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Cronaca Corridonia

Corridonia, estorce 500 euro dalla busta paga mensile del dipendente per 3 anni: arrestato imprenditore edile

Corridonia, estorce 500 euro dalla busta paga mensile del dipendente per 3 anni: arrestato imprenditore edile

Nella giornata di ieri, personale della Squadra Mobile, diretta dalla Dott.ssa Maria Raffaella Abbate, ha tratto in arresto per il reato di estorsione continuata in concorso M.L., italiano, classe 1978, e denunciato in stato di libertà il suo socio in affari M.A. 

I due, entrambi soci al cinquanta per cento di una società edile, sono responsabili di aver estorto al loro dipendente, di nazionalità senegalese, dalla sua retribuzione mensile pari a circa 1400 euro netti, la somma di circa cinquecento euro mensili, a partire dal dicembre 2015, data della sua assunzione. 

La richiesta estorsiva era supportata dalla minaccia diretta al lavoratore che se non avesse ottemperato, avrebbe perso il lavoro e quindi il permesso di soggiorno.

La persona offesa sopportava questa situazione da circa tre anni, dovendo affrontare grandi difficoltà economiche per sopravvivere dovute alle spese che era costretto a sostenere: inviare denaro alla sua famiglia in Senegal e pagare il canone di locazione dell’appartamento in cui viveva.

L’uomo riusciva a stento ad acquistare qualcosa da mangiare per la propria sussistenza. Disperato, a causa della difficile situazione in cui versava, l'uomo si è rivolto al sindacato CGIL di Macerata che gli ha consigliato di sporgere querela accompagnadolo in Questura.

Gli operatori della Squadra Mobile, previe intese con il Procuratore Capo Giovanni Giorgio ed il Sost. Procuratore Enrico Riccioni, hanno predisposto un servizio specifico diretto ad accertare i fatti: personale in borghese ha seguito il datore di lavoro che - assime al suo socio in affari - andava a prelevare il lavoratore per recarsi insieme in banca.

Nel frattempo ad attenderli nell’Istituto bancario vi erano altri uomini in borghese che assistevano alla consegna del denaro ad opera del personale della Banca fatta con banconote la cui matricola era già stata registrata dagli uomini della Squadra Mobile.

Un’altra pattuglia all’uscita ne ha seguito gli spostamenti attendendo che il datore di lavoro e il dipendente si separassero per poter intervenire.

In quel momento l'imprenditore è stato bloccato e perquisito. Addoso aveva 500 euro, somma estorta e prelevata dallo stipendio del giovane straniero. Le banconote corrispondevano a quelle dello stipendio in quanto erano state annotate le matricole identificative.

Tutti gli elementi raccolti hanno consentito di arrestare in flagranza l’imprenditore che si era accompagnato per questa operazione criminosa al suo socio in affari, denunciato in stato di libertà.

L’attività di polizia giudiziaria ha consentito, poi, di acclarare una situazione sommersa: di fondamentale importanza è stato il coraggio dimostrato dal giovane senegalese che ha deciso di ribellarsi a questa situazione che potrebbe essere comune a molte altre persone.   

 

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