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Cronaca Macerata

Macerata, autolavaggio come dormitorio e turni di lavoro disumani: arrestato il gestore

Macerata, autolavaggio come dormitorio e turni di lavoro disumani: arrestato il gestore

Sfruttava il personale che lavorava all'interno dei propri autolavaggio, in manette un cittadino egiziano. I Militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Macerata assieme ai colleghi del NIL di Ancona e al personale della Tenenza di Falconara Marittima, hanno arrestato il gestore di due car wash per il reato di caporalato e proceduto al sequestro di entrambe le attività commerciali. 

Le indagini sono state avviate alla fine del 2019, a partire da un accesso ispettivo svolto lo scorso 30 novembre in un autolavaggio di Macerata, a Corso Cavour (leggi qui). Sin da subito era emerso come i lavoratori, tutti di origine egiziana, venissero sfruttati. In particolare due di loro, lavoratori extracomunitari, sono risultati privi di qualsiasi forma di regolarizzazione contrattuale. Uno dei due era sprovvisto anche di permesso di soggiorno. 

Una volta chiuso, l'autolavaggio si trasformava in un dormitorio. Le condizioni abitative dei lavoratori erano pessime dal punto di vista igienico sanitario, tanto che si trovavavano a dormire all'interno di vani in cartongesso. 

L'attività ispettiva ha permesso di accertare numerose violazioni: retribuzioni non conformi al lavoro effettivamente svolto; mancato rispetto del turno settimanale, con prestazioni lavorative distribuite su 7 giorni alla settimana dalle 8:00 alle 20:00 per una paga di 2,50 euro all'ora; violazione della normativa obbligatoria in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Per tali violazioni il gestore è stato denunciato e l'attività commerciale posta sotto sequestro. 

Sulla scorta degli elementi emersi, l'indagine è estesa anche nella provincia di Ancona dove l'egiziano è risultato essere il gestore di un altro autolavaggio - a Falconara Marittina - con reclutamento di manodopera alle medesime pessime considizioni lavorative. All'interno dell'attività lavoravano tre cittadini stranieri, di cui uno clandestino. I turni di lavoro erano di 9 ore al giorno, senza alcun riposo settimanale e con una paga giornaliera di 30 euro. 

La Procura di Ancona ha convalidato l'arresto del cittadino egiziano per il reato di caporalato. A seguito di patteggiamento, resterà in carcere per un anno e sei mesi e dovrà pagare una multa di 1.400 euro. Il lavoratore clandestino è stato trasferito per essere rimpatriato. 

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