Durante le giornate di chiusura per le festività pasquali, alcuni ignoti si sono introdotti all’interno dei locali della Scuola “Grandi”, facente parte dell’istituto d’istruzione comprensivo Don Bosco.
Sono stati danneggiati alcuni accessori dei bagni tra cui è stata provocata la rottura della vaschetta di un bagno con conseguente allagamento del pavimento. Danneggiato lo sportello di una cassetta di alloggiamento della manichetta antincendio.
Da segnalare anche alcune scritte e disegni osceni sulle lavagne.
Comunque dai primi controlli non ci sono danni significativi subito sistemati dall’ufficio manutenzioni del Comune. La Scuola ha provveduto a sporgere denuncia alle Forze dell'Ordine.
Oltre un anno di lockdown, salvo qualche, nemmeno tanto tiepido, raggio di luce tra fine estate ed inizio ad autunno. Il mondo dello spettacolo è ancora nel pieno di una 'zona rossa' prolungata e nonostante le alternanze cromatiche delle fasce di rischio (leggi l'articolo), che consentono la ripartenza di alcune attività, la certezza rimane comunque una: cinema e teatri restano chiusi.
Impossibile immaginare, almeno per ora, una riapertura così come imbastire un minimo di programmazione. Rimangono quindi ancora fermi e con pochi 'ristori' in mano attori, registi, ballerine, scenografi, sarti, truccatori e service audio/video, senza contare tutti quelli che lavorano nelle sale cinematografiche. Tutti pressochè 'invisibili' che da anni si impegnano, in silenzio, nei teatri italiani di prosa e lirica.
Una situazione che coinvolge anche molte realtà marchigiane, come quella del Politeama di Tolentino, una struttura che, nonostante tutto, può anche avvalersi di diversi ambienti attrezzati 'a prova di Covid' per svolgere un’ampia gamma di attività. Tanta energia ed idee generanti una gran mole di lavoro che al momento è in fase di stallo, in attesa di nuove disposizioni da parte del Governo su una possibile data di ripartenza. Proprio di questo abbiamo parlato con il Direttore del Politeama di Tolentino, nonché responsabile marketing del Teatro Sistina, Massimo Zenobi.
Le fasce di rischio condannano a prescindere tutte le realtà della cultura e spettacolo ad un lockdown molto pesante in quanto indipendentemente dai colori cinema, teatri e anche musei rimangono chiusi. Qual è lo stato di salute attuale di questo mondo?
"E' alla canna del gas. Siamo fermi da più di 13 mesi, tolta una piccola finestra tra giugno e ottobre dello scorso anno, che però non è stata sufficiente a dare ossigeno in quanto il nostro mondo ha bisogno di una programmazione e ciò che si è potuto fare in quel periodo è stato davvero esiguo per far lavorare le 800.000 persone facenti parte lo spettacolo dal vivo. Oltretutto nel periodo estivo i teatri al chiuso sono normalmente serrati quindi il pubblico difficilmente va a mettersi tra quattro mura, soprattutto in un momento come quello della scorsa estate, dove eravamo reduci dalla prima ondata pandemica. Teatri come il Sistina non hanno potuto ripartire sia per le restrizioni dovute al numero massimo di persone che potevano entrare in sala sia perché a riaprire in quella stagione, senza possibilità di programmazione per certi spettacoli, non era assolutamente né economico né possibile".
Come Politeama, sono stati tanti i momenti virtuali che avete creato appunto per tenere vive l’interesse degli utenti e le vostre varie attività. Quanto manca la ‘presenza’ del pubblico e in che misure incide sul futuro dei teatri?
"Il Politeama è sicuramente una struttura più agile vista la capienza massima di 170 persone che riesce a consentire un efficace controllo degli accessi . Abbiamo potuto rifare pochi spettacoli tra giugno e ottobre, recuperando alcuni appuntamenti persi durante il primo periodo della pandemia e presentando una stagione limitata a tre mesi in modo tale che, se ci avessero fatto di nuovo chiudere, avremmo potuto in qualche modo avere la possibilità di ripetere. Il 26 ottobre ci hanno chiuso ancora ma abbiamo voluto continuare ad essere vivi programmando alcuni eventi on-line di diverso genere. Personalmente non sono molto d'accordo nel fare teatro in streaming in quanto la formula dal vivo collide con il web. Lo spettacolo dal vivo ha senso proprio perché ha 'il vivo' ovvero il coinvolgimento degli artisti con il pubblico. Lo streaming è un surrogato che può essere valido per alcuni generi di rappresentazioni ma non per tutte, quindi abbiamo fatto poche cose ma misurate mettendo in piedi un ciclo di storytelling sulla cultura di impresa che dal nome 'la storia.com'. Questo mondo non è fatto solo di artisti ma anche di tecnici, impiegati, dirigenti parrucchieri, elettricisti ed altri interpreti che formano una piccola industria. Basti pensare che uno spettacolo al Sistina mediamente impiega tra palcoscenico e dietro circa 50 persone; ecco perchè riaprire anche al 25% della capienza non è assolutamente economico. Bisognerebbe magari prendere spunto dall'estereo come per esempio in Gran Bretagna dove già da un mese hanno dato dei tempi per le riaperture o in Spagna dove i teatri sono aperti, dopo aver fatto degli esperimenti iniziali, con un distanziamento adeguato, mascherine e controlli molto rigidi all'ingresso".
A distanza di un anno la situazione pandemica così come quella del mondo dello spettacolo sembra non essere cambiata in maniera significati. Crede che ad oggi gli aiuti economici siano stati sufficienti e mirati per non far abbassare i sipari di tanti palcoscenici?
"Sicuramente sono stati insufficienti e soprattutto in alcuni casi non sono arrivati a tutti in egual misura. Il mondo dello spettacolo dal vivo è talmente variegato e poco codificabile che è difficile arrivare a qualunque lavoratore stando alle attuali regole vigenti quindi non tutti hanno avuto dei ristori. Comunque chi è riuscito ad ottenerli ha avuto in dote sicuramente delle cifre esigue, inadeguate anche per poter pagare banalmente le bollette. Ricordiamoci che stiamo parlando di una chiusura che oggi ha superato i 13 mesi, ecco perchè questa è veramente una situazione molto grave".
Il sottosegretario al ministero della Cultura Lucia Borgonzoni ha prospettato lo Sferisterio di Macerata come possibile luogo ‘pilota’ per andare verso la riapertura dei teatri almeno il 50%. Stando alla sua esperienza come valuta questa iniziativa?
"Chiaro che la vediamo di buon occhio e come un augurio però oggi è necessario pensare a come e quando si potrà riaprire per poter affrontare una programmazione nel migliore dei modi. I teatri vivono su questo fattore in quanto gli spettacoli devono essere pensati, allestiti e prodotti quindi c'è bisogno di tempi precisi. Ad esempio se al 30 settembre ci dicono che il 15 ottobre si possono riaprire i teatri è chiaro che nessuno può farlo perché non c'è una programmazione già fatta. Questo è il pricipale motivo del perchè ci devono dire oggi se possiamo riaprire, nel caso, ad ottobre. Ci auguriamo che i vaccini possano aiutarci in tal senso ma ci sarà anche un problema legato al possibile timore che la gente potrà avere nel tornare in luogo chiuso che prevede un affollamento di diverse decine di persone, quindi la ripresa purtroppo non potrà essere immediata ma risulterà sicuramente lenta"
Quali sono le iniziative che il Politeama porterà avanti in questa fase, speriamo più transitoria possibile, appunto per non far morire la fame di ‘cultura’ e quello spirito di aggregazione tipico di un gruppo teatrale o di uno dei corsi da voi organizzati?
"Noi siamo particolarmente colpiti perché la nostra missione è mirata a fornire dei servizi culturali e di intrattenimento alla città. Il Politeama, proprio come recita il nome, è un luogo di aggregazione di diverse attività e non facciamo soltanto spettacoli ma ospitiamo anche delle associazioni che svolgono corsi di danza, teatro, canto e recitazione. Inoltre diamo sede alle lezioni dell'Unitre unitamente a convegni e conferenze; tutte attività che oggi sono ferme completamente. Ricordiamoci sempre che la cultura fa aggregazione e non assembramento, perché tutto si può svolgere in sicurezza e non vedo molte differenze tra tante altre situazioni che si verificano come all'interno dei mezzi pubblici o alle chiese dove c'è comunque un numero di persone abbondante. Ovviamente servono delle regole che devono essere rispettate. Noi oggi ad esempio continuiamo a far tenere delle lezioni di danza al mattino al liceo coreutico di Tolentino. E' paradossale che quelle attività possono essere consentite in quanto certificate come laboratori della scuola a differenza dei corsi pomeridiani di danza organizzati dalle associazione private. Dal mio punto di vista bisogna esaminare caso per caso e capire cosa si può effettivamente svolgere in sicurezza e non valutare solo sulla base della funzione perché sono necessariamente valide solo le attività didattiche ma in qualche modo lo sono anche quelle che ci danno un supporto morale".
Tra lunedì e la scorsa notte i militari della Compagnia Carabinieri di Tolentino hanno elevato 13 contravvenzioni nei confronti di altrettanti cittadini sorpresi a non rispettare le prescrizioni previste per la prevenzione alla diffusione del contagio da Covid-19.
Le contravvenzioni sono state elevate specialmente per il mancato rispetto del coprifuoco (quindi per via di cittadini che sono stati sorpresi fuori di casa oltre le 22 senza un giustificato motivo) oppure perché frequentavano parchi pubblici chiusi con specifiche ordinanze comunali (come era già successo lo scorso fine settimana a Tolentino), piuttosto che perché trovati al di fuori del Comune di residenza in orario diurno senza giustificare la propria permanenza fuori di casa.
Queste contravvenzioni, elevate in gran parte della giurisdizione di questa Compagnia, pongono l'attenzione su comportamenti certamente censurabili per quanto riguarda la prevenzione del fenomeno. Proprio per evitare che simili comportamenti possano accentuarsi in occasione delle giornate Sante di Pasqua e Pasquetta, la Compagnia Carabinieri di Tolentino effettuerà massicci controlli nei principali luoghi di aggregazione sociale, turistica o religiosa del territorio di sua competenza, come l'Abbadia di Fiastra piuttosto che le cime di Sarnano oi parchi pubblici dei vari Comuni.
Pareggio amaro per 2--2 tra il Tolentino e l'Aprilia, nella partita valevole come ventiquattresima giornata del campionato di serie D, girone F. La formazione di coach Mosconi si era trovata in vantaggio di due reti, ma ha subito la rimonta della squadra laziale, che ha terminato la sfida addirittura in nove uomini. I cremisi, in ogni caso, salgono a 31 punti in classifica, a quattro di distanza dalla zona play-out.
LA CRONACA - Nel primo tempo il punteggio resta bloccato sullo zero a zero, tutto si anima nella ripresa. Il vantaggio arriva al quarto minuto del secondo tempo grazie ad una sassata dalla trequarti di Ruci, che rimbalza velenosamente davanti al portiere laziale divenendo imparabile.
Il raddoppio arriva al 54' con un gol da grande ariete d'aria di Ettore Padovani, autore di un'incornata regale su assist preciso di Aloisi. Il capitano, subito dopo la rete, si è accasciato a terra in lacrime ed è stato circondato da tutti i compagni di squadra, che gli sono voluti stare vicino in un momento di grande commozione per via della recente scomparsa per Covid del padre Salvatore.
La partita sembra in ghiacciaia per la squadra cremisi, ma le sorprese non sono finite. Al 13' del secondo tempo Vasco realizza in maniera glaciale dal dischetto, dopo un evidente calcio di rigore concesso per l'atterramento in area di Bosi, stretto in un panino dai difensori del Tolentino.
I padroni di casa reagiscono con il solito Padovani, bravo a saltare Sossai che è costretto ad atterrare il capitano cremisi per non farlo andare a tu per tu col portiere: doppio giallo ed espulsione.
Nonostante sia ridotto in dieci uomini l'Aprilia non demorde e trova il gol del pareggio con Laghigna al termine di un contropiede condotto in maniera magistrale.
Poco prima del novantesimo tra le fila ospiti viene espulso per doppio giallo anche Succi. Il Tolentino tenta l'arrembaggio finale, ma non riesce a trovare il pertugio per mettere di nuovo la testa avanti: il pareggio ha un sapore agrodolce.
Una protesta simbolica per far sentire la propria voce. È quella che hanno organizzato questa mattina, in piazza della Libertà, i commercianti, parrucchieri, estetiste, ristoratori e titolari di palestre di Tolentino.
Una loro delegazione ha consegnato le chiavi dei propri locali all'interno di una scatola con su scritto "La Nostra Vita" al sindaco Giuseppe Pezzanesi: un modo per mettere alla luce, rispettosamente, tutti i loro disagi vista l'impossibilità di riaprire le loro attività, causa emergenza Coronavirus ed il prolungamento delle chiusure imposta dal Governo, anche sotto la gestione Draghi.
A prendere parte alla pacifica manifestazione sono stati una trentina di commercianti, sia del centro storico che dei centri commerciali, con la presenza oltre che del primo cittadino, anche del vicesindaco Silvia Luconi, di diversi assessori e del presidente del Consiglio comunale.
"Basta! Vogliamo lavorare", "#iosonoessenziale", "Per Noi Niente Aiuti", "R.i.p Settore Parrucchieri", "Nonostante i protocolli noi siamo chiusi", "Cura personale = benessere mentale", "Non esistono attività non essenziali perchè ci fanno vivere". Così gli esercenti di Tolentino hanno espresso il proprio pensiero tramite gli slogan dei cartelloni esposti in piazza.
Ad ascoltare le loro istanze, con la promessa di farsene portavoce per chiedere soluzioni che possano permettere la riapertura e la sopravvivenza delle tante attività rappresentate è stato lo stesso Pezzanesi: "Oggi è il punto di non ritorno - tuona il sindaco - la situazione è talmente grave per moltissime attività medio-piccole, soprattutto caratteristiche dei nostri centri storici, che riconsegnandomi le chiavi dei loro esercizi, hanno voluto dare un messaggio molto chiaro ‘o ci aiutate e ci fate riaprire perché noi non siamo la causa della trasmissione del virus oppure moriamo tutti'. Morire dopo aver servito il paese in termini di tasse e di occupazione è un atto sicuramente eroico per loro, ma non farlo senza poter reagire come in questo momento perché qualcuno a Roma decide di ucciderti premendo un tasto è un qualcosa di inaccettabile".
"Mi auguro che i componenti del Comitato Tecnico Scientifico e soprattutto il Premier Mario Draghi che di economia ne conosce eccome, facciano marcia indietro dopo il 7 Aprile e consentano a queste attività di tirare su la serranda perché diversamente noi saremo costretti a tramutare questo tipo di manifestazioni in manifestazioni ancora più forti e determinate" assicura Pezzanesi.
"Gli aiuti non arrivano a tutti e non sono sufficienti. Noi oggi, che pur soffriamo anche se non dovremmo, faremo una delibera che invieremo al, Prefetto, alla Regione Marche e soprattutto al Governo. Da qui deve partire un germoglio, oltre che un grido d'allarme che deve tramutarsi immediatamente in qualcosa di concreto per aiutare questa gente e le loro famiglie, diversamente l'Italia sarà in ginocchio".
I commercianti hanno contestato il Nuovo Decreto Sostegni, con ristori che spetteranno a tutti coloro che hanno avuto un calo del 30% della media mensile del fatturato del 2020 rispetto alla corrispondente media del 2019, a prescindere dai giorni di chiusura e dai codici Ateco.
"Nove attività su dieci non riceveranno nulla da questo provvedimento - hanno lamentato in coro -. A ciò si aggiunga come ci troviamo in una zona terremota, con tutte le problematiche che questo ancora comporta. L'idea della manifestazione è nata questa settimana, ci saremmo aspettati una partecipazione ancora maggiore, ma la gente ormai è sfiduciata e demoralizzata, anche nel protestare. Non si vede più la via d'uscita".
"Chiediamo di riaprire il più presto possibile, in tutta sicurezza, visto che non rientriamo nei ristori. Abbiamo pagato tutto quello che dovevamo, e ora siamo rimasti al verde" chiedono a gran voce i rappresentati delle parrucchierie presenti in piazza.
Chi, invece, non ha potuto riaprire un solo giorno sono state le palestre, come la Meeting Action: "Siamo chiusi da un anno, con affitti attivi, bollette e assicurazioni da pagare - spiegano i gestori -. Abbiamo mille metri quadri di palestra, dove dieci persone all'ora si potrebbero allenare tranquillamente, su ampi spazi, ma ci hanno fatto chiudere a prescindere. Quest'anno abbiamo ricevuto zero ristori, a ciò si aggiunga come i nostri 20 istruttori non ricevono alcun bonus dallo scorso dicembre. In questa situazione possiamo andare avanti soltanto pochi mesi ancora".
"Abbiamo offerto gratuitamente lezioni online ai nostri clienti per quasi un anno . aggiungono -. Lo sport è salute, un'attività a nostro avviso essenziale. indispensabile come tutte le altre. Noi vogliamo fare le cose in regola, vogliamo accontentare tutti i nostri clienti e non soltanto gli agonisti. Tantissimi, con la chiusura, hanno creato vere e proprie palestre di nascosto nei garage di casa, improvvisandosi allenatori anche senza alcuna competenza: crediamo che si corra più rischi in questo modo che non riaprendo attività con professionisti riconosciuti al suo interno".
A margine della manifestazione il Sindaco Pezzanesi ha anche comunicato che nel corso dell’ultima conferenza dei sindaci ha avanzato alla Regione e all’Asur la richiesta per aprire anche a Tolentino un punto vaccinale, utilizzando le Terme di Santa Lucia che dispongono del personale medico e infermieristico oltre che delle strutture necessarie.
È prevista per domani, giovedì primo aprile, in piazza della Libertà la manifestazione organizzata dai commercianti di Tolentino per sensibilizzare sia il mondo politico che le istituzioni e l’opinione pubblica sulle difficoltà che si trovano a dover sopportare i titolari di negozi di abbigliamento, gioiellerie ma anche parrucchierie, centri estetici, ristoranti che, in questo periodo di pandemia, subiscono lunghe chiusure forzate.
Il Sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi è stato invitato ad essere presente. "In questa occasione - hanno ribadito i promotori - verranno consegnate le chiavi dei nostri negozi, seppur in maniera simbolica, al primo cittadino di Tolentino".
"Siamo a fianco dei tanti esercenti e artigiani che, a causa del covid, – sottolinea il Sindaco Giuseppe Pezzanesi – sono costretti a tenere chiuse le proprie attività, con danni che non sono più sopportabili. Già lo scorso anno, come Sindaco e come amministrazione, ci siamo attivati per favorire la riapertura dei nidi, dei parrucchieri e delle estetiste e questa volta, dopo oltre un anno, siamo al fianco di tutte queste persone che hanno investito sul territorio e che hanno diritto, al di là dei ristori, di poter riaprire, in sicurezza, le loro attività. Per questo sarò in piazza ad ascoltarli e per la simbolica consegna delle chiavi dei loro negozi. Questa situazione è stata rappresentata anche nell’ultima riunione di questi giorni anche a Sua Eccellenza il Prefetto, insieme ai Sindaci di Macerata e Civitanova Marche, per la riapertura oltre che dei negozi anche dei ristoranti, delle palestre e piscine, luoghi dove non si sono verificati contagi e dove tutti i titolari hanno investito in sicurezza".
"Continuare a tener chiuse queste attività non aiuta a debellare il covid ma serve solo ad eliminare le partite iva e tante attività che non riusciranno a riaprire con conseguente disoccupazione. Questa segnalazione è rivolta al nostro Governatore Acquaroli affinchè si faccia nostro portavoce verso il Governo" conclude Pezzanesi.
Si è tenuta nella mattinata di ieri, una riunione online del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduta dal Prefetto Ferdani alla quale hanno preso parte, oltre ai vertici delle Forze dell'Ordine, i Sindaci dei Comuni di Macerata e di Tolentino, i rappresentanti del Comune di Civitanova Marche, il Comandante della Sezione Polizia Stradale di Macerata, il Direttore Regionale dell’Asur Marche, il Direttore dell’Asur Area Vasta 3, il rappresentante della Capitaneria di Porto di Civitanova Marche, che ha affrontato diverse tematiche.
In merito all’andamento della diffusione del Covid-19, è stato in primo luogo rappresentato che, in ambito regionale, si assiste ad una tenue riduzione dei contagi, mentre nella provincia di Macerata si riscontra un loro incremento. Inoltre è emerso un abbassamento dell’età media dei soggetti contagiati indice di rischio più elevato trattandosi di persone che mantengono una seppur limitata socialità; nel complesso, il quadro epidemiologico continua ad essere caratterizzato da un livello di contagi che richiede la massima attenzione.
Pertanto, è stata ribadita e condivisa la necessità di continuare a garantire su tutto il territorio provinciale controlli capillari sia attraverso una costante attività di controllo circa l’osservanza della norme anti-covid, sia l’applicazione delle conseguenti sanzioni nelle ipotesi di accertamento di infrazioni.
In particolare, saranno svolti controlli mirati lungo le strade potenzialmente interessate da flussi di traffico più intensi, specialmente in corrispondenza delle prossime festività pasquali e saranno inoltre garantiti controlli adeguati anche sulla fascia costiera e nei principali centri urbani e nelle località turistiche.
La necessità di svolgere le attività di controllo è stata ribadita anche per l’esigenza di non accentuare ulteriormente la pressione sulle strutture sanitarie, le quali incontrerebbero consistenti difficoltà ove si rendesse necessario affrontare una quarta ondata di contagi.
In tema di disposizioni anti-contagio, in aggiunta a quanto previsto dalla normativa statale, il Presidente della Giunta Regionale, con l’ordinanza n. 11 del 27 marzo 2021, ha adottato prescrizioni restrittive circa l’ingresso in Regione di persone ivi non residenti o domiciliate con il fine di recarsi presso le c.d. seconde case, se non adeguatamente motivato.
L’intensità della attività di prevenzione da parte delle Forze dell’Ordine è confermato dai risultati conseguiti:
- dal 1 al 29 marzo sono state controllate 14.916 persone, 170 sono stati i verbali elevati per violazioni, 6371 gli esercizi commerciali controllati, 10 i titolari di attività sanzionati di cui 8 le sospensioni cautelari dell’esercizio.
Quanto alla campagna vaccinale è stata comunicata, con riferimento ai Comuni di Macerata e di Civitanova Marche, la recente attivazione della piattaforma per la prenotazione dei vaccini per gli ultrasettantenni, nonché la predisposizione del percorso di vaccinazione dei soggetti fragili.
Inoltre, per entrambi i Comuni sono in via di allestimento dei nuovi centri, maggiormente capienti, da destinare al prosieguo della campagna vaccinale.
A Marco Mari, ingegnere tolentinate che attualmente vive a Ferrara, è stato conferito l'incarico di esperto a supporto del Commissario straordinario del Governo Legnini, ai fini della ricostruzione nei territori delle Regioni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria colpiti dal sisma del 2016.
Lo stabilisce un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Il provvedimento prevede che Marco Mari coadiuverà il Commissario straordinario, per quanto di competenza, nell'elaborazione delle strategie e delle misure intese a definire protocolli energetico-ambientali e processi di certificazione dell'edilizia sostenibile, anche di edifici storici, in ambito privato e pubblico, criteri di rendicontazione in ambito pubblico e sistemi di reporting per l'edilizia, processi di economia circolare e relativi sistemi di tracciabilità e verifica della filiera di rifiuti e macerie.
Mari potrà, inoltre, essere incaricato di altre attività funzionali alle misure di rilancio e sviluppo ecosostenibile nell'ambito della ricostruzione pubblica e privata delle aree del cratere, nella programmazione ed attuazione delle misure afferenti la sostenibilità.
Il Sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, appena appresa la notizia, ha espresso tutta la sua personale soddisfazione: "Conoscendo – ha detto – la professionalità e le competenze dell’ing. Mari, che tra l’altro conosce bene il nostro territorio, sono sicuro che potremo contare su un esperto che ci sarà molto utile nel programmare gli interventi di ricostruzione, tenendo conto di tutti i temi inerenti la sostenibilità, applicando i protocolli energetico-ambientali. A lui auguriamo buon lavoro, nell’attesa di incontrarlo per discutere su una ricostruzione che tenga conto anche dei temi ambientali e dell’ecosostenibilità".
"Questo incarico mi onora profondamente - ha dichiarato all’Ansa Mari, presidente di Gbc Italia - si tratta di un impegno sfidante, in un periodo storico in cui il concetto di ricostruzione esula dai soli aspetti edili e immobiliari ma assume valori sociali ed etici, coniugando necessità e desiderio di riscatto di una intera comunità. Ricostruire, oggi, ha a che fare con il rigenerare l'ambiente costruito, rispondendo alle istanze delle persone e dell'ambiente. Le strategie promosse anche dalla Comunità rappresentata dalla nostra Associazione, oltre che dal network mondiale cui aderiamo con orgoglio, oggi ci vengono riconosciute".
"Abbiamo un'ampia scelta di buone pratiche - ha concluso Mari - e di strumenti che possono permetterci di riprogettare edifici, territori e comunità, rendicontando il valore prodotto e, in tal senso, i protocolli energetico-ambientali, anche in abbinamento ai Criteri Ambientali Minimi per l'Edilizia del Ministero dell'Ambiente e della Transizione Ecologica, possono essere una importante cassetta degli attrezzi da applicare proprio nelle aree interne del nostro Paese".
Celebrato ieri il 77° Anniversario dell'Eccidio di Montalto, avvenuto il 22 marzo 1944 sulle montagne tra Caldarola e Cessapalombo.
Seppur in forma ridotta a causa della pandemia, il Comune di Tolentino insieme all'ANPI locale e provinciale, come lo scorso anno, ha commemorato, in forma non pubblica, il sacrificio dei Martiri di Montalto proponendo alcune iniziative per mantenere viva la memoria di quei drammatici eventi.
Celebrata, dopo l’alzabandiera, al Famedio dei Caduti al Cimitero comunale da Padre Gabriele Pedicino Priore di San Nicola, una santa messa in suffragio dei caduti che è stata seguita dall’apposizione di una corona. In questa occasione il Sindaco Pezzanesi, ancora una volta, ha ribadito l’importanza di mantenere vivo il ricordo di questi giovani che donarono la propria vita,per donarci i più alti valori quali la Democrazia, la Libertà e la Pace.
“In ricordo di questi giovani tolentinati che donarono la propria vita, uniti nel tricolore manteniamo viva la memoria di chi si è sacrificato per i più alti valori quali la democrazia, la libertà, la pace” ha sottolineato il sindaco Giuseppe Pezzanesi.
Lo stesso primo cittadino, il Presidente Anpi Minnozzi e il Presidente del Consiglio comunale Ceselli hanno poi apposto in piazza della Libertà, sulla lapide che ricorda l’Eccidio, una corona di alloro.
La mattinata si è conclusa a Montalto, nel territorio del Comune di Cessapalombo con l’apposizione della corona di alloro sul cippo realizzato nel punto dove furono fucilati i Martiri di Montalto. Nell'occasione era presente anche il vicesindaco Silvia Luconi, che ha dichiarato: "Dopo 77 anni, ancora qui, per non dimenticare e per ricordare che la morte è morte sempre e la Libertà è un diritto di ogni individuo. Tutti ed in particolar modo chi rappresenta le istituzioni, non può scegliere quale sia la memoria da tramandare; la memoria è memoria e serve per costruire il futuro; qui non può esistere faziosità"
Inoltre fino al prossimo 1° maggio, in piazza Martiri di Montalto, è allestita la mostra “Un’amicizia per la vita. Un sacrificio per la libertà. I giovani di Montalto”, promossa dal Circolo Culturale “Tullio Colsalvatico”, a cura di Enzo Calcaterra e Franco Maiolati, che presenta in 14 pannelli la tragedia di Montalto, in cui il 22 marzo del 1944 furono uccisi dai nazifascisti complessivamente 31 giovani, raccontando inizialmente la realtà politica, religiosa e sociale tolentinate.
La Mostra - ricordano i curatori - intende fornire uno strumento di conoscenza che stimoli una riflessione utile in particolare ai nostri giovani, a cogliere il senso di attualità per la loro vita di una vicenda che ha colpito in modo tragico e profondo altri giovani, per lo più coetanei.
Il Tolentino conquista i tre punti sul campo del Pineto: bastano le reti del solito Minella e di Cicconetti (autore anche dell’autogoal del momentaneo pareggio degli abruzzesi).
Si tratta di una pesante vittoria sotto il profilo della classifica, che consente alla compagine cremisi di raggiungere quota 30 punti e di intravedere la zona playoff.
La cronaca. Un primo tempo equilibrato, dove la squadra abruzzese spinge soprattutto sulle fasce. Dal canto suo il Tolentino risponde con le geometrie di Pagliari, oggi tornato titolare al posto dell’infortunato Conti.
Il goal del vantaggio cremisi arriva al 23’ della prima frazione. Il regista del Tolentino, Pagliari, serve Aloisi che va al cross, la sfera giunge a Severini, il quale con uno splendido colpo di testa serve Santiago Minella che di prima intenzione non sbaglia. Si tratta dell’ottavo goal in maglia cremisi per il bomber argentino.
Il Pineto non molla e insiste con il tandem Minnozzi-Bugaro.
Ed è proprio da un calcio d’angolo battuto dal centrocampista ex Matelica, che arriva il pareggio degli abruzzesi. Corner battuto in maniera insidiosa, la sfera viene spizzata di testa dallo sfortunato Cicconetti che insacca nella propria porta. Nulla può il portiere Governali nell’occasione.
Il primo tempo scivola via con Il Tolentino che insiste ad attaccare e il Pineto che agisce di rimessa.
La seconda frazione di gioco si apre nel migliore dei modi per la squadra cremisi. Sugli sviluppi di un’azione convulsa la palla finisce in corner. A battere ci va il solito Severini: la sfera sembra facile preda del portiere Mejri, al quale però scivola letteralmente dalle mani, e la regala di fatto a Cicconetti che da due passi non può sbagliare. È la rete del 2-1 per il Tolentino, che consente a Cicconetti di rifarsi dall’autorete precedente.
A quel punto il Pineto si riversa in avanti alla ricerca del pareggio, ma la compagine cremisi è brava a reggere l’urto.
Abruzzesi pericolosi soprattutto nel finale con Mbuba e Bertolo, ma entrambe le conclusioni finiscono fuori. Piuttosto evanescente, invece, la prova dell’ex di turno Matteo Minnozzi, poco servito dai compagni di squadra.
Finisce con una vittoria che il Tolentino ha voluto dedicare a Ettore Padovani, l'attaccante era infatti assente oggi a causa della prematura scomparsa del padre (Leggi l'articolo qui).
Prossima sfida per i cremisi giovedì, al Della Vittoria arriva l’Aprilia.
Nel tardo pomeriggio di ieri, a Tolentino, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, durante controlli di routine, hanno individuato cinque persone nel Parco Isola d'Istria, in aperta violazione dell'Ordinanza Comunale del 14 marzo scorso che ha imposto la chiusura di tutti i parchi pubblici tolentinati (leggi qui).
I giovani, tutti provenienti dall'Africa Centrale, non rispettavano la distanza di sicurezza e non indossavano le mascherine, motivi per i quali sono stati contravvenzionati per la normativa Covid.
Sottoposti a più approfonditi controlli, uno dei giovani è stato anche trovato in possesso di circa 2 grammi di marijuana, venendo - quindi - segnalato in Prefettura quale tossicodipendente (art. 65 DPR 309/90) e gli è stata ritirata la patente di guida.
Questa notte, poi, lungo la Strada Provinciale 78, i carabinieri delle locali stazioni hanno contravvenzionato altre tre persone perché non avevano rispettato il coprifuoco delle 22: i tre - non collegati tra loro e trovati isolatamente in punti diversi della Strada Provinciale - pur essendo quasi mezzanotte (quindi ben oltre il limite orario) non hanno fornito alcuna giustificazione al loro mancato rispetto della normativa.
"Si ribadisce di fare particolare attenzione al rispetto della normativa vigente sul Covid, a partire dalle ordinanze comunali che impongono la chiusura dei parchi pubblici e al divieto assoluto di assembramenti". A sottolinearlo è il il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Tolentino, Giacomo De Carlini.
"Il “mostro” ha colpito ancora. Ha messo fine alla presenza terrena di Salvatore Padovani, amato padre del nostro Ettore. Non riusciamo a parlare di “uno in più” o di “un’altra” vittima. Non ci riusciamo perché se ne è andato “uno di noi”. Già, perché qui, pur tra mille difetti, abbiamo la propensione naturale a considerare tutti coloro che condividono il medesimo percorso, più umano che sportivo, parte di un’unica famiglia".
Così, tramite una nota apparsa sui propri canali social, l'Us Tolentino ha voluto porgere l'ultimo saluto a Salvatore Padovani, padre dell'attaccante cremisi Ettore, stroncato a 68 anni dal Covid-19.
"L’improvviso aggravarsi di Salvatore è stata vissuta da tutti noi con angoscia sincera - si legge ancora nella nota -. Sentimento indotto in parte dal dolore che abbiamo percepito tremendo nel cuore di Ettore ed in parte dal fatto che, proprio nel momento più duro, abbiamo conosciuto molte cose di questo Papà. Il profilo della sua pagina social non fa bella mostra di sé stesso ma delle cose più preziose mai possedute".
"Abbiamo compreso il profondo legame tra lui ed Ettore. Abbiamo saputo che era impaziente di poter tornare al “Della Vittoria” per seguire figlio e Tole - prosegue la commossa nota rilasciata dalla società cremisi -. Caro Ettore, l’abbonamento a vita che era stato promesso a tuo padre verrà comunque stampato. Sappiamo che, ora, ti seguirà e ti sarà vicinissimo. Sempre, comunque ed ovunque. E’ difficile, se non impossibile, consolare una persona a cui vuoi bene in un momento così gravido di dolore. Sappi che ti siamo vicini, come lo siamo alla tua famiglia. Non solo ora ma anche in futuro. Ti e vi sia di grande sollievo il privilegio che avete avuto nell’averlo a fianco, sia nei momenti belli che in quelli meno belli".
"E’ impossibile accettare il regolamento di questo “strano” gioco che è la vita. Abbiamo solo una certezza. L’amore che vi ha legato, che vi lega e che vi legherà a lui, così come i momenti vissuti insieme, saranno per sempre il vostro “sorriso dentro al pianto”. Un abbraccio immenso Ettore, da tutti noi". Così si conclude il messaggio che l'intero staff dell'Us Tolentino ha voluto diramare per esprimere la propria vicinanza, in questo momento di profondo dolore, alla colonna portante della propria squadra.
"Ci hanno lasciato a piedi, io debbo muovermi. Questo Governo ha deciso di dar credito ad altre tipologie di lavoratori, io devo fare qualcosa per preservare la salute degli sportivi. Molte persone vengono in palestra perché hanno la necessità di svolgere determinati esercizi per avere dei benefici salutistici, e non soltanto estetici".
Così Francesco Clerico, gestore delle palestre del gruppo "Robbys", ha annunciato - tramite una diretta andata in onda nella serata di ieri sulle piattoforme social "Robbys" - la volontà di riaprire le proprie strutture per un determinato target di utenti.
"Si tratta di una cosa che noi possiamo fare, visto che i luoghi dove si pratica sport al chiuso possono essere utilizzati se coloro che lo praticano rispondono a determinati criteri. Metteremo a disposizione le nostre palestre per l'allenamento di questi soggetti - spiega Clerico -. Non violiamo nessuna legge, nessuno verrà multato per svolgere l'attività sportiva al chiuso nelle nostre palestre".
"Abbiamo deciso di istituire un questionario dove, rispondendo a poche domande, prenderemo tutti i nominativi di coloro che vorranno usufruire dell'allenamento in palestra - aggiunge il gestore delle palestre Robbys -. Se, in base alla risposte date, la persona verrà considerata rispondente ai requisiti di legge, saremo felici di accoglierla nelle nostre strutture. Siamo al lavoro per chiarire meglio le condizioni del questionario".
Riguardo alla tempistiche di riapertura "ci atterremo alle domande che arriveranno - dice Clerico -. Più o meno verso la metà di aprile potremmo concedere i nostri spazi a queste persone e capire quali tra le nostre tre palestre (Tolentino, Trodica di Morrovalle e Macerata ndr) riaprire in base alla territorialità delle domande stesse".
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Le ragioni della riapertura - spiega ancora Clerico - sono state anche dovute alle "innumerevoli richieste pervenute nelle ultime tre settimane" e alle conseguenze dell'ultimo Decreto Sostegni.
"Il nuovo Governo Draghi garantì che gli aiuti del Ristori 5 sarebbero arrivati nella formula già scritta dall'allora Ministro dello Sport Spadafora. Purtroppo, alla luce del nuovo Decreto Sostegni, questa promessa non è stata mantenuta perchè l'attuale Dl ci riconosce soltanto un 25% di quello che era previsto nel Decreto Ristori 5", sottolinea il gestore delle palestre del circuito Robbys.
"Con l'indennizzo che ci darà il governo Draghi, non riusciremo a pagare neppure un mese di affitti. Togliendo la specifica dei Codici Ateco, sono state agglomerate tutte le attività, a prescindere da quanto siano state chiuse, ragionando soltanto in base alla perdita del fatturato. Alla nostra categoria, soggetta a chiusura totale nel 2021, non viene riconosciuto nulla per quanto riguarda la copertura dei costi fissi" conclude Francesco Clerico.
Anche l’IIS Filelfo di Tolentino partecipa alle celebrazioni del Dantedì, rese ancora più solenni quest’anno nell’anniversario dei 700 anni dalla morte del sommo poeta. I ragazzi del Filelfo hanno scelto di recitare alcuni dei passi più significativi della Commedia nel tentativo di ripercorrere sommariamente il viaggio oltremondano di Dante facendo risuonare alcune delle terzine fortemente impresse nell’immaginario di ciascuno di noi.
Un piccolo saggio quale contributo significativo per un evento che ci unisce all’interno di una forte identità culturale. Un plauso a tutti i ragazzi che hanno saputo mettersi in gioco con semplicità, ma anche con la passione di chi sente di appartenere a una comunità studentesca che si apre a un contesto più vasto e fortemente unitario. Il video, pubblicato nel sito della scuola e nei canali social, è dunque il frutto di un lavoro sinergico seppure confinato nelle singole realtà domestiche, come il momento attuale ci impone.
Le città di Tolentino e Venezia legate dal culto di San Nicola. Ed è proprio in nome del santo protettore che la cittadina del Maceratese ha risposto all'invito dell'Anci di pubblicare un proprio messaggio di augurio con l'hashtag ufficiale #Venezia1600, in onore ai 1600 anni dalla fondazione della Serenissima.
A Venezia esiste il fondaco dei tolentini e una grande chiesa dedicata al taumaturgo tolentinate a cui sono attribuiti dai veneziani diversi miracoli, tra cui lo spegnimento del Palazzo Ducale in piazza San Marco e l'aver debellato una pestilenza, come testimoniato da due grandi dipinti fatti realizzare da un mecenate veneto e oggi esposti nella cappella delle Sante Braccia all'interno della Basilica di San Nicola di Tolentino.
Il Campo dei Tolentini è un campo di Venezia, situato nel sestiere di Santa Croce, poco distante da piazzale Roma e dalla stazione ferroviaria.
In occasione del Settimo Centenario della morte di San Nicola sia il Sindaco Cacciari che il Sindaco Costa parteciparono a diverse iniziative tra cui un convegno tenutosi proprio a Tolentino mentre a Venezia fu allestita una interessante mostra dedicata al culto di San Nicola.
"Ci uniamo a tutti i festeggiamenti dedicati alla città di Venezia - dice il primo cittadino Giuseppe Pezzanesi - con l'intento di rinnovare l'antichissima amicizia che lega le due città nel nome di San Nicola. I nostri auguri da Tolentino a Venezia per i suoi 1600 anni dalla fondazione".
Il Tolentino rimedia alla parziale sconfitta per 1-0 patita lo scorso 24 febbraio contro la Recanatese, quando a decidere fu una rete da lontano firmata del terzino Togola. Il quel caso la partita venne interrotta alla mezz'ora circa del primo tempo a causa dell'infortunio dell'arbitro Fantozzi.
Il derby, ripartito quest'oggi dal trentunesimo minuto, è terminato sul punteggio di 2-2 dopo che la formazione leopardiana era stata anche in vantaggio di due reti. Un punto, dunque, che soddisfa molto di più coach Mosconi rispetto al collega Pagliari, per il quale oggi è andata in scena la sfida del cuore visto che Tolentino è la sua città e che tra le fila cremisi milita il figlio.
LA CRONACA - Il 2-0 giallorosso era stato trovato da Pezzotti al 49' della ripresa, dopo essere stato imbeccato alla grande in contropiede da una finezza di Sbaffo.
Al 68' il Tolentino trova la rete che accorcia le distanze. Sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Severini arriva bomber Padovani a spizzare di testa e chiamare al grande intervento De Chirico. Il portiere giallorosso, però, nulla può sulla ribattuta ravvicinata di Labriola.
A sette minuti dal termine Santiago Minella viene abbattuto in area dal centrale della Recanatese Ferrante: rigore evidente. Dal dischetto l'attaccante argentino non perdona, è due a due.
All'86' un miracolo di Governali sul colpo di testa ravvicinato di Senigagliesi fa rimanere inchiodato il punteggio sul pari sino al fischio finale.
Tabellino Recanatese-Tolentino 2-2
Recanatese: De Chirico, Togola, Sbaffo (85’ Pennacchioni), Ferrante, Raparo, Liguori (71’ Senigagliesi), Pezzotti, Donzelli, Guercio (71’ Giaccaglia), Gomez, Brunetti.
A disposizione: Santarelli, Morazzini, Senigagliesi, Capitani, Candidi, Giaccaglia, Alessandretti, Pennacchioni, Bove.
Allenatore: Giovanni Pagliari
Tolentino: Governali, Laborie, Salvatelli, Bonacchi, Pagliari (71’ Ruci) , Labriola, Tortelli, Cicconetti, Padovani, Severini, Minella (87’ Aloisi).
A disposizione: Depuis, Stefoni, Strano, Ruggeri, Capezzani, Aloisi, Bozzi, Tizi, Ruci.
Allenatore: Andrea Mosconi.
Arbitro: Flavio Fantozzi (Civitavecchia), 1° Ass. Diego Spatrisano (Cesena), Federico Pasotti (Imola).
Ammoniti: Liguori (R), Togola (R), Cicconetti (T)
Angoli: 2-4
Reti: Togola (R),
La situazione pandemica nella residenza protetta ASP “Porcelli” di Tolentino è quasi tornata alla normalità. Infatti a tutt’oggi risultano positivi solo 2 ospiti i quali sono in buone condizioni fisiche e senza sintomi.
Tutte le altre persone hanno superato la malattia e lentamente stanno tornando alle loro consuete attività quotidiane.
In questi giorni verranno ripetuti i tamponi per verificare la condizione degli ultimi ospiti che sono ancora positivi e si è in attesa delle decisioni dell’Asur per effettuare i vaccini, nel rispetto delle linee guida.
£Un forte ringraziamento e tutta la nostra stima – sottolinea il Sindaco Giuseppe Pezzanesi - va al Presidente Giorgio Sbaraglia e ai componenti del CdA Anna Andreani e Edoardo Mattioli per aver sempre seguito l’evolversi della situazione, al Direttore Simone Ricci per il costante impegno profuso e per la sua costante presenza nella struttura, a tutto il personale, infermieristico e OSS, amministrativo e alle operatrici della cucina che in maniera “eroica”, spesso al di là delle proprie forze, hanno operato con professionalità ed abnegazione. Un ringraziamento all’Asur, alla Regione Marche e a tutto il personale sia dell’Usca che dell’Adi, oltre a tutti i medici, anche di base, oltre ai sanitari del Potes 118 e ai volontari della CRI di Tolentino".
"Inoltre, ancora una volta vogliamo ringraziare la task force inviata dall’Aereonautica a Tolentino coordinata dal tenente medico Silvio Pallone e composta dal Luogotenente Vincenzo Serpico, dal 1° Maresciallo Ludovico De Marco e dal Maresciallo di 2° Classe Anselmo Pacifico - ha aggiunto il primo cittadino - Mi sia consentito di rivolgere un pensiero a tutti gli ospiti che, loro malgrado, hanno dovuto sopportare una situazione difficile e a tutte le famiglie che hanno dimostrato grande comprensione e fiducia nella struttura. Porteremo sempre nei nostri cuori quelle persone che, purtroppo, ci hanno lasciato e di cui serberemo sempre il ricordo. Siamo vicini e lo saremo sempre in maniera particolare alle famiglie che hanno avuto la perdita dei loro cari".
Nel pomeriggio di oggi i militari della Compagnia dei Carabinieri di Tolentino, unitamente al personale della Polizia Locale, al quale si è aggiunta una squadra del NAS di Ancona, hanno svolto un corposo servizio coordinato che ha visto convolti i comuni di Tolentino, San Severino e Sarnano.
I servizi hanno avuto lo scopo di verificare il rispetto dei DPCM e delle ordinanze comunali per il contenimento del contagio da Covid-19 e, soprattutto, sensibilizzare i cittadini al rispetto dell’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, del divieto di assembramento e di stazionamento nei pressi dei locali per il consumo di cibo e bevande.
Nel corso del monitoraggio della circolazione stradale sono state fermate circa 80 persone ed elevate due contravvenzioni. Sono altresì stati effettuati dei controlli da parte del personale del gruppo NAS di Ancona presso un bar alimentari di Tolentino sito in contrada Le Grazie, al quale è stata comminata una sanzione di circa 4500 euro.
La prima violazione, inerente al ritrovamento di circa 9 kg generi alimentare privi dei certificati di rintracciabilità dei singoli prodotti, ha portato ad una pena pecuniaria pari a 1500 euro e al sequestro di tutto il materiale in questione.
Un’altra multa, del valore di 1000 euro, è stata comminata per non aver ottemperato al mantenimento delle condizioni igieniche, per locali ed attrezzatura, previste dalle normative dedicate al settore alimentare.
Infine un ulteriore sanzione di 2000 euro è stata ascritta al titolare del bar per l’omessa applicazione delle procedure di autocontrollo. Nella fattispecie, non erano stati eliminati dal bancone alimenti scaduti, da un minimo di 20 giorni a un massimo di 4 mesi, in quanto pronti per essere venduti.
Sono stati inoltre effettuati dei controlli sugli avventori da parte degli uomini del gruppo Cinofili, con cane anti droga a seguito, che hanno segnalato una persona trovata in possesso di due grammi di cocaina e quindi è stato conseguentemente segnalato alla Prefettura per la violazione dell'articolo 75 del Dpr.
Parte da Tolentino per scaricare rifiuti ingombranti a Caldarola, donna sorpresa grazie alla videosorveglianza .
È successo nei giorni scorsi, quando nelle immediate periferie del comune di Caldarola sono stati abbandonati rifiuti ingombranti che normalmente devono essere portati all’isola ecologica.
L’Amministrazione Comunale insieme alla polizia locale si sono attivati per cercare di risalire alla vettura che poco prima aveva appunto scaricato i rifiuti. È stato possibile ricostruire tutto il tragitto che la donna aveva compiuto e attraverso la targa risalire all'identità. Esemplare la multa e soprattutto il messaggio che l'Amministrazione comunale vuole dare a chi contravviene alle regole, perché non è la prima volta che rifiuti ingombranti vengono abbandonati a Caldarola e gli autori vengono dai comuni limitrofi.
Un atteggiamento di grande inciviltà e anche stupidità perché le isole ecologiche forniscono tale servizio in forma completamente gratuita. Un comportamento che giustamente va punito.
In occasione del settantesimo anniversario dell'Eccidio di Montalto, avvenuto il 22 marzo 1944, sulle montagne tra Caldarola e Cessapalombo, il Comune di Tolentino insieme all'ANPI locale e provinciale, come lo scorso anno, a causa della pandemia, è costretto a celebrare quei tragici eventi in forma non pubblica ma propone, comunque alcune iniziative per mantenere viva la memoria di quei drammatici eventi, con l’intento di celebrare il sacrificio dei Martiri di Montalto.
In ricordo di questi giovani tolentinati che donarono la propria vita, uniti nel tricolore manteniamo viva la memoria di chi si è sacrificato per i più alti valori quali la democrazia, la Libertà e la Pace.
"Seppur condizionati dalle disposizioni anti contagio, abbiamo deciso – ricordano il Sindaco Giuseppe Pezzanesi e il Presidente della sezione Anpi di Tolentino Lanfranco Minnozzi – di celebrare domenica 28 marzo una santa messa al Famedio dei Caduti al cimitero comunale e poi di apporre le corone di alloro, oltre che allo stesso Famedio, sulla lapide che celebra i Martiri in piazza della Libertà e ovviamente al Cippo eretto a Montalto nel luogo dove furono fucilati.
Le corone saranno apposte dal Sindaco Pezzanesi, dal Presidente Anpi Minnozzi e dal Presidente del Consiglio comunale Ceselli.
Inoltre dal 21 marzo al 1° maggio 2021, in piazza Martiri di Montalto, è allestita la mostra “Un’amicizia per la vita. Un sacrificio per la libertà. I giovani di Montalto”, promossa dal Circolo Culturale “Tullio Colsalvatico”, a cura di Enzo Calcaterra e Franco Maiolati, che presenta in 14 pannelli la tragedia di Montalto.