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Cronaca Porto Recanati

Contratti d'affitto all'Hotel House: ipotesi di appropriazione indebita di denaro, sequestrati circa 3000 euro

Contratti d'affitto all'Hotel House: ipotesi di appropriazione indebita di denaro, sequestrati circa 3000 euro

Nell’alveo dell’attività Istituzionale volta a contrastare i fenomeni di evasione ed elusione fiscale connessi al settore delle locazioni immobiliari, i finanzieri della Tenenza di Porto Recanati hanno condotto una pregnante attività di controllo sugli affitti di appartamenti all’Hotel House, sfociata in una delega di indagini conferita dal Procuratore della Repubblica di Macerata.

All’esito delle attività investigative, le Fiamme Gialle, dopo avere esaminato un elevato numero di contratti di affitto, hanno rilevato, in 55 casi, attraverso l’incrocio con i dati contabili del condominio, a carico di un locatore, l’omesso versamento delle quote condominiali, corrisposte dai conduttori su immobili di sua proprietà, nelle mani dell’amministratore del condominio, per un importo complessivo di oltre 17.500 euro.

Gli ulteriori approfondimenti disposti dal P.M., consistenti nell’escussione in atti degli inquilini rintracciati, in numero di diciassette, hanno permesso di delineare, a carico del suddetto locatore, l’impossessamento di somme di denaro a titolo di contributo a spese eccezionali, non dovute dagli inquilini, per oltre 5.500.

Essendo stata presentata formale querela da soli sette inquilini, tutti extracomunitari, si è potuto configurare il reato di appropriazione indebita per la somma complessiva di circa 2.700 euro, con conseguente deferimento del responsabile al P.M. delegante, il quale ha richiesto al G.I.P. l’applicazione del sequestro preventivo.

Avendo il G.I.P. rigettato quest’ultima richiesta, il Tribunale di Macerata – Sezione per il Riesame, accogliendo l’appello proposto dal Procuratore della Repubblica - Dott. Giovanni Giorgio, ha disposto il sequestro preventivo delle somme indebitamente appropriate.

Pertanto, i finanzieri hanno dato esecuzione al provvedimento, procedendo al sequestro di tali somme, in parte custodite in un Istituto di Credito ed in parte spontaneamente consegnate dall’indagato nelle mani dei militari operanti, per evitare che venisse data esecuzione ad un decreto di perquisizione personale e locale emesso dal Procuratore.

Lo stesso indagato, che attraverso il proprio difensore di fiducia risulta aver proposto ricorso per Cassazione, dovrà altresì rispondere ai fini fiscali per le suddette somme di cui si è illecitamente appropriato, quale provento illecito.

La lotta all’evasione fiscale costituisce obiettivo prioritario per la Guardia di Finanza, teso a tutelare non solo le entrate per i bilanci dello Stato e degli Enti locali, ma anche persone, imprese e professionisti che operano nella piena e completa osservanza delle leggi.

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