L'Amministratore Delegato di Banca Adriatica Alberto Pedroli e il Direttore Retail Giordano Fulvi hanno consegnato al Sindaco di Valfornace Massimo Citracca un assegno di 35 mila euro, destinato al rifacimento degli impianti sportivi in località Pievebovigliana, fortemente lesionati dagli eventi sismici del 2016. La donazione è frutto di una raccolta fondi che Banca Adriatica, ex Nuova Banca Marche, ha lanciato per aiutare le popolazioni colpite dal sisma.
L'Amministraxione di Valfornace, piccolo Comune dell'alto maceratese istituito a gennaio grazie all'accorpamento di Fiordimonte con Pievebovigliana, investirà i fondi donati da Banca Adriatica nel rifacimento della pavimentazione dei due impianti sportivi polivalenti di via Fornace a Pievebovigliana, impianti che saranno utilizzati per il calcetto, il basket la pallavolo e il tennis.
Lo scorso anno, inoltre, Banca Adriatica aveva donato 80 mila euro al comune di Arquata del Tronto, frutto di una precedente raccolta fondi lanciata dopo la prima grande scossa di terremoto che aveva colpito il centro Italia nell'agosto 2016.
Nei giorni 7 e 8 ottobre 2017 a Pievebovigliana (Valfornace) sono state organizzate due importanti iniziative.
Sabato 7 è previsto un incontro-convegno intitolato “Il Castagno, non solo albero da frutto, ma specie multifunzionale” che vedrà la partecipazione di due vere autorità in materia, il prof. Tiziano Gardi e il dott. Rinaldo Amorosi, che renderanno certamente molto interessante il tempo dedicato a questa iniziativa.
Sarà anche possibile effettuare una passeggiata didattico - naturalistica nel sentiero natura di Roccamaia, una bella esperienza per gli amanti dell'ambiente.
Domenica 8 si svolgerà invece la sagra della castagna durante la quale sarà possibile, presso gli stand gastronomici, gustare alcuni prodotti preparati al momento.
In serata ci sarà anche un intrattenimento musicale.
Nelle Marche il 15 settembre gli studenti torneranno fra i banchi di scuola. Ma con tanti interrogativi, perchè oltre il 34% delle scuole nelle zone colpite dal sisma è risultato ad oggi inagibile.
I dati diffusi dalla Protezione Civile registrano cifre come 824 edifici scolastici nelle zone terremotate non sicuri dopo il sisma del 24 agosto 2016. La ricostruzione post terremoto procede lenta e Save The Children non lo accetta. Soltanto a metà luglio è partito il piano per la riapertura di 82 scuole del Centro Italia, basato su un investimento dello Stato stimato in circa 215 milioni di euro che nel dettaglio prevede la ricostruzione di 50 edifici, l'adeguamento antisismico di altri 26 e infine il miglioramento e l'ampliamento per altre 6 strutture.
Ma all'indomani dell'apertura del nuovo anno scolastico non c'è un tetto per i ragazzi delle "zone rosse". Si prevedono problemi per docenti e ragazzi sui giorni obbligatori di aula.
Sulla vicenda arriva anche una nota di ActionAid che subito dopo il terremoto del 24 agosto 2016 ha subito sostenuto le zone del centro-Italia colpite dal sisma e la sua attività è proseguita anche con gli eventi sismici successivi. Un supporto fondamentale ha cercato di darlo nella ricostruzione degli istituti scolastici, ma qui emergono alcuni problemi. ActionAid ha infatti parlato di una ricostruzione lenta e poco chiara, con uno scarso coinvolgimento delle comunità.
A oltre un anno dalla prima scossa, molti bambini - degli oltre 30 mila studenti che tra pochi giorni dovranno affrontare il nuovo anno scolastico nei territori del cratere - si apprestano a tornare a scuola in strutture d’emergenza. Nelle ordinanze del Commissario straordinario specifiche sulla ricostruzione, il governo ha previsto 72 scuole di nuova costruzione nelle quattro regioni colpite dalle scosse (Marche, Lazio, Abruzzo e Umbria), mentre per altre 40 sono in programma interventi per adeguare, completare, migliorare o ampliare le strutture. Dall’analisi della documentazione resa pubblica non è tuttavia possibile capire quando gli studenti potranno tornare in edifici non provvisori. “Ricominciare dalle scuole” è il motto della ricostruzione post terremoto, ma sono ancora troppi i punti poco chiari sulla ricostruzione e sull’agibilità degli edifici scolastici. “Una ricostruzione efficace non può che essere trasparente e partecipata. Ad oggi non sappiamo ancora quante sono le risorse totali messe in campo grazie alle donazioni, ai fondi pubblici e a quelli privati. Per una vera rinascita, non solo materiale, sono indispensabili strumenti di trasparenza informativa e percorsi di partecipazione mirati alla costruzione di spazi di dialogo aperto, inclusivo e informato tra istituzioni e cittadini in merito alla ricostruzione e allo sviluppo del territorio”, dichiara Marco De Ponte, Segretario Generale di ActionAid Italia.
In generale, la gestione della ricostruzione appare piuttosto accentrata: le decisioni sono prese dal Commissario Straordinario e dai governatori delle quattro regioni colpite, in qualità di vice commissari per la ricostruzione, senza un reale coinvolgimento delle comunità locali. Inoltre, non è chiaro perché le risorse della terza campagna di raccolta fondi post sisma - arrivata a quota 3,2 milioni di euro con l’obiettivo specifico di ricostruire le scuole - siano stati destinati anche ad altre opere pubbliche. A seguito del terremoto ActionAid ha scelto di intervenire nelle scuole perché ritiene che siano la base per ricostruire le comunità e il tessuto sociale. L’organizzazione ha lavorato insieme al Ministero dell’Istruzione per accompagnare studenti e insegnanti nella difficile ripresa dell’anno scolastico. In particolare, ActionAid ha avviato il progetto “METE - Percorso di riscoperta della Memoria e dell’idEntità Territoriale localE” nelle scuole di Camerino, Pieve Torina e Valfornace nelle Marche. ActionAid ha inoltre partecipato al corso “A scuola di resilienza: apprendere e insegnare dopo una catastrofe”, organizzato dal MIUR con la Direzione scientifica dell’Università dell’Aquila, un percorso formativo rivolto ai docenti per accompagnarli nella difficile ripresa delle lezioni. Nelle province di Ascoli Piceno e Macerata, ActionAid opera in tre istituti comprensivi, quelli di Pieve Torina, Camerino e Acquasanta Terme, i quali, a loro volta, abbracciano otto località: Pieve Torina, Valfornace, Visso, Muccia, Camerino, Fiastra, Acquasanta Terme e Arquata del Tronto. Anche nel cratere aquilano, dove ActionAid è presente dal 2009 ancora sono tante le domande senza risposta. Ad oggi nessun progetto di ricostruzione delle scuole pubbliche è partito e migliaia di ragazzi riprenderanno le lezioni per l’ottavo anno consecutivo in strutture “temporanee”. La struttura che ospita il maggiore liceo della città (oltre 1000 studenti) viene dichiarata inagibile e gli studenti divisi in tre differenti plessi, mentre mancano le verifiche di vulnerabilità in altre strutture di competenza comunale e provinciale.
Il 15 settembre potranno tornare a scuola i ragazzi di Valfornace, uno dei comuni delle Marche più colpiti dal terremoto del 26 e 30 ottobre del 2016.
“La ripresa dei nostri territori è possibile ed inizia con il lavoro, la fiducia nelle nostre possibilità e con l'entusiasmo dei ragazzi che ritrovano la loro scuola, frutto della donazione di un’azienda sensibile e solidale, che ringraziamo di cuore”. Questo il messaggio di Vasco Errani, Commissario del Governo per la Ricostruzione nei territori colpiti dal sisma del 24 agosto 2016, durante l’evento di inaugurazione della scuola tenutosi oggi a Valfornace.
La nuova struttura scolastica, donata da Salini Impregilo, che sostituisce la vecchia scuola “Ugo Betti” resa inagibile dal sisma, è stata infatti inaugurata oggi alla presenza del sindaco di Valfornace Maurizio Citracca e delle massime cariche istituzionali della Regione Marche, insieme all’Amministratore Delegato di Salini Impregilo, Pietro Salini.
Salini Impregilo, il gruppo italiano tra i più grandi player globali nelle grandi infrastrutture complesse, il 28 febbraio scorso ha donato la scuola al Comune di Valfornace, un piccolo centro in provincia di Macerata nato dall’unione dei comuni di Pievebovigliana e Fiordimonte, duramente colpiti dal sisma che – tra l’agosto e il novembre del 2016 – ha messo in ginocchio il Centro Italia. Da allora tecnici e operai hanno lavorato a ritmi serrati per consegnare il complesso in tempo per la riapertura dell’anno scolastico.
Il nuovo istituto di Valfornace ospiterà la scuola materna, primaria e secondaria per un totale di 120 alunni. È un edificio moderno di 540 metri quadrati, circondato da un giardino, e dotato di una mensa, un refettorio e un’aula polifunzionale ribattezzata l’Atelier.
"Siamo una società globale che non dimentica le radici italiane, e per questo abbiamo voluto dare un segnale di speranza con la donazione della scuola”, esordisce Pietro Salini durante la inaugurazione della nuova scuola donata dal Gruppo di Salini Impregilo a Valfornace, comune di Macerata fortemente colpito dal terremoto del Centro Italia nel 2016.
“Desideravamo aiutare i ragazzi del territorio con una scuola, che entro l’apertura dell’anno scolastico potesse ridare un futuro scolastico a tutti i ragazzi che sono qui e che vogliono continuare a vivere in un territorio che deve dare loro un futuro, ricominciando a fare quel percorso formativo che poi li porterà un giorno a laurearsi e a lavorare insieme a noi in giro per il mondo, magari giovani ingegneri. E l’investimento nella scuola e nel futuro è il migliore investimento che si possa fare sulle nuove generazioni. E’ un investimento che noi facciamo spesso in molti luoghi nel mondo, lavorando con università come il Politecnico di Milano e facendo fare esperienza a giovani ingegneri nei nostri cantieri”, continua Pietro Salini.
“Siamo riusciti a lavorare molto bene con il Commissario del Governo per la Ricostruzione, Vasco Errani, e con l’amministrazione locale, per fare ciò che desideravamo di più: riuscire a costruire la struttura scolastica prima dell’inizio delle lezioni. Sono molto contento che possiamo far sì che l’anno scolastico si apra senza ritardi con una nuova struttura anche innovativa. E’ un bel segnale. Di sicuro quando c’è qualcuno costretto a vivere in una tenda le regole vanno viste in modo diverso rispetto ad una normale situazione in cui si può pianificare con grande anticipo, come una ferrovia. Emergenza significa che bisogna scegliere dei percorsi adatti a ridare una casa, un letto, un bagno alle persone che stanno per strada. Per questo considero questa scuola un bel risultato: 12 settimane per realizzare tutto, tenendo conto delle procedure, con il Comune che è riuscito a fare tutto nei tempi per garantire il funzionamento nel rispetto delle norme. Ritengo importante che un paese come il nostro, spesso sconvolto da fattori climatici, da sismi e da altri fattori ambientali, riesca presto a dotarsi di procedure molto snelle per intervenire a supporto immediato delle persone”.
“Bisogna pensare al futuro della nostra nazione, bisogna investire sul nostro paese, bisogna formare e far crescere le persone, creare lavoro, creare le condizioni per cui chi voglia tentare un’attività imprenditoriale lo possa fare e possa disporre di strutture che gli consentano di competere nel mondo. Oggi noi siamo una società internazionale che ha iniziato dall’Italia ed è diventata in pochi anni una multinazionale, con il 93% del fatturato realizzato all’estero, circa 40mila persone che lavorano insieme a noi in tutto il mondo e circa 7 miliardi di fatturato, il 30% negli Stati Uniti.
I dati del primo semestre 2017 ci hanno dato una forte spinta: Il livello degli ordini di questo periodo ha superato le nostre aspettative, raggiungendo 4 miliardi di euro. Cosi come il fatturato che è cresciuto del 12%, fino a superare i €3 miliardi di euro.
Anche la nostra visione di orientare una parte importante delle nostre risorse verso gli Stati Uniti e in particolare nella società statunitense Lane Construction sta dando ottimi risultati. Lane in questi primi sei mesi ha raggiunto un valore di nuovi ordini acquisiti pari a 1.9 miliardi di euro, un incremento del 59% rispetto ai risultati dello scorso anno.
Ultimo traguardo raggiunto in termini temporali è il riconoscimento della prestigiosa rivista specializzata americana Engineering News Record – ENR, che ha confermato per il quinto anno consecutivo il nostro gruppo come primo costruttore mondiale nel settore acqua. Per la prima volta, inoltre, siamo entrati nella top 10 del comparto Transportation e nella top 10 dei costruttori nel mercato degli Stati Uniti.
Al di là dei numeri e dei riconoscimenti, questi sono segnali che ci incoraggiano a continuare sulla strada dettata dal Piano Industriale 2016-2019. Il secondo semestre è cominciato bene e per noi la seconda parte dell’anno è la parte più importante sotto il profilo dello sviluppo e della crescita del fatturato. Oggi abbiamo segnali di assoluto allineamento rispetto alle previsioni”.
Valfornace riparte dal futuro. Dopo il terremoto che ha colpito le regioni dell’Italia Centrale nell’ottobre del 2016, il paese in provincia di Macerata guarda avanti e riparte dai giovani. Il 6 settembre sarà inaugurata la nuova scuola, per accogliere 120 alunni, donata da Salini Impregilo che ha deciso di investire sui giovani e sulla loro formazione per ridare alla popolazione la speranza di una rapida ripresa.
L’inaugurazione dell'Istituto "Ugo Betti" si terrà alle ore 12.30 a Valfornace, con la partecipazione delle autorità locali e dell’Amministratore Delegato di Salini Impregilo, Pietro Salini. La nuova struttura, realizzata dopo che la vecchia scuola è stata resa inagibile dal terremoto, ospiterà i bambini della materna, delle elementari e i ragazzi delle medie, che potranno quindi iniziare il nuovo anno regolarmente. Una scuola che rappresenta il ritorno alla normalità e ad una rinnovata fiducia nel futuro per i 120 studenti, per le loro famiglie e per l’intero paese.
Prima tappa della decima edizione di "Sibillini e dintorni" è stata Cingoli e la sala degli stemmi del palazzo comunale in cui si trovano la 'Madonna del Rosario" di Lorenzo Lotto e le altre opere d'arte che erano nella Chiesa di San Domenico e che là sono state trasferite dopo i sismi dello scorso anno. Una partenza significativa per la Scuderia Marche-Club Motori Storici, che organizza uno dei raduni di auto d'epoca fra i più premiati d'Italia e che ha voluto dedicarne il decennale alla 'Marca in ripresa'.
Settantuno chilometri e 659 metri: è questa la distanza percorsa dalla carovana di auto d'epoca nella prima delle tre giornate di kermesse motoristica. Alle 10.40 di stamani, infatti, una dietro l'altra le vetture storiche provenienti da tutta Italia si sono affacciate nella splendida piazza Vittorio Emanuele II dove sono rimaste in esposizione fino al termine della mattinata.
Il fascino delle signore d'epoca ha conquistato i cingolani che le hanno accolte con curiosità ed entusiasmo. Gli equipaggi, mai così numerosi come in questa edizione, hanno seguito con scrupolosa diligenza il percorso indicato nel roadbook che hanno in dotazione: in gergo lo chiamano 'radar' e serve per affrontare in massima sicurezza - propria e del traffico veicolare regolare - tutti i rettilinei, le curve, i bivi, gli avvallamenti e le ripide salite previsti nel circuito studiato appositamente per far apprezzare il paesaggio maceratese in tutta la sua bellezza. Per mesi lo staff della Scuderia Marche, in particolare Nicola Fermani, Andrea Dari, Luigi Molini e Armando Grassetti, si è preoccupato di tracciare su mappa ogni dettaglio delle strade che le auto percorreranno in questi giorni: una cura che si somma alla presenza di motociclisti che segnalano la carovana di vetture in apertura e in chiusura come pure alla presenza di volontari e mezzi della CRI a disposizione per qualunque emergenza.
Una volta raggiunto il "Balcone delle Marche", gli equipaggi sono stati ricevuti dal primo cittadino di Cingoli, Filippo Saltamartini, e da Paolo Petrini della Banca Mediolanum di Macerata, che è il principale sostenitore privato della kermesse.
Nel riprendere la strada verso il capoluogo di provincia, poi, le affascinanti signore d'epoca hanno fatto una sosta a San Faustino di Cingoli prima di rientrare a Macerata per la visita guidata alle case di terra dell'Ecomuseo Villa Ficana. Dalle 19 e fino a tarda sera, alcune delle vetture sono in esposizione in piazza Mazzini.
Domani, venerdì 25 agosto, sarà la volta del Lago di Fiastra e Valfornace. A partire dalle 21.45, appuntamento imperdibile in piazza della Libertà a Macerata per la Rievocazione Storica del Circuito della Vittoria e la presentazione di tutte le straordinarie protagoniste di questa edizione di "Sibillini e dintorni".
Seguirà racconto fotografico della prima giornata di raduno a cura di Giuseppe Saluzzi e Andrea Muti.
Fra le auto d'epoca che prendono parte al raduno della Scuderia Marche anche la Lancia Aurelia del film "Il sorpasso".
Giovedì 24 agosto arrivano i gioielli d'epoca di "Sibillini e dintorni", il raduno di auto storiche promosso dalla Scuderia Marche - Club Motori Storici e che festeggia il suo decimo compleanno con un'edizione speciale che fa tappa a Cingoli e Macerata giovedì 24, a Fiastra, Valfornace e nuovamente Macerata venerdì 25 agosto, a Montecosaro e Appignano sabato 26 agosto.
Per stringere in un abbraccio "La Marca in ripresa", tema di quest'anno della kermesse automobilistica, sono attesi nel maceratese oltre sessanta equipaggi provenienti da tutta Italia; fra loro anche la giornalista del Tg1 Francesca Grimaldi.
La carovana è composta da autentici capolavori di design e meccanica costruiti fra il 1919 e il 1967 che hanno fatto la storia dell'automobilismo mondiale, come la Cisitalia 202 SC Berlinetta del 1947, identica a quella esposta al Museum of Modern Art (MoMA) di New York. Susciterà curiosità e sguardi ammirati la Lancia Aurelia B24 convertibile del 1956, l'auto a bordo della quale Gassman e Trintignant sfrecciavano per le vie di una Roma deserta degli anni sessanta del Novecento ne "Il sorpasso" di Dino Risi.
Il programma della tre-giorni prevede la tappa d'apertura giovedì a Cingoli alle 11, poi, nel pomeriggio gli equipaggi visiteranno l'ecomuseo di Villa Ficana a Macerata quindi dalle 19 alcune delle auto saranno in esposizione in piazza Mazzini. Alle 21.30 musica travolgente e gioielli d'epoca allo Sferisterio per la serata promossa dalla Scuderia Marche, con il sostegno del Comune di Macerata e la collaborazione della CRI-comitato di Macerata. A fare da scenografia d'eccezione al concerto della band THE KING-Elvis Presley Tribute, con la partecipazione del Coro polifonico 'G. Spontini' e della Angel's Rock Dance, sul palco dell'arena maceratese saliranno una Ford Mustang Zagato del 1967 e una Chevrolet Corvette del 1958, lo stesso modello appartenuto ad Elvis. All'indimenticabile re del rock 'n' roll, a quarant'anni dalla morte, è dedicato lo spettacolo di beneficenza a favore della CRI per il quale sono esauriti i posti prenotabili: i posti in loggione saranno distribuiti giovedì 24 agosto, a partire dalle 10 presso l'info point di "Sibillini e dintorni" allestito in viale Trieste 5 e dalle 19 presso il gazebo della CRI allestito in piazza Nazario Sauro.
Nel secondo giorno di raduno, venerdì 25 agosto, la carovana di "Sibillini e dintorni" è attesa alle 10.30 al belvedere del lago di Fiastra poi a Valfornace (zona campi sportivi) alle 12 per fare visita alle comunità colpite dal terremoto; nel pomeriggio ritorno verso il capoluogo di provincia, dove in serata si terrà la 10ª Rievocazione storica del Circuito della Vittoria. Venerdì sera, infatti, le auto storiche percorreranno Corso Cavour, via Garibaldi, via Lauri, via Crescimbeni, piazza Vittorio Veneto e Corso della Repubblica quindi sosteranno in piazza della Libertà dove quest'anno si terrà a partire dalle 21.45 l'unica presentazione al pubblico di tutta la carovana. Particolarmente nutrito il gruppo delle vetture sportive partecipanti: fra le altre, c'è una Morgan tipo F del 1938, singolare 3 ruote come quella apparsa in "Hollywood Party", il film del 1968 diretto da Blake Edwards con Peter Sellers; una Chenard & Walcker del 1923, modello della casa automobilistica che si è aggiudicata nel 1923 la prima edizione della 24 ore di Le Mans e nel 1925 la seconda edizione della 24 ore di Spa in Belgio; due Fiat spider del 1921 e '31, una Jaguar SS 100 del 1936 e una Jaguar XK120 del 1951, una Porsche 356C del 1963. Gli equipaggi vestiranno abiti d'epoca e l'abbinamento auto/abito più elegante si aggiudicherà "La più bella sei tu" a cura della Croce Rossa Italiana-comitato di Macerata.
Sabato 26 agosto, ultima giornata di raduno, le auto arriveranno alle 9 in piazza Trieste a Montecosaro e lì sosteranno fino al pomeriggio per poi riprendere il loro percorso fra valli e colline maceratesi fino ad Appignano alle 19, dove rimarranno in mostra lungo le mura urbiche fino alle 23.
Modifiche al traffico
Disposte dal comando di Polizia Urbana le modifiche al traffico per consentire lo svolgimento delle manifestazioni di Sibillini & Dintorni. Il 24 agosto per lo spettacolo allo Sferisterio ci sarà il divieto di sosta, dalle ore 16 fino al termine, in viale Trieste, tra viale Don Bosco e piazza Nazario Sauro, nell’area parcheggio di piazza Nazario Sauro in prossimità di Porta Picena, in piazza Mazzini e in vicolo Sferisterio dal civico 7 fino all’entrata posteriore dello Sferisterio (quest’ultimo dalle 9 alle 2 del giorno successivo). E ancora sospensione temporanea della circolazione in Porta Picena per consentire il transito in senso contrario dei veicoli d’epoca, verso piazza Mazzini. La circolazione stradale intorno allo Sferisterio sarà quella in vigore in occasione degli spettacoli lirici.
Il 25 agosto, dalle ore 21, saranno chiuse al traffico le vie interessate dalla rievocazione storica del “Circuito della Vittoria”, che percorrerà piazza Annessione, via Garibaldi, via Tommaso Lauri, via Crescimbeni, piazza Vittorio Veneto, corso Repubblica, piazza Libertà. Divieto di sosta dalle 19 alle 24 in piazza Annessione, via Crescimbeni, piazza Vittorio Veneto, corso Repubblica (tratto compreso tra l’APU e piazza Vittorio Veneto, sugli stalli riservati ai disabili in piazza Libertà.
Oltre 3.700 opere recuperate dai 483 volontari di Legambiente che hanno operato in questo anno in 26 comuni colpiti dal sisma per un totale di 3775 ore di volontariato.
"Un anno di volontariato a sostegno delle opere colpite dal sisma. Continuano i lavori di recupero con la collaborazione del gruppo di Protezione Civile Beni Culturali Legambiente Marche. Oltre 3.700 i beni recuperati dai volontari di Legambiente in 26 comuni. Legambiente: uno straordinario lavoro di comunità per ricostruire i nostri comuni, insieme si può. Le opere d'arte sono un'opportunità di ripartenza oltre che pezzi insostituibile della nostra identità"
Oltre 3.700 opere recuperate dai 483 volontari di Legambiente che hanno operato in questo anno in 26 comuni colpiti dal sisma per un totale di 3775 ore di volontariato. Questo è il bilancio dell'attività svolta dal gruppo di Protezione Civile Beni Culturali di Legambiente Marche che ha iniziato la sua attività fin dal 24 agosto dello scorso anno.
I tanti volontari hanno prestato soccorso alle opere danneggiate dal sisma lavorando a supporto dei funzionari del ministero dei beni culturali, dei vigili del fuoco e dei carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale, intervenendo tra le macerie e nelle zone rosse. "Questo lavoro è frutto di un percorso collettivo che nasce nel 1997, in seguito al terremoto che ha colpito Marche e Umbria. Grazie a tanti anni di lavoro condiviso tra cittadini e istituzioni abbiamo costruito una nuova consapevolezza sui beni culturali che ha permesso oggi alle Marche di essere più forte e meno impreparata di fronte al dramma che ha colpito tutta la nostra Regione - commenta Antonella Nonnis, coordinatrice del gruppo di protezione civile beni culturali Legambiente Marche - ".
Continuano le operazioni di recupero delle opere d'arte in cui saranno coinvolti i volontari del gruppo di Protezione Civile Beni Culturali Legambiente Marche. Oggi i volontari sono al lavoro nel Comune di Valfornace mentre da domani fino a giovedì le attività proseguono al Castello di Lanciano nel Comune di Castelraimondo per lo spostamento dei beni. “Per quanto riguarda il futuro delle opere d’arte nelle aree terremotate - spiega Francesca Pulcini, Presidente di Legambiente Marche - è urgente uscire dall’emergenza e passare alla fase successiva, fare il punto sulla nuova geografia del patrimonio culturale marchigiano post sisma, l’ubicazione e lo stato dei depositi e iniziare un percorso di gestione e organizzazione dei depositi temporanei al fine di avviare un lavoro di valorizzazione attraverso mostre diffuse e laboratori di restauro nelle zone più prossime ai luoghi di origine, per rinsaldare il sentimento di coesione di cui ha bisogno una comunità per ricominciare a pensare al futuro senza rischiare di disgregarsi. Attività di questo tipo, aperte anche alle scuole, ai restauratori, agli amanti dell’arte, alle università, ai centri di formazione e agli addetti ai lavori che dopo il sisma hanno perso l’impiego, aiuterebbero a creare occupazione e flusso turistico”.
Se c'erano ancora dei dubbi su quale sia la situazione nelle zone terremotate dell'entroterra maceratese praticamente a un anno di distanza dalla prima scossa devastante del 24 agosto scorso, si può guardare questo filmato.
Sabato 5 agosto, in località Monastero di Valfornace, è stato documentato un crollo del tetto di un capannone in diretta. Non c'erano state scosse. E il video documenta come dopo un anno non siano neanche state messe in sicurezza situazioni di una pericolosità estrema come quella documentata nel video.
La struttura era dell'azienda agricola di Albano Liberti: "lì sotto c'era tutto il nostro lavoro".
E sono immagini che stridono con i sorrisi e le strette di mano che in quegli stessi momenti venivano dispensate proprio a Valfornace dai rappresentanti delle istituzioni per la riapertura di qualche negozio.
Come si legge in rete, sono "Immagini forti, da brividi. Una pugnalata al cuore" e c'è tanta rabbia perchè il video documenta la situazione a un anno di distanza dal sisma. "Siamo stati lasciati soli": si può affermare il contrario?
Dopo la cerimonia di ieri, a Fiastra, oggi è stata inaugurata l'area commerciale temporanea di Valfornace, comune maceratese nato nel 2017 dalla fusione di Pievebovigliana e Fiordimonte. Presso l'area sportiva di Pievebovigliana, la Regione ha attrezzato una superficie che ospita 21 attività del paese che hanno riaperto negozi e studi professionali dopo il sisma. Un investimento da 450 mila euro, tra strutture e opere di urbanizzazione, ai quali vanno sommati altri 52 mila euro per l'area commerciale di Fiordimonte che accoglie un alimentare e il Consorzio apistico.
"Una cerimonia voluta da una comunità tenace, che vuole ripartire senza spostare i negozi dalla realtà in cui operavano", ha detto il sindaco Massimo Citracca, a fianco del quale c'erano il primo cittadino di Montecavallo, Pietro Cecoli e l'assessore regionale Angelo Sciapichetti. "Tornano i servizi, i luoghi di incontro che fanno comunità e la tengono unita'' ha commentato il presidente della Regione Luca Ceriscioli.
Per il nuovo anno scolastico, i bambini del comune di Valfornace in provincia di Macerata, potranno andare a scuola nel nuovo plesso scolastico "Ugo Betti". La vecchia scuola di Valfornace, comune nato recentemente dalla fusione tra Pievebovigliana e Fiordimonte, è stata resa inagibile dal terremoto del 26 e del 30 ottobre 2016.
Salini Impregilo ha deciso di donare una nuova struttura dotata di 15 aule per i bambini e i ragazzi della scuola dell'infanzia, della primaria e della secondaria. L'istituto sorgerà nelle vicinanze di piazza Vittorio Veneto, nel cuore del paese, e occuperà un'area totale di oltre 500 metri quadrati. Sarà in grado di accogliere circa 100 alunni nei 17 locali che comprendono sia aule sia spazi comuni. Il 6 settembre è prevista la cerimonia di inaugurazione alla presenza dell'ad di Salini Impregilo, Pietro Salini. (Ansa)
In occasione della manifestazione Tutti agibili per un giorno, tenutasi a Visso, promossa da Copagri Marche e dall’associazione Un aiuto concreto per Castelsantangelo sul Nera, con la collaborazione di ActionAid Italia, che ha curato lo spazio bimbi e bimbe, l’associazione culturale Nessuno è lieta di annunciare che si è conclusa la distribuzione dei 1200 libri raccolti presso il polo culturale Lombroso16 di Torino.
La Biblioteca della Solidarietà, questo il nome del progetto, è nata nell’estate del 2016 a seguito dei disastrosi accadimenti sismici che hanno colpito il centro Italia. In collaborazione con le Biblioteche civiche Torinesi, le scuole elementari del quartiere San Salvario di Torino ed ActionAid Italia è stato possibile raccogliere e distribuire i libri presso l’I.C. di Pieve Torina, l’I.C. di Montegiorgio e l’I.C. di Camerino. Dal 2016, ActionAid Italia è impegnata sul campo col progetto SIS.M.I.CO - Sistema di Monitoraggio Informazione Collaborazione.“Avevamo voglia di renderci utili nel nostro piccolo e dar valore al nostro dono. Abbiamo optato per donare ai piccoli ragazzi vittime di questa catastrofe, un breve momento di piacevole lettura, con la speranza che un libro possa essere un buon strumento per svagare la mente dai brutti ricordi – ha dichiarato Alessandro Mercuri, presidente dell’Associazione Nessuno per il Polo Lombroso16 di Torino - Consci della semplicità del nostro gesto, siamo però fiduciosi nel potere della lettura: una fiaba letta ai bambini potrà arricchire la loro mente di immagini positive e allegre. Per questo abbiamo pensato al progetto La Biblioteca della Solidarietà, ovvero una raccolta di libri vagliati e selezionati attentamente dagli operatori del polo culturale”.A seguito degli eventi sismici che nel corso del 2016 hanno interessato il Centro Italia, ActionAid Italia ha deciso di scendere in campo al fianco delle comunità colpite tramite il progetto SIS.M.I.CO, acronimo di “Sistema di Monitoraggio Informazione Collaborazione”. L’intervento presuppone la costruzione di un’azione dal basso, con i cittadini protagonisti nella definizione dei bisogni e nelle attività da realizzare.Diverse le azioni avviate da ActionAid, in collaborazione con realtà e associazioni locali. Fin dai primi giorni dopo il 24 agosto, tramite un camper, si sono raggiunte le diverse zone coinvolte, incluse frazioni ed aree più marginali, con lo scopo di mappare i vari bisogni dei territori, ospitare servizi aggiuntivi per i cittadini e facilitare lo scambio di informazioni.L’unità mobile è servita anche come punto di informazione e diffusione della piattaforma Terremoto Centro Italia, supportata da ActionAid e lanciata da un gruppo di esperti informatici e cittadini che hanno creato questo luogo telematico dove bisogni e offerta di soluzioni si incontrano in maniera capillare. Grazie alla postazione mobile, si è creato un network tra associazioni, istituzioni e cittadini, che ha permesso un rapido sviluppo della piattaforma, l’identificazione dei bisogni attraverso una puntuale mappatura del territorio e la pianificazione e l’avvio di percorsi partecipativi e formativi con la cittadinanza. ActionAid sostiene anche il portale “Ricostruzione Trasparente”, realizzato dall’Associazione OnData: attraverso la piattaforma online che raccoglie i dati aperti pubblicati da vari enti e istituzioni, il progetto mira a monitorare i fondi destinati alla ricostruzione post-sisma del Centro Italia, coinvolgendo in prima persona i cittadini del territorio interessato.ActionAid ha scelto di intervenire anche nelle scuole, in quanto ritiene che esse costituiscano la base per ricostruire le comunità e il tessuto sociale, così profondamente segnati dall’evento sismico. In particolare, nelle scuole di Camerino, Pieve Torina e Valfornace, ActionAid ha avviato il progetto “METE - Percorso di riscoperta della Memoria e dell’idEntità Territoriale localE” che coinvolge, studenti, docenti e genitori in attività extra-curriculari finalizzate proprio al recupero della memoria e del significato dei luoghi della propria quotidianità e alla costruzione di una nuova identità in un contesto differente. Questo percorso è stato realizzato con la collaborazione dell’associazione di promozione sociale Praxis di Macerata.Sono stati realizzati, inoltre, incontri fra cittadinanza ed esperti legali con l’obiettivo di illustrare ai cittadini il contenuto dei vari decreti emanati in tema di ricostruzione ed è stata promossa la nascita di nuove associazioni e il rafforzamento di quelle già esistenti, per cercare di tenere unito il tessuto sociale dei territori così duramente provati. Un esempio in tal senso è costituito dall’Associazione Chiedi alla Polvere, costituita da ragazze e ragazzi di Arquata del Tronto che, attraverso la pagina Facebook e il loro blog, vogliono raccontare Arquata, com’era prima del terremoto e com’è diventata dopo, con l’obiettivo di non far spegnere i riflettori sul proprio paese, conservando e tenendo in vita la propria identità.
Doppia festa nelle Marche per il turismo sostenibile. Il 1 luglio i festeggiamenti saranno dedicati alle 17 Bandiere blu, tutte confermate, con un doppio appuntamento, a Porto Sant'Elpidio e a Porto San Giorgio.
Il 2 luglio la giornata sarà dedicata ad Acquaviva Picena, alle 21 Bandiere arancioni, le stesse del 2016 con l'ultimo ingresso, a novembre, di Serra San Quirico. "Abbiamo deciso di tornare ad Acquaviva, dove avevamo programmato la cerimonia per le Bandiere arancioni lo scorso novembre, rinviata per il terremoto - ha detto Giuliano Ciaboco, presidente associazione Gusta l'arancione-Gusta il blu -, e sui cinque Comuni arancioni che sono nel cratere, Camerino, Pievebovigliana-Valfornace, San Ginesio, Sarnano, Visso, abbiamo fatto una riflessione con il Touring club italiano decidendo di confermarli come Bandiera come gesto di supporto e di solidarietà. Crediamo, infatti, che sia necessario rafforzare la rete di tutte le Bandiere per essere ancora più vicini a questi territori sofferenti".
(fonte ansa)
Nella giornata di ieri, domenica 11 giugno, i cittadini di quattro Comuni della provincia di Macerata si sono recati alle urne per scegliere il sindaco e rinnovare il consiglio comunale: si tratta dei Comuni di Valfornace, Tolentino, Corridonia e Civitanova.
Prima volta in assoluto per il Comune di Valfornace, nato quest’anno dalla fusione dei Comuni di Pievebovigliana e Fiordimonte. Ad aggiudicarsi la fascia tricolore è Massimo Citracca, ex sindaco di Fiordimonte di 50 anni, agente di polizia. Citracca, candidato della Lista Civica - Per Valfornace, è stato eletto con 395 voti (57,58%). Hanno votato 703 persone, degli 876 elettori aventi diritto (affluenza pari all’80,25%). Lo sfidante Sandro Luciani, ex primo cittadino di Pievebovigliana, Lista Civica - Uniti per unire, è stato sostenuto da 291 votanti (42,41%).
Gli abitanti di Tolentino hanno rinnovato la loro fiducia a Giuseppe Pezzanesi, sindaco uscente confermato per il secondo mandato senza neanche passare dal ballottaggio. Ieri, al primo turno, è stato eletto con 5.896 voti (58,69%). Hanno votato 10.377 cittadini dei 17.180 elettori aventi diritto, pari al 60,40%. Pezzanesi è stato appoggiato dalle liste civiche Tolentino nel cuore e Tolentino popolare oltre ai partiti Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale. Il candidato del Partito Democratico Gianni Corvatta ha strappato un 18,76% (1.885 voti). Seguono l’esponente del MoVimento 5 Stelle Gian-Mario Mercorelli (1.569 voti, pari al 15,61%), Marina Benadduci, candidata della Lista Civica Tolentino in comune (483 voti pari al 4,8%) e Lauro Cappellacci, Partito Comunista Italiano, (212 voti, pari al 2,11%).
Fumata bianca all’alba per il sindaco di Corridonia. Appoggiato dalle liste civiche Corridonia insieme e Pensare Corridonia, è stato eletto Paolo Cartechini con 3.905 voti pari al 51,77% delle preferenze. Si sono recati alle urne 7.775 cittadini dei 13.086 aventi diritto (affluenza pari al 59,41%). Cartechini ha avuto la meglio sugli altri sei candidati. L’unico sfidante ad arrivare in doppia cifra nella conta delle schede è stato Matteo Ceschini con il 26,18% dei voti (1.975 voti accordati).
A Civitanova sarà sfida all’ultimo voto tra Fabrizio Ciarapica e Tommaso Claudio Corvatta: domenica 25 giugno, i civitanovesi dovranno decidere se eleggere il candidato del centrodestra o riconfermare il sindaco uscente appoggiato dal Pd. Ieri si sono presentati alle urne 20.154 cittadini (57,81% degli aventi diritto, sul totale di 34.860). Al primo turno è stata battaglia all’ultimo voto: Corvatta ha ottenuto il 32,48% delle preferenze mentre Ciarapica lo ha superato di circa due punti percentuale (34,15%). Decisiva sarà la scelta degli elettori che ieri si sono espressi a favore degli altri quattro candidati sindaci (Stefano Massimiliano Ghio, Stefano Mei, Dimitri Papiri, Giovanna Capodarca Agostinelli). "Abbiamo raggiunto – ha affermato Fabrizio Ciarapica nella notte – il primo risultato, che era quello di arrivare al ballottaggio. Per noi, francamente, era indifferente arrivarci contro Corvatta o contro Ghio. Di certo, al momento non si è ancora parlato di apparentamenti né sono stati ancora valutati. Siamo soddisfatti per come sono andate le cose finora".
Per tutti i dettagli, consultare il sito del Ministero dell'Interno cliccando qui.
Per info sulle preferenze consultare i siti dei Comuni di Tolentino, Corridonia e Civitanova.
Massimo Citracca, 50 anni da compiere a luglio, agente di polizia, è il primo sindaco di Valfornace, il Comune nato dalla fusione fra Pievebovigliana e Fiordimonte.
Alla prima tornata elettorale, dopo l'accorpamento delle due municipalità, Citracca, ex sindaco di Fiordimonte, ha superato Sandro Luciani, che invece aveva guidato l'amministrazione comunale di Pievebovigliana fino al commissariamento seguito al referendum per la fusione dei due Comuni.
CITRACCA MASSIMO
LISTA CIVICA - PER VALFORNACE
395
57,58
7
LUCIANI SANDRO
LISTA CIVICA - UNITI PER UNIRE
291
42,41
3
Totale voti candidati sindaco
686
Totale seggi liste
10
Seggi spettanti consiglio
10
Schede bianche
9
1,28 %
Schede nulle
8
1,13 %
Operazioni di voto regolari nei 18 comuni delle Marche in cui si vota per l'elezione dei sindaci e dei consigli comunali. Alle 19 l'affluenza era pari al 39,33%. Questa tornata non interessa nessun capoluogo, ma alcune città di primo piano come Jesi, Civitanova Marche, Fabriano, Porto San Giorgio. Un test importante riguarderà l'affluenza, soprattutto nelle zone del sisma, come Tolentino e Valfornace, il comune nato dalla fusione di Pievebovigliana e Fiordimonte. Sono 7 i comuni con più di 15 mila abitanti in cui si andrà al ballottaggio il 25 giugno se non ci sarà un vincitore al primo turno. Si vota fino alle 23, e lo scrutinio comincerà subito dopo. Questi i Comuni in cui gli elettori sono chiamati al voto: Fabriano, Jesi, Corinaldo, Offagna, Rosora (Ancona), Civitanova Marche, Tolentino, Corridonia, Valfornace (Macerata), Sant'Elpidio a Mare, Porto San Giorgio, Pedaso (Fermo), Acquaviva Picena, Ripatransone (Ascoli Piceno), Colli al Metauro, Frontino, Tavoleto e Terre Roveresche (Pesaro Urbino).
(fonte ansa)
Operazioni di voto regolari nei 18 comuni delle Marche in cui si vota per l'elezione dei sindaci e dei consigli comunali. Alle 12 l'affluenza era pari al 17,03%, sotto la media nazionale.
Ricordiamo che sono quattro i Comuni del maceratese in cui gli elettori sono chiamati al voto: Civitanova Marche, Tolentino, Corridonia, Valfornace. La provincia dove finora si è votato di più è Pesaro Urbino, con il 19,87%, quella dove l'affluenza è minore Ascoli Piceno, con il 16,17%. Il picco di presenze alle urne è a Valfornace, il nuovo comune maceratese: a mezzogiorno era andato ai seggi il 30,36% degli aventi diritto (ansa).
Si sono regolarmente aperti nelle Marche i seggi elettorali nei 18 i comuni in cui si vota per l'elezione dei sindaci e dei consigli comunali, 4 nella provincia di Macerata. Questa tornata non interessa nessun capoluogo, ma alcune città di primo piano come Jesi, Civitanova Marche, Fabriano, Porto San Giorgio. Un test importante riguarderà l'affluenza, soprattutto nelle zone del sisma, come Tolentino e Valfornace, il comune nato dalla fusione di Pievebovigliana e Fiordimonte. Sono 7 i comuni con più di 15 mila abitanti in cui si andrà al ballottaggio il 25 giugno se non ci sarà un vincitore al primo turno. Si vota fino alle 23, e lo scrutinio comincerà subito dopo. Questi i Comuni in cui gli elettori sono chiamati al voto: Fabriano, Jesi, Corinaldo, Offagna, Rosora (Ancona), Civitanova Marche, Tolentino, Corridonia, Valfornace (Macerata), Sant'Elpidio a Mare, Porto San Giorgio, Pedaso (Fermo), Acquaviva Picena, Ripatransone (Ascoli Piceno), Colli al Metauro, Frontino, Tavoleto e Terre Roveresche (Pesaro Urbino).
(fonte ansa)
Sono in fase di installazione i nuovi moduli per le attività commerciali di Valfornace. La notizia è stata accolta con comprensibile soddisfazione sia dagli interessati che da tutti i cittadini: è un segnale importante di ripartenza e un punto di riferimento fondamentale per tornare a un minimo di normalità.
Tutta la parte burocratica relativa all'assegnazione e all'area in cui vengono collocati i moduli era stata gestita dalla precedente amministrazione comunale guidata dal sindaco Sandro Luciani, per poi proseguire con la successiva gestione dell'ordinaria amministrazione da parte del commissario prefettizio arrivato a seguito della fusione fra Pievebovigliana e Fiordimonte.
E sempre a proposito di ritorno alla normalità, il 7 giugno hanno preso il via le gare per i progetti di Valfornace- Area Giovanni XXIII. Si tratta di 41 casette destinate a 128 cittadini per un importo di 1.369.385 euro.
La cucina e l’arte del buon cibo è sicuramente una specialità italiana che da nord a sud dello Stivale fa sognare tutto il mondo. Tra i tanti concorsi e premi culinari, ce n’è uno che punta sulle giovani stelle dei fornelli: il San Pellegrino Young Chef 2018.
Tra i dieci finalisti che sono riusciti a superare egregiamente tutte le prove ci sono anche due maceratesi: Manuel Bentivoglio e Alessandro Salvatore Rapisarda.
Lo chef Manuel lavora presso l’agriturismo Roccamaia di Pievebovigliana che preparerà come cavallo di battaglia cinghiale con fave, pecorino e mele caramellate al vino rosso. Mentre l'altro cuoco maceratese, Alessandro Salvatore Rapisarda, chef del Cafè Opera di Recanati, preparerà il piccione brasato e insalata, incontro tra un salmì e un dolce forte.
Per lo chef Rapisarda questa è la seconda finale, la prima lo ha incoronato vincitore del Pellegrino Young Chef 2016 e del premio speciale Acqua Panna, l’Acqua Panna Contemporary Tradition Award del Pellegrino Young Chef 2016 a livello internazionale. Per Manuel, diplomato all'alberghiero di Cingoli, è la sua prima finale e con sé ha la forza della sua terra duramente colpita dal sisma ma che ha saputo resistere e che ha fatto del suo ristorante un luogo in cui, nonostante la paura, arrivano da tutta la regione per mangiare i suoi piatti.
A giudicare i piatti dei finalisti ci sarà una giuria d’eccezione formata da alcune delle celebrità dei fornelli made in Italy: Cristina Bowerman (Glass Hostaria, Roma), Caterina Ceraudo (Dattilo, Strongoli), Loretta Fanella (Opéra, San Miniato), Carlo Cracco (Cracco, Milano), Ciccio Sultano (Duomo, Ragusa Ibla) e Anthony Genovese (Il Pagliaccio, Roma).
Chi vincerà il contest avrà poi l’opportunità di misurarsi con altri 20 giovani cuochi da tutto il mondo.
Una grande opportunità per i due chef che si sono distinti nella gara e che si stanno facendo strada nel mondo dell'alta cucina, portando con sé la tradizione della terra maceratese con l'innovazione che contraddistingue il loro gustoso modo di fare cucina, come ha dichiarato lo chef del Cafè Opera di Recanati: "I miei piatti rappresentano a pieno me stesso, la mia filosofia in cucina e dentro ci sono anche le mie Marche".