Maxi operazione dei finanzieri della Compagnia di Macerata a contrasto dello spaccio di stupefacenti: sequestrate 500 piante di marijuana oltre a 6,6 kg di sostanza dello stesso stupefacente e attrezzature varie per la coltivazione in serra.
A finire in manette è stato un uomo di 65 anni, italiano, con precedenti penali non specifici.
A seguito di una articolata attività info-investigativa, scaturita dal quotidiano controllo economico del territori, con particolare attenzione al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, i finanzieri della Compagnia di Macerata sono riusciti ad individuare un casolare nelle campagne del Fermano, al confine con il territorio del Comune di Mogliano, sul quale vi era il sospetto vi fosse occultata una serra per la coltivazione di marijuana.
Dopo una serie di osservazioni e pedinamenti, i finanzieri hanno fatto irruzione nel casolare, rinvenendo una florida piantagione di marijuana, con deposito per l'essicazione e la preparazione per il successivo spaccio.
Complessiavamente, sono state rinvenute 500 piante di marijuana, oltre 6,6 kg di sostanza essiccata già pronta per lo spaccio. Sequestrata anche la sofisticata attrezzatura ed i fertilizzanti utilizzati per la coltivazione della marijuana.
Il responsabile dell'illecita attività, sorpreso all'interno del casolare, è stato tratto in arresto e, su disposizione del Magistrato di turno, posto ai domiciliari.
Le operazioni sono state svolte con la collaborazione di militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Fermo.
L'attività, relativamente recente dallo stato in cui si trova il materiale sequestrato, è stata messa in piedi in maniera assolutamente professionale. Non si tratta di una coltivazione amatoriale: a testimoniarlo, l'aggancio al traliccio dell'alta tensione per fornire energia alla serra. In base ai rilievi Enel, la struttura consumava qualcosa come 300 euro di corrente al giorno, 9000 euro al mese. Anche le altre attrezzature sequestrate, per un valore di centinaia di migliaia di euro, confermano che dietro la serra scoperta fra Mogliano e Fermo c'è una organizzazione di professionisti che aveva anche investito parecchi soldi per mettere in piedi il traffico illecito. Le indagini proseguono per individuare le altre persone coinvolte.
Auto ribaltata a Urbisaglia. E' accaduto intorno alle 18 di oggi pomeriggio lungo il tratto stradale che da Urbisaglia porta a Sarnano quando un'auto si è ribaltata senza coinvolgere altri mezzi.
Per cause ancora in corso di accertamento il conducente ha sbandato e l'auto si è ribaltata. A bordo un giornalista di 34 anni originario di Sarnano. Le sue condizioni non sono gravi.
Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco e 118.
L'operazione "Scombrus" ha dato i suoi frutti. Si tratta di un'attività su scala regionale, intrapresa dalla Guardia Costiera, la quale ha intensificato i controlli su tutta la filiera ittica, dal mare ai principali mercati ittici delle Marche, fino ad arrivare sulle tavole dei consumatori. Un'azione volta a contrastare il consumo dei prodotti ittici pescati e commercializzati in maniera illegale.
Ventotto sanzioni amministrative per un importo complessivo di 40mila euro, per la commercializzazione di prodotti ittici o con errata etichettatura e rintracciabilità, nonché pescati in zone vietate per mezzo di attrezzi non autorizzati. 252,5 chilogrammi di prodotto sequestrato e per di più anche 9 sequestri amministrativi.
FONTE ANSA
Un anno e quattro mesi: questa la condanna che lunedì 20 novembre il giudice nonché Presidente della sezione penale del Tribunale di Ferrara, dott. Luca Maria Marini, accogliendo in buona sostanza le richieste del Pubblico Ministero, dott. Filippo Di Benedetto, ha inflitto al camionista ungherese Karoly Szuda, di 53 anni, imputato di omicidio colposo per la morte di un altro autotrasportatore, Quinto Pittori, 60 anni, residente ad Apiro, in provincia di Macerata, in seguito ad un terribile incidente autostradale. Il giudice ha anche stabilito una cospicua provvisionale per la moglie, i due figli e i due fratelli come anticipo sul risarcimento da quantificare in sede civile. A due anni dalla tragedia, dunque, la giustizia ha dato una prima risposta ai familiari della vittima, che per fare piena luce sui fatti e per ottenere giustizia si sono rivolti, attraverso il consulente personale Andrea Polverini, a Studio 3A, società specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità in ogni tipologia di sinistro, a tutela dei diritti dei cittadini.
L'incidente, che ha coinvolto ben quattro mezzi pesanti, è successo alle 8.50 di mattina dell'11 novembre 2015 sull'autostrada A13 Bologna-Padova, nella corsia sud, in prossimità del km 44+800, nel territorio comunale di Ferrara. Pittori, autotrasportatore professionista dalla patente “immacolata”, che lavorava per una società cooperativa di Jesi, procedeva con il suo autotreno Iveco regolarmente assicurato con rimorchio Cardi in direzione Bologna quando – la sua unica “colpa” - il suo mezzo è andato in avaria per problemi alle sospensioni. Il sessantenne quindi ha accostato in corsia di emergenza ed è sceso dal veicolo, sul lato sinistro, per controllare l'entità del guasto e la situazione dei polli vivi che trasportava, visto che dal mezzo cominciava a fuoriuscire del fumo, L'autoarticolato Mercedes che lo seguiva, condotto da A. P., un (oggi) 32enne di Zimella (Verona), ha a sua volta accostato in corsia di emergenza dietro all'Iveco per prestare aiuto al collega camionista in difficoltà, ma in quel mentre è piombato su di loro l'autoarticolato Volvo/Schmitz guidato appunto dal 53enne di nazionalità ungherese, che a sua volta sopraggiungeva in direzione Bologna. Szuda prima ha tamponato il Mercedes, quindi lo ha colpito lungo tutta la fiancata e poi, purtroppo, ha travolto in pieno con l'avantreno il povero Pittori, che era in piedi al limite tra la corsia d'emergenza e la parte destra della prima corsia di marcia, all'altezza del primo asse del semirimorchio, e che non ha avuto scampo morendo sul colpo. Nella drammatica carambola che ne è seguita anche il semirimorchio dell'autoarticolato condotto da Szuda è stato successivamente tamponato da un autocarro Scania, il cui conducente, tuttavia, non ha avuto alcun ruolo attivo nella tragedia.
La Procura di Ferrara ha aperto un procedimento per omicidio colposo indagando sia Karoly Szuda sia l'autista veronese, la cui posizione è stata tuttavia presto stralciata essendo stato riconosciuto come il suo mezzo pesante, per quanto debordasse inevitabilmente di qualche centimetro fuori della corsia di emergenza, non abbia contribuito all'investimento mortale. La perizia cinematica affidata dal Pubblico Ministero a un consulente tecnico, l'ingegner Francesco Rendine, con studio a Ferrara, ha infatti posto in capo all'autotrasportatore nato a Budapest le principali responsabilità dell'accaduto, avendo tenuto – scrive - “una condotta di guida pericolosa nel frangente, per la prolungata distrazione e per il mancato rispetto della distanza di sicurezza dall'autocarro che lo precedeva, sia continuamente temeraria per il reiterato superamento del limite di velocità di 80 km/h imposto agli autoarticolati, e per di più in condizioni atmosferiche tali da raccomandare andature ben inferiori”: la velocità stimata era “certamente non inferiore a 90 km/h e verosimilmente alquanto superiore” scrive il perito, ricordando che in quel momento la visibilità era ridotta per nebbia a cento metri, una situazione prossima al caso di legge per la quale non si dovrebbero superare i 50 km/h. Non solo: secondo le testimonianze rese nel corso del processo dagli altri camionisti, l'autotrasportatore ungherese, che se l'è cavata con ferite non gravi, già prima dell'urto avrebbe zigzagato pericolosamente tra la corsia di emergenza e la corsia di marcia destra.
Sulla base dei risultati della perizia e delle indagini condotte con estrema cura dalla Polstrada di Altedo, il Sostituto Procuratore, dopo aver chiesto e ottenuto prima il rinvio a giudizio del camionista straniero e ora anche la condanna, sia pur con pena sospesa: una condanna che rende giustizia alla vittima e ai suoi familiari sul piano penale. Non solo. Il dott. Marini, come detto, ha ritenuto di stabilire già una provvisionale importante per i familiari della vittima a garanzia del risarcimento che andrà liquidato in sede civile. Studio 3A si è già attivato da tempo con l'Ufficio Centrale Italiano che, com'è noto, interviene in caso di incidenti stradali accaduti nel territorio italiano e provocati da veicoli immatricolati all'estero. E che adesso, a fronte di questa inequivocabile sentenza, non potrà non dare seguito alle legittime richieste della famiglia.
Ritirate due patenti di guida nella serata di ieri a Civitanova Marche.
Fermati due ragazzi, entrambi cittadini italiani, e trovati entrambi in stato di ebbrezza. Uno alla guida di un ciclomotore è stato sottoposto all'etilometro ed è risultato positivo al test con un tasso alcolemico di 2,4. E' stato denunciato.
L'altro, alla guida di un'automobile, è risultato positivo al test con un tasso alcolemico di 0,75 e gli è stata fatta una sanzione amministrativa.
Per entrambi è stata disposta la sospensione della patente di guida.
Denunciati nella giornata di ieri a Civitanova Marche un romeno e un tunisino.
Il romeno, un ragazzo del 1971, è stato denunciato per inosservanza del foglio di via obbligatorio; il tunisino invece per non aver ottemperato al provvedimento di espulsione.
Continuano i servizi di prevenzione e di contrasto all’illegalità in genere e al traffico di sostanze stupefacenti nelle località site lungo la fascia costiera e in particolare a Porto Recanati dove insistono i due noti complessi residenziali Hotel House e River Village. Denunciati due pakistani a Porto Recanati nei pressi dell'Hotel House.
Il primo, un ragazzo del 1989, è stato denunciato in quanto, fermato dalle forze dell'ordine, non è stato in grado di esibire il documento di identità poichè è un clandestino all'interno del territorio dello Stato.
Il secondo, un ragazzo del 1981, è stato denunciato anche lui perché trovato in possesso di alcuni grammi di hashish. Inoltre una giovane di 35 anni residente in provincia, è stata deferita all’A.G. poiché contravventrice al foglio di via dal comune di Porto Recanati dal quale era stata allontanata tempo fa.
Nel corso dei servizi svolti dalla Polizia di Stato nel pomeriggio di ieri sono state identificate 53 persone e sottoposti a controllo 26 veicoli.
Alle ore 3.20 circa di stamattina la “Volante” è intervenuta tempestivamente presso l'istituto d'arte "Cantalamessa" di Macerata in Via Cioci dove poco prima era scattato l’allarme antifurto.
Immediatamente giunti sul posto, gli agenti hanno visto un uomo che si allontanava velocemente a piedi, un 55enne maceratese già conosciuto per i suoi numerosi precedenti per reati soprattutto contro il patrimonio. L’uomo è stato trovato in possesso di 2 grossi giraviti, un piede di porco e 2 torce elettriche materiale che è stato posto in sequestro. Il controllo effettuato all’interno della scuola insieme al dirigente scolastico subito accorso sul posto, ha permesso agli agenti di riscontrare segni di effrazione su due porte che danno accesso ai locali dove sono poste i distributori automatici di merendine, porte che l’uomo non è riuscito ad aprire, facendo scattare l’allarme.
Sul posto è intervenuto personale della Polizia Scientifica per i rilievi del caso mentre il 55enne, tratto in arresto per tentato furto aggravato, è stato trattenuto in Questura in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto che si terrà questa mattina presso il Tribunale di Macerata.
Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Anna Quercetti dalla segretaria Pd Tolentino
"A pochi giorni dalla perdita di Giovanni Lucentini, "Patò'", figura storica e simbolica della storia del nostro Partito, il Circolo di Tolentino oggi si stringe alla famiglia di Roberto, a cui a mio nome ed a quello di tutti gli iscritti esprimo il più profondo cordoglio.
Ricorderemo sempre Roberto come un uomo buono e generoso e di lui conserveremo l'esempio di una passione politica non urlata, ma seria, corretta e rispettosa delle idee altrui come era Roberto"
Spaventoso incidente questa sera intorno alle 23 lungo la strada che da Contrada Le Grazie porta verso Tolentino.
Un 18enne, per cause in corso di accertamento, ha perso il controllo della sua 500 che si è ribaltata.
Il ragazzo è riuscito ad uscire da solo dalla macchina, miracolosamente solo con qualche graffio e un grosso spavento.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e i vigili del fuoco.
Una maxi carambola fra quattro macchine e un mezzo pesante si è verificata intorno alle 20 di questa sera a Sant'Egidio di Montecassiano.
Le cause del sinistro sono ancora al vaglio della polizia stradale intervenuta sul posto per i rilievi di rito. L'urto, comunque, è stato molto violento tanto che una delle auto si è ribaltata. Le due persone che erano all'interno della macchina sono state trasportate in ospedale a Macerata dai sanitari del 118: le loro condizioni fortunatamente non sono gravi.
Qualche graffio ed escoriazione, oltre a tanto spavento, invece, per le altre persone coinvolte.
Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco. Il traffico è rimasto praticamente paralizzato per oltre un'ora per consentire la rimozione dei mezzi coinvolti e la messa in sicurezza della sede stradale.
Frontale lungo la statale a Porto Recanati. È successo intorno alle 18:30: due macchine si sono scontrate davanti alla ex sede della Polizia.
Due le persone coinvolte, una è rimasta illesa, mentre un'altra, una ragazza di 29 anni, é stata trasportata dalla Croce Azzurra di Porto Recanati all'ospedale di Civitanova per un trauma cranico. Sul posto è intervenuta anche la Polizia Locale per i rilievi di rito.
La Corte dei Conti ha emesso una sentenza nei confronti di nove persone, tutti ex amministratori dell'Aato n.3: l’allora presidente Antonio Secchiari di 56 anni, il vice presidente Sergio Corvaro di 65 anni, il direttore Massimo Principi di 55 anni e i consiglieri Giovanni Casoni di 60 anni, Roberto Martelli di 67 anni, Massimo Palazzesi di 67 anni e i consiglieri, ex sindaci, Giorgio Meschini (Macerata) di 61 anni, Gianfilippo Bacci (Cingoli) di 56 anni e Luciano Ruffini (Tolentino) di 65 anni.
Secondo la Procura della Corte dei conti gli ex amministratori dell’Autorità di ambito territoriale ottimale della provincia di Macerata e l’allora direttore avrebbero provocato un danno erariale pari a 357.123,26 euro partecipando, ognuno per il proprio ruolo, alla deliberazione di spese per indennità e gettoni di presenza del Consiglio di amministrazione dell’ente del 12 ottobre 2011, nonostante un decreto legge del 2010 disponesse il divieto di percepire retribuzioni, gettoni e indennità o emolumenti in qualsiasi forma.
Dalla direzione della Pars di Corridonia riceviamo
In relazione alle notizie apparse sulla stampa on line del giorno 21/11/17 (qui) la Direzione e l’intera Comunità della PARS formula le più sentite condoglianze alla famiglia e conferma le notizie dell’avvenuto decesso di Ivan Leone all’ interno della struttura Pars in località Gabbi di Corridonia, le cui cause sono in corso di accertamento.
Presumibilmente – ma lasciamo all’ Autorità Giudiziaria di accertare l’accaduto – la morte è avvenuta per overdose di sostanze tossiche che il defunto Ivan Leone si era procurato al di fuori della struttura in occasione delle uscite all’esterno. Infatti l'utente godeva di libertà di movimento, in quanto prossimo alla fine del percorso terapeutico, per cui poteva uscire per verificarsi in attività esterne. Dai controlli interni alla Comunità, effettuati dalla Direzione, tutte le procedure ed i protocolli previsti per la tutela della salute degli ospiti sono state rispettate, ivi compresa la libertà di movimento prevista per chi si trova alla fine del programma di riabilitazione.
Il fatto ha creato sconcerto e sconforto nella Comunità. Attendiamo l’esito delle indagini ed esprimiamo nuovamente le più sentite condoglianze alla Famiglia.
Profondo cordoglio e sconcerto a Tolentino per la prematura scomparsa di Roberto Corneli, 61 anni, dipendente dell'Asur.
Corneli si è spento questa mattina a seguito di una tremenda malattia che non gli ha lasciato scampo. Conosciutissimo e stimato da amici e colleghi, non aveva fatto mai mancare il suo impegno alla vita sociale e politica della città
Lascia la moglie Mariella e la figlia Eleonora. La salma è stata composta presso la sala del commiato Terracoeli di Tolentino.
I funerali si terranno mercoledì 22 novembre alle ore 15 nella chiesa dello Spirito Santo a Tolentino.
Tragedia questa mattina in una comunità di Corridonia, dove un uomo di 53 anni di Tolentino, Ivan Leone, è stato trovato morto nel suo alloggio quasi certamente a causa di una overdose.
Ad accorgersi dell'accaduto sono stati gli operatori della struttura che hanno subito allertato i soccorsi: quando i sanitari sono arrivati sul posto, per l'uomo non c'era più niente da fare. Il decesso, da quanto si è appreso, risalirebbe alla serata di ieri. Vicino al corpo, a confermare la causa della morte, una siringa.
Il fatto ha destato particolare sconcerto in quanto l'uomo, dopo trascorsi giovanili di tossicodipendenza, sembrava essere riuscito ad uscire dal tunnel della droga per poi però ripiombare nell'incubo soltanto pochi mesi fa.
Sul posto, per i rilievi di rito, i carabinieri della Stazione di Corridonia.
Una città intera si stringe attorno al dolore della famiglia di Marta Bellomarì Stortini. Si è spenta questa mattina, lunedì 20 novembre, a causa di una malattia contro cui lottava da molto tempo. Una donna stimata da tutti, una settempedana doc, che nella sua vita ha fatto e ha vissuto tanto. Ha iniziato come ragioniera presso l'azienda S.I.M., poi come insegnante fino al 2000 e infine come dottoressa specializzata in Allergologia, un sogno che aveva sempre custodito in un cassetto.
Ma non sono mancate le attività di volontariato, in particolar modo la creazione del gruppo Scout - Agesci settempedano, insieme al marito Delio Stortini e a Don Aldo Romagnoli. E infine, un altro successo, non meno importante: il suo libro "Suona la sirena. Tante storie in una storia settempedana". Una passione la scrittura, grazie alla quale aveva composto moltissime poesie. Marta lascia il marito Delio, i figli Michele e Andrea, i familiari tutti e gli amici.
La camera ardente è allestita al Palazzo Vescovile e i funerali saranno celebrati domani, martedì 21 novembre, alle ore 15, presso la Basilica di San Lorenzo a San Severino.
Scontro questa mattina tra un'auto e un furgone a Montecosaro all'incrocio fra via Marche e via della Stazione.
L'impatto fra i due mezzi è stato piuttosto violento, tanto che una delle persone coinvolte è stata estratta dall'auto dai vigili del fuoco.
Due i feriti trasportati all'ospedale di Civitanova dai sanitari del 118: le loro condizioni non destano preoccupazione. La dinamica del sinistro è al vaglio delle forze di polizia intervenute sul posto.
Ennesimo incidente in superstrada e traffico paralizzato con code chilometriche.
Una domenica infernale quella che stanno passando tanti automobilisti, bloccati a causa di un tamponamento verificatosi intorno alle 18.30 che ha coinvolto quattro autovetture all'altezza dello svincolo della zona industriale di Civitanova, in direzione mare.
Le conseguenze del tamponamento non sono state fortunatamente gravi per le persone coinvolte: in ospedale è finita solo una persona, in condizioni non gravi.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, i vigili del fuoco e la polizia. Si consiglia vivamente a chi è in viaggio di uscire dalla superstrada agli svincoli precedenti.
File anche nella direzione opposta, per un altro tamponamento fra gli svincoli di Morrovalle e Corridonia. Anche in questo caso, conseguenze lievi per le persone coinvolte, ma traffico in tilt.
Il Soccorso alpino ha recuperato nella zona di Sorti di Sefro un ciclista di San Severino Marche che, dopo una caduta, era finito in un dirupo riportando riportato lesioni alla spalla sinistra e al costato. L'infortunato è stato consegnato all'ambulanza del 118 che lo ha portato nell'ospedale di Camerino. In un primo momento era stata allertata l'eliambulanza, ma fortunatamente non c'è stata necessità di trasportare il ferito ad Ancona. Le sue condizioni, infatti, non sono gravi.
Sempre oggi, una squadra del Corpo nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico di Ascoli Piceno ha soccorso nella tarda mattinata due escursionisti che, percorrendo un ripido versante innevato in località Vallone del Vescovo (zona valle Castellana), sono scivolati e non avendo nessuna attrezzatura specifica di sicurezza - tipo ramponi e piccozza - hanno riportato diverse lesioni. Per uno si sospetta la frattura del bacino mentre per il meno grave si tratta di escoriazioni ed ematomi da scivolata. Sul posto l'elisoccorso Icaro 2 partito dalla base di Fabriano, che ha trasportato i feriti presso la piazzola di elisoccorso della protezione civile di Ascoli dove li attendevano un ambulanza per il trasporto in ospedale. Sempre