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Cronaca Macerata

"Continui furti e nessuno fa nulla, sono esasperato": lo sfogo del titolare del supermercato "Tigre"

"Continui furti e nessuno fa nulla, sono esasperato": lo sfogo del titolare del supermercato "Tigre"

"Sono esasperato dai continui furti, non ce la faccio più". Così in uno sfogo si esprime Massimo Morresi, titolare del supermercato "Tigre Amico" di viale Leopardi, a Macerata. 

Il riferimento è a quanto avvenuto nella notte tra venerdì 13 settembre e sabato 14,  quando "all’incirca verso la mezzanotte - denuncia Morresi - un uomo, ha tentato di entrare nel supermercato di mia proprietà  prendendo a calci la vetrina/porta di ingresso e colpendola con violenza con un grosso pezzo di ferro. Le telecamere di sorveglianza lo hanno ripreso, la sua immagine è ben visibile e riconoscibile".

"La sua azione di forzatura è durata più di dieci minuti e, mentre agiva, sono passate di lì delle persone che non hanno fatto alcuna segnalazione alle forze dell’ordine", osserva amaramente il titolare del supermercato. Nel momento in cui la vetrina, ormai divelta, ha fatto scattare il sistema di allarme l’autore del gesto si è allontanato scappando.

"Sono stato chiamato dalla polizia e mi sono recato sul luogo per rendermi conto dell’accaduto e per far intervenire il fabbro per apporre dei sigilli metallici e mettere in sicurezza temporanea la vetrina del negozio che dovrà essere sostituita con una nuova - racconta ancora Morresi -. La mattina successiva ho sporto denuncia producendo i video registrati dalle telecamere di sorveglianza. Mi hanno detto che si tratta di un uomo già conosciuto per aver commesso diversi reati ma che, non essendo stato colto in flagranza di reato, non avrebbero potuto arrestarlo".

"Il pomeriggio dello stesso giorno, lo stesso uomo è entrato nel mio punto vendita insieme ad un altro per 'fare acquisti' e, mentre stavano passando davanti alle barriere cassa (dotate di sistema di antitaccheggio) è scattata la suoneria di allarme furto - aggiunge Massimo Morresi -. Allora mi sono avvicinato ed ho chiesto ad entrambi di aprire le giacche che indossavano. L’autore della tentata rapina della sera precedente aveva nascosto un salame che stava tentando di rubare, mentre l’altro si è rivolto a me minaccioso: 'Io me lo apro, ma se non ho niente ti spacco la faccia!', così mi ha dato uno schiaffo e mi ha preso a spintoni".

"Qualche giorno fa, invece, due bambini di circa 10/11 anni hanno rubato della merce e, al richiamo dell’addetta alla cassa che chiedeva di lasciare la borsa contenente la merce, uno di loro, prima di scappare con la borsa piena, le ha detto: 'Forza mettimi le mani addosso! Così ti denuncio!' Questa situazione sta diventando insostenibile, nonostante si sappia con certezza chi sono gli autori degli illeciti, questi non vengono puniti, in danno di chi lavora onestamente", conclude Morresi.

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