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Cronaca Castelraimondo

Castelraimondo, piscina condominiale fa scattare l’indagine: scoperto un intero quartiere "abusivo"

Castelraimondo, piscina condominiale fa scattare l’indagine: scoperto un intero quartiere "abusivo"

Nelle scorse settimane, su delega della Procura della Repubblica di Macerata, i Carabinieri Forestali di Matelica hanno notificato a 29 soggetti la conclusione delle indagini preliminari.

Sui provvedimenti notificati agli indagati, la Procura contesta il reato di attività urbanistico-edilizia in assenza di autorizzazione paesaggistica e lottizzazione abusiva.

Le indagini sono iniziate a seguito di un comune controllo edilizio e nello specifico dal rinvenimento di una piscina in un giardino condominiale, realizzata senza titolo edilizio e autorizzazione paesaggistica. Dai riscontri documentali più approfonditi è emerso che la piscina ricadeva in un’area dove insistevano diverse costruzioni, realizzate dagli inizi degli anni 2000 e proseguiti sino al 2024.

Nello specifico i Forestali hanno rilevato che i fabbricati, condominiali e monofamiliari, alcuni anche di pregevole fattura, erano stati edificati senza tenere conto che la zona su cui insistevano, era sottoposta a "Dichiarazione di notevole interesse pubblico" cosiddetto "Galassino". Nel corso degli anni, le pratiche da sottoporre all’esame dell’Ufficio Tecnico Comunale, hanno quindi seguito la via ordinaria, senza avviare l’iter per ottenere l’autorizzazione paesaggistica, ovvero dichiarando l’assenza di tale vincolo.

A seguito delle attività di indagine i militari appuravano che non solo la piscina non rispondeva alla prevista autorizzazione paesaggistica, ma nemmeno il fabbricato principale e di conseguenza quelli adiacenti e l’intero "quartiere" di recente realizzazione ne erano muniti

Infatti, nessuna delle costruzioni comprese nella lottizzazione era stata sottoposta al nulla osta vincolante e obbligatorio della Soprintendenza per l’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio che, sulla base dei piani e progetti dei singoli edifici, in conformità con i dettami espressi dalla “Dichiarazione di notevole interesse pubblico”, avrebbe rilasciato la prevista autorizzazione paesaggistica con prescrizioni di cui al Decreto Legislativo n° 42 del 2004.

La zona sottoposta a tutela paesaggistica, infatti, si estende sull’intero territorio comunale di Castelraimondo e su gran parte dei comuni limitrofi e ha lo scopo di salvaguardare il “paesaggio” locale come bene di valenza primaria, così come previsto dall’articolo 9 della Costituzione Italiana. Quando un'area o un immobile viene dichiarato di notevole interesse pubblico, esso è sottoposto a vincoli paesaggistici che ne limitano le trasformazioni e ne regolamentano l'uso. 

Nonostante la lottizzazione fosse stata approvata dal comune di Castelraimondo, oggi 29 soggetti, tra cui 2 istruttori del Comune, liberi professionisti, costruttori e proprietari, identificati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, dovranno rispondere, a diverso titolo, di aver realizzato una numerosa serie di fabbricati senza la prescritta autorizzazione paesaggistica, circostanza che rende illegittimo ogni altro titolo edilizio e urbanistico previsto dal Testo Unico del D.P.R. 380/2001.

 

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