SETTEMPEDA: Caracci, Montanari, Scocchi (47' st Panzarani), Selita, Massi, Galuppa, Gianfelici (29' st Botta), Broglia (38' st Minnucci), Borioni, Fiecconi (50' st Prioglio), Rocci. All. Quagliuzzi.
SAN CLAUDIO: Aquinati, Tartabini (38' st Ortenzi), Scaramucci R., Salvucci (20' st Scaramucci M.), Liberini, Marziali, Meschini, Colletta, Bartolucci, Diomedi (33' st Cingolani), Cilenti (15' st Di Marino). All. Cesaretti.
Arbitro: Serpenti di Fermo.
Rete: 48' st Montanari.
Note: spettatori 100 circa; angoli 12-4 per i locali. Ammoniti: Selita e Gianfelici della Settempeda, Tartabini, Liberini, Di Marino e Scaramucci Marco. 5 i minuti di recupero.
Cominciamo dalla fine: terzo minuto di recupero, punizione dal limite per i locali; tutti si aspettano il tiro dello specialista Fiecconi, ma lui non calcia in porta perché, a sorpresa, preferisce appoggiare a Montanari che in area controlla e supera Aquinati in diagonale. Esplode così la gioia biancorossa, dopo oltre novanta minuti di sofferta ricerca di quel gol che avrebbe sbloccato la partita. Il Jolly di Montanari regala un successo meritato alla formazione biancorossa e la lancia al secondo posto in classifica assieme alla Fabiani Matelica, sconfitta in casa dal Trodica nuovo capolista. Prima di descrivere la cronaca bisogna ricordare che mister Emanuele Ruggeri era in tribuna, squalificato, a seguito dell'espulsione di sabato scorso; al suo fianco (parimenti appiedati dal giudice sportivo) c'erano Del Medico, Rossi e Deja. Pertanto, in panchina, sedeva il vice allenatore Fabio Quagliuzzi con diversi ragazzi promossi in prima squadra (Botta, Panzarani, Orlandani e Pierandrei). In distinta anche l'esperto Andrea Fattori. Il San Claudio, da parte sua, lamentava invece l'assenza dello squalificato De Santis.
La cronaca
Gli ospiti, fanalino di coda del girone, scendono in campo per fare una gara di contenimento, sperando magari di pungere in contropiede o sui calci da fermo grazie alla fisicità di alcuni suoi elementi. Nel primo tempo la tattica dà i suoi frutti e lo 0 a 0 dell'intervallo appare legittimo, perché la Settempeda, pur mettendocela tutta, non riesce a trovare sbocchi offensivi, né giocate individuali che possano fare la differenza. Il San Cluadio, insomma, riesce a imbavagliare molto bene i biancorossi che soltanto al 18' creano una vera palla-gol con Borioni, ma la sua conclusione da vicino termina sul fondo. Al 35' replica Diomedi con un tiro facile preda di Caracci, mentre nel finale ci prova Selita con una conclusione dal limite terminata di poco sul fondo.
Nella ripresa la musica cambia: la Settempeda si fa subito più arrembante, alza il ritmo, cambia lo scacchiere tattico avanzando Montanari e gioca una straordinaria gara sul piano agonistico e mentale. Ci crede, sta sul pezzo fino all'ultimo, a rischio anche di subire qualcosa in più del dovuto nelle retrovie. Come al 2', quando Caracci respinge un destro insidioso di Bartolucci, ovvero al 22' quando Scaramucci non arriva in tempo a deviare sul secondo palo una punizione dal limite. Per il resto è stato un monologo biancorosso: all'11' Rocci si vede negare la gioia del gol da un ottimo Aquinati, bravo a deviare il suo diagonale; al 13' ci riprova Gianfelici con una bella conclusione deviata in corner dal portiere; al 18' Selita sfodera un secco rasoterra, l'estremo difensore ribatte, arriva Borioni ma viene contrastato in angolo da un difensore. La pressione offensiva cresce progressivamente, così come il numero dei tiri dalla bandierina. Mister Ruggeri assieme al vice Quagliuzzi getta nella mischia forze fresche (Botta, Minnucci e Panzarani), la retroguardia ospite va in affanno fino a capitolare al 48' sugli sviluppi della punizione di Fiecconi. L'eroe di giornata è Edoardo Montanari (nella foto) che, mantenendo sangue freddo nel momento decisivo, tira fuori dal cilindro il sinistro dei 3 punti.
Dopo il sold-out dell’anteprima al Birdland di New York, la straordinaria artista internazionale Mafalda Minnozzi, cantante cresciuta a San Severino Marche ma poi trasferitasi da alcuni anni in Brasile dove è divenuta ambasciatrice della canzone di casa nostra, torna a calcare la scena del prestigioso teatro comunale Feronia per l’unica tappa regionale del suo breve ma intenso tour italiano che anticipa di poco la pubblicazione del nuovo album “Sensorial”
Il nuovo progetto discografico è stato realizzato da Mafalda negli Stati Uniti con la partecipazione di alcuni grandi nomi dell’attuale scena musicale newyorchese.
Cinque di loro, con la direzione artistica di Paul Ricci, accompagneranno la cantante nella settimana dal 7 al 14 novembre in alcune importanti realtà del nostro Paese: Milano, in occasione del JazzMi, Roma, presso la Casa del Jazz, Villa Redenta di Spoleto, Padova, in occasione del Padova Jazz, al Castello di Rubbia, per il festival “Note Nuove”, e al Feronia di San Severino Marche dove l’appuntamento è per sabato 9 novembre alle ore 21.
Mafalda e Paul Ricci, affiatata coppia che al Feronia si è già esibita in versione live più volte per lanciare nuovi album, ma anche per serate a favore dei terremotati oltre che per i nonnini della locale casa di riposo, saranno sul palco insieme a Harvie S al contrabbasso, John Di Martino al pianoforte, Victor Jones alla batteria e Amoy Ribas alle percussioni.
San Severino Marche per due giorni sarà la città del tour che proporrà portraits in bossa & jazz e i brani del nuovo album dedicato alla magica alchimia che unisce questi due straordinari e coinvolgenti linguaggi musicali.
Artista italiana di caratura internazionale, Mafalda Minnozzi vanta 25 anni di carriera trascorsi specialmente nelle Americhe. La sua intensa convivenza con la musica brasiliana l’ha portata nel tempo ad assorbirne profondamente lo spirito per integrarlo ad altri linguaggi musicali già acquisiti, come la chanson francese, il canzoniere napoletano, la musica d’autore italiana e naturalmente il jazz, fonte ispiratrice di tutti i suoi progetti.
Nel progetto “Sensorial - Portraits in Bossa & Jazz” esplode tutta la “brasilianità” di Mafalda, con sonorità esotiche ed improvvisazioni dal sapore ancestrale che rileggono la bossa nova legandola al samba e alle sue radici più profonde, in terra di Bahia.
Perle di autori come Baden Powell, Chico Buarque, Toninho Horta e Filó Machado, si alternano a composizioni di Antonio Carlos Jobim immortalate dall'immenso João Gilberto, a cui il concerto rende uno speciale omaggio in un crescendo di emozioni.
Lunedì 4 novembre, in occasione della Festa dell’Unità Nazionale e della Giornata delle Forze Armate, la Città di San Severino Marche ricorderà tutti coloro i quali, anche giovanissimi, hanno sacrificato il bene supremo della vita per un ideale di Patria e di attaccamento al dovere.
La cerimonia ufficiale prevede, alle ore 10, il ritrovo delle autorità, delle associazioni e di alcune classi delle scuole settempedane in piazza Del Popolo, davanti al teatro Feronia, da dove muoverà un corteo fino al monumento dei Caduti in Guerra, in via Roma.
Durante la manifestazione effettuerà servizio il Corpo filarmonico bandistico “Francesco Adriani”. La cittadinanza è invitata a partecipare.
Tre abitazioni e due negozi tornano di nuovo agibili in piazza Del Popolo, a San Severino Marche, dopo i lavori di riparazione del danno a seguito delle scosse di terremoto dell’ottobre 2016.
Il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, ha firmato la revoca dell’Ordinanza con la quale aveva dichiarato non utilizzabile lo stabile che ospita un condominio dove vivono tre famiglie. Complessivamente per la ricostruzione dello stesso è stato concesso un contributo di 235mila euro.
Il ritratto di Virgilio Puccitelli, settempedano illustre e già segretario particolare alla corte di Ladislao IV Vasa, re di Polonia, farà bella mostra di sé, da domenica prossima, 6 novembre, e fino a gennaio del 2020, al Royal Castle in Warsaw Museum in occasione dell’esposizione “The World of the Polish Vasas. Space, people, art”.
Il Comune di San Severino Marche, d’intesa con la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, che ha anche acconsentito al prestito dell’opera dell’artista Tommaso Dolabella in cambio del restauro della stessa, ha siglato infatti un contratto di prestito internazionale del dipinto, un olio su tela, assicurato per un importo di 100mila euro.
La mostra di Varsavia intende celebrare il 400° anniversario del completamento dell’espansione del Castello Reale, avviato da Sigismondo III Vasa. Questo anniversario rappresenta un’occasione speciale per ricordare la dinastia e il tempo in cui ha governato. Dodici sale, contenenti quasi 300 reperti in prestito da 77 istituzioni diverse, ospiteranno la mostra più importante e più grande dell’Anno del Vasas. Per la prima volta, i Vasas diventeranno i protagonisti di un evento internazionale che vedrà in Polonia il punto di partenza.
La galleria di ritratti che raffigura i personaggi principali, qui sarà sistemata l’opera data in prestito dalla Città di San Severino Marche, offrirà l’opportunità di riflettere su quanto sia stata breve la dinastia che si estinse dopo la terza generazione. Tra le tante opere dell’esposizione figura anche un ritratto di Vasa opera di Rubens che finora non è stato mai mostrato.
L’autore dell’opera dedicata a Puccitelli, Tommaso Dolabella, pittore nato a Belluno nel 1570 e morto a Cracovia nel 1650, fu allievo dell’Aliense. Nel 1595 fu chiamato a Cracovia da Sigismondo III. Abile epigono dei maestri veneti del secolo 16esimo, ebbe grande influsso sulla pittura in Polonia.
Nella sua opera riprende Puccitelli, nato a San Severino Marche il 18 settembre 1599, quarto di cinque figli di Puccitello e Virginia Landi, di nobile famiglia locale. Allievo dei barnabiti, al santuario della Madonna dei Lumi, face parte del coro della Cattedrale. Proseguì a Roma gli studi letterari e musicali e divenne sacerdote. Soprano dalle particolari doti vocali, fece parte della cappella di S. Giovanni in Laterano. Nel 1634 venne assunto da Ladislao IV Vasa, re di Polonia, come segretario, dopo aver lavorato alla corte varsaviana di Sigismondo III Vasa (1587-1632), padre di Ladislao. Girò tra l’Austria e l’Italia prima di tornare alla corte di Ladislao. Per ordine del sovrano accudì al trasporto d’una versione del “Ratto d’Europa” di Guido Reni.
Il comune di San Severino Marche ha avviato la sistemazione di alcune strade a servizio delle frazioni del vastissimo territorio di competenza. Le opere, oltre alla riasfaltatura finale, prevedono la sistemazione del sistema di smaltimento delle acque meteoriche con la pulizia degli scoli laterali sui terreni e dei tubi di drenaggio sottostrada che sono allacciati ai tombini oltre alla pulizia delle cunette e dei cigli stradali. Molti degli interventi rientrano tra quelli che figurano già in un apposito elenco annuale per cui è previsto un impegno complessivo che si aggira sui 300mila euro.
Già avviato il cantiere per la sistemazione della strada di Carpignano mentre sono stati consegnati i lavori di risistemazione della strada Paterno – Martinelli. A breve inizieranno, infine, anche i lavori di rifacimento della strada che dalla frazione di Isola arriva fino in località Cascine. L’ufficio Manutenzioni ha provveduto, nelle scorse settimane, anche alla sistemazione della comunale Parolito - Colleluce.
Per la strada comunale Isola – Cascine è stato previsto uno stanziamento di 80mila euro, per la Paterno – Martinelli di 130mila euro e per la strada di Carpignano un intervento di ulteriori 90 mila euro.
L’Ambito Territoriale Sociale 17 presso l’Unione Montana Potenza Esino Musone ha pubblicato un avviso pubblico per la presentazione della domanda d’accesso all’assegno di cura per anziani non autosufficienti residenti nei Comuni di Castelraimondo, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Matelica, Pioraco, San Severino Marche, Sefro.
Sono destinatarie dell’avviso le persone anziane non autosufficienti che ricevono a domicilio interventi di supporto assistenziale gestiti direttamente dalle loro famiglie o con l’aiuto di assistenti familiari privati in possesso di regolare contratto di lavoro e iscritti nell’apposito elenco regionale. Nel caso di compresenza di più persone non autosufficienti nello stesso nucleo familiare si ricorda che sarà concesso un massimo di due assegni di cura. Sono ovviamente escluse dal sussidio le persone non autosufficienti che vivono in strutture sociali e socio-sanitarie.
La persona anziana assistita dovrà aver compiuto i 65 anni di età, essere non autosufficiente con certificazione di invalidità pari al 100%, aver ricevuto il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento, essere residente in uno dei Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale n.17 di San Severino Marche e ivi domiciliata, ricevere assistenza nel proprio domicilio.
Possono presentare domanda, compilando apposito modulo, i diretti interessati, i familiari o soggetti delegati, i soggetti incaricati della tutela dell’anziano. Le domande di assegnazione dell’assegno vanno presentate entro le ore 14 del 22 novembre prossimo o consegna a mano durante l’orario d’apertura dell’Ats o tramite posta raccomandata con ricevuta di ritorno o mediante Pec. L’entità del contributo è di 200 euro mensili e ha durata annuale e non potrà essere cumulabile con altri interventi come il servizio assistenza domiciliare anziani non autosufficienti, il progetto Home Care Premium, gli interventi a favore di persone in condizione di disabilità gravissima. Servizi Sociali/Sportelli UPS presenti nei Comuni di residenza
Copia dell’avviso e modello di domanda sono disponibili presso gli uffici dell’Ambito Sociale n. 17 presso la sede dell’Unione Montana in viale Mazzini n. 29, San Severino Marche, oppure all’indirizzo internet https://www.umpotenzaesino.it/
A tre anni esatti dalle scosse di terremoto dell’ottobre 2016, ritorno a casa per tre famiglie settempedane a seguito dei lavori di riparazione del danno sismico e rafforzamento localizzato che hanno interessato un edificio sito in via Madonna dei Lumi.
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha firmato la revoca dell’Ordinanza con la quale aveva a suo tempo dichiarato non utilizzabile lo stabile che conta tre abitazioni e le relative pertinenze. Per i lavori di recupero i proprietari hanno ricevuto un finanziamento di circa 190mila euro.
Taglio del nastro per la nuova sede del locale Comitato della Croce Rossa Italiana di San Severino Marche. La cerimonia di inaugurazione si è tenuta il 26 ottobre, a tre anni esatti di distanza dalle scosse di terremoto che seminarono panico e distruzione in tutto il centro Italia. Presenti il presidente della Cri regionale, Fabio Cecconi, della Cri locale, Elena Amici, il vice sindaco e assessore ai Servizi Sociali, Vanna Bianconi.
Straordinario il contributo fornito alla popolazione locale dai volontari settempedani, oltre centocinquanta, in piena emergenza terremoto. Una presenza, la loro, discreta ma indispensabile per superare un dramma che ha lasciato un segno profondo in tantissime persone, soprattutto negli anziani e in chi ha dovuto affrontare certi momenti in assoluta solitudine. La Cri è presente in città dal 5 giugno del 1931.
“I volontari del gruppo settempedano - ha ricordato l’assessore Bianconi - sono stati e sono ogni giorno veramente straordinari. Instancabile la loro guida, Elena Amici, che come istituzione e come cittadini non ci stancheremo mai di ringraziare”.
“Spesso dalle situazioni difficili nascono anche cose importanti e belle - ha detto il presidente regionale Cecconi -. Se ripercorriamo la storia di questi ultimi tre anni sono maggiori i momenti di difficoltà ma con la caparbietà nel perseguire gli obiettivi oggi siamo qui a inaugurare con soddisfazione qualcosa a cui i volontari di San Severino Marche hanno duramente lavorato”.
La presidente Amici, che guida il sodalizio dal 1998, nel suo intervento durante la cerimonia di inaugurazione della nuova sede di via Brodolini ha ripercorso la storia più recente ringraziando per la straordinaria generosità il professor Giuseppe Micozzi Ferri, indimenticabile preside dell’Istituto comprensivo “Tacchi Venturi”. È stato proprio grazie ad un suo lascito che i lavori di ampliamento della sede sono potuti partire prima del sisma. Poi le scosse hanno bloccato tutto ma grazie anche al sostegno dell'Unità di progetto “Sisma Centro Italia” l’impresa di dare una nuova sede alla Cri settempedana è stata poi portata a termine. Nel corso della cerimonia dei giorni scorsi sono state conferite anche delle targhe di ringraziamento alle maestre Silvana ed Adria Piantoni, assegnatarie delle volontà del professor Ferri, sono stati consegnati gli attestati di anzianità ai volontari ed è stata aperta una piccola mostra che ripercorre la storia della Cri di San Severino Marche dagli anni Trenta ad oggi.
A benedire i nuovi locali sono stati l’arcivescovo di Camerino - San Severino Marche, monsignor Francesco Massara, e il vicario, don Aldo Romagnoli. A margine della cerimonia è stata anche inaugurato e benedetto anche un nuovo mezzo per il soccorso.
Il Comune di San Severino Marche è salito sul gradino più alto del podio alla settima edizione del Motocross dei Comuni, evento sportivo promosso da Pista delle Marche e dal motoclub Ippogrifo di Fermo e ospitato, lo scorso fine settimana, al cross park Monterosato.
Alla sfida a squadre sulla falsariga del Motocross delle Nazioni, riservata ai piloti licenziati Fmi 2019, hanno preso parte una ventina di team, in rappresentanza di altrettante Amministrazioni locali, arrivati da tutta Italia. Sei i piloti al via, tre top rider e tre amatori, per ciascuna formazione iscritta.
Portacolori della Città di San Severino Marche sono stati Samuele Bernardini, Denny Del Federico, Alessio Della Mora, Piergiacomo Domizi, Riccardo Giacchè e Alessandro Valeri. Ad accompagnare la rappresentativa locale l’assessore comunale all’Ambiente e ai Lavori Pubblici, Sara Clorinda Bianchi.
Piloti, responsabili dei team, familiari e accompagnatori hanno poi concluso la festa, dopo le premiazioni ufficiali, nella suggestiva piazza di Fermo dove sono sfilate e poi sono state messe in mostra le due ruote con i tasselli tacchettati distintesi in occasione dell’ultima edizione del Motocross dei Comuni.
Comunità settempedana in lutto per la scomparsa del professor Giorgio Lorenzini, 67 anni, presidente dell’Accademia Feronia per le Arti dello Spettacolo e direttore dell’Orchestra Feronia. Per anni aveva seguito tanti giovani avviandoli alla formazione musicale professionale e amatoriale. Colpito da un violento malore improvviso mesi fa non si è più ripreso nonostante le amorevoli cure dei familiari e degli specialisti dell’Istituto riabilitativo Santo Stefano di Porto Potenza dove era ricoverato e dove domenica il suo cuore ha cessato di battere.
Dopo la maturità classica e poi gli studi umanistici all’Università di Macerata, con il conseguimento della laurea in Filosofia, Lorenzini si era formato musicalmente al Conservatorio Rossini di Pesaro, al Francesco Morlacchi di Perugia e al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Autore di numerose composizioni eseguite in importanti spazi e teatri come la Galleria nazionale d’Arte Moderna di Roma, il teatro La Fenice di Venezia, il teatro Municipale di Reggio Emilia e il Morlacchi di Perugia, dal 1977 al 1983 aveva preso parte alle attività dell’Ente romano per la diffusione della musica contemporanea Musica Verticale dando vita a un’intensa attività concertistica soprattutto nella Capitale. Docente nella scuola secondaria di primo grado, aveva insegnato e assunto diversi incarichi in alcuni Conservatori italiani.
Nel 2001 il Comune di San Severino Marche, in occasione della fondazione dell’Orchestra Feronia Città di San Severino Marche, gli affidò la direzione della stessa divenuta poi, nel 2015, anche il centro operativo del nuovo Dipartimento di ermeneutica della musica antica.
Il primo cittadino settempedano Rosa Piermattei ha inviato un messaggio di condoglianze alla famiglia: “Abbiamo sempre sperato per lui in un miracolo che però, purtroppo, non è arrivato. Il maestro amava la nostra città e la nostra città amava lui”.
Giorgio Lorenzini lascia la moglie, la maestra Taviana Pediconi, le figlie Ludovica e Lucrezia, il fratello Fabio. I funerali saranno celebrati nella chiesa di San Domenico domani (martedì 29 ottobre) alle ore 11.
Il Comune di San Severino Marche ha avviato un doppio intervento di manutenzione straordinaria in viale Mazzini per la sistemazione dei percorsi pedonali. Le opere interesseranno il rifacimento dei marciapiedi, l’abbattimento delle barriere architettoniche ma anche la sistemazione della pubblica illuminazione con la posa in opera di nuovi corpi illuminanti fino via San Michele e la sostituzione delle vecchie lampade con nuove lampade a led.
Si procederà in due stralci e con due interventi che cercheranno di evitare al massimo i disagi alla circolazione. Il primo cantiere interesserà l’efficientamento energetico fino a via San Michele, sul lato opposto alla stazione ferroviaria, per un importo complessivo di 160mila euro. Le opere, affidate all’impresa Mecella di Matelica, sono già iniziate. L’intervento è stato finanziato mediante le risorse messe a disposizione dal Decreto Crescita e coinvolgerà, per la parte riguardante i lavori elettrici, anche la municipalizzata Assem Spa.
Successivamente si procederà al risanamento del marciapiede sul lato sinistro di viale Mazzini, lato Unione Montana, dove la pavimentazione presenta diversi dissesti e avvallamenti. L’intervento prevede la rimozione dei cartelli di segnaletica stradale verticale, la demolizione della pavimentazione di finitura del marciapiede, la rimozione del calcestruzzo ammalorato di base della pavimentazione, la rimozione e il ripristino dei cordoli in travertino dissestati, il rifacimento della superficie di fondo e la sistemazione di nuove mattonelle in cemento a copertura. Le opere, per un importo complessivo di 80mila euro circa, sono state progettate dall’ufficio Ricostruzione del Comune di San Severino Marche e finanziate con fondi per la sistemazione della pubblica illuminazione e la viabilità e con fondi destinati all’abbattimento della barriere architettoniche.
Prosegue la collaborazione fra Coop Alleanza 3.0 e Legambiente Marche il progetto per la sensibilizzazione degli abitanti di Fermo e del Maceratese che realizza interventi formativi, visite guidate a tema ambientale sui fiumi Chienti, Potenza e Tenna per tutelare la risorsa acqua e combattere l’inquinamento.
Con “Il fiume va, sa dove andare”, Legambiente Marche, in collaborazione con Coop Alleanza 3.0 intendono porre all’attenzione delle comunità locali lo stato attuale dei fiumi Chienti, Potenza e Tenna, collegandoli a quello che sono stati e hanno rappresentato nel passato, e ponendo le basi per gli scenari futuri, nel pieno rispetto dei temi dell'ambiente e dello sviluppo sostenibile. Il progetto è volto a informare e a sensibilizzare gli abitanti del territorio, partendo dal mondo della scuola, con attività pratiche sulle rive dei fiumi e sulla costa, documentando il tutto con fotografie tradizionali e digitali e servendosi di tutti gli strumenti tecnologici a disposizione per la più ampia diffusione del progetto.
“Il fiume va, sa dove andare” si inserisce fra le 60 iniziative promosse dalla Cooperativa a sostegno della risorsa acqua: Coop Alleanza 3.0 ha deciso di sostenere l’ambiente con iniziative di associazioni locali impegnate per la tutela di mari e fiumi, la lotta all’inquinamento, l’educazione verso le scuole e le famiglie. L’attività è finanziata grazie a “1 x tutti e 4 x te”: l’1% del valore degli acquisti dei prodotti Coop, in questo caso i prodotti della linea viviverde, permette a soci e consumatori di sostenere queste iniziative ambientali sui territori in cui la cooperativa opera.
“L’ambiente è da sempre al centro dell’attenzione di Coop Alleanza 3.0 – dice Meri Marziali presidente della zona soci di Macerata Fermo - dalla vendita di prodotti biologici ed ecologici alla gestione sostenibile di energia ed acqua, dalla lotta agli sprechi agli incontri di sensibilizzazione”.
Le due iniziative di sensibilizzazione si sono svolte a Macerata presso l’Abbadia di Fiastra e a San Severino Marche presso Elcito, coinvolgendo volontari di Legambiente, di Coop Alleanza 3.0, di alcune associazioni locali e con il supporto logistico del Cosmari.
“Il progetto prosegue nella sua fase di sensibilizzazione, toccando le città di Macerata e San Severino Marche - ha dichiarato Marco Ciarulli, Direttore Legambiente Marche Onlus -. La difesa del nostro pianeta deve essere una priorità e la tutela degli ecosistemi fluviali passa anche da quest’importante progetto che unisce cittadinanza attiva ad ambientalismo scientifico.”
Sono stati rinvenuti numerosissimi rifiuti, soprattutto quelli tipici della vita di tutti i giorni, come bottiglie di plastica, flaconi per l’igiene intima, residui di imballaggi alimentari. In particolare, a San Severino Marche sono stati rinvenuti numerosi pneumatici esausti, non solo di automobili, ma anche di camion e trattori.
“Noi cerchiamo di dare l’esempio con attività di educazione ambientale e di prevenzione - ha dichiarato Luca Maria Cristini, Socio e membro del direttivo del Circolo Legambiente “Il grillo” –. Speriamo che le istituzioni e i cittadini tutti ci seguano su questo terreno. La partecipazione di tanti volontari, di varie associazioni, tra cui il costituendo Gruppo Masci di San Severino Marche e il supporto dell'amministrazione cittadina attraverso il gruppo comunale di protezione civile, ci fanno ben sperare”.
Il prossimo appuntamento è previsto per martedì 29 ottobre, presso Il Parco del Ruzzodromo di Fermo.
Weekend da incorniciare per la Rhütten San Severino che prima si concede una foto-calendario di squadra sotto la suggestiva torre del borgo di Castello al Monte e, successivamente, non fallisce l’appuntamento con la vittoria (69-55) a spese del Basket Fermo nella seconda gara casalinga che porta nel carniere dei biancorossi del presidente Francesco Ortenzi due punti di platino prima di un trittico delicato.
Contro il Basket Fermo, ex squadra del “Toro” Tortolini nelle cui file milita l’altro ex settempedano Patrick Belleggia, l’inizio dei biancorossi è un po’ stentato, ma al primo suono di sirena il vantaggio di capitan Cruciani e compagni rincuora: +11. «All’intervallo siamo arrivati però con soli 8 punti di margine ed anche all’inizio del terzo periodo abbiamo sciupato qualche buona occasione per prendere il largo – commenta coach Alberto Sparapassi -. Dopodiché ci siamo rilassati, chiudendo il terzo parziale sul +15 (52-37) dopo aver attaccato con incisività la difesa a zona dei fermani grazie anche alle incursioni del nuovo acquisto Magrini (top-scorer con 22 punti, ndr). Soltanto in prossimità dell’epilogo abbiamo concesso più del dovuto, ma sono soddisfatto della gara dei miei ragazzi. In cabina di regia, perdurando l’assenza di Severini e Foglia, alle prese con i postumi di infortuni, ho alternato Giuliani, il giovane Nicolò Grillo e Massaccesi. Hanno risposto bene». Sabato prossimo, alle 21.15, gara sulla carta proibitiva al Palavirtus di Macerata con il Basket Maceratese.
RHÜTTEN SAN SEVERINO-BASKET FERMO 69-55
RHÜTTEN: Giuliani 9 punti (1 tiro da 3 punti), Massaccesi 6 (2 t. da 3p.), Magrini 22 (1 t. da 3p.), Fucili 4, Callea 2, Tortolini 12, Buttafuoco 2, Cruciani 7 (1 t. da 3p.), Potenza 2, Grillo 2, Ortenzi, Rossi 1. All. Sparapassi
BASKET FERMO: Poggi 11, Mezzabotta 2, Amelio 2, Malaspina 2, Belleggia 2, Bernard 12, Verdecchia 14, Ballo 8, Pasqualini 4, Sandroni, D’Amico n.e. All. Marilungo
Note: parziali 19-8/33-25/52-37/69-55; arbitri Paciaroni (Ancona), Di Lello (Chiaravalle).
PRIMA CATEGORIA - Una Settempeda dal grande cuore, grintosa e disposta al sacrificio riesce ad uscire indenne dal campo di Collevario di Macerata pur costretta a giocare per ben 40 minuti, recupero compreso, in nove contro undici. Oltre alle doti caratteriali si sono viste organizzazione, attenzione e concentrazione. Alla fine, dunque, uno zero a zero (il primo in stagione e seconda volta senza segnare almeno un gol) contro una Cluentina discreta che ha mostrato buone trame e che, però, è mancata nel momento topico della sfida quando con due giocatori in più non ha saputo trovare un modo efficace per attaccare la Settempeda e per riuscire a vincere. Un punto che fa bene a morale e classifica ai settempedani e che deve essere accettato, soprattutto per come è arrivato e per come si era messa la gara, ma resta la sensazione che in condizioni normali probabilmente le cose sarebbero potute cambiare e in meglio. Partita equilibrata e ben giocata da ambo le parti nella prima frazione; ripresa, invece, poco piacevole e con tantissimo nervosismo e gioco spezzettato ripetutamente. A proposito di quello accaduto nella ripresa dobbiamo a malincuore fare riferimento all’arbitro e ci fa poco piacere farlo. Il sig. Tarli di Ascoli Piceno ha vissuto una giornata no, rendendosi protagonista con errori di valutazione e utilizzando un metro di giudizio non uniforme sanzionando in maniera differente gli stessi falli o situazioni(fuorigioco). Comportamento questo che ha alzato il nervosismo generale al massimo, “rovinando” il secondo tempo in cui sono arrivati quattro cartellini rossi, tutti contro la Settempeda. Caso anomalo e difficile da vedere, fatto sta che i biancorossi hanno perso due giocatori in campo(decisioni che possono starci a norma di regolamento) e due uomini della panchina, compreso mister Ruggeri(forse troppa severità visto anche quello capitato prima). Indicato il peggiore in campo, vogliamo però tornare a parlare di calcio giocato, segnalando nella Settempeda le ottime prove della difesa, sempre molto attenta e con un Caracci grande protagonista, di Broglia, ottimo nel primo tempo, e di Fiecconi che, quando entrato, ha creato molte occasioni praticamente da solo contro la retroguardia avversaria. La classifica per la Settempeda non cambia sostanzialmente, anche se la squadra è ora scesa al terzo posto e per il prossimo turno, in casa, arriva il San Claudio (sabato 2 novembre ore 14.30).
LA CRONACA – Trasferta non semplice quella di Macerata (campo di Collevario) per una Settempeda che vuole tornare a far punti fuori casa(ultima gita fuori porta a Corridonia andò male). Di fronte una Cluentina che viene da un buon periodo e che è nel gruppetto delle terze distanziata di una sola lunghezza dai biancorossi, secondi. Assenze da ambo le parti e formazioni riviste per cause di forza maggiore. Nel 4-3-3 della Settempeda(tre juniores in panchina) c’è Broglia a centrocampo al posto di Selita squalificato, mentre il reparto più menomato è l’attacco visto che Rocci e Fiecconi, non al meglio, partono in panchina. Nel trio offensivo si piazza Gianfelici, a sinistra, andando a far compagnia a Borioni e Montanari. La Cluentina conferma il 4-3-1-2 con capitan Guzzini trequartista dietro a Cammertoni e Pettinari. Inizio di partita frizzante e squadre che giocano palla a terra. Dopo la fase di studio è la Settempeda ad affondare per prima il colpo. Lancio a tagliare il campo verso destra di Rossi che mette in azione Montanari il quale va da solo verso la porta, ma l’arbitro fischia fuorigioco al numero 10. Il dubbio c’è. Al 15’ Borioni spizza di testa per Dedja che allarga verso Montanari. Sinistro di prima intenzione che Torresi ribatte in tuffo. Arriva Broglia che spinge in porta, ma viene segnalato fuorigioco allo stesso numero 4. Al 17’ la palla arriva da sinistra a Borioni che è libero di colpire. Girata di testa alta. Al 23’ primo segnale di vita della Cluentina. Cross da sinistra verso Guzzini che prova a calciare al volo colpendo però male. Al 25’ Scocchi sventaglia verso destra sui piedi di Montanari che di prima serve Broglia. Pezzo di bravura del centrocampista con tocco morbido per fare il “sombrero” al difensore e tiro al volo in diagonale che va sul fondo lambendo il palo. Intorno alla mezzora si vedono i locali. Gianfelici dal limite mette largo di poco, poi Pettinari entra in area e prova a passare fra due difensori. L’attaccante va giù, forse lasciandosi andare un po’ troppo, tanto che l’arbitro fa cenno di andare avanti. Anche qui qualche dubbio c’è. Al 32’ calcio piazzato di Porfiri che scaglia un bolide di destro che, deviato, costringe Caracci al grande intervento in tuffo per togliere il pallone dall’angolino alla sua sinistra. Al 39’ break di Dedja che parte dalla linea centrale del campo portando avanti palla. Passaggio sulla sinistra a Tommaso Gianfelici che serve al limite Broglia. Stop e tiro con destro forte e preciso a fil di palo. Bravo Torresi a deviare in tuffo. Al 43’ punizione da circa 25 metri per la Cluentina. Batte Guzzini con un destro potente che è indirizzato sotto la traversa. Caracci devia con la punta delle dita e sventa in angolo anche con l’aiuto della traversa. Sul tiro in porta Guzzini si stira e non rientrerà in campo dopo l’intervallo sostituito da Sopranzetti(va a fare la punta con Pettinari sulla trequarti). La prima azione della ripresa è una ripartenza biancorossa che vede Montanari lanciare verso l’area Borioni. Torresi è pronto e rinvia di piede andando in anticipo fuori area. Primo cambio ospite. Fuori Dedja, dentro Fiecconi. Non c’è neanche il tempo di vedere se ci sarà qualche variazione tattica, perché la Settempeda resta in dieci uomini. Minuto numero 8. Fallo di Rossi sulla trequarti difensiva. L’arbitro opta per il massimo della severità e mostra prima il giallo, è il secondo, quindi il cartellino rosso al centrocampista. Ruggeri ordina il 4-3-2-1, ma dura appena quattro minuti, dato che al 12’ Del Medico va deciso su Cammertoni, già oltre la linea laterale, entrando in modo scomposto. L’arbitro non ha dubbi e mostra al terzino il rosso diretto. Settempeda in nove e 33 minuti da giocare(diventeranno 40 alla fine) con doppia inferiorità. Ruggeri ordina il 4-3-1 cambiando Broglia con il giovane Botta che fa il terzino destro, con Borioni e Montanari a centrocampo e Fiecconi unica punta. Proprio Fiecconi sguscia fra un nugolo di avversari per poi andare a calciare dal limite. Torresi in tuffo deve impegnarsi nella ribattuta. Entra anche Panzarani tra gli ospiti al posto di Montanari per dare più sostanza in mezzo al campo. La Cluentina le prova tutte operando le quattro sostituzioni rimaste, ma la squadra di Canesin fa fatica a girare palla non trovando spazi per far soffrire la difesa ospite davvero attenta e decisa. Il tema tattico è chiaro: locali protesi in avanti, ospiti chiusi e pronti a ripartire con il guizzante Fiecconi. Sopranzetti prova da solo a superare il muro ospite, ma il sinistro è troppo debole e centrale per impensierire Caracci. Al 36’ torna protagonista il direttore di gara che si avvicina alla panchina della Settempeda per un richiamo verbale che diventa invece sanzione disciplinare per mister Ruggeri che viene espulso(un giallo poteva starci come da regolamento) Al 39’ il portierone biancorosso deve, invece, superarsi per deviare in tuffo un esterno sinistro di Andrea Mancini indirizzato all’angolino basso. Fiecconi spezza spesso e volentieri il forcing dei padroni di casa con le sue fughe palla al piede e per due volte trova la conclusione verso la porta creando apprensione al portiere rivale.
Al 44’ cross di Scoccia che arriva a centro area ad Andreucci. Tiro al volo con palla che, dopo aver toccato terra, sorvola la traversa. Cinque sono i minuti di recupero. Al 48’ la Settempeda recupera palla e parte un contropiede con lancio in verticale per Fiecconi che se ne va solo verso la porta. Si prospetta un’occasiona da gol clamorosa, ma Tarli blocca tutto per un fuorigioco che ad un occhio nudo sembra inesistente. La panchina della Settempeda scatta tutta in piedi per protestare e l’arbitro interviene andando ad estrarre il quarto cartellino rosso del pomeriggio espellendo Dedja, rimasto a seguire i compagni dopo il cambio. Decisione, questa, che chiude il match ( 52’).
IL TABELLINO
CLUENTINA – SETTEMPEDA 0-0
CLUENTINA: Torresi, Mancini Luca, Scoccia, Trobbiani(27’st Andreucci), Scocco(27’st Tomassini), Porfiri, Gianfelici(19’st Menghini), Mancini Andrea, Cammertoni, Guzzini(1’st Sopranzetti), Pettinari(33’st Ronaldo). A disp. Scoppa, Foglia, Pierucci, Mariucci. All. Canesin Pietro
SETTEMPEDA: Caracci, Del Medico, Scocchi, Broglia(16’st Botta), Massi, Galuppa, Gianfelici, Rossi, Borioni, Montanari(31’st Panzarani), Dedja(8’st Fiecconi). A disp. Sorichetti, Latini, Pierandrei, Rocci, Sfrappini, Prioglio. All. Ruggeri Emanuele
ARBITRO: Tarli di Ascoli Piceno
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha preso parte oggi a Roma all’iniziativa, promossa da Coldiretti, “La terra non trema. Il coraggio dei contadini”.
La manifestazione ha visto allestire al Circo Massimo un grande mercato dove sono state presentate le eccellenze salvate dal sisma a tre anni esatti dalle scosse di terremoto che, nell’ottobre 2016, sconvolse l’intero centro Italia. Per le Marche anche la vice presidente della Regione e assessore all’Agricoltura, Anna Casini, e diversi altri sindaci giunti dalle varie province.
Agricoltori, allevatori e pastori dei Comuni terremotati hanno lasciato per un giorno le campagne per portare nella Capitale i propri prodotti che sono stati presentati in piazza di Sant’Anastasia insieme ai simboli di un territorio che fatica a rialzarsi.
Con il primo cittadino settempedano erano presenti alla manifestazione romana, negli stands allestiti da Coldiretti, anche il presidente provinciale della stessa Confederazione nazionale dei coltivatori diretti, Francesco Fucili, il direttore, Giordano Nasini, e alcuni agricoltori, allevatori e produttori locali tra cui il titolare della cantina fattoria Duri, Dante Duri, e due giovani settempedani che, proprio in questo periodo, hanno avviato nuove attività agricole: Simone Fattobene del birrificio agricolo “L’Ultimo Piceno” e Juri Piermattei de “La Dolce San Severino”.
Il sindaco nel corso della manifestazione ha avuto anche modo di incontrare il ministro dell’Agricoltura, Teresa Bellanova, alla quale ha chiesto aiuti e supporto per un territorio alle prese con il dopoterremoto, con una delle più importanti estensioni dell’intera regione Marche, ma anche con difficoltà legate alla viabilità. Difficoltà che a San Severino Marche, comunque, non sembrano essere riuscite a frenare fino ad oggi l’agricoltura che resta uno dei settori trainanti per l’economia locale.
Ad accompagnare la partecipazione del primo cittadino settempedano, che alla manifestazione di Coldiretti ha pure incontrato il sindaco di Roma Virginia Raggi, era presente pure il gonfalone del Comune.
La responsabile del dicastero dell’Agricoltura nel corso dell’iniziativa ha avuto modo di ricordare il Decreto terremoto di recente approvato, sottolineando: “Esso rappresenta un segnale di attenzione che in Parlamento dovrà essere rafforzarlo. Anche per il mondo agricolo. Alle Regioni proporrò un Gruppo di lavoro comune insieme al Ministero per un Piano di rinascita agricola – ha spiegato la ministra, aggiungendo subito dopo -. Credo che la creazione di uno o più distretti del cibo possa aiutare”.
L’ufficio tecnico di San Severino Marche ha avviato la predisposizione del progetto di ristrutturazione, salvaguardia e valorizzazione dei percorsi pedonali e delle aree verdi delle pendici di Castello al Monte. L’intervento ha come obiettivo quello di restituire alla città una zona particolarmente bella dal punto di vista ambientale e paesaggistico.
In passato l’area era stata interessata da opere di sistemazione dei percorsi pedonali e dell’illuminazione con la pulizia del verde e la realizzazione di balaustre di protezione in legno. Trascorsi ormai diversi anni tutta la zona, però, presenta uno stato di degrado con alberi caduti, alberi secchi e rami spezzati, staccionate di protezione crollate e percorsi invasi dalla vegetazione e dai rovi.
Oltre alla pulizia del sottobosco e al taglio dell’erba si procederà all’abbattimento delle essenze arboree infestanti, al taglio delle piante secche, di quelle in stato precario di stabilità, al ripristino dei percorsi pedonali con rifacimento delle staccionate in legno e alla sistemazione dell'illuminazione pubblica oltre che alla manutenzione e all’eventuale sostituzione delle panchine con montaggio di cestini portarifiuti per raccolta differenziata.
Il Comune ha anche emesso un avviso pubblico finalizzato all’acquisizione di manifestazioni di interesse per l’effettuazione dei lavori tramite affidamento diretto. Le offerte vanno presentate entro il 2 novembre all’ufficio Protocollo. Per i lavori è stato previsto un impegno finanziario di 66.809,58 euro.
Dopo la cerimonia di inaugurazione e intitolazione a Simone Forconi, il tredicenne ucciso dalla mamma alla vigilia di Natale di cinque anni fa, verrà benedetta nel pomeriggio di oggi, 26 ottobre, alle ore 17:15, la fontana installata all’interno della nuova area giochi, nel parco pubblico di via Lorenzo d’Alessandro a San Severino Marche.
Alla cerimonia, che sarà officiata da don Luca Ferro, prenderanno parte anche il sindaco Rosa Piermattei, il papà di Simone Enrico Forconi, e i familiari che hanno voluto destinare all’associazione Help Sos Famiglia e Salute un contributo per l’acquisto di una pavimentazione anti trauma di cui sarà dotato uno spazio esterno all’asilo Gentili, scuola che il piccolo aveva frequentato in passato.
Proprio oggi Simone avrebbe compiuto 18 anni. La famiglia ha per questo fortemente voluto che in questa occasione così speciale il loro congiunto fosse ricordato anche con una santa messa che sarà celebrata alle ore 18:30, dopo la cerimonia di benedizione della fontana a lui intitolata, al santuario della Madonna dei Lumi.
La fontana, un manufatto in pietra del peso di 15 quintali è arrivato a San Severino Marche grazie alla donazione di un gruppo di amici pugliesi che, dopo il terremoto, hanno fatto arrivare la loro solidarietà un po’ in tutto il Maceratese colpito dalle scosse realizzando campi da calcetto e spazi giochi per i più piccoli. Nello spazio giochi di via Lorenzo d’Alessandro a giugno erano entrati in funzione anche scivoli ed altalene ricevuti, come la fontana e gli altri allestimenti, dall’associazione di volontariato Help Sos Famiglia e Salute.
A tre anni dal terremoto torna agibile, a San Severino Marche, un’altra abitazione di borgo Fontenuova. L’edificio, una casa singola abitata da una famiglia, è stato interessato da lavori di riparazione del danno e rafforzamento locale per un importo di poco inferiore ai 90mila euro. Il sindaco Rosa Piermattei ha quindi revocato l’ordinanza con la quale era stato dichiarato temporaneamente non utilizzabile l’intero stabile.
Stagione calcistica 1959/60. Stagione calcistica 2019/2020. In mezzo ci sono sessant’anni di storia di calcio settempedano. Una sola squadra protagonista: la Settempeda. Cosa unisce le due squadre, quella di ieri e quella di oggi? La vittoria nel campionato di Seconda Categoria. È proprio così. Il destino ha voluto regalare alla storia della Settempeda questa bella e curiosa coincidenza. La squadra attuale, neo promossa in Prima Categoria, cerca ora di ripercorrere i fasti del passato, dopo gli anni in Seconda Categoria, inseguendo il sogno di poter presto approdare in categorie superiori, proprio come riuscì alla squadra di quei tempi che ottenne una spinta decisiva da quella vittoria nel girone D nell’ormai lontanissimo 1959. Fu la prima di una lunga serie che vide la società biancorossa salire ai vertici del calcio marchigiano, perché quella stagione del 59’, iniziata nel mese di settembre, segnò la ripartenza del club e della squadra dopo una “pausa” forzata per varie cause. Il 1959 è stato l’anno in cui iniziò la costruzione dello stadio comunale che venne inaugurato ufficialmente nel 1960 e che fu utilizzato proprio in quella stagione vincente pur senza tribune, ma con la presenza in ogni gara casalinga di moltissimi sostenitori. Numerosi sono stati i protagonisti di quell’annata agonistica e, purtroppo, alcuni di questi non ci sono più, altri invece ci sono ancora e ricordano nel dettaglio le belle vicende che vissero in quel periodo. Alla guida della società c’era l’indimenticato Presidente Lauro Sfrappini. Il consiglio direttivo, che in quei tempi si riuniva nella sede di Piazza del Popolo, era composto da nove membri(Ovidio Bartolacci, Aspreno Ciccarelli, Giancarlo Cristini, Luigi Massi, Alberto Pellegrino, Renato Sfrappini, Gualtiero Soverchia, Vincenzo Tomassini, Mario Uncini).
Tra questi era molto attivo Vincenzo Tomassini che è stato protagonista e “voce” della Settempeda degli anni a venire e che nel 1959 ricopriva anche il ruolo di reclutare i giocatori (oggi d.s.). Narciso Lauro Eusebi era, invece, il segretario e oggi parla di quei tempi con emozione e con gli occhi sorridenti. La rosa della squadra era composta da ventidue giocatori fra i quali Ugo Cicconi, Carlo Striglio, Guglielmo Minocchi, Mariano Stronati, Silvano Traversi, Remo Travaglini, oggi memoria storica di quel gruppo, e da altri atleti settempedani come Alberto Dignani(recentemente scomparso). Oltre a questi c’erano i “rinforzi” da fuori come Fondato(allenatore-giocatore), Procopio(ala destra guizzante che segnava raffiche di gol), La Quaglia, Cappelletti, Mancinelli, Grassettini, Incitti, Savoretti, Bellini, Pierantoni, Malatini, Vernacchia. Una grande famiglia sotto i colori biancorossi, un gruppo di amici che dopo tanti anni sono rimasti legatissimi e che non mancano di sentirsi per le più svariate occasioni, segno che il legame nato con la maglia della Settempeda non è mai venuto meno.