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Cronaca Montecassiano

Giallo sul delitto di Montecassiano, Rosy aveva timore di stare in quella casa

Giallo sul delitto di Montecassiano, Rosy aveva timore di stare in quella casa

Lavoro certosino per gli inquirenti che stanno indagando sul caso di Rosina Carssetti, la donna settantottenne trovata morta nella sua abitazione sembrerebbe a seguito di una rapina.

Sul posto il Sostituto Procuratore della Repubblica Vincenzo Carusi ed il medico legale, oltre agli uomini della scientifica dei Carabinieri che stanno passando al setaccio ogni centimetro della proprietà.

Le attenzioni sono rivolte in particolar modo alle tracce che potrebbe aver lasciato il malvivente, anche se non è chiaro da dove possa essere penetrato nella proprietà visto che il cancello non è stato forzato

Gli inquirenti ipotizzano possa aver scavalcato l'altissima recinzione che cinge la casa e pertanto le indagini si sono estese al vialetto retrostante senza tralasciare la ricerca di telecamere che possano fornire risposte importanti

Intanto si susseguono indiscrezioni da parte di amici, come il fatto che i cani, dei molossi di proprietà della figlia, non abbiano mai abbaiato nella serata

Si è appurato anche che nella casa nessuno abbia risposto al campanello alle 17.30 quando un vicino ha suonato per portare dei doni di Natale

Sgomenta la popolazione montecassianese e maceratese che ben conosceva "Rosi", come tutti la chiamavano, anche per l'attività gestita dalla famiglia a Macerata

E proprio gli amici fanno trapelare una situazione di disagio della donna, divenuta per lei insopportabile da circa un anno, da quando la figlia con il nipote si è trasferita nella villetta

Indiscrezioni non ancora confermate riporterebbero, infatti, come la donna si sia rivolta piu volte alle autorità per segnalare presunte vessazioni vissute in casa.

Sembrerebbe anche che la donna si fosse rivolta ad un'associazione di tutela del maceratese che le avrebbe messo a disposizione un legale con il quale si sarebbe dovuta incontrare nei prossimi giorni.

Proprio in tale occasione, per riuscire a raggiungere lo sportello di aiuto dell'associazione, la donna si dovette rivolgere ad un amica per farsi accompagnare in quanto le era stata tolta l'auto

Chi la conosceva bene, riporta anche che avesse timore di tornare in quella casa e che si fosse rivolta ai Carabinieri dopo l'estate perchè stremata dai soprusi che sosteneva di subire venendo privata persino del telefono e dei soldi.

Un velo di mistero che non viene dissipato neanche dalle indagini che non percorrono una strada gia segnata, ma che continuano senza sosta e dove nessuna ipotesi viene esclusa, neanche quella dell'omicidio,

Il sostituto procuratore Vincenzo Carusi non si è sbilanciato. «Non c'è nulla di certo, stiamo vedendo e a tempo debito vi faremo sapere qualcosa».

Intanto i familiari sono stati sentiti fino a tarda notte dagli inquirenti, prima il marito, poi il nipote e per ultima la figlia che si è avvalsa della facoltà di non rispondere.

Nel pomeriggio è in programma l'ispezione cadaverica della donna che, forse, potrà donare qualche indizio in piu agli inquirenti

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