Un uomo di 60 anni è stato investito stamattina intorno alle 12.30 in contrada Casa Foscolo a Matelica.
Da quanto si apprende le condizioni dell'investito sono gravi. Sul luogo è intervenuta l'eliambulanza per il trasporto dell'uomo all'ospedale di Ancona.
È morto ieri sera all'età di 64 anni Bruno Bartolazzi.
Di Belforte del Chienti, Bruno era conosciutissimo e stimato anche a Tolentino dove per tanti anni ha lavorato in quella che era la banca popolare di Ancona in Piazza dell'Unità.
Bartolazzi lascia la moglie Germana, i figli Eva, Mara, Renato, i nipoti Emma, Vittorio ed Edoardo. I funerali si svolgeranno domani, domenica 19 novembre, alle ore 15 nella chiesa di Sant'Eustachio di Belforte del Chienti. Il feretro si trova nella Sala del Commiato "Terracoeli".
Controllo del territorio straordinario da parte del Comando Compagnia Carabinieri di Civitanova Marche. Ieri l'intensa attività ha visto le forze dell'ordine impiegate in tutto il territorio di Civitanova Marche con l’impiego di 6 pattuglie e l’ausilio di un elicotterio del 5° NEC di Pescara.
Durante i posti di controllo, è stato intercettato un senegalese di 47anni, residente a Civitanova Marche che viaggiava a bordo di una Fiat Multipla, di ritorno da un viaggio da Pescara e che trasportava 120 pezzi di abbigliamento di merce contraffata. In particolare si trattava di giubbotti di noti marchi che sarebbero stati venduti abusivamente nell’odierno mercato settimanale di Civitanova Marche. La merce, del valore di circa 5mila euro, veniva sequestrata e il senegalese denunciato a piede libero per il reato di introduzione e commercio di prodotti falsi e ricettazione.
Inoltre un indiano di 48 anni, di Porto Sant’Elpidio (FM) che guidava una Ford Fiesta con la patente revocata è stato multato per 5mila euro: disposto il fermo amministrativo dell’auto per tre mesi. Durante il servizio sono state controllate complessivamente 53 persone e 34 veicoli, accertate altre 9 violazioni al codice della strada (per guida con il cellulare e senza cinture di sicurezza), ispezionati tre opifici cinesi, risultati in regola e due casolari abbandonati
Tra ieri ed oggi, sono state ritrovate una decina di carcasse di tartarughe marine sulle spiagge di Civitanova, la maggior parte nel tratto iniziale del lungomare sud. Alcune erano in avanzato stato di decomposizione, mentre altre ancora quasi intatte e di dimensioni piuttosto considerevoli, tanto che un paio di esemplari sfioravano il metro di lunghezza. Gli addetti alla rimozione, questa mattina, hanno usato dei bancali per caricarle ed ogni tartaruga ne occupava interamente uno, data la loro grandezza.
Il comandante della locale Capitaneria, il Tenente di Vascello Angelo De Tommasi, fa sapere che si tratta di un fenomeno che fa parte del ciclo naturale della vita, che si verifica tutti gli anni con i primi freddi e le prime mareggiate. Sono diverse le cause che portano alla loro morte, riconducibili, nella quasi totalità dei casi, alle mareggiate, al freddo, all'alimentazione e alla vecchiaia.
Di certo, in questo periodo vengono a mangiare un po' più sotto costa, dove vi è una maggiore presenza di cibo ma anche acque più fredde. In certi casi capita anche che con le mareggiate vengano sballottate dalle onde contro le scogliere e muoiano per azioni meccaniche, facilmente riconoscibili per via delle testuggini frantumate o comunque rotte. Più spesso, invece, muoiono per il freddo.
E' importante ricordare come ogni ritrovamento vada segnalato alla Capitaneria di Porto competente affinché venga attivata la procedura di intervento da parte dei Servizi Veterinari, in stretta collaborazione con il personale della Capitaneria stessa, con l'effettuazione di un sopralluogo congiunto nel sito di spiaggiamento. La rimozione o il trasporto non autorizzati, anche nel caso di carcasse, è punibile penalmente.
Nel pomeriggio di oggi, venerdì 17 novembre, i Vigili del Fuoco della sede centrale di Macerata, sono intervenuti in via Maffeo Pantaleoni, per mettere in sicurezza il tetto di un palazzo. La squadra si è recata sul posto con l'autoscala in modo da poter effettuare i lavori.
Un'operazione necessaria, dal momento che si tratta di un tetto pericolante con parti visibilmente distaccate. Un intervento per tutelare l'incolumità pubblica e la viabilità stradale rimuovendo i pezzi danneggiati, :i quali si sarebbero potuti staccare provocando non solo un blocco del traffico, ma anche danni ben più gravi.
Blitz della Guardia di Finanza nel centro di Civitanova Marche. Arrestato un 47enne di origini pakistane per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Si parla di 1,7 kg di eroina, abilmente occultata nell'auto, che probabilmente era destinata a rifornire il mercato costiero.
Lo spacciatore S.H., alla guida della Sua Fiat Punto, è stato seguito e poi bloccato dai finanzieri, che sono arrivati a lui grazie al continuo controllo del territorio.
Grazie al fiuto dell’unità cinofila della Guardia di Finanza di Civitanova Marche, la droga - confezionata in quattro involucri - è stata sequestrata e l'uomo è finito in manette e trasportato alla Casa Circondariale di Montacuto, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Un incidente fortunatamente senza gravissime conseguenze è avvenuto oggi nel tardo pomeriggio allo svincolo di Montecosaro, lungo la SS77, direzione monti. Tre i mezzi coinvolti, da quanto si è appreso un camion avrebbe tamponato un'altra macchina e anche un altro mezzo sarebbe stato coinvolto.
Due i feriti non gravi trasportati all'ospedale di Civitanova
Traffico in tilt per diverso tempo per permettere la rimozione dei mezzi e i soccorsi.
Incidente a Belforte del Chienti intorno alle 18 di oggi. Probabilmente, a causa del maltempo e delle pioggie ininterrotte di questi giorni. tre auto sono state coinvolte in un impatto.
Fortunatamente nulla di grave. Sul posto sono arrivati i Vigili del Fuoco, per ripristinare la viabilità, e i soccorsi del 118, i quali si sono occupati dei feriti che sono stati trasportati al Pronto Soccorso di Macerata.
È successo questa mattina, lungo la strada che conduce da Montecosaro a Civitanova Alta, quando diversi mezzi di soccorso sono intervenuti per una chiamata da parte di una signora che aveva assistito ad un incidente.
La signora in questione ha riferito che mentre la stava sorpassando, un'auto ha sbandato ed finita fuori strada. La donna si è fermata poco più avanti, molto impaurita, ed è tornata indietro cercando di prestare soccorso ma non ha trovato l'auto e non avendo il telefono con se si è allontanata per andare a telefonare ai soccorsi.
Sul posto sono quindi arrivate ambulanza, auto medica e due mezzi dei Vigili del Fuoco dotati di verricello che però hanno trovato l'auto in mezzo alla sterpaglia, sotto un dislivello di circa un metro e mezzo dalla sede stradale, senza grossi danni apparenti e senza nessuno a bordo. Per di più, sembra che l'auto fosse anche chiusa a chiave.
Evidentemente, nonostante l'incidente, il conducente non deve essersi fatto troppo male e se n'è andato con le proprie gambe, provvedendo autonomamente in un secondo momento ad estrarre la propria auto da quel parcheggio inconsueto.
E' frenetica in queste ore l'attività dei carabinieri per fare chiarezza sulla morte di Renata Rapposelli, la pittrice 64enne di Ancona scomparsa il 9 ottobre dopo una visita a Giulianova all'ex marito e al figlio, indagati per omicidio e occultamento di cadavere dalla Procura di Ancona.
Suo, ormai con pochi margini di dubbio, il corpo ritrovato giorni fa in una zona di campagna a Tolentino (Macerata), nei pressi del fiume Chienti, su cui ieri è stata eseguita l'autopsia. I militari del Ris hanno fatto oggi un sopralluogo in casa della pittrice e chiesto la presenza del legale di marito e figlio, l'avv. Alessandro Angelozzi, per ulteriori accertamenti sull'auto in uso a Giuseppe e Simone Santoleri. Si può facilmente intuire che gli investigatori sono alla ricerca di prove (tracce di terreno e altro) per collocare l'auto sul luogo del rinvenimento del cadavere, abbastanza distante dal percorso che l'ex marito della Rapposelli dice di aver fatto per riaccompagnarla nelle Marche lasciandola alle porte di Loreto.
(fonte Ansa)
Incidente a Civitanova Marche in via Vittorio Veneto. Un'auto ha sbandato ed è andata a finire contro un palo.
I sanitari del 118 sono giunti prontamente sul posto. La persona a bordo è in grave condizioni ma non in pericolo di vita.
Ancora sconosciute le dinamiche dell'incidente, anche se la probabile causa è quella dell'asfalto bagnato.
La persona è stata trasportata al pronto soccorso dell'Ospedale di Civitanova Marche.
Le piogge cadono incessantemente su tutto il maceratese ormai da diverse ore causando inevitabili disagi e problemi. A farne le spese soprattutto gli automobilisti.
Infatti, a causa della forte perturbazione, è stato chiuso un tratto di strada tra Colbuccaro e la zona industriale di Corridonia. Si tratta della strada che passa sotto il ponte della superstrada 77 che si è allagata, rendendo impossibile il transito delle vetture.
Pertanto, l'invito che viene rivolto dalle forze di polizia agli automobilisti è quello di prestare la massima attenzione, a maggior ragione proprio perchè il maltempo non sembra cessare.
L'autopsia effettuata presso l'ospedale di Macerata non è riuscita al momento a stabilire l'esatta causa della morte di Renata Rapposelli, la pittrice 64enne di Ancona, scomparsa il 9 ottobre scorso, dopo una visita a Giulianova all'ex marito e al figlio, che sono indagati per omicidio dalla Procura di Ancona.
All'esame autoptico hanno assistito il pm di Ancona Andrea Laurino e i carabinieri che indagano sul caso, mentre non c'erano tecnici di parte degli indagati. ll corpo, rinvenuto lungo una scarpata nelle campagne di Tolentino, è sfigurato, ridotto in stato scheletrico e incompleto.
Sono state fatte varie radiografie e si conta di avere ulteriori elementi dagli esami di laboratorio entro i 60 giorni accordati al medico legale e da nuovi accertamenti sull'auto dell'ex marito Giuseppe Santoleri, che è stata sequestrata per la seconda volta. Domani infine i carabinieri del Ris entreranno in casa della donna, ad Ancona.
Una donna è stata investita nel tardo pomeriggio di oggi a Corridonia in contrada Piani Rossi, lungo la strada che porta verso Petriolo.
La signora è stata travolta da un'auto mentre attraversava la strada in una zona scarsamente illuminata, dove la visibilità era ancora più compromessa a causa della pioggia battente.
Immediatamente soccorsa, la donna è stata trasportata in ambulanza dai sanitari del 118 all'ospedale di Macerata. Le sue condizioni sono gravi.
Sul posto per i rilievi la polizia locale di Corridonia
Prima è protagonista di una rissa in piazza Garibaldi a Macerata, viene portato al pronto soccorso e lì prosegue la sua notte folle. A finire nei guai è stato un cittadino nigeriano di 37 anni, denunciato dalla polizia per danneggiamento, oltraggio a pubblico ufficiale e false dichiarazioni sulla propria identità.
Tutto è iniziato intorno alle 20.30 di ieri sera, quando la Volante è stata chiamata ad intervenire in piazza Garibaldi a seguito della segnalazione di una persona di colore che era stata coinvolta in una lite. Sul posto gli agenti hanno rintracciato un giovane 27enne di origini nigeriane il quale appariva in stato confusionale e pronunciava frasi incomprensibili. Vista la situazione, gli agenti hanno chiesto l'intervento dei sanitari del 118 che hanno trasportato l’uomo al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata.
Erano passate solo poche ore, quando intorno alle 2.30 di questa mattina i poliziotti sono stati chiamati nuovamente ad intervenire proprio al pronto soccorso dove il nigeriano, in evidente stato di agitazione, stava recando notevole disturbo. Inoltre, aveva anche rotto a calci una fotocopiatrice.
Alla vista degli agenti, il 37enne ha iniziato a urlare e a inveire contro gli stessi poliziotti fin quando è stato poi riportato alla calma. Verrà denunciato a piede libero per danneggiamento, oltraggio a pubblico ufficiale e false dichiarazioni sulla propria identità.
Un grosso pezzo di cornicione è improvvisamente crollato intorno alle 13.30 di oggi in via San Nicola a Tolentno.
Le cause del crollo sono ancora da verificare, anche se dovrebbero essere riconducibili al terremoto dello scorso anno. A staccarsi è stata una porzione importante del cornicione che è piombata sulla strada dove in quel momento, solo per miracolo, non passava nessuno nè a piedi nè in macchina. Una signora era appena entrata nel portone del palazzo e non è stata colpita solo per una questione di pochi secondi.
Il palazzo interessato è al civico 81 si trova circa a metà della discesa che porta verso la Porta del Ponte.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i vigili del fuoco che hanno chiuso l'accesso alla via.
Nel pomeriggio di martedì i carabinieri della Stazione di Montecosaro hanno dato esecuzione alla misura cautelare degli arresti in carcere per Giuseppe Battistoni, 46enne di Monte San Giusto, già detenuto presso la Casa Circondariale di Ancona Montacuto, per maltrattamenti in famiglia e verso fanciulli, lesioni personali aggravate, violenza per costringere a commettere un reato e resistenza a pubblico ufficiale, emesso dal Gip del Tribunale di Macerata Giovanni Maria Manzoni su richiesta della Procura della Repubblica di Macerata che concordava con le risultanze investigative della Stazione di Montecosaro, per i reati di spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, lesioni aggravate, danneggiamento, minaccia.
Le indagini svolte dal personale del Comando dei carabinieri di Montecosaro, hanno permesso di accertare che Battistoni aveva messo in atto una rete di spaccio di stupefacenti (marijuana, hashish e cocaina) utilizzando anche il Circolo Privato che gestiva a Montecosaro. Dagli accertamenti i Carabinieri hanno identificato 16 acquirenti di stupefacenti e registrato 1450 cessioni per un peso complessivo di 2,700 chili di droga.
L’arrestato è risultato anche tenere delle condotte estorsive per il recupero dei crediti derivanti dall’attività di spaccio con ripetute minacce, arrivando a sparare in aria, con una pistola risultata poi una scacciacani priva del tappo rosso, sotto l’abitazione di un acquirente per intimidirlo e poi colpendolo al volto con il calcio dell’arma, lasciandogli una vistosa cicatrice.
Tutta l’ANPI di Tolentino partecipa al cordoglio e al dolore per la perdita di una pagina vivente della storia della città. Luigi Francioni, dal 1945 prima come iscritto e poi come dirigente dell'associazione, ha ricoperto ruoli diversi sempre con l'obiettivo di tenere viva la storia partigiana di Tolentino.
Un ricordo per i più giovani è d’obbligo, sul ruolo che ebbe Luigi Francioni nella storia partigiana di Tolentino. Uomo di grandi valori morali e politici che non ha mai rinnegato il suo percorso nelle file partigiane, entrato a far parte prima dell’otto settembre nella banda “Piccini” e successivamente nel gruppo Partigiano 201 Volante, ha combattuto a fianco a Comandanti come Nerpiti, Acciaio, Toto e Buscalferri.
Ora Luigi è andato ad arricchire la memoria, quella a cui i giovani possono guardare come storia di sacrificio e resistenza, che ha offerto a tutti i valori e i diritti della Costituzione, socchiudendo per tutte le generazioni a venire la porta di un futuro possibile Democratico e Libero.
E' iniziata questa mattina alle 9,30, nell'obitorio dell'ospedale di Macerata, l'autopsia del cadavere della donna rinvenuta a Tolentino, che secondo i primi risultati del dna sarebbe Renata Rapposelli, la pittrice 64enne scomparsa da Ancona il 9 ottobre scorso, dopo una visita a marito e figlio in Abruzzo.
L'esame autoptico è affidato ai medici legali Loredana Buscemi e Antonio Tombolini.Non si prevede che possano uscire dall'obitorio prima delle 13.
(Ansa)
ll test non è completo, ma i primi risultati dell'esame comparativo del Dna condotto sui resti della donna trovata morta il 10 novembre nelle campagne di Tolentino e i campioni di saliva e capelli prelevati dai figli confermano che il cadavere è quello di Renata Rapposelli, la pittrice 64enne scomparsa da Ancona il 9 ottobre scorso, dopo una visita a marito e figlio in Abruzzo.
Domani, a Macerata, verrà eseguita l'autopsia, affidata ai medici legali Loredana Buscemi e Antonio Tombolini. Il giorno successivo è previsto invece un sopralluogo dei carabinieri del Ris nell'appartamento di via Pescheria ad Ancona dove la Rapposelli abitava. Il marito e il figlio della pittrice, Giuseppe e Simone Santoleri, residenti a Giulianova, sono indagati per concorso in omicidio e occultamento di cadavere.