Il judo settempedano riparte dopo le scosse di terremoto. Grazie alla forza di volontà della dirigenza e dei soci dell’associazione sportiva dilettantistica J-etic, e all’aiuto di molti, questo straordinario sport potrà tornare finalmente ad essere praticato per la gioia di grandi e piccoli campioni. Sabato 25 febbraio è stata inaugurata la nuova sede che si trova al civico 5 di via Ferranti, in località Taccoli.
Al taglio del nastro hanno preso parte il presidente regionale del Coni Marche, Fabio Sturani, il presidente della Uisp regionale, Armando Stopponi, l’insegnante e tecnico della J-etic, Boris Giachetta, il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, l’assessore comunale allo Sport, Paolo Paoloni, insieme ai rappresentanti del Kyoto Club di Reggio Emilia, dei club di Jesi, Chiaravalle, Potenza Picena, Moie e agli amici delle palestre di Montegiorgio, Montegranaro e Monte Urano che hanno permesso, con uno sforzo comune e congiunto, l’acquisto del tatami, il materassino indispensabile per la pratica del judo, oltre che di varie attrezzature donate all’associazione sportiva dilettantistica settempedana che, purtroppo, a causa del terremoto si è dovuta privare della vecchia sede. Tra i partecipanti alla grande festa anche una figura importante del judo internazionale, il professor Corrado Croceri, maestro del tecnico del dojo settempedano, che ha deliziato i presenti con la dimostrazione di lotta a terra.
La struttura è dotata anche di una saletta allestita per l’assaggio di thè e tisane varie. “Grazie a un’azione che ha unito tutti - sottolineano il sindaco, Rosa Piermattei, e l’assessore comunale allo Sport, Paolo Paoloni - gli appassionati di judo potranno tornare in palestra. Un ringraziamento particolare, il più grande di tutti, va al maestro Boris Giachetta che, prima di ogni altro, ha creduto in questo progetto che finalmente corona i sogni e le speranza di tanti ragazzi e non solo. La partecipazione alla festa ha fornito una grande occasione di incontro anche per tante famiglie. Il judo è uno sport molto bello che offre una grande formazione a molti giovani. Per la città questa riapertura – hanno sottolineato ancora sindaco e assessore – rappresenta un piccolo ritorno alla normalità”.
Nella nuova sarà possibile trovare anche un interessante e funzionale corso di Ananda Yoga. L’associazione è presente su Facebook con una propria pagina (J-etic Judo).
Si terrà sabato 18 marzo, alle ore 21 al teatro Italia con ingresso gratuito, la presentazione del libro “C’era una volta il mago”, biografia dell’atleta paralimpico Giorgio Farroni scritta dalla madre, la settempedana Clelila Rumachella. La nuova data è stata confermata dalla direzione artistica dei Teatri di Sanseverino dopo un rinvio causato per motivi di salute. L’incontro si sarebbe dovuto tenere, infatti, agli inizi di febbraio.
La pubblicazione, edita da Halley, racconta la storia di questo straordinario atleta paralimpico vincitore di numerose medaglie. Nato a Fabriano il 28 settembre del 1976, Giorgio è affetto da una distonia emiplegica alla parte destra del corpo. A 14 anni subisce tre interventi di denervazione alla mano e al braccio destro che gli permettono di dedicarsi più concretamente all’attività sportiva e coltivare la sua passione per la bicicletta che, in un primo momento, è indirizzata verso la mountain bike. Giovanissimo entra a far parte del mondo del ciclismo paralimpico, specializzandosi nelle gare su strada e nella cronometro, categoria MT2. Tesserato con il “Gruppo Sportivo Forestale”, dopo solo un anno di attività ottiene la convocazione da parte del Ct azzurro, Mario Valentini, e partecipa alle Paralimpiadi di Sydney 2000. Nel 2008 arriva il suo primo grande risultato in ambito internazionale: vince una medaglia di bronzo nella gara su strada alle Paralimpiadi di Pechino 2008. L’anno successivo prende parte ai Mondiali di Bogogno, in Italia, e porta a casa ben due medaglie d’oro, sia su strada che sulla cronometro. Da qui Giorgio continua a collezionare medaglie: ai Mondiali di Baie-Comeau 2010, in Canada vince due argenti in entrambi le sue specialità e ai Mondiali di Roskilde 2011, in Danimarca, una medaglia d’oro nella sua gara preferita, quella su strada.
Giorgio Farroni, ormai campione affermato a livello internazionale, nel 2012 vince la Tappa di Coppa del Mondo di Roma, aggiudicandosi la medaglia d’oro sia nella gara su strada che nella crono e, qualche mese dopo, alle Paralimpiadi di Londra conquista un argento su strada. L’anno successivo i risultati arrivano sia dalla Tappa di Coppa del Mondo di Merano, dove Giorgio vince un bronzo su strada e uno nella gara a cronometro; sia dalla Tappa di Coppa del Mondo di Matane, in Canada dove si aggiudica sempre un bronzo su strada e una medaglia d’argento nella crono; ed infine qualche giorno dopo, sempre in Canada, partecipa ai Mondiali di Baie-Comeau 2013 e si ferma al 4° posto, ad un passo dal podio. Anche il 2014 è un anno ricco di soddisfazioni per Giorgio Farroni: vince una medaglia d’argento su strada alla Tappa di Coppa del Mondo di Castiglione Della Pescaia, un altro argento su crono insieme ad una medaglia di bronzo su strada alla Tappa di Coppa del Mondo a Segovia 2014, in Spagna ed infine arriva un bronzo, sempre su strada, ai Mondiali di Greenville, in South Carolina.
I campionati mondiali e le paralimpiadi sembrano essere le competizioni preferite di Giorgio: ai Mondiali di Nottwil 2015, in Svizzera, infatti, si aggiudica la medaglia d’argento nella gara a cronometro. L’ultima sua grande impresa quella ai Giochi Paralimpici di Rio De Janeiro 2016.
Prima hanno unito le forze ed inviato una roulotte per dare un riparo a una delle tante famiglie in difficoltà ma il cuore grande di alcune comunità locali del Pavese non ha voluto cessare di battere a favore dei terremotati settempedani e così, nei giorni scorsi, è arrivato anche un aiuto in denaro dai Comuni e dai gruppi comunali di Protezione Civile di Torrazza Coste, di Codevilla, Montebello e Retorbido.
La somma, messa insieme grazie alla generosità di tutti, è stata inviata al Comune di San Severino Marche dal primo cittadino di Torrazza Coste, Ermanno Pruzzi, per dare una mano a ricostruire le scuole cittadine.
Nelle scorse settimane i volontari dei gruppi comunali di Protezione Civile erano arrivati dalla provincia di Pavia fin nelle Marche per la consegna di una roulotte, ricondizionata dagli stessi volontari, era stata subito assegnata a una famiglia rimasta senza un alloggio dopo le scosse di ottobre. Molto toccata da “gesti di solidarietà senza fine” si è detta il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che ha voluto ringraziare con una missiva “per la nuova dimostrazione di affetto nei confronti della popolazione locale”.
Si è tenuto giovedì 2 marzo il primo incontro propedeutico ed organizzativo tra la Società Psicoanalitica Italiana e l' ITTS “E.Divini” di San Severino . All'incontro erano presenti oltre la Dirigente Scolastica dott.ssa Rita Traversi e lo staff dirigenziale, alcuni docenti ed alunni dell'Istituto. All'incontro hanno preso parte il dott. Giorgio Bambini e le dott.sse Chiara Ghetti e Rosanna Rulli, medici psichiatri membri del Centro Psicoanalitico di Bologna della Società Psicoanalitica Italiana.
La International Psychoanalytical Association (I.P.A.) è la più importante istituzione psicoanalitica del mondo, fondata da Sigmund Freud nel 1910. Ad oggi accorpa 70 società presenti in 33 nazioni e 4 continenti.
Il gruppo Psicoanalitico di Bologna è uno degli undici centri nei quali si articola attualmente la Società Psicoanalitica Italiana istituita nel 1932.
Il Centro di Bologna ha inteso offrire all' ITT “E.Divini” tutti gli strumenti e le competenze della psicoanalisi nelle situazioni di emergenza. Gli interventi, su gruppi omogenei, verteranno sull' ascolto attento e sulla ricerca della trasformazione di un esperienza di dolore mentale in forme che possano essere comunicate e comprese. Gradualmente l'esperienza dell'essere solo con il dolore si potrà così trasformare in esperienza di sofferenza condivisa e di possibilità di crescita.
Potranno partecipare alle sedute alunni, docenti e personale del ”Divini” che ne sentano la necessità.
Gli incontri avranno cadenza mensile a partire da aprile , con sospensione nei mesi di luglio e agosto e ripresa a settembre.
Il primo ministro Gentiloni torna oggi a parlare del terremoto in televisione.
"Stiamo accelerando per le casette, io credo che il problema dell'emergenza immediata lo risolveremo, dopo dobbiamo fare una cosa, forse anche meno appariscente, e cioè limitare i danni collaterali tipo evitare che si sparga la voce che quella Regione non è più attrattiva da un punto di vista turistico. La Rai ci aiutasse a sottolineare le vocazioni di questo territorio, a Norcia c'è la salumeria, il tartufo, nelle Marche c'è il ciauscolo, le grandi imprese riprendono a lavorare. Facciamo turismo in queste zone per fare esempio. Faremo facilitazioni fiscale per quelle imprese anche chi vuole venire ex novo. E la Rai può aiutarci nel racconto".
Lo afferma il premier Gentiloni durante una trasmissione televisiva della domenica pomeriggio invitando la televisione pubblica a dare massimo risalto alle realtà colpite dal terremoto al fine di promuovere il turismo.
Sul sisma che ha colpito l'Italia centrale ha inoltre aggiunto: "l'Ue credo che ci aiuterà. Ci può aiutare attraverso il fondo emergenza, con una cifra che si attesta attorno al miliardo, e saremmo il Paese che avrà di più da questo fondo. Ringrazio Tajani che ci sta dando una mano. E a Bruxelles ci possono soprattutto consentire di togliere dai conteggi di deficit/pil le spese per il sisma, il che ci consente di spendere soldi pubblici senza che questo incida".
(fonte Ansa)
Quanti sono gli stranieri in provincia di Macerata? E quali sono le etnie maggiormente presenti? In quale città vive il maggior numero di stranieri? Una serie di interessanti statistiche è stata diffusa dal portale www.tuttitalia.it e abbiamo analizzato i dati più indicativi per quanto riguarda la provincia di Macerata.
Gli stranieri residenti in provincia di Macerata al 1° gennaio 2016 sono 32.477 e rappresentano il 10,1% della popolazione residente. La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 15,4% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dalla Repubblica di Macedonia (11,0%) e dall'Albania (10,2%). I cittadini provenienti dal Pakistan sono il 9,25%, mentre quelli che arrivano dalla Repubblica Popolare Cinese sono il 7.78%. Non molti i cittadini provenienti dall'Africa con l'etnia marocchina che risulta essere quella maggiormente rappresentata con poco più del 6%.
Va ricordato che sono considerati cittadini stranieri le persone di cittadinanza non italiana aventi dimora abituale in Italia.
La città della provincia con la più alta concentrazione di stranieri è Porto Recanati, oltre un quinto della popolazione complessiva: il 22,27%. Qui sono i senegalesi ad essere più presenti con il 15,7%, seguiti dai cittadini del Pakistan (15%) e da una nutrita rappresentanza proveniente dal Bangladesh: quasi l'11%. Gli europei più presenti sono romeni (8,61%) e albanesi (7,75%).
A Macerata, la percentuale di stranieri non arriva al 10%: sono il 9,2% della popolazione complessiva, per lo più provenienti dall'Est. I più presenti sono infatti gli albanesi (12%), i romeni (9.1%) e i macedoni (8,9%). La comunità africana più rappresentata è quella nigeriana (5,27%), seguita da quella marocchina (4,99%). Dal continente asiatico, invece, gli indiani sono il 6,85%. Ben rappresentata anche la comunità peruviana con il 6.64%.
A Civitanova, dove gli stranieri sono 4016, in totale il 9,6% della popolazione, sono i cinesi ad essere i più rappresentati al 16,5%, seguiti dai romeni (15,2%) e dai pakistani (13,3%). Decisamente meno rappresentate le altre etnie: Ucraina al 6,55%, Marocco al 3,49% ed Ecuador all'1,52%.
Recanati fa registrare una delle percentuali più basse di presenza di stranieri in provincia di Macerata: 1593 pari al 7,5% della popolazione.Quasi la metà è di etnia albanese (20,7%) e romena (20,7%). Presenti anche macedoni (12,5%), marocchini (8,16%) e pakistani (6,65%).
A Tolentino gli stranieri sono 2322, pari all'11,6% della popolazione. Il 14,9% è albanese, il 12,1% macedone, il 10,4% kosovaro e il 9,78% romeno. Presenti anche diversi cinesi (8,27%), indiani (6,72%), senegalesi (8,66%) e una esigua rappresentativa peruviana: l'1,89%.
Potenza Picena conta l'8,5% di stranieri sul proprio territorio comunale, con ampie presenze dalla Romania (15,3%), Macedonia (11,9%) e Albania (11,3%).
Per quanto riguarda le altre città, si conferma una larga presenza di pakistani a Corridonia (il 27,2%) su un totale di 1696 stranieri: l'11% della popolazione. A San Severino gli stranieri sono l'8,9% del totale con ben il 32,7% di albanesi, il 17,4% di romeni e l'8,2% di indiani. A Camerino la percentuale di stranieri è dell'11%: il 14,8% arriva dalla Romania, l'11,4% dalla Cina e l'8,8% dall'Ucraina. Curioso a Gagliole: gli stranieri sono appena 45, il 7,3% della popolazione e quasi il 30% arriva dalla Repubblica Popolare Cinese.
E' evidente che, alla luce degli eventi sismici degli ultimi mesi, la situazione potrebbe essersi modificata sensibilmente.
"L'idea di Vittorio Sgarbi, di trasferire la propria residenza a San Severino Marche, città di cui è stato anche sindaco, ci inorgoglisce. La sua vicinanza è un segnale di speranza riguardo il nostro patrimonio artistico il quale non viene preso in considerazione nel giusto modo. Sono sicura che con lui riusciremo a fare grandi cose e, magari, a realizzare qualche evento per la nostra città e per tutto il territorio". Così il sindaco Rosa Piermattei commentando la decisione annunciata dallo stesso Sgarbi sulla propria pagina Facebook.
Il suo legale, l'avv. Giampaolo Cicconi, ha già fatto sapere che formalizzerà la richiesta presentando la documentazione all'ufficio Anagrafe del Comune nei prossimi giorni. "Non è facile in questo momento essere sindaco di un Comune terremotato - dice Piermattei -. L'aiuto e la collaborazione di Sgarbi possono essere utili per guardare con un po' più di ottimismo al nostro domani. San Severino Marche vuole tornare ad essere una delle capitali dell'arte in Italia".
“Riforma sanitaria un anno dopo: luci o ombre?”. E' questo il tema dell'assemblea pubblica che si terrà a San Severino Marche sabato 11 marzo alle ore 17.30 presso il cinema teatro Italia, organizzata dal Comitato per la tutela dell'ospedale Bartolomeo Eustachio. La partecipazione è aperta a tutti i cittadini.
Ci si interrogherà sulle prospettive future dell'ospedale settempedano, ad un anno dalla chiusura del punto nascita, in particolare sugli sviluppi previsti dalla riforma sanitaria varata dalla Regione Marche a fine 2015. Sono stati invitati a partecipare politici ed amministratori di livello nazionale, regionale e locale ed in particolare i vertici dell'Asur regionale e dell'Area Vasta 3. “Finalmente l'azione di pungolo del comitato ha dato i suoi frutti, svegliando l'amministrazione comunale di San Severino dal torpore nel quale era caduta – spiega Marco Massei vicepresidente del Comitato – dovevano andare dal presidente della Regione Luca Ceriscioli e dalla dottoressa Nadia Storti almeno quattro mesi fa. Invito personalmente il presidente Ceriscioli e la dottoressa Storti a partecipare alla nostra assemblea dell'11 marzo, in modo da potersi confrontare serenemante con il comitato ed i cittadini di San Severino, gradirei che possa aver luogo quel confronto che sinora non hanno mai voluto con la nostra comunità”.
Grazie al successo della prima edizione si rinnova anche quest’anno la collaborazione tra San Severino Blues e la rassegna Jazz&Wine di Matelica Festival, realizzata dall‘AMAT per l’Assessorato alla Cultura del Comune di Matelica. Nell’arco di un mese, dal 4 marzo all’8 aprile, quattro concerti, due eventi sul palco del Teatro Piermarini e due appuntamenti club, con degustazione, nel foyer del teatro, sede dell’Enoteca del Verdicchio di Matelica. Protagonista del debutto in teatro il 4 marzo è il sassofonista world jazz africano Ivan Mazuze, la chiusura dell’8 aprile è affidata all’altro artista internazionale della rassegna, il chitarrista rock blues argentino Demian Dominguez. Nel mezzo due serate jazz club nel foyer, su prenotazione, con jazzisti marchigiani: il 29 marzo Deluge duo, ovvero Filippo Gallo (chitarra) e Antonangelo Giudice (sax), il 5 aprile il duo Giovanni Baleani (chitarra) e Marta Giulioni (canto).
sabato 4 marzo 2017 ore 21.15
IVAN MAZUZE quartet
Mozambico | Norvegia jazz world music
Matelica Teatro Piermarini
ingresso posto unico numerato 12 € | ridotto 10 € (under 24, over 65, residenti e soci)
prevendita online e nelle biglietterie www.vivaticket.it - Amat
botteghino teatro 0737.85088: aperto il giorno precedente il concerto dalle h 17.00 alle 20.00 e il giorno del concerto dalle h 17.00 ad inizio spettacolo
prenotazioni 339.6733590
Ivan Mazuze quartet è il grande appuntamento internazionale in teatro di San Severino Blues per Matelica Jazz&Wine festival 2017. Ivan Mazuze è il pluripremiato sassofonista e compositore del Mozambico. Nel suo paese ha studiato pianoforte classico. Da qualche anno risiede in Norvegia e ad oggi è una delle migliori espressioni attuali del jazz-world music internazionale. Le sue composizioni s’ispirano alla musica tradizionale della sua terra d’origine muovendosi agilmente tra jazz e suoni urbani africani. E’ un musicista energetico e avvincente che crea, con riff melodici irresistibili, un’affascinante globalizzazione di musiche geograficamente distanti: Scandinavia, Africa, con brevi passaggi da Cuba e dintorni. Infatti ha suonato e registrato con artisti come Bugge Wesseltoft, Omar Sosa, Manou Gallo, Carmen Souza, Tom Knific, Steve Wilson, Jimmy Dludlu, Jaco Maria, Jonathan Butler e molti altri. Ha pubblicato tre album, “Maganda” (2009), “Ndzuti” (2012) e “Ubuntu” (2015) che hanno ottenuto nominations e premi in Europa, Mozambico e Sudafrica, paese nel quale si è laureato in jazz ed etnomusicologia, prima di migrare in Norvegia. Proprio in Norvegia, tra i musicisti della famosa scuola jazz scandinava, ha trovato i compagni ideali del suo straordinario viaggio musicale e di vita.
Ivan Mazuze sassofoni
Jacob Young chitarra Per Mathisen basso Raciel Torres batteria
info: tel 339.6733590 – pagina facebook/sanseverinoblues – www.sanseverinoblues.com
L’assemblea generale dei soci della sezione Cai di San Severino Marche ha nominato Marino Scattolini nuovo presidente del Club Alpino Italiano settempedano. Nutrita la partecipazione degli iscritti al sodalizio per il rinnovo delle cariche sociali. La riunione ha concluso due trienni nei quali il presidente uscente, Stefano Tartuferi, ha dato un forte impulso alle attività della sezione: il numero di iscrizioni è aumentato e così pure la partecipazione dei soci alle attività del club.
La sezione settempedana del Cai esiste dal lontano 1947, anno in cui fu fondata dal compianto Luigi Mataloni. Quest’anno ricorre quindi il 70esimo anniversario che sarà ovviamente festeggiato dal nuovo direttivo che ha già deciso di dare vita a una serie di iniziative che saranno aperte a tutta la popolazione.
L’esperienza più che trentennale nelle diverse attività alpinistiche del nuovo presidente, Marino Scattolini, ma anche l’impegno, la passione per la montagna e la natura oltreché la sua disponibilità ad “insegnare”, gli hanno fatto guadagnare un ampio consenso.
Del nuovo direttivo fanno parte: Vincenzo Colaiani, Adele Dignani, Dino Marinelli, Vittorio Mascioni, Daniela Montalti, Melissa Prosperi, Giovanni Rafaiani, Pierfrancesco Renzi, Mauro Tartuferi e Stefano Tartuferi.
Già pronto il programma escursionistico della nuova stagione, con attività diversificate: accanto ad alcune iniziative più “specialistiche”, che richiedono una buona padronanza tecnica ed esperienza, sono state inserite escursioni alla portata di tutti. Veranno inoltre proposte due escursioni di più giorni: una, a giugno, in Abruzzo e l’altra, in ottobre, sulle Alpi Apuane. Intanto è in pieno svolgimento anche la campagna di tesseramento 2017.
In questo periodo così difficile anche per la comunità settempedana, segnata dal terremoto che ha colpito duramente tutto il territorio, il Cai ha dimostrato grande sensibilità e solidarietà affiancando i volontari del gruppo comunale di Protezione Civile e quelli del Cisom, il Corpo Italiano di Soccoro dell’Ordine dei Cavalieri di Malta, nella gestione di un magazzino di generi vari destinati ai senzatetto. Un’azione straordinaria che ha mostrato quanto sia grande il cuore di tutti i soci della sezione settempedana del Club Alpino Italiano.
La solidarietà scenderà in campo domenica 19 marzo allo stadio comunale “Soverchia” di San Severino Marche nell’incontro di calcio “Un goal per San Severino” fra la Nazionale Attori e i Campioni per le Scuole. L’iniziativa viene promossa dall’associazione di volontariato H.E.L.P. S.o.s. Salute e Famiglia e dalla Pro Loco di San Severino Marche con il patrocinio del Comune di San Severino Marche, dell’Istituto Comprensivo “P. Tacchi Venturi” e dell’Istituto Tecnico Tecnologico “Eustachio Divini”.
Questo il programma ufficiale dell’evento: ore 13 apertura dei cancelli dello stadio. Dalle 13,30 partite amichevoli fra gli alunni delle scuole medie e gli studenti degli istituti superiori della città. Giocheranno con loro anche Andrea Tacconi e Mattia Schillaci, figli dei campioni della Juventus. Alle 14,45 esibizione del gruppo folkloristico “Li Pistacoppi” di Macerata, alle 15 esibizione degli sbandieratori della rievocazione storica “Palio dei Castelli” di San Severino Marche.
La partita “Un goal per San Severino” entrerà nel vivo alle ore 15,15 con l’ingresso in campo dei giocatori che saranno accompagnati dagli allievi delle società sportive settempedane. Alle ore 15,30 il fischio d’inizio.
Durante tutto l’evento animazione con clown da tutta Italia che intratterranno i bambini. Presenta l’appuntamento Marco Moscatelli. Tanti i big del mondo dello sport che hanno già dato conferma della loro presenza. Fra questi il giovane bomber Gianfilippo Felicioli che ha già vestito la maglia del Milan, e che quest’anno è in prestito all’Ascoli Calcio, ma anche il mister Fabrizio Castori. Hanno confermato la partecipazione con la Nazionale Attori tanti volti noti: da Giorgio Pasotti a Raimondo Todaro di Ballando per le Stelle passando per Andrea Preti dell’Isola dei Famosi.
Prezzo dei biglietti: bambini sotto i 6 anni gratis, bambini da 6 a 14 anni 5 euro, bambini e adulti sopra i 14 anni biglietto unico a 10 euro. Prevendita nei seguenti punti e località: San Severino Marche (Proloco, Bar Centrale, Pino’s Bar, Roberto Equipe, L’Idea e la Forma, OK Ferramenta, Ristorante/Bar Scuriatti), Tolentino (Pasticceria Bar Zazzaretta, Hotel 77), Cingoli (Pub Rock Abbey, Bar dei Tigli), Passo di Treia (Bar Roma), Macerata (Biglietteria Terminal Bus), Castelraimondo (Bar Eclissi), Porto Potenza Picena (Croce Rossa Italiana), Castelfidardo (Palestra Federica), zona Jesi (Calamity Slot Bar - uscita Castelbellino), Civitanova Marche (Proloco).
Con il biglietto d’ingresso da domenica 19 marzo e fino al 30 aprile speciali sconti nei negozi aderenti. Chi non potrà essere all’evento ma vorrà dare il proprio contributo potrà farlo tramite il sito.
Il ricavato della manifestazione sarà destinato alla scuola elementare e ai laboratori dell’Itts.
“Guardate avanti, fatelo con fiducia, scommettete su voi stessi. E alle scuole dico portiamo questi giovani in azienda a fare stage e formazione”.
Così il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, all’incontro sul tema “Giovani e occupabilità” promosso dall’Istituto Tecnico tecnologico “Eustachio Divini” e dal Comune di San Severino Marche e ospitato al teatro Italia alla presenza, fra gli altri, dell'assessore regionale alla Formazione Professionale, Loretta Bravi, del magnifico rettore dell’Università degli Studi di Camerino, Flavio Corradini, del prorettore Unicam delegato ai rapporti con enti e istituzioni, Andrea Spaterna. Molto interessante l’intervento d’apertura, affidato all’assessore Bravi, che ha ricordato l’impegno della Regione in diversi progetti fra cui, di grande attenzione, quelli relativi all’alternanza scuola e lavoro.
“Voi giovani - ha detto il primo cittadino settempedano rivolto alla platea di studenti - siete il nostro futuro e siete il futuro della società. Siete la nostra scommessa. La vostra riuscita nel mondo della scuola, nel mondo del lavoro e delle professioni, è la nostra vittoria di domani. Dobbiamo investire in voi giovani perché l’unico investimento che non può considerarsi sbagliato è questo. Senza se e senza ma”.
Al sistema scuola settempedano ha indirizzato anzitutto il suo saluto il rettore di Unicam, Flavio Corradini: “Devo molto a questo sistema - ha sottolineato ricordando il suo passato da studenti sui banchi dell’Itts “Divini”, e poi ha aggiunto - Ho sempre lavorato per aumentare l’occupazione dei laureati di Unicam. Da anni la pubblica amministrazione ha difficoltà ad assumere e allora mi sono chiesto con i miei collaboratori che cosa fare. La risposta è stata occorre spingere nel privato. Non dico se sia giusto o sbagliato ma questa è un’analisi di un osservatore della società che ha 9mila figli, tanti sono gli iscritti a Unicam, a cui cerca in ogni modo di dare soddisfazione. Ci sono finalmente strumenti che permettono all’Università e alla scuola di creare impresa ed è a questi che ci siamo rivolti per dare vita a 24 aziende dove Unicam è presente come socio. Occorre fare molta formazione - ha poi detto Corradini rivolto agli studenti dell’Istituto Tecnico Tecnologico, cui ha rivolto un’esortazione - Non chiudetevi nelle vostre stanze, non parlatevi al cellulare ma state insieme perché domani, nel mondo del lavoro, non sarete mai soli. Lavorerete in gruppo o, comunque, dialogherete con i vostri clienti e i vostri fornitori. Poi siate flessibili e, soprattutto, formatevi per essere pronti a ogni cambiamento”.
E’ stato incentrato sulle difficoltà del territorio l’intervento del prorettore Andrea Spaterna: “Questo nostro territorio ha subìto un esito biblico negli ultimi cinquant’anni. L’emigrazione in alcune nostre zone ha sfiorato l’ottanta per cento ma noi abbiamo deciso di lavorare per dare un’opportunità a chi vive in questo territorio convinti che trovare un’occupazione a dieci anni dalla laurea significhi solo rassegnarsi. Per fortuna così non è per gli studenti Unicam. In queste condizioni, come nella situazione dettata dal sisma che ci ha fatto perdere oltre 40mila metri quadrati di strutture, la drammaticità va trasformata in opportunità. Vanno ricreati i presupposti e il contesto. Ne eravamo convinti quattro o cinque anni fa, oggi lo dobbiamo essere ancora di più. Potevamo dire ai nostri studenti vi siamo vicini ma vicini a che cosa se non diamo concretezza a questa vicinanza? Per il territorio ci abbiamo messo del nostro con spin-off e star-up. Poi abbiamo creato le consulte, quelle delle istituzioni e quelle degli imprenditori”.
Fra i tanti interventi anche quelli dei rappresentanti sindacali e di alcuni manager e imprenditori. Fra questi Matteo Piersantelli di AM Microsystems, l’ingegnere elettronico biomedico Chiara Luciani e il titolare della Astrotel, Luciano Carbonari. Le conclusioni dei lavori sono state infine affidate all’assessore regionale Loretta Bravi che è riuscita a motivare i docenti presenti ma anche i tanti studenti in sala con cui si è intrattenuta a lungo anche a dibattito concluso.
Si è svolto questa mattina nella sede della Regione, a palazzo Raffaello, un incontro fra il presidente della Giunta regionale, Luca Ceriscioli, il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e il direttore sanitario dell’Asur Marche, Nadia Storti. All’incontro hanno preso parte anche il vice sindaco, Giovanni Meschini, e il consigliere delegato, Silvia Chirielli.
La riunione era stata richiesta dal primo cittadino settempedano dopo i ritardi registrati nell’applicazione di quanto previsto dalla delibera della Giunta regionale con la quale era stata decisa la riorganizzazione dell’ospedale civile “Bartolomeo Eustachio” e dove era stata disposta, in particolare, l’attivazione della week-surgery.
“Sarà fatto tutto quanto era stato previsto nell’accordo”, ha tenuto a sottolineare il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, facendo riferimento all’allegato alla delibera della Giunta regionale e rispondendo a una precisa domanda sul futuro dell’ospedale rivoltagli dal sindaco Piermattei che ha chiesto ragione anche delle tempistiche per l’attivazione di tutti i servizi previsti nell’intesa. Da settimane sono partiti i necessari lavori per l’allestimento di tutto il terzo piano dell’ospedale dove sarà incrementato il numero di posti letto a disposizione. Il sindaco ha poi chiesto di accelerare i tempi per la riapertura degli uffici accettazione e Cup trasferiti di stanza a seguito del sisma seppure senza grossi disagi per gli tuenti.
A margine dell’incontro il direttore sanitario dell’Asur Marche, Nadia Storti, ha accettato l’invito degli amministratori locali a recarsi in visita a San Severino Marche per decidere le azioni da mettere in campo e per confrontarsi con gli operatori sanitari e il personale infermieristico dell’ospedale “Bartolomeo Eustachio”..
L'Assessorato alle Attività Produttive del Comune di San Severino organizza per domani pomeriggio alle ore 15,00 al Teatro Italia un incontro con i titolari delle imprese danneggiate dal sisma.
Lo scopo dell'evento è quello di affrontare la questione dell'eventuale delocalizzazione delle aziende in altre aree al fine di far ripartire l'attività delle stesse. Verranno poi affrontate tutte le altre problematiche legate al terremoto. Indubbiamente la situazione in cui versano le imprese locali rappresenta in ogni comune colpito dal sisma un punto centrale per la ripresa dell'economia del territorio ed il ritorno prima possibile alla normalità.
L’ultimo capolavoro di Pedro Almodòvar, “Julieta” con Emma Suarèz, Adriana Ugarte, Daniel Grao, Rossy De Palma e Darìo Grandinetti, sarà il protagonista del doppio appuntamento al cinema con la rassegna di film proposta dal San Paolo e dai Teatri di Sanseverino in programma per giovedì (2 marzo) e venerdì (3 marzo) all’Italia alle ore 21 con ingresso gratuito.
Julieta ha deciso di lasciare la Spagna per il Portogallo, dove si trasferisce l'uomo che ama: sgombra la casa e ingombra gli scatoloni di cose e ricordi, tracce forti di un passato che riemerge implacabile. Ma l'incontro casuale con Beatriz, amica d'infanzia di sua figlia, la convince a restare a Madrid. Quella riunione è il segno che aspetta da tredici anni, il tempo che la separa da Antía, figlia partita per sempre che ha fatto perdere ogni traccia di sé a quella madre senza colpa che incolpa. Julieta attende come Penelope appesa a un filo e a un diario che svolge la sua storia. Poi il destino le consegna una lettera.
Ispirato a tre racconti di Alice Munro, con Julieta Almodòvar torna al ritratto femminile, misurato questa volta con il fato. Il regista sceglie di far interpretare il ruolo principale da due attrici, Emma Suárez e Adriana Ugarte: un asciugamano friziona i capelli della giovane madre Ugarte e si solleva sul volto invecchiato della Suárez, escamotage geniale.
“Il film – spiega Francesco Rapaccioni, direttore artistico dei Teatri di Sanseverino - è un viaggio interiore (la storia di un'anima in difficoltà che si salva grazie a un miracolo) e un invito a non cercare una soluzione che rimetta tutto a posto, lasciando i grandi interrogativi (morte, senso di colpa, malattia, abbandono, mistero dell'amore) in parte senza risposte. E' un film di grande intensità, scritto e interpretato con incredibile bravura”.
Protagonista è Julieta, una professoressa di cinquantacinque anni che, scrivendo, cerca di spiegare a sua figlia Antía tutto ciò che ha messo a tacere nel corso degli ultimi trent’anni, dal momento cioè del suo concepimento. Al termine della scrittura non sa però dove inviare la sua confessione: sua figlia l’ha lasciata appena diciottenne e negli ultimi dodici anni Julieta non ha più avuto sue notizie. L’ha cercata con tutti i mezzi possibili ma la ricerca conferma che Antía è ormai per lei una perfetta sconosciuta.
Un tetto sotto il quale trovare rifugio per scappare dal disagio di queste settimane e dalla paura delle scosse. La Chiesa Evangelica di San Severino Marche ha deciso di venire incontro a una delle tante famiglie terremotate donando una roulotte attraverso l’associazione Beth-Shalom che ha sede a Massalengo, in provincia di Lodi.
L’associazione nei mesi di novembre e dicembre dello scorso anno, subito dopo le prime scosse, aveva portato beni di consumo e di prima necessità oltre che capi di abbigliamento distribuiti a tante famiglie settempedane che si trovano in difficoltà.
La consegna della roulotte si è svolta alla presenza dell’assessore comunale ai Servizi alla Persona e alla Famiglia, Vanna Bianconi, e del consigliere delegato Pier Domenico Pierandrei che a nome del Sindaco, Rosa Piermattei, e di tutta l’Amministrazione hanno ringraziato per il continuo aiuto sia l’associazione Beth-Shalom, rappresentata dal pastore Gennaro Chiocca, che la Chiesa Cristiana Evangelica di San Severino Marche, rappresentata dal pastore Massimo Mansi.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa dal MoVimento 5 Stelle: Tolentino – Matelica - San Severino, Simpatizzanti MoVimento 5 Stelle: Pollenza – Mogliano – Camerino – Morrovalle – Colmurano.
"Inceneritori, discariche, bio-gas, impianti per il trattamento di rifiuti speciali e pericolosi: non manca nulla nelle cartografie che la Regione Marche ha predisposto, realizzate da ingegneri dell’ATA 3, che consente la localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti nella Provincia di Macerata
Il periodo che sta attraversando il nostro territorio è drammatico, di fatto una continua emergenza, iniziata il 24 agosto scorso con il terremoto e ulteriormente aggravata dalle scosse sismiche successive. L'attenzione di tutti è rivolta alle infinite problematiche che ne sono scaturite negli ultimi mesi: i media sono impegnati nel racconto della situazione post sisma, i cittadini sono presi dalle preoccupazioni , vittime della confusione generata da una gestione degli eventi a dir poco lacunosa, e i nostri amministratori, prendono decisioni sull’ambiente indisturbati e sotto il silenzio più assoluto.
Infatti i Sindaci, facenti parte dell' ente preposto ATA 3 (Assemblea Territoriale d’Ambito), in data 10 gennaio 2017, si siano riuniti presso la sede della Provincia di Macerata per decidere il futuro della nostra provincia dal punto di vista ambientale. Tra le tante preoccupazioni che riguardano la questione ambientale, c’è anche quella, con la quale ci si chiede se nella cartografia predisposta dalla Regione, sia stata presa in considerazione la classificazione sismica dei Comuni, fattore fondamentale per l’installazione di questo tipo di siti.
Il MoVimento 5 Stelle denuncia a gran voce che la stessa Giunta Regionale, in passato, aveva dichiarato di non voler più impianti di incenerimento dopo la chiusura dell’inceneritore del Cosmari. Questo, quindi, vuole essere un vero e proprio appello che il MoVimento rivolge ai primi cittadini dei Comuni in cui, per anni, sono stati ospitati impianti altamente inquinanti: prendere posizione netta e decisa e rispettare gli accordi presi nelle assemblee del Cosmari, opponendosi all'installazione di nuovi impianti nel territorio. Il M5S è contrario ad impianti di incenerimento e attivo nel proporre alternative già note a livello nazionale
Chiede inoltre agli amministratori responsabili, come non si sia tenuto conto, nell'individuazione dei siti, di fattori fondamentali per la salute pubblica come quello delle rilevazioni fornite dal Registro dei Tumori, del quale non si hanno più notizie ormai da troppo tempo".
L’82enne Gianpaolo Paciaroni non conosce limiti. Dopo aver mietuto allori un po’ dovunque nelle competizioni di regolarità per auto d’epoca, l’alfiere del Caem nel neo presidente Roberto Carlorosi si è superato in uno scenario di gara che di recente gli aveva creato qualche problema, la competizione in notturna.
Paciaroni ha infatti prevalso nella “240’ sotto le stelle”, gara che storicamente abbraccia la fascia oraria pomeridiano-serale lungo le strade del maceratese, alla media errore di appena 3,1 centesimi su ciascuna delle 44 prove speciali disputate nel circuito che quest’anno ha spaziato da Treia al kartodromo di Castelraimondo, transitando per Passo di Treia e San Severino, con tratti a cronometro anche nella zona industriale settempedana. Al termine dei 150 chilometri percorsi in totale nelle due tornate del tracciato, Paciaroni, guidando in solitaria, ha messo in fila tutti i 40 concorrenti che sono giunti dalle più svariate parti d’Italia, fra cui Parma, Rovigo, Firenze, Pescara e Roma.
L’ex bancario, asso del volante che sta dribblando anche il tempo, considerate le primavere sulle sue spalle che assolutamente non pesano, ha totalizzato al termine 241,86 penalità a bordo della sua fida Autobianchi A112 del 1974, costringendo alla resa la collaudata coppia di giovani umbri di Città di Castello, Marco Gaggioli e Andrea Pierini, che hanno gareggiato con una Lancia Fulvia Coupé del 1975, i quali si erano imposti con lo stesso mezzo nell’edizione del 2015 e nel successivo, prestigioso Trofeo Scarfiotti. Per loro 336 penalità. “Bronzo” per Wilmer Boscolo di Rovigo, con la consorte Rita Molon al fianco, con 365.03 pen., al volante di una Innocenti Mini Cooper Export del 1973. Al sesto posto il delfino di Paciaroni, il treiese Carnevali, navigato da Perri, su Alfa Romeo Spider del 1980, anche lui del Caem. “Ancora una volta il mezzo ha risposto bene – ha commentato a fine gara il vincitore, Gianpaolo Paciaroni -, grazie anche al supporto dei meccanici dell’Officina Luzi che sono sempre al mio fianco, così come la Simeg. Questa volta ho battuto anche l’oscurità, che lo scorso anno fu la principale causa di un mio errore durante una prova speciale”.
Un successo, quello di Paciaroni, ancor più pesante per il qualificato lotto di concorrenti al via.
Arriva l'ennesima scartoffia burocratica per i cittadini terremotati: la dichiarazione per l'esenzione dall'IMU nonostante l'inagibilità sia stata dichiarata dal comune stesso a cui il documento va consegnato e che dunque è perfettamente in possesso dell'informazione richiesta. La scadenza è il 28 febbraio.
Beh certo, magari a qualche terremotato potrebbe sfuggire... Ci chiediamo infatti cosa succederà a quei cittadini che, in possesso di una casa inagibile e di una disposizione che esenta dall'IMU questo tipo di case, non presenteranno la dichiarazione ai fini dell'esenzione. Secondo logica nulla. Secondo la legge invece il comune potrebbe richiedere il pagamento dell'imposta. Dunque un nuovo pezzo di carta da riempire e presentare ed un altro esempio dell'enorme lontananza che c'è tra cittadino e pubblica amministrazione.
"Fermo restando che la legge non ammette "ignoranza" (sic!) è chiaro (evidentemente non sempre e non a tutti) che in un caso come quello palesemente grave di un terremoto, la gente, delocalizzata in varie parti della provincia, preoccupata per la sicurezza e per la sorte presente e futura, tartassata da mille leggi, ordinanze, decreti, circolari, delibere e chi ne ha, più ne metta, priva, per età avanzata e/o per limiti culturali della capacità di aggiornarsi e comprendere i contenuti dei diversi e numerosi strumenti legislativi citati, forse qualche difficoltà ad aggiornarsi potrebbe averla avuta".
Questo lo sfogo che raccogliamo da un cittadino che ci scrive dopo aver appreso la notizia della dichiarazione da presentare.
"Tra l'altro, non mi pare che gli stessi "addetti ai lavori" dei pubblici uffici (ministeriali, regionali, provinciali, comunali, etc.) e i vari politicanti di turno abbiano avuto le idee molto chiare sui vari temi trattati e sui relativi provvedimenti adottati (una per tutti, la farsa - doppia - delle schede AeDes e Fast, oltre a quella delle casette per gli allevatori!). Purtroppo - e mi dispiace dirlo - nel passato di questo Paese ci sono stati momenti analoghi a quelli attuali in cui la pubblica amministrazione, centrale e locale, fattasi carico delle proprie responsabilità, connesse alle funzioni svolte, ha svolto l'azione di informazione e di supporto alla gente in modo più adeguato e soddisfacente. Ma, evidentemente, parliamo di un'altra epoca (ormai tramontata) caratterizzata, in generale, da maggiore onestà intellettuale, solidarietà e rispetto dei valori sociali. Vediamo intanto di fare questa istanza per la riduzione delle tasse (intanto,aspetto sempre i soldi del terremoto del '97!)".
Probabilmente i pubblici amministratori, soprattutto a livello centrale, non ricordano che si è ancora in pieno "stato di emergenza" in cui si dovrebbe ricorrere alla "burocrazia zero" come è stato fatto in alcune parti dell'Emilia Romagna dopo il terremoto del 2012. Errani se lo ricorderà? Mah.....
Simpaticamente polemica e triste al tempo stesso è "O marchigiani Karma", parodia in dialetto montecassianese del pezzo vincitore del Festival di Sanremo 2017, "Occidentalis Karma" di Francesco Gabbani.
La canzone parla della situazione che vivono i terremotati marchigiani dopo gli eventi simici del 2016 e 2017: dei ritardi, della burocrazia, delle passerelle dei politici senza risultati concreti. Le immagini mostrano anche i danni provocati dall'emergenza neve soprattutto per gli allevatori. E poi si parla della "karma" dei marchigiani che è finita. La gente è arrabbiata, s'è stufata e va aiutata. E le cose stanno ferme dal 24 agosto.
Dunque, come si legge in un post sotto al video, si tratta "dell' ennesima denuncia della mancata volontà di intervenire a favore di chi ha perso tutto a causa del sisma del Centritalia.....ritardi voluti, organizzazione fasulla,promesse stellari e coordinamenti finti per camuffare un operato che non esiste............".
Ommm.......