Vandali in azione, stavolta in pieno giorno, negli spazi esterni dell’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi” di San Severino Marche. Armati probabilmente di accendino ignoti hanno dato alle fiamme le sterpaglie che costeggiano il marciapiede di collegamento tra la palestra dell’istituto e la nuova scuola di via Lorenzo d’Alessandro, nel rione Di Contro.
Il principio di incendio, subito domato grazie al tempestivo intervento di alcuni collaboratori scolastici giunti sul posto armati di estintori, ha rischiato di interessare un ponte in legno e acciaio che attraversa il fiume Potenza fungendo da passerella pedonale.
Dell’episodio sono stati immediatamente interessati la Dirigenza scolastica insieme al Comune, proprietario dell’area.
Già in passato i vandali hanno danneggiato, a più riprese, gli spazi esterni della scuola, che in parte sono videosorvegliati, squarciando la copertura pressostatica del campo da basket.
Personale della scuola e del Comune a più riprese hanno segnalato anche la presenza di sporcizia e resti di ritrovi negli stessi spazi che hanno portato a rafforzare la presenza e i controlli anche da parte della Polizia Locale.
La Città di San Severino Marche racconta le “Memorie di una Terra” ospitando, dal 22 maggio al 24 ottobre prossimi a palazzo Servanzi Confidati, l’allestimento temporaneo di un doppio museo. L’evento culturale, promosso dal Comune assessorato alla Cultura e Turismo, vedrà allestito al piano terra dello storico edificio il Museo del Territorio e al primo piano il Museo della Guerra.
Con il primo percorso si intende dare voce ad alcune testimonianze della civiltà contadina, artigianale e protoindustriale mentre con il secondo sarà raccontata la seconda guerra mondiale attraverso le testimonianze della cosiddetta Campagna d’Italia.
Il Museo del Territorio, ospitato fino al terremoto in un edificio annesso alla sede dell’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi”, nasce da una felice intuizione del preside Giuseppe Micozzi Ferri che, negli anni Novanta, con passione e dedizione iniziò a raccogliere da privati cittadini una serie di testimonianze storiche e documentarie.
Successivamente il museo si è arricchito di oggetti e strumenti legati al fiorente artigianato locale e alla civiltà protoindustriale. Scopo principale del museo, da sempre, è quello di rinforzare l’identità collettiva difendendo e mantenendo la memoria dal pericolo della dimenticanza e dai possibili travisamenti dell’antico significato di usi e costumi.
Nel museo rivivono, quindi, i fondamenti della nostra cultura, una presenza attiva capace di riannodare l’incontro tra le nuove generazioni e il vissuto dei loro antenati, spesso dimenticato.
Il Museo della Guerra, invece, è stato reso possibile dalla donazione di padre Ivo Marchetti, frate cappuccino. Il religioso ha raccolto oltre 3mila reperti del secondo conflitto e ha deciso di donarli alla Città di San Severino Marche con cui ha sempre avuto profondi legami affettivi.
Verrà esposto un patrimonio storico documentario che rappresenta gli avvenimenti bellici dal 1943 al 1945, noti anche come Campagna d’Italia. Il museo mostra gli orrori della guerra ma, nel ricordare stragi e dolori, diviene un valore culturale al fine di preservare la memoria storica e sollecitare la conoscenza del passato.
Il doppio allestimento è stato curato dall’architetto Shura Oyarce Yuzzelli. Del comitato di studio fanno parte il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, l’assessore comunale alla Cultura, Vanna Bianconi, Claudio Cicconi, Raoul Paciaroni, Lorenzo Paciaroni, Egidio Pacella, Alberto Pellegrino, Claudio Ancillai e Silvio Gobbi.
L’iniziativa è patrocinata dal Ministero della Cultura, dalla Regione Marche, dal Consiglio regionale delle Marche, dalla Provincia di Macerata, dall’Unione Montana Potenza Esino Musone, dall’Accademia di Belle Arti, dall’Università degli studi di Camerino, dall’Università degli Studi di Macerata, dalla Fondazione Salimbeni per le Arti Figurative, dalla Fondazione Claudi, dal Rotary Club di Tolentino e dalla Biblioteca statale di Macerata.
Si erano incontrati in amichevole la scorsa estate a Sarnano: un match che ha portato fortuna ad entrambi i tecnici, autori di due cavalcate straordinarie.
Mister Colavitto con il suo Matelica ha stupito tutti conquistando i playoff alla prima partecipazione del club biancorosso in Serie C, proprio nell’anno del centenario. Mister Castori ha centrato l’ennesima promozione della sua lunga carriera approdando in Serie A con la Salernitana.
“Mister Castori – ha dichiarato Colavitto – è semplicemente immenso. Per me la sua promozione non rappresenta una sorpresa, conosco bene le sue qualità sia tecniche che umane. Per me è una certezza. Prima di tutto è una grande persona, che mi ha dato tantissimo sia da calciatore che ora da allenatore quando ogni tanto ci sentiamo, senza mai perdere la sua umiltà".
"Il fatto di aver vinto in tutte le categorie e di continuare ancora a vincere vuol dire che la capacità di trasmettere la passione per questo sport, la fame di vittorie e quella di far parlare bene di sè le ha proprio nel sangue - aggiunge Colavitto -. Nel suo staff ci sono poi diversi compagni di squadra a Lanciano, persone sicuramente molto competenti e che sanno dargli una mano nel lavoro. Sono felice anche per loro”.
“Sarei contento - ha concluso il tecnico - se una big della Serie A, che voglia puntare allo scudetto, come ad esempio il Napoli o il Milan che non lo vincono da tempo, decidesse di affidare a lui la propria panchina. Sarebbe stato bene anche alla Roma al posto di Mourinho: secondo me anche lui, come il portoghese, avrebbe chance di successo. A parte queste mie considerazioni, complimenti di cuore mister!”.
Nuovi asfalti lungo viale Mazzini, dalla rotatoria della stazione ferroviaria a quella del don Orione. I lavori sono stati affidati dall’ufficio Manutenzioni del Comune all’impresa settempedana Gatti e Purini.
Gli interventi, per un importo complessivo di circa 80mila euro, prevedono opere di manutenzione straordinaria con la rimozione del manto esistente, la preparazione per il suo rifacimento e la sostituzione dello stesso con un nuovo tappetino d’asfalto, in particolare in viale Mazzini, ma anche il ripristino delle zanelle in viale Matteotti.
Fino al termine dei lavori il comando della Polizia Locale ha istituito il divieto di circolazione sul tratto di viale Mazzini compreso tra il civico n. 1 e il civico n. 58 ovvero dalla rotatoria posta di fronte al don Orione e fino alla rotatoria posta di fronte all’edicola dei giardini.
Con lo stesso appalto sono state previste altre opere di manutenzione straordinaria in via Virgilio da San Severino, nel tratto di via Antonio Merloni che è la strada che riconduce dall’incrocio di Taccoli alla provinciale per Tolentino, e in un tratto di strada comunale che conduce alla località Serrone dove si procederà anche alla sistemazione del guard rail. Tra le opere rientra anche la sistemazione in quota di alcuni pozzetti esistenti.
Mobilità dolce e prodotti tipici pedalano insieme grazie a Borghi e Natura Experience, nuova attività che ha aperto i battenti ad Esanatoglia grazie ai bandi di finanziamento europei del Gal Sibilla.
Al lancio dell’iniziativa erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Esanatoglia, Luigi Nazzareno Bartocci, e il presidente dell’Unione Montana Potenza Esino Musone, Matteo Cicconi.
Borghi e Natura Experience offrirà la possibilità di noleggiare bici a pedalata assistita per escursioni, garantendo anche un servizio guide, e quella di avvicinarsi al piacere di praticare passeggiate all’aperto con proposte trekking. All’interno del locale che ospita l’attività poi è anche presente uno spazio dedicato alla vendita dei prodotti tipici per favorire la conoscenza del territorio.
“Borghi Natura Experience - sottolinea il sindaco di Esanatoglia, Luigi Nazzareno Bartocci - è la prima attività che parte all’interno di un percorso complesso, attivato con fondi europei, che è stato seguito dall’Unione Montana, insieme al Gal, con al centro i percorsi di mobilità dolce di cui l’escursionismo in bici è uno degli elementi più importanti. Stiamo investendo moltissimo sulle ciclovie. Ma sono certo che altre attività si aggiungeranno come sono certo che, lavorando in sinergia tra territori, riusciremo a trovare nuovi sbocchi e, soprattutto, riusciremo a valorizzare ancora di più il nostro entroterra mettendo a sistema le lodevoli iniziative come quelle degli Esatrail e dei finanziamenti indirizzati a località Palazzo”.
Grande soddisfazione è stata espressa anche dal presidente dell’Unione Montana Potenza Esino Musone, Matteo Cicconi: “Questa inaugurazione è il primo elemento di concretezza di un percorso fruttuoso che porterà a far conoscere un territorio unico e straordinario su cui Regione, Gal e Comuni stanno investendo veramente molto. Esanatoglia è uno dei paesi dell’entroterra maceratese che meglio si presta a questo tipo di attività. Sono contento di vedere che ci si sta muovendo nella giusta direzione e che quello che abbiamo seminato stia dando davvero buoni frutti”.
Per un fine settimana Elcito, località nota come il “Tibet delle Marche”, è tornato ad essere un importante set cinematografico grazie alle riprese del film tratto dal romanzo “E tutto iniziò a tremare” di David Miliozzi, che vede come protagonista l’attore e regista maceratese Simone Riccioni.
Una storia a più capitoli, in parte girata all’interno della Riserva naturale regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito, che intende dare un messaggio di speranza a chi ha vissuto il terremoto in prima persona e si è rimboccato le maniche convinto che non valesse veramente la pena per nessuna ragione al mondo abbandonare questo territorio così martoriato eppure incredibilmente unico.
Al termine delle riprese il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e l’assessore comunale al Turismo, Jacopo Orlandani, lodando la straordinaria iniziativa che ha voluto essere anche una importante vetrina su di un territorio unico ed inimitabile, hanno voluto ringraziare troupe e protagonisti ma anche volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri per la “sempre preziosa e presente collaborazione” al fianco dell'Amministrazione locale. I volontari hanno egregiamente supportato il lavoro di gestione della viabilità grazie anche al coordinamento della Polizia Locale guidata dal sostituto commissario Adriano Bizzarri che ha voluto essere presente sul posto.
“Elcito merita rispetto vista la fragilità della sua natura - sottolinea l’assessore comunale al Turismo, Jacopo Orlandani - Stiamo lavorando perché sia sfruttato al massimo il parcheggio in basso dal momento che all’interno del borgo lo spazio per la sosta è praticamente assente e si può sfruttare per moto, bici e carico scarico dei residenti o dei proprietari delle abitazioni oltre che per accompagnare chi deambula male o le persone in difficoltà”.
Un’altra famiglia settempedana rientra a casa dopo le scosse di terremoto dell’ottobre 2016. Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha firmato la revoca dell’Ordinanza con la quale, visti i danni provocati alla struttura, aveva dichiarato non utilizzabile un’abitazione singola in località Colotto.
A seguito delle opere di riparazione del danno con rafforzamento localizzato della struttura, per un importo complessivo di circa 130mila euro interamente finanziato dall’ufficio speciale per la ricostruzione della Regione Marche, l’immobile potrà tornare ad essere abitato.
Scontro frontale lungo la Provinciale: muore Gianluca Mosconi, muratore di 35 anni che lascia la moglie e due figli molto piccoli.
L'incidente si è verificato, intorno alle 7:45 della mattinata odierna, lungo la strada provinciale 361, variante San Severino direzione Treia, al chilometro 57+300.
L'uomo si trovava alla guida del furgone della propria ditta e si stava dirigendo verso il luogo di lavoro quando - all'altezza dell'attuale cantiere sulla 361 per il rifacimento del manto stradale -, all'improvviso e per cause in corso di accertamento, ha perso completamente il controllo del mezzo invadendo la corsia opposta rispetto al senso di marcia e andando ad impattare frontalmente contro la cabina di un camion parcheggiato a margine della carreggiata, facente parte del cantiere.
L'impatto frontale è stato molto violento.
Fortunatamente a bordo della cabina del camion, al momento dell'incidente, non era presente nessuno perchè l'autista aveva appena abbandonato l'abitacolo per cercare di capire quando sarebbe dovuto entrare in cantiere.
Al momento dell'arrivo dei soccorsi il 35enne era ancora in vita, sebbene in gravissime condizioni: è stato estratto dalle lamiere grazie al supporto dei vigili del fuoco.
Il 118 ha subito attivato l'elisoccorso, trasportando l'uomo prima al nosocomio di San Severino Marche e poi all'ospedale Torrette di Ancona, dove ne è stato dichiarato il decesso.
L'area in cui è avvenuto il sinistro non è videosorvegliata. Tutti i documenti di guida erano regolari, i carabinieri stanno ancora cercando di chiarire il motivo dell'invasione di corsia.
Un’altra famiglia settempedana torna a casa, nella frazione di Serripola, dopo i lavori di ricostruzione che hanno consentito la riparazione del danno, con rafforzamento localizzato della struttura, a seguito delle scosse di terremoto dell’ottobre 2016.
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha firmato la revoca dell’Ordinanza con la quale, a causa del sisma, aveva dovuto dichiarare non utilizzabile l’edificio che, nel frattempo, è stato interessato dal lavoro di recupero per un importo complessivo di circa 75mila euro interamente finanziato dall’ufficio speciale per la Ricostruzione della Regione Marche.
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha firmato la revoca dell’Ordinanza con la quale, a seguito delle scosse di terremoto dell’ottobre 2016, aveva dichiarato non utilizzabile un’abitazione singola in località Parolito.
Lo stabile dopo essere stato interessato da lavori di riparazione del danno con rafforzamento localizzato della struttura, per un importo di circa 65mila euro interamente finanziato dall’ufficio speciale per la Ricostruzione della Regione Marche, permetterà a una famiglia di fare rientro a casa dopo il sisma.
“Il 17 maggio verrà ripristinata la funzionalità dell’hospice di San Severino, precedentemente sospesa per far fronte alla cura delle persone della locale Rsa che avevano contratto il Covid e successivamente per contribuire con il suo personale alla gestione pandemica. L’Hospice con i suoi 12 posti letto offre una fondamentale assistenza ai pazienti terminali oncologici. Inoltre è una delle poche strutture per il trattamento dei pazienti terminali affetti da Sla e connessi ad un ventilatore. Il responsabile della struttura dottor Sergio Giorgetti potrà avvalersi di sei infermieri e sei operatori sanitari”. È quanto dichiarato ieri, dall’assessore alla Sanità regionale, Filippo Saltamartini.
Il reparto dell’ospedale di San Severino è pronto a svolgere di nuovo il suo importante servizio per il territorio.
"In un territorio tanto esteso come quello di San Severino Marche, le cui peculiarità sono distribuite nelle varie frazioni e borghi, una buona Amministrazione dovrebbe, a nostro parere, concentrare le attenzioni equamente, magari soffermandosi su quei luoghi che già da soli hanno enormi potenzialità per quanto riguarda, tra le altre cose, il turismo".
È quanto afferma la sezione settempendana di Fratelli d'Italia.
"Attualmente le giustificazioni stanno a zero, nel corso degli anni sono state prese determinate decisioni e sono state date delle priorità, che non stanno assolutamente valorizzando il patrimonio che la nostra Città vanta di avere".
Il riferimento è a quanto avvenuto lo scorso fine settimana nella frazione di Elcito e sul monte Canfaito: "Mete redditizie e vanto cittadino, il cui transito per arrivarvi è stato interdetto per motivi emergenziali, intaccando così - spiega - i piani di coloro che da una parte avrebbero voluto visitare il sito, dall'altra di quelli che invece, dopo un anno di andirivieni, ne avrebbero beneficiato economicamente".
"Apprendiamo che l'Ordinanza n.37 del 28/04/2021 è stata da poco revocata, fatto che evidenzia l'errore commesso dall'Amministrazione Comunale, la quale da sola si rende conto di quanto fosse assurdo un provvedimento del genere - affermano i compenti del partito di Giorgia Meloni -. Ciononostante il danno è stato fatto, chi poteva lavorare ha subito un duro colpo, chi lo avrebbe visitato, magari per la prima volta, dopo una situazione del genere è stato costretto alla retromarcia".
"Ciò che risulta subito evidente da parte di questa maggioranza è la volontà di evitare di affrontare il problema, bloccando tutto senza intervenire concretamente o tornando indietro ammettendo i propri errori, ma a danno fatto. Errare è umano, ma perseverare è diabolico, soprattutto dopo tre anni di continue incertezze e mancate prese di posizione concrete, condite da passerelle circostritte al centro, senza dare la benché minima attenzione alle realtà circostanti, andando sempre a scapito di cittadini volenterosi che credono nel proprio territorio, ma silenziosamente subiscono" conclude la nota.
"Nessuna chiusura ma un invito alla ragionevolezza per far fronte a situazioni emergenziali come quelle già registratesi in determinate occasioni ad Elcito e Canfaito che ad esempio, nel periodo di Ferragosto. non hanno permesso a un’ambulanza di raggiungere persone che avevano bisogno di assistenza. Il provvedimento, che replica iniziative analoghe già assunte negli anni scorsi e su cui non ha polemizzato nessuno, non ha imposto divieti il 1 e il 2 maggio, per il ponte della Festa del Lavoro, né li imporrà se non ve ne sarà bisogno. Le auto, infatti, lo scorso fine settimana hanno transitato regolarmente e senza sbarramenti”.
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, spiega così il provvedimento in merito alla viabilità per raggiungere la frazione di Elcito e la Riserva naturale regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito entrato in vigore in questi giorni su disposizione della Provincia di Macerata.
“Nella Ordinanza emanata dalla Provincia – sottolinea il primo cittadino settempedano intervenendo per spiegare la vicenda – è scritto chiaramente che il provvedimento avrà efficacia solo al verificarsi di particolari condizioni. Quando i parcheggi in zona saranno off-limits e le strade impraticabili, chiuderemo al transito la Provinciale che sale ad Elcito dalla località di Castel San Pietro. Per la sicurezza di tutti non possiamo fare diversamente ma, sottolineo, si tratterà di casi eccezionali e non appena la situazione rientrerà e lo permetterà, anche nel giro di poche ore, provvederemo a riaprire. Dobbiamo necessariamente garantire un afflusso sicuro – spiega ancora il sindaco – sia a chi sarà già riuscito a raggiungere queste due straordinarie località sia a chi vorrà recarvisi per trascorrere qualche ora a contatto con la natura. Come lo scorso anno allestiremo un parcheggio a ridosso dell’abitato di Elcito che servirà per sfogare l’afflusso di tante auto e continueremo a studiare soluzioni con l’Unione Montana Potenza Esino Musone, che è l’ente gestore della Riserva naturale regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito, con la Pro Elcito e con gli operatori che gravitano in zona, perché tutto vogliamo fuorché evitare che i turisti arrivino in quella che è una delle mete di richiamo del nostro territorio. Questo però lo faremo anche nell’ottica di tutelare un’oasi protetta e un habitat naturale che non ha confronti nell’intera regione Marche”.
Nell’obiettivo comune di tutelare l’ambiente protetto della Riserva Naturale Regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito, l’Unione Montana Potenza Esino Musone, in qualità di ente gestore, invita i visitatori a posteggiare i propri veicoli nei parcheggi appositamente predisposti ed indicati con specifica cartellonistica dai Comuni di riferimento ricordando che in tutta la Riserva è vietato parcheggiare sui prati e nei boschi.
Per tutelare l’ordine pubblico ed evitare assembramenti, una volta raggiunta la capienza massima dei parcheggi, potrebbe essere interdetto l’accesso alle relative località per l’intera giornata.
"Si invitano, pertanto, quanti vorranno trascorrere le proprie giornate in Riserva a rispettare l’ambiente e a godersi una giornata di relax anche raggiungendo la località prescelta con una bella passeggiata, specialmente nei giorni festivi e prefestivi, nei quali si prevede una maggior affluenza" sottolinea il presidente dell'Unione Montana Matteo Cicconi.
Due famiglie settempedane tornano a casa dopo il terremoto del 2016. Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha infatti firmato la revoca dell’Ordinanza con la quale aveva dichiarato non utilizzabile uno stabile sito in via Cavour.
Dopo i lavori di riparazione del danno e miglioramento sismico della struttura che ospita due appartamenti, opere finanziate dall’ufficio speciale per la Ricostruzione della Regione Marche per un importo complessivo di circa 255mila euro, è arrivato il provvedimento che consentirà il rientro a casa per i proprietari.
“L’anima di questo Programma triennale dei Lavori pubblici è mettere a terra in tempi celeri ogni risorsa disponibile, per dare risposta alle esigenze del territorio, ma anche e soprattutto perché gli investimenti rappresentano un potente moltiplicatore di sviluppo economico, il miglior strumento di sostegno per l’economia marchigiana, duramente colpita dalla crisi finanziaria, dal crac di uno storico istituto bancario marchigiano, dal terremoto e, per ultimo, dalla pandemia".
Con queste parole, l’assessore regionale ai Lavori pubblici Francesco Baldelli ha presentato, questa mattina in consiglio regionale, il Programma triennale dei lavori pubblici 2021-2023, approvato a maggioranza. Un Programma del valore di 121.729.708 milioni di euro, in netto aumento rispetto a quello dei precedenti Programmi.
“Tuttavia – ha sottolineato l’assessore - non è comprensivo di tutte le risorse destinate dall’amministrazione nel triennio ad interventi strutturali strategici per il territorio. Vanno infatti aggiunti oltre 567 milioni euro, così suddivisi: 357,8 milioni distribuiti ad enti locali, come Comuni e Province, per lavori di loro competenza; 162,2 milioni stanziati per le aziende del Servizio sanitario regionale; 32,5 milioni assegnati ad Anas per la manutenzione delle strade di nostra proprietà; 2,7 milioni assegnati a Rfi per la sicurezza e per la soppressione dei passaggi a livello; 11,5 milioni concessi ad altri enti ancora. Infine, si osserva che, per legge, il Programma triennale dei Lavori pubblici non include le opere al di sotto dei 100mila euro di cui la Regione è soggetto attuatore, ossia di cui cura direttamente progettazione e realizzazione. Al novero dei lavori pubblici sopra indicati dovranno dunque aggiungersi anche dette opere”.
Quattro le famiglie di interventi: edilizia sanitaria ospedaliera, per oltre 38 milioni di euro; opere idrauliche su corsi d’acqua, per oltre 36 milioni; piste ciclabili per oltre 29 milioni; manutenzione del patrimonio regionale per oltre di 16 milioni.
“Al Programma triennale dei Lavori pubblici – ha spiegato l’assessore Baldelli - abbiamo affiancato un fondo rotativo per le progettazioni finanziato con risorse proprie. Tale fondo, assente da oltre un decennio nei bilanci regionali, è pari a 5,65 milioni di euro e servirà per la progettazione di infrastrutture viarie strategiche, affinché prenda forma quella regione intermodale e interconnessa che unisca (partendo da tre infrastrutture strategiche quali porto, aeroporto e interporto) tutte le Marche, da nord a sud e da est a ovest, restituendo a ogni territorio pari opportunità, si tratti di grandi o piccoli centri, di aree costiere o territori interni. Per questo nei giorni scorsi è stato approvato dalla giunta il ‘Masterplan delle infrastrutture stradali della Regione Marche’. Questa novità ci consentirà, nei prossimi anni, di inserire nel Programma triennale dei Lavori pubblici anche la quinta “famiglia” di opere, quelle stradali. Elaborare i progetti è infatti il primo passo per riuscire a intercettare i finanziamenti necessari per la realizzazione di nuove opere stradali”.
L’assessore ha aggiunto che, per dare corso velocemente alla progettazione e alla realizzazione di tutte le opere, “abbiamo deciso di riorganizzare il servizio tutela e gestione del territorio potenziandone l’organico che oggi risulta sottodimensionato rispetto alle sfide programmate”.
La conclusione dell’assessore Baldelli: “Questo Programma triennale anticipa una sfida fondamentale: quella di riuscire ad utilizzare anche le risorse del Recovery plan nei tempi indicateci dalla UE e con una strategia che permetta di riattivare l'economia delle Marche. Dobbiamo immaginare una Regione diversa, una Regione che riesca a realizzare opere strategiche, che dia supporto ai Comuni e che abbia un "progetto" complessivo delle infrastrutture e delle opere ambientali. La sfida che ci attende richiederà la capacità di innovare le istituzioni e le strutture organizzative, realizzare bene e nei tempi sarà il nostro obiettivo”.
Nella provincia di Macerata, queste sono le opere incluse nel Programma dei Lavori pubblici 2021-2023:
- Adeguamento sismico del distretto sanitario Casa di riposo di San Ginesio
- Demolizione e ricostruzione del nuovo ospedale di Tolentino
- Demolizione e ricostruzione del distretto sanitario/poliambulatorio di Sarnano
- Interventi idraulici sui fiumi Chienti, Potenza, Esino e Musone e nel torrente Cremone
- Demolizione e ricostruzione della casa colonica in località Tufano, nel comune di San Severino Marche
- Demolizione e ricostruzione della stalla in località Cupi, a Visso
- Efficientamento energetico e adeguamento sismico della sede dell’ex Genio civile in via Alfieri, nel comune di Macerata
- Lavori di riparazione danni dell’azienda agricola Palanca a Castelraimondo
Domani (mercoledì 28 aprile) sarà il giorno del grande ritorno a casa di uno dei capolavori di Cristoforo Roncalli, detto il Pomarancio, nella chiesa di San Rocco, nel cuore del centro storico.
Un evento cui il Comune di San Severino Marche, insieme all’Arcidiocesi, la Soprintendenza delle Marche e la Pinacoteca di Brera, sta lavorando da tempo ma che chiude solo un lungo percorso iniziato all’indomani di un forte terremoto che, al pari di quello del 2016, sconvolse le Marche e il territorio settempedano.
Correva l’anno 1997 e, nel corso dei restauri della chiesa di San Rocco, il progettista e direttore dei lavori, l’architetto Giampiero Calcaterra di Tolentino, venne a conoscenza dell’esistenza della preziosa tela del Roncalli che, fino al 1811, aveva ornato uno degli altari della chiesa.
Con l’esecuzione di alcuni saggi si scoprì che la cornice originale della tela era rimasta in città e che il capolavoro d’arte, invece, era finito ad Osnago, nel Milanese. Il tecnico coinvolse il dottor Giuseppe Moretti, settempedano e grande appassionato d’arte, e convinse monsignor Lino Valeri, parroco della concattedrale di Sant’Agostino e responsabile anche per la chiesa di san Rocco, ad inoltrare alla Soprintendenza di Brera, richiesta di rientro della tela.
Si avviò una corrispondenza che coinvolse anche la Soprintendenza e altri enti che approvarono l’operazione che finì tuttavia per arenarsi.
La chiesa di San Rocco venne riaperta al culto nell’estate del 2003, completamente restaurata anche negli apparati decorativi ma, purtroppo, senza la preziosa opera del Roncalli.
Ma il sogno di ricollocarla nella sua cornice non si spense. In molti si sono dati da fare, da quella data, per il ritorno a casa del Pomarancio. Lo hanno fatto appoggiando, nella giusta causa, anzitutto l’Amministrazione comunale di San Severino Marche che è stata supportata da alcune donazioni da parte dei privati. Ripartendo dal precedente carteggio si è giunti, alla fine, a realizzare un sogno sperato dalla intera comunità cittadina.
Domani la tela della “La Beata Vergine Maria col Bambino e i Santi Rocco e Severino”, che nel frattempo è stata anche restaurata presso la bottega di Luigi Parma specializzato in restauri di beni culturali con sede a Milano, sarà di nuovo in città.
Ha fatto già ritorno nel luogo di culto, dopo essere stata smontata, anche la cornice che per anni ha incorniciato l’opera. Al lavoro di ripulitura e sistemazione per il grande evento hanno lavorato Emanuele Ticà, titolare della bottega Mastro T di San Severino Marche che ha eseguito i lavori di conservazione affidati alla Imper Tecno Srl di Roma, società specializzata nel recupero di opere d’arte diretta da Cecilia Bartoli.
Durante la pandemia da Covid-19 le persone “con grave obesità” sono state considerate come “estremamente vulnerabili” e sono state così inserite nelle categorie prioritarie da vaccinare.
“In uno studio pubblicato su Obesity Reviews e condotto su quattrocentomila pazienti – spiega la dietista Elisa Pelati, che cura uno sportello di ascolto per l'associazione Help SOS Salute e Famiglia ODV di San Severino – viene messa in evidenza la maggiore vulnerabilità dei soggetti obesi, i quali hanno il 113% di probabilità in più di andare incontro a ospedalizzazione, il 74% in più di finire in terapia intensiva e il 48% in più di morire”.
Un quadro drammatico cui si aggiungono i dati dell’Oms, l'Organizzazione mondiale della sanità: “La prevalenza di soggetti obesi e sovrappeso, a livello globale, continua ad aumentare con circa il 50% negli adulti e il 30% in bambini e adolescenti”.
“In Italia – rimarca la dottoressa Elisa Pelati – abbiamo 25 milioni di persone obese e sovrappeso, le quali potrebbero avere serie conseguenze in una situazione di pandemia come quella che stiamo vivendo. La domanda da farsi allora è questa: 'Stiamo facendo abbastanza per combattere il grave problema?' La lotta all'obesità dipende dall'azione dei governi in un'ottica di prevenzione delle malattie e di promozione della salute ampia e coordinata con i vari territori, puntando sul lungo termine”.
In base a tali considerazioni la stessa dietista Elisa Pelati lancia un appello alla realtà marchigiana e a ogni singolo cittadino: “Questa lotta deve diventare una vera e propria priorità sanitaria, politica, clinica e sociale che, coordinando i vari settori, metta la persona al centro di tutto”.
Per dare forza all'opera di sensibilizzazione l'associazione Help di San Severino ha previsto, a maggio, un percorso formativo tutto online sull'alimentazione a 360 gradi, curato proprio dalla dietista Elisa Pelati, la quale rimane già a disposizione di chiunque per approfondire l'argomento attraverso lo sportello di ascolto gratuito di Help SOS Salute e Famiglia ODV.
(In foto la dottoressa Elisa Pelati con la presidente dell'associazione Help, Cristina Marcucci)
Da domani (martedì 27 aprile) i musei settempedani tornano a riaprire le porte al pubblico e ai visitatori. Il Comune di San Severino Marche informa che, a seguito dell’Ordinanza del ministro della Salute del 23 aprile scorso, il ritorno delle Marche in zona gialla farà ripartire le principali raccolte d’arte secondo i seguenti orari:
- PINACOTECA CIVICA "P.TACCHI VENTURI"
dal martedì al venerdì dalle ore 9,30 alle ore 13
sabato, domenica e festivi dalle ore 9,30 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 19
- MUSEO ARCHEOLOGICO “G. MORETTI”
venerdì dalle ore 15 alle ore 19
sabato, domenica e festivi dalle ore 9,30 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 19
- MUSEI DI BORGO CONCE
venerdì dalle ore 15 alle ore 19
sabato, domenica e festivi dalle ore 9,30 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 19
(solo su prenotazione al n. 0733638414 entro il giorno precedente alla visita)
La Lega regionale ha incontrato il viceministro Alessandro Morelli per affrontare le priorità in tema di strade e ferrovia che dovranno colmare il cronico ritardo delle Marche in tema di infrastrutture. Al tavolo con il viceministro il deputato Riccardo Augusto Marchetti, commissario della Lega Marche, ed il consigliere regionale Andrea Maria Antonini, presidente della terza commissione regionale Infrastrutture, Trasporti e Viabilità.
“Il Vice Ministro verrà tra breve nelle Marche per visionare direttamente sul territorio le esigenze di intervento con azioni diffuse e di sostanza a partire dalla E78 che da troppo tempo attende di essere sbloccata – riferiscono Marchetti e Antonini – Troverà nel nostro consigliere Antonini tutto il supporto e le competenze necessarie per affrontare il problema in maniera organica e con l’equilibrio necessario tra gli interventi per collegare efficacemente il territorio nel suo complesso”.
“Al viceministro Morelli abbiamo fatto un primo quadro delle criticità e delle proposte elaborate con i colleghi del gruppo consiliare regionale Marinelli, Menghi, Marinageli, Biondi, Bilò, Cancellieri e Serfilippi – aggiungono Marchetti e Antonini – Le infrastrutture viarie non sono solo una priorità regionale, ma anche l’indispensabile collante tra entroterra e reti di scorrimento per consentire alle zone più interne di rinascere dopo il sisma. Il prossimo sopralluogo di Morelli sarà fondamentale per dare impulso ai lavori. Per i collegamenti su rotaia puntiamo su Ferrovia dei due Mari, Orte- Falconara e Fano-Urbino per. Per la rete stradale oltre alla terza corsia dell'A14 da Porto S.Elpidio a San Benedetto del Tronto, fari puntati sulla Mezzina per il tratto mancante di Campiglione di Fermo-Offida, sull'Ascoli-Teramo e la Salaria oltre ad altri progetti di collegamento funzionale: Fano-Grosseto e galleria della “Guinza”, collegamento Fabriano-Fossombrone e San Severino-Castelraimondo, Pedemontana Sarnano/Amandola/Comunanza/Roccafluvione, i ponti del casello di Porto S. Elpidio e di Rotella, la “MareMonti” Amandola-P.to S.Giorgio ed il potenziamento del Lungotenna”.