Chiusi quattro negozi di cannabis light nel maceratese (FOTO)
Chiusi stamattina dalla Polizia quattro negozi di cannabis light nella nostra provincia.
Gli esercizi commerciali oggetto della chiusura si trovano a Macerata, Civitanova Marche e Camerino. A due di questi, quelli di Civitanova, CB Dream e "Tutto Canapa", e quello a Piediripa di Macerata ,Indoornova growshop, erano stati già messi i sigilli dalla questura nei giorni scorsi. Mentre è per la prima volta oggetto di chiusura l'Evergreen Coffee Shop di Camerino.
L’operazione si è svolta grazie alla sinergia tra la Polizia, con il questore Antonio Pignataro e l’autorità giudiziaria con il Procuratore Giovanni Giorgio.
Questi negozi svolgevano la loro attività nonostante la pronuncia della corte di Cassazione in cui nei giorni scorsi c’è stata la sentenza la quale ha stabilito che la commercializzazione di tali prodotti è vietata in quanto in essi è sempre presente un contenuto di thc.
"Le aziende produttrici di tali sostanze hanno ridotto il contenuto di infiorescenze presenti in ogni singola confezione riducendone il peso da 5 grammi a 1 grammo in modo tale che il principio attivo (espresso in mg) non superi la soglia di principio attivo, che erroneamente viene fissata da 2.5 a 5 mg come, se al di sotto di tale soglia non si parlasse di sostanza stupefacente e non procurasse patologie irreversibili" - ha affermato il questore Pignataro - .
L’operazione della Polizia è partita da una segnalazione di alcuni cittadini che hanno denunciato il fatto che queste attività proseguivano nella vendita di infiorescenze. "Dopo la segnalazione - ha spiegato il commissario capo Maria Raffaella Abbate - abbiamo prelevato un campione di ogni prodotto che era in vendita in questi negozi e li abbiamo sottoposti a narcotest e ad un esame tossicologico".
“Il tessuto sociale di Macerata si riconosce e si identifica negli uomini e nelle donne delle forze di polizia, negli uomini e nelle donne di chi in divisa serve il paese. Il senso più compiuto della nostra missione, del nostro essere. Noi non esistiamo perché rappresentiamo qualcosa, noi esistiamo perché siamo al servizio della comunità - ha affermato il questore Antonio Pignataro -. L’indifferenza e il pensare che le cose non ci appartengano è forse il senso assoluto del male peggiore del nostro tempo. La nostra massima aspirazione deve essere quella di vivere più a lungo e di godere più a lungo”.
“Occorre quindi un intervento normativo chiaro volto a vietare la vendita di queste sostanze – ha proseguito il questore - affiinché si eviti che le autorità giudiziarie territoriali possano decidere le une in maniera discordante dalle altre creando confusioni e disparità e facendo venir meno il principio di legalità che è alla base del nostro ordinamento giuridico. Il messaggio secondo cui l’indifferenza, il voltarsi dall’altra parte e l’evitare le scelte di campo che ciascuno di noi inevitabilmente è chiamato ogni giorno a fare, cioè dove stare e con chi stare, siano, in senso assoluto, il male peggiore del nostro tempo”.
I quattro esercizi commerciali dovranno restare chiusi per quindici giorni. I titolari, che sono stati denunciati per spaccio, rischiano inoltre l'applicazione dell'articolo 100 del Testo unico sulle leggi della pubblica sicurezza, con sospensione della licenza per abuso della stessa.
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