San Severino Marche

L’arte al femminile: la nona mostra delle pittrici a San Severino

L’arte al femminile: la nona mostra delle pittrici a San Severino

Paesaggi, nature morte, ritratti sono solo alcuni dei temi e dei generi scelti dalle artiste presenti alla nona edizione della Mostra delle Pittrici, ospite fino a domenica 23 maggio degli spazi allestiti all’interno della chiesa di Santa Maria della Misericordia, in piazza del Popolo. Alla cerimonia del taglio del nastro, insieme all’ideatrice della mostra, Serenella Marinelli, anche la sindaca della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e il vice sindaco e assessore alla Cultura, Vanna Bianconi, accanto a numerose protagoniste dell’evento espositivo che sarà visitabile tutti i pomeriggi, con ingresso libero, dalle 16:30 alle 19:30. Questo l’elenco delle partecipanti: Anna Maria Valenti, Adriana Antonini, Alba Frezzini Crognali, Anna Evangelisti, Barbara Giorgi (Scultrice), Clara Lucarini, Eliana Della Mora, Fiorella Biondi, Genny Jachetta, Giulia Bellini, Giulia Piangatelli, Inge Bathelt, Katia Chiari, Maria Ersilia Valentini, Maria Luisa Lacchè, Maria Teresa Cristini, Marina Beni, Martina Cochi, Nazzarena Lambertucci, Nunzia Lorenzini, Simona Giachetta (San Severino Marche), Nancy Biraschi (Camerino), Gabriella Cesca, Loretta Giovanoli (Corridonia), Claudia Del Curto, Silvana Rossi (Fano), Serenella Gregorio (Isernia), Donatella Chiaffaroni (Monte San Giusto), Susi Rastelli, Teresita Sgolacchia (Montecassiano), Maria Luisa Belli (Passo di Treia), Tiziana Cameli (Pieve Torina), Gabriella Gattari, Monica Conforti (Tolentino). “Questo evento ormai da anni arricchisce la nostra città – è intervenuto il sindaco all’inaugurazione, per sottolineare - Le opere che abbiamo il privilegio di ammirare sono il frutto di un percorso personale e collettivo, di una ricerca interiore che si traduce in forme, colori ed espressioni capaci di parlare al cuore di chi le osserva. Questa mostra non è solo un’esposizione d’arte, ma un tributo al valore delle donne nella società, alla loro capacità di creare, innovare e trasmettere messaggi profondi attraverso la pittura e la scultura. È un invito a riflettere sul ruolo fondamentale che le donne hanno sempre avuto e continuano ad avere nel mondo della cultura e dell’arte”. Il primo cittadino settempedano ha voluto personalmente ringraziare tutte le artiste che con il loro talento hanno reso possibile questa esposizione insieme all’ideatrice, Serenella Eugeni.

12/03/2025 12:15
San Severino, il Feronia festeggia 40 anni: si parte col concerto della Form

San Severino, il Feronia festeggia 40 anni: si parte col concerto della Form

Da giovedì (13 marzo) si alza il sipario sulle iniziative che la città di San Severino Marche ha allestito per festeggiare e celebrare il quarantesimo anniversario della riapertura del suo prestigioso teatro comunale Feronia. Giovedì 13 marzo, a partire dalle ore 20,45, concerto della Form, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, che eseguirà brani di Brahms e Boccadoro. Venerdì 14 marzo, alle ore 20,45, spettacolo teatrale con Ottavia Piccolo e I Solisti dell'Orchestra Multietnica di Arezzo che presenteranno "Matteotti. Anatomia di un fascismo", nell'ambito della stagione di prosa. Sabato 15 e Domenica 16 marzo, nel pomeriggio alle ore 16,45, visite guidate speciali in occasione del quarantennale per offrire al pubblico l'opportunità di scoprire la storia e i segreti del teatro Feronia. Infine, sabato 29 marzo alle ore 20,45, spettacolo di circo contemporaneo "Bello!" della compagnia cordata F.O.R, parte della stagione dedicata al circo contemporaneo. Simbolo culturale della città e punto di riferimento per le arti performative nelle Marche, il Feronia è uno dei tanti gioielli della città di San Severino Marche. Per informazioni e prenotazioni sulle iniziative in programma per i 40 anni della riapertura del teatro Feronia, è possibile contattare la Pro Loco al numero 0733 638414 (aperta da martedì a domenica, dalle 9:00 alle 12:30 e dalle 16:00 alle 19:00) o il botteghino del Feronia al numero 0733 634369 (aperto dalle 18:00 nei giorni di spettacolo).

11/03/2025 16:00
Castori una garanzia, Giorgini fa doppietta: il Sudtirol 'made in Marche' vola verso la salvezza

Castori una garanzia, Giorgini fa doppietta: il Sudtirol 'made in Marche' vola verso la salvezza

Il Sudtirol sta vivendo una vera e propria rinascita, e il merito porta una firma indelebile: quella marchigiana. Dall'ultimo posto in classifica alla risalita fino all'undicesima posizione, la squadra altoatesina ha cambiato volto sotto la guida di Fabrizio Castori e grazie alle prestazioni decisive di Andrea Giorgini. L'allenatore di San Severino Marche è stato il vero artefice della svolta. Subentrato in un momento critico, con la squadra ultima in classifica a 13 punti (a pari merito con il Cittadella) e reduce da cinque sconfitte consecutive, Castori ha impresso il suo marchio indelebile in poche settimane. La squadra ha subito cambiato pelle, lasciandosi alle spalle la zona rossa e portandosi al 17° posto con 17 punti, in piena lotta playout. Ma la vera impresa è arrivata con il tempo: sotto la sua gestione, il Sudtirol ha raccolto 20 punti in 13 partite, balzando fino all’undicesima posizione con 33 punti e dimostrando di poter competere con chiunque in Serie B. L'apice della rianscita è stato toccato nello scorso turno di campionato, con un bel 5-1 rifilato al Cittadella.  A illuminare la serata di domenica è stato un altro talento marchigiano: Andrea Giorgini. Il difensore classe 2002, originario di Urbania, ha vissuto una giornata da incorniciare, segnando le sue prime due reti nel campionato cadetto. Cresciuto nel settore giovanile della squadra del suo paese, Giorgini è poi passato al Fano, con un’esperienza in prestito nella Primavera dell’Ascoli prima di tornare in granata. Il debutto tra i professionisti in Serie C è arrivato a soli 18 anni e, dopo tre stagioni di alto livello con il Latina, il salto in Serie B con il Sudtirol nel 2022 è stato una naturale conseguenza. Oggi è un titolare inamovibile della difesa a 3 di Castori e sta dimostrando di essere un punto di riferimento per la formazione altoatesina. Dalla panchina al campo, il Sudtirol ha trovato nei marchigiani due protagonisti della sua resurrezione. Castori e Giorgini hanno riscritto il destino della squadra, portandola lontano dai guai e aprendo scenari impensabili solo pochi mesi fa. La firma della Marche sul campionato di Serie B è sempre più evidente.

11/03/2025 11:10
San Severino, l'auto esce di strada e finisce la sua corsa contro un albero: una donna all'ospedale

San Severino, l'auto esce di strada e finisce la sua corsa contro un albero: una donna all'ospedale

Nella tarda mattinata di oggi, intorno alle ore 12, si è verificato un incidente lungo la strada comunale nota come "corta" di Serripola, che collega il centro abitato di San Severino Marche alla frazione omonima. Per cause ancora in corso di accertamento da parte della polizia locale, un'autovettura Audi è uscita di strada, terminando la propria corsa contro un albero dopo aver percorso diversi metri lungo un dirupo. Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco, che con l'ausilio di una gru stanno provvedendo al recupero del mezzo incidentato. La strada è stata chiusa per permettere le operazioni di soccorso, si consiglia di utilizzare la normale viabilità. Alla guida dell'Audi vi era una donna di mezza età, residente a San Severino Marche, che è riuscita ad uscire autonomamente dall'abitacolo. Successivamente, è stata trasportata all'ospedale "Bartolomeo Eustachio" per accertamenti sulle sue condizioni di salute.  

10/03/2025 13:13
Basket divisione regionale, la Climacalor torna al successo

Basket divisione regionale, la Climacalor torna al successo

La Climacalor si toglie finalmente la scimmia dalla spalla e, grazie ad una gara tutto cuore e determinazione, s’impone nel derby esterno con l’eloquente score di 70-50 sulla Vigor Matelica, cancellando così la pesante striscia di 6 sconfitte consecutive. La truppa di coach Samuele Campetella parte forte, subisce il ritorno dei padroni di casa fino all’intervallo lungo, dopodiché tuttavia dimostra una vis pugnandi micidiale, che le consente di brekkare l’avversaria per chiudere in scioltezza con due decine di canestri di margine, emulando la quasi simultanea gara di Eurolega dell’Anadolu Efes che schianta la Virtus Bologna con una terribile ripresa. «Su un campo storicamente non facile – commenta soddisfatto il diesse biancorosso Gabriel Cingolani -, ce l’abbiamo fatta grazie alla nostra punta di diamante, l’ex Samuele Vissani, match winner con 27 punti, assist a iosa sfornati per i compagni e una grande difesa (un solo giocatore avversario ha terminato in doppia cifra, ndr). Ma il successo di Matelica non è targato solo Vissani. Questa volta, infatti, si è rivisto il gioco di squadra, sia in attacco che in difesa. Ottima la partita di Potenza che ha dominato Gaeta, giocatore tesserato anche con la squadra vigorina che milita in serie B, sugli scudi anche un ritrovato Ortenzi, evidente la buona regia di Magnatti e Uncini e ficcanti le difese di capitan Severini e Della Rocca! Nel primo quarto siamo partiti forte, poi la Vigor ha ricucito lo strappo, forse per via del nervosismo dovuto alla nostra striscia negativa. Al rientro dall’intervallo lungo però ci siamo ricompattati e abbiamo limitato il loro attacco, rimanendo tranquilli e diventando concreti in attacco fino al +20 finale. Ora – è l’augurio conclusivo di Cingolani - speriamo in una nuova striscia positiva, ricominciando da venerdì prossimo in casa (palas Ciarapica con palla a due alle 21.45, ndr) contro il Cus Macerata dell’ex coach Alberto Sparapassi». Per dimostrare che il lampo di Matelica non è stato un fuoco di paglia.   VIGOR MATELICA-CLIMACALOR  50-70 VIGOR MATELICA: Chiaraluce 2, Fianchini 7, Mazzolini n.e., Eleonori 1, Ferretti 2, Brugnola 8, Gaeta 6, Pali 5, Offor 5, Carbonari n.e., Iacono n.e., Perini 14 All. MariSan Severino: Magnatti, Belli 2, Severini 4, Potenza 14, Uncini 2, Della Rocca 2, Corvatta n.e., Tiranti 2, Pettinari n.e., Ortenzi 13, Vissani 27, Strappaveccia 4 All. CampetellaNOTE: parziali: 14-20/18-14/8-17/10-19; progressivi: 14-20/32-34/40-51/50-70; nessun uscito per 5 falli. Add. stampa Luca Muscolini  

08/03/2025 17:00
Tirreno-Adriatico, passaggio della corsa a San Severino: come cambia la viabilità

Tirreno-Adriatico, passaggio della corsa a San Severino: come cambia la viabilità

Il comune di San Severino Marche informa che nella giornata di venerdì 14 marzo il territorio comunale sarà interessato dal passaggio della gara ciclistica  "Tirreno-Adriatico", giunta alla sua 60ª edizione. Per garantire la sicurezza degli atleti e del pubblico, sarà necessario predisporre la chiusura temporanea della circolazione lungo il percorso di gara. La corsa entrerà in città provenendo da Tolentino lungo la S.P. 127, proseguirà in via Merloni in direzione Taccoli, quindi svolterà a sinistra sulla S.S. 361 verso l’ospedale. Il percorso continuerà poi in direzione Cesolo, per poi immettersi sulla S.P. 2 "Apirese", passando per Castel San Pietro e uscendo in direzione del Comune di Apiro. La circolazione veicolare lungo le vie interessate dal passaggio della gara sarà interdetta con apposita ordinanza dalle ore 11:40 alle ore 13:20, salvo ulteriori disposizioni legate alle esigenze di ordine pubblico. Si invitano i cittadini a pianificare eventuali spostamenti in fasce orarie alternative per evitare disagi e a collaborare con il personale di polizia e i volontari che presidieranno gli incroci per garantire un regolare svolgimento dell’evento. L'Amministrazione Comunale, che ha emesso un avviso a firma del comandante della polizia locale, sostituto commissario Adriano Bizzarri, e dell’assessore alla Sicurezza e alla Viabilità, Jacopo Orlandani, "ringrazia anticipatamente per la comprensione e la collaborazione".

08/03/2025 14:40
Esplosione in casa a San Severino: muore donna di 63 anni dopo settimane di ricovero

Esplosione in casa a San Severino: muore donna di 63 anni dopo settimane di ricovero

Morta a causa delle gravissime ustioni subite in un'esplosione in casa a San Severino Marche, lo scorso 27 febbraio, Paola Paparelli, 63 anni. La donna, che lascia tre figli, era stata prima trasportata d'urgenza all'ospedale di Torrette ad Ancona e poi ricoverata nel Centro Grandi ustionati di Pisa. L'incidente si è verificato intorno alle 17. Paola, al rientro a casa, aveva avvertito un forte odore di gas e, nel tentativo di spegnere un vecchio fornello, ha aperto la porta della cucina. Purtroppo, proprio in quel momento, si è verificata una violenta esplosione che l'ha investita in pieno e ha anche provocato un incendio nell'abitazione. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri per mettere in sicurezza la zona e contenere le fiamme, mentre i sanitari del 118 hanno prontamente trasportato la donna all'ospedale di Ancona, da dove è stata successivamente trasferita a Pisa. Nonostante i tentativi di salvataggio, Paola non è riuscita a sopravvivere alle ferite riportate. La sindaca della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, a nome dell'intera comunità settempedana ha voluto esprimere profondo cordoglio per la scomparsa della concittadina Paola Paparelli: ”A nome mio personale e dell’intera Amministrazione comunale – scrive il sindaco in una nota – desidero far sentire tutta la vicinanza della nostra comunità alla famiglia della signora Paola in questo momento di profondo dolore”. 

08/03/2025 13:30
San Severino, 'Le api di Serena e Sofia’: “Partiti con cinque arnie, ora ne abbiamo tra le 80 e le 140"

San Severino, 'Le api di Serena e Sofia’: “Partiti con cinque arnie, ora ne abbiamo tra le 80 e le 140"

Barbara Rocci è la titolare di ‘Le api di Serena e Sofia’, azienda nata nel 2018 a San Severino Marche, in località Granali 80, da una semplice passione per la vita di campagna e tutto ciò che la circonda. Un desiderio di avvicinamento alle cose più semplici e naturali, tanto da dare a questa idea il nome delle figlie. Barbara, com’è nata ‘Le api di Serena e Sofia’? Com’è sbocciata questa passione per le api? “Le api sono insetti piccolissimi ma con un’organizzazione unica, conoscere il loro comportamento e le loro attitudini lascia sbalorditi… e non si finisce mai di imparare! Il territorio settempedano, esteso ma fatto di piccole aziende agricole che non praticano un'agricoltura intensiva, soprattutto  a causa della naturale conformazione dei terreni, è sembrato fin da subito ideale per il nostro concetto… amare le piccole cose che rendono unici certi sapori, seguendo al massimo i ritmi della natura. Siamo quindi partiti da cinque arnie, divenute ben presto il doppio, ed ora abbiamo tra le ottanta e le centoquaranta arnie, a seconda delle condizioni ambientali e delle stagioni".  La tua ‘giornata tipo’? “La ‘giornata tipo' inizia molto presto, in estate le temperature permettono di scendere in apiario già poco dopo l’alba, sentire il ronzio delle bottinatrici che partono per il raccolto è meraviglioso. Bisogna aprire tutte le casse, e specialmente in alcuni periodi dell’anno è molto importante controllare che alla famiglia non manchi nulla. Il pericolo di sciamature in aprile, l’infestazione da varroa, le scorte per la famiglia e la covata sono sempre da tenere sotto controllo. Queste operazioni si protraggono spesso a lungo, bisogna procedere al ritmo dell’arnia, che spesso non coincide con quello dell’apicoltore. Prendersi il giusto tempo è quindi molto importante. Si procede poi con la raccolta del polline nelle trappoline apposite e via verso il prossimo apiario. L’apicoltura è impegno, a volte anche più di quanto ci si aspetti”. Miele millefiori ma… non solo. Puoi parlarci un po’ dei vostri prodotti? “La nostra produzione è incentrata sul miele millefiori e sul polline. Il nostro areale permette una buonissima biodiversità. Si inizia con le primissime fioriture primaverili, principalmente nocciolo e mandorlo, per terminare con le fioriture di edera ed inula a fine settembre. Il nostro millefiori contiene una enorme quantità di profumi e sapori differenti, dalle note fruttate fino a quelle più strutturate, e può contare su una enorme varietà di fioriture (dal ciliegio all’acacia, al tiglio, alla mora selvatica, dall’erba medica alla malva fino al girasole). Nel corso degli anni la produzione si è allargata fino alla realizzazione di candele in pura cera d’api, per noi un importante sviluppo che porta anche alla sensibilizzazione su quanto sia importante l’utilizzo di materiali naturali”. Guardando ‘Le api di Serena e Sofia’ balzano subito all’occhio le candele, qual è il segreto per la realizzazione di queste meraviglie? Quale soggetto ha riscontrato maggior successo tra i tuoi clienti?  “La cera d’api non produce fumo, brucia lentamente e ha un odore naturale di miele, ma soprattutto è un elemento totalmente prodotto dalle api, al contrario delle candele in paraffina. Perfino gli stoppini che utilizziamo sono in cotone, quindi le nostre candele sono completamente naturali. Per la loro produzione utilizziamo i panetti di cera che provengono dalla smielatura (quindi principalmente cera di opercolo) e li fondiamo in un apposito fondicera. Questo permette di ottenere una cera pulita ma al tempo stesso di lavorarla sempre a temperatura costante e senza sbalzi termici. Viene poi colata negli stampini e lasciata raffreddare. Nel periodo natalizio i soggetti sacri sono sempre molto apprezzati, tanto che abbiamo prodotto anche degli stampi specifici con presepi e sacre famiglie. Per battesimi e comunioni invece, la clientela ama molto le candele a forma di animaletti o di orsacchiotti, sono sempre molto belli da vedere. Ne abbiamo a decine, tutti molto simpatici! Realizziamo candele in decine di formati e fantasie differenti, dalla candelina per bomboniere fino alle candele da collezione, con molti stampi creati direttamente da noi in modo da offrire anche pezzi unici alla clientela”. Un aneddoto legato alla tua attività? “Un aneddoto che ricordo sempre con piacere ed un pizzico di soddisfazione è stato quando abbiamo dovuto…. montare le catene in estate! È successo in agosto, quando dopo un forte acquazzone, il campo in cui stavamo controllando le arnie è diventato un acquitrino, non riuscivamo a venirne fuori. Prima di affondare nel fango, abbiamo provato a montare le catene per avere più presa sulle ruote motrici, e con un po’ di pazienza ne siamo venuti fuori… avevamo il fango fino alla testa, ma ce l’avevamo fatta” Qual è il tuo sogno nel cassetto?  Le api di Serena e Sofia nasce nel 2018 da una semplice passione per la vita di campagna e tutto ciò che la circonda. Un desiderio di avvicinamento alle cose più semplici e naturali, tanto da dare a questa idea il nome delle nostre figlie. Le api sono insetti piccolissimi ma con una organizzazione unica, conoscere il loro comportamento e le loro attitudini lascia sbalorditi… e non si finisce mai di imparare! Il territorio settempedano, esteso ma fatto di piccole aziende agricole che non praticano una agricoltura intensiva, soprattutto  a causa della naturale conformazione dei terreni, è sembrato fin da subito ideale per il nostro concetto… amare le piccole cose che rendono unici certi sapori, seguendo al massimo i ritmi della natura. Siamo quindi partiti da 5 arnie, divenute ben presto il doppio, ed ora abbiamo tra le 80 e le 140 arnie, a seconda delle condizioni ambientali e delle stagioni. La giornata tipo inizia molto presto, in estate le temperature permettono di scendere in apiario già poco dopo l’alba, e sentire il ronzio delle bottinatrici che partono per il raccolto è meraviglioso. Bisogna aprire tutte le casse, e specialmente in alcuni periodi dell’anno è molto importante controllare che alla famiglia non manchi nulla. Il pericolo di sciamature in aprile, l’infestazione da varroa, le scorte per la famiglia e la covata sono sempre da tenere sotto controllo. Queste operazioni si protraggono spesso a lungo, e bisogna procedere al ritmo dell’arnia, che spesso non coincide con quello dell’apicoltore. Prendersi il giusto tempo è quindi molto importante. Si procede poi con la raccolta del polline nelle trappoline apposite, e si procede verso il prossimo apiario. L’apicoltura è impegno, a volte anche più di quanto ci si aspetti… Un aneddoto che ricordo sempre con piacere ed un pizzico di soddisfazione è stato quando abbiamo dovuto…. montare le catene in estate. È successo quando in agosto, dopo un forte acquazzone, il campo in cui stavamo controllando le arnie è diventato un acquitrino, e non riuscivamo a venirne fuori. Prima di affondare nel fango, abbiamo provato a montare le catene per avere più presa sulle ruote motrici, e con un po' di pazienza ne siamo venuti fuori… avevamo il fango fino alla testa, ma ce l’avevamo fatta!

08/03/2025 12:39
San Severino, dieci anni fa scompariva Luca Palombarini. La famiglia: “Aiutateci a ritrovarlo”

San Severino, dieci anni fa scompariva Luca Palombarini. La famiglia: “Aiutateci a ritrovarlo”

 Sono passati dieci anni dalla scomparsa di Luca Palombarini, il settempedano di cui non si hanno più notizie dal 6 marzo 2015. La famiglia, tramite il fratello Massimo, torna a lanciare un appello: “Aiutateci a ritrovarlo”. L’uomo aveva 43 anni quando fece perdere le proprie tracce. Uscì dall’abitazione che condivideva con i genitori e non vi fece più ritorno lasciano nella disperazione l’anziana mamma e suo padre, che nel frattempo è deceduto, ma anche il fratello e una sorella. Di professione camionista, Luca viveva nella campagna settempedane, esattamente in località Cagnore. Da qui partirono le ricerche che interessarono proprio la vasta zona intorno casa coinvolgendo carabinieri, squadre di vigili del fuoco, del Cai, della polizia locale, volontari della Croce Rossa Italiana, della Protezione Civile e dell’Associazione nazionale carabinieri insieme ai componenti di diverse squadre di cacciatori e e un club di appassionati di fuoristrada. In casa vennero rinvenuti il cellulare, i suoi documenti, alcuni effetti personali. Il giorno dell’allontanamento Luca si sarebbe dovuto sottoporre a una terapia farmacologica ma per la famiglia questo non giustificherebbe quanto accaduto. I suoi cari, a dieci anni di distanza, sperano che si sia allontanato volontariamente e che non sia rimasto vittima, piuttosto, di una tragedia o che si sia reso protagonista di un atto autolesionistico. I cani molecolari nei primi giorni della scomparsa seguirono una pista che portava però a poche centinaia di metri da casa. Una pista che si fermò all’altezza di un incrocio. Possibile che Luca se ne sia andato e abbia cercato un passaggio in auto in un punto poco distante dalla propria dimora? E da chi? E per quale ragione? Il fratello Massimo spera ancora in una telefonata: “Mi piacerebbe tanto poter tornare a sentire la sua voce. Sapere che sta bene. Mi basterebbe questo”, ripete chiedendo di dargli una mano nel diffondere l’appello della sua famiglia. Anche l’associazione Penelope Marche Odv, un’organizzazione di volontariato a carattere regionale che riunisce familiari e amici di persone scomparse di cui non si hanno più notizia, continua ad occuparsi del suo caso. Pure le istituzioni hanno cercato in ogni modo di mostrare tutta la propria vicinanza alla famiglia sia all’epoca dei fatti che oggi. “È un fatto che dieci anni fa scosse e sconvolse la nostra comunità - spiega la sindaca della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei – Raccogliamo l’appello della sua famiglia e anche noi ci auguriamo che Luca, se può, si faccia sentire o che qualcuno dia notizie di lui”.

07/03/2025 13:26
San Severino, 34enne fermato in centro: era ubriaco alla guida, rischia arresto e multa fino a 6mila euro

San Severino, 34enne fermato in centro: era ubriaco alla guida, rischia arresto e multa fino a 6mila euro

La scorsa notte, i carabinieri della sezione radiomobile della Compagnia di Tolentino hanno denunciato un uomo di 34 anni, di origini romene e residente a San Severino Marche, per guida in stato di ebbrezza alcolica. L'uomo è stato fermato nel centro cittadino di San Severino Marche mentre era alla guida della sua autovettura. Sottoposto agli accertamenti con l'etilometro in dotazione alle forze dell'ordine, è risultato positivo con un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l, un valore ben oltre il limite consentito dalla legge. A seguito del controllo, il 34enne è stato denunciato all'autorità giudiziaria per guida in stato di ebbrezza. Per lui è prevista un’ammenda compresa tra 1.500 e 6.000 euro, aumentata da un terzo alla metà in quanto il reato è stato commesso tra le ore 22 e le ore 7, e l’arresto da sei mesi a un anno. Oltre alle sanzioni penali, all'uomo è stata immediatamente ritirata la patente di guida, con il contestuale sequestro della sua autovettura e la decurtazione di 10 punti dal documento di guida.  

06/03/2025 12:45
San Severino, due settimane a Rivazzurra di Rimini per over 60: come iscriversi

San Severino, due settimane a Rivazzurra di Rimini per over 60: come iscriversi

Il Comune di San Severino Marche informa che sono aperte le iscrizioni per il soggiorno marino per la terza età, un’opportunità di relax e socializzazione dedicata ai cittadini over 60 autosufficienti residenti in città. L’iniziativa si terrà dal 7 giugno al 21 giugno nella splendida località di Rivazzurra di Rimini, presso l’hotel tre stelle Fabius. Il soggiorno di 14 giorni prevede un pacchetto completo con numerosi servizi inclusi, tra cui pensione completa, accesso alla spiaggia privata con ombrellone e lettini, serate a tema, piscina, connessione wi-fi, e molte altre comodità pensate per il benessere dei partecipanti. Il costo complessivo del soggiorno è di 920,00 euro a persona, con la possibilità di richiedere una camera singola con supplemento di 140,00 euro per l’intero periodo. Eventuali tasse di soggiorno, se dovute, saranno a carico dei partecipanti. Le iscrizioni saranno aperte dal 10 marzo al 7 aprile presso l’ufficio Servizi alla Persona del Comune di San Severino Marche, in piazza del Mercato n. 1 che resterà a disposizione nei seguenti giorni e orari: martedì, giovedì e sabato dalle ore 10 alle 13, martedì pomeriggio dalle ore 15:30 alle 17:30. Per completare l’iscrizione, è necessario versare un acconto di 200,00 euro a persona direttamente all’agenzia organizzatrice Palanca Viaggi di San Severino Marche. Per maggiori informazioni, è possibile anche contattare telefonicamente l’ufficio Servizi alla Persona ai numeri 0733/641305 - 311 - 324 o scrivere all’indirizzo email servizisociali@comune.sanseverinomarche.mc.it.    

05/03/2025 14:00
San Severino, il Teatro Feronia festeggia il suo 40º anniversario con eventi dal 13 al 29 marzo

San Severino, il Teatro Feronia festeggia il suo 40º anniversario con eventi dal 13 al 29 marzo

La Città di San Severino Marche si prepara a celebrare il quarantesimo anniversario della riapertura del teatro Feronia, avvenuta nel 1985 dopo un lungo restauro. Per commemorare questo importante traguardo, l’Amministrazione comunale ha organizzato un ricco calendario di eventi in programma dal 13 al 29 marzo. Giovedì 13 marzo, a partire dalle ore 20,45, il Feronia ospiterà il primo vero grande evento con il concerto della Form, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, che eseguirà brani di Brahms e Boccadoro, inaugurando la stagione sinfonica. Venerdì 14 marzo, alle ore 20,45, spettacolo teatrale con Ottavia Piccolo e I Solisti dell'Orchestra Multietnica di Arezzo che presenteranno "Matteotti. Anatomia di un fascismo", nell'ambito della stagione di prosa. Sabato 15 e Domenica 16 marzo, nel pomeriggio alle ore 16,45, visite guidate speciali in occasione del quarantennale per offrire al pubblico l'opportunità di scoprire la storia e i segreti del teatro Feronia. Infine, sabato 29 marzo alle ore 20,45, spettacolo di circo contemporaneo "Bello!" della compagnia cordata F.O.R, parte della stagione dedicata al circo contemporaneo. Simbolo culturale della città e punto di riferimento per le arti performative nelle Marche, il Feronia è uno dei tanti gioielli della città di San Severino Marche. “A San Severino Marche, dopo la distruzione nel 1699 della Sala del Teatro che si trovava all’interno del Palazzo dei Consoli a Castello, nel 1732 il Consiglio comunale comincia a pensare alla costruzione di un edificio teatrale e l’argomento viene ripreso nel 1734 per riconoscere l’opportunità di avere un teatro pubblico come luogo di onesto divertimento per il pubblico – ricorda in uno dei suoi tanti preziosi scritti su “Il Settempedano” il professor Alberto Pellegrino, docente, sociologo, scrittore e giornalista - Dopo dibattiti e il superamento di difficoltà per la raccolta dei fondi privati, nel 1740 il Condominio teatrale affida l’incarico di progettazione del teatro a un allievo del grande Antonio Galli Bibbiena, l’architetto fanese Domenico Bianconi che progetta una sala teatrale in legno con forma a campana, tre ordini con 44 palchi, la platea e il loggione con balconata a colonnine. Il Teatro de’ Condomini viene inaugurato nel 1747 (il quinto nelle Marche) e in esso si rappresentano oratori e melodrammi prima che il teatro venga chiuso perché ritenuto pericolante e insicuro per la minaccia d’incendi. La Congregazione teatrale decide così di affidare, nel 1823, la progettazione di un teatro in muratura al giovane architetto concittadino Ireneo Aleandri. L’esecuzione dei lavori è affidata ai maestri muratori Gaspare Maccari, Vincenzo, Pietro e Domenico Mochi; le decorazioni sono affidate a Giuseppe Trotti e le scene al pittore Bibbiena; al pittore sanseverinate Filippo Bigioli, residente a Roma, è affidato l’incarico di realizzare i bozzetti del sipario e delle pitture della volta, opere che saranno materialmente realizzate dallo scenografo ascolano Raffaele Fogliardi. Il progetto del nuovo edificio viene presentato dall’Aleandri il 7 giugno 1823 e il teatro sarà solennemente inaugurato maggio 1828. Il primo progetto purista del giovane Aleandri è quello di San Severino Marche, nel quale si preoccupa di creare un volume armonioso che rispetti la classica teoria fisica della propagazione del suono per onde sferiche. Il principio estetico dell’unità informa le proporzioni della sala, circoscritta a una sfera ideale, con la conseguenza che il ferro di cavallo ha il pregio di unificare le principali dimensioni. Nella pianta della platea del Feronia si iscrive perfettamente un cerchio, diversamente dal più oblungo ferro di cavallo di stampo scaligero”. Aleandri per l’opposizione del Congregazione deve rinunciare ai palchi a balconcino che avrebbero favorito la visibilità e deve approntare altre modifiche al primo progetto, ma nei progetti successivi ottiene ugualmente il risultato di garantire grazia classica della sala a palchetti, per cui il teatro Feronia rimane un modello di “purità dello stile” per l’eleganza delle linee e della decorazione. Il 30 gennaio 1823 l’architetto sanseverinate presenta alla Congregazione teatrale un progetto preliminare che prevede una spesa di circa 1700 scudi, nel quale si propone di ricostruire il teatro all’interno della vecchia cinta muraria che conteneva il precedente impianto ligneo del Bianconi. La nuova sala prevede tre ordini di 17 palchi più il loggione, con una volta ad unghiature alla maniera del Bibbiena: i palchi sono inquadrati da un sottile ordine di colonnine corinzie; l’intero edificio ha una forma rigorosamente semicircolare per garantire una buona visione da ogni angolazione e una sicura efficacia acustica. La Congregazione teatrale approva il preliminare e il 12 marzo 1823 viene presentato il primo progetto nel quale si mantengono i 17 palchi, ma si propone un allargamento della platea verso destra con l’abbattimento e la ricostruzione di un muro del vecchio teatro. Dopo una serie di osservazioni e discussioni, la Deputazione chiede a seguito dell’allargamento della platea di portare da 17 a 19 i palchi per ciascun ordine e la vendita di questi ulteriori 6 palchi dovrebbe contribuire a coprire una parte delle ingenti spese. Aleandri prevede i 6 palchi in più, mantenendo fisse le dimensioni planimetriche ma allungando la platea con la riduzione del palcoscenico. Nella stesura definitiva si mantiene il numero di 19 palchi per ogni ordine; si procede a un ulteriore allargamento dell’edificio verso destra e questo consente di allargare l’interno dei palchi e il corridoio che li disimpegna, mentre la platea rimane invariata; in corso d’opera l’Aleandri realizza anche le unghiature bibbianesche della volta così come le vediamo oggi. I lavori in muratura iniziano nell’agosto 1823, mentre quelli di doratura e decorazione nel 1825. Comunque nell’arco di cinque anni l’edificio viene terminato e aperto al pubblico in modo solenne – ricorda ancora il professor Pellegrino - nel 1828 con un interesse da parte della stampa specializzata nazionale, con grande soddisfazione della Congregazione teatrale e dei Condomini, con il favore di tutta la cittadinanza, che vede nel nuovo teatro un vanto e una gloria cittadina”.    

05/03/2025 13:35
San Severino, 8 marzo: un viaggio artistico tra le opere delle pittrici settempedane

San Severino, 8 marzo: un viaggio artistico tra le opere delle pittrici settempedane

San Severino Marche celebra la Festa della Donna con un evento d'arte tutto al femminile: la 9ª Mostra delle Pittrici, che verrà ospitato ancora una volta nella chiesa di Santa Maria della Misericordia, in piazza del Popolo, dall'8 al 23 marzo. L'inaugurazione avrà luogo sabato prossimo,8 marzo, alle ore 16,30, e offrirà l'opportunità di scoprire l’opera di talentuose artiste locali e non solo. La mostra sarà aperta tutti i pomeriggi dalle 16:30 alle 19:30. Questo l’elenco delle partecipanti: Anna Maria Valenti, Adriana Antonini, Alba Frezzini Crognali, Anna Evangelisti, Barbara Giorgi (Scultrice), Clara Lucarini, Eliana Della Mora, Fiorella Biondi, Genny Jachetta, Giulia Bellini, Giulia Piangatelli, Inge Bathelt, Katia Chiari, Maria Ersilia Valentini, Maria Luisa Lacchè, Maria Teresa Cristini, Marina Beni, Martina Cochi, Nazzarena Lambertucci, Nunzia Lorenzini, Simona Giachetta (San Severino Marche), Nancy Biraschi (Camerino), Gabriella Cesca, Loretta Giovanoli (Corridonia), Claudia Del Curto, Silvana Rossi (Fano), Serenella Gregorio (Isernia), Donatella Chiaffaroni (Monte San Giusto), Susi Rastelli, Teresita Sgolacchia (Montecassiano), Maria Luisa Belli (Passo di Treia), Tiziana Cameli (Pieve Torina), Gabriella Gattari, Monica Conforti (Tolentino). La 9ª Mostra delle Pittrici rappresenta un momento di incontro tra arte e pubblico, un'opportunità per celebrare il talento delle donne e il loro contributo al panorama culturale contemporaneo. L'evento si inserisce nel calendario delle iniziative legate alla Festa della Donna, con l'obiettivo di sensibilizzare e valorizzare il ruolo femminile nel mondo dell'arte. L’ingresso è libero.      

05/03/2025 12:30
San Severino, donna investita mentre attraversa: trasportata all'ospedale

San Severino, donna investita mentre attraversa: trasportata all'ospedale

Donna investita da un'auto e soccorsa dal 118. È il bilancio di un incidente avvenuto questa mattina, intorno alle 9:30, in viale Mazzini a San Severino Marche. Ancora da chiarire l'esatta dinamica di quanto avvenuto, la cui ricostruzione spetterà ai carabinieri della locale stazione. A essere coinvolta nell'investimento una Fiat Panda, guidata da un uomo, l'impatto è avvenuto in prossimità dell'attraversamento pedonale. Immediato l'arrivo sul posto dei sanitari che hanno prestato alla ferita le prime cure del caso, per poi trasferirla in ospedale per accertamenti.

05/03/2025 12:20
San Severino, al cinema San Paolo arrivano le pellicole da Oscar: si parte con "Io sono ancora qui"

San Severino, al cinema San Paolo arrivano le pellicole da Oscar: si parte con "Io sono ancora qui"

Cinque pellicole da Oscar salutano, al cinema teatro San Paolo, la nuova rassegna di film promossa in collaborazione con i Teatri di Sanseverino. Il cartellone di 8 spettacoli, tutti con doppia programmazione, si apre giovedì (6 marzo) e venerdì (7 marzo) con "Io sono ancora qui" di Walter Salles con Fernanda Torres, Selton Mello, Fernanda Montenegro, Valentina Herszage e Maria Manoella. Le altre pellicole sono The Substance (13-14 marzo), Emilia Pérez (20-21 marzo), La storia del Frank e della Nina (27-28 marzo), Il mio giardino persiano (3-4 aprile), Noi e Loro (10-11) aprile, The Brutalist (24-25 aprile) ed Anora (1-2 maggio). "Io sono ancora qui" ha ottenuto tre candidature e vinto un Premio Oscar per il miglior film  internazionale, è stato premiato al Festival di Venezia ed ha ottenuto candidature e vinto un premio ai Golden Globes. Siamo in Brasile, nel 1971. Rubens Paiva, ex deputato laburista, vive con la moglie Eunice e i cinque figli a Rio de Janeiro. Il colpo di stato del 1964 lo ha espulso dalla scena politica e ha instaurato una dittatura militare che spaventa Eunice e le fa temere per l'incolumità della figlia maggiore Veronica, simpatizzante dei movimenti studenteschi antigovernativi. Ad essere portato via da casa, un giorno in fretta e furia, da un manipolo di sconosciuti armati, è invece Rubens. Non farà mai più ritorno. Il regista Walter Salles era amico dei bambini Paiva e conosceva bene la loro casa. Abituato ai grandi spazi della sua terra, e a dimostrare il proprio talento visivo nella rappresentazione di viaggi e paesaggi, qui si muove per la maggior parte del tempo nello spazio chiuso di quella casa impressa nella memoria, e al limite della strada di fronte e della spiaggia adiacente, ma allo stesso tempo racconta un paesaggio famigliare e affettivo meravigliosamente ampio. Tra le pellicole della nuova rassegna, come detto, figurano ben 5 Premi Oscar. Il più premiato è sicuramente “Anora”, di Sean Baker, che ha ottenuto le statuette per “Miglior film”, “Miglior regista”, “Miglior attrice protagonista”, “Miglior sceneggiatura originale” e “Miglior montaggio”. Non male nemmeno “The Brutalist” di Brady Corbet che ha incassato i premi “Miglior fotografia”, “Miglior colonna sonora” e “Miglior attore protagonista”. Bene anche “Emilia Pérez” con “Miglior attrice non protagonista” e “Miglior canzone originale”. Una statuetta per “The Substance” per il “Miglior trucco e acconciatura”.         

04/03/2025 11:05
San Severino, comunità settempedana in lutto per la scomparsa di Remo Travaglini

San Severino, comunità settempedana in lutto per la scomparsa di Remo Travaglini

Comunità settempedana in lutto per l’improvvisa scomparsa di Remo Travaglini, figura molto legata al calcio locale: era stato anche allenatore della società sportiva Settempeda. Un improvviso malore lo ha strappato all’affetto dei propri cari proprio  nel giorno in cui si sono aperte le celebrazioni per i cento anni di storia del club calcistico biancorosso.  Travaglini aveva avuto un passato anche da giocatore, poi come detto di allenatore, ed aveva continuato a seguire la sua squadra del cuore gran grandissima passione. La stessa che, fin dall’età di 12 anni, aveva messo nella sua professione, quella di restauratore di mobili antichi. Era un vero maestro, sapeva prendersi cura delle cose del passato e sapeva ridonargli nuova vita. A ricordarlo con commozione anche il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei: “Con la scomparsa di Remo Travaglini perdiamo un pezzo della nostra storia, un uomo che ha saputo trasmettere i valori dello sport e dell'amore per la nostra città. Il suo contributo al calcio e alla cultura locale resterà impresso nella memoria di tutti noi. A nome dell'Amministrazione comunale e dell'intera cittadinanza, esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia e ai suoi cari”. La scomparsa lascia nel dolore la moglie Nara e i figli Simona e Marco, dirigente della S.S. Settempeda, oltre agli altri familiari. I funerali si terranno domani (lunedì 3 marzo), alle ore 9.30, nella chiesa di San Domenico. La camera ardente è stata allestita nella sala del commiato "Il Tempio degli Angeli".  

02/03/2025 12:10
San Severino, ritrovato sano e salvo anziano disperso nella frazione di Parolito

San Severino, ritrovato sano e salvo anziano disperso nella frazione di Parolito

Si sono concluse pochi minuti fa le ricerche di P. R., 87 anni, l’anziano settempedano allontanatosi dalla propria abitazione, in località Parolito, che dal pomeriggio di ieri aveva fatto perdere le proprie tracce mettendo in allarme l’intera comunità. L’uomo era stato visto camminare lungo la strada che da Parolito porta verso Colleluce da una signora del posto poi di lui, che vive solo, più nulla. Subito si era allertata la macchina dei soccorsi con carabinieri e vigili del fuoco. Le ricerche, alle quali hanno preso parte anche i volontari del gruppo comunale di Protezione Civile, sono state sospese durante la notte poi sono riprese stamattina anche con l’ausilio delle unità cinofile. Intorno alle 9 la buona notizia: l’anziano è stato ritrovato in buone condizioni di salute, anche se un po’ frastornato, in una casa di campagna disabitata poco lontano dalla strada nella quale il disperso deve aver trovato rifugio per la notte. Il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che è stata tenuta costantemente aggiornata sulle ricerche, ha voluto esprimere un grande ringraziamento a quanti hanno preso parte alle operazioni di soccorso.  

02/03/2025 10:05
San Severino, opportunità abitative: aperto il bando per l'assegnazione di alloggi pubblici

San Severino, opportunità abitative: aperto il bando per l'assegnazione di alloggi pubblici

Il Comune di San Severino Marche ha emesso un avviso per la formazione di una graduatoria degli aspiranti assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica per l’anno 2025. Il bando è rivolto ai nuclei familiari che necessitano di un alloggio di dimensioni idonee alle esigenze del proprio nucleo familiare ad un canone di locazione inferiore a quello di mercato. Possono presentare la domanda i soggetti o i nuclei familiari in possesso di alcuni particolari requisiti previsti dal Regolamento comunale per l’assegnazione degli alloggi Erp tra i quali figurano l’essere cittadini italiani o di uno Stato aderente all’Unione Europea, ovvero cittadini di Paesi che non aderiscono all’Unione Europea, titolari di permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo o possessori del permesso di soggiorno di durata biennale, l’avere la residenza o prestare attività lavorativa nel Comune di San Severino Marche, il  non essere titolari di una quota superiore al 25% del diritto di proprietà o altro diritto reale di godimento su una abitazione, ovunque ubicata, adeguata alle esigenze del nucleo familiare che non sia stata dichiarata inagibile dalle autorità competenti ovvero, per abitazione situata nel territorio nazionale, che non risulti unità collabente ai fini del pagamento delle imposte comunali sugli immobili. Il nucleo familiare richiedente deve avere un reddito Isee di € 13.877,00. Per le famiglie mono-personali, tale limite, risulta pari ad € 16.652,40. Inoltre i richiedenti non possono aver mai avuto precedenti assegnazioni in proprietà o con patto di futura vendita di un alloggio realizzato con contributi pubblici o finanziamenti agevolati in qualunque forma concessi da parte dello Stato o da enti pubblici, salvo che l’alloggio non sia più utilizzabile o sia perito senza aver dato luogo ad indennizzo o risarcimento del danno e non devono aver riportato negli ultimi dieci anni  condanna per delitti non colposi per i quali la legge prevede la pena detentiva non inferiore nel limite massimo edittale a due anni. Possono altresì beneficiare degli alloggi di edilizia sovvenzionata i soggetti che abbiano provveduto all’integrale risarcimento dei danni ed estinzione di ogni debito, entrambi derivanti dai reati sopra citati. Gli aspiranti assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica dovranno presentare istanza utilizzando l’apposita modulistica fornita dal Comune di San Severino Marche in distribuzione gratuita presso l’ufficio Servizi Sociali sito in piazza del Mercato (tel. 0733/641311) o scaricabile dal sito istituzionale dell’ente dove è presente il bando completo al link https://www.comune.sanseverinomarche.mc.it/bandi-benefici-cms/bando-pubblico-per-la-formazione-della-graduatoria-degli-aspiranti-allassegnazione-di-alloggi-di-edilizia-residenziale-pubblica-nel-comune-di-san-severino-marche/. Le domande dovranno pervenire allo stesso ufficio, nelle modalità previste, entro e non oltre il 30 aprile ore 23:59. Per eventuali informazioni, si prega di contattare i seguenti numeri telefonici: 0733/641305 – 0733/641311.

01/03/2025 17:00
San Severino, torna "Una piazza in maschera": un pomeriggio di festa e spettacoli

San Severino, torna "Una piazza in maschera": un pomeriggio di festa e spettacoli

Domani, domenica 2 marzo, torna l’appuntamento con “Una piazza in maschera” in piazza del Popolo, a partire dalle ore 15. L’ovale simbolo della Città di San Severino Marche accoglierà l’appuntamento con il Carnevale 2025, ospitando un pomeriggio ricco di animazione, musica e attività per tutte le età. In programma premiazioni per il gruppo mascherato più numeroso, la maschera più originale, la più giovane e la più "diversamente giovane". Esibizioni di danza moderna a cura di Studio Danza 91, con coreografie dell’insegnante Alessandra Granata, e poi area giochi dedicata ai bambini per garantire il massimo divertimento e grandi ospiti come Mas Flow.  

01/03/2025 16:10
Meschini e i vini della Fattoria Colmone della Marca: "Vi racconto quando l' ‘1,618’ finì sulle tavole del G20”

Meschini e i vini della Fattoria Colmone della Marca: "Vi racconto quando l' ‘1,618’ finì sulle tavole del G20”

Giovanni Meschini è il titolare di Fattoria Colmone della Marca, unica azienda produttrice della Doc ‘I Terreni di San Severino Marche’, vino che ha avuto grandi riconoscimenti sia a livello nazionale che internazionale. La relazione del vino con la famiglia Meschini risale dagli anni ’60, quando Piero, il padre di Giovanni, appena sposato, era andato in Piemonte a lavorare come responsabile di un vigneto di Barolo e di Nebbiolo. Giovanni, la conoscenza ti è stata trasmessa da tuo padre. Quali sono i valori che ti ha lasciato? “Io sono nato lì, in Piemonte, tra i filari. Chiaramente questa regione era molti anni avanti in termini sia di gestione di vigneti che di lavorazione. A me piace definire la nostra cantina come una piccola realtà piemontese delocalizzata nelle Marche. Mio padre ha trasmesso alla nostra famiglia questa passione per il vino e ci ha trasferito i suoi valori: il rispetto della terra, la passione e la dedizione al vigneto per poter avere un prodotto di altissima qualità, poi da vinificare, in cantina”. Come mai hai fatto questa scelta di vita, di proseguire in questo settore? “Per me è stata una scelta coraggiosa perché ho lasciato molti anni fa, la Poltrona Frau, per dedicarmi alla cantina, e ho sempre vinificato dagli inizi degli anni 2000. La scelta di vita è stata facile perché il settore del vino è un mondo affascinante, ricco di creatività ma anche di tradizione, dà grandi soddisfazioni”.  Hai mai avuto dei dubbi? “Dubbi? Ne ho avuti a volte, ma la scelta di proseguire poi è stata naturale, ormai sono più di 20 anni che portiamo avanti Fattoria Colmone e le Marche in tutto il mondo”. Hai degli eredi a cui trasmettere l’impegno per questa attività di famiglia? “Ho due figli maschi, il maggiore sta facendo carriera all’estero, e quindi è uno dei ‘cervelli’ che è andato a lavorare lontano dall’Italia, mentre il minore è ancora un po’ piccolo, ma ho speranza che possa proseguire la storia di famiglia nel vino. Diciamo che tutti e due i miei figli si sono inseriti nella cantina, aiutano quando ho bisogno e questo è motivo di grande orgoglio e soddisfazione. È un po’ quello che ci hanno insegnato i nostri genitori, abbiamo sempre lavorato fin da piccoli nel ristorante di famiglia ed io sto cercando di far lavorare loro nella cantina in modo che questa passione possa crescere anche nei miei ragazzi”. Quale consiglio ti senti di dare ad un giovane che vorrebbe intraprendere questo percorso? “Il consiglio che posso dare ad un giovane è di fare le cose con passione, nel rispetto delle tradizioni, ma tenendo sempre un occhio aperto e diretto all’innovazione perché comunque sono stati fatti grandi passi in avanti e la qualità del vino è migliorata tantissimo”. San Severino Marche è tra i comuni colpiti dal sisma, quanto è stato difficile affrontarlo? Poi nel 2020 è arrivata anche la pandemia da Covid… “In quel momento ero anche vice sindaco, mi ricordo che sono stati momenti durissimi, San Severino Marche è stato uno tra i comuni con il più alto numero di sfollati, abbiamo avuto l’aiuto della protezione civile e dei vigili del fuoco. Molto spesso per supportare la popolazione abbiamo cercato di farli sentire a casa, più che in missione. Questi volontari venivano invitati anche dalle famiglie e dai ristoranti, questo creava uno spirito di squadra molto forte. La pandemia è stata micidiale, svegliarsi un giorno, a fine febbraio… con dei rumors relativi a questo virus e poi, a marzo, mese in cui clienti di tutto il mondo hanno chiuso. Vivevamo in una grande incertezza, non c’era idea di cosa sarebbe potuto capitare, l’azienda comunque è riuscita a sopravvivere a momenti davvero duri, ora stiamo ricostruendo. In realtà anche il mercato internazionale ha subito delle grosse trasformazioni, molti importatori e distributori hanno sofferto i danni della pandemia e non ce l’hanno fatta, questo ha richiesto una ricostruzione dell’organizzazione commerciale in giro per il mondo anche per noi” Qual è la specialità della Fattoria Colmone della Marca? “La specialità di Fattoria Colmone è sicuramente la DOC, è la più piccola d’Italia, ‘I Terreni di San Severino Marche’ con la denominazione Moro che noi produciamo ormai dal 2006, con la quale abbiamo portato in giro per il mondo il nome delle Marche e del nostro comune. È una DOC unica per le caratteristiche che il Monte Pulciano acquisisce alle nostre altitudini, quindi ci rende unici nel nostro genere, da qui prende vita anche l’1,618. Ma un’altra delle caratteristiche, quella che forse all’inizio ci ha fatti diventare famosi nel mondo, è stata la vinificazione del bianco delle uve di San Giovese e Merlot che produciamo ormai da 20 anni. Sono delle vinificazioni molto particolari che sono state apprezzate in molti ristoranti stellati, dal Canada agli Stati Uniti fino al Giappone”. Il tuo vino, il ‘1,618’ in edizione limitata, è finito sulle tavole del G20 a Roma, te l’aspettavi questo brillante traguardo? Puoi raccontarci questa esperienza? Perché questo nome? “La storia dell’1,618 è bellissima. Mi fu detto ‘Perché non partecipi e non mandi i vini per il G20?’, io risposi ‘Ma dai, con tutte le cantine importanti è difficile che scelgano una realtà piccola come la nostra’ ed invece con grandissima sorpresa, ricevetti una telefonata ‘Guardate, il Dott. Cernilli, uno dei fondatori del Gambero Rosso, è considerato dunque uno dei grandi esperti del vino italiano, vi ha scelto, devi mettere il vino in macchina e portarlo senza fermarti mai a Roma. Una grande emozione. Ho saputo che il vino è stato molto apprezzato, talmente tanto che il sommelier del primo ministro, che a quel tempo, era Mario Draghi. Egli si era interessato al vino e a prenderlo in considerazione per tenerlo nelle cantine del primo ministro. Il numero è interessante perché 1,618 è il numero aureo, o proporzione divina, rappresenta l’armonia in natura. Le piramidi sono state costruite con questa ratio, così come il Partenone o l’Uomo Vitruviano di Dante, le galassie sono regolate da questa ratio, così come le spirali delle chiocciole o il rapporto tra ape maschio e ape femmina all’interno di un’arnia, è dunque un numero magico. Il più grande complimento che si può fare ad un vino è dire che è armonico”.  Oltre alle visite guidate, la tua famiglia punta anche su iniziative di carattere didattico culturale e ricreativo, come la vendemmia didattica, puoi parlarcene? “Facciamo spesso visite guidate sia ai nostri clienti italiani che ai turisti, offriamo delle degustazioni, il posto è incantato, siamo in cima ad una delle più belle colline delle Marche, con una vista a 360° che lascia senza parole. Cerchiamo quindi di divulgare quello che facciamo, sicuramente le degustazioni sono il modo migliore per introdurre le persone alle caratteristiche ed ai dettagli che normalmente non riuscirebbero a percepire, almeno per la maggior parte degli enoappassionati. La vendemmia didattica invece è una novità, abbiamo appena aderito, sarà un’ulteriore opportunità per avere persone che possano comprendere meglio qual è la passione che ci anima e quanta cura mettiamo nella selezione dei nostri prodotti”. Progetti in cantiere? “Il vino offre la possibilità di esprimere la propria creatività, la nostra produzione è sotto molti punti di vista atipica, facciamo dei vini che quasi solo noi produciamo, o perlomeno la maggior parte di essi. L’ultimo nato è il Petit Vermut, un Vermut artigianale ottenuto dal nostro vino di Petit Verdot, ed abbiamo in cantiere un progetto per realizzare un metodo classico sempre ottenuto da Blanc De Noir, quindi da Petit Verdot, che in realtà non è altro che una vinificazione in bianco come fanno del resto con il Pinot Noir per lo Champagne”.

01/03/2025 15:04
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