Provano a rubare al distributore "Q8" di Piediripa, ma vengono "disturbati" dalla polizia e sono costretti a scappare.E' successo la notte scorsa intorno alle 4, quando la Volante della polizia di Macerata stava battendo palmo a palmo la frazione di Piediripa, con i lampeggianti in bella mostra che, con il buio, si vedono a centinaia di metri. Lo scopo, ovviamente, era di far prevenzione, dissuadendo eventuali malintenzionati.Una strategia, a quanto pare, che ha dato i suoi frutti perché la Volante ha “sorpreso” un furgone di traverso, con la parte posteriore seriamente danneggiata, al distributore di carburante “Q8” di Piediripa. Sul posto, gli agenti diretti dal dottor Tommasi, hanno subito capito che erano appena scappati dei ladri perché era stata divelta la colonnina del self-service, dov’è custodita la cassaforte con il denaro, e la batteria del motore era ancora calda.Diramata la nota per i fuggitivi, purtroppo le ricerche non hanno dato esito positivo. Ma i ladri, almeno, grazie alla Volante, sono rimasti a bocca asciutta, visto che i rilievi della Polizia Scientifica, intervenuta di lì a poco, hanno evidenziato che la cassaforte stava per essere asportata.In mattinata è stato poi contattato il proprietario del mezzo che è servito da “ariete”, il quale si è portato in Questura per formalizzare la denuncia e per chiedere la restituzione del suo veicolo. Le indagini proseguono a ritmo serrato.
Ormai tutta Italia, o quasi, conosce il nome di Roberto Riccio, detto anche "il benefattore seriale" da Striscia la Notizia.Durante il tg satirico di Antonio Ricci, diversi servizi curati da Moreno Morello sono andati in onda in quella che è una vera e propria indagine su questa persona che lascia molti interrogativi aperti attorno alla sua figura.Ma Roberto Riccio e il suo operato sono stati difesi a spada tratta da diversi personaggi dello spettacolo, fra cui l'attore maceratese Cesare Bocci, le cui dichiarazioni scritte in un post sul suo profilo Facebook sono state riprese da Striscia e da Morello: "Voglio portare alla vostra attenzione il caso del mostro che Striscia la Notizia sta trattando ormai da quattro puntate. Si tratta di Roberto Riccio, colui che Moreno Morello definisce "il benefattore seriale". Conosco Roberto Riccio da tanti anni ormai, e ogni volta che parlo di lui non posso non definirlo un angelo sceso in terra per la sua bontà, la sua gentilezza, la sua forza di volontà, il suo coraggio, la sua onestà, e il suo grande cuore. Roberto ha scelto di dedicare la sua vita ai poveri e ai malati dell'Africa costituendo Arts for World e con tanto lavoro e caparbietà è riuscito a coinvolgere nelle sue iniziative di raccolta fondi tantissimi artisti. Tutti dopo averlo conosciuto e aver incrociato i suoi occhi si sono spesi per aiutarlo. In Africa Roberto Riccio dorme in tenda e si sposta in autobus, quando gli va bene, se no a piedi, perché i soldi li usa per i poveri non per affittare una jeep. In Africa si è preso la malaria e un'infezione che lo tormenta da anni. In Africa ha costruito un ospedale, un altro lo sta terminando, scavato pozzi, ha dato aiuti alimentari, medici, ha costruito case famiglia, ha collaborato alla costruzione di una scuola donando i bagni, ect. Ora viene accusato da altre associazioni di aver racimolato soldi in nome di progetti che invece non ha mai realizzato e di averli spesi in chissà cosa. E Striscia ha dato voce a questi individui, senza prima aver chiesto un confronto a Roberto, iniziando un massacro mediatico assurdo che sta distruggendo tutto il lavoro che Roberto ha fatto in tutti questi anni. Io ho visto i documenti che smentiscono punto per punto le subdole insinuazioni e le accuse esplicite che gli vengono mosse. E mi chiedo... perché lo fanno? Spero che la magistratura, alla quale Roberto da persona onesta si è rivolto immediatamente, agisca in tempi rapidissimi e obblighi i responsabili a ridare piena dignità a un uomo onesto e ai suoi cari. Roberto, amico mio, ti voglio bene e sono con te".E nella puntata di giovedì scorso, Morello ha ripreso questo post di Cesare Bocci, insieme a una vecchia intervista, cercando di smontare le certezze dell'attore maceratese (di seguito il link per rivedere la puntata).http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/benefattore-seriale-parte-settima_24698.shtmlA questo servizio, l'attore maceratese ha risposto con un altro pacato post: "Cari amici e care amiche, ho appena visto l’ultima puntata che Moreno Morello ha dedicato a Roberto Riccio, “il benefattore seriale”. Sono sempre più convinto di poter aspettare con serenità il corso della giustizia, quella vera, continuando a stare al fianco di una persona buona e onestà". Ma c'è da scommettere che la vicenda non si fermerà di certo qui.
E' stata dichiarata fuori pericolo dai medici dell'ospedale regionale di Ancona, Ioana Cuciumita, la trentenne di origini romene residente a Porto Recanati ricoverata ieri sera in condizioni apparse in un primo momento gravissime.La ragazza resta in prognosi riservata, ma non corre pericolo di vita. Erano le sue le condizioni valutate come maggiormente critiche dai sanitari, a seguito del tremendo incidente che si è verificato ieri sera a Porto Potenza di fronte all'Istituto Santo Stefano.L’altro ferito grave, Paolo Marcori, 28 anni, di Civitanova, è stato portato, invece, in codice rosso all’ospedale di Civitanova con diverse fratture esposte. Anche lui è grave ma non in pericolo di vita.Altri tre feriti, coinvolti nel sinistro, si trovano ricoverati a Civitanova. Sono Simone Baldi, 28 anni di Potenza Picena, e Ambra Pomili di 26 anni, mentre l’uomo a bordo dello scooter è un cittadino pakistano di 34 anni residente a Recanati: le loro condizioni non destano preoccupazioni.
Il segretario politico di Azione in Movimento, Simone Livi, ha scritto una lettera aperta al presidente del Consiglio Matteo Renzi sulla questione sicurezza in provincia di Macerata."Le scrivo questa lettera aperta" scrive Livi a Renzi "ovviamente a nome e per conto di Azione in Movimento che, a distanza di circa tre mesi dalla sua costituzione ufficiale, annovera già moltissimi iscritti, collaboratori e simpatizzanti.Da molto tempo, con una situazione che si è aggravata negli ultimi mesi, il nostro territorio è flagellato da atti di microcriminalità talvolta accompagnati anche da azioni violente da parte dei malviventi. Furti nelle private abitazioni, nelle sedi pubbliche e negli esercizi commerciali, rapine a mano armata ed aggressioni rappresentano ormai una costante nella nostra vita quotidiana. Siamo consapevoli che tutto ciò accade purtroppo in ogni angolo del nostro Paese e crediamo quindi di poter esprimere il sentimento di tutti i Cittadini onesti.Tenuto conto che la questione relativa alla pubblica sicurezza è in capo allo Stato (art. 117 della Costituzione), siamo fermamente convinti che per arginare tale serio problema il Governo Italiano debba improrogabilmente mettere in pratica una serie di provvedimenti.Inasprimento delle pene per chi commette reati (non depenalizzazioni) come ad esempio il furto, il danneggiamento, la violazione di domicilio e la violenza privata; Certezza della pena; Incremento fondi per le Forze dell’Ordine che spesso si trovano a fronteggiare fenomeni delinquenziali con scarsità di mezzi e di Uomini; Finanziamento agli Enti Locali per investimenti sulla videosorveglianza.Sappiamo bene che per far fronte a tale problematica è indispensabile una sinergia tra tutte le Istituzioni, compresi gli Enti Locali.Per questo motivo Le chiediamo anche di far pressione nei confronti delle Regioni che ancora non lo hanno fatto, affinché si affrettino a riorganizzare il corpo delle Polizie Locali, prevedendo la formazione (teorico – pratica) del personale già in servizio e di quello da reclutare con nuove assunzioni e/o turnover, la dotazione di equipaggiamento adeguato compresa l'arma d'ordinanza e la creazione di pattuglie mobili h24 con disponibilità di auto “Gazzella”.Infine riteniamo necessario che venga incrementata la collaborazione con le Forze dell'Ordine che necessitano quanto mai di un ampliamento del proprio organico, attualmente sottostimato.Signor Presidente, siamo fermamente convinti che alle tante chiacchiere propagandistiche debbano seguire interventi concreti a tutela di tutti i Cittadini Italiani che necessitano più che mai di sentirsi sicuri a casa propria. Le “parole al vento” non servono a nessuno".
Una scossa di terremoto di magnitudo 2.5 è stata distintamente avvertita questo pomeriggio dagli abitanti di Sarnano e dei Comuni limitrofi.Il sisma è stato registrato alle 15.27 nella zona di Montefortino, a cavallo fra le province di Fermo e Macerata, e ha avuto una profondità di sette chilometri.Non si sono registrati danni a cose o persone.
Atto di vandalismo all'interno dei locali della stazione ferroviaria di Tolentino.Ignoti hanno distrutto una bacheca dove vengono affissi gli avvisi dell'Informagiovani che ha sede proprio all'interno della stazione.Il fatto è stato denunciato dal consigliere delegato alle Politiche Giovanili, Francesco Colosi.
E' deceduta questa mattina presso l ospedale di San Severino Marche la professoressa Maria Pigini, "Nelli" per tutti.Moglie dell'ex rettore di Unicam e sindaco di Camerino, Mario Giannella, la professoressa Pigini era stata docente di Chimica dei Medicinali presso la Facoltá di Scienze del Farmaco e dei prodotti della salute. Da qualche tempo faceva i conti con un brutto male e negli ultimi giorni le sue condizioni sono notevolmente peggiorate. Fino al decesso, avvenuto questa mattina. La notizia ha colto di sorpresa la comunitá universitaria, con i vertici di Unicam che nel primo pomeriggio hanno inoltrato un breve comunicato per esprimere le condoglianze alla famiglia.Lascia il marito Mario e il figlio Saverio. I funerali si svolgeranno martedì 9 febbraio alle 15 nella Cattedrale di Camerino.
La lupa Selana, a cui il Parco Nazionale dei Monti Sibillini aveva applicato un collare satellitare lo scorso 21 dicembre, è scomparsa durante la notte del 19 gennaio, probabilmente uccisa da un bracconiere. La notizia è rimasta finora riservata per consentire le indagini da parte del CFS, che lo scorso 5 febbraio hanno condotto all’arresto di un presunto bracconiere in una frazione di Pievetorina. La lupa, un individuo di un anno e mezzo di età, era stata catturata e rilasciata subito dopo l’applicazione del collare, nel territorio di Visso, in attuazione del progetto wolfnet2.0, finanziato dal Ministero dell’Ambiente. Le localizzazioni tramite gps avevano consentito ai tecnici del Parco di seguire costantemente gli spostamenti e l’attività dell’animale, raccogliendo dati e preziose informazioni sulle sue abitudini, utili anche a prevenire danni alla zootecnia. Tra l’altro, i dati avevano mostrato che la lupa faceva parte dello stesso gruppo famigliare di Nahar, l’altro lupo (un maschio) collarato dal Parco il 26 novembre. Il monitoraggio effettuato anche mediante foto e videotrappole aveva inoltre svelato che il gruppo era formato da quattro lupi. La notte del 19 gennaio, però, la trasmissione dei dati gps si interrompeva; inutile anche la ricerca dell’animale tramite ricevitore radio, mentre le immagini raccolte dalle fototrappole nei giorni successivi mostravano che Selana non c’era più: una serie di circostanze che, purtroppo, indicavano come, con ogni probabilità, la lupa fosse stata uccisa e il collare distrutto. Subito venivano quindi avviate le indagini da parte del coordinamento di Visso del Corpo Forestale dello Stato che, grazie ai dati del collare, hanno condotto alla macabra scoperta di un sito - in località Vari, nel Comune di Pieve Torina - disseminato di carcasse di animali ed attrezzato per la caccia di frodo, giungendo all’arresto, avvenuto il 5 febbraio, del presunto responsabile degli atti di bracconaggio, al quale sono state tra l’altro sequestrate molte armi irregolari. Questa triste vicenda dimostra l’importanza del monitoraggio faunistico effettuato con gli strumenti più sofisticati; la scomparsa della lupa Selana, infatti, ha consentito di realizzare una importantissima operazione anti-bracconaggio, salvando innumerevoli animali, anche protetti, e sventando inoltre una reale minaccia per la sicurezza e la sanità pubblica.
Il bullismo è una piaga che sembra non avere mai fine, soprattutto tra i minorenni. Questa volta la vittima è un ragazzo finito nel mirino di un gruppo di “bulletti” diretti da Osimo a Macerata, in pullman. Le violenze, che sembra vadano avanti da novembre 2015, questa volta hanno toccato il culmine: la vittima sarebbe stata addirittura minacciata con un coltello. I genitori, dopo aver saputo l’accaduto, sconvolti, hanno denunciato tutto ai Carabinieri, i quali hanno fatto partire subito le indagini. Al termine degli accertamenti è stato denunciato al tribunale dei minori di Ancona un 15enne, accusato di minacce, molestie e porto illegale di armi.
I carabinieri della Stazione di San Severino Marche hanno identificato la responsabile del furto della tessera “Postamat” e di un blocchetto di assegni postali avvenuto nell’abitazione di un operaio di 65 anni del luogo.L’uomo, che non aveva notato nulla di anormale in casa, si è accorto del furto soltanto il 25 gennaio, quando dal proprio portafogli risultavano mancare la carta di credito e il blocchetto degli assegni. Subito effettuava le verifiche scoprendo che con la sua Postamat erano stati fatti prelievi e pagamenti per un ammontare di circa 2000 euro.Immediata la denuncia presso la locale Stazione Carabinieri, che hanno avviato subito le indagini. Dopo pochi giorni i militari sono riusciti a ricostruire tutti i passaggi della carta di credito ed accertano che tra gli acquisti fatti vi sono anche gioielli. I particolari via via raccolti dagli investigatori portano ad una ragazza rumena di 25 anni che, notata per qualche giorno in città, ha fatto perdere le sue tracce.I carabinieri a carico della donna hanno costruito un concreto quadro indiziario e l’hanno denunciata alla Procura della Repubblica per furto in abitazione e uso illecito di carte di credito.
Ancora un'auto in fiamme nella notte a Civitanova.L'allarme è scattato pochi minuti prima dell'una, quando i vigili del fuoco sono stati chiamati ad intervenire in via Martiri di Belfiore per una Bmw a fuoco. La macchina era parcheggiata nei pressi di un locale notturno.I vigili del fuoco hanno dovuto lavorare per circa due ore prima di spegnere definitivamente il rogo, ma l'auto ha riportato danni molto ingenti.Sul posto anche i carabinieri che indagano per verificare eventuali punti di contatto fra questo e gli altri incendi di auto notturni che si sono verificati con preoccupante costanza nelle ultime settimane.
Una donna di San Severino di 68 anni versa in condizioni gravissime dopo essere precipitata, questa mattina intorno alle 9, dalla finestra della sua abitazione in via Gorgonero.Sembrerebbe esser stato un gesto volontario: la signora al momento del fatto era sola in casa.L'impatto al suolo, dopo un volo di circa 7-8 metri è stato tremendo. Ad accorgersi di quanto accaduto sono stati alcuni operai che stavano lavorando al piano di sotto, i quali hanno immediatamente chiamato i soccorsi. Quando i sanitari del 118 sono arrivati sul posto hanno richiesto l'intervento dell'eliambulanza da Ancona. La donna è stata portata urgentemente all'ospedale regionale Torrette.Sul luogo sono intervenuti anche i carabinieri della Stazione di San Severino.
E' una ragazza romena residente a Porto Recanati, Ioana Cuciumita, 30 anni, la giovane ricoverata in condizioni gravissime dopo il tremendo schianto verificatosi ieri sera poco dopo le 21 a Porto Potenza Picena, di fronte all'Istituto Santo Stefano.La 30enne non aveva i documenti con sè e per raccogliere le sue generalità sono state necessarie diverse ire.Due auto, una Bmw e una Golf, per cause ancora in corso di accertamento, sono entrate in collisione. Nella carambola è rimasto coinvolto anche un uomo a bordo di uno scooter che stava transitando in qui concitati momenti.La ragazza romena è stata intubata sul posto e trasportata in stato di incoscienza all’ospedale regionale di Ancona. L’altro ferito grave è stato, invece, portato all’ospedale di Civitanova con diverse fratture esposte ma non sarebbe in pericolo di vita. Si tratta di Paolo Marcori, 28 anni di Civitanova.Gli altri tre feriti trasportati a Civitanova in condizioni serie ma non in pericolo di vita sono Simone Baldi, 28 anni di Potenza Picena, e Ambra Pomili di 26 anni, mentre l’uomo a bordo dello scooter è un cittadino pakistano di 34 anni residente a Recanati.Sul posto diverse unità mediche, i vigili del fuoco di Civitanova e la polizia stradale per i rilievi di rito.
Un gravissimo incidente si è verificato intorno alle 21.30 a Porto Potenza Picena, praticamente di fronte al Santo Stefano.Cinque le persone rimaste ferite di cui due ricoverate in ospedale in codice rosso. Dalle pochissime informazioni raccolte finora, due auto, una Bmw e una Golf, per cause ancora in corso di accertamento, sono entrate in collisione. Nella carambola è rimasto coinvolto anche un uomo a bordo di uno scooter che stava transitando in qui concitati momenti.Uno dei feriti, una ragazza di circa 25 anni di cui non si conoscono ancora le generalità, è stata intubata sul posto e trasportata in stato di incoscienza all'ospedale regionale di Ancona. L'altro ferito grave è stato, invece, portato all'ospedale di Civitanova con diverse fratture esposte ma non sarebbe in pericolo di vita. Si tratta di Paolo Marcori, 28 anni di Civitanova.Gli altri tre feriti trasportati a Civitanova in condizioni serie ma non in pericolo di vita sono Simone Baldi, 28 anni di Potenza Picena, e Ambra Pomili di 26 anni, mentre l'uomo a bordo dello scooter è un cittadino pakistano di 34 anni residente a Recanati.Sul posto sono intervenute diverse unità sanitarie e i vigili del fuoco di Civitanova.(Aggiornamento delle 23.05 - foto Massimiliano Serenelli)
Si trova al centro di una catena di San'Antonio telefonica ed è costretta a cambiare numero per evitare di essere costantemente contattata da sconosciuti.E' successo a una giovane di Civitanova che il cui nome e numero di telefono sono finiti in tutta Italia su Whatsapp. Il notissimo servizio di messaggistica istantanea gratuita ancora una volta Whatsapp è stato sfruttato per una catena di Sant’Antonio da cui è meglio stare alla larga.In questo caso si è cercato di convincere la gente con un tema molto delicato come quello della donazione del sangue: si tratta di una bufala, con al centro un numero di telefono qualsiasi.Il testo comparso su centinaia di smartphone in tutta Italia è il seguente: "Mi hanno chiesto di diffonderlo dal policlinico per il reparto pediatria… Mi aiuti a diffonderlo? C’è bisogno di sangue A RH negativo x una bambina che sta molto male... aiutate a diffonderlo". Di seguito l'invito a diffonderlo e il nome e il numero di telefono dell'ignara civitanovese che non è una bambina e, fortunatamente, non ha alcun bisogno di trasfusioni.Non c’è nulla di vero e, ovviamente, il consiglio è quello di ignorare il messaggio e non inoltrarlo agli altri contatti. Fortunatamente non ci sono virus nascosti, ma comunque si rischia di mettere in secondo piano appelli veri e realmente urgenti. Rimane il fatto che inventare una bufala incentrata su una trasfusione di sangue non può certo essere definito un divertimento.Va ricordato che la richiesta di sangue viene effettuata solo ed esclusivamente dalle associazioni Avis dei relativi Comuni in campo nazionale. La richiesta ospedaliera viene sempre fatta tramite Avis comunali ai propri donatori in base al gruppo sanguigno richiesto .
Una scossa di terremoto di magnitudo 2.5 è stata registrata alle oo.o5 di questa mattina nella zona di Muccia e Serravalle di Chienti.L'evento sismico si è verificato a una profondità di circa dieci chilometri ed è stato distintamente avvertito dalla popolazione del circondario di Camerino.Non si registrano danni a cose o persone.
Dramma questa mattina in contrada Mainesi a Passo di Treia, dove un anziano è morto carbonizzato a seguito dell'incendio del piccolo capanno dove stava effettuando dei lavori.La vittima è Giuseppe Moscatelli, 83 anni, di Treia. Tutte ancora da scoprire le cause che hanno portato all'incendio.Sul posto stanno ancora lavorando vigili del fuoco e carabinieri.(Foto Si.Sa.)
Il servizio realizzato dalle Iene a Civitanova sulla intricata vicenda relativa all'area Ceccotti ha inevitabilmente scatenato un vespaio.Le dichiarazioni rilasciate dal sindaco Tommaso Corvatta sono oggetto di una accurata e circostanziata replica da parte di Gabriele Frontoni, componente della famiglia cui l'area è stata espropriata e oggi in causa con il Comune. E spuntano anche soldi da Banca Marche."In merito alle dichiarazioni del sindaco Corvatta durante il servizio di Mauro Casciari" spiega Frontoni "tengo a precisare che: Quando il signor Sindaco dichiara di essere intermediario tra privati commette un errore di base. Il Comune non è un’agenzia immobiliare e ha fatto da intermediario solo tra i privati che intendevano realizzare la speculazione edilizia e l’interesse pubblico dei civitanovesi che avrebbero dovuto ricevere in cambio delle tre palazzine opere pubbliche (non ad uso pubblico ma di proprietà pubblica) come da convenzioni firmate dal notaio. Ora comprendo che il Comune è in una situazione molto difficile a causa delle scellerate scelte del passato che Corvatta si trova suo malgrado a gestire ma ricordo che la mia area è stata espropriata per “ragioni di pubblica utilità e urgenza” e sinceramente ad oggi non vedo la pubblica utilità (a meno che la Depositi e Vendite non sia un ente pubblico) nè tantomeno l’urgenza (dopo tredici anni parlare di urgenza sarebbe quantomeno grottesco). Il Comune di Civitanova ha sempre mantenuto un atteggiamento poco chiaro sull’intera vicenda, almeno fino alla giunta Mobili, stretto tra la morsa dei ricorsi che hanno visto annullare il piano particolareggiato nel 2005 e dal risarcimento chiesto dalla Terzo Millennio dei capitani d’industria locali pari a 20 milioni di euro. Quindi mi viene da chiedere, chi dovrebbe essere indennizzato Sig. Sindaco, chi si è visto privare della proprietà o la società fallita, quella Terzo Millennio che, svenduta prima a Marisa Ferri da Cessapalombo quale titolare della famosa 4 Srl poi a Luca Ferranti da Tolentino e venduta ad 1 euro alla new entry Occello Pio Massimo (???)? La mia famiglia ha sempre tenuto un atteggiamento chiaro, limpido e cristallino, ci siamo difesi per ottenere un giusto ristoro come previsto dalla Costituzione italiana e dal Trattato europeo dei diritti dell’uomo. Nel momento in cui il curatore fallimentare con un atto incomprensibile (senza autorizzazione del GD e del comitato dei creditori) che sarà valutato dalla magistratura ha inteso escludere la mia famiglia dallo stato passivo e, senza neppure informarci ha tentato “nottetempo” di recuperare le somme depositate presso la Tesoreria cosa avremmo dovuto fare se non difenderci e chiedere la restituzione dell’area? Corvatta sa bene che la mia famiglia non intende speculare sull’area, non siamo palazzinari o megalomani come la fallita Terzo Millennio oggi Prica e non abbiamo aderito al Consorzio proprio grazie a mio padre che all’epoca giudicò folle una cementificazione così selvaggia in quella zona che a nostro avviso dovrebbe essere un polmone verde di Civitanova. Anzi, il sindaco sa che nel caso ci sia retrocessione dell’area e risarcimento danni siamo disposti a lavorare con il Comune per una soluzione equa, sostenibile e che funzioni, a tutto vantaggio della città. Il Comune poi, tramite l’arch. Scarpecci, dice di aver disposto lo svincolo ma che l’individuazione del beneficiario spetta alla Cassa Depositi e Prestiti. Ebbene nulla di più sbagliato secondo la CCDDPP che osserva come l’atto del dirigente sia incompleto perchè manca il nome del beneficiario. Qualcuno sbaglia di certo e ad intuito, leggendo la legge che regola l’esproprio a mio parere è il dirigente che tra l’altro ha impiegato sette mesi per rispondere invece dei prescritti 30 giorni. Infine, consiglio al Sindaco, per il quale nutro stima personale e che non ha colpe politiche sulla vicenda, di seguire il buon senso e di individuare con più precisione da chi difendersi visto che, notizia che ho saputo ieri, il 29 gennaio scorso il fallimento della Terzo Millennio, oggi Prica, ha presentato istanza di prelievo al TAR Marche perchè si proceda alla discussione sul ricorso da 20 milioni di euro presentato dai vecchi proprietari, gli stessi che poi hanno svenduto la società che è andata a morire a Roma. I Frontoni ci hanno sempre messo la faccia, gli altri una girandola di consorzi, società, amministratori e i soldi, guarda caso, di Banca delle Marche. La famiglia Frontoni è terza nella vicenda e chiede solo il giusto indennizzo determinato dalla Corte di Appello di Ancona. Non pensi il sindaco che ci divertiamo a fare causa al Comune, intendiamo solo non subire il furto o meglio la confisca dei nostri beni. E’ una questione di giustizia, in questa vicenda chi ha fatto il macellaio dell’area Ceccotti non siamo stati noi espropriati ma chi in quei tempi voleva realizzare “la città in città”, come scriveva nel proprio sito web la Terzo Millennio e i politici che non hanno saputo programmare lo sviluppo inseguendo fantomatici palazzi, grattacieli e parcheggi multipiano, tutte opere che l’attuale vice sindaco Silenzi ha giustamente stralciato da Presidente della Provincia rendendo la zona un’area “bianca” non normata dal PRG. Ci auguriamo che la vicenda possa concludersi al più presto con soddisfazione delle nostre ragioni e di quelle dei cittadini civitanovesi, la mia famiglia e i civitanovesi sono le vere vittime di questo ginepraio di speculazione edilizia e politica".
Il materiale rubato in un istituto di bellezza di Loro Piceno è stato recuperato ieri dai carabinieri di Petritoli.La merce si trovava all'interno di un'auto di grossa cilindrata, risultata rubata il 26 gennaio a un uomo di 65 anni di Monte Urano, condotta da una ragazza di 23 anni di Monte Rinaldo.La giovane è stata fermata durante un servizio dei militari della Stazione di Petritoli e dal controllo è emerso subito che la vettura era oggetto di furto. Nel bagagliaio della macchina i carabinieri hanno trovato anche arnesi da scasso e, appunto, gli strumenti di parrucchieria rubati il giorno prima all’interno di un istituto di bellezza di Loro Piceno. La 23enne è stata denunciata per i reati di ricettazione e possesso di arnesi da scasso.
C'è una certa preoccupazione tra i residenti di Treia per le insistenti voci di un prossimo, imminente arrivo di migranti.Da quanto si vocifera in maniera insistente, un numero non precisato di migranti starebbe per arrivare a San Lorenzo, ospitati nei locali della parrocchia adiacenti la chiesa della piccola frazione.Ed è proprio l'incertezza su quanti migranti sarebbero in procinto di arrivare a San Lorenzo che preoccupa diversi residenti, al punto che è stato chiesto un incontro con il vescovo Nazzareno Marconi al fine di chiarire tutta la questione.L'incontro è stato fissato per martedi 9 febbraio alle ore 18 a San Lorenzo. "Si invita la cittadinanza a partecipare numerosa in modo che si riesca tutti insieme a risolvere una volta per tutte questa delicata situazione ,visto già l'alto numero di presenze di immigrati nel nostro territorio. Grazie".