La Rhütten di coach Alberto Sparapassi si ripete a distanza di un girone, battendo la Sacrata Porto Potenza con un largo margine (74-47) che rimpingua lo score del match d’andata che vide i biancorossi settempedani espugnare il Palaprincipi con 22 punti di margine.
Esito del confronto mai in discussione al palasport Ciarapica, con i padroni di casa subito avanti, a chiudere il primo quarto sul +14: 25-11. A metà gara lo score è inequivocabile: 42-27. Nella terza frazione capitan Cruciani e soci rimpinguano: 64-42, con i rivieraschi che non riescono a reagire.
Nel quarto conclusivo si realizza poco (10-5), ma Sparapassi approfitta del solco a proprio vantaggio per concedere spazio anche ai più giovani dei biancorossi, che non lo deludono. Di nuovo sul parquet anche Della Rocca, completamente recuperato dopo un intervento al ginocchio. Finisce in gloria per il gigante Tortolini, top-scorer con 21 punti conditi da due tiri pesanti, ed il resto della truppa che venerdì 25 gennaio, in anticipo, sfideranno in trasferta la quotata Civitanova terza in classifica. Per l’intanto il quinto posto in graduatoria soddisfa i settempedani.
RHÜTTEN: Rucoli, Severini 13 (1 tiro da 3 punti), Massaccesi 9 (1 t. da 3p.), Cruciani 7, Tortolini 21 (2 t. da 3p.), Foglia 2, Giuliani 2, Fucili 9, Potenza 10, Callea 2, Della Rocca, Ortenzi.
All. Sparapassi
PORTO POTENZA: Palombini, Emiliani 2, Filo 15, Bovari 11, Angelici 12, Salvatelli, Raccosta, Cervellini 3, Pompozzi, Margaretini 2, Spinozzi 2. All. Ramini Note: parziali: 25-11, 17-16, 22-15, 10-5; progressivi: 25-11, 42-27, 64-42, 74-47; nessun uscito per 5 falli.
Salgono a sette anche le vittorie in trasferta (come quelle in casa) per la Settempeda che passa sul campo del Caldarola consolidando il primato in classifica e, in attesa della risposta dell’Elfa (domenica a Sefro), porta il vantaggio a sette punti e con una gara da recuperare.
Finisce in maniera dolce una trasferta insidiosa al cospetto di un avversario temuto e che, malgrado i tanti punti che dividono le due squadre, era da prendere con le molle. Il bottino pieno è l’obiettivo che i biancorossi volevano cogliere e alla fine l’hanno raggiunto, ma per farlo hanno dovuto sudare e lottare.
Cinismo, praticità, capacità di soffrire, tanta pazienza: queste le armi di una squadra forte e la Settempeda oggi le ha usate e gettate dentro un match combattuto e per lunghi tratti equilibrato. Alla resa dei conti è un successo meritato per gli ospiti soprattutto per l’autorità e la personalità mostrate nel secondo tempo, ma un pari ci sarebbe potuto stare viste anche le occasioni create e la gara tutta grinta fatta dal Caldarola che è apparso organizzato, quadrato e coriaceo tanto da tornare a casa con l’onore delle armi.
Il risultato, dopo 75’ in cui lo zero a zero aveva resistito, è stato deciso da un episodio nel quale i biancorossi hanno evidenziato la grande abilità nello sfruttare queste situazioni. Ecco arrivare tre punti importanti per la formazione di Ruggeri che, seppur non in una versione brillantissima come ci si è abituati a vederla, ha saputo adattarsi trovando le risorse giuste e necessarie per vincere ugualmente un match che può segnare, soprattutto psicologicamente, in positivo il cammino verso il traguardo finale. Ci sentiamo, infine, di elogiare la prova dei due portieri, Sorichetti e Frascarelli, a nostro avviso i migliori in campo a testimonianza di come la gara abbia fornito tante occasioni da rete.
LA CRONACA – Prima trasferta del girone di ritorno per la capolista Settempeda che va a far visita al Caldarola. Per proseguire la marcia in vetta, mister Ruggeri propone l’undici tipo (4-3-3), mentre dall’altra parte Fabio Fede sceglie un 4-4-1-1 (Bevilacqua terzino destro, Federico Fede in mediana, Verrazzo dietro la prima punta).
L’inizio del Caldarola è all’arma bianca e la grande aggressività dei giocatori in maglia blu sorprende i quotati rivali. Dopo appena 24” si sviluppa una azione che fa arrivare palla sui piedi di Giulio Fede. Dribbling su Del Medico e sinistro rasoterra che Sorichetti respinge. Passa davvero poco e arriva un’azione analoga. Morico sguscia fra i difensori e va al tiro trovando una nuova respinta del capitano ospite. Al 4’ la Settempeda dà il primo segnale di sé. Pallone da destra a sinistra in area con Fiecconi che calcia in corsa mettendo il diagonale largo. Il ritmo frenetico dei primi minuti scende e per un po’ le squadre rifiatano. Al 24’ la chance più grande per sbloccare il punteggio capita ai biancorossi. Palla verso destra dove Mancini buca il controllo. Fiecconi conquista la sfera e avanza per poi concludere di potenza.
Frascarelli, ben appostato sul primo palo, dice di no. Il pallone torna sui piedi di Fiecconi che dribbla Galassi il quale, in ritardo, lo stende. Fallo evidente per tutti compreso l’arbitro che assegna il rigore. Dopo un breve conciliabolo fra alcuni giocatori biancorossi, tocca allo stesso Fiecconi presentarsi sul dischetto. Rincorsa e destro rasoterra con Frascarelli spiazzato, ma la palla è colpita male e il tiro si spegne sul fondo. Nulla di fatto e si resta sulla parità, risultato con il quale le due formazioni rientreranno negli spogliatoi. La partenza della ripresa è a tinte biancorosse. Punizione da destra con palla a spiovere che Gianfelici va a colpire di testa trovando la pronta risposta di Frascarelli che con la punta delle dita alza sopra la traversa. Al 12’ Rocci va in pressione su Mancini che si lascia anticipare. Rocci sterza e parte verso la porta. Rasoterra da fondo campo che Frascarelli ribatte e il portiere locale fa lo stesso sul successivo tentativo dello stesso biancorosso. Il Caldarola torna a proporsi in avanti. Morico batte una punizione molto insidiosa con traiettoria forte e tesa che scende verso l’angolino basso di sinistra dove Sorichetti arriva in tuffo in presa sicura. Poco dopo su un pallone che rimbalza a centrocampo Massi ha un’esitazione fatale che gli fa perdere il tempo dell’intervento cosa che permette a Morico di involarsi verso l’area. Sinistro in corsa da dentro i sedici metri con Sorichetti che di piede gli dice di no. Al 24’ punizione per i locali. Vanno a saltare in area Bevilacqua e Selita con quest’ultimo che tocca per ultimo. La deviazione diventa un tiro perché va in porta con Sorichetti che di puro istinto para in tuffo compiendo una autentica prodezza. Capovolgimento di fronte che vede Fiecconi pennellare un assist d’oro per Gianfelici che appare tutto solo a centro area. Girata di testa imprecisa e sul fondo. Al 29’ si decide il match. Selita arriva per primo su di un pallone vagante a centrocampo e lo rilancia lungo. Marasca, entrato da 4 minuti, attacca la profondità inseguito da un paio di difensori. Frascarelli decide per l’uscita e va incontro alla sfera. Il portiere caldarolese è in anticipo su tutti e prova il rinvio colpendo, però, male la palla che, dopo una carambola su di un compagno, resta lì giocabile.
E’ Borioni a gettarsi sul pallone per calciare di prima intenzione con il piatto sinistro. Rasoterra preciso che si infila nella porta vuota e dà il vantaggio alla Settempeda. 0-1. I locali sono colpiti a freddo e stentano a reagire. Marasca, entrato davvero bene in campo, crea scompiglio con la sua velocità. Punizione dentro la lunetta dell’area dopo un fallo ai suoi danni che viene eseguita da Rocci che scarica un potentissimo destro che Frascarelli è reattivo nel deviare. Al 42’ Scocchi scatta in fascia sinistra e crossa. Marasca arriva in corsa e gira di testa trovando i riflessi di Frascarelli. L’azione ospite prosegue dalla parte opposta con Gianfelici che avanza e calcia dal vertice dell’area. Diagonale bellissimo che viene respinto dalla traversa. E’ l’ultima emozione del match che, dopo il recupero, si chiude con il successo della Settempeda che resta salda in testa, mentre il Caldarola conosce il quinto stop casalingo restando invischiata nella zona play out.
IL TABELLINO
CALDAROLA – SETTEMPEDA 0-1
MARCATORI: 74’ Borioni
CALDAROLA: Frascarelli, Bevilacqua, Mancini(63’ Cesari), Gabrielli(80’ Dalia), Parrini, Galassi(91’ Eustacchi), Lucaroni, Fede Federico, Morico, Verrazzo, Fede Giulio(85’ Panunti). A disp. Sbergami, Palossi, Bianchini.
All. Fede Fabio
SETTEMPEDA: Sorichetti, Del Medico, Scocchi, Selita, Massi, Galuppa, Gianfelici, Rossi, Borioni, Fiecconi (70’ Marasca), Rocci. A disp. Palazzetti, Latini, Bonifazi, Broglia, Biagetti, Fattori. All. Ruggeri
ARBITRO: Albanesi di Macerata
NOTE: spettatori 120 circa. Ammoniti: Fede Giulio, Borioni, Gabrielli, Bevilacqua, Rossi, Gianfelici, Selita.
Angoli: 6-5 per il Caldarola. Recupero: pt 1’, st 4’
Su segnalazione di un cittadino, facciamo luce su episodi d'inciviltà e incuria per l'ambiente che riguardano in questo caso la frazione di Granali nel comune di San Severino Marche.
Durante i mesi passati, presso il percorso della strada comunale che porta da Granali alla zona industriale di San Severino, sono stati effettuati scarichi illegali di ogni tipo.
Sono stati infatti gettati nel prato: rifiuti in plastica, taniche di vernice e persino lavatrici e frigoriferi.
Si spera che l'area venga presta ripulita e i tragressori, che sono trovati a gettare rifiuti in zone non consone, vengano multati.
In occasione della Giornata della Memoria, ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell’Olocausto, il Comune di San Severino Marche propone, in collaborazione con la sezione Anpi “cap. Salvatore Valerio”, l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea “Mario Morbiducci” di Macerata, l’associazione culturale “La Zattera” e l’Istituto comprensivo “Tacchi Venturi”, due incontri dedicati alle scuole e alla cittadinanza.
Sabato 26 gennaio, alle ore 11, nell’atrio dell’Istituto comprensivo si terrà un laboratorio di riflessione e attivazione di un percorso didattico a cura del prof. Paolo Coppari. L’incontro viene organizzato dalla scuola e dall’ Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea “Mario Morbiducci” di Macerata. Domenica 27 gennaio, alle ore 17, nella sede dell’associazione culturale “La Zattera”, lo storico e scrittore Matteo Petracci illustrerà invece la sua ricerca dal titolo: “Partisan, Partizan, Partisaanka. La Banda Mario, un esempio di accoglienza e integrazione”. L’incontro viene organizzato dalla sezione Anpi “cap. Salvatore Valerio”, dall’associazione culturale “La Zattera” e dal Comune di San Severino Marche.
L’Assemblea generale delle Nazioni Unite, nel 2005, ha stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell'Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.
L’apertura dei cancelli di Auschwitz mostrò al mondo intero non solo molti testimoni della tragedia, ma anche gli strumenti di tortura e di annientamento utilizzati in quel lager nazista. L’Italia ha formalmente istituito la giornata commemorativa, nello stesso giorno, alcuni anni prima della corrispondente risoluzione delle Nazioni Unite: essa ricorda le vittime dell’Olocausto, delle leggi razziali e coloro che hanno messo a rischio la propria vita per proteggere i perseguitati ebrei, nonché tutti i deportati militari e politici italiani nella Germania nazista.
I Teatri di Sanseverino propongono, come primo appuntamento del nuovo anno della rassegna “Altre Culture”, il diario di viaggio per immagini di Francesco Rapaccioni e Luciano Bonifazi dedicato alla Thailandia. L’incontro, dal titolo “Thailandia: natura, storia e spiritualità”, si terrà domani, domenica 20 gennaio, alle ore 17 al teatro Italia ad ingresso gratuito.
Sono 12.456 le persone residenti nel Comune di San Severino Marche. Le donne, in totale 6.456, prevalgono sugli uomini, che sono 6.000 esatti. Un migliaio gli stranieri residenti: esattamente sono 997 di cui 586 donne e 411 uomini.
Questa la situazione registrata, nei dodici mesi del 2018, dall’ufficio Anagrafe del Comune di San Severino Marche e che è stata fotografata nell’Annuario statistico. Complessivamente si registrano 77 nuovi nati e 148 morti con un saldo naturale negativo di 71 persone. All’Anagrafe comunale si sono iscritti, per trasferimento da altri Comuni italiani, 115 nuovi residenti e 67 per trasferimenti dall’estero che, insieme ai numeri di chi si è riscritto per altri motivi, fanno un totale di nuovi iscritti che si attesta sulle 197 unità. Si sono invece cancellati, per trasferimento all’estero 31 settempedani.
La situazione anagrafica riferita alla fine del 2018 registra 12.236 persone residenti in famiglia e 108 in convivenza per un numero di famiglie totali di 5.197 unità. Di queste 441 sono composte da almeno uno straniero, 9 sono invece le convivenze anagrafiche registrate e 4 le convivenze di fatto. Gli indici di vecchiaia e di invecchiamento continuano a risultare in aumento rispetto al passato.
Un capitolo a parte dell’Annuario statistico del Comune di San Severino Marche è dedicato alla popolazione straniera residente. La comunità più numerosa è quella albanese (306 residenti), seguita da quella romena (189 residenti). Al terzo posto la comunità indiana (91 residenti). Dietro le altre cittadinanze: Marocco (75), Ucraina e Senegal (39), Macedonia (30), Polonia (26).
Dopo la firma del protocollo d’intesa tra tutti gli attori protagonisti e la presentazione ufficiale dell’iniziativa, l’Unione Montana Potenza, Esino e Musone di San Severino Marche venerdì 25 gennaio darà l’avvio definitivo, con un’assemblea pubblica prevista per le ore 21 nella sala Aleandri del teatro Feronia, al nuovo Contratto di fiume del bacino idrografico dell’Alto Potenza. La cittadinanza è invitata a partecipare.
“Il Contratto di fiume – spiega il presidente dell’Unione, Matteo Cicconi - intende dare vita alla rigenerazione ambientale del bacino idrografico che fa riferimento a un territorio di oltre 400 chilometri quadrati. L’alta valle del Potenza è qualificata dalla presenza di ben quattro siti Natura 2000 e di due zone speciali di conservazione”.
Tra i Comuni interessati al nuovo Contratto di fiume figurano quelli di Castelraimondo, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Muccia, Pioraco, San Severino Marche, Sefro e Treia ma anche enti come la Riserva naturale regionale del monte San Vicino e del monte Canfaito, il Consorzio di Bonifica, la Regione Marche, le Province di Macerata e Ancona, le associazioni ambientaliste. Tra le finalità del contratto, ovviamente, ci sono anche il rilancio turistico e ambientale del territorio.
Grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, a nome dell’intera Giunta comunale, alla notizia dell’attivazione, a partire dal nuovo anno scolastico, dell’indirizzo di studi “Servizi per la sanità e l’assistenza sociale” presso l’Istituto Professionale “Ercole Rosa”.
Dalla stessa Giunta settempedana, e successivamente dall’intero Consiglio comunale, nel settembre 2017 era stata inoltra alla Provincia la richiesta di attivazione del corso. Nella stessa erano state fatte presenti le difficoltà, per i giovani residenti in diversi Comuni dell’entroterra maceratese, di raggiungere la sede di un analogo indirizzo di studi.
Alla proposta di aprire il nuovo indirizzo a San Severino Marche si erano quindi associati i sindaci di diversi Comuni comprendendo le difficoltà, per tanti ragazzi, di spostarsi agevolmente per recarsi a lezione. Una situazione, questa, più volte ribadita in diverse sedi anche dal consigliere provinciale, Tarcisio Antognozzi, nella sua duplice veste anche di assessore al Comune di San Severino marche.
“L’esigenza del corso - sottolinea il primo cittadino settempedano Piermattei - è nata dalla necessità di offrire, anche a seguito del terremoto, nuovi percorsi formativi e sbocchi professionali nel campo sociale, soprattutto alla parte femminile degli studenti che vivono nel nostro ambito territoriale”.
L’indirizzo “Servizi per la sanità e l’assistenza sociale”, forma una figura professionale, riconosciuta a livello nazionale e regionale, che esercita attività assistenziali di base in ambito sociale e sanitario in numerose strutture, quali cooperative ed enti che erogano servizi sociali, socio-sanitari, assistenziali ed educativi, rivolti ad anziani, disabili, minori, soggetti che necessitano di assistenza e che hanno bisogno di personale adeguatamente preparato per promuoverne la salute e il benessere bio - psico sociale.
Tra le materie del scorso figurano: Scienze umane e sociali, Metodologie Operative, Igiene e Cultura Medico Sanitaria, Psicologia Generale ed Applicata, Diritto, Economia e Tecnica amministrativa del settore socio-sanitario. Al termine degli studi, della durata di cinque anni, il diplomato consegue un diploma spendibile nel mondo del lavoro ma può anche accedere a tutte le facoltà universitarie, in particolare Scienze infermieristiche, Ostetricia, Medicina, Tecnico della riabilitazione, Scienze della formazione primaria, Scienze dell'educazione, Psicologia, Sociologia, Servizi sociali.
Ritorno alla normalità, dopo le scosse di terremoto dell’ottobre 2016, per un’altra famiglia settempedana che si è vista recapitare la revoca dell’Ordinanza di inagibilità della propria casa emessa, a seguito del sisma, dal sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei.
Lo stesso primo cittadino ha dichiarato di nuovo agibile l’edificio che ospita un’abitazione e due pertinenze, sito in località Granali, dopo la fine dei lavori su progetto firmato dal geom. Antonella Mercorelli.
Intensa settimana di appuntamenti per i Teatri di Sanseverino che chiudono la rassegna cinematografica, promossa in collaborazione con la direzione del cinema San Paolo, oggi (giovedì 17) e domani (venerdì 18 gennaio) presentando la pellicola “Loving Vincent”.
La serata, dedicata a Gianna Piantoni, storica dell’arte di origini settempedane, direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e curatrice della mostra su Van Gogh a Roma nel 1988, quando gli italiani scoprirono la pittura di Van Gogh e, per la prima volta, si misero in fila per visitare una mostra d’arte, presenterà il lungometraggio di Dorota Kobiela e Hugh Welchman con Robert Gulaczyk, Chris O’Dowd, Saoirse Ronan, Aidan Turner e Helen McCrory dedicato proprio allo straordinario pittore olandese.
Quando il cinema incontra l'arte l'esito non è mai banale ed è sempre un arricchimento. Soprattutto se, come accade in “Loving Vincent”, ogni singolo fotogramma del film è realizzato a mano. Ed è questo che fa del film un capolavoro assoluto: la tecnica strabiliante con cui è stato realizzato.
Un film prodotto con un tenace e minuzioso lavoro in cui più di 100 artisti, con una tecnica chiamata painting animation work station, hanno animato un thriller interamente costituito da pittura che coinvolge totalmente lo spettatore.
Vincent Van Gogh, l'artista più noto al mondo, pioniere dell'arte contemporanea e uomo tormentato, nel luglio 1890 si spara in un campo di grano nei pressi di Arles. Il giovane Armand Roulin, figlio del postino Roulin, unico amico di Vincent, non convinto del suicidio dell'artista, ripercorre le sue ultime settimane di vita incontrando le persone che, anche nei momenti più drammatici, gli sono state vicine.
Da Adeline, la padrona di casa del pittore, a pére Tanguy, fino al pescatore e al dottore Paul Gachet e la figlia, tutti rigorosamente ritratti a olio, restituendo vita all'immediato e riconoscibile stile di Van Gogh. La casa gialla, il campo di grano, i fiori azzurri, la stanza con la sedia, tutti realizzati con pennellate vivide, colori visionari e brillanti e quel movimento fluido tipico del tocco “vangogghiano”, si alternano al bianco e nero delle parti narrative.
I Teatri di Sanseverino propongono poi, sempre questa settimana, il musical con i più grandi successi degli anni Sessanta “Cuore Matto” che verrà presentato venerdì 18 e sabato 19 gennaio alle ore 9,30 al Feronia, in anteprima per le scuole, e poi sabato (19 gennaio) alle ore 20,45, sempre al Feronia ma per tutti con biglietto unico d’ ingresso a 15 euro (ridotto abbonati prelazione 10 euro). Domenica (20 gennaio), alle ore 17, al teatro Italia la rassegna “Altre Culture” presenta infine, ad ingresso gratuito, l’incontro dedicato alla Thailandia con un viaggio per immagini di Francesco Rapaccioni e Luciano Bonifazi
Una storia d'amore che ha commosso tutti. Nella mattinata di martedì 15 gennaio all'hospice di San Severino, Diego Turi (43enne di Tricase, in provincia di Lecce) e Annalisa Talpacci (40enne di Pioraco) hanno pronunciato il fatidico "sì" dopo quattro anni insieme.
Il primo incontro fu in Salento, quando Annalisa era in vacanza, e da allora non si sono più lasciati inseguendo il sogno di costruire una vita assieme e congolare a nozze.
Un sogno che sembrava essere andato in frantumi nel 2017, quando Diego scopre di essere gravemente malato e di avere davanti a sè poco tempo da vivere. Un grave colpo, che però non ha abbattuto la coppia. I due scelgono di vivere il loro amore a Seppio, frazione di Pioraco, e collaborare attivamente con la locale pro loco.
Durante la Vigilia di Natale del 2018, però, le condizioni di Diego precitano tanto da prendere la decisione di dichiararsi amore eterno in uno dei reparti dell'hospice di San Severino e coronare il sogno del matrinomio. Alla cerimonia, officiata da un funzionario comunale, hanno assistito soltanto i parenti più stretti. Poche ore dopo il sì, il cuore di Diego ha smesso di lottare.
Incidente con la moto da cross avvenuto lungo la strada che conduce a Castelraimondo, dietro al cementificio ex Sacci.
Un uomo in sella al suo motociclo è caduto per cause da accertare riportando vari traumi. Sul posto è intervenuta l'eliambulanza, ed il motociclista è stato immediatamente trasportato all'ospedale Torrette in codice rosso.
A due anni circa dall’entusiasmante esperienza di “Thank you for the Music, il musical con le canzoni degli Abba”, torna a San Severino Marche il cast di Disordine, Oltre il Teatro per portare in scena un nuovo progetto: “Cuore Matto, il musical con i più grandi successi italiani degli anni '60”. Dopo tre sold out al teatro dell’Aquila di Fermo e al teatro Alaleona di Montegiorgio, sabato prossimo (19 gennaio) il cast sarà in scena, a partire dalle ore 20,45, al teatro comunale Feronia (ingresso unico 15 euro, ridotto per gli abbonati con prelazione sul proprio posto 10 euro 10). Lo spettacolo sarà presentato in anteprima alle scuole in una doppia rappresentazione riservata.
Trenta giovani riproporranno sul palco venticinque successi dei mitici anni '60 in 105 minuti di spettacolo suddivisi in due atti.
“Torniamo al Feronia con un musical tutto italiano, rigorosamente cantato dal vivo, che emozionerà e divertirà quanti vorranno passare una indimenticabile serata con Disordine!. “Cuore Matto” - spiega Giuseppe Lupoli, responsabile organizzativo dell’associazione - porta in scena un intreccio di storie d’amore che si susseguiranno attraverso i gesti, le gioie e i dolori dei protagonisti, i quali interpretando i più grandi successi degli anni '60, daranno vita ai loro ricordi. Con un funambolico flash-back saranno Toni e Lisa trascineranno tutti e accompagneranno lo spettatore in questa storia nella quale la musica, vera protagonista, offrirà uno spazio importante al pubblico per poter aprire il proprio cuore e scoprire, grazie anche alla travolgente energia di tutto il cast di ballerini e attori, che a volte il tempo può fermarsi dinanzi all'amore vero e che è il cuore, “matto” appunto, a decidere come scandirne i giorni e le ore”.
Emozione, divertimento, sorpresa e coinvolgimento sono gli aggettivi che possono aiutare a descrivere questo nuovo musical scritto da Carla Rossetti con la regia di Diego Gini e la stessa Carla Rossetti. “Siamo pronti a coinvolgere nuovamente San Severino con il nostro entusiasmo – conclude Giuseppe Lupoli – grazie ai due matinée dove incontreremo le scuole e ad un serale in cui potremo incontrare tanti altri spettatori, siamo sicuri che torneremo a casa carichi di energia e grati per l’accoglienza ricevuta”. Alla bravura del cast si aggiungerà la professionalità di “Ebisu, La via accessibile” di Francesca Cicconi, che offrirà un servizio di audio descrizione per gli spettatori ciechi e ipovedenti e di sottotitolazione per gli spettatori sordi. Per informazioni tel. 328.1576186. Prevendita presso la Pro Loco di San Severino Marche.
L’associazione culturale Accademia Italia in Arte nel Mondo ha conferito all’artista settempedana Adriana Antonini l’alto riconoscimento per i diritti civili e l’impegno sociale Francois Marie Arquet Voltaire e l’alto riconoscimento per gli Human Rights oltre che il titolo di associato onorario per l’anno 2019 per avere “svolto, con la propria meritoria creatività artistica, il ruolo di interprete della propria contemporaneità mettendo a nudo le deformazioni di una civiltà come quella attuale.
Lo ha fatto con spirito e intuito di chi alza la sua autorevole voce artistica nella veste di portatrice del messaggio universale, atta a richiamare i cuori dell’umanità intera, all’esercizio della tutela e della difesa del diritto di espressione. L’artista ci fa riflettere - è scritto sempre nella motivazione che ha accompagnato la consegna del riconoscimento nel corso di una cerimonia ospitata nei giorni scorsi all’antico teatro Apollo di Lece - e ci induce ad agire nel rispetto di noi stessi e degli altri in un sano confronto di libertà culturale e concettuale”.
La stessa Accademia ha premiato sempre la Antonini anche con il premio Michelangelo Merisi Caravaggio per aver offerto “alla critica internazionale interessanti spunti di straordinaria insegnamenti visivi. I suoi orizzonti artistici, infatti, sono privi di condizionamenti e di grande concezione intellettuale”.
La terra trema ancora nelle zone già duramente colpite dal sisma.
Oggi alle 12,50 è stata registrata da Ingv una scossa di magnitudo 2.4 originatasi a 24 km di profondità, ha avuto come epicentro una zona tra San Severino Marche e Tolentino, con distanze rispettivamente di 4 e 6 Km.
Per fortuna non ha provocato danni a persone o cose, ma preoccupazione.
Ha fatto tappa anche a San Severino Marche, domenica scorsa, il viaggio nella nostra regione delle telecamere della trasmissione tv “Linea Verde”, condotta da Federico Quaranta. Il noto programma dedicato all’agricoltura italiana, e alle sue eccellenze, è arrivato nella campagna settempedana per la raccolta delle olive orbetane dove ha incontrato Cinzia Anibaldi, pluripremiata agricoltrice titolare dell’omonima azienda agricola (www.aziendaagricolaanibaldi.com).
Cinzia e la sua famiglia il 30 ottobre 2016 hanno visto crollare la propria abitazione a causa delle scosse di terremoto. Lei ha salvato sua mamma e suo zio, che vivevano sulla torretta del casale che da sempre, per gli abitanti del posto, indica la proprietà di famiglia. Tutti insieme, dopo il sisma, hanno deciso di non abbandonare la casa del papà Renzo perché qui, da sempre, gli Anibaldi hanno i propri valori, le proprie radici, la propria storia. Da marchigiani, loro come altri, sono ripartiti facendo forza sul valore fondante di questa nostra regione: il lavoro.
Il conduttore di “Linea Verde”, Federico Quaranta, dopo aver riassunto la storia di un’attività trasferita da padre in figlia è salito sul trattore dell’azienda, un vecchio Fiat 505C, per mostrare al pubblico tv la raccolta dell’oliva Orbetana, varietà tipica coltivata da tanti contadini nelle campagne di San Severino Marche.
“Avevo un’altra attività poi mi sono riavvicinata all’azienda che era un po’ vecchietta e mi sono accorta che avevo passione per questo uliveto e allora ho iniziato a fare corsi per potatura e poi è venuto il resto compreso il premio per miglior imprenditrice agricola dell’anno ritirato a Macerata” – ha ricordato Cinzia che oggi vive trecentosessantacinque giorni l’anno qui.
L’ultimo stacco delle telecamere di “Linea Verde” ha ripreso un bell’esemplare di Orbetana recintato ancora oggi da un muretto a secco. La tradizione narra che Beata Francesca dal Serrone venisse qui, nel 1500, a pregare. La Beata Francesca era estremamente devota, soprattutto ai bambini orfani. In profonda meditazione ai piedi dell’olivo che le è stato dedicato si dice provasse gli stessi dolori, fisici e morali, di Gesù Cristo durante la crocefissione.
La puntata intera del programma Rai che ha regalato un vero e proprio viaggio nelle nelle Marche, partendo da Recanati e passando per Osimo, Macerata, San Severino fino ad arrivare al monte Conero, è disponibile all’indirizzo internet: clicca qui
Una vincenda che non convince completamente gli inquirenti quella che si è verificata nelle notte tra sabato 5 e domenica 6 gennaio nelle campagne di Sen Severino Marche e che ha visto protagonista un trentottenne del luogo. Ma andiamo per ordine.
L'uomo era uscito nella serata di sabato per raggiungere gli amici in un pub di Tolentino e nella notte, quando erano circa le 4:00, aveva chiamato il padre allarmato: “Sono finito fuori strada con l'auto e vedo un bosco”. Da quel momento di lui s'è persa ogni traccia: il suo telefono diventa irraggiungibile.
Le ricerche affidate ai Vigili del Fuoco e ai Carabinieri sono scattate alle prime luci dell'alba di domenica, dando i loro frutti positivi verso le 9:30 del mattino grazie alla segnalazione di un giovane ciclista che si trovava a passare nelle zone limitrofe la frazione di Colleluce. L'avvistamento di una persona barcollante, lo aveva allertato dopo aver letto sul web la notizia dello sparimento.
I soccorritori si sono subito attivati e hanno ritrovato l'uomo in località Uvaiolo, a San Severino Marche lungo la strada. Il trentottenne, provato dal freddo, sfinito e confuso è stato subito affidato alle cure dei sanitari che lo hanno trasportato all'Ospedale di San Severino Marche dove attualmente si trova ricoverato con un sospetto ematoma alla mano, del quale non si conoscono le cause.
Ma ci sono molti interrogativi che ancora non convincono gli inquirenti.
In primis, dove si trova l'auto del settempedano? I ricercatori non sono ancora riusciti a rintracciare il luogo esatto nel quale è stata abbandonata la vettura con la quale sarebbe finito fuori strada.
È lui stesso che non ricorda come siano andate esattamente le cose e dove l'auto possa essere.
In secondo luogo, un mistero avvolge il lasso di tempo successivo l'incidente. Quanti chilometri ha percorso e cos'ha fatto l'uomo nelle cinque ore precedenti il ritrovamento?
Sono molte le domande che girano intorno al caso di San Severino Marche e che non hanno delle risposte precise, dato anche il fatto che il protagonista della storia dice di ricordare ben poco su quanto accaduto.
Come all’andata, anche al ritorno la Rhütten non riesce a superare l’ostacolo P.S.Elpidio. I settempedani cedono per mezzo canestro e dopo un tempo supplementare, lasciando sul parquet 2 punti con tanti rimpianti. Primo quarto con i padroni di casa che partono decisi fino ad arrivare al +10 (19-9). Poi i ragazzi di Sparapassi iniziano a difendere con efficacia, finendo con il sorpassare e chiudere sul +3 a metà gara. Nel terzo quarto prevedibile reazione dei rivieraschi, ma i settempedani restano a ruota (51-46). «Abbiamo raggiunto i supplementari con una bomba di Massaccesi nell’ultima azione – commenta il diesse Guido Grillo - e, grazie ad uno strepitoso Tortolini, che ha firmato 3 «bombe» nell’overtime, e ad un canestro dell’ispirato Massaccesi, ci siamo portati un punto avanti a 13 secondi dalla fine. A -3”, con i rivieraschi di nuovo avanti di una sola lunghezza, il tiro della nostra possibile vittoria è uscito». Sabato prossimo, in leggero posticipo (ore 19.30 al palas Ciarapica), la Rhütten cercherà il riscatto in casa, contro la Sacrata Porto Potenza.
RHÜTTEN: Massaccesi 19, Tortolini 23, Severini 11, Potenza 12, Fucili 3, Cruciani 5, Rucoli 1, Giuliani 2, Ortenzi, Rossi, Della Rocca n.e. Foglia n.e
Note: parziali: 21-18, 31-34, 51-46, 63-63, 78-77.
La Settempeda inizia il girone di ritorno con l’ennesima vittoria casalinga (sette su sette) su di un Visso che nulla ha potuto di fronte alla forza della squadra di Ruggeri che segna altre 5 reti consolidando il primato in classifica (41 punti con più 4 sull’Elfa e con un match da recuperare) e quello di miglior attacco del torneo (51 reti). La superiorità dei settempedani è da subito palese e in pratica non c’è mai storia in una gara dominata tecnicamente e tatticamente dai ragazzi di casa che hanno mostrato, specie nel primo tempo, un calcio brillante e propositivo arricchito da azioni spettacolari in velocità e con tocchi di prima.
Gioca a memoria la Settempeda e il modo preciso di applicare gli schemi consente di portare a bersaglio cinque uomini diversi tra cui tutti i componenti del tridente oltre a Marasca, che chiude i giochi nel finale, e a Del Medico, al primo centro stagionale. Per il Visso una pesante sconfitta che rispecchia il pronostico della vigilia che lo vedeva sfavorito e che comunque ha fatto e dato quello che poteva conscio che, anche viste le molte assenze, l’ostacolo era troppo alto e i punti per la salvezza dovranno essere conquistati contro altri avversari.
LA CRONACA – Dopo il rinvio di sabato per l’abbondante neve caduta e che aveva coperto il manto erboso del “Gualtiero Soverchia” e aveva fatto pensare ad un altro stop, si gioca regolarmente grazie alla temperatura più mite e soprattutto grazie all’opera di spalatura effettuata dai dirigenti biancorossi che dalla tarda mattinata fino ad un’ora dal via hanno lavorato a fondo rendendo possibile la disputa del match su di un terreno che al fischio di inizio risultava quasi del tutto sgombro dalla neve.
Dopo l’ok dell’arbitro squadre in campo con la Settempeda in formazione tipo(4-3-3) e un Visso che fa di necessità virtù viste le tante assenze e che schiera quindi una formazione rimaneggiata. Si intuisce subito che il match verrà gestito e condotto dai biancorossi che partono forte occupando stabilmente la metà campo ospite. La parte di terreno più praticabile permette alla Settempeda di giocare come sa e vuole, ovvero palla a terra in velocità e con tecnica. Già al 5’ i locali vanno in rete con Fiecconi su assist dal fondo di Borioni, ma la posizione di fuorigioco di quest’ultimo rende inutile la girata vincente del numero 10. Al 10’ Selita trova un varco in area sulla sinistra e crossa. Pallone che scende all’altezza del secondo palo dove Rocci salta e schiaccia di testa trovando l’ottimo riflesso di un ben piazzato Dedoni. Sugli sviluppi del terzo corner la Settempeda passa. Minuto 15. Fiecconi dalla bandierina. Pallone che arriva in mezzo all’area con Borioni che salta benissimo e di testa gira nell’angolino basso più lontano. 1-0. Tre minuti dopo ecco il raddoppio. Pallone recuperato a centrocampo che finisce sui piedi di Borioni. Immediato il passaggio in verticale per favorire la partenza in accelerazione di Rocci.
Scatto fulminante con difensore lasciato sul posto e ingresso in area con controllo e rasoterra in diagonale che trafigge Dedoni. 2-0 e Lorenzo Rocci che torna a segnare salendo a quota 18 al minuto 18. Settempeda che continua a spingere tanto che al 38’ trova ancora la via della rete. Sventagliata perfetta di Rossi verso sinistra per l’avanzante Scocchi che al volo fa camminare la sfera verso Fiecconi che parte palla al piede fino ad arrivare davanti alla porta. Piatto destro preciso e Dedoni battuto. 3-0. Poco prima dell’intervallo il poker è servito. Azione veloce con tocchi di prima l’ultimo dei quali, molto bello, è di Fiecconi che dalla lunetta dell’area fa viaggiare Del Medico che, praticamente dal fondo e con il portiere addosso, trova il tocco morbido e preciso che scavalca il corpo dell’estremo ospite e entra in porta. 4-0. Grazie ad un gran primo tempo i giochi per la Settempeda sembrano fatti. La ripresa si gioca per onor di firma e c’è modo e spazio per Ruggeri di effettuare tutte e cinque le sostituzioni previste. Entrano in rapida successione Latini, Palazzetti, Marasca e Broglia, mentre poco oltre il ventesimo toccherà anche a Fattori. Secondo tempo che vede i biancorossi sempre in controllo, anche se il ritmo è per ovvi motivi meno alto. Il Visso si affaccia qualche volta in avanti, ma oltre a qualche angolo non crea nulla.
Nella parte conclusiva dell’incontro la Settempeda torna a farsi pericolosa. Al 36’ Marasca ci prova dalla lunga distanza con un tiro a spiovere che per poco non sorprende il neo entrato Orazi che, però, è attento e distendendosi all’indietro va a deviare il pallone. Due minuti più tardi il quinto gol sembra fatto. Discesa di Fiecconi a destra e cross rasoterra che Fattori devia perfettamente trovando il pertugio giusto fra portiere e palo, ma l’arbitro annulla rilevando un fuorigioco a dire il vero inesistente. 5-0 che in è solo rimandato tanto che arriva al 90’. Altra azione splendida della Settempeda che si avvia da metà campo e che vede coinvolti vari giocatori che scambiano tra loro con tocchi di prima. Alla fine l’assist decisivo è di Fattori che serve centralmente con un passaggio precisissimo Marasca che controlla in corsa e poi mette dentro rasoterra.
IL TABELLINO
SETTEMPEDA-VISSO 5-0
MARCATORI: 15’ Borioni, 18’ Rocci, 38’ Fiecconi, 45’ Del Medico, 90’ Marasca
SETTEMPEDA: Sorichetti(53’ Palazzetti), Del Medico, Scocchi, Selita, Massi(47’ Latini), Galuppa, Gianfelici, Rossi(61’ Broglia), Borioni(56’ Marasca), Fiecconi, Rocci(71’ Fattori). A disp. Bonifazi. All. Ruggeri
VISSO: Dedoni(80’ Orazi), Vono(46’ Sabbatini), Calabrò(53’ Guadagno), Sisini, Rosi, Cali, Brachetta, Catalani, Baldoni(67’ Giordani), Metushi, Kasadija. A disp. Mazzetti, Pugini. All. Pelagaggi
ARBITRO: Martiniello di Macerata
NOTE: spettatori 60 circa. Ammoniti: Borioni, Calabrò, Vono. Angoli: 7-5 per la Settempeda.
Dopo il ritrovamento del giovane scomparso nella notte - finito fuori strada nei boschi tra San Severino Marche e Serrapetrona - i Vigili del Fuoco e i Carabinieri hanno creato un centro di coordinamento delle ricerche a Serrapetrona per tentare di individuare la zona nella quale è stato abbandonato il veicolo incidentato.
Il ragazzo, ritrovato in località Uvaiolo a San Severino Marche in evidente stato di shock, è stato trasportato all'ospedale di San Severino Marche per accertamenti e ha confidato di non ricordare il luogo esatto nel quale ha lasciato la propria auto.
A quanto sembra il giovane ha percorso diversi chilometri nella notte, per cui la zona da ispezionare si profila piuttosto ampia. In questi minuti è in corso un debriefing delle squadre di ricerca per comprendere le prossime mosse da attuare.
Clicca qui per conoscere la storia completa
AGGIORNAMENTO ORE 13:15
Il giovane risulta ferito a una mano per ragioni ancora da chiarire. La sua auto non è ancora stata ritrovata.
SERVIZIO IN AGGIORNAMENTO