Si è svolta nella mattinata di martedì 20 novembre, presso la sede del Comune di Valfornace, la cerimonia di consegna di una targa di benemerenza a Mirko Caramanti, vincitore del titolo continentale a Toledo nell’ambito del Campionato Europeo Setter Selvatico Abbattuto, nonché Vice Campione del Mondo nella disciplina “Caccia Pratica”, nell’ambito dei campionati svoltisi a Zara.
Una soddisfazione doppia, anche per il prezioso contributo dato dal setter Atos, di Virginia Massimo Lancillotti di Pievetorina, e dal pointer Elacensis Malenina, di Paolo Cioli di Visso, cani addestrati dall’azienda agricola “Caramanti”, che nonostante i danni del terremoto, ha continuato con tenacia nel proprio lavoro.
Risultati questi che riempiono di orgoglio anche l’intera cittadinanza di Valfornace, che vede in questi riconoscimenti delle occasioni di riscatto dopo il biennio funesto dovuto al sisma.
Si è svolta nella mattinata di sabato 10 ottobre, presso la sede del Comune, la cerimonia di consegna delle targhe di benemerenza a cittadini che hanno dato lustro, grazie alla loro attività e al loro impegno, alla comunità di Valfornace.
In questa occasione, si è voluto dare un riconoscimento alla famiglia Impecora, in occasione del 50° anniversario dalla nascita dell’agriturismo-troticoltura “Il Cardellino”, nonché a Clemente Frillocchi, storico artigiano nella lavorazione artistica del ferro battuto, anche a seguito del premio ottenuto dalla Camera di Commercio di Macerata nell’ambito del “Premio della fedeltà al lavoro e del progresso economico 2018”.
L’appuntamento si inserisce nell’ambito della scelta dell’Amministrazione di contribuire a dare un segnale di rinascita al territorio ed ai suoi abitanti, al fine di voltare pagina rispetto ai traumi subiti nell’ultimo biennio.
Gli atti di sciacallaggio ai danni dei terremotati sono iniziati purtroppo fin da subito e con diverse varianti, dalle finte raccolte, alla sottrazione di beni destinati agli sfollati, fino ai classici furti negli edifici abbandonati. Sembra però che in questi giorni, a due anni dalle violenti scosse dell'ottobre 2016, ci sia addirittura recrudescenza del fenomeno.
E' di ieri la scoperta nel quartiere Corneto a Macerata, nel palazzone abbandonato di via Cincinelli, di effrazioni ai danni di una dozzina di appartamenti, con gli sciacalli che si sono introdotti all'interno, portando via quel poco che era rimasto, non di particolare valore economico per fortuna.
Nella serata di ieri anche Striscia la Notizia si è occupata della stesso vile fenomeno, con l'inviato Jimmy Ghione ad Arquata del Tronto, a raccogliere le testimonianze di diversi cittadini che hanno segnalato la scomparsa di oggetti di valore e ricordi dalle case abbandonate a causa del sisma.
"Hanno portato via parte delle macerie - racconta un testimone con il viso coperto e la voce camuffata - e tutti i beni che avevamo dentro casa non li troviamo più". E ancora: "È sparito tutto. Chi ha avuto la casa completamente distrutta pensava di poter comunque ritrovare dei valori (catenine, oro, gioielli e oggetti di famiglia) sotto le macerie", purtroppo però, "niente è stato restituito". Sembra addirittura che un addetto alla rimozione delle macerie sia stato preso con le mani nel sacco, e gli abbiano trovato a casa oggetti di valore provenienti dal cratere (sismico)".
La cosa più triste di questa vicenda è che oltre ai danni subìti, questi cittadini che denunciano devono farlo senza farsi riconoscere, perché dicono che "Lo Stato e le amministrazioni non vogliono che diciamo queste cose perché altrimenti ci potrebbero essere delle ripercussioni". E precisano: "Questa è una piccola comunità, dove ci si conosce tutti e metterci la faccia significa avere delle ritorsioni personali se non addirittura delle vere e proprie vendette".
Un intervento politico, quello fatto ieri dal sindaco di Macerata, Romano Carancini, nel corso dell'incontro che si é svolto a Camerino con i sindaci del cratere ed il nuovo commissario alla ricostruzione, Piero Farabollini. Il primo cittadino di Macerata non ha lesinato critiche al nuovo governo, rimarcando l'assenza di esponenti di Lega e Movimento 5 Stelle all'incontro e ammonendo il commissario sul fatto che i comuni del craere devono essere trattati tutti alla stessa maniera.
Un atteggiamento, quello di Carancini, che ha generato ben più di un mugugno in sala e disappunto anche da parte di alcuni che sedevano al tavolo dei relatori, tanto che lo stesso commissario Farabollini ha voluto fare un appello affinchè la politica, e nello specifico le appartenenze partitiche, restino fuori dai temi della ricostruzione.
Oltre 1.500 cantieri aperti nelle Marche, sia nel pubblico che nel privato, per la ricostruzione degli edifici, delle attività produttive e delle infrastrutture, per restituire alle popolazioni gli spazi e le condizioni che stanno consentendo di tornare nei territori di appartenenza. "A due anni dal sisma - spiega il presidente della Regione Luca Ceriscioli - si sta concludendo lo stato di emergenza, previsto fino a dicembre e che probabilmente verrà prorogato. La Regione ha ora lo sguardo rivolto alla ricostruzione". Su un totale di 348 milioni di contributi assegnati alle quattro Regioni terremotate, le Marche hanno assunto impegni finanziari per 240 milioni di euro". "Quella delle Marche è stata una emergenza di carattere eccezionale, perché - ricorda Ceriscioli - ha coinvolto un terzo del territorio"; Delocalizzazione delle attività produttive (322 cantieri aperti) e edilizia scolastica i fattori che favoriscono il ritorno delle popolazioni. Ma "servono strumenti per semplificate la ricostruzione". (Ansa)
Gli eventi sismici del 2016, oltre ai pesanti danni che hanno piegato la comunità locale, hanno creato un legame di solidarietà e amicizia con i tanti che hanno dato un sostegno concreto nei terribili giorni del sisma.
Un legame che si sta concretizzando con molteplici progetti di collaborazione e gemellaggi con le comunità accorse a sostegno dei territori del centro Italia.
In quest’ottica, nei giorni scorsi, gli alunni della 3° classe secondaria di primo grado “Margherita Hack” di Villarbasse (TO) e i loro insegnanti hanno avuto modo di visitare il Comune di Valfornace, nell’ambito di un progetto di gemellaggio culturale nato lo scorso anno tra l’Istituto Comprensivo di Pieve Torina e l’I.C. Gozzano di Rivoli (TO), comune quest’ultimo rientrante nel Patto territoriale della zona ovest di Torino e dell’Unione Montana Valle Susa, che hanno contribuito, nel febbraio scorso, alla donazione di una pala gommata con turbina al Comune di Valfornace.
Gli studenti, dopo i saluti del Sindaco Massimo Citracca, hanno potuto ammirare le bellezze paesaggistiche del nostro territorio, accompagnati da Salvatore Pianesi, archeologo amatoriale conoscitore del nostro territorio, cui vanno i ringraziamenti dell’Amministrazione comunale, lungo il percorso del lago di Boccafornace, con sorgente carsica intermittente.
Al termine del percorso naturalistico, nell’area degli impianti sportivi del capoluogo, due guide naturalistiche hanno illustrato le peculiarità del territorio compreso all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini; a seguire l’Amministrazione ha offerto una degustazione dei “marroni”, le castagne tipiche del nostro territorio.
Questa visita fa seguito alla gita già effettuata nella scorsa primavera dagli alunni di Valfornace in Piemonte, organizzata e offerta dagli stessi: l’auspicio è che questo legame particolare venga alimentato anche per il futuro, soprattutto per i nostri ragazzi, provati da un biennio particolarmente intenso.
Le sue idee le aveva palesate sin dal giorno immediatamente successivo alla sua nomina. E, ora, le ha messe nero su bianco in una lunga intervista rilasciata a Repubblica. Piero Farabollini, successore di paola De Micheli nel ruolo di commissario straordinario per la ricostruzione, usa l'eleganza e un po' di "politichese imparato in fretta" per sottolineare la necessità di cambiare rotta, anche bocciando, se dovesse servire, un modello (quello dell'Emilia Romagna) che a quanto pare non é applicabile al cratere del sisma del 2016.
La strada da seguire, secondo il geologo di Unicam chiamato al difficile compito di avviare concretamente la ricostruzione, appare ben consapevole delle tante difficoltà a cui dovrà andare incontro e sembra aver già scelto "il suo esercito": i sindaci. Il primo nemico da combattere é la burocrazia, ossia tutto quel sistema di norme e carteggi che, di fatto, sta paralizzando un territorio già fin troppo sofferente e seriamente a rischio sotto il profilo dello spopolamento. l'idea appare quella di ricalcare, con le dovute modifiche, l'organizzazione della ricostruzione nelle Marche e nell'Umbria dopo il sisma del 1997. Clicca qui per l'intervista integrale pubblicata da Repubblica.
La provincia di Macerata è il territorio marchigiano che ha riportato maggiori danni in seguito al sisma del 2016. Un evento che nei suoi risvolti inevitabili ha messo in ginocchio l’economia dell’intero comparto provinciale. Una situazione che ha spinto i senatori Leu Laforgia, Grasso, De Petris e Errani a presentare un’interrogazione al Senato per chiedere al Ministro del Lavoro se intenda attuare politiche industriali e di sviluppo, volte al rilancio delle aree colpite dal terremoto. Oggetto dell’interrogazione anche il job act, dopo che ne è stata più volte ventilata l’ipotesi di cancellazione da parte del Governo.
Una iniziativa supportata anche da alcune notizie apparse sulla stampa in questi giorni che non fanno altro che confermare ed evidenziare questo quadro di preoccupante crisi economica. Il 22 ottobre è uscito sul quotidiano “Il Resto del Carlino”, nelle pagine di Macerata, un articolo che sottolinea come in provincia di Macerata su 1200 assunzioni previste, l’86% di esse risultino essere a tempo determinato e solo il 14% a tempo indeterminato. Assunzioni che nel 56% dei casi riguardano il settore dei servizi e le imprese con meno di 50 dipendenti che si confermano comel’ossatura dell’apparato produttivo del territorio.
In un altro articolo uscito sulla stessa testata, a firma di un’altra giornalista, viene denunciata la cancellazione di diecimila posti di lavoro e la chiusura di oltre duemila imprese, con un tasso di disoccupazione stimato all’8%, che arriva a toccare punte del 15,4% nel caso dei giovani.
Un quadro critico che ha spinto i senatori Leu a sollecitare il Governo sul rilancio industriale e occupazionale della zona.
Si è tenuta il 24 ottobre, nella sede della Delegazione Pontificia per il Santuario della Santa Casa di Loreto, la riunione della Conferenza Episcopale Marchigiana.
In apertura dei lavori, i Vescovi hanno accolto per un primo incontro il nuovo Commissario Straordinario del Governo per la ricostruzione, Piero Farabollini. Mons. Stefano Russo, vescovo di Fabriano e Segretario generale della CEI, ha illustrato la situazione concernente i danni provocati dal terremoto agli edifici di proprietà ecclesiastica. Il Presule ha fatto unexcursus su quanto le Diocesi sono finora riuscite a realizzare per gli interventi di messa in sicurezza. Il Commissario ha assicurato la massima collaborazione per la soluzione delle problematiche manifestate e avviare l’auspicata ricostruzione. «Le risorse e coperture economiche e finanziarie per la ricostruzione al momento ci sono - ha detto il Dott. Farabollini - anche se dovranno essere ulteriormente incrementare in futuro».
Il Presidente della CEM, mons. Piero Coccia, arcivescovo di Pesaro, a nome dei presenti, ha ringraziato il Commissario per aver accolto l'invito e auspicato che il dialogo prosegua nel clima di reciproca collaborazione e condivisone.
L'Arcivescovo di Ancona, mons. Angelo Spina ha fatto il punto sulla situazione del Pontificio Seminario Regionale di Ancona, che accoglie 30 seminaristi provenienti dalle diverse diocesi e affidato alla cura del Rettore, don Claudio Marchetti coadiuvato da don Francesco Savini e don Daniele de Angelis. Mons. Mons. Spina ha anche parlato della progettazione dell'Anno Francescano in Ancona per l'ottavo centenario della presenza di San Francesco in Ancona, dal cui porto partì per recarsi a San Giovanni d'Acri, oggi Akko e poi a Damietta in Egitto dove avvenne lo storico incontro con il Sultano.
Su proposta dell'Arcivescovo di Fermo, mons. Rocco Pennacchio, l’assemblea ha nominato come secondo patrono stabile del Tribunale Ecclesiastico Inter- diocesano di Fermo l'avv. David Andrea Ciarrocca.
Mons. Giovanni D'Ercole, vescovo di Ascoli Piceno e delegato della CEM per la comunicazione e cultura, riallacciandosi al tema della precedente Assemblea Generale dei Vescovi Italiani del maggio scorso, ha presentato una prima bozza di proposta organica per rendere la comunicazione della Chiesa delle Marche più condivisa, efficace e rispondente alle attuali esigenze dell’evangelizzazione, avviando una riflessione che proseguirà nei prossimi mesi.
A conclusione dell’incontro i componenti della Conferenza Episcopale Marchigiana hanno espresso vivo apprezzamento per il lavoro svolto che proseguirà in futuro al dr. Renato Poletti, Direttore Generale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha illustrato gli obbiettivi del Tavolo di Concertazione per il “recupero e la valorizzazione della Via Lauretana”. I vescovi hanno anche ringraziato per l’impegno profuso l’Arcivescovo di Loreto, mons. Fabio Dal Cin, presidente dello stesso tavolo di concertazione.
I presuli auspicano che il progetto dei “Cammini Lauretani” possa proseguire in quella necessaria armonia di intenti tra Comunità religiosa e Comunità civile indispensabile a valorizzare il percorso di fede che la storia e la devozione popolare hanno assegnato alla “Via lauretana”.
Si è svolta giovedì 18 ottobre 2018, presso i locali della sede comunale, la cerimonia di consegna di targhe riconoscimento a cittadini di Valfornace che hanno a vario titolo dato lustro alla cittadina colpita pesantemente dal sisma.
Il Sindaco Massimo Citracca ha così consegnato a Michela Carassai, premiata dalla Camera di Commercio di Macerata nell’ambito del Premio “Donna Impresa 2018”, Stanislao Bollini, già Brigadiere Capo dell’Arma dei Carabinieri in pensione, Moreno Tesei, vincitore della competizione sportiva “Spartan Race” svoltasi a Misano Adriatico, un riconoscimento ufficiale da parte dell’Amministrazione Comunale, come segno di riconoscenza per il lavoro e l’impegno profuso da ognuno in un periodo certo non facile per tutta la comunità, ma che anche grazie a loro può vantare qualche soddisfazione.
Alla cerimonia erano presenti vari amministratori e rappresentati dell’Arma dei Carabinieri.
"È fondamentale dare un impulso alla ricostruzione ed eliminare quei colli di bottiglia che fino ad oggi hanno in parte ostacolato alcuni processi": è quanto ha detto il nuovo commissario straordinario Piero Farabollini, in visita a Norcia. Con lui il sottosegretario ai Beni culturali, Gianluca Vacca.Per Farabollini "c'è la necessità di dare risposte immediate al territorio". "Faremo di tutto - ha aggiunto - per trovare le soluzioni necessarie perché la ricostruzione prenda il via davvero. I due anni che sono trascorsi dal sisma sono stati lunghi ma anche necessari per dare metodologie e indicare le procedure. Adesso che le abbiamo acquisite dobbiamo cercare di rimuovere gli ostacoli che impediscono di applicare nell'immediato le stesse procedure".Farabollini ha anche sottolineato che intenderà portare avanti il compito a cui è stato designato "in collaborazione con i territori e con i sindaci". (Ansa)
Si terrà lunedì 22 ottobre prossimo, a partire dalle ore 17.30 presso il locale Palazzetto dello Sport, a Valfornace, un incontro promosso dalla Regione Marche di concerto con l’Amministrazione comunale volto alla promozione delle opportunità legate al Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020, dall’eloquente titolo: “L’Europa con noi per ripartire. Incontri sul territorio per presentare i bandi PSR Marche 2014/2020 dedicati all’area del cratere”.
L’intento è di mettere a conoscenza sia gli agricoltori, che ai giovani (e meno giovani) che vogliano intraprendere un percorso lavorativo nel mondo dell’agricoltura, circa le opportunità legate ai nuovi bandi in emissione, finalizzati a dare un nuovo slancio al sistema rurale delle Marche e sostenere gli imprenditori agricoli già provati dal terremoto.
All’appuntamento saranno presenti Anna Casini, Vice Presidente della Giunta Regionale e Assessore Regionale all’Agricoltura, oltre ai funzionari del Servizio Politiche Agroalimentari Regione Marche, dott. Andrea Scarponi e dott. Roberto Gatto, che illustreranno i nuovi bandi e le relative modalità di accesso, in particolare su: Pacchetto giovani; Filiere agroalimentari; Corte e mercati locali; Legno – Energia – No food; Mitigazione conflitti allevatori-lupo; Sostegno alla forestazione e all’imboschimento (focus “tartuficoltura”); Miglioramento della viabilità rurale.
L’incontro è rivolto non solo ai cittadini di Valfornace, ma a tutto il territorio dell’alto maceratese, anche nell’ottica di una maggiore integrazione di un’area pesantemente provata.
Dal segretario di Articolo1 - Movimento Democratico e Progressista, Massimo Montesi, riceviamo e pubblichiamo:
"Dall’11 settembre ancora nessuna notizia sul nuovo Commissario Straordinario per la ricostruzione. Le indiscrezioni che appaiono sulla stampa locale dicono, al di là dei nomi che emergono, che comunque non si prende atto che serve una svolta nella struttura della ricostruzione, e che non si andrà alla nomina di più Commissari, che per quanto riguarda le Marche significa ancora una volta essere obbligati a seguire le sorti e le decisioni delle altre Regioni. Manca la consapevolezza che quelli del 2016 sono stati più sismi e che le Marche, per le devastazioni subite, numero delle persone coinvolte, numero degli immobili da ricostruire, comunità intere da rigenerare; hanno dei tratti di originalità nelle esigenze e nelle modalità di intervento.
Nel frattempo è stato pubblicato un ulteriore decreto riguardante il sisma, e anche qui è mancato il coraggio e la lungimiranza. Nessun intervento a proposito della differenziazione degli interventi all’interno del cratere, tanto sbandierata dai rappresentanti dell’attuale maggioranza; né per la semplificazione; e soprattutto nessun intervento né dotazioni finanziarie, per quanto riguarda gli oltre 700 tecnici assunti temporaneamente negli uffici sisma dei Comuni e della regione; i cui incarichi ad oggi scadono a fine anno. In assenza di queste persone e di atti decisivi per il rinnovo dei loro incarichi, a breve, la ricostruzione, che con tanta lentezza, stenta a partire, diventa una presa in giro".
Massimo Montesi
Art. 1 Mdp Marche
Molti disagi connessi in particolare alle reti fognarie sono stati riscontrati dai cittadini delle Sae (Soluzioni abitative d'emergenza) di Valfornace e Visso nel Maceratese. Lo denuncia l'associazione "La Terra Trema Noi No" che scriverà ai consorzi e a chi ha eseguito le opere affinché "siano eliminati vizi e difetti nel minor tempo possibile".
Altrimenti il comitato "agirà in giudizio per ottenere il risarcimento danni a favore di chi abita le Sae". La protesta monta anche sui social network dove alcuni residenti elencano i difetti: da esalazioni per scarichi che non funzionano ad "allacci non idonei" fino a pozzetti otturati o rotti. "Sono venuti per la Sae dopo cinque mesi di reclami", si sfoga una sfollata che attacca: "dove sono ora i tajanastri e company?".
Lamentele anche su lavori a cascata con "appalti, sub appalti e sub sub appalti..." e cattivi odori che rendono irrespirabile l'aria nelle casette, che provengono anche dalla lavatrice e che impregnano i panni appena lavati.
Furto di gasolio in un'azienda agricola: presi due fratelli. I due, marocchini e residenti a Terni, uno di 40 anni S.I. e l'altro di 21 S.Q. sono stati denunciati dai carabinieri per aver rubato circa 40 litri di gasolio da un'azienda agricola di Valfornace. Il furto era avvenuto lo scorso giugno che era stato denunciato dallo stesso, anziano, proprietario dell'azienda.
I fratelli, che prima del furto erano passati in azienda per un sopralluogo fingendo di essere rimasti a corto di gasolio, sono stati rintracciati grazie a testimonianze e alle immagini di una telecamera in strada.
Il primo ad attaccare é stato il senatore Cangini, eletto nelle Marche nelle fila di Forza Italia: "Il senatore Pazzaglini - ha scritto - dovrebbe dimettersi per aver deluso i terremotati che lo hanno eletto e per il suo silenzio sui temi del sisma". Un'entrata a gamba tesa che ha anticipato, di fatto, la posizione dei senatori di Forza Italia che, ieri, hanno radunato alcuni sindaci del cratere (non c'era il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, da sempre nelle fila di Forza Italia. Segnale di rottura?). Il partito di Silvio Berlusconi, come riporta IlGiornale (qui il link all'articolo) sostiene che i terremotati siano stati traditi dal Governo gialloverde di Lega e Movimento 5 Stelle.
Non si é fatta attendere la risposta di Pazzaglini, che ha scelto di replicare al senatore bolognese ed ex direttore de Il resto del Carlino direttamente dal suo scranno di Palazzo Madama: "Il sen. Cangini? Un paracadutato che non sa nulla dei nostri problemi, ma che non si fa scrupoli a strumentalizzarli per scopi politici e per provare a resuscitare Forza Italia".
Nelle Marche la battaglia la sta portando avanti da tempo il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui. E, nel Lazio, a farla sua é stato il sindaco simbolo del terremoto del 2016, quel Sergio Pirozzi che nell'agosto 2016 indossava la fascia di primo cittadino del comune laziale e che, ora, siede sui banchi del consiglio regionale del Lazio. Nella sua pagina internet, Pirozzi ha pubblicato un articolo, con tanto di video, in cui illustra i punti salienti di una proposta di legge studiata e condivisa insieme al professor Doglioni, dell'INGV.
"Se un padre ha due figli, uno con la polmonite e uno con il raffreddore, ed una sola medicina - afferma Pirozzi - darebbe certamente la medicina al figlio con la polmonite. Bisognerebbe comportarsi come si comporta un padre".
Parole, quelle di Pirozzi, simili a quelle usate dal sindaco di Camerino in rappresentanza di altri sindaci del cratere in cui si chiedeva di distinguere quei comuni che hanno avuto danni devastanti, da quelli che, invece, hanno fatto i conti con problematiche più misurate. Una richiesta che, però, scatenò le ire di altri sindaci: Tolentino e Treia su tutti.
"Bisogna avere il coraggio di differenziare, e di intervenire su ogni situazione considerando la sua specificità - aggiunge l'ex primo cittadino di Amatrice - Perché ogni comune ha un tessuto socio-economico e soprattutto un grado di distruzione diverso e merita interventi specifici. Invece, come ho detto al presidente del Consiglio Genitloni prima, a Conte poi, l’allargamento del cratere a ben 139 Comuni, questo non lo consente. Li mette tutti dentro lo stesso grande calderone, anche quando parliamo di comuni che sono stati a mala pena sfiorati. Purtroppo invece tutte le misure prese nel ddl terremoto appena approvato, riguardano indistintamente tutti i 139 comuni, a prescindere dai danni che hanno avuto. Serve il restringimento del cratere.
Non è una lotta fra comuni, ma questo va a scapito dei territori colpiti dalla vera distruzione. Tasse, esenzioni, bandi e provvedimenti devono necessariamente seguire un criterio di PRIORITA’, altrimenti se si curano prima pazienti con ferite lievi, chi è in codice rosso, muore".
Qui il link all'articolo completo sulla pagina di Sergio Pirozzi: http://www.sergiopirozzi.it/2018/07/27/una-legge-per-combattere-il-terremoto/
"Lo scorso 28 giugno, durante la mia visita ad Esanatoglia, ho annunciato la creazione della task force per seguire l'avvio dell'anno scolastico nelle aree terremotate. In questi giorni ho firmato il decreto per la sua costituzione". Ad annunciarlo è il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti. "Si tratta di un gruppo di esperti - dice all'ANSA - che supporterà gli Uffici Scolastici Regionali Lazio, Marche, Umbria, Abruzzo e Campania nella gestione delle necessità che emergono dai territorio colpite da eventi sismici nel 2016 e nel 2017. Il gruppo è guidato da Giovanna Boda, che presiede la Direzione dello Studente del Miur. Ne fanno parte esperti del Ministero, fra cui Simona Montesarchio, a capo della Direzione per l'Edilizia Scolastica, e referenti degli Uffici territoriali. Lavorerà in raccordo con gli enti territoriali per dare tutto il supporto possibile alle scuole, ai dirigenti, ai docenti, alle famiglie, agli studenti". La task force dimostra "attenzione massima" per le zone colpite dal sisma.
(Ansa)
"È d’attualità la notizia secondo cui é in corso una indagine sui lavori delle aree SAE. Si parla addirittura di mafia" - esordisce così, in un post su Facebook, il senatore della Lega e sindaco di Visso, Giuliano Pazzaglini, commentando la notizia dei sequestri effettuati dalla Guardia di Finanza presso gli uffici della Regione Marche, nell'ambito di un'inchiesta su presunte irregolarità nell'assegnazione dei subappalti per i lavori di realizzazione delle Soluzioni Abitative di Emergenza. Un'inchiesta che, stando a quanto é dato sapere, prenderebbe le mosse addirittura da una segnalazione dell'antimafia, per via del coinvolgimento di alcune ditte che sarebbero, appunto, in odore di criminalità organizzata.
Ma la posizione espressa dal senatore Pazzaglini é cauta, garantista sul piano politico e umana su quello personale, avendo lavorato fianco a fianco con almeno tre dei quattro indagati. La sua posizione sembra netta: un conto sono i tanti, tantissimi errori fatti nella gestione di una emergenza senza precedenti, un altro conto é parlare addirittura di mafia.
"Sono stato il primo - prosegue il senatore e sindaco di Visso - a dire che le cose non funzionavano, ancor prima dell’inizio di progettazioni e lavori sostenevo che la procedura individuata non avrebbe permesso lavori rapidi né tantomeno fatti bene. I fatti mi hanno dato ragione. Ora però siamo andati oltre e si indaga su possibili infiltrazioni mafiose. Al riguardo ho letto di tutto ma, pur sapendo che sarà impopolare, voglio andare contro corrente. Non so cosa sia successo, so però che ci sono stati funzionari che caricati di una responsabilità enorme hanno lavorato in condizioni estreme. Ora questi funzionari vengono indagati per crimini gravissimi. La procura scoprirà come stanno le cose, per quanto mi riguarda seguirò la vicenda con il massimo interesse, ma avendo lavorato con tre di quei quattro funzionari fino a che non emergeranno responsabilità precise non riesco proprio a credere siano colpevoli. Avranno fatto degli errori, anche io li ho accusati di questo; avranno omesso dei controlli, ma vorrei vedere come sarebbe stato possibile il contrario visto l’enorme carico di lavoro attribuito! Non per questo però credo al loro dolo. Rimango convinto di quello che ho sempre sostenuto. Le casette avrebbero dovuto farle i comuni, non strutture che non avevano organizzazione e spesso nemmeno competenza per tale ruolo. Il resto è conseguenza di ciò".
L'Aula della Camera ha dato il via libera definitiva al dl Terremoto che così - dopo l'ok del Senato e non avendo subito modifiche - diventa legge. Il provvedimento è passato con 398 sì, 98 astenuti e nessun voto contrario.
(fonte Ansa)