"Dacci i soldi", due 18enni minacciano coetaneo per estorcergli denaro: arrestati
Attraverso minacce estorcono denaro a un 18enne: in manette due giovani coetanei. I carabinieri di Cingoli, coadiuvati dai militari della Compagnia di Jesi e della Stazione di Filottrano, hanno tratto in arresto i due soggetti in esecuzione di un’ordinanza di misura cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Ancona per le ipotesi di reato di concorso in estorsione, tentata estorsione e minaccia aggravata.
Nella mattinata, a Jesi, i militari hanno rintracciato e arrestato uno degli indagati, un 18enne di origine napoletana residente a Cingoli, di fatto senza fissa dimora, disoccupato e pregiudicato. A Cingoli è stato, invece, rintracciato e arrestato il secondo soggetto, un ragazzo (anch'esso18enne) di Filottrano, studente e incensurato.
Le indagini sono partite dalla denuncia presentata ai primi del mese di settembre da uno studente 18enne di Filottrano, nel corso della quale i miliari hanno ricostruito la vicenda che ha visto quali protagonisti i due ragazzi arrestati.
I due giovani in più occasioni, tra la fine del mese di agosto e i primi di settembre, per futili motivi e al fine di conseguire un ingiusto profitto, hanno manifestato nei confronti della vittima un atteggiamento intimidatorio attuato anche a mezzo di telefonate e messaggi whatsapp, richiedendo con protervia la consegna di diverse somme di denaro, riuscendo però, dopo ulteriori minacce, a farsi consegnare in due occasioni soltanto la somma totale di euro 550 euro.
In particolare la vittima è stata presa di mira dal soggetto più sfrontato che è riuscito probabilmente a soggiogare il suo complice per farsi aiutare ad approfittarsi della giovane vittima. Il 18enne, intuendo che la vicenda stava divenendo sempre più pericolosa, si è poi confrontato e confidato con i genitori decidendo di sporgere denuncia
Nei confronti del 18enne senza fissa dimora l’ordinanza notificata ha previsto l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, quindi dopo le formalità di rito è stato associato alla Casa Circondariale di Ancona. Invece, a carico dell’altro maggiorenne, il provvedimento ha previsto l’applicazione della misura di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari. Al termine degli atti, il giovane è stato poi accompagnato nella sua residenza e sottoposto agli arresti.
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