Ussita

Squadre Mibact al lavoro per il recupero di opere d'arte a Ussita e Venarotta

Squadre Mibact al lavoro per il recupero di opere d'arte a Ussita e Venarotta

Le squadre di recupero coordinate dal personale del Mibact stanno continuando il loro lavoro per mettere in sicurezza i beni contenuti in strutture lesionate dal terremoto:nei comuni di Ussita (Macerata) e Venarotta (Ascoli Piceno) sono stai impiegati nelle attività di recupero delle opere storici dell'arte, restauratori, carabinieri, vigili del fuoco e volontari della Protezione civile.  A Ussita, nelle frazioni Calcara e Sasso sono state recuperate 9 preziose tele settecentesche e due sculture in legno policromo del XVI secolo. Nel comune di Venarotta onvece sono stati salvati dalle chiese di San Giorgio e Santissima Annunziata otto dipinti, realizzati tra il Settecento e l'Ottocento, e oltre 30 reliquiari del XVIII secolo con bolle di autentica.  In tutti i siti, sotto il coordinamento della soprintendenza archivistica, sono stati recuperati gli archivi parrocchiali: manoscritti del '500, '600 e '700 utili a conservare le memorie storiche dei luoghi colpiti dal terremoto. (FONTE ANSA)

25/02/2017 15:56
Festa dell'altra neve: passeggiata nel Parco dei Monti Sibillini

Festa dell'altra neve: passeggiata nel Parco dei Monti Sibillini

Domenica 5 marzo, l’Associazione Movimento Tellurico nell'ambito della "Festa dell'altra neve” di Federtrek, organizza una camminata solidale nel cuore del Parco dei Monti Sibillini,per esprimere solidarietà alle popolazioni che sono state duramente messe alla prova dai terremoti dello scorso autunno.  L’iniziativa si svolgerà nella località di Macereto a cavallo tra i comuni di Visso e Ussita, in provincia di Macerata, con ritrovoalle ore 9.45 presso il caseificio Scolastici: un’azienda che rappresenta un’eccellenza gastronomica del territorio (Presidio Slow Food) e che nonostante le difficoltà continua ad andare avanti con la produzione. Marco Scolastici, con i suoi 28 anni, ci racconterà la sua storia di imprenditore che nella tragedia ha trovato la forza, e la fortuna, di poter continuare la sua attività.   La camminata si svolgerà lungo uno splendido itinerario adatto a tutti, con uno spettacolare affaccio sul Monte Bove innevato e sul Santuario di Macereto. Con noi cammineranno alcuni abitanti del territorio che insieme a Marco non hanno voluto abbandonare la loro terre in questi mesi invernali. Al termine della camminata è previsto un pranzo presso il Ristorante La Mezza Luna di Ussita, che ha riaperto la sua attività da qualche settimana. Menù 15 euro: un primo, due contorni, formaggio di Scolastici,vino, acqua e caffè. N.B. Per accedere a Ussita è necessario comunicarci preventivamente nominativo del conducente e la targa dell’automobile, in modo da poter ottenere i permessi per accedere. INFORMAZIONI: Punto di incontro: ore 9.45 presso Tenuta Scolastici: https://goo.gl/maps/t7X9V6Fa8772 Durata: 3h – Lunghezza: 9 km  Difficoltà: adatta a tutti Spese: Evento gratuito, eventuale affitto ciaspole in caso ci fosse neve (5€) COME ARRIVARE:   Partenza in macchina o bus (da Roma) in relazione al numero di partecipanti.  Per chi viene da Roma (o dall’Umbria) consigliamo di prendere la SS77 che da Foligno- Civitanova Marche, uscire a Muccia e percorre la SP 209 in direzione Visso sino al 70 km in cui sulla sinistra troverete le indicazioni per il Santuario di Macereto - Cupi.  

24/02/2017 11:57
Per le Marche ordinate 639 soluzioni abitative provvisorie

Per le Marche ordinate 639 soluzioni abitative provvisorie

La Regione Marche ha ordinato 639 soluzioni abitative provvisorie, le cosiddette "casette", per diversi comuni del territorio danneggiati dal terremoto.  Le strutture saranno così distribuite: 137 nel Comune di Arquata del Tronto, 72 a Fiastra, 222 a Visso, 100 a Ussita, 76 a Castelsantantangelo sul Nera. Da un comunicato della Regione pare che si insista a ricostruire anche nella frazione di Pescara del Tronto in cui dopo i lavori di urbanizzazione e di fondazione, entro la prossima settimana verranno montate le casette. I lavori di urbanizzazione inizieranno a breve anche per Visso, Fiastra, Ussita, Castelsantantangelo,San Severino Marche, Amandola, Treia, Bolognola, Camerino, Gualdo, Valfornace, Pievetorina, Muccia, Montegallo, Rotella e altri. Sempre per la metà della prossima settimana la Regione Marche svolgerà le gare per affidare i lavori nelle varie aree. (Fonte ANSA)  

23/02/2017 17:24
Il cuore della montagna biellese batte forte per i terremotati di Ussita

Il cuore della montagna biellese batte forte per i terremotati di Ussita

 Da Sordevolo, un piccolo comune montano  in provincia di Biella una iniziativa di solidarietà verso Ussita per sostenere concretamente la comunità  terremotata del paese marchigiano. Da un gruppo di amici del Comune di Sordevolo nasce l’iniziativa di aiutare concretamente gli abitanti del Comune di Ussita disastrato dagli eventi sismici degli ultimi mesi. Grazie all’organizzazione di una cena al ristoro Pratovalle e alla grande sensibilità di tutto coloro che hanno partecipato direttamente e indirettamente all’iniziativa,  gli organizzatori hanno raccolto  la somma di 6.200 euro.  Proprio in questi giorni  una delegazione di cittadini di Sordevolo ha consegnato con una assegno la raccolta fondi al Comune di Ussita. “Orgoglioso di essere il primo cittadino della comunità di Sordevolo, - ha dichiarato il Sindaco Riccardo Lunardon – composta da gente di montagna ai quali i propri avi hanno tramandato la forza di  affrontare con tenacia  i disagi del territorio montano e la condivisione dei  sacrifici di coloro che si trovano in situazioni difficili,  con questo piccolo contributo speriamo di portare un sorriso sui volti degli amici di Ussita.”

23/02/2017 17:09
Terremoto, approvato il primo stralcio del programma di ripristino della viabilità elaborato da Anas: priorità per 408 interventi del valore complessivo di 389 milioni

Terremoto, approvato il primo stralcio del programma di ripristino della viabilità elaborato da Anas: priorità per 408 interventi del valore complessivo di 389 milioni

Il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha approvato il primo stralcio del programma definito da Anas, di concerto con le Regioni e i gestori stradali, per gli interventi di ripristino e messa in sicurezza della rete stradale interrotta o danneggiata a causa dei terremoti che hanno colpito il Centro Italia a partire dallo scorso 24 agosto.   Anas, infatti, è stata incaricata dal Governo, con il decreto legge n. 205 del 4 novembre scorso, di provvedere al ripristino ed alla messa in sicurezza della viabilità delle infrastrutture stradali di propria competenza nonché di coordinare e supportare gli interventi su quelle di competenza degli enti territoriali e locali. In particolare, con Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 408 del 15 novembre 2016, l’ingegner Fulvio M. Soccodato di Anas è stato nominato Soggetto Attuatore di Protezione Civile, con il compito di effettuare una puntuale ricognizione del danno e realizzare un Programma complessivo di interventi di ripristino di tutta la rete stradale all’interno del cratere sismico. Successivamente all’approvazione del Programma, il Soggetto Attuatore dovrà coordinare e provvedere alla sua attuazione.   «Per ripristinare la viabilità e le connessioni per il Centro Italia colpito dal sisma – afferma il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio – sono stati considerati sia gli interventi urgenti, sia la definizione di assi prioritari di collegamento con il Paese. Siamo impegnati vicino alle comunità colpite perché senza collegamenti non vi è sviluppo e ripresa dell’attività economica».   In particolare, in fase di programmazione, in un confronto continuo con la Dicomac, si è provveduto alla ricognizione delle criticità sulla rete viabilistica interessata dagli eventi sismici ed all’individuazione degli interventi minimi essenziali per garantire il ripristino della viabilità, redigendo un cronoprogramma di ripristino e messa in sicurezza della rete stradale che indichi anche le priorità di intervento. La successiva fase di attuazione del programma prevede, invece, il coordinamento operativo e il monitoraggio dell’esecuzione degli interventi e, ovviamente, la realizzazione degli interventi di propria competenza e di quelli di competenza dei gestori locali in relazione alla loro effettiva capacità operativa e finanziaria.   Anas, in qualità di Soggetto Attuatore, ha finora effettuato 622 sopralluoghi su 124 strade insieme ai tecnici dei rispettivi enti gestori della rete viabilistica interessata. Si tratta di una superficie complessiva di circa 7.600 kmq che comprende 4 Regioni (Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria), 8 Provincie (L’Aquila, Teramo, Rieti, Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Perugia), 131 Comuni per una rete stradale di 15.300 km, dei quali 11.000 km di competenza Comunale.   Data l’estensione della rete e la diffusione dei danni, il Soggetto Attuatore ha attribuito un livello di priorità da 1 a 5 per ogni intervento, individuando – di concerto con il territorio – 408 interventi con priorità da 1 a 3, necessari per ripristinare la circolazione o le condizioni di sicurezza lungo la rete stradale principale, da realizzare nel primo stralcio del programma per un importo complessivo stimato in circa 389 milioni di euro. Per gli interventi sulla rete stradale di Anas e per quelli per i quali gli enti gestori richiederanno supporto diretto per l’attuazione, il Soggetto Attuatore utilizzerà, in via di anticipazione, le risorse del Fondo Unico Anas (istituito con legge 208/2015). I gestori delle reti stradali locali che, invece, comunicheranno di voler intervenire direttamente sui tratti di propria competenza, utilizzeranno le proprie risorse, se disponibili, oppure chiederanno l’autorizzazione alla Regione di riferimento per accedere ai fondi di Protezione Civile.   «Il lavoro del soggetto attuatore, in accordo con la nostra Dicomac a Rieti e con i gestori stradali, in questi mesi è stato incessante – ha ribadito il Capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio. Sappiamo tutti quanto la viabilità sia fondamentale sia per la fase di gestione dell’emergenza sia per quella successiva di ricostruzione a trecentosessanta gradi di queste comunità. Sapere di riuscire a raggiungere, in tempi ragionevoli e in sicurezza, determinate zone del Centro Italia può fare la differenza anche sulle scelte di dove realizzare un’area con le casette piuttosto che la nuova zona commerciale provvisoria di un comune ora deserto. Per questo è davvero importante che il primo stralcio del Programma più complessivo che ho approvato oggi sia stato condiviso con tutti i soggetti interessati, a partire dalle quattro Regioni».   «La rete stradale nella zona del cratere è molto diffusa e frazionata, con la presenza di oltre 1.770 centri urbani. Anas in qualità di Soggetto Attuatore di protezione Civile, ha compiuto un importante lavoro di programmazione degli interventi di ripristino della viabilità – ha spiegato il presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani – si tratta di uno step fondamentale per dare il via al progetto di ricostruzione. Il piano nel suo complesso sarà molto articolato e si svilupperà ulteriormente in corso d’opera, secondo le priorità individuate e secondo le esigenze che ci segnalerà il territorio di volta in volta. L’importante è partire, e questo è un primo passo concreto».   Il primo stralcio del Programma di ripristino definito da Anas si inserisce nel più ampio Piano di potenziamento e completamento di infrastrutture viarie nell’Area del cratere sismico previsto nel Contratto di Programma Anas-Ministero delle Infrastrutture, nel quale sono stati programmati investimenti per ulteriori 1,18 miliardi di euro. In particolare, si tratta di lavori in corso per 255 milioni, opere in avvio per 148 milioni e in programma per 785 milioni. Questo Piano, unito al valore degli interventi del Programma di ripristino - tenuto anche conto dei relativi stralci futuri di completamento, eleva l’investimento infrastrutturale nell’area ad oltre 1,7 miliardi di euro. 

14/02/2017 17:29
Sisma, Ceriscioli a sindaco Ussita: sì a incontro tecnico

Sisma, Ceriscioli a sindaco Ussita: sì a incontro tecnico

"L'incontro lo facciamo di sicuro, per una verifica puntuale dei tempi". Così il governatore delle Marche Luca Ceriscioli ha rassicurato il sindaco di Ussita Marco Rinaldi che, preoccupato per uno slittamento dei tempi d'arrivo delle casette di legno, ha chiesto al capo dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio e al commissario per la ricostruzione Vasco Errani un incontro tecnico urgente. "Lunedì - ha aggiunto Ceriscioli - partiranno le demolizioni per liberare le aree da urbanizzare. E' il segnale che si lavora"."Quindi - ha concluso - disponibilità massima e massima attenzione: Ussita è per noi importante come tutti gli altri centri colpiti dal terremoto". (ANSA).

11/02/2017 10:20
La Presidenza della Repubblica: “Andate avanti con il modello Ussita”

La Presidenza della Repubblica: “Andate avanti con il modello Ussita”

Piace alla Presidenza della Repubblica il modello di fiscalità agevolata per i territori colpiti dal sisma elaborato dall’Università di Macerata e dal Comune di Ussita. Il sindaco Marco Rinaldi ha ricevuto, per tramite della Prefettura di Macerata, una telefonata da parte del consulente giuridico per l’area tributaria del Quirinale, che ha espresso interesse e grande apprezzamento per il Modello Ussita, giudicato estremamente concreto e utile per la risoluzione dei problemi che stanno affrontando i Comuni danneggiati, sollecitando a portare avanti tutte le iniziative utili e a fornire aggiornamenti sui futuri sviluppi. Come spiega il professor Giuseppe Rivetti, docente di diritto tributario a Unimc che ha lavorato alle linee guida, secondo il Modello Ussita il legislatore tributario, in una prospettiva di sviluppo, dovrebbe prevedere misure finalizzate a rendere i territori attrattivi per investimenti e attività da parte di soggetti economici già presenti e per altri che intendano contribuire al progresso economico e sociale delle popolazioni colpite da eventi sismici. In particolare: ricostruire, partendo da una programmazione di alto spessore per tutto territorio che non sia l’iniziativa di un singolo comune; realizzare una pianificazione di iniziative strutturali per garantire un futuro alle nuove generazioni; arginare il fenomeno dello spopolamento; recuperare l’identità territoriale come elemento di sviluppo che non sia alternativo, ma che, in una dimensione plurale, abbia sua dignità e forza propositiva per far rinascere quelle realtà. “Questi territori rappresentano una connessione forte tra passato e futuro e noi vogliamo costruire il futuro senza abbandonare il passato. L’apprezzamento della presidenza della Repubblica è uno sprone autorevole per continuare a lavorare su questo progetto”, è il commento del rettore Francesco Adornato.

09/02/2017 10:30
Da Pesaro diecimila euro per Ussita con la festa dello sport

Da Pesaro diecimila euro per Ussita con la festa dello sport

Diecimila euro per Ussita. Per l'esattezza 10.048,68 euro. E' la somma raccolta nel corso della grande festa dello sport svoltasi a fine novembre al vecchio palasport di viale dei Partigiani a Pesaro, alla quale aveva preso parte anche il sindaco della cittadina devastata dal sisma, Marco Rinaldi. Una festa dello sport organizzata dal Comune di Pesaro per festeggiare il riconoscimento di Città europea dello sport 2017, ma soprattutto un evento dedicato alla solidarietà, al quale hanno partecipato migliaia di persone. "Pesaro è una città che fa della solidarietà il suo punto di forza - dicono il sindaco Matteo Ricci e l'assessore Mila Della Dora -, un valore fondamentale che si affianca ad una attenta politica del welfare da parte del Comune''. Il bonifico è già stato fatto". Il sindaco di Ussita ha ringraziato tutti i pesaresi per la grande dimostrazione di affetto e solidarietà nei confronti dei suoi concittadini. (Ansa)

07/02/2017 19:25
Apprensione fra i terremotati: mancano dodici giorni per richiedere i contributi per la ricostruzione, ma le schede Aedes sono ancora pochissime

Apprensione fra i terremotati: mancano dodici giorni per richiedere i contributi per la ricostruzione, ma le schede Aedes sono ancora pochissime

Il primo passo per la ricostruzione post terremoto è sempre ed ancora la tanto agognata scheda Aedes.  L’ Ocdpc n. 422 del 16 dicembre 2016 all’articolo 1 infatti stabilisce che  “In ragione dell'elevato numero di edifici da sottoporre a verifica a seguito dell'aggravamento della situazione di danneggiamento conseguente agli eventi sismici della fine di ottobre” a decorrere dalla data di pubblicazione della stessa ordinanza lo svolgimento delle verifiche di agibilità post-sismica degli edifici e delle strutture interessate dagli eventi sismici in premessa attraverso la compilazione della scheda AeDES, di cui all'art. 10 del DPCM 8 luglio 2014, disciplinato dall'art. 3 dell'ordinanza n. 392/2016, è sospeso, fatto salvo quanto previsto dai successivi commi". E di seguito chiarisce che allo svolgimento delle verifiche di agibilità post-sismica degli edifici e delle strutture interessate di proprietà privata attraverso la compilazione della scheda AeDES per l'intera unità strutturale, solo a seguito dell'esito di "non utilizzabilità" secondo la scheda FAST, provvedono i tecnici professionisti iscritti agli ordini e collegi professionali abilitati all'esercizio della professione relativamente a competenze di tipo tecnico e strutturale nell'ambito dell'edilizia,  su diretto incarico del proprietario o avente diritto, in ragione del fatto che tale procedimento è previsto quale condizione abilitante per l'ottenimento dei contributi per la ricostruzione privata ai sensi di quanto previsto dall'art. 6 del decreto-legge n. 189/2016. In parole povere: per ottenere il contributo per la ricostruzione in seguito a danni lievi occorrono o la scheda Aedes con una valutazione “B”, quindi di inagibilità temporanea, o una scheda Fast che attesti la “non utilizzabilità” dell’edificio e che viene redatta, per esigenze di celerità, dal proprio tecnico di fiducia. L’ Articolo 6 dell’ordinanza n. 8 sull’ “Avvio dei lavori e concessione del contributo” indica la procedura da seguire per ottenere il contributo: 1.       il tutto si avvia con la comunicazione di inizio lavori che costituisce comunicazione di inizio lavori asseverata. In particolare, con la perizia ivi allegata si assevera che i lavori sono conformi agli strumenti urbanistici, al regolamento edilizio, alle normativa sull’efficientamento energetico e che gli stessi interessano alcune strutture dell’edifico per la loro riparazione e per il rafforzamento locale. 2.       La comunicazione di inizio lavori e tutte le istanze inerenti e conseguenti sono inviate all’Ufficio speciale a mezzo PEC. L’Ufficio speciale, utilizzando la procedura informatica, trasmette immediatamente al comune la comunicazione di inizio lavori per i provvedimenti di competenza. Nel termine di sessanta giorni dalla pubblicazione della stessa ordinanza, quindi entro il 12 febbraio, il soggetto interessato deposita all’Ufficio speciale territorialmente competente la domanda di contributo corredata dalla documentazione necessaria ed entro il medesimo termine, possono altresì presentare domanda di contributo, con le medesime modalità, anche i soggetti che non abbiano già comunicato l’avvio dei lavori. Da quanto sopra, se calcoliamo i termini, in pratica restano soltanto due settimane di tempo per richiedere il contributo. Ma a quanto pare, molti cittadini non sono in possesso ancora di scheda Aedes con una valutazione “B”, quindi di inagibilità temporanea, o di una scheda Fast che attesti la “non utilizzabilità” dell’edificio. Il problema dei tempi rapidi per velocizzare il rientro nelle abitazioni lievemente danneggiate, ma concretamente inutili in quanto non rapportati alle attività concrete da svolgere, si è già verificato per le domande di delocalizzazione delle attività produttive, tanto che nell'art. 5 dell'Ordinanza 9 è stato slittato il termine per la presentazione della domanda di delocalizzazione dai 15 giorni inizialmente previsti a 50 giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza . Urge pertanto anche in questo caso una circolare del Commissario che chiarisca che il termine non è perentorio o che lo posticipi.          

31/01/2017 12:15
Ciaspolata e acquisti solidali: Il Camoscio dei Sibillini porta oltre 50 turisti a Macereto

Ciaspolata e acquisti solidali: Il Camoscio dei Sibillini porta oltre 50 turisti a Macereto

La montagna continua a vivere, grazie alle tante iniziative che vengono organizzate.  In particolare, il Camoscio dei Sibillini Escursioni e Trekking, guidato dal biologo Simone Gatto, continua a proporre di settimana in settimana eventi che raccolgono una grande ed entusiasta partecipazione.   Lo scorso fine settimana, Il Camoscio dei Sibillini, con la collaborazione della Cooperativa Forestalp, ha riportato un gruppo di oltre 50 turisti a ciaspolare sul territorio comunale di Ussita, nello splendido altopiano di Macereto completamente innevato, con paesaggi mozzafiato dallo spirito Tibetano grazie alla dolomitica parete del Monte Bove Nord.    La giornata è stata calda e con uno splendido sole, e al termine della ciaspolata gli oltre 50 turisti sono andati a comprare i prodotti nell'Azienda Agricola Scolastici, in grossa difficoltà attualmente a causa del sisma e della grande nevicata. Un modo semplice, divertente e sicuro per far tornate a vivere Ussita, i Sibillini e le aziende agricole di questo meraviglioso territorio.

30/01/2017 10:06
Da un giornalista piemontese nasce l'iniziativa benefica "Adotta la mandria e aiuta gli orfani"

Da un giornalista piemontese nasce l'iniziativa benefica "Adotta la mandria e aiuta gli orfani"

"Adotta la mandria e aiuta gli orfani". Così si chiama il gruppo nato da soli due giorni su facebook e che vanta già più di 200 iscritti. “Non sono un genio con i computer. Questa pagina nasce per spiegare un po' meglio quello che vogliamo fare per aiutare gli allevatori e le aziende che hanno subito gravi danni per terremoto e neve e per sostenere le famiglie dei due bambini che hanno perso i genitori per la valanga che ha colpito l'hotel a Rigopiano”. Ideata e messa in atto dall’altruismo del giornalista piemontese Daniele Piovera, l'iniziativa prende spunto da alcuni articoli su La Stampa, Repubblica, Picchio News e Corriere che descrivevano la disperazione degli allevatori abruzzesi, laziali,molisani e marchigiani, messi in ginocchio da terremoto e neve. La sua associazione, Kenzio Bellotti, legata alla società Paffoni Fulgor Basket Omegna, che già ha sostenuto gli orfani del terremoto di Amatrice (Alessandro, Gabriele, Chiara e Francesca), donando loro 35mila euro (trovate foto e resoconto sul sito www.kenziobellotti.it e sulla pagina Fb), ha deciso di scendere in campo anche per aiutare queste persone e queste aziende. Noi di Picchio News, su richiesta di Daniele, gli abbiamo indicato le aziende che nei giorni scorsi ci hanno chiesto aiuto. E con grande gioia comunichiamo che il gruppo di Daniele sta già provvedendo ad aiutarle concretamente.  In due giorni infatti sono stati raccolti già 3000 euro. La prima azienda è l'Agrinido della Natura Agrinfanzia Contrada Vallata, di San Ginesio. Una piccola fattoria con animali che funge anche da asilo nido con progetti mirati ed innovativi.La seconda attività è la Società Agricola Lai Ss, di Gualdo, con 1500 pecore e 30 mucche.La terza persona che si aiuterà è un allevatore di Aschio, frazione di Visso, che ha enormi difficoltà con i suoi bovini.Ed infine anche un allevatore di Ussita, su indicazione del sindaco Ogni centesimo raccolto, come sempre avviene con la Kenzio Bellotti, verrà devoluto senza mediazioni ma DIRETTAMENTE ai beneficiari. Come già accaduto con i bambini malati nel territorio d'origine dell'associazione a cui sono stati donati 25000 euro. Inoltre il gruppo intende donare 12 letti nuovi con materassi e cassettoni per i vestiti per i quali noi di Picchio News abbiamo indicato come possibili destinatari gli anziani ospitati presso l’oratorio di Don Jacopo alla Stazione di Pollenza che abbiamo visitato due settimane fa. Bravo Daniele. Un altro grande esempio di concreta ed immediata solidarietà. Senza burocrazia se non quella della trasparenza.

25/01/2017 10:05
Il grido di dolore di Marianna: "Ci sentiamo in guerra: siamo abbandonati a noi stessi. Dove sono le istituzioni?"

Il grido di dolore di Marianna: "Ci sentiamo in guerra: siamo abbandonati a noi stessi. Dove sono le istituzioni?"

Un grido di dolore straziante. Una famiglia divisa, un padre che non vede il figlio di 15 mesi da due settimane, un'azienda che rischia di morire insieme al bestiame. E nessuno sembra far niente per porre rimedio a una situazione che sembra assurda per quanto gravissima. A parlare è Marianna Paris (nella foto il fratello Giovanni). "L’azienda agricola di mio padre, Costantino Paris, di pura razza marchigiana, una delle più grandi delle Marche comprende 120 capi tra madri e figli, una trentina di pecore e una ventina di capre. Siamo l’unica azienda di Ussita ad essere con gli animali fuori: le altre hanno tutti i capi al coperto, anche se insistono a chiedere tenso strutture. Rientriamo nel sisma che ci ha colpito ad agosto e già allora la nostra stalla era considerata inagibile. A quel tempo si parlava di puntellatura da fare, ma nessuno ha mai provveduto a farlo. Abbiamo richiesto la tenso struttura ma ad oggi ancora non sono state montate per motivi che ancora ignoriamo. Sta di fatto che con il terremoto di ottobre la struttura non ha retto e sono crollate due pareti. Allo stato attuale ci troviamo con tutti gli animali all’aperto con temperature che variano dai -15 ai -20. Io con la mia famiglia" dice Marianna "siamo stati evacuati ad ottobre e ci troviamo un un villaggio a Porto Sant’Elpidio. Mio fratello con mio marito vivono a Vallestretta di Ussita in un container singolo frutto di una donazione, arrivato a Vallestretta e allacciato solo a fine dicembre dopo ripetuti solleciti. Io non so di chi è la colpa di tutto questo: so solamente che noi non facciamo i politici e non facciamo i dirigenti, eppure ci stiamo prendendo responsabilità e danni che loro non si vogliono prendere. Ora i nostri animali sono in mezzo a due metri di neve, mio fratello e mio marito stanno cercando di portargli il foraggio necessario considerando che fino a ieri nessuno aveva raggiunto la frazione per liberare le strade e consentire di arrivare agli animali, per cui loro con i nostri mezzi agricoli hanno dovuto impiegare le loro braccia e la loro forza per portare il fieno alle bestie. Per non far morire il bestiame stiamo cercando di farle mangiare di più ma non è semplice, abbiamo i vitelli di fuori e si avvicinano i primi parti. Abbiamo richiesto l’esercito, fermo a Pieve Torina ma non si è visto nessuno. Siamo abbandonati a noi stessi. E’ ora che qualcuno incominci a muoversi non solo attraverso le parole: la protezione civile le istituzioni cosa stanno facendo? Dove sono? Capisco che ora ci sono nuove emergenze, ma le emergenze devono essere affrontate con cognizione di causa e in maniera concreta, non all’insegna dell’incapacità, della lungaggine e del lassimo. Ci hanno fatto la proposta di portare i nostri animali in strutture messe a disposizione nell’entroterra marchigiano. Beh, io a questo rispondo che queste persone non sanno cosa dicono e non conscono minimamente la realtà per affermare ciò. I nostri animali sono allo stato brado: è da maggio che sono fuori è già difficle per noi avvicinarli, figuriamoci portarli in altre strutture. E poi la nostra vita è a Ussita. Hanno spopolato i paesi portandoci nella costa con la forza: non permetteremo che ciò avvenga per i nostri animali e il nostro futuro. Ad oggi quello che più mi spaventa è che le ammistrazioni e i politici ci hanno tolto le nostre libertà e il nostro futuro, hanno diviso le nostre famiglie (mio marito sono 15 giorni che non vede il nostro bambino di 15 mesi). Sta a loro decidere se dobbiamo vivere o morire. Siamo in attesa di una loro burocratica decisione, non senza lottare fino in fondo, ci sentiamo come se stessimo in guerra ma noi siamo pronti a combattere". E a queste parole, francamente, è ben difficile aggiungere altro... 

24/01/2017 12:07
Malaigia, Lega Nord: "Sugli allevamenti colpiti la burocrazia non faccia più danni di terremoto e neve "

Malaigia, Lega Nord: "Sugli allevamenti colpiti la burocrazia non faccia più danni di terremoto e neve "

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del consigliere regionale delle Marche Marzia Malaigia, Lega Nord: "Il consigliere regionale della Lega Nord Marzia Malaigia, di nuovo presente in questi  giorni sui luoghi del sisma, ora flagellati dalle intense e più che annunciate nevicate, interviene sulla situazione degli allevamenti di bestiame distrutti dagli eventi catastrofici. Capisco perfettamente e mi immedesimo empaticamente nel senso di impotenza e di frustrazione di allevatori, come quelli che ho visitato a Gualdo, Sarnano e paesi limitrofi – afferma la Malaigia -  quando assisto all’arrivo di personale che chiede loro di compilare per l'ennesima volta moduli su moduli per avere dati già più volte forniti nell’arco di questi mesi. Il ritardo delle strutture mobili è l’unico vero problema da risolvere: dal terremoto di agosto solo tante parole, ma gli animali sono rimasti al freddo in strutture pericolanti o del tutto crollate. Gli uomini del soccorso, di protezione civile, pompieri, forestali, ecc. sono encomiabili; quello che lascia a dir poco sbigottiti è il fatto che le strutture di ricovero per animali, le famose 370 stalle di cui si parlava fin dall'inizio, sono miraggi lontani. E quello che ancora non è chiaro è questo dietrofront sibillino della Regione, che indirizza le aziende a rivolgersi direttamente alle ditte specializzate, ma sempre facendone richiesta: ovvio, quindi altri castelli di carta! Quello che infatti mi viene comunicato dagli allevatori è che arriveranno di nuovo tecnici regionali per far compilare nuovi moduli e riverificare i danni. Quindi un ulteriore aggravio di spesa per le casse dei cittadini marchigiani e ancora prezioso tempo perso, in condizioni che richiedevano innanzi tutto l'urgenza: se ci sono situazioni nuove non discuto, ma se i sopralluoghi sono stati più volte fatti, perché tornare a riscrivere di nuovo e di nuovo ancora? Basta riaprire la tempistica ed accelerare le procedure o, meglio ancora, semplificarle al massimo. Gli allevatori devono anche far fronte all’emergenza che ha colpito le loro famiglie oltre che la loro attività, con anziani e bambini in case rimaste per giorni senza corrente elettrica e riscaldamento. Così non li si aiuta, si complica loro la vita. Alla faccia dello snellimento della burocrazia! Che la Regione, per quanto di sua competenza, dia e diffonda informazioni chiare e si comporti in maniera snella ed univoca, oltre che rapida: chi sta al gelo non vive più, e la morte di centinaia di capi di bestiame, ne è la macabra rappresentanza".   

24/01/2017 10:25
A Roma un incontro per i cittadini di Pieve Torina

A Roma un incontro per i cittadini di Pieve Torina

Interessante e movimentata riunione quella organizzata da Domenico Aquili a Roma per i cittadini di Pievetorina e alla quale hanno partecipato anche molte persone di altri paesi vicini tra i quali Pievebovigliana e Ussita. L’argomento è stato ovviamente il terremoto e tutte le problematiche che da giorni vengono dibattute a tutti i livelli purtroppo senza alcuna chiarezza sia normativa che operativa. La riunione è stata preceduta da un bellissimo concerto della giovane pianista Manuela Iori, originaria di Pieve Torina, che ha suonato per il folto pubblico brani di F.Chopin , R. Giazotto e della stessa Iori. A Lei sono andati gli applausi convinti del pubblico. Subito dopo è intervenuto il Sindaco di Pieve Torina , Alessandro  Gentilucci, che ha fatto una panoramica della situazione specificatamente riferita a Pieve Torina, ma assolutamente sovrapponibile a tutti i paesi del cratere. Non è stata una panoramica confortante visto che le norme emanate in questo periodo dal Commissario Errani hanno generato dubbi di ogni tipo e con evidenza siamo di fronte ad una gestione burocratica che rallenta e spesso blocca ogni iniziativa. Gentilucci ha parlato dell’iniziativa per dichiarare il cratere come “Zona Franca fiscale” , rispondendo poi ad una serie di domande dei cittadini e preannunciando l’arrivo di una ulteriore ordinanza commissariale per chiarire i punti oscuri che sono ancora molti! Da parte del pubblico sono stati evidenziati problemi in tema di verifiche di agibilità, tremendamente in ritardo, la possibilità di posizionare strutture di emergenza superando gli assurdi divieti dei burocrati della Regione Marche e la situazione particolare delle seconde case che oggi costituiscono la maggioranza del patrimonio abitativo. La riunione è stata coordinata dall’organizzatore Domenico Aquili e hanno effettuato interessanti interventi Claudia Stefanelli di Ussita che ha stressato in particolare i ritardi intollerabili delle verifiche di agibilità e Roberto Micheli di Pievetorina che ha illustrato le finalità del "Comitato per la ricostruzione veloce antisismica sicura al 100% (RIVAS)", iniziativa che vuole privilegiare un serio preventivo studio geologico. Claudia Stefanelli ha annunciato una riunione dedicata alle seconde case che si svolgerà a Roma, presso la parrocchia di Santa Lucia in Via Santa Lucia 5 (nelle vicinanze di Piazzale Clodio) domenica 5 febbraio alle 17. Naturalmente una partecipazione numerosa darà forza alla voce dei proprietari delle seconde case che ormai sono la realtà preponderante di tutta quest’area.

23/01/2017 11:27
Ussita, avvistati lupi scendere a valle. Il vice sindaco ci spiega le ragioni  - VIDEO -

Ussita, avvistati lupi scendere a valle. Il vice sindaco ci spiega le ragioni - VIDEO -

Un video del sindaco di Ussita Marco Rinaldi documenta la presenza di quattro lupi nella frazione di Capovallazza. Non una circostanza inaspettata, ma dovuta ad una serie di cause precise. Così ci spiega il vice sindaco Massimo Valentini: "Non solo lupi, ma anche cinghiali, volpi e caprioli sono scesi a valle ed è perfettamente comprensibile. A causa dello spopolamento a seguito del terremoto gli animali non sentono più la presenza dell'uomo. Inoltre a seguito dell'eccezionale nevicata anche per loro è difficile trovare cibo ad alta quota. Altra fattore che agevola la discesa a valle è la praticabilità delle strade, perchè altrimenti gli stessi gli animali selvatici incontrano difficoltà a camminare sopra ad un metro e mezzo di neve. Infine sentono odore del cibo che viene preparato dalla protezione civile per i pochi abitanti rimasti in paese".  Quindi assenza dell'uomo, neve alta, strade praticabili e odore di cibo sono le ragioni per cui si vedono animali selvatici a valle, laddove di solito non si trovano. "Anche un cucciolo di cinghiale è sceso in paese e si è nascosto sotto ad un siepe. Un piccolo di capriolo invece è stato soccorso dalla polizia e dai vigili del fuoco ma credo che il suo cuoricino non abbia retto allo spavento". Aggiunge così il vice sindaco. "Tornando ai lupi comunque non ritengo la loro presenza in questi termini preoccupante, in quanto ne sono scesi soltanto quattro, non un branco di cento. Certamente se ci fossero cavalli feriti o puledri questi sarebbero facili prede. Quattro lupi possono saziarsi però anche con un unico cinghiale che dovessero cacciare".  Dunque tutto rientra nella legge di natura. Niente di straordinario considerata l'eccezionalità della situazione che ha investito le zone terremotate.   

21/01/2017 14:15
La preoccupazione di Rinaldi: "Se a primavera non riportiamo la gente a fondovalle, per Ussita è finita"

La preoccupazione di Rinaldi: "Se a primavera non riportiamo la gente a fondovalle, per Ussita è finita"

"Gli ultimi terremoti e tutta questa neve ispirano un sentimento di grande preoccupazione, se in primavera non riportiamo la gente a fondovalle per Ussita è finita". A dirlo è il sindaco Marco Rinaldi durante una perlustrazione delle zone più impervie del territorio ancora paralizzate dal ghiaccio e dalla neve.    ''L'economia di queste zone è legata alla sua montagna e agli impianti sciistici, tenerli chiusi è motivo di rammarico infinito, in una giornata come questa avremmo incassato almeno 80 mila euro con gli impianti di risalita, senza pensare a tutte le attività che avevamo", aggiunge Rinaldi. Invece adesso la "montagna è deserta, ci sono solo gli uomini dei soccorsi e i tecnici chiamati a valutare il rischio valanghe", conclude il sindaco. (Ansa)

21/01/2017 13:58
A Ussita salvato un istrice in ipotermia

A Ussita salvato un istrice in ipotermia

Salvato un istrice rimasto intrappolato nella neve a Ussita (Macerata). L'animale, in stato di ipotermia, è stato prelevato da oltre un metro di neve e portato sulla strada dal personale del Comune e dai volontari, che stanno operando in questi giorni sul territorio per fronteggiare la doppia emergenza: terremoto e neve.    L'istrice è stato adagiato sul fieno per farlo scaldare e gli è stato dato un pezzo di pane per rifocillarlo. Nei giorni scorsi sono stati salvati anche altri animali, tra cui caprioli e cerbiatti. Si teme, comunque, che molti animali possano essere morti. (Foto e fonte Ansa)

21/01/2017 13:47
Emergenza neve: appelli per gli animali da tutta la provincia di Macerata

Emergenza neve: appelli per gli animali da tutta la provincia di Macerata

Nella provincia di Macerata la situazione di agricoltori e animali è tragica. Da tutta la provincia ci arrivano richieste di aiuto per animali domestici e d'allevamento che di seguito riportiamo.  In primis il rifugio per cani e gatti Colle Altino di Camerino. Il peso della tanta neve ha spezzato diversi rami, anche grandi, e fatto crollare alcune coperture e i  recenti.  Chiedono aiuto a tutti, la situazione al canile è davvero complessa. Chi può vada a dare una mano a togliere la neve, muniti di attrezzi vari e pale.  Si prega di portare tutto quello che si può. La strada l'hanno liberata ieri, quindi il canile e' accessibile.  Per informazioni contattare Ania Pettinelli al numero 320/1994807 o Roberto Cola al numero 338/9226107. Il canile si trova in loc. Colle altino, Camerino . Altro appello riguarda la disponibilità a offrire stalli casalinghi ed adozioni per portare via gli animali dalle zone terremotate e invase dalla neve.  Contatto Bencini Paola 3396498145.   Anche il sindaco di Ussita, Marco Rinaldi, lancia un grido d'aiuto.  Sono sommersi dalla neve e si devono raggiungere le frazioni isolate e portare da mangiare agli animali.  La situazione è disperata, a Vallestretta e Casali ci sono ancora degli allevatori con il loro bestiame. "Le stalle mobili non sono arrivate" . Questo invece lo sfogo sulla sua pagina facebook di Adriano Valente,  titolare dell'azienda agricola Scolastici di Pieve Torina.   Ci sono per fortuna anche risposte di aiuto agli appelli: il Rifugio per animali La Campagnola di Sorbara di Modena mette invece a disposizione la propria struttura per ospitare animali di privati colpiti dal sisma. Contattare Cinzia Vescovini Tel 3398099494 - 059907006  Sarah La Danish Jorgensen sulla sua pagina facebook offre il suo sostegno a tutti gli allevatori della provincia di Macerata dando disponibilità ad ospitare animali nella sua azienda a Fiastra. Dispone di un capannone di circa 350 mq con all'interno anche due box per cavalli e altri quattro box in un campo recintato.    Sulla situazione degli animali interviene anche Coldiretti che parla di "una nuova strage di animali in un territorio a prevalente economia agricola, con una significativa presenza di allevamenti di pecore e bovini molti dei quali costretti al freddo". Si aggiunge che "appena il 15% delle strutture di protezione degli animali siano state completate fino a ora e gli allevatori non sanno ancora dove ricoverare mucche, maiali e pecore, costretti al freddo, con il rischio di ammalarsi e morire, o nelle strutture pericolanti che stanno cedendo sotto il peso della neve e delle nuove scosse". Infine l'Ente nazionale protezione animali, in un comunicato dichiara che è necessario rafforzare la presenza dell'esercito nelle zone del sisma  "non solo per ripristinare le vie di comunicazione ma anche affinché il Genio militare costruisca le stalle per gli animali, superando così tutti i problemi burocratici che hanno avuto solo l'effetto di far morire di freddo centinaia e centinaia di animali".          

19/01/2017 20:16
Protezione civile su emergenza neve: transito con catene

Protezione civile su emergenza neve: transito con catene

La Protezione civile delle Marche lancia un appello affinché tutti i mezzi diretti nelle zone interessate dall'emergenza neve e dal terremoto si dotino anche di catene oltre che di gomme termiche. Sulle strade dell'Ascolano, del Maceratese e del Fermano, ancora ricoperte da una spessa coltre di neve, il problema è rappresentato infatti dalle auto e altri mezzi che si pongono di traverso, e le operazioni di rimozione fanno perdere molto tempo. Da qui, l'appello della Protezione civile (ANSA).

18/01/2017 12:25
"Tutti agibili per un giorno": iniziative a Castelsantangelo, Visso e Ussita

"Tutti agibili per un giorno": iniziative a Castelsantangelo, Visso e Ussita

Cento stand e un grande palco per cantare all'ombra del santuario di Macereto, nel comune di Visso. E' qui che l'associazione 'Un aiuto concreto per Castelsantangelo sul Nera' dà appuntamento all'evento 'Tutti agibili per un giorno', in programma il 24 giugno "a cui sono invitati tutti gli imprenditori, commercianti, allevatori e in generale a tutte le partite Iva di Castelsantangelo, Visso e Ussita perché questo possa diventare un giorno che segni la rinascita economica delle nostre terre". A dirlo è la vicepresidente della neo associazione, Federica Pedanesi, intenta assieme a tutto il gruppo a risollevare "le sorti dei nostri borghi distrutti dal sisma, ma noi non ci arrendiamo e vogliamo essere protagonisti del nostro futuro". L'evento, a cui hanno già aderito le amministrazioni comunali dei tre centri, "non nasce per raccogliere fondi - spiega Pedanesi - ma vuole essere una grande occasione per far sapere che qui c'è voglia di ricominciare e lo vogliamo fare attraverso il lavoro". (Ansa)

17/01/2017 11:04
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