Nell’ambito di un più ampio e specifico piano d’intervento, predisposto dal comando provinciale di Macerata su tutto il territorio della provincia, prosegue senza sosta l’attività dei finanzieri della Tenenza di Porto Recanati che, nel corso di una mirata attività di controllo economico del territorio, volta tra l’altro al contrasto dell’abusivismo commerciale organizzato, hanno effettuato un’attività di polizia giudiziaria d’iniziativa che ha permesso di sequestrare e ritirare dal mercato circa 5000 cinturini per Apple Watch contraffatti, riconducibili a prodotti originali Apple ed idonei ad indurre in inganno i consumatori.
L’operazione scaturisce da un’attività di osservazione e analisi informativa, grazie anche all’ausilio degli applicativi informatici in uso al Corpo, che è sfociata in un’attività di polizia giudiziaria nei confronti di due società, i cui legali rappresentanti sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata per le fattispecie di reato di vendita di prodotti industriali con segni mendaci e ricettazione. Nell’immediatezza delle operazioni è stata anche effettuata una perizia speditiva della merce che ne confermava inequivocabilmente la contraffazione.
Peruviani arrestati per rissa: scatta l'avviso orale del questore. Il 7 aprile scorso, la questura di Macerata ha arrestato quattro cittadini peruviani di età compresa tra i 26 e i 38 anni, accusati di rissa aggravata. L’episodio è avvenuto nella serata di lunedì e ha visto coinvolti i quattro uomini, che si sono affrontati per motivi legati a questioni familiari. L'intervento tempestivo del personale dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, insieme alla Squadra Mobile, ha portato all'arresto dei protagonisti, tutti con precedenti penali.
Dopo l’arresto, la Questura ha avviato un’attenta valutazione amministrativa della posizione dei soggetti coinvolti, attraverso l'istruttoria della Divisione Polizia Anticrimine, per verificare la loro pericolosità sociale. Il questore di Macerata, Gianpaolo Patruno, ha deciso di adottare un provvedimento di prevenzione personale, nella forma aggravata dell'avviso orale, previsto dall’articolo 3 del Codice Antimafia (D. Lgs. 159/2011).
Questo avviso orale impone ai destinatari specifiche restrizioni, con l’obiettivo di dissuaderli dal continuare a perseguire condotte criminose e tutelare la sicurezza pubblica. L’avviso, inoltre, sottolinea che in caso di reiterazione dei reati, il questore potrà proporre al Tribunale misure più severe, come la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, per garantire il rispetto delle normative e la sicurezza dei cittadini.
Prosegue con intensità l'attività di controllo dei carabinieri nella provincia di Macerata, avviata a seguito dell'entrata in vigore delle nuove disposizioni del Codice della Strada lo scorso 14 dicembre 2024. I reparti del Comando provinciale, infatti, hanno intensificato i servizi su tutto il territorio, dai centri costieri fino all’entroterra, con l'obiettivo di verificare il rispetto delle nuove norme, ma anche di prevenire e contrastare reati di ogni genere.
Tra le priorità dei controlli, la sicurezza stradale. In poco più di tre mesi, i militari hanno deferito all'autorità giudiziaria 26 persone per guida in stato di ebbrezza alcolica, 6 per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e 2 per essersi rifiutati di sottoporsi all’etilometro. In 6 di questi casi, le infrazioni sono state accertate a seguito di interventi per incidenti stradali.
Il tasso alcolemico riscontrato nei conducenti ha oscillato tra 0,65 g/l e 2,53 g/l, con la maggior parte dei casi compresa tra 1 e 1,5 g/l. In tutti gli episodi, le patenti sono state ritirate, mentre i veicoli sono stati in genere affidati a persone indicate dagli stessi conducenti. In 7 casi si è invece proceduto al sequestro amministrativo del mezzo.
I controlli, svolti lungo le principali arterie viarie e nei pressi di obiettivi sensibili, non si limitano solo alla guida in stato alterato. L’attività dei carabinieri punta a scoraggiare tutte quelle condotte pericolose alla guida: dall’eccesso di velocità al mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, fino all’uso scorretto dei dispositivi di protezione.
Dal 14 dicembre a oggi, il Comando provinciale ha rilevato 257 incidenti stradali, di cui 2 con esito mortale e 70 con feriti, per un totale di circa 100 persone rimaste infortunate. Dati che evidenziano quanto sia ancora fondamentale lavorare sulla prevenzione e sul rispetto delle regole del codice della strada.
"L’obiettivo - sottolineano i carabinieri - è tutelare la vita e la sicurezza di tutti gli utenti della strada. Le attività di controllo non servono solo a punire chi sbaglia, ma soprattutto a sensibilizzare la cittadinanza e a promuovere una cultura della legalità e della responsabilità alla guida".
I controlli proseguiranno nelle prossime settimane, con particolare attenzione alle fasce orarie e alle zone a maggiore rischio. L’invito, rivolto a tutti i cittadini, è quello di mettere sempre al primo posto la sicurezza, propria e altrui, ogni volta che ci si mette alla guida.
La calma abituale di piazza della Vittoria, a Macerata, è stata bruscamente interrotta ieri pomeriggio, quando è scoppiata una violenta rissa tra due gruppi di cittadini peruviani. L'episodio si è sviluppato in prossimità del negozio "Frutta e verdura da Samy" in via Roma.
Intorno alle 19:20, le tensioni sono diventate evidenti quando, nei pressi dell'attività commerciale, si è creato un alterco. Diverse persone – tra cui donne e bambini – hanno partecipato attivamente agli scontri verbali, mentre oggetti come crauti, fragole, arance e mele venivano scagliati. Tra i passanti, il figlio del titolare del negozio è risultato colpito da un'arancia lanciata durante la mischia, costringendo i presenti ad intervenire e a fare una chiamata d'emergenza.
La rapidità dell'intervento è stata determinante: immediatamente dopo l'allarme, agenti delle Volanti sono giunti sul posto. Durante l'operazione, sono stati identificati e portati in questura quattro giovani peruviani, di età compresa tra i 26 e i 38 anni, ritenuti responsabili della rissa. Nei loro confronti è scattato l'arresto per il reato di rissa aggravata. Al momento si trovano ai domiciliari in attesa dell'udienza di convalida.
Durante lo scontro, uno dei partecipanti ha riportato lesioni personali con una prognosi di 10 giorni. Due degli arrestati, inoltre, sono stati trovati in possesso di un cutter e di una lama da cutter, posti dagli operatori sotto sequestro penale. È stato altresì sequestrato un coltello da cucina, consegnato agli agenti dal titolare del negozio “Frutta e verdura da Samy”, il cui possesso è stato ricondotto con certezza ad uno dei quattro soggetti arrestati grazie all’acquisizione e all'analisi analisi delle immagini riprese dal sistema di videosorveglianza comunale.
Le autorità stanno ancora indagando sull'episodio, che potrebbe avere un legame con quanto accaduto il sabato precedente a Santa Croce. In quell'occasione, una giovane donna peruviana era stata vittima di uno schiaffo in via Pantaleoni. L'evento aveva scatenato una reazione a catena: nel primo pomeriggio, alcuni familiari della donna, presumibilmente in cerca di vendetta, avevano dato il via a una “spedizione punitiva” nei pressi di via Spalato, culminata in una scenata clamorosa lungo la strada.
"Questi fatti non solo colpiscono la sicurezza dei cittadini, ma minano anche il senso di tranquillità e coesione sociale. Un grave errore considerare ancora la nostra provincia più sicura di altre", è quanto sottolinea - in una nota - il Segretario provinciale generale del Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia (Siulp), Damiano Cioppettini.
"Questa logica, negli ultimi 10 anni, ha portato ad una riduzione del 20% del personale per uffici come quello delle 'Volanti maceratesi' e del 40% della Polizia Stradale. In senso opposto è cresciuta la percezione di insicurezza tra i cittadini. È fondamentale che le istituzioni competenti prendano coscienza della gravità della situazione. Una delle soluzioni, per noi prioritaria, è investire nel controllo del territorio perché non possiamo permettere che la nostra provincia diventi un terreno fertile per l’illegalità", conclude Cioppettini.
Paura questa mattina, intorno alle 11:00, nel cuore del centro storico di Pesaro, dove il crollo di un solaio ha provocato il ferimento di tre operai all'interno del cantiere dell'ex convento di San Domenico, in via Giordano Bruno, a pochi passi da piazza del Popolo e dal mercato delle erbe.
Secondo quanto ricostruito dai soccorritori, il solaio ha ceduto improvvisamente durante alcuni lavori di ristrutturazione, facendo precipitare i lavoratori da un'altezza di circa cinque metri. Le persone coinvolte sono due italiani di 60 e 54 anni e un cittadino albanese di 33 anni.
Due operai sono riusciti a mettersi in salvo autonomamente, mentre il terzo è rimasto intrappolato sotto le macerie. L'uomo è stato liberato dai vigili del fuoco del comando di Pesaro, prontamente intervenuti, e affidato alle cure del personale sanitario del 118. Due dei feriti sono stati trasportati in ospedale in codice rosso, ma fortunatamente non sarebbero in pericolo di vita.
Sul posto, oltre al personale sanitario e ai vigili del fuoco, sono intervenuti i carabinieri e i tecnici dell'azienda sanitaria territoriale di Pesaro, per effettuare i rilievi e ricostruire l'esatta dinamica dell'accaduto. Le autorità competenti stanno ora accertando eventuali responsabilità e il rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro.
La Stazione Carabinieri di Tolentino ha denunciato un uomo di 42 anni, originario della Sicilia e già noto alle forze dell’ordine, per aver perpetrato una truffa ai danni di un 59enne disabile. Il caso, denunciato dalla vittima qualche giorno fa, ha portato all’avvio di un’indagine che ha permesso di identificare il truffatore.
Secondo quanto riportato dalla vittima, il fatto si è verificato mentre si trovava alla guida della sua automobile. L’uomo è stato avvicinato da un individuo che, con inganno, gli ha fatto credere di aver danneggiato il suo specchietto retrovisore in una presunta collisione. Il truffatore, sfruttando il timore della vittima di incorrere in problemi con la propria assicurazione, ha avanzato una richiesta di risarcimento di 100 euro per evitare presunti problemi burocratici. Il disabile, abboccando al raggiro, ha accettato di pagare la somma richiesta.
Grazie alla denuncia sporta presso i carabinieri, sono partite rapidamente le indagini che hanno portato all’individuazione del truffatore. L’uomo è stato denunciato all’autorità giudiziaria, con l’aggravante di aver approfittato della disabilità della vittima, sfruttando la sua vulnerabilità per trarre indebito profitto.
Il comando dei carabinieri di Tolentino, a fronte di questo episodio, rinnova l’invito alla cittadinanza, in particolare alle persone più fragili, "a fare attenzione ai tentativi di truffa che spesso si nascondono dietro richieste di denaro infondate. In caso di dubbio o sospetto, è fondamentale rivolgersi prontamente alle forze dell'ordine per segnalare l’incidente".
Inoltre, i carabinieri di Tolentino continueranno a organizzare incontri informativi periodici presso le parrocchie, i centri di aggregazione e altri luoghi di ritrovo della città, per sensibilizzare la popolazione e fornire utili consigli su come prevenire e contrastare le truffe, proteggendo così i cittadini più vulnerabili.
Continuano senza sosta i controlli dei carabinieri del Comando provinciale di Macerata, impegnati quotidianamente in una serie di verifiche mirate nei luoghi ritenuti più sensibili o a maggior rischio della provincia.
Nel corso degli accertamenti, i militari della stazione di Treia hanno denunciato un 29enne cittadino marocchino residente nella zona, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. L’uomo, infatti, è stato sorpreso fuori dalla propria abitazione senza alcuna autorizzazione dell'autorità giudiziaria competente. Non è la prima volta che il soggetto si rende protagonista di analoghe violazioni: per questo motivo i carabinieri hanno richiesto un aggravamento della misura cautelare.
Spostandosi nel Camerte, i militari della locale stazione hanno invece deferito in stato di libertà un 27enne originario della provincia di Avellino per guida in stato di ebbrezza alcolica. Il giovane è stato fermato durante un controllo nel centro abitato e sottoposto a test etilometrico: l’esito ha rilevato un tasso alcolemico compreso tra 0,8 e 1,5 grammi per litro, ben oltre il limite consentito dalla legge.
Per il conducente è scattata la denuncia alla competente autorità giudiziaria, come previsto dall'articolo 186 del Codice della Strada, che prevede una sanzione amministrativa da 800 a 3.200 euro e l’arresto da sei mesi a un anno. Inoltre, gli è stata immediatamente ritirata la patente di guida e decurtati 10 punti. Le operazioni si inseriscono nel quadro dell’impegno costante dei Carabinieri per garantire sicurezza e legalità sul territorio provinciale.
Nel pomeriggio di venerdì e nella mattinata di sabato scorsi, le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli sul territorio di Civitanova Marche e Porto Recanati, in seguito alle decisioni prese nel Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto dal Prefetto della provincia di Macerata. L’operazione ha visto la partecipazione di numerosi reparti, tra cui la polizia di Stato della Questura di Macerata, il Reparto Prevenzione Crimine di Perugia, l'Arma dei carabinieri, la guardia di Finanza, compresa un'unità cinofila, e la polizia Locale.
I controlli si sono concentrati in alcune delle zone più sensibili dei due comuni, come la Stazione Ferroviaria, il Casello Autostradale, il lungomare e le aree ritenute maggiormente a rischio. L'operazione ha portato all'identificazione di oltre 200 persone e al controllo di più di 100 veicoli.
Un intervento particolare ha coinvolto il cane antidroga della Guardia di Finanza, che venerdì pomeriggio ha fiutato una modesta quantità di marijuana su una ragazza di 30 anni, originaria dell’Umbria, all'interno della stazione delle Ferrovie dello Stato di Civitanova Marche. Successivamente, le forze dell'ordine hanno esteso l’indagine, trovando un ulteriore quantitativo di sostanza stupefacente presso la sua abitazione. Per la giovane è scattata una sanzione amministrativa, ai sensi del Testo Unico sugli Stupefacenti.
Nel corso delle operazioni, nella mattinata di sabato 5 aprile a Porto Recanati, gli agenti della polizia di Stato hanno dato esecuzione a un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Macerata. A finire in manette è stato un cittadino senegalese di 46 anni, condannato a un anno e quattro mesi di reclusione per i reati di ricettazione. L’uomo è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Fermo.
Era da poco passata la metà della mattina, intorno alle 10:45, quando un incidente si è verificato in corso Matteotti, a Porto Recanati. Una donna di 72 anni è stata investita da un’auto mentre stava attraversando la strada sulle strisce pedonali. Le dinamiche dell’impatto sono ancora in fase di accertamento.
Tempestiva la chiamata ai soccorsi: in pochi minuti è arrivata sul posto un’ambulanza del 118. Dopo una prima valutazione delle condizioni della donna, i sanitari hanno ritenuto necessario l’intervento dell’eliambulanza.
Il velivolo è atterrato poco dopo, ma è ripartito senza la paziente che è stata invece trasferita in ambulanza all’ospedale regionale di Torrette, ad Ancona, centro di riferimento per i traumi più complessi. Gli agenti della polizia locale hanno eseguito i rilievi del caso per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.
Un’escursione speleologica si è trasformata in tragedia sabato sul Monte Nerone, in provincia di Pesaro-Urbino. Un uomo di 47 anni, residente in Umbria, ha perso la vita dopo essere stato colto da un malore mentre si trovava all'interno di una delle grotte dei Cinque Laghi, durante un’attività esplorativa insieme al gruppo del CAI di Città di Castello.
Il dramma si è consumato a circa 15 minuti dall’ingresso della grotta. Nonostante i tempestivi tentativi di rianimazione da parte dei compagni di escursione, per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Sul posto sono intervenute squadre del Soccorso Alpino e Speleologico delle Marche, tra cui sette tecnici specializzati in ambienti ipogei, accompagnati dalla dottoressa Cristiana Pavan dell’equipe dell’elisoccorso, che ha potuto solo constatare il decesso.
Per garantire le comunicazioni con il personale all’interno della grotta, è stato necessario stendere un cavo telefonico dall’esterno fino al punto in cui si trovava la salma. Le operazioni di recupero, iniziate nel pomeriggio, si sono concluse poco dopo le 19:00, dopo oltre due ore di intervento, e solo in seguito all'autorizzazione dell'autorità giudiziaria.
A supporto delle squadre del Soccorso Alpino e Speleologico sono intervenuti anche i vigili del fuoco del distaccamento di Cagli, che hanno dovuto disostruire l’ingresso della grotta con mezzi meccanici per permettere il passaggio della barella speleo. Presenti sul posto anche i carabinieri e il personale sanitario del 118.
Il tragico evento ha scosso l’intera comunità speleologica e gli amici del CAI di Città di Castello, con cui la vittima condivideva la passione per l’esplorazione del mondo sotterraneo.
Nel corso delle ultime ore, i carabinieri delle stazioni di Tolentino e Treia hanno denunciato due persone per evasione, entrambe sottoposte a misure restrittive della libertà personale e sorprese fuori dalle rispettive abitazioni senza autorizzazione.
A Tolentino, i militari hanno segnalato all’Autorità Giudiziaria un 27enne di origine egiziana, residente a Macerata, già noto alle forze dell’ordine, per essersi allontanato arbitrariamente dal domicilio, in violazione della misura degli arresti domiciliari disposta dal Tribunale di Macerata.
L’uomo è stato notato nella zona industriale della città e, a seguito delle opportune verifiche, è stata confermata la sua presenza sul posto, portando così alla sua denuncia.
Analoga vicenda si è verificata a Treia, dove i carabinieri locali hanno denunciato un 29enne del posto, anch’egli sottoposto alla misura alternativa della detenzione domiciliare, disposta dall’Ufficio di Sorveglianza di Macerata.
Durante un controllo notturno, i militari hanno accertato che l’uomo si era allontanato senza alcuna autorizzazione. Non si tratta di un episodio isolato: il soggetto era già stato segnalato in passato per analoghe violazioni.
Entrambi i casi sono ora al vaglio dell'autorità giudiziaria competente, a cui spetterà valutare eventuali provvedimenti più severi nei confronti dei denunciati.
Un’auto si è ribaltata questa mattina lungo la superstrada, in direzione mare, tra gli svincoli di Belforte del Chienti e Tolentino Sud. Erano circa le 7 quando, per cause ancora in fase di accertamento, una Fiat Panda si è capovolta sulla carreggiata.
Alla guida del veicolo una donna di 49 anni, che avrebbe perso il controllo dell’auto senza il coinvolgimento di altri mezzi. Fortunatamente, è riuscita a uscire da sola dall’abitacolo prima dell’arrivo dei soccorsi.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i vigili del fuoco, il personale sanitario del 118 e la polizia stradale. La 49enne è stata trasportata all’ospedale di Macerata per accertamenti: le sue condizioni non sono gravi.
La Stazione carabinieri di Tolentino ha concluso un'importante indagine nel campo delle truffe online, denunciando una donna di 43 anni, originaria di Rieti e senza fissa dimora, già conosciuta dalle forze dell'ordine. La donna è accusata di aver truffato una 31enne di Belforte del Chienti.
La vittima, alla ricerca di un'auto, aveva trovato un annuncio di vendita su "marketplace", una piattaforma e-commerce di Facebook. Dopo aver preso contatti con la venditrice e concordato le modalità di acquisto, la donna ha versato un bonifico bancario di 4.430 euro, ma non ha mai ricevuto il veicolo promesso.
Grazie alla querela presentata dalla vittima ai carabinieri di Tolentino, sono scattate le indagini che hanno portato all’identificazione della truffatrice. La donna è stata denunciata all'autorità giudiziaria per il reato di truffa.
Nella serata di ieri, i carabinieri della Stazione di Camerino hanno denunciato all'autorità giudiziaria due donne, una 39enne e una 69enne, entrambe residenti nella provincia di Macerata, con l'accusa di furto aggravato. Le due donne sono state fermate all'uscita di un supermercato camerte. Durante il controllo, i militari hanno accertato che le donne avevano rubato generi alimentari e cosmetici, nascondendoli nelle tasche dei loro cappotti. La merce è stata interamente recuperata e restituita al gestore del supermercato.
Nel frattempo, i carabinieri di Matelica, su ordine dell'Autorità Giudiziaria di Macerata, hanno arrestato un 28enne residente a Esanatoglia. L'uomo dovrà scontare una pena di 4 mesi di reclusione per il reato di porto abusivo di armi. Rinvenuto e arrestato dai militari, il 28enne è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Fermo, dove dovrà scontare la pena stabilita dall’autorità giudiziaria.
Nella notte tra giovedì e venerdì, vi è stato un tentativo di furto a Porto Recanati. Una banda di cinque malviventi, armati di una mazza, ha sfondato la vetrata del centro scommesse situato in piazza del Borgo, ma è stata costretta a fuggire a mani vuote grazie alla prontezza dei vicini e all'intervento tempestivo delle forze dell'ordine.
Secondo la ricostruzione dei fatti, poco dopo la mezzanotte, i ladri hanno colpito con violenza la porta a vetri del locale, provocando un frastuono che ha attirato l'attenzione dei residenti. Alcuni di loro, sentendo i rumori sospetti, non hanno esitato a contattare i carabinieri. Sul posto sono arrivati rapidamente i militari, ma quando sono giunti, i malviventi si erano già dileguati, fuggendo nelle vie secondarie del quartiere.
All'interno del centro scommesse, i ladri hanno rovistato alla ricerca di denaro, ma non hanno trovato nulla. L'incasso della giornata, infatti, era stato già ritirato dal titolare, che ha evitato che i malviventi potessero fare bottino.
Le indagini sono in corso e la caccia alla banda è ufficialmente iniziata. I carabinieri stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza per cercare di risalire all’identità dei malviventi, che potrebbero aver compiuto altri reati nella zona.
Grave incidente nel tardo pomeriggio di oggi, poco prima delle 18:30, lungo la strada provinciale 71, dove due autovetture sono rimaste coinvolte in uno scontro. A seguito dell’impatto, uno dei veicoli è finito fuori strada.
Sul posto sono intervenuti prontamente i vigili del fuoco del distaccamento di San Benedetto del Tronto, che hanno proceduto all’estrazione del conducente rimasto incastrato nell’abitacolo. L’uomo è stato immediatamente affidato alle cure dei sanitari del 118, che, valutata la gravità delle sue condizioni, hanno richiesto l’intervento dell’eliambulanza per il trasporto urgente in ospedale.
Anche il passeggero dell'altra auto coinvolta nel sinistro è stato assistito dal personale sanitario, seppure in condizioni meno critiche. Terminate le operazioni di soccorso, i vigili del fuoco hanno provveduto alla messa in sicurezza dei mezzi e dell’area interessata dall'incidente. Sul posto anche le forze dell’ordine per i rilievi di rito e la gestione del traffico, che ha subito rallentamenti.
Nella mattinata di ieri, 3 aprile, la Squadra Mobile della Questura ha eseguito l’ordine di esecuzione per la carcerazione nei confronti di un cittadino extracomunitario di origini gambiane, di 26 anni, domiciliato a Macerata. Il provvedimento è stato emesso dall’Ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, in seguito a una serie di reati commessi dall’uomo nel corso degli ultimi anni.
Il 26enne, già noto alle forze dell’ordine per diversi crimini contro la persona e per reati legati agli stupefacenti, si è reso protagonista di numerosi episodi che hanno suscitato preoccupazione e allarme nella comunità maceratese. Le sue azioni, che vanno dalle minacce alle lesioni, fino a un tentato omicidio, hanno coinvolto sia connazionali che persone di altre nazionalità.
Il provvedimento di carcerazione è stato emesso in seguito alla violazione delle misure cautelari a cui l'uomo era sottoposto, ovvero gli arresti domiciliari, per un precedente reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Dopo gli accertamenti di rito, il 26enne è stato tradotto presso la Casa di reclusione di Fermo, dove dovrà scontare una pena di un anno e dieci mesi di reclusione per i crimini commessi.
I carabinieri del Comando Stazione di Mogliano, in collaborazione con i militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro, hanno portato a termine un'importante attività ispettiva nell'ambito dei controlli di sicurezza sul lavoro nel settore edile. L'intervento si è svolto presso un cantiere di ristrutturazione, ubicato nel centro di Petriolo, dove si stavano effettuando lavori sia interni che esterni.
Durante i controlli, è emerso che l’impresa edile coinvolta non aveva adottato le necessarie misure di sicurezza, in particolare per quanto riguarda le impalcature e i ponteggi. Il titolare dell’impresa, con sede legale a Corridonia, non aveva predisposto le adeguate opere provvisionali per evitare il rischio di caduta di persone o materiali, una grave violazione delle normative in materia di sicurezza sul lavoro.
A seguito degli accertamenti, il socio dell’impresa è stato denunciato all’autorità giudiziaria per non aver preso le dovute precauzioni, violando le disposizioni che regolano la sicurezza nei cantieri edili. Inoltre, l’impresa è stata sanzionata con una multa di 9.112,57 euro e ha ricevuto la prescrizione di regolarizzare immediatamente lo stato dei luoghi, al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza richieste dalla legge.
Controlli sulla lotta al lavoro nero: richeista la sospensione di un'attività di autolavaggio a Camerino. Nell’ambito delle ordinarie attività di controllo sul territorio, i finanzieri della Tenenza di Camerino hanno intensificato le operazioni di monitoraggio per prevenire e contrastare gli illeciti legati al lavoro nero. Le indagini preliminari, che hanno compreso il costante controllo economico del territorio e l'analisi delle banche dati a disposizione del Corpo, hanno portato ad un'operazione mirata nei confronti di un’attività commerciale operante nel settore del lavaggio auto.
Durante l’ispezione, le forze dell'ordine hanno accertato la presenza di cinque lavoratori, di cui quattro risultati impiegati “in nero”. L’analisi della documentazione obbligatoria ha rivelato che l'impresa non aveva effettuato le necessarie comunicazioni preventive per l’instaurazione dei rapporti di lavoro. La situazione ha portato all’avanzamento di una proposta di sospensione dell'attività commerciale da parte dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro, in quanto il numero di lavoratori irregolari riscontrato rappresentava almeno il 10% della forza lavoro presente al momento del controllo.
In aggiunta, in base alla legge n. 73/2002, che regola le disposizioni urgenti sul lavoro irregolare, sono state comminate sanzioni amministrative nei confronti del legale rappresentante dell’attività, per un importo che varia tra 1.950 euro e 11.700 euro per ciascun lavoratore “in nero” rilevato.
Nel pomeriggio di ieri, intorno alle 17:00, i vigili del fuoco di Camerino sono intervenuti a Valfornace per liberare una poiana rimasta intrappolata in una recinzione metallica. L'animale, un rapace di media grandezza, si era incastrato tra le maglie della recinzione, rischiando di subire danni gravi.
Gli operatori dei vigili del fuoco, giunti prontamente sul posto, hanno messo in atto le operazioni necessarie per liberare la poiana con estrema cautela, evitando qualsiasi tipo di trauma per l'animale. Una volta estratta, la poiana è stata affidata al richiedente, che si occuperà di trasportarla alla clinica veterinaria di Matelica per un controllo sanitario e per garantire che non avesse riportato ferite