Addio al critico d’arte Luca Beatrice, nel 2019 è stato ospite a Civitanova con Popsophia
Il critico d’arte, curatore, saggista e giornalista Luca Beatrice, presidente della Fondazione La Quadriennale di Roma, specialista di pittura e scultura contemporanea tra i maggiori per fama e prestigio internazionale, è morto oggi all’età di 63 anni all’ospedale Molinette. L’uomo si trovava ricoverato nell’ospedale torinese, a seguito di un infarto che lo aveva colpito nei giorni scorsi.
Una figura di spicco della cultura italiana che ha portato il "pop" nell'arte, lasciando un segno indelebile nel dialogo tra mondi diversi. Nel 2019 era stato ospite a Civitanova di Popsophia. Il ricordo di Lucrezia Ercoli: "Doveva tornare quest’anno, la sua assenza sarà un vuoto che peserà enormemente".
Con Popsophia Beatrice aveva maturato una collaborazione di lunga data nata grazie al suo amore per tutti i fenomeni del mondo contemporaneo, dal cinema alla musica, passando per lo sport. Nel 2012 è stato il protagonista a Civitanova con l’inaugurazione della mostra "il Vangelo secondo Steve Jobs" provocatoriamente allestita sugli altari di San Francesco a Civitanova Alta.
Luca Beatrice ha portato il "pop" nel mondo dell’arte,appunto, spiegando perché arte, cinema, musica, web e letteratura siano intimamente legati al sentire del proprio tempo. Un’operazione analoga a quella che stava compiendo Popsophia con la filosofia. L’ultima presenza a Civitanova nel 2019 quando è stato relatore dell’edizione dedicata allo sbarco sulla Luna con l’intervento dal titolo "Fly to the Moon", un viaggio nella rappresentazione del satellite d’argento del nostro Pianeta attraverso lo sguardo di artisti, pittori e designer.
"Ci lascia un caro amico di Popsophia – le parole di ricordo della direttrice artistica Lucrezia Ercoli – uno studioso con cui il festival aveva una piacevole sintonia di intenti e di narrazione, amante delle provocazioni, sperimentatore, mai banale. Sarebbe dovuto tornare nella prossima edizione, ci avrebbe regalato una sua analisi lucida e personale sul mondo dell’arte ai tempi dell’intelligenza artificiale, la sua assenza sarà un vuoto che peserà enormemente".
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