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Confcommercio-Federpreziosi, Polacco: “Distinguere chi fa questa attività ogni giorno da chi la fa occasionalmente”

Confcommercio-Federpreziosi, Polacco: “Distinguere chi fa questa attività ogni giorno da chi la fa occasionalmente”

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Confcommercio-Federpreziosi.

"Nei giorni scorsi è stato emanato un decreto legislativo, entrato in vigore il 5 luglio u.s., che dovrebbe regolamentare il commercio di oggetti preziosi usati. L’obiettivo della norma è monitorare e controllare le attività dei ComproOro, un obiettivo legittimo, condivisibile e auspicabile. Il problema è che la norma emanata ha coinvolto tutti gli operatori del settore, come orefici e gioiellieri, creando un evidente confusione, ampliando enormemente la platea delle categorie da controllare e impedendo un’azione di controllo mirata ed efficace da parte della Polizia Tributaria.

La denuncia è di Confcommercio Imprese per l’Italia Marche Centrali che è impegnata anche su questo fronte. Lo testimoniano le parole del proprio direttore generale che spiega come si sarebbero potute evitare certe problematiche sollevate dal nuovo decreto: “Sarebbe stato sufficiente – attacca il prof.Massimiliano Polacco numero uno di Confcommercio Marche Centrali –, indicare dei parametri entro i quali un operatore poteva essere esonerato dall’adempiere agli obblighi previsti dal decreto e in questo modo sarebbero stati circoscritti coloro che svolgono quasi esclusivamente l’attività di commercio di preziosi usati. Per gli altri si parla infatti quasi esclusivamente di oggetti obsoleti che vengono permutati con oggetti più attuali o trasformati in nuovi con interventi di carattere artigianale. In questo modo invece c’è un’equiparazione dei comproOro con l’orefice tradizionale e una dispersione nei controlli che non porterà benefici a nessuno”.

Le preoccupazioni di Confcommercio-Federpreziosi erano state riportate alle Commissioni parlamentari come spiega la gioielliera Teresa Biancucci di Federpreziosi Confcommercio Marche Centrali: “Abbiamo portato delle proposte – spiega –, che sembrava avessero compreso e condiviso. Il Governo invece non ne ha tenuto conto e sono emerse tutte le lacune del decreto sul quale è stato emessa una nota chiarificatrice solamente un giorno prima dell'entrata in vigore. La nota però non ha dissipato i dubbi e la trafila burocratica, cui dovrebbe sottoporsi un esercente che vuole continuare questa attività marginale, resta una vera e propria spada di Damocle per le attività economiche”. Di fatto la norma non regolamenta i comproOro congelando il mercato dell'usato ed infilando tutte le attività di commercio di preziosi in un unico calderone. Se questa doveva essere la soluzione ad un reale problema c'è da chiedersi dove i nostri legislatori l’abbiano vista soprattutto dopo aver sentito i pareri delle Commissioni che avevano indicato vie sicuramente più adeguate sulla base di dati e di una puntuale documentazione fornita dagli operatori del settore. Federpreziosi Confcommercio Marche Centrali chiede dunque che si faccia chiarezza e che si perseguano i reali intendimenti della normativa". 

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