Che succederebbe se, tornando a casa dopo una serata a teatro, trovaste il vostro appartamento completamente vuoto, svaligiato da ladri che non hanno lasciato né un interruttore, né un rubinetto, né la moquette sul pavimento, neppure la carta igienica in bagno? Ai signori Ransome, due impeccabili coniugi inglesi, capita proprio questo e la loro vita tranquilla e ripetitiva viene completamente sconvolta. Però la reazione dei due è diversa: lui si incupisce e si arrabbia sempre più, lei prova un senso di sollievo e quasi di liberazione. Mentre il gioco dei caratteri, esasperato da visite inattese, diventa sempre più esilarante, il mistero del furto trova un’imprevista soluzione.
Con la commedia “Nudi e crudi” torna la stagione di prosa dei Teatri di Sanseverino che domani sera (venerdì 10 novembre) alle ore 20,45 propongono, in abbonamento al Feronia, il genio comico di Alan Bennett nella rivisitazione di Edoardo Erba che sarà interpretata da Maria Amelia Monti e Paolo Calabresi con Nicola Sorrenti e diretta da Serena Sinigaglia.
Mr e Mrs Ransome sono due archetipi. Un uomo e una donna, una marito e una moglie, un coppia, tipicamente inglese, protestante e conservatrice. Le loro certezze sono le abitudini costruite nel tempo di una vita condivisa. Gli stessi riti, gli stessi meccanismi, la stessa ossessiva cura per l’ordine e la quiete, ogni giorno finché “morte non ci separi”. Cosa può accadere se di colpo i Ransome si ritrovano “nudi e crudi”? Se all’improvviso la situazione in cui precipitano sovverte l’ordine delle cose e li costringe a cambiare i riti tanto cari? Ce la faranno? Sapranno adattarsi?
Lo spettacolo apre un altro fine settimana ricchissimo per i Teatri di Sanseverino: sabato (11 novembre) alle ore 17 sempre al Feronia, con ingresso gratuito, viene portata in scena la lezione concerto “Canzoni ambasciatrici d’Italia” con Fabio Caon e i Contesto e la partecipazione straordinaria del maestro Francesco Sartori offerta dal laboratorio di lingua e cultura italiana “Edulingua” agli ospiti della terza Mostra mercato dell’editoria italiano.
Domenica (12 novembre) ancora il Feronia, ingresso unico 10 euro e 8 euro per gli abbonati, vedrà infine protagonista la Compagnia Espressioni Teatrali di Fermo che porta in scena, alle ore 17, “Ospiti”, commedia brillante e d'amore di Angelo Longoni per la regia di Alessandro Rutili.
L’editoria specializzata nell’italiano per stranieri torna a darsi appuntamento a San Severino Marche grazie ad Edulingua, il laboratorio di lingua e cultura italiana che ha sede a palazzo Servanzi Confidati. Sabato (11 novembre) viene infatti ospitata la terza edizione della Mostra mercato dell’editoria italiano promossa con il patrocinio del Comune.
Tutte le principali case editrici operanti nel settore, da Guerra ad Alma Edizioni, da Edilingua a Libreria Grimana, da Bonacci a Mondatori Education, da OL3 alla Dea, la Hoepli e Le Monnier, presenteranno le opere prodotte per chi vuole avvicinarsi all’italiano come lingua straniera studiata o direttamente nei paesi stranieri o da chi vive in Italia oltre che da chi ovviamente, in Italia o all’estero, va a scuola o frequenta corsi della nostra lingua. L’ingresso è gratuito.
Questo il programma: alle ore 9,30 registrazione e accoglienza, alle 10 tavola rotonda sul tema: “Con te (ri)partirò”, aspetti di lingua e cultura per la ripresa post - sisma. Vi prenderanno parte: Fabio Caon dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, il maestro Francesco Sartori, autore del testo di “Con te partirò” canzone interpretata da Andrea Bocelli e personalità del territorio per un confronto sulla ricchezza dell’entroterra a un anno dal terremoto.
Dalle ore 12,30 alle 17 workshop e presentazioni di materiale didattico. Alle 17,30 al teatro Feronia lezione – concerto su musica e intercultura “Canzoni ambasciatrici d’Italia” con Fabio Caon e i Contesto, con la partecipazione straordinaria del maestro Francesco Sartori.
L’iniziativa è rivolta, in particolar modo, a tutti quegli insegnanti e formatori che, nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle istituzioni o anche nel mondo del lavoro, fanno formazione e si trovano a doversi confrontare con l’insegnamento della lingua italiana. E’ la terza volta che un evento simile si svolgerà nelle Marche.
Nell’anniversario della strage di Nassiriya domenica 12 novembre la Città di San Severino Marche celebrerà, con una cerimonia ufficiale promossa dall’Associazione Nazionale Carabinieri e dal Comune, la Giornata del ricordo dei caduti militari e civili nelle Missioni Internazionali per la Pace. Alle ore 12 è previsto il ritrovo al monumento di via Padre Giuseppe Zampa, alle 12,15 alzabandiera, deposizione di una corona di alloro e benedizione del sacerdote.
Seguiranno gli interventi delle autorità. Sono state invitate a prendere parte alla commemorazione anche le scolaresche. La data del 12 novembre vuole celebrare la memoria di quegli italiani che, impegnati in diversi Paesi del mondo nelle missioni all’estero a sostegno della pace e della sicurezza internazionale, hanno perso la vita nell’adempimento del proprio dovere e, al contempo, vuole mantenere vivo l’esempio di tanto coraggio e di tanta dedizione mostrato dai nostri militari e civili.
Sabato 11 novembre alle ore 17 verrà inaugurata la mostra "Luoghi e colori della nostra terra" nella Chiesa della Misericordia di San Severino Marche, in Piazza del Popolo. Dopo l'esposizione di Roma, il CeSMA (il Centro Studi Marche) porta le opere della pittrice argentina Chely Prado nel maceratese.
Si tratta di un’artista di origini marchigiane: la sua mamma, infatti, è Carmen Ciambotti, una dei nove figli di Gennaro Ciambotti, nato proprio a San Severino Marche nel 1887 ed emigrato a Buenos Aires nel 1908, all’età quindi di soli 21 anni. Un ritorno alle origini per l'artista che si esprime soprattutto attraverso vedute o squarci di paesaggi e città italiane - compresa la stessa San Severino - con una tecnica che rasenta la perfezione dell’immagine fotografica.
La mostra sarà visitabile fino al 19 novembre, con apertura giornaliera dalle ore 16.30 alle ore 19.30.
Sabato 4 novembre è stata inaugurata a San Severino la nuova sede di Armonie Estetica, precedentemente resa inagibile a causa del sisma del 30 ottobre 2016.
Durante questo anno la titolare Claudia Montecchia non si è mai arresa e ha deciso di continuare la propria attivitá in un locale di 24 metri, dove aveva messo il minimo indispensabile per poter andare avanti. Non è stato facile, ma alla fine vince sempre chi ha grinta e determinazione.
All’inaugurazione era presente anche il sindaco della città Rosa Piermattei.
La questione delle SAE per i terremotati lunedì era finita sui tg nazionali. Una sorta di scandalo nazionale, condito da diverse spiegazioni, non ultima quella che le ditte responsabili della posa delle casette non avrebbero personale a sufficienza per montarle.
Il consorzio fiorentino Arcale, affidatario di una fetta del maxi appalto Consip, è finito sul banco degli imputati. A fronte delle 1521 casette da consegnare, ad oggi ne sarebbero state fornite solamente poco più di 250. E a dire questo a Il Giornale è l'assessore regionale Angelo Sciapichetti: "il Consorzio Stabile Arcale ci ha detto che non trova operai da mandare quì". Su 1500 SAE, in tutta la regione ne sono state consegnate 260. E mentre è già partito lo scontro a suon di carte bollate tra l'amministrazione regionale e le ditte, per la prima volta il presidente del Consorzio Stabile Arcale Giorgio Gervasi, spiega la sua versione dei fatti. Che non collima affatto con quella della Regione.
Lo abbiamo incontrato all'Hotel Cosmopolitan di Civitanova, dove ha accettato di raccontarci la versione di Arcale, mostrandoci anche tutti i documenti in suo possesso.
"Siamo vittime di una strumentalizzazione politica, non posso pensare a niente di diverso. Arcale è l'ultima ruota del carro ed è facile che diventi il capro espiatorio di tutta la vicenda": esordisce così Gervasi che poi inizia a snocciolare numeri.
"Sono state consegnate 537 Sae al primo novembre. In cinque giorni ne sono state consegnate altre settanta. Abbiamo al lavoro nei cantieri circa 500 persone: non abbiamo mai dichiarato di non avere operai sufficienti per portare avanti il lavoro. Nel mese di novembre contiamo di consegnare fra 350 e 400 Sae".
Da cosa dipendono i ritardi allora? "I ritardi dipendono dai tempi di urbanizzazione delle aree, dalla scelta delle aree e dalla burocrazia che deve rispettare dei passaggi formali. Le urbanizzazioni, infatti, vengono realizzate con il Codice degli appalti in regime ordinario e non di emergenza. E' stata una scelta politica: noi avevamo segnalato fin dall'inizio che avrebbe potuto comportare gravi problemi. E i problemi sono arrivati.
Devo precisare che le urbanizzazioni fanno capo alla Regione. Il Comune pensa solo alla scelta delle aree. Da lì in poi fa tutto capo alla Regione. Noi dal momento in cui ci vengono consegnate le aree, abbiamo sessanta giorni per consegnare a nostra volta le Sae. A questo punto, la Regione deve completare la parte finale delle urbanizzazioni di secondo livello prima che i cittadini possano prendere possesso della casetta. Se non ci consegnano le aree, come fanno a dire che la colpa dei ritardi è la nostra?".
Nello specifico, Gervasi spiega, ad esempio la situazione di San Severino. "A San Severino il 19 giugno inizia l'urbanizzazione. Per il 4 settembre doveva essere consegnata tutta l'area per permettere il montaggio delle oltre 100 Sae previste. Invece, il 4 settembre ci viene consegnato un primo pezzo di area per 29 Sae; il 18 settembre un secondo pezzo per circa altre 40 Sae e, infine il 9 ottobre l'ultima area. Ci è voluto il tempo dal 4 settembre al 9 ottobre per prendere possesso dell'intera area. Il primo lotto di Sae è stato consegnato il 3 novembre, un secondo sarà consegnato il 17 novembre. Il terzo e ultimo sarà consegnato per l'8 dicembre. A quel punto, dipenderà dal tempo necessario a completare le urbanizzazioni di secondo livello. Per quanto ci riguarda, cercheremo di accontentare il sindaco che ci ha chiesto di poter consegnare il terzo lotto con qualche giorno di anticipo per consentire a tutti i suoi concittadini di poter entrare nelle casette prima di Natale. Ce la metteremo tutta".
Altra nota dolente: la questione Visso, dove il sindaco ha più volte detto di voler portare in giudizio Arcale per i ritardi. "Porto l'esempio dell'area Visso Cesare Battisti. Il progetto esecutivo è stato approvato il 19 maggio. L'urbanizzazione è iniziata il 13 luglio e l'area è stata consegnata ad Arcale il 30 ottobre. Come ribadisco, noi a quel punto abbiamo 60 giorni per consegnare le Sae e successivamente sono necessarie le opere di urbanizzazione secondaria. E' responsabilità di Arcale se le casette non arriveranno per Natale? Per farci entrare nell'area sono passati novanta giorni. Del ritardo dal 2 agosto al 30 ottobre, chi ne risponde? Questi che vi dico sono dati ufficiali della Protezione Civile, non di Arcale".
La Regione dice che applicherà delle penali. Si è vociferato anche di una possibile revoca dell'incarico ad Arcale. "Sì, ci hanno applicato delle penali che ritengo illegittime per ritardi di 5, massimo 10 giorni e le abbiamo contestate. Spesso, per accelerare i lavori consentiamo alle imprese delle urbanizzazioni di entrare nelle aree mentre noi stiamo lavorando, con comprensibili disagi per i nostri operai. Vedremo se la Regione vorrà trovare una soluzione bonaria, ma noi siamo pronti ad andare davanti a un giudice. La questione della revoca, invece, è assolutamente improponibile. Qualora venisse percorsa questa strada, ci si troverebbe di fronte al blocco totale delle Sae per mesi e mesi. Comunque, appare evidente che il problema non sono i dieci giorni di ritardo di Arcale, ma i tre mesi per la consegna delle aree".
In questo quadro, ora va considerata anche la possibilità che arrivino pioggia e neve a rallentare ulteriormente i lavori e di conseguenza la consegna delle casette. E il rischio concreto di aspettare ancora per diversi mesi la consegna delle Sae.
Mercoledì 8 novembre e giovedì 9 novembre al Cinema Teatro IItalia torna la rassegna cinematografica presentata dai Teatri di Sanseverino con la direzione del cinema San Paolo. Il film previsto per la proiezione di questa settimana è “Famiglia all’improvviso” di Hugo Gélin con Omar Sy, Clémence Poésy, Antoine Bertrand, Gloria Colston e Ashley Walters. La proiezione del film avverrà con un giorno di anticipo rispetto al normale calendario di proiezioni fissate per il giovedì e il venerdì.
La storia racconta di Samuel, un eterno adolescente, un uomo che vive in vacanza dalle responsabilità della vita e che passa tutto il suo tempo a divertirsi. Una mattina, bussa alla sua porta una vecchia fiamma, la ragazza di un'estate, Kristin, di cui Samuel non ha quasi ricordi, e gli mette in braccio una neonata, Gloria, la loro figlia. Kristin dopo essere salita su un taxi, si allontana e sparisce letteralmente nel nulla. Samuel la rincorre a Londra, convinto che si tratti di un disguido rapidamente risolvibile ma, otto anni dopo, lui e Gloria sono ancora insieme, più legati che mai.
Se fosse un esercizio di ginnastica o un movimento del corpo, il film sarebbe una capovolta. Una capriola come quelle all'ordine del giorno nel lavoro londinese di Samuel, uno stuntman, nel quale l'impatto è reale, inevitabile, ma l'abilità del professionista sta nel saperlo controllare, nell'andarci incontro nel migliore e più sicuro dei modi.
Omar Sy è l'attore franco-senegalese di “Quasi amici” che qui interpreta il protagonista della storia: l’impenitente acchiappasottane Sam, skipper in Costa Azzurra refrattario alle responsabilità.
“Abbiamo scelto questo film – spiega Francesco Rapaccioni, direttore artistico dei Teatri di Sanseverino – perché racconta la scoperta della paternità e come essa possa cambiare radicalmente la vita di una persona. E’ un film bello, senza rimpianti e, soprattutto, senza retorica”.
La rassegna di cinema proporrà poi “Lasciati andare” con Toni Servillo (giovedì 16 e venerdì 17 novembre), uno psichiatra che si trova a gestire il “rinnovamento” del suo fisico per compiacere la moglie.Particolarmente interessante poi il film di giovedì 23 e venerdì 24 novembre: Sergio Castellitto e Margherita Buy sono i protagonisti di “Piccoli crimini coniugali”. Giovedì 30 novembre e venerdì 1 dicembre sarà presentato “La tenerezza”, il nuovo film di Gianni Amelio, poi giovedì 7 e venerdì 8 dicembre “Tutto quello che vuoi”, storia di un ragazzino che deve occuparsi di un anziano. A chiudere la rassegna “Il medico di campagna” (mercoledì 13 e giovedì 14 dicembre).
Venerdì 10 novembre, invece, in abbonamento va in scena al Feronia “Nudi e Crudi”, con Maria Amelia Monti, Paolo Calabresi e Nicola Sorrenti, commedia tratta dal romanzo di Alan Bennett. Lo spettacolo avrà inizio alle ore 20:45.
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha incontrato il Capo del Dipartimento della Protezione Civile nazionale, Angelo Borrelli, per verificare lo stato di avanzamento dei lavori per l’installazione delle Sae, le strutture abitative emergenziali.
All’incontro hanno preso parte anche il capo della Protezione Civile regionale, Davide Piccinini, Stefano Stefoni nella veste di responsabile unico del procedimento delle opere di urbanizzazione, Cristiano Costanzo del consorzio Arcale e i tecnici dell’Erap e del Comune.
Dopo il summit Borrelli ha preso parte anche a un sopralluogo nelle due aree del rione di San Michele dove si sta procedendo all’installazione di 103 Sae destinate ad altrettante famiglie terremotate di San Severino Marche al termine del quale ha richiamato le ditte al massimo impegno affinché entro il prossimo Natale le strutture vengano tutte consegnate. A seguito dell’invito del sindaco Piermattei a velocizzare le opere, è stata anche ribadita la necessità di attivare i doppi turni lavorativi. Intanto il Comune di San Severino Marche, d’intesa con la Protezione Civile regionale, sta procedendo a opere straordinarie di urbanizzazione che interessano tutta l’area di San Michele e che consentiranno di dotare il rione di sottoservizi in grado di collegare il sistema fognario all’impianto di depurazione.
Il primo cittadino settempedano è tornato anche a far presente la situazione emergenziale in cui si trovano la Stazione dei carabinieri e il personale che dal terremoto non può più utilizzare i vecchi alloggi di servizio.
La Settempeda ottiene quello che aveva messo nel mirino per tutta la settimana dopo il ko con l’Elfa: reazione immediata, una prova convincente, tre punti. Tutto ciò è puntualmente arrivato al termine di 90’ che possono soddisfare Ruggeri e i suoi ragazzi che fanno un bel balzo in classifica che li vede ora, grazie ai risultati di giornata, a sole due lunghezze dalla vetta. Insomma, un sabato positivo per i biancorossi che hanno meritato il successo in virtù di una prova autoritaria e sicura. Molto bene nella prima parte con tante occasioni create, alcune clamorose; nel secondo tempo si è vista meno spigliatezza nella manovra anche a causa del calo di ritmo, ma la partita è rimasta sempre in pugno dei locali che hanno gestito al meglio non correndo in pratica rischi. Unico neo per la Settempeda, se lo si vuole proprio trovare, è quello di non essere riuscita a chiudere i giochi con il secondo gol che avrebbe permesso un controllo più tranquillo del match, ma oggi questo è un dettaglio che può essere superato, perché ciò che contava era conquistare il bottino pieno per riprendere la corsa e l’obiettivo centrato è il fattore più importante di questo turno.
LA CRONACA
La Settempeda parte forte guadagnando subito campo e in occasione del primo angolo passa. Nella mischia che nasce nell’area ospite vanno a colpire la palla nell’ordine Sparvoli, Mulinari e Francucci il cui colpo di testa diventa un assist per Paciaroni che si ritrova solo davanti alla porta. Perfetta stilisticamente e molto bella la rovesciata con cui il difensore, oggi al rientro dall’inizio, manda la sfera in rete. Acrobazia vincente e 1-0. I biancorossi, pur in vantaggio, non danno l’impressione di volersi fermare. Al 5’ Meschini taglia l’area da sinistra con un cross lungo che raggiunge Fiecconi il cui tiro è deviato da un difensore. Al 9’ lo stesso Fiecconi prende la mira dai diciotto metri per poi calciare rasoterra. Dalipi si allunga e para in due tempi. Subito dopo Francucci sfonda sulla destra ecrossa dalla parte opposta. Arriva Fiecconi che batte al volo con palla sull’esterno della rete. Al 13’, invece, la Settempeda rischia e lo fa per una disattenzione in fase di impostazione. Il pallone arriva a Sampaolo che allarga verso sinistra a Bonifazi che calcia prontamente in diagonale. Rasoterra che lambisce il palo e va sul fondo. E’ un episodio isolato per gli ospiti che tornano a soffrire la velocità dei locali. Al 21’ una punizione raggiunge Selita che è solissimo a centro area. Colpo di testa in torsione con mira troppo angolata e sfera sul fondo. Al 35’ arriva il primo cambio del match ed è obbligato. Nella Settempeda deve uscire Latini, problema muscolare, al cui posto subentra Elisei che va sul centro destra della difesa con Paciaroni che scala sul centro sinistra. Al 37’ le due squadre restano in dieci uomini. Scontro tra Gianfelici e Fabiani che una volta a terra hanno una reazione l’uno verso l’altro. L’arbitro vede tutto e decide per il rosso diretto. Finale di tempo che vede due occasioni, una per parte. Clamorosa quella per Fiecconi, molto attivo in questa prima frazione, che tutto solo davanti alla porta manca la deviazione al volo; nel recupero è la Sefrense che si rende pericolosa con Bonifazi che arriva leggermente in ritardo sul pallone che Sampaolo aveva prolungato di testa verso il secondo palo.
La ripresa ripropone una Settempeda protesa in avanti alla ricerca del gol che chiuderebbe i conti. Ci prova Francucci dal limite con il destro che è facile preda di Dalipi, poi tocca a Rocci girare di testa un cross di Fiecconi con palla larga. Con il passare dei minuti diminuiscono le occasioni. I biancorossi tentano ancora di trovare la soluzione giusta, ma questa non arriva. Le forze vengono meno e di conseguenza non c’è la lucidità necessaria per finalizzare a dovere le azioni costruite. Pur con il punteggio in bilico è vero anche che i locali tengono bene il campo e dietro non concedono nulla conSorichetti inoperoso(sarà impegnato negli istanti conclusivi in due uscite in mischia). Francucci e Fattori ci provano su calcio piazzato: il centravanti chiama Dalipi alla parata, il numero 18, entrato nel finale, sfiora il palo. Nei 6’ di recupero, infine, sono da annotare altri due cartellini rossi, uno per parte e per due subentrati. Il primo è per Giorgi che entra duro su di un avversario nei pressi della linea laterale e viene espulso; il secondo è per Massimiliano Biordi che usa parole poco “carine” verso l’arbitro e viene allontanato. Sono, questi, gli ultimi episodi del match che si chiude con il successo biancorosso che vale il terzo posto solitario.
SETTEMPEDA – SEFRENSE 1-0
MARCATORI: pt 4’ Paciaroni
SETTEMPEDA: Sorichetti, Paciaroni, Latini(pt 35’ Elisei), Selita, Meschini, Mulinari, Rocci(st 18’ Bonifazi), Rossi, Francucci(st 42’ Fattori), Fiecconi(st 36’ Giorgi), Gianfelici. A disp. Giovagnini, Ciccotti, Dialuce. All. Ruggeri
SEFRENSE: Dalipi, Biordi Rodolfo(st 39’ Aguzzi), Fabiani, Midei Giorgio(st 12’ Biordi Massimiliano), Sparvoli, Hoxha, Campetella(st 28’ Carminelli), Midei Mirco(st 1’ Kasadija), Bonifazi, Sampaolo, Braghetta. A disp. Santini, Pompei, Arifi.
ARBITRO: Perri di Macerata
NOTE: spettatori 150 circa. Espulsi: pt 37’ Gianfelici e Fabiani per reciproche scorrettezze, st 49’ Giorgi per gioco violento, st 50’ Biordi Massimiliano per proteste. Ammoniti: Fiecconi, Giovagnini, Biordi Rodolfo. Angoli: 7-2. Recupero: pt 4’, st 6’
Il 28 ottobre Gaia Torchia, residente a San Severino Marche, è stata proclamata campionessa italiana di Twerking, una disciplina di ballo dove il ballerino o la ballerina deve scuotere i fianchi su e giù il più velocemente possibile sul proprio asse verticale. Tale disciplina nata negli Stati Uniti nel 2000 grazie ad un duo di Hip Hop sta coinvolgendo tutto il mondo giovanile e le più famose star della musica sino a giungere in Italia con veri e propri campionati italiani della disciplina.
Infatti al Qube di Roma, storico locale capitolino, Gaia Torchia è stata insignita del titolo tricolore oltre a rappresentare l’Italia per i campionati europei, a Madrid in Spagna. Il lavoro incessante, le difficoltà del sisma che Lei e la sua famiglia hanno incontrato non l’hanno affatto demotivata, anzi le hanno dato ancora più forza, tanto da riuscire a dimostrare che con determinazione e fatica è possibile superare ogni cosa e magari raggiungere anche un sogno.
“Il palco del Qube, è un palco importante - dichiara Gaia Torchia - vi erano molte ballerine, preparate, conosciute e veramente molto brave, ma dopo tanto impegno e lavoro, ho imparato con il sorriso a giocare con il palco e a condividere la gioia della danza e forse proprio questo mi ha fatto vincere sulle altre concorrenti”.
Un’edizione speciale dei vini Bursôn e Rambëla sarà dedicata all’evento di solidarietà Romagna-Giappone, ideato da Toshiyuki Takanami, titolare della catena giapponese di ristoranti italiani Quals a Jōetsu, a favore del Comune di San Severino Marche colpito dal terremoto del 2016.
L’evento si è svolto a maggio di quest’anno a Bagnacavallo, in provincia di Ravenna, alla presenza del primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, e del collega di Bagnacavallo, Eleonora Proni. L'edizione di quest'anno aveva visto protagonisti cuochi italiani e giapponesi in una sfida a tavola durante una cena, che era servita a raccogliere e donare al Comune fondi poi destinati al progetto di costruzione di una scuola provvisoria.
L’imprenditore Toshiyuki Takanami sta lavorando all’iniziativa insieme all’enologo del Consorzio “Il Bagnacavallo”, Sergio Ragazzini, il quale ha presentato l’edizione speciale dei vini che saranno prodotti dall’azienda agricola Randi.
L’edizione speciale di Bursôn e Rambëla sarà commercializzata esclusivamente in Giappone, dove a partire dall’etichetta si continuerà a promuovere l’immagine di Bagnacavallo e della caratteristica Piazza Nuova. Toshiyuki Takanami è molto legato a Bagnacavallo e al suo edificio simbolo, tanto da aver realizzato in Giappone Piazza Nuova Shimo Monzen.
Salirà sul palco del prestigioso teatro comunale Feronia la rassegna “Sibillini live, percorsi culturali per la ricostruzione”, ovvero un mese di musica e teatro nei luoghi più colpiti dal sisma: San Severino Marche, appunto, ma anche Camerino, San Ginesio, Ripe San Ginesio, Roccafluvione, Amandola, Pieve Torina, Fiastra e Arquata del Tronto.
Il festival itinerante, organizzato da Arci Marche in collaborazione con Comuni, associazioni e artisti locali e nazionali e sotto la direzione artistica di Musicamdo, farà tappa a San Severino Marche sabato 4 novembre, inizio dello spettacolo alle ore 21, e vedrà protagonista Ginevra di Marco, una delle voci femminili italiane più belle e amate, massima esponente della world music e nuovo folk italiano, ex voce femminile del Consorzio Suonatori Indipendenti (C.S.I.).
Il suo contributo per Sibillini Live è nel nome della grande cantante argentina Mercedes Sosa, e nel suo live ripercorrerà i più importanti momenti della carriera de “la Negra” cantando le più belle canzoni da lei interpretate. Lo spettacolo è stato pensato, arrangiato e prodotto con Francesco Magnelli e Andrea Salvadori. Da qui nasce il nuovo album “La Rubia canta La Negra” vincitrice della Targa Tenco 2017.
Un concerto fortemente simbolico che vuole infondere, attraverso le canzoni della Sosa, un po’ di quel vento di speranza che lei ha saputo spandere su tutta la Terra. L’ingresso è gratuito (info e prenotazioni tel. 0733/638414).
Ginevra Di Marco, nata a Firenze nel 1970, nel 1993 partecipa come ospite in “Ko de mondo”, primo disco dei Csi. Le sue qualità vocali la fanno subito notare, e già dal seguente disco “In quiete”, registrato dal vivo, la si può considerare prima voce al fianco di Giovanni Lindo Ferretti, cantante del gruppo. Con il Consorzio Suonatori Indipendenti resterà per i dieci anni successivi.
Dal 1999 inizia una parallela carriera solista con la collaborazione di Francesco Magnelli, altro componente dei CSI. Sempre nel 1999 esordisce da solista con l’album “Trama tenue”, con il quale vince la Targa Tenco e il Premio Ciampi come miglior disco di esordio. Collabora inoltre con Max Gazzè e Cristiano Godano dei Marlene Kuntz. Nel 2004, assieme a Magnelli, lascia i Pgr per seguire altre direzioni. Si arriva così a “Disincanto”. Nei due anni successivi Ginevra si dedica quasi esclusivamente alla grande esperienza musicale e di vita intrapresa con lo spettacolo Stazioni Lunari. Da qui inizia il suo nuovo grande viaggio: quello che parte dalla tradizione della sua Toscana per allargarsi ai canti popolari del Mediterraneo.
Arriva così a registrare “Stazioni Lunari” prende terra a Puerto Libre, uscito nel novembre 2006. Nello stesso solco si inserisce “Donna Ginevra” (2009). Il disco vince la Targa Tenco per la migliore interpretazione. Negli ultimi anni Ginevra continua ad incrociare volti, suoni, memorie, e fa suoi canti in lingue diverse, si confronta con artisti del panorama nazionale e internazionale in uno scambio musicale e umano. Nel 2016 riceve il Premio Maria Carta. L’ultimo progetto è il disco dedicato a Mercedes Sosa, la più grande cantora dell’America Latina e simbolo della lotta per i diritti civili in Argentina.
Tanta paura ma per fortuna solo contusioni per il card. Edoardo Menichelli, finito fuori strada ieri sera con la sua Panda, mentre rientrava a casa a Serripola di San Severino Marche.
L'ex arcivescovo di Ancona è andato a sbattere contro un guard-rail e la sua auto si e' ribaltata. Soccorso dai carabinieri e da un'ambulanza del 118, è stato medicato nell'ospedale di San Severino e subito dimesso. Il primo agosto scorso, Menichelli, che ha lasciato la guida della Diocesi di Ancona ad ottobre per limiti di età, era rimasto coinvolto in un altro incidente stradale lungo la Statale 361 San Severino-Macerata. La sua Nissan Qashqai, condotta in quel caso dall'autista, un 78enne, era uscita di strada all'altezza di Treia, dopo aver incrociato una vettura con i fari abbaglianti accesi. La Nissan si era ribaltata, ma Menichelli e l'autista erano rimasti illesi, e avevano rifiutato di andare in ospedale.
(Fonte Ansa)
Domenica 5 novembre, alle ore 16.30, si apre ufficialmente il nuovo anno accademico dell’Uteam, l’Università della Terza Età dell’Alto Maceratese di San Severino Marche. Dopo il saluto del presidente, Adriano Vissani, è previsto l’intervento del rettore, Giammario Borri; a seguire, la presentazione dei corsi a cura della direttrice, Anna Vissani. Infine spazio a “La vena umoristica” di Ennio Monachesi, già ispettore del Miur, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. La cerimonia è aperta a tutti, non solo agli iscritti dell’Uteam.
I corsi Uteam, oltre trenta, inizieranno lunedì 6 novembre con un fitto calendario di lezioni, attività e incontri con docenti ed esperti di molteplici settori. Si va dalle tradizionali lezioni di Storia dell’arte e Letteratura italiana fino alla Cinematografia, all’Economia o agli interessanti Incontri enigmistici dedicati a rebus, cruciverba, sciarade e così via. Tutto per tenere “allenata” la mente e alimentare il “sapere”. Ci saranno poi moltissime attività per mantenere in forma anche il corpo: dall’aquagym all’aquafitness presso la piscina BluGallery, dallo yoga al ballo di gruppo, dalla psicomotricità alla postural pilates, alla difesa personale. Saranno poi proposti il progetto teatro, il canto corale, il laboratorio di cucina, quello del taglio e cucito, della maglieria o del ricamo, i corsi di inglese, spagnolo e informatica.
Nel corso dell’anno accademico saranno infine proposti anche eventi collaterali come la “Settimana culturale” e diversi viaggi di istruzione, visite a città d’arte, soggiorni, saggi, rappresentazioni teatrali, esibizioni del Coro e altro. La sede dell’Uteam, in via Salimbeni, è aperta nel pomeriggio dalle 15,30 alle 18,30. Per informazioni o iscrizioni telefonare allo 0733.634235.
Il film candidato a tre premi Oscar “Jackie”, pellicola incentrata sulla vita della first lady Jacqueline Kennedy, interpretata da Natalie Portman, sarà la seconda proposta della nuova rassegna cinematografica che i Teatri di Sanseverino presentano, d’intesa con la direzione del cinema San Paolo, agli abbonati della stagione 2017/2018 all’Italia.
“Jackie” verrà presentato giovedì 2 novembre alle ore 21, con replica della proiezione venerdì 3 novembre.
Sono passati cinque giorni dalla morte di John Kennedy e un giornalista di Life bussa alla porta di Jackie per chiederle il resoconto, una relazione particolareggiata dei fatti di Dallas. Confidenza dopo confidenza, Jackie ristabilirà la verità e stabilirà la “sua” storia attraverso le domande, una favola che il suo interlocutore redige e Jackie rilegge, rettifica, manipola, perfeziona per dire al mondo di Camelot, della dama e del cavaliere che fecero l’impresa e la storia fino al declino della loro buona stella.
Jackie si pone tra verità e favola e parla in una giornata d’autunno, dopo l'assassinio del marito e prima del suo ritiro dalla scena pubblica.
Il film, con una perfetta ricostruzione degli ambienti e dei costumi, svela l’identità personale di Jackie dietro quella fittizia dell’immagine pubblica, lungo i corridoi e le stanze della Casa Bianca, sotto la seta e i tailleurs, di fronte ai manichini inarticolati vestiti da Chanel. E nella silhouette di un manichino, che la protagonista osserva nelle vetrine di una boutique, batte il cuore di un ritratto inflessibile. Il gesto espressivo di Jackie sviluppa uno stile personale e costituisce un’immagine pubblica, una condotta verbale e non verbale fatta di gesti, acconciature, abiti, gioielli e attitudini. Straordinaria l’alternanza di riprese d’epoca vere e finzione cinematografica.
“Abbiamo scelto questo film – spiega Francesco Rapaccioni, direttore artistico dei Teatri di Sanseverino – perché la storia d’amore e di potere politico e sociale di Jackie e John Kennedy è una di quelle che si ricordano per antonomasia a proposito sia dell’amore sia della politica e non poteva mancare in una stagione teatrale che punta sui legami e sui sentimenti”.
La rassegna di cinema proporrà poi il celebre funerale, “Famiglia all’improvviso” (mercoledì 8 e giovedì 9 novembre), una divertente vicenda familiare: un ragazzone alle prese con una inattesa paternità. A seguire Toni Servillo, in “Lasciati andare” (giovedì 16 e venerdì 17 novembre), uno psichiatra che si trova a gestire il “rinnovamento” del suo fisico per compiacere la moglie. Particolarmente interessante il film di giovedì 23 e venerdì 24 novembre: Sergio Castellitto e Margherita Buy sono i protagonisti di “Piccoli crimini coniugali”. Giovedì 30 novembre e venerdì 1 dicembre sarà presentato “La tenerezza”, il nuovo film di Gianni Amelio, poi giovedì 7 e venerdì 8 dicembre “Tutto quello che vuoi”, storia di un ragazzino che deve occuparsi di un anziano. A chiudere la rassegna “Il medico di campagna” (mercoledì 13 e giovedì 14 dicembre).
La città di San Severino Marche e quella di Crescentino, realtà del Vercellese nota per la produzione di riso di alta qualità, sono tornate a rinsaldare l’amicizia nata in piena emergenza terremoto. Nei giorni scorsi il primo cittadino di Crescentino, Fabrizio Greppi, ha consegnato al dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi” di San Severino Marche, Sandro Luciani, alcuni personal computer e una modernissima lavagna Lim per gli studenti settempedani.
Alla cerimonia di consegna erano presenti anche l’assessore comunale alla Cultura, Vanna Bianconi, e la presidente del Comitato della Croce Rossa Italiana di San Severino Marche, Elena Amici, che ha reso possibile la realizzazione dell’iniziativa.
Già in passato la comunità di Crescentino aveva fatto giungere agli alunni del Comprensivo importanti aiuti in denaro. Molti volontari della Croce Rossa del paese piemontese hanno prestato servizio di soccorso alla popolazione settempedana colpita dal sisma nell’ottobre dello scorso anno.
Dopo la consegna del materiale informatico il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha indirizzato al collega Fabrizio Greppi una lettera di ringraziamenti auspicando altre iniziative future che possano in qualche modo avvicinare le due comunità.
Ha preso il via Giovedì 26 Ottobre il progetto di educazione musicale “La banda siamo noi” rivolto agli studenti della scuola primaria “A. Luzio” e dell’indirizzo musicale delle scuole medie di San Severino Marche. Un progetto finanziato totalmente dal Corpo filarmonico “F. Adriani” della città, anche grazie ad una donazione arrivata nel periodo del sisma da un generoso gruppo di giovani parmensi, i FANDER.
L’intento è quello di promuovere la musica a scuola come prezioso strumento artistico per la formazione culturale dei giovani, mettendo in sinergia due realtà musicali settempedane: la banda cittadina e l’indirizzo musicale dell’istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi”. Il percorso, che si svolgerà durante l’anno scolastico, mira all’educazione musicale dei bambini stimolando le loro competenze ed avvicinandoli, con un approccio globale, al mondo della musica. L’iniziativa ha anche un importante ruolo nel prevenire l’abbandono dello studio della musica, e dello strumento, che spesso coinvolge gli studenti dell’indirizzo musicale in uscita dalle scuole medie.
"L’idea è nata durante le riunioni del nostro Consiglio direttivo come modo per aiutare a risollevare morale e crescita culturale della nostra amata città dopo l’esperienza del sisma, - spiega il presidente della banda “Adriani” Stefano Leonesi - ma è cresciuta grazie al lavoro dei giovani maestri della nostra scuola di musica, Riccardo Brandi, Mariaconcetta Losurdo, Giorgiana Isac Brindusa, ed alla chiamata di Claudia Antonelli e Celeste Carboni, due esperte in educazione musicale le quali, essendo anche loro settempedane, hanno accolto con grande entusiasmo la proposta aiutandoci nell’organizzazione. Devo anche ringraziare il preside Sandro Luciani e tutti i docenti di musica e strumento del “Tacchi Venturi” che ci hanno agevolato, con i loro pareri e suggerimenti, a migliorare il progetto fino a renderlo immediatamente operativo, manifestando coinvolgimento e riconoscenza".
Le lezioni che coinvolgono ben quattordici classi, dalle terze alle quinte dei plessi “Luzio” e “Cesolo”, si effettueranno in orario scolastico con sette incontri per ciascuna classe che serviranno anche a preparare gli alunni agli spettacoli finali. La prima esibizione in pubblico infatti è prevista per il mese di dicembre.
Agli eventi conclusivi, per promuovere la sinergia tra le realtà musicali della città, i bambini verranno accompagnati durante lo spettacolo dai musicisti dell’indirizzo musicale dell’istituto “Tacchi Venturi” e dal corpo bandistico “Adriani”. Saranno occasioni per far familiarizzare le giovani leve musicali con il corpo filarmonico “Adriani” e incentivarle a farne parte, per sottolineare così insieme i momenti istituzionali e musicali più rappresentativi della città. Perché, in fondo, come recita il titolo del progetto: “La banda siamo noi”.
Sinergia positiva per il triathlon dell’alto maceratese. Un binomio, quello tra Olimpia Camerino e Blugallery San Severino, che ha portato ad una lunga serie di risultati positivi.
A partire dall’impressionante Alberto Cambio, salito alla ribalta della cronaca per aver partecipato, portando a termine la prova, al Deca Iron Man in Svizzera, con il tempo di 246 ore e 10 minuti! Qualche settimana prima, per prepararsi adeguatamente, insieme a Fabio Flauti, si era impegnato in un doppio Iron Man, classificandosi 17° (49° Flauti) su un lotto di atleti provenienti da tutto il mondo. Il capitano Andrea Palmieri, nonostante siano ormai 25 anni che gareggia, continua ad ottenere risultati di rilievo: 7 primi posti di categoria in altrettanti Triathlon olimpici e sprint, e bronzo di categoria ai Campionati italiani. Alberto Cerqueti, da parte sua, ha ottenuto 2 podi di categoria in due gare sprint. Fra i volti nuovi, nell’Iron Man, ricordiamo i due atleti dell’Olimpia: Daniele Cruciani, che ha terminato la gara di Venezia in 11ore e 26’ e Daniele Pierucci, che ha concluso quella di Cervia in 10 ore e 33’. Da incorniciare, passando al settore femminile, l’incredibile impresa di Laura Strappaveccia che, dopo anni di allenamenti e sacrifici, è riuscita a qualificarsi per il mondiale Iron Man di Kona, alle HAWAII.
Una meta che per molti è l’obiettivo di un’intera vita. La triathleta, dopo essere riuscita a qualificarsi grazie al 2° posto ottenuto in Austria in 10 ore e 29 minuti, ad inizio ottobre è volata nello stato americano da sogno, chiudendo una delle gare più dure al mondo, in 11h e 20’. Il vero successo dell’Olimpia Camerino è il continuare a far praticare uno sport che è un’autentica filosofia di vita ad un numero sempre crescente di atleti, 35 nella stagione in corso, allenati dal tecnico dello staff del Blugallery Team Matteo Casoni, anche grazie alla collaborazione di un’altra società del territorio, il Blugallery Team di San Severino, che ospita nel proprio impianto gli allenamenti di parecchi atleti “olimpiani”. Ed ora si guarda avanti, ad un’altra stagione che i tecnici sia augurano sia piena di successi.
La Settempeda rallenta nel percorso di crescita cadendo sul campo dell’Elfa. Quello di Tolentino era un match visto come una sorta di test per capire la consistenza dei biancorossi e constatare la maturità raggiunta dalla squadra. Le cose in effetti non sono andate bene e come speravano i biancorossi, che devono rallentare l’avvicinamento al vertice e prendere atto che nessuno regala nulla e che ogni sfida nasconde insidie.
I 90’ del “Ciommei” hanno confermato questo e la Settempeda non è stata all’altezza, specie nella prima parte della partita e nel finale. Un approccio non dei migliori, qualche carenza caratteriale e alcuni tentennamenti difensivi hanno reso complicate le cose, poi finite male per i settempedani. E’ vero che le occasioni da gol non sono mancate e non sono state neanche poche, ma altrettanto si può dire delle imprecisioni al tiro che hanno limitato i biancorossi, i quali hanno trovato la via del gol solo su calcio piazzato. L’Elfa ha meritato a conti fatti il successo trovando la partita giusta nel momento del bisogno.
I tolentinati dopo tre ko di fila dovevano reagire e l’hanno fatto facendo un’ottima partita. Il successo può essere definito di squadra con il gruppo che ha trovato coesione e unità di intenti per tornare a far punti. Grinta, voglia, intensità, compattezza, agonismo. Questi i punti di forza mostrati dai ragazzi di Maccaroni che hanno anche saputo mixare questo con le qualità di alcuni singoli. Nel complesso gara piacevole, combattuta, incerta e con continui ribaltamenti di fronte. Poi all’altezza della mezzora della ripresa l’Elfa ha trovato l’uno/due decisivo in appena 4 minuti. La Settempeda da lunedì dovrà far tesoro di questa battuta d’arresto e considerarla come lezione salutare in vista del prosieguo del campionato che per sabato prossimo propone la sfida interna contro la Sefrense.
La cronaca
E' un classico quello che va in scena al “Ciommei” tra Elfa e Settempeda. Gara che vede i locali alla disperata ricerca di una ripartenza dopo tre sconfitte di seguito; gli ospiti vogliono conferme sul periodo positivo che li ha spinti fino al secondo posto e vicini alla vetta. I biancorossi per 10/11 sono gli stessi del turno precedente con unica eccezione in difesa dove Elisei sostituisce l’acciaccato Paciaroni. I tolentinati hanno alcune assenze di rilievo, ma recuperano anche elementi importanti. L’Elfa parte a tutta usando aggressività e ritmo altissimo. La Settempeda è sorpresa e mostra un approccio dimesso. L’avvio convincente dei locali trova il massimo picco nel gol che sblocca il risultato. Al minuto 8 sul primo corner del match lo schema riesce alla perfezione con Matteo Rossini che trova liberissimo Simone Meschini al limite. Destro di prima intenzione che passa fra un nugolo di gambe e arriva in porta dove Sorichetti, probabilmente coperto, ha una incertezza fatale che gli impedisce la presa con il pallone che gli scivola in porta. 1-0. I primi venti minuti sono di marca locale, poi però la Settempeda si sveglia e cresce. Al 17’ Fiecconi calcia dalla distanza chiamando Cantenne alla deviazione in tuffo. Ancora Fiecconi al 26’ da centro area scaglia un rasoterra che, deviato, sfiora il palo. Subito dopo è Francucci a calciare da buona posizione, ma il destro è solo potente e finisce sul fondo. Alla mezzora Riccardo Meschini si accentra da sinistra e calcia a giro. Cantenne vola e smanaccia in corner. Fra tanto biancorosso c’è un break di Lanciotti che si invola in area, ma Sorichetti è pronto ad uscire tra i piedi del centravanti avversario abbrancando la sfera. Finale di tempo frizzante. Gianfelici viene servito in piena area e prova a calciare al volo colpendo però male. Al 44’ l’Elfa costruisce una grande chance. Pallone da destra che arriva davanti alla porta dove Michele Rossini liberissimo non trova la coordinazione giusta per appoggiare in porta da pochi passi sbagliando l’impatto decisivo. Nel recupero proteste biancorosse e probabilmente giustificate per un rigore non concesso che ci poteva stare. Lancio verso sinistra che cade in area verso Vichi che di istinto ferma la sfera con il braccio destro evitando così che la palla vada ad un avversario lanciato in porta. Polizzi, forse coperto, non interviene e fa giocare.
Ci si aspetta una ripresa palpitante e in effetti sarà così. Le squadre ricominciano con lo stesso ardore dei primi 45’. Al 3’ Francucci sfonda a sinistra per poi calciare in corsa. Rasoterra respinto con il piede da Cantenne. L’ottimo Cantenne si ripete allo stesso modo qualche secondo dopo su Riccardo Meschini. Al 6’ Danny Vitturini stacca nel mucchio e colpisce di testa cogliendo la traversa. Il pari della Settempeda giunge al minuto 8. Punizione dal limite(stavolta le proteste sono dei locali per il fallo assegnato e per l’esecuzione direttamente in porta con il dubbio se fosse indiretta o meno) che Fiecconi calcia al meglio trovando una “perla” con l’interno destro che scavalca la barriera e si infila sotto l’incrocio. E’ un 1-1 meritato quello colto dai biancorossi che però da qui in avanti calano di intensità e di attenzione, mentre i locali crescono e guadagnano campo diventando pericolosi. Come al 21’ quando Matteo Rossini calcia di prima intenzione su appoggio di Lanciotti timbrando il palo alla destra di Sorichetti. Al 23’ Lanciotti fa a sportellate in area con i difensori con la palla che arriva a Michele Rossini che tira in con potenza. Sorichetti blocca in due tempi. Qualche istante prima si erano resi insidiosi Riccardo Meschini e Gianfelici. Il primo con un bel diagonale aveva costretto Cantenne al tuffo per spingere in angolo; il secondo in mischia con una rovesciata trovava il modo di mandare il pallone verso la porta vuota con Eleonori che di testa interveniva sulla linea. Poco oltre la mezzora l’Elfa trovava il break decisivo con il quale chiudeva i giochi. Al 33’ Lanciotti difendeva molto bene palla e facendo perno su Latini penetrava in area dove il difensore lo strattonava mettendolo giù. Rigore netto che Matteo Rossini trasforma spiazzando Sorichetti. 2-1. Passano appena 4’ che i locali fanno tris. Punizione che spiove davanti alla porta dove Lanciotti è svelto ad anticipare tutti toccando al volo di precisione nell’angolino basso. 3-1. Match in cassaforte per l’Elfa che controlla bene e con tranquillità fino al 95’ con la Settempedache non può cambiare il destino dell’incontro già scritto a parte un guizzo di Riccardo Meschini che gira di testa trovando il piede di Cantenne.
ELFA – SETTEMPEDA 3-1
MARCATORI: pt 8’ Meschini Simone, st 8’ Fiecconi, 33’ Rossini Matteo su rig., 37’ Lanciotti
ELFA TOLENTINO: Cantenne, Vichi, Salvucci, Vittorini Danny, Vittorini Diego, Eleonori, Rossini Michele, Meschini(35’st Buresta), Lanciotti(39’st Boukal), Rossini Matteo(48’st Battellini), Romagnoli(41’st Pizzo). A disp. Gasparri, Bentivogli, Ruggeri. All. Maccaroni
SETTEMPEDA: Sorichetti, Elisei(25’st Ciccotti), Latini, Selita(41’st Bonifazi), Meschini, Mulinari, Rocci, Rossi(38’st Dialuce), Francucci, Fiecconi, Gianfelici(34’st Giorgi). A disp. Giovagnini, Paciaroni, Bernabei. All. Ruggeri
ARBITRO: Polizzi di Macerata
NOTE: spettatori 100 circa. Ammoniti: Vittorini Danny, Eleonori, Boukal, Latini, Selita. Angoli: 8-9. Recupero: pt 2’, st 5’.
Ad un anno dal sisma che ha sconvolto il maceratese, San Severino Marche è il primo comune della regione ad essere completamente libero dalle macerie. Ne sono state rimosse 22mila tonnellate e si stanno ultimando le operazioni di rimozione degli scarti degli edifici demoliti.
"San Severino - sottolinea l'assessore Angelo Sciapichetti - è stato un comune modello per la gestione delle macerie: uno dei pochi ad aver redatto il Piano macerie e il cronoprogramma richiesti dalla Regione, e ad aver perfettamente rispettato i tempi". I siti gestiti e ripuliti sono stati 34, con 4.504 kg di amianto raccolto e trattato in modo differenziato. In tutta la regione ad oggi sono state rimosse 200mila tonnellate di macerie, 90mila solo ad Arquata del Tronto, epicentro del sisma. (Ansa)