Valfornace

Post sisma, nasce "Territori di incontro-la rinascita delle valli": un'associazione per ripartire

Post sisma, nasce "Territori di incontro-la rinascita delle valli": un'associazione per ripartire

Nelle prime settimane di novembre si è formalmente costituita l’associazione “Territori di incontro-la rinascita delle valli”, con la mission di dare il suo contributo scientifico e culturale ai percorsi di recupero e valorizzazione dei centri e di tutti i nuclei abitati di particolare interesse storico-artistico colpiti dal terremoto dello scorso anno.   Pur nascendo nell’attuale territorio del Comune di Valfornace, l’associazione intende operare in un contesto più ampio, corrispondente all’intera dorsale appenninica umbro-marchigiana, tra Foligno e Macerata, rivolgendosi a tutti coloro che vi abitano o che sono ad essa legati da profondi rapporti. L’associazione si pone l’obiettivo della rinascita di tutte le valli di questo territorio, nella piena consapevolezza che esso può diventare spazio di incontri, luogo di attrazione e non di repulsione, come del resto è sempre avvenuto nel corso dei secoli. I terremoti sono un carattere originario della montagna appenninica e da sempre gli uomini hanno saputo convivere con questi ultimi, costruendo e ricostruendo le loro esistenze nella piena consapevolezza di un ricorrente e distruttivo fenomeno sismico. Anche questa volta si può ripartire, guardando con fiducia al futuro e attingendo alle identità ed ai valori più veri e profondi delle nostre comunità. L’associazione più concretamente si propone di informare i cittadini sulle normative della ricostruzione, sulle ipotesi di lavoro, sui progetti e sui percorsi della ricostruzione, organizzando incontri, dibattiti e convegni. Intende anche aprire dei canali di confronto, dialogo e comunicazione con tutti gli enti e le amministrazioni coinvolte nei processi della ricostruzione, presentando proposte e indicando possibili percorsi.   "Il terremoto è soltanto un evento che ha amplificato ed accelerato fenomeni di destrutturazione già in atto - dichiara il Presidente della neonata associazione Cecola - come lo spopolamento, l’invecchiamento della popolazione e il declino economico. Si tratta, quindi, di andare ben oltre il terremoto stesso, recuperando la centralità culturale ed economica di questi spazi, attraverso dei percorsi di sviluppo adeguati alle loro caratteristiche. La montagna appenninica potrà ancora avere un futuro, un ruolo nella società italiana, solo se avremo la capacità di pensare a questi luoghi interni in relazione agli altri spazi territoriali della penisola e instaurando dei vitali rapporti di interdipendenza. Queste aree avranno un futuro solo se riusciremo a superare il particolarismo che le contraddistingue. Per rilanciare i nostri territori serve una nuova alleanza tra uomo e ambiente capace di superare le esigenze materiali individuali in una prospettiva di bene comune sorretta da una visione culturale alta e limpida. Il processo della ricostruzione impone, in primo luogo, la ricomposizione delle comunità attraverso valori collettivi pienamente condivisi. Se non collochiamo al centro di questi processi le persone, i nuclei familiari e la dimensione sociale dei paesi a nulla servirà la loro ricostruzione materiale. Per realizzare tutto ciò è indispensabile guardare in una prospettiva unitaria le tante vallate della dorsale appenninica, ben oltre le ripartizioni amministrative regionali, provinciali e comunali. È forse giunto il momento di ripensare le circoscrizioni amministrative nell’ambito di una più efficace unione di territori che solo apparentemente sono diversi, all’interno di un apparato capace di accogliere ed assorbire tutti quei piccoli comuni spesso carenti di risorse umane e di validi amministratori in grado di guardare oltre il loro ristretto orizzonte. Non si tratta di ricorrere ad una legislazione d’emergenza, ma di muoversi in una nuova prospettiva di programmazione e pianificazione. Tutto ciò non significa perdere le identità e i caratteri di ogni paese, che risulterebbero, invece, rafforzati. Solo in questo modo gli interventi possono diventare più razionali e funzionali. Solo in questo modo si possono superare le illegalità e si possono arginare incompetenze e interessi particolari che a tutti i livelli stanno già compromettendo ogni percorso di rinascita".

02/12/2017 13:12
Sforzacosta, insulti razzisti all'arbitro italiano: tre anni di squalifica a un calciatore africano

Sforzacosta, insulti razzisti all'arbitro italiano: tre anni di squalifica a un calciatore africano

E’ accaduto al termine di Sforzacosta-Pievebovigliana, quinta giornata del girone F di Terza categoria, quando il 21enne centrocampista della squadra di casa, Abdoulaye Fall, in disaccordo con una decisione arbitrale, si è alzato dalla panchina ed è corso verso il direttore di gara (Ettore Mancinelli della sezione Macerata) nel tentativo, parzialmente riuscito, di aggredirlo. Non contento, mentre alcuni compagni di squadra tentavano a fatica di trattenerlo, lo stesso rivolgeva frasi gravemente minacciose e ingiurie a contenuto razziale nei confronti dell'arbitro. Purtroppo per lui, questo comportamento poco ortodosso è stato sanzionato pesantemente dal giudice sportivo che gli ha inflitto una squalifica fino al 31 dicembre del 2020 e un'ammenda di 350 euro.

10/11/2017 14:54
Campionato Setter, Caramanti in cima alle vette della cinofilia europea

Campionato Setter, Caramanti in cima alle vette della cinofilia europea

Si spengono i riflettori anche su questo "Campionato Europeo Setter a selvatico abbattuto" e Mirko Caramanti raggiunge le più alte vette della cinofilia europea facendo  fare bella figura oltre che all’Italia anche a Pievebovigliana! I due setter sia Atos, che il primo giorno si è classificato 2ECC, che Nakim,3ECC il secondo giorno, hanno dato dimostrazione di essere in piena forma e di saper dare sempre il massimo. I ringraziamenti di Mirko a Virginia Massimo Lancellotti, proprietaria di Atos, e a Giambattista Salpietro,proprietario di Nakim per la piena fiducia che hanno avuto verso il dresseur pieveboviglianese !

31/10/2017 20:54
Quando la solidarietà si fa dolce: dalle Marche alla Val d’Aosta uniti sotto il segno del miele

Quando la solidarietà si fa dolce: dalle Marche alla Val d’Aosta uniti sotto il segno del miele

Una delegazione maceratese composta da alcuni membri del Consorzio Apistico della Provincia di Macerata, dell’Associazione Cuochi Macerata Antonio Nebbia, della Coldiretti della Provincia di Macerata e del Comune di Valfornace, dal 27 al 29 ottobre è stata ospite della “Sagra del miele e suoi derivati” a Châtillon, in provincia di Aosta. Giunta alla 14esima edizione, la manifestazione si svolge ogni anno e presenta un ricco programma di eventi, tra cui la premiazione dei migliori mieli valdostani. La cittadina rientra nel circuito “Le Città del Miele”, di cui fanno parte circa 50 comuni italiani. L’organismo ha tra gli obiettivi quello di promuovere i territori che danno origine e identità ai mieli italiani, tutelarne la qualità, salvaguardare le risorse ambientali, paesaggistiche, artistiche e storiche legate ai territori con vocazione all'apicoltura, diffondendone i valori. Nelle Marche sono 5 i comuni inseriti nel gruppo, di cui tre ricadono in Provincia di Macerata: Matelica, Montelupone, Pievebovigliana (oggi Valfornace). Quest’anno i promotori della sagra valdostana hanno voluto ospitare un comune facente parte de “Le Città del Miele” che rientrasse nel cratere sismico. La scelta è ricaduta su Valfornace, per sugellare un gemellaggio volto alla solidarietà. Presente per il comune marchigiano, il consigliere Domenico Iori. “L’accoglienza riservata alla delegazione maceratese, è stata encomiabile ed eccezionale - ha commentato Alvaro Caramanti, Presidente del Consorzio Apistico della Provincia di Macerata - I nostri amici valdostani ci hanno offerto giornate indimenticabili. Châtillon riserva all’apicultura un interesse importante. Entrando in paese una fontana, una rotonda e una scultura testimoniano cosa rappresenti questo mondo per la cittadina e per la sua economia.” Alla mostra mercato hanno partecipato 50 apicoltori e circa 5 mila persone hanno visitato i borghi di Châtillon, una realtà che ne conta altrettante. Esposizione di attrezzi usati in apicoltura, degustazioni in luoghi suggestivi, vetrine dei negozi a tema apistico, hanno conferito all’evento una forte identità. Oltre alla “Sfilata degli Apicoltori”, la premiazione del concorso riservato alle scuole e ai migliori mieli prodotti in Valle d’Aosta, le numerose degustazioni hanno avuto un unico obiettivo: raccogliere fondi da destinare al Comune di Valfornace per attrezzare il laboratorio del Consorzio Apistico Maceratese allestito a Fiordimonte, utile agli apicoltori per la smielatura. Allo scopo hanno lavorato anche gli allievi dell’Istituto Professionale Regionale Alberghiero, preparando un sacchetto di prodotti tipici valdostani. A presentare le degustazioni dei prodotti tipici maceratesi, sono stati i componenti dell’Associazione Cuochi Macerata Antonio Nebbia, con la materia prima fornita dai produttori della Coldiretti della Provincia di Macerata. Uno scambio di gusto volto ad allacciare nuove amicizie e gemellaggi plurimi tra diverse realtà che testimoniano l’amore per la propria terra e i suoi prodotti. “Dopo questa esperienza potranno nascere nuove idee volte alla valorizzazione di un prodotto eccellente ed unico come il miele, che potrebbe essere veicolato e promosso tramite la creazione di filiere, utili ad incrementare posti di lavoro nel territorio montano interessato dagli eventi sismici.” Ha dichiarato Alvaro Caramanti. Un lavoro non semplice che si basa sulla collaborazione tra soggetti diversi che dovranno trovare un’unica via di dialogo ed azione.  

31/10/2017 15:30
Valfornace, presentato progetto per la realizzazione di una struttura di accoglienza per anziani

Valfornace, presentato progetto per la realizzazione di una struttura di accoglienza per anziani

Presentato ieri pomeriggio a Borgo Lanciano il progetto dell'associazione “La terra trema noi no”, per la realizzazione di una struttura di accoglienza per anziani colpiti dal terremoto, che sarà realizzata nel territorio del comune di Valfornace. Ad illustrarlo l'ideatrice, l'architetto Guendalina Salimei, fondatrice del T Studio di Roma, celebre per aver ispirato con la sua storia il film “Scusate se esisto”, con Raoul Bova e Paola Cortellesi. Alla presentazione sono intervenuti per l'associazione il presidente Diego Camillozzi, l'ex sindaco di Serravalle Venanzo Ronchetti, Sante Elisei e Fulvio Santoni, altri componenti. L'idea nata da Salimei, è quella di una struttura sostenibile, perfettamente integrata nell'ambiente, a risparmio energetico, che ingloba al suo interno uno spazio verde, come una serra, un ballatoio, dove gli anziani possono svolgere attività legate alla natura e socializzare, ricevendo visite. Gli spazi sono pensati come se si trattasse di una piccola comunità, in cui chi è autosufficiente possa continuare a vivere sentendosi a casa. “Abbiamo lavorato sul tema della sostenibilità energetica, ma anche sociale ed economica, ponendo al centro l'idea di benessere della persona – ha detto Salimei – in una costruzione in cui la luce naturale e l'uso del colore, per tutelare gli aspetti psicofisici legati al benessere sono centrali, legati all'idea di comunità e corresponsabilità nella gestione della struttura”. I componenti dell'associazione hanno detto di aver avuto questa idea per riportare gli anziani nei loro territori di origine, visto che numerose strutture residenziali sono state rese inagibili dal sisma, in modo da creare anche opportunità economiche per il territorio. La sfida è quella di realizzare questo grande progetto, chiedendo il contributo di tutti, anche con una piccola donazione come il 5 per mille, che si può devolvere all'associazione, formata da terremotati che si sono rimboccati le maniche per aiutare la propria terra.

29/10/2017 17:47
Concluso il social tour solidale #ripartidaisibillini2: blogger e instagramer donano fondi al progetto "Adotta una stalla"

Concluso il social tour solidale #ripartidaisibillini2: blogger e instagramer donano fondi al progetto "Adotta una stalla"

Si è concluso domenica 22 ottobre il social tour solidale #ripartidaisibillini2, che aveva preso il via mercoledì scorso. Cinque giorni pieni di iniziative ed incontri nelle zone colpite dal sisma, con la partecipazione gratuita e volontaria di oltre 20 tra blogger e instagramer provenienti da Marche, Lazio, Abruzzo, Umbria ed Emilia Romagna. La seconda edizione del progetto, ideato da Luca Tombesi ed avviato lo scorso anno prima delle scosse di fine ottobre, ha toccato le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata e ha visto la collaborazione di Confcommercio Marche Centrali, IgersItalia, IgersMarche, Associazione Italiana Travel Blogger ed Associazione Sibillini Segreti e Sapori, tutte realtà che già nel 2016 si erano impegnate per la riuscita di un evento nato per aiutare le strutture ricettive e le attività turistiche maggiormente danneggiate. Importante, in questa edizione, il contributo di Andrea Salvatori del circuito Rifugi dei Sibillini, di Giancarlo Ricottini del Rifugio di Tribbio e dell'Università di Camerino. I quattro itinerari tematici hanno coinvolto le località di Roccafluvione, Montemonaco, Montefortino, Comunanza, Amandola, Cessapalombo, Caldarola, Belforte, Serrapetrona, Valfornace, Muccia, Camerino, Montecavallo, Visso, Pievetorina e Fiastra, con tappe anche a Foligno, Sellano e Cerreto di Spoleto. In occasione del pranzo solidale, tenutosi ieri a Fiastra, i partecipanti a #ripartidaisibillini2 hanno raccolto fondi da destinare al progetto "Adotta una Stalla", che da quasi un anno sta sostenendo gli allevatori dell'area. In rappresentanza del gruppo di volontari di Sant'Elpidio a Mare era presente Rossano Orsili, che ha ringraziato per il sostegno e per la continua vicinanza alle popolazioni colpite dal sisma. Anche Paolo Romagnoli, tra gli organizzatori del festival IlluminAmatrice, ha voluto partecipare al pranzo, ricordando l'importanza del fare rete tra le 4 regioni del centro Italia ed invitando blogger e instagramer a continuare lungo questo percorso di condivisione. “Anche quest'anno - commenta Tombesi - siamo riusciti ad aggregare un gruppo che ha sposato in pieno la filosofia del progetto e che è riuscito, attraverso immagini suggestive, a veicolare le eccellenze di questa parte importante delle Marche. Voglio ringraziare le strutture che ci hanno ospitato e tutte quelle persone che ci hanno guidato alla scoperta dei Sibillini, permettendoci di conoscere peculiarità enogastronomiche, paesaggistiche e culturali che meritano ancora più visibilità. Un grazie speciale ai volontari del Gruppo Protezione Civile Beni Culturali Legambiente Marche ed al Comune di Amandola per averci fatto conoscere i rispettivi lavori di recupero e messa in sicurezza dei beni culturali nella fase post terremoto”. Un ringraziamento per l'impegno ed il lavoro svolto da tutti, anche da parte del Direttore Confcommercio Marche e Marche Centrali, Prof. Massimiliano Polacco: "Da tempo oramai supportiamo progetti digitali volti alla promozione e valorizzazione del nostro territorio. Affiancare il lavoro offline, con strumenti social, diventa sempre più importante per raggiungere gli obiettivi di crescita in termini turistici di arrivi e presenze”.

23/10/2017 17:42
Arrivano le bollette del Consorzio di Bonifica: sospensione (e non annullamento?) solo per i residenti?

Arrivano le bollette del Consorzio di Bonifica: sospensione (e non annullamento?) solo per i residenti?

Stanno arrivando in questi giorni nelle abitazioni di tanti cittadini, richieste di pagamento da parte del Consorzio di Bonifica con una nota esplicativa non chiara che sembra sospendere e non annullare il pagamento ai soli residenti. Un'attività in controtendenza con quella che è stata la sospensione, se non l'eliminazione parziale, delle bollette di riscossione da parte dei diversi erogatori di servizi dopo il disastro sismico del 2016. La domanda che in molti si pongono, infatti, è perchè la eventuale sospensione sia limitata ai soli residenti, visto che le bollette riguardano comunque utenze che ricadono in Comuni ricompresi nel cratere sismico.  "Speriamo che qualcuno possa intervenire" dicono diversi cittadini che hanno inoltrato la loro richiesta a parlamentari e consiglieri regionali delle Marche. 

23/10/2017 13:59
La scure di Poste Italiane in arrivo anche in provincia di Macerata: 52 gli uffici postali a rischio chiusura, la maggior parte nel cratere

La scure di Poste Italiane in arrivo anche in provincia di Macerata: 52 gli uffici postali a rischio chiusura, la maggior parte nel cratere

Già avviata l'operazione che prevede la chiusura di 4300 uffici postali in tutta Italia, 159 quelli nelle Marche che dovrebbero quantomeno subire radicali riduzioni di orari di apertura se non la soppressione vera e propria entro il 2019, 52 quelli solo nella provincia di Macerata. Una scelta quella di Poste Italiane basata sulla razionalizzazione dicono, ma che già da tempo trova diversi oppositori. Infatti già molte sono le segnalazioni dei cittadini che si trovano e si troverebbero ancor più in difficoltà, famiglie che per un invio postale devono e dovranno fare diversi chilometri. Per non parlare della mole di lettere in giacenza, bollette consegnate dopo la scadenza, o addirittura raccomandate urgenti portate al destinatario "con calma". Questi i dati che risultano dalle prime verifiche effettuate. E non sono decisamente confortanti.   A lanciare l'allarme è Patrizia Terzoni, portavoce del Movimento Cinque Stelle alla Camera dei Deputati. “Uno scenario che desta non poca preoccupazione - commenta Terzoni - Se da una parte è vero che oggi tante operazioni si possono fare online o altrove, penso soltanto alla possibilità di pagare una bolletta dal tabaccaio, dall’altra ci sono piccoli centri dove il servizio postale ha ancora un ruolo basilare, soprattutto laddove è alta la concentrazione di cittadini in là con gli anni. In base al documento di 124 pagine che ci è stato consegnato, gli uffici a cui diremo addio sono 52 nella provincia di Pesaro-Urbino, 11 in quella di Ancona, 52 in quella di Macerata, 22 in quella di Fermo e altri 22 in quella di Ascoli-Piceno, molti dei quali in piccole realtà o in comuni interni dove a breve per un invio postale bisognerà fare svariati chilometri. Comprendiamo l’esigenza di riorganizzazione di Poste Italiane, ma un taglio così netto ci pare una scelta scriteriata”.   Il Ministero risponde cercando di rassicurare, dicendo che in alcuni casi degli uffici rimarranno aperti due volte a settimana e che si tratta solo di un piano di razionalizzazione, ma al contrario delle intenzioni la risposta non rassicura per nulla.  "In base alle prime verifiche - prosegue la Terzoni - abbiamo appurato che non sono pochi nelle Marche gli uffici chiusi in via definitiva. Inoltre la scure su questo servizio ha prodotto una mole notevole di missive in giacenza, con bollette consegnate anche dopo la scadenza e compromettendo persino invii prioritari, come raccomandate dell'Inps, avvisi di Equitalia e telegrammi. Naturalmente come M5s non staremo a guardare, e chiederemo al ministro Graziano Delrio di prendere in mano la situazione, perché i cittadini in difficoltà per queste chiusure rischiano di diventare parecchi e molte famiglie ci stanno già inviando segnalazioni”. Un problema da risolvere con la massima urgenza, considerati i tempi stretti con cui si sta procedendo nell'effettuazione di questa manovra. Gli Uffici Postali del maceratese sub judice sono quelli di Acquacanina, Apiro, Appignano , Belforte del Chienti, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Cingoli, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiastra, Fiordimonte, Fiuminata, Gagliole, Gualdo, Loro Piceno, Matelica, Mogliano, Monte Cavallo, Monte San Martino, Montecassiano, Montefano, Montelupone, Morrovalle, Muccia, Penna San Giovanni, Petriolo, Pieve Torina, Pievebovigliana, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, Potenza Picena, Recanati, Ripe San Ginesio, San Ginesio, San Severino Marche, Sant'Angelo in Pontano, Sarnano, Sefro, Serrapetrona, Serravalle di Chienti, Tolentino, Treia, Urbisaglia, Ussita, Visso. Dalla lista evidente anche la chiusura di tantissimi uffici nel cratere dei comuni terremotati. Un ulteriore disagio quindi per le popolazioni colpite dal sisma. Viene da chiedersi se il Ministero abbia valutato anche questo di aspetto.    IN QUESTO LINK L’ELENCO DI TUTTI I 4300 UFFICI POSTALI INTERESSATI DAL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE: https://www.poste.it/Elenco_def_Fase-3_Step-1.pdf

22/10/2017 17:24
#ripartidaisibillini2: al via il nuovo social tour solidale alla riscoperta dei territori post sisma

#ripartidaisibillini2: al via il nuovo social tour solidale alla riscoperta dei territori post sisma

Dal 18 al 22 ottobre torna #ripartidaisibillini, il social tour solidale a sostegno dei territori colpiti dal sisma del 2016. Anche quest’anno l’obiettivo sarà raccontare borghi, sentieri, esperienze, storie legate a queste realtà, far conoscere le strutture ricettive e della ristorazione, aziende e prodotti dell’Area dei Sibillini, una vasta zona che conserva ancora una grandissimo fascino e tantissimo da offrire ai viaggiatori.   “Quattro gli itinerari tematici esperienziali - spiega l’ideatore del progetto Luca Tombesi – che coinvolgeranno circa 20 influencer (bloggers e instragramers) che si presteranno in modo volontario e completamente gratuito all’iniziativa”. Il Blog Tour #ripartidaisibillini2 è realizzato da un gruppo di Bloggers Marchigiani (Luca Tombesi, Nadia Stacchiotti, Luca Marcantonelli, Vissia Lucarelli e il giornalista Andrea Braconi) in collaborazione con Confcommercio Marche Centrali, IgersItalia, IgersMarche, Associazione Italiana Travel Blogger, Associazione Sibillini Segreti e Sapori. Presente in conferenza stampa anche il Direttore prof. Massimiliano Polacco: “Da tempo oramai Confcommercio Marche Centrali supporta progetti digitali volti alla promozione e valorizzazione del nostro territorio. Affiancare il lavoro offline, con strumenti social, diventa sempre più importante per raggiungere gli obiettivi di crescita in termini turistici di arrivi e presenze”. A chiudere gli interventi, la Presidente di IgersItalia Ilaria Barbotti: “Ringrazio tutti gli instagramers e bloggers che a titolo gratuito da mercoledì 18 fino a domenica 22 ottobre racconteranno di questi luoghi e che con i loro contributi digitali ci aiuteranno a farci conoscere anche oltre i confini nazionali”. L’appuntamento aperto a tutti è programmato per domenica 22 ottobre, alle ore 13.00, con un pranzo solidale, il cui ricavato sarà destinato alle zone colpite dal sisma, presso l’agriturismo Alti Pascoli Fiordimonte (Val Fornace).     Questi gli itinerari di #ripartidaisibillini2, un tour più strutturato rispetto allo scorso anno: Erbe spontanee, profumi e sapori dei Sibillini: 18-20 ottobre  (Roccafluvione- Montemonaco-Montefortino – Comunanza-Amandola). Un giro alla scoperta delle erbe spontanee e delle piante aromatiche e i loro usi in cucina e nella cura del corpo., degli oli essenziali e dello zafferano dei Sibillini, tra borghi e mulini. Monti Sibillini mangia e bevi: 8-20 ottobre (Cessapalombo-Caldarola-Belforte-Serrapetrona-Valfornace-Muccia-Camerino). I prodotti dell’enogastronomia dei Monti Sibillini e le ricette tradizionali. Visite ai produttori e degustazioni. In cammino sui Sibillini: 20-22 ottobre (Montecavello-Visso-Pieve Torina-Fiastra). Trekking sui sentieri dei Sibillini, dormendo nei rifugi e gustando le specialità locali. A riscoprire la Riserva Integrale di Torricchio in compagnia degli esperti dell’Unicam. I borghi dell’acqua: 20-22 ottobre (Foligno-Sellano-Cerreto di Spoleto). I borghi e le acque dei Sibillini, dal Menotre al Nera fino alle Terme di Triponzo.  

16/10/2017 19:45
San Francesco a Pontelatrave, un tesoro in disfacimento: mai coperto il campanile crollato, l'acqua penetra ovunque

San Francesco a Pontelatrave, un tesoro in disfacimento: mai coperto il campanile crollato, l'acqua penetra ovunque

Tra i tesori artistici che Pievebovigliana (oggi Valfornace, dopo la fusione con Fiordimonte) possiede nel proprio territorio la Chiesa di San Francesco a Pontelatrave, con l’annesso edificio una volta adibito a Convento, rappresenta il gioiello di maggiore prestigio, non solo dal punto di vista architettonico, ma anche da quello storico. Purtroppo, per causa del terremoto e del disinteresse di chi dovrebbe preservare le nostre ricchezze culturali, tutto sta andando in rovina. E questo è un vero e proprio delitto contro la comunità tutta di cui pare che nessuno voglia prendersi la responsabilità. Qualche mese fa la Protezione Civile abbattè il campanile pericolante ed altre parti della muratura che potevano costituire pericolo per la popolazione. Ora ci sono stati nuovi crolli, ma nessuno sembra accorgersene. "Verrebbe da chiedersi" si legge in una nota "quale popolazione c'è da proteggere visto che i residenti sono stati deportati sulla costa da un anno e non ci sono spiragli per un loro rapido ritorno.... Nel frattempo tutto il complesso va in deperimento per le copiose infiltrazioni d’acqua (è facilmente immaginabile cosa succederà con l’inverno…) anche grazie al fatto increscioso che il campanile dimezzato funziona da pozzo per l’entrata dell’acqua. Già, perché ci si è dimenticati di installare una adeguata copertura e l’acqua entra liberamente. Dobbiamo aspettare un miracolo di San Francesco o qualcuno riuscirà a comprendere che la storia, l’arte e la cultura non si possono uccidere impunemente? Proveremo a scrivere al Vescovo Brugnaro, alla Commissaria De Micheli, al Presidente Ceriscioli con una preghiera speciale a San Francesco: servirà a qualcosa? A volte i miracoli avvengono...".

15/10/2017 18:06
Sisma, l'appello di 13 sindaci a De Micheli: "Lasciate le casette fai da te fino al ripristino dell'agibilità delle abitazioni"

Sisma, l'appello di 13 sindaci a De Micheli: "Lasciate le casette fai da te fino al ripristino dell'agibilità delle abitazioni"

"Chiediamo al commissario Paola De Micheli che sia garantita ai terremotati che hanno costruito casette in appezzamenti di terreno privato, di loro proprietà, la possibilità di mantenerle fino al ripristino dell'agibilità delle abitazioni principali". È l'appello lanciato al commissario per la Ricostruzione da 13 sindaci del Maceratese. Ieri sera si sono riuniti presso la sede dell'Unione Montana per fare il punto su vari aspetti del post sisma, compreso appunto il tema delle casette, tutte potenzialmente abusive, di cui è diventata un simbolo nonna Peppina, la 95enne di Fiastra sfrattata dalla procura di Macerata. All'incontro hanno partecipato sindaci o loro delegati di Pieve Torina, Muccia, Serravalle del Chienti, Esanatoglia, Camerino, Caldarola, Bolognola, Serrapetrona, Castelraimondo, Valfornace, Camporotondo, Sefro. "La centralità delle azioni politiche deve partire dai sindaci" hanno ribadito il primo cittadino di Camerino Gianluca Pasqui, e Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina. (Ansa)

13/10/2017 15:00
Valfornace, successo del convegno sul Castagno: una specie "multifunzionale"

Valfornace, successo del convegno sul Castagno: una specie "multifunzionale"

L’ incontro di sabato 7 ottobre dedicato a “Il Castagno, non solo albero da frutto,ma specie multifunzionale” ha certamente nobilitato le giornate che Pievebovigliana ha dedicato ad un argomento di grande attualità. Quest’anno infatti non è stato facile organizzare la Sagra della Castagna per i seri problemi che una stagione quanto mai siccitosa ha creato alla produzione di un frutto che la natura ha sempre donato in abbondanza al nostro territorio. E proprio per sensibilizzare agricoltori, apicoltori e consumatori di Valfornace e dintorni, Tiziano Gardi, professore dell’Università di Perugia e Presidente della Commissione Tecnica Centrale dell’Albo Nazionale degli Allevatori di Api Italiane, istituito dal Ministero dell’Agricoltura, ha illustrato con grande efficacia tutte le proprietà e i numerosi utilizzi dell’albero del castagno insieme ai tanti errori di comportamento che l’uomo ha nei confronti di questa preziosissima essenza arborea. Non è un caso che laddove l’uomo non interviene, o interviene correttamente, il castagno è tra gli alberi più longevi anche quando la natura si concretizza in cicli negativi come quest’anno. E’ intervenuto quindi Rinaldo Amorosi, Presidente dell’Associazione Apicoltori Alto Lazio, che ha illustrato il progetto di successo portato avanti da qualche anno nel reatino e che si cercherà di allargare anche al nostro territorio. Gli obiettivi di questo progetto sono: ”difendere la razza dell’ Ape Italiana / Apis Mellifica Ligustica e l’ambiente dove questo splendido insetto insieme a noi vive diffondendo la cultura apistica e le migliori pratiche di allevamento attraverso corsi di formazione e aggiornamento, seminari e convegni; valorizzare la produzione di miele locale promuovendo quello di alta qualità e biologico partecipando a fiere e mostre del settore agro-alimentare per un consumo più consapevole e non ultimo sensibilizzare le istituzioni verso i problemi del settore apistico.” Al convegno hanno partecipato il Sindaco di Valfornace, Massimo Citracca, il Presidente del Consorzio Apistico provinciale obbligatorio di Macerata, Alvaro Caramanti e il Consigliere Comunale di Valfornace con delega alla Tutela e allo Sviluppo del Territorio, ing.Giorgio Occhipinti.

09/10/2017 16:50
Valfornace, Banca Adriatica dona 35 mila euro per gli impianti sportivi

Valfornace, Banca Adriatica dona 35 mila euro per gli impianti sportivi

L'Amministratore Delegato di Banca Adriatica Alberto Pedroli e il Direttore Retail Giordano Fulvi hanno consegnato al Sindaco di Valfornace Massimo Citracca un assegno di 35 mila euro, destinato al rifacimento degli impianti sportivi in località Pievebovigliana, fortemente lesionati dagli eventi sismici del 2016. La donazione è frutto di una raccolta fondi che Banca Adriatica, ex Nuova Banca Marche, ha lanciato per aiutare le popolazioni colpite dal sisma. L'Amministraxione di Valfornace, piccolo Comune dell'alto maceratese istituito a gennaio grazie all'accorpamento di Fiordimonte con Pievebovigliana, investirà i fondi donati da Banca Adriatica nel rifacimento della pavimentazione dei due impianti sportivi polivalenti di via Fornace a Pievebovigliana, impianti che saranno utilizzati per il calcetto, il basket la pallavolo e il tennis.  Lo scorso anno, inoltre, Banca Adriatica aveva donato 80 mila euro al comune di Arquata del Tronto, frutto di una precedente raccolta fondi lanciata dopo la prima grande scossa di terremoto che aveva colpito il centro Italia nell'agosto 2016.

03/10/2017 15:15
Il 7 e l'8 ottobre il castagno e i suoi frutti domineranno la scena a Valfornace

Il 7 e l'8 ottobre il castagno e i suoi frutti domineranno la scena a Valfornace

Nei giorni 7 e 8 ottobre 2017 a Pievebovigliana (Valfornace) sono state organizzate due importanti iniziative. Sabato 7 è previsto un incontro-convegno intitolato “Il Castagno, non solo albero da frutto, ma specie multifunzionale” che vedrà la partecipazione di due vere autorità in materia, il prof. Tiziano Gardi e il dott. Rinaldo Amorosi, che renderanno certamente molto interessante il tempo dedicato a questa iniziativa. Sarà anche possibile effettuare una passeggiata didattico - naturalistica nel sentiero natura di Roccamaia, una bella esperienza  per gli amanti dell'ambiente. Domenica 8  si svolgerà invece la sagra della castagna durante la quale sarà possibile, presso gli stand gastronomici, gustare alcuni prodotti preparati al momento. In serata ci sarà anche un intrattenimento musicale.

20/09/2017 08:15
Si torna a scuola ma il 34 per cento degli edifici scolastici nelle zone del terremoto è ancora inagibile

Si torna a scuola ma il 34 per cento degli edifici scolastici nelle zone del terremoto è ancora inagibile

Nelle Marche il 15 settembre gli studenti torneranno fra i banchi di scuola. Ma con tanti interrogativi, perchè oltre il 34% delle scuole nelle zone colpite dal sisma è risultato ad oggi inagibile. I dati diffusi dalla Protezione Civile registrano cifre come 824 edifici scolastici nelle zone terremotate non sicuri dopo il sisma del 24 agosto 2016. La ricostruzione post terremoto procede lenta e Save The Children non lo accetta. Soltanto a metà luglio è partito il piano per la riapertura di 82 scuole del Centro Italia, basato su un investimento dello Stato stimato in circa 215 milioni di euro che nel dettaglio prevede la ricostruzione di 50 edifici, l'adeguamento antisismico di altri 26 e infine il miglioramento e l'ampliamento per altre 6 strutture. Ma all'indomani dell'apertura del nuovo anno scolastico non c'è un tetto per i ragazzi delle "zone rosse". Si prevedono problemi per docenti e ragazzi sui giorni obbligatori di aula. Sulla vicenda arriva anche una nota di ActionAid che subito dopo il terremoto del 24 agosto 2016 ha subito sostenuto le zone del centro-Italia colpite dal sisma e la sua attività è proseguita anche con gli eventi sismici successivi. Un supporto fondamentale ha cercato di darlo nella ricostruzione degli istituti scolastici, ma qui emergono alcuni problemi. ActionAid ha infatti parlato di una ricostruzione lenta e poco chiara, con uno scarso coinvolgimento delle comunità. A oltre un anno dalla prima scossa, molti bambini - degli oltre 30 mila studenti che tra pochi giorni dovranno affrontare il nuovo anno scolastico nei territori del cratere - si apprestano a tornare a scuola in strutture d’emergenza. Nelle ordinanze del Commissario straordinario specifiche sulla ricostruzione, il governo ha previsto 72 scuole di nuova costruzione nelle quattro regioni colpite dalle scosse (Marche, Lazio, Abruzzo e Umbria), mentre per altre 40 sono in programma interventi per adeguare, completare, migliorare o ampliare le strutture. Dall’analisi della documentazione resa pubblica non è tuttavia possibile capire quando gli studenti potranno tornare in edifici non provvisori. “Ricominciare dalle scuole” è il motto della ricostruzione post terremoto, ma sono ancora troppi i punti poco chiari sulla ricostruzione e sull’agibilità degli edifici scolastici. “Una ricostruzione efficace non può che essere trasparente e partecipata. Ad oggi non sappiamo ancora quante sono le risorse totali messe in campo grazie alle donazioni, ai fondi pubblici e a quelli privati. Per una vera rinascita, non solo materiale, sono indispensabili strumenti di trasparenza informativa e percorsi di partecipazione mirati alla costruzione di spazi di dialogo aperto, inclusivo e informato tra istituzioni e cittadini in merito alla ricostruzione e allo sviluppo del territorio”, dichiara Marco De Ponte, Segretario Generale di ActionAid Italia. In generale, la gestione della ricostruzione appare piuttosto accentrata: le decisioni sono prese dal Commissario Straordinario e dai governatori delle quattro regioni colpite, in qualità di vice commissari per la ricostruzione, senza un reale coinvolgimento delle comunità locali. Inoltre, non è chiaro perché le risorse della terza campagna di raccolta fondi post sisma - arrivata a quota 3,2 milioni di euro con l’obiettivo specifico di ricostruire le scuole - siano stati destinati anche ad altre opere pubbliche. A seguito del terremoto ActionAid ha scelto di intervenire nelle scuole perché ritiene che siano la base per ricostruire le comunità e il tessuto sociale. L’organizzazione ha lavorato insieme al Ministero dell’Istruzione per accompagnare studenti e insegnanti nella difficile ripresa dell’anno scolastico. In particolare, ActionAid ha avviato il progetto “METE - Percorso di riscoperta della Memoria e dell’idEntità Territoriale localE” nelle scuole di Camerino, Pieve Torina e Valfornace nelle Marche. ActionAid ha inoltre partecipato al corso  “A scuola di resilienza: apprendere e insegnare dopo una catastrofe”, organizzato dal MIUR con la Direzione scientifica dell’Università dell’Aquila, un percorso formativo rivolto ai docenti per accompagnarli nella difficile ripresa delle lezioni. Nelle province di Ascoli Piceno e Macerata, ActionAid opera in tre istituti comprensivi, quelli di Pieve Torina, Camerino e Acquasanta Terme, i quali, a loro volta, abbracciano otto località: Pieve Torina, Valfornace, Visso, Muccia, Camerino, Fiastra, Acquasanta Terme e Arquata del Tronto. Anche nel cratere aquilano, dove ActionAid è presente dal 2009 ancora sono tante le domande senza risposta. Ad oggi nessun progetto di ricostruzione delle scuole pubbliche è partito e migliaia di ragazzi riprenderanno le lezioni per l’ottavo anno consecutivo in strutture “temporanee”. La struttura che ospita il maggiore liceo della città (oltre 1000 studenti) viene dichiarata inagibile e gli studenti divisi in tre differenti plessi, mentre mancano le verifiche di vulnerabilità in altre strutture di competenza comunale e provinciale.

11/09/2017 19:08
Valfornace riparte dalla scuola: inaugurata la struttura donata da Salini Impregilo - FOTO e VIDEO

Valfornace riparte dalla scuola: inaugurata la struttura donata da Salini Impregilo - FOTO e VIDEO

Il 15 settembre potranno tornare a scuola i ragazzi di Valfornace, uno dei comuni delle Marche più colpiti dal terremoto del 26 e 30 ottobre del 2016.  “La ripresa dei nostri territori è possibile ed inizia con il lavoro, la fiducia nelle nostre possibilità e con l'entusiasmo dei ragazzi che ritrovano la loro scuola, frutto della donazione di un’azienda sensibile e solidale, che ringraziamo di cuore”. Questo il messaggio di Vasco Errani, Commissario del Governo per la Ricostruzione nei territori colpiti dal sisma del 24 agosto 2016, durante l’evento di inaugurazione della scuola tenutosi oggi a Valfornace.  La nuova struttura scolastica, donata da Salini Impregilo, che sostituisce la vecchia scuola “Ugo Betti” resa inagibile dal sisma, è stata infatti inaugurata oggi alla presenza del sindaco di Valfornace Maurizio Citracca e delle massime cariche istituzionali della Regione Marche, insieme all’Amministratore Delegato di Salini Impregilo, Pietro Salini.  Salini Impregilo, il gruppo italiano tra i più grandi player globali nelle grandi infrastrutture complesse, il 28 febbraio scorso ha donato la scuola al Comune di Valfornace, un piccolo centro in provincia di Macerata nato dall’unione dei comuni di Pievebovigliana e Fiordimonte, duramente colpiti dal sisma che – tra l’agosto e il novembre del 2016 – ha messo in ginocchio il Centro Italia. Da allora tecnici e operai hanno lavorato a ritmi serrati per consegnare il complesso in tempo per la riapertura dell’anno scolastico.  Il nuovo istituto di Valfornace ospiterà la scuola materna, primaria e secondaria per un totale di 120 alunni. È un edificio moderno di 540 metri quadrati, circondato da un giardino, e dotato di una mensa, un refettorio e un’aula polifunzionale ribattezzata l’Atelier.  "Siamo una società globale che non dimentica le radici italiane, e per questo abbiamo voluto dare un segnale di speranza con la donazione della scuola”, esordisce Pietro Salini durante la inaugurazione della nuova scuola donata dal Gruppo di Salini Impregilo a Valfornace, comune di Macerata fortemente colpito dal terremoto del Centro Italia nel 2016.  “Desideravamo aiutare i ragazzi del territorio con una scuola, che entro l’apertura dell’anno scolastico potesse ridare un futuro scolastico a tutti i ragazzi che sono qui e che vogliono continuare a vivere in un territorio che deve dare loro un futuro, ricominciando a fare quel percorso formativo che poi li porterà un giorno a laurearsi e a lavorare insieme a noi in giro per il mondo, magari giovani ingegneri. E l’investimento nella scuola e nel futuro è il migliore investimento che si possa fare sulle nuove generazioni. E’ un investimento che noi facciamo spesso in molti luoghi nel mondo, lavorando con università come il Politecnico di Milano e facendo fare esperienza a giovani ingegneri nei nostri cantieri”, continua Pietro Salini.  “Siamo riusciti a lavorare molto bene con il Commissario del Governo per la Ricostruzione, Vasco Errani, e con l’amministrazione locale, per fare ciò che desideravamo di più: riuscire a costruire la struttura scolastica prima dell’inizio delle lezioni. Sono molto contento che possiamo far sì che l’anno scolastico si apra senza ritardi con una nuova struttura anche innovativa. E’ un bel segnale. Di sicuro quando c’è qualcuno costretto a vivere in una tenda le regole vanno viste in modo diverso rispetto ad una normale situazione in cui si può pianificare con grande anticipo, come una ferrovia. Emergenza significa che bisogna scegliere dei percorsi adatti a ridare una casa, un letto, un bagno alle persone che stanno per strada. Per questo considero questa scuola un bel risultato: 12 settimane per realizzare tutto, tenendo conto delle procedure, con il Comune che è riuscito a fare tutto nei tempi per garantire il funzionamento nel rispetto delle norme. Ritengo importante che un paese come il nostro, spesso sconvolto da fattori climatici, da sismi e da altri fattori ambientali, riesca presto a dotarsi di procedure molto snelle per intervenire a supporto immediato delle persone”.    “Bisogna pensare al futuro della nostra nazione, bisogna investire sul nostro paese, bisogna formare e far crescere le persone, creare lavoro, creare le condizioni per cui chi voglia tentare un’attività imprenditoriale lo possa fare e possa disporre di strutture che gli consentano di competere nel mondo. Oggi noi siamo una società internazionale che ha iniziato dall’Italia ed è diventata in pochi anni una multinazionale, con il 93% del fatturato realizzato all’estero, circa 40mila persone che lavorano insieme a noi in tutto il mondo e circa 7 miliardi di fatturato, il 30% negli Stati Uniti.  I dati del primo semestre 2017 ci hanno dato una forte spinta: Il livello degli ordini di questo periodo ha superato le nostre aspettative, raggiungendo 4 miliardi di euro. Cosi come il fatturato che è cresciuto del 12%, fino a superare i €3 miliardi di euro.  Anche la nostra visione di orientare una parte importante delle nostre risorse verso gli Stati Uniti e in particolare nella società statunitense Lane Construction sta dando ottimi risultati. Lane in questi primi sei mesi ha raggiunto un valore di nuovi ordini acquisiti pari a 1.9 miliardi di euro, un incremento del 59% rispetto ai risultati dello scorso anno.  Ultimo traguardo raggiunto in termini temporali è il riconoscimento della prestigiosa rivista specializzata americana Engineering News Record – ENR, che ha confermato per il quinto anno consecutivo il nostro gruppo come primo costruttore mondiale nel settore acqua. Per la prima volta, inoltre, siamo entrati nella top 10 del comparto Transportation e nella top 10 dei costruttori nel mercato degli Stati Uniti.    Al di là dei numeri e dei riconoscimenti, questi sono segnali che ci incoraggiano a continuare sulla strada dettata dal Piano Industriale 2016-2019. Il secondo semestre è cominciato bene e per noi la seconda parte dell’anno è la parte più importante sotto il profilo dello sviluppo e della crescita del fatturato. Oggi abbiamo segnali di assoluto allineamento rispetto alle previsioni”. 

06/09/2017 15:20
Valfornace dopo il terremoto: il 6 settembre si inaugura la nuova scuola

Valfornace dopo il terremoto: il 6 settembre si inaugura la nuova scuola

Valfornace riparte dal futuro. Dopo il terremoto che ha colpito le regioni dell’Italia Centrale nell’ottobre del 2016, il paese in provincia di Macerata guarda avanti e riparte dai giovani. Il 6 settembre sarà inaugurata la nuova scuola, per accogliere 120 alunni, donata da Salini Impregilo che ha deciso di investire sui giovani e sulla loro formazione per ridare alla popolazione la speranza di una rapida ripresa. L’inaugurazione dell'Istituto "Ugo Betti" si terrà alle ore 12.30 a Valfornace, con la partecipazione delle autorità locali e dell’Amministratore Delegato di Salini Impregilo, Pietro Salini. La nuova struttura, realizzata dopo che la vecchia scuola è stata resa inagibile dal terremoto, ospiterà i bambini della materna, delle elementari e i ragazzi delle medie, che potranno quindi iniziare il nuovo anno regolarmente. Una scuola che rappresenta il ritorno alla normalità e ad una rinnovata fiducia nel futuro per i 120 studenti, per le loro famiglie e per l’intero paese.

30/08/2017 15:17
Cingoli prima tappa di "Sibillini e dintorni". Domani arrivo a Fiastra e Valfornace

Cingoli prima tappa di "Sibillini e dintorni". Domani arrivo a Fiastra e Valfornace

Prima tappa della decima edizione di "Sibillini e dintorni" è stata Cingoli e la sala degli stemmi del palazzo comunale in cui si trovano la 'Madonna del Rosario" di Lorenzo Lotto e le altre opere d'arte che erano nella Chiesa di San Domenico e che là sono state trasferite dopo i sismi dello scorso anno. Una partenza significativa per la Scuderia Marche-Club Motori Storici, che organizza uno dei raduni di auto d'epoca fra i più premiati d'Italia e che ha voluto dedicarne il decennale alla 'Marca in ripresa'. Settantuno chilometri e 659 metri: è questa la distanza percorsa dalla carovana di auto d'epoca nella prima delle tre giornate di kermesse motoristica. Alle 10.40 di stamani, infatti, una dietro l'altra le vetture storiche provenienti da tutta Italia si sono affacciate nella splendida piazza Vittorio Emanuele II dove sono rimaste in esposizione fino al termine della mattinata. Il fascino delle signore d'epoca ha conquistato i cingolani che le hanno accolte con curiosità ed entusiasmo. Gli equipaggi, mai così numerosi come in questa edizione, hanno seguito con scrupolosa diligenza il percorso indicato nel roadbook che hanno in dotazione: in gergo lo chiamano 'radar' e serve per affrontare in massima sicurezza - propria e del traffico veicolare regolare - tutti i rettilinei, le curve, i bivi, gli avvallamenti e le ripide salite previsti nel circuito studiato appositamente per far apprezzare il paesaggio maceratese in tutta la sua bellezza. Per mesi lo staff della Scuderia Marche, in particolare Nicola Fermani, Andrea Dari, Luigi Molini e Armando Grassetti, si è preoccupato di tracciare su mappa ogni dettaglio delle strade che le auto percorreranno in questi giorni: una cura che si somma alla presenza di motociclisti che segnalano la carovana di vetture in apertura e in chiusura come pure alla presenza di volontari e mezzi della CRI a disposizione per qualunque emergenza. Una volta raggiunto il "Balcone delle Marche", gli equipaggi sono stati ricevuti dal primo cittadino di Cingoli, Filippo Saltamartini, e da Paolo Petrini della Banca Mediolanum di Macerata, che è il principale sostenitore privato della kermesse. Nel riprendere la strada verso il capoluogo di provincia, poi, le affascinanti signore d'epoca hanno fatto una sosta a San Faustino di Cingoli prima di rientrare a Macerata per la visita guidata alle case di terra dell'Ecomuseo Villa Ficana. Dalle 19 e fino a tarda sera, alcune delle vetture sono in esposizione in piazza Mazzini. Domani, venerdì 25 agosto, sarà la volta del Lago di Fiastra e Valfornace. A partire dalle 21.45, appuntamento imperdibile in piazza della Libertà a Macerata per la Rievocazione Storica del Circuito della Vittoria e la presentazione di tutte le straordinarie protagoniste di questa edizione di "Sibillini e dintorni". Seguirà racconto fotografico della prima giornata di raduno a cura di Giuseppe Saluzzi e Andrea Muti.    

24/08/2017 15:32
Sibillini & Dintorni: al via il raduno di auto d’epoca

Sibillini & Dintorni: al via il raduno di auto d’epoca

Fra le auto d'epoca che prendono parte al raduno della Scuderia Marche anche la Lancia Aurelia del film "Il sorpasso". Giovedì 24 agosto arrivano i gioielli d'epoca di "Sibillini e dintorni", il raduno di auto storiche promosso dalla Scuderia Marche - Club Motori Storici e che festeggia il suo decimo compleanno con un'edizione speciale che fa tappa a Cingoli e Macerata giovedì 24, a Fiastra, Valfornace e nuovamente Macerata venerdì 25 agosto, a Montecosaro e Appignano sabato 26 agosto. Per stringere in un abbraccio "La Marca in ripresa", tema di quest'anno della kermesse automobilistica, sono attesi nel maceratese oltre sessanta equipaggi provenienti da tutta Italia; fra loro anche la giornalista del Tg1 Francesca Grimaldi. La carovana è composta da autentici capolavori di design e meccanica costruiti fra il 1919 e il 1967 che hanno fatto la storia dell'automobilismo mondiale, come la Cisitalia 202 SC Berlinetta del 1947, identica a quella esposta al Museum of Modern Art (MoMA) di New York. Susciterà curiosità e sguardi ammirati la Lancia Aurelia B24 convertibile del 1956, l'auto a bordo della quale Gassman e Trintignant sfrecciavano per le vie di una Roma deserta degli anni sessanta del Novecento ne "Il sorpasso" di Dino Risi. Il programma della tre-giorni prevede la tappa d'apertura giovedì a Cingoli alle 11, poi, nel pomeriggio gli equipaggi visiteranno l'ecomuseo di Villa Ficana a Macerata quindi dalle 19 alcune delle auto saranno in esposizione in piazza Mazzini. Alle 21.30 musica travolgente e gioielli d'epoca allo Sferisterio per la serata promossa dalla Scuderia Marche, con il sostegno del Comune di Macerata e la collaborazione della CRI-comitato di Macerata. A fare da scenografia d'eccezione al concerto della band THE KING-Elvis Presley Tribute, con la partecipazione del Coro polifonico 'G. Spontini' e della Angel's Rock Dance, sul palco dell'arena maceratese saliranno una Ford Mustang Zagato del 1967 e una Chevrolet Corvette del 1958, lo stesso modello appartenuto ad Elvis. All'indimenticabile re del rock 'n' roll, a quarant'anni dalla morte, è dedicato lo spettacolo di beneficenza a favore della CRI per il quale sono esauriti i posti prenotabili: i posti in loggione saranno distribuiti giovedì 24 agosto, a partire dalle 10 presso l'info point di "Sibillini e dintorni" allestito in viale Trieste 5 e dalle 19 presso il gazebo della CRI allestito in piazza Nazario Sauro. Nel secondo giorno di raduno, venerdì 25 agosto, la carovana di "Sibillini e dintorni" è attesa alle 10.30 al belvedere del lago di Fiastra poi a Valfornace (zona campi sportivi) alle 12 per fare visita alle comunità colpite dal terremoto; nel pomeriggio ritorno verso il capoluogo di provincia, dove in serata si terrà la 10ª Rievocazione storica del Circuito della Vittoria. Venerdì sera, infatti, le auto storiche percorreranno Corso Cavour, via Garibaldi, via Lauri, via Crescimbeni, piazza Vittorio Veneto e Corso della Repubblica quindi sosteranno in piazza della Libertà dove quest'anno si terrà a partire dalle 21.45 l'unica presentazione al pubblico di tutta la carovana. Particolarmente nutrito il gruppo delle vetture sportive partecipanti: fra le altre, c'è una Morgan tipo F del 1938, singolare 3 ruote come quella apparsa in "Hollywood Party", il film del 1968 diretto da Blake Edwards con Peter Sellers; una Chenard & Walcker del 1923, modello della casa automobilistica che si è aggiudicata nel 1923 la prima edizione della 24 ore di Le Mans e nel 1925 la seconda edizione della 24 ore di Spa in Belgio; due Fiat spider del 1921 e '31, una Jaguar SS 100 del 1936 e una Jaguar XK120 del 1951, una Porsche 356C del 1963. Gli equipaggi vestiranno abiti d'epoca e l'abbinamento auto/abito più elegante si aggiudicherà "La più bella sei tu" a cura della Croce Rossa Italiana-comitato di Macerata. Sabato 26 agosto, ultima giornata di raduno, le auto arriveranno alle 9 in piazza Trieste a Montecosaro e lì sosteranno fino al pomeriggio per poi riprendere il loro percorso fra valli e colline maceratesi fino ad Appignano alle 19, dove rimarranno in mostra lungo le mura urbiche fino alle 23.   Modifiche al traffico Disposte dal comando di Polizia Urbana le modifiche al traffico per consentire lo svolgimento delle manifestazioni di Sibillini & Dintorni. Il 24 agosto per lo spettacolo allo Sferisterio ci sarà il divieto di sosta, dalle ore 16 fino al termine, in viale Trieste, tra viale Don Bosco e piazza Nazario Sauro, nell’area parcheggio di piazza Nazario Sauro in prossimità di Porta Picena, in piazza Mazzini e in vicolo Sferisterio dal civico 7 fino all’entrata posteriore dello Sferisterio (quest’ultimo dalle 9 alle 2 del giorno successivo). E ancora sospensione temporanea della circolazione in Porta Picena per consentire il transito in senso contrario dei veicoli d’epoca, verso piazza Mazzini. La circolazione stradale intorno allo Sferisterio sarà quella in vigore in occasione degli spettacoli lirici. Il 25 agosto, dalle ore 21, saranno chiuse al traffico le vie interessate dalla rievocazione storica del “Circuito della Vittoria”, che percorrerà piazza Annessione, via Garibaldi, via Tommaso Lauri, via Crescimbeni, piazza Vittorio Veneto, corso Repubblica, piazza Libertà. Divieto di sosta dalle 19 alle 24 in piazza Annessione, via Crescimbeni, piazza Vittorio Veneto, corso Repubblica (tratto compreso tra l’APU e piazza Vittorio Veneto, sugli stalli riservati ai disabili in piazza Libertà.    

22/08/2017 18:16
Terremoto, recuperate 3700 opere in 26 Comuni dai volontari di Legambiente

Terremoto, recuperate 3700 opere in 26 Comuni dai volontari di Legambiente

Oltre 3.700 opere recuperate dai 483 volontari di Legambiente che hanno operato in questo anno in 26 comuni colpiti dal sisma per un totale di 3775 ore di volontariato.  "Un anno di volontariato a sostegno delle opere colpite dal sisma. Continuano i lavori di recupero con la collaborazione del gruppo di Protezione Civile Beni Culturali Legambiente Marche. Oltre 3.700 i beni recuperati dai volontari di Legambiente in 26 comuni. Legambiente: uno straordinario lavoro di comunità per ricostruire i nostri comuni, insieme si può. Le opere d'arte sono un'opportunità di ripartenza oltre che pezzi insostituibile della nostra identità"  Oltre 3.700 opere recuperate dai 483 volontari di Legambiente che hanno operato in questo anno in 26 comuni colpiti dal sisma per un totale di 3775 ore di volontariato. Questo è il bilancio dell'attività svolta dal gruppo di Protezione Civile Beni Culturali di Legambiente Marche che ha iniziato la sua attività fin dal 24 agosto dello scorso anno.  I tanti volontari hanno prestato soccorso alle opere danneggiate dal sisma lavorando a supporto dei funzionari del ministero dei beni culturali, dei vigili del fuoco e dei carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale, intervenendo tra le macerie e nelle zone rosse. "Questo lavoro è frutto di un percorso collettivo che nasce nel 1997, in seguito al terremoto che ha colpito Marche e Umbria. Grazie a tanti anni di lavoro condiviso tra cittadini e istituzioni abbiamo costruito una nuova consapevolezza sui beni culturali che ha permesso oggi alle Marche di essere più forte e meno impreparata di fronte al dramma che ha colpito tutta la nostra Regione - commenta Antonella Nonnis, coordinatrice del gruppo di protezione civile beni culturali Legambiente Marche - ".    Continuano le operazioni di recupero delle opere d'arte in cui saranno coinvolti i volontari del gruppo di Protezione Civile Beni Culturali Legambiente Marche. Oggi i volontari sono al lavoro nel Comune di Valfornace mentre da domani fino a giovedì le attività proseguono al Castello di Lanciano nel Comune di Castelraimondo per lo spostamento dei beni. “Per quanto riguarda il futuro delle opere d’arte nelle aree terremotate - spiega Francesca Pulcini, Presidente di Legambiente Marche - è urgente uscire dall’emergenza e passare alla fase successiva, fare il punto sulla nuova geografia del patrimonio culturale marchigiano post sisma, l’ubicazione e lo stato dei depositi e iniziare un percorso di gestione e organizzazione dei depositi temporanei al fine di avviare un lavoro di valorizzazione attraverso mostre diffuse e laboratori di restauro nelle zone più prossime ai luoghi di origine, per rinsaldare il sentimento di coesione di cui ha bisogno una comunità per ricominciare a pensare al futuro senza rischiare di disgregarsi. Attività di questo tipo, aperte anche alle scuole, ai restauratori, agli amanti dell’arte, alle università, ai centri di formazione e agli addetti ai lavori che dopo il sisma hanno perso l’impiego, aiuterebbero a creare occupazione e flusso turistico”. 

21/08/2017 14:02
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