche investigative che hanno consentito di documentare in maniera inoppugnabile la rete di spaccio mediante l'utilizzo di una strumentazione tecnica all'avanguardia tra cui telecamere ad altissima risoluzione installate nei luoghi interessati. E' stato necessario inoltre ricorrere a personale sotto-copertura: per la prima volta infatti nella città di Macerata sono stati impiegati i cosiddetti undecover, ovvero agenti in borghese che, fingendosi consumatori, hanno acquistato la droga, principalmente marijuana e hashish, documentando direttamente modalità e responsabilità degli arrestati.
In tal modo è stato possibile accertare più di 40 cessioni di sostanza stupefacente, in tutte le ore della giornata e con una clientela assai variegata, che comprendeva spesso minori, anche grazie al basso costo a cui la sostanza veniva venduta.
Grazie alla normativa relativa alle operazioni sotto-copertura gli agenti hanno potuto rimandare ad altro momento l'arresto dei pusher riuscendo così ad accertare e documentare ulteriori episodi criminosi, modalità, tecniche e legami tra gli stessi spacciatori.
I quattro arrestati sono tutti molto giovani, rispettivamente classi '94, '96, '97 e '98 e uno di loro era già in carcere per reati commessi precedentemente contro la persona e contro il patrimonio. Tutti sono richiedenti asilo e senza una fissa dimora.
Le attività investigative stanno continuando anche se al momento non si è in grado di considerare che ci sia una grande organizzazione alle spalle viste le quantità "irrisorie" detenute dagli spacciatori.
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