Il Tolentino ancora vittima del tabù "della Vittoria": la Jesina fa il colpaccio con Trudo
Il "Della Vittoria" si conferma un tabù per il Tolentino. Così come fu nella scorsa stagione, i cremisi faticano tremendamente a cogliere punti in casa e dopo il successo esterno contro il Chiesanuova non riescono a trovare la tanto auspicata continuità di risultati. La sfida contro la Jesina, valevole per la quinta giornata di campionato, costa la seconda sconfitta interna consecutiva. A decidere la rete di Trudo.
Buratti, assente in panchina per via dell'espulsione rimediata contro il Chiesanuova, deve rinunciare - tra infortuni e squalifiche - a Lanza, Di Lallo e Santirocco. In attacco c'è quindi spazio per Moscati, alle cui spalle agiscono Borrelli, capitan Petrini e Bracciatelli. Solita mediana di sostanza e debutto dal primo minuto per il neo acquisto Marchesan nella linea a quattro di difesa. Ospiti che si schierano con il consueto schema di gioco, il 4-2-3-1, con Trudo capitano e riferimento offensivo.
LA CRONACA - La prima chance è per i padroni di casa. Al 10' Borrelli va vicinissimo al gol olimpico direttamente da corner. La reazione degli ospiti è immediata con il grande stacco di Trudo che sfiora il palo di testa (14'). Ancora Jesina pericolosa al 24' con la conclusione dalla distanza di Giovannini.
La partita è vivace, ma non regala altre clamorose occasioni da rete sino all'intervallo. Al riposo si va sullo zero a zero.
Avvio di secondo tempo in cui entrambe le formazioni provano il colpaccio con tiri da lontano, con poco costrutto. A far muovere il tabellino al 54' ci pensa Trudo. L'attaccante bianco-rosso si mette in proprio e, al termine di azione personale, fredda Orsini con un diagonale chirurgico.
La reazione dei padroni di casa è timida. Soltanto due conclusioni con poco mordente di Tomassetti e del neo entrato Balloni sporcano i guantoni di Pistola. All'81' il numero uno jesino si esalta su un bel calcio di punizione di Petrini. Finale incandescente.
Prima il subentrato Cordella si divora il due a zero da solo davanti a Orsini, poi Nasic perde la testa e colpisce con uno schiaffo un avversario lasciando il Tolentino anche in dieci uomini. Sì tratta della mazzata finale per i padroni di casa che cadono ancora tra le mura amiche e tornano nella palude dei bassifondi della classifica.
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