Il Comune di Recanati sferra un nuovo decisivo attacco con la notifica di documenti e motivi aggiuntivi al Tar nella battaglia per l’annullamento della Delibera dell’Assemblea Territoriale d’Ambito che prevede la localizzazione preferenziale dei siti da destinare al nuovo impianto di discarica proprio nel territorio recanatese.
“Parallelamente al ricorso che abbiamo depositato al Tar Marche per l’annullamento della delibera di localizzazione dei siti da destinarsi a discarica, abbiamo lavorato con un tavolo tecnico di esperti appositamente dedicato per predisporre nuovi e più approfonditi documenti –ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi - atti che oggi rendono sempre più palese l’evidente erroneità dello studio preliminare realizzato dal Piano d’Ambito per la imprecisa e parziale applicazione dei criteri localizzativi.”
Un nuovo determinate attacco inferto dal Comune di Recanati che vede coinvolta anche la Fondazione I.R.C.E.R.- Assunta di Recanati, in quanto proprietaria di diversi terreni agricoli segnalati nei siti del Piano di Ambito. Terreni che permettono il sostentamento delle prestazioni socio-assistenziali che la Fondazione offre alla comunità recanatese in linea con gli obiettivi di solidarietà sociale perseguiti dal Comune di Recanati.
“La Fondazione I.R.C.E.R. svolge alcune delle funzioni assistenziali previste dagli obblighi di assistenza sociale per conto del Comune di Recanati - ha dichiarato l’Assessore all’Ambiente Avv. Michele Moretti - pertanto, il pregiudizio che potrebbe derivare dalla decisione impugnata agli interessi della Fondazione è un pregiudizio che colpisce anche l’intera collettività, potendo compromettere il perseguimento di alcuni degli obiettivi di solidarietà sociale di cui il Comune è fautore istituzionale. Ringrazio la Fondazione I.R.C.E.R.- per averci messo a disposizione la documentazione tecnica e illustrativa necessaria per la notifica dei nuovi atti.”
Tra i motivi aggiunti presentati dal team di professionisti incaricati dal Comune di Recanati anche l'evidenziazione delle violazione delle norme che regolano l’avvio e la modalità di svolgimento della procedura di VAS “Valutazione Ambientale Strategica” per l'approvazione del Piano d’Ambito. In particolare viene fatto emergere il non coinvolgimento della Soprintendenza per i Beni culturali delle Marche che ha lamentato con una nota di essere venuta a conoscenza solo in via informale della previsione dei siti potenzialmente idonei nel Comune di Recanati per l'installazione di una discarica. Considerato che, secondo la Soprintendenza per i Beni culturali delle Marche le discariche potrebbero avere un impatto negativo sul “Paesaggio Leopardiano”, ha chiesto all'ATA 3 quali criteri fossero stati adottati nella scelta dei suddetti siti, rammentando che in fase preliminare della VAS del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti il medesimo ufficio aveva domandato che i criteri localizzativi dei nuovi siti di discarica avrebbero dovuto escludere il coinvolgimento delle parti di territorio interessate dai Beni Paesaggistici e Culturali e che occorreva valutare con attenzione gli effetti di tipo indiretto, sotto il profilo dell'impatto paesaggistico-percettivo e verificarne la coerenza con il Patrimonio Culturale.
Alla luce della documentazione presentata è manifesta la totale illogicità del comportamento tenuto dagli Enti preposti nel corso del procedimento amministrativo per l'elaborazione del Piano d'Ambito relativo all’individuazione di una nuova discarica a livello provinciale nel territorio Recanatese.
Fondi al Comune di Recanati per la progettazione di interventi relativi al dissesto idrogeologico. Mentre sono in fase avanzata i lavori finanziati dal Ministero dell'Ambiente per il consolidamento del Colle dell'Infinito, il Comune di Recanati intercetta 150 mila euro per redigere progetti esecutivi e provare ad accedere ad altri finanziamenti.
“Come già avvenuto con successo in passato – ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi - cerchiamo di accedere a tutti i contributi pubblici possibili per poter realizzare i progetti più importanti senza aumentare l’indebitamento del Comune, evitando in questo modo di mettere a rischio gli equilibri di bilancio.”
Le somme ricevute sono relative alla progettazione esecutiva degli interventi per Via Beato Benvenuto (Zona Mercato), Fosso delle Conce (Zona ex discarica) e la zona sottostante il Castello di Montefiore, zona che negli anni ha evidenziato movimenti franosi che sono alla base della fragilità strutturale del Castello di Montefiore.
"Da parte del Governo centrale notiamo un approccio nuovo e molto utile. Per partecipare ai bandi e ottenere fondi europei occorre progettare e spesso i Comuni non hanno le risorse per incaricare i tecnici- spiega l'Assessore ai Lavori Pubblici Francesco Fiordomo -. Così si partecipa a fatica ai bandi. L'aiuto economico per la progettazione, in tutte le sue fasi, è quindi fondamentale. Cercheremo di procedere velocemente per avere progetti esecutivi con i quali partecipare a nuovi bandi. Siamo infatti sempre alla ricerca di fondi. In particolare l'inserimento del Castello di Montefiore tra i progetti interessati non deve creare illusioni. Intanto andiamo avanti con i progetti. Un primo passo per affrontare una questione annosa, difficile da risolvere. Ma con i progetti saremo più competitivi nella ricerca di finanziamenti".
Si è tenuta lo scorso 16 dicembre (leggi l'articolo) l’udienza per il dibattimento, presso il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per le Marche, del ricorso presentato dal Comitato No Discarica contro l’ATA3 di Macerata.
Il Comitato, a seguito del diniego dell’istanza di accesso agli atti da parte dell’ATA3, aveva intrapreso le via legali per ottenere la relazione della Oikos Progetti di Milano dalla quale, a detta del Presidente Lanari, si potrebbero evincere i criteri tecnici che hanno portato l’Amministrazione a deliberare i 70 possibili siti di discarica nella provincia di Macerata.
Ovviamente l’attenzione del Comitato si è concentrata su quelli individuati nel territorio di Montefano e Recanati (che ricordiamo essere 18 sul totale di 70 nell’intera provincia).
Nell’imminenza dell’udienza l’ATA3 ha prodotto della documentazione ritenuta dal pool di legali che segue il Comitato per gli aspetti amministrativi, parziale.
A riprova di ciò, il TAR ha riconosciuto l’insufficienza di quanto prodotto da ATA3 ordinando a quest’ultima di fornire l’intera documentazione (al netto delle parti coperte da segreto industriale, brevetti e aspetti economici) al Comitato entro 30 giorni dalla data della sentenza.
Vi è grande euforia tra i componenti del Comitato che, anche in questi mesi particolarmente difficili nei quali non è stato possibile incontrare le oltre 3.000 persone iscritte, non ha mai smesso di operare nella direzione più volte dichiarata e scritta: “impedire la realizzazione di una discarica nei territori di Montefano e Recanati”.
Il Presidente Lanari dichiara: “non avrei mai immaginato, visti i tempi nefasti che stiamo vivendo, di “incontrare” ancor più frequentemente i membri del Direttivo e del Gruppo di lavoro. Ogni settimana, da quando è stato impossibile vederci di persona, abbiamo organizzato dei web meeting dotandoci di strumenti di programmazione che ci consentono di non tralasciare nulla rispetto alle davvero tante attività ancora aperte tra le quali un altro ricorso al TAR presentato nei mesi scorsi che potrebbe essere discusso a breve. Desidero infine ringraziare tutti coloro che sino ad oggi ci hanno sostenuto e augurare Buon Natale”.
Direttore, dopo un 2019 che ha visto la Bcc crescere considerevolmente, tornando ad essere la banca del territorio per i finanziamenti a famiglie ed imprese, tutto lasciava presagire che l’anno prossimo alla conclusione potesse rafforzare questo ruolo. La pandemia come e quanto ha inciso su questo percorso?
Si è trattato, e purtroppo si tratta ancora, di un periodo estremamente complicato nel quale, accanto alla operatività caratteristica, mai semplice, si sono affiancate problematiche di varia natura e per nulla vicine o simili all’attività bancaria e che hanno riguardato essenzialmente la sicurezza nei luoghi di lavoro nell’ottica della tutela della salute dei dipendenti e dei clienti, con un inevitabile rallentamento del “business”. Una situazione complessiva che ha inciso fortemente, quasi sempre in senso negativo, sui programmi di ogni azienda e che ha determinato il rinvio ad un momento successivo alla fine pandemia di qualsiasi piano di sviluppo: la nostra Banca, pur nelle difficoltà del periodo, può dirsi soddisfatta dei risultati che stanno maturando in questo 2020, un anno che verrà ricordato come il peggiore vissuto dalle generazioni che avevano avuto la fortuna di non conoscere la guerra.
Siamo in una fase di transizione ma quanto è difficile gestire la stessa?
Una “fase di transizione” che sta durando veramente troppo e che presenta enormi difficoltà di gestione. La pandemia ci ha impegnati e ci sta tuttora impegnando su diversi fronti, spesso divergenti e talvolta addirittura contrapposti: relativamente alla organizzazione del lavoro, da un lato, la necessità di ridurre le presenze dei colleghi in Banca e dall’altro la richiesta della clientela di continuare ad ottenere assistenza e consulenza, esigenza particolarmente sentita in un momento di così grande difficoltà; relativamente alla problematica di assicurare sostegno all’economia, da un lato la richiesta della clientela di soddisfare le richieste di finanziamento prevedendo un basso costo e dall’altro la necessità, richiamata a più riprese dalle autorità di vigilanza e controllo, di effettuare ulteriori accantonamenti in c/economico in previsione dell’incremento delle perdite sul credito a causa della pandemia, senza considerare la pressione nel dare veloce attuazione ai “decreti covid” (finanziamenti e moratorie) pur nell’oggettiva impossibilità di far fronte con immediatezza all’elevatissimo numero di richieste concentrate nel periodo peggiore dell’epidemia. In estrema sintesi, una fase storica molto complessa che, speriamo, possa finire presto.
La Banca potrà essere un elemento di tenuta e supporto del tessuto economico?
La nostra Banca deve essere ed è un elemento di tenuta del tessuto economico nel pieno rispetto della sua vocazione di Banca locale e di Banca cooperativa. Come ho detto più volte, è comune l’interesse della Banca, delle imprese e, più in generale, della collettività: non esiste la fortuna di un attore in assenza di sviluppo e di successo degli altri soggetti economici.
In primavera la BCC si è trovata a dare assistenza agli operatori economici dei territori dove è presente e lo ha fatto anche tempestivamente, adesso è ancora emergenza. Sarà più semplice gestirla vista l’esperienza già vissuta?
Sicuramente nella prima fase siamo stati investiti da problemi prima sconosciuti e da carichi di lavoro largamente al di fuori della normalità, in un contesto organizzativo mai sperimentato in precedenza. Nella fase corrente, quella della “seconda ondata”, per intenderci, non meno complicata, possiamo avvalerci dell’esperienza già fatta, adottando modelli organizzativi in qualche modo già collaudati e con un approccio che, ripulito del disorientamento della prima fase, si adatta meglio alla complessità del nuovo contesto.
Ecosisma bonus 110%: l’occasione per far ripartire l’economia e la Banca pronta a dare il sostegno. Un bell’impegno ma anche un’opportunità per molti….
Al di fuori di giudizi di carattere politico, si tratta di una iniziativa di vitale importanza, un’iniziativa che potrà rimettere in moto decisivi settori della impalcatura produttiva del nostro paese: in primis il grande malato degli ultimi anni, l’edilizia, un settore che porta con sé volumi significativi e che trascina complementari settori che rivestono un ruolo di primo piano nel panorama economico nazionale, a cominciare dal comparto del mobile.
Come si chiuderà il bilancio di un anno “diverso per forza”? Quali le principali voci che lo hanno caratterizzato sia in termini positivi che negativi?
Nonostante le molteplici e comprensibili difficoltà, anche il bilancio 2020, dopo le note liete del 2018 (utile conseguito in extremis di ca. 900 mila euro) e di quelle ancora migliori del 2019 (5/mln di utili destinati all’incremento delle coperture sul credito deteriorato), si dovrebbe chiudere positivamente: si è consolidato il trend che vede una crescita sostenuta degli impieghi commerciali, già iniziata nel settembre del 2018, cresce la raccolta, si riduce fortemente il credito deteriorato, sia come valore assoluto che in rapporto all’ammontare complessivo dei prestiti (il cosiddetto NPL ratio, che scende al di sotto del 13% dal 33% del settembre 2018), si realizza un utile d’esercizio significativo e resta la scorta di un tesoretto di assoluto valore rappresentato dalle plusvalenze potenziali sul portafoglio titoli di proprietà della Banca. Tra gli aspetti negativi, pesa non poco l’incertezza che incombe sulla ripresa di molte attività commerciali e produttive e sul recupero dei livelli occupazionali pre-covid, elementi che hanno certamente un’incidenza prospettica negativa sui bilanci dei prossimi anni delle banche.
La pandemia ha cambiato modo di lavorare per buona parte del personale, richiesto la riorganizzazione delle sedi, facendo venire a mancare, almeno in parte, quel rapporto diretto tra il cliente e la BCC che è sempre stato alla base del successo delle banche del territorio. Nonostante ciò state prestando grande attenzione al legame che lega la banca alle famiglie, alle aziende e agli operatori commerciali tutti...
È vero. La pandemia sta cambiando e molto probabilmente cambierà per sempre abitudini che sembravano immutabili. Questo sta avvenendo anche nel mondo bancario con il massiccio ricorso allo smart working, con una nuova modalità di colloquio tra le varie anime della Banca e del Gruppo con riunioni “a distanza” e non “in presenza”, con il sempre più frequente utilizzo da parte della clientela di modalità evolute di dialogo con la Banca e con un “contenimento forzato” delle relazioni umane al quale nessuno È vero. La pandemia sta cambiando e molto probabilmente cambierà per sempre abitudini che sembravano immutabili. Questo sta avvenendo anche nel mondo bancario con il massiccio ricorso allo smart working, con una nuova modalità di colloquio tra le varie anime della Banca e del Gruppo con riunioni “a distanza” e non “in presenza”, con il sempre più frequente utilizzo da parte della clientela di modalità evolute di dialogo con la Banca e con un “contenimento forzato” delle relazioni umane al quale nessuno.
Come si presenta il 2021? Sarà un anno a due facce, nella speranza di superare la pandemia nel primo semestre e poi andare ad un forte rilancio, oppure?
Abbiamo grandi aspettative per il 2021, soprattutto ora che, con la scoperta e l’imminente arrivo del vaccino, la crisi pandemica sembra ormai avere “i giorni contati”. Certamente non saranno pochi questi “giorni contati” ma l’auspicio di poter recuperare una piena normalità nel secondo semestre dell’anno è previsione assolutamente realistica. Ed in proposito, la forte ripresa economica registratasi nel corso del periodo estivo appena trascorso, al di là dei risvolti negativi sotto il profilo della diffusione del virus, ci ha fatto capire che dopo un periodo così triste e buio la collettività è pronta a dare una spinta significativa ai consumi ed alla produzione e, quindi, è lecito pensare che ci potrà essere una ripresa molto sostenuta, al punto che possa essere preventivabile un recupero delle posizioni perdute con la pandemia in tempi ragionevolmente brevi. La BCC di Recanati e Colmurano dopo aver sostenuto il tessuto economico dei propri territori nei momenti più difficili saprà essere il motore della rinascita favorendo crescita e sviluppo e saprà svolgere bene, come sempre, il suo ruolo di moltiplicatore della ricchezza delle comunità in cui opera.
Articolo a firma dell'avvocato Paolo Maggini:
Ritengo importante richiamare l’attenzione di ogni soggetto interessato, sia esso cliente, socio o operatore in senso lato, su un punto dirimente nell’ambito del governo societario di qualsiasi impresa , in modo particolare di una banca. Parlo della capacità degli amministratori di interpretare al meglio i loro doveri e le loro responsabilità. Gli Amministratori debbono avere la costante consapevolezza che la Banca svolge un’attività tanto delicata quanto complessa, che pertanto richiede efficacia e correttezza dei Consiglieri di Amministrazione.
Da tali fattori dipende il grado di tutela che la banca offre ai propri clienti, soci e investitori. L’attuale situazione economica mette a dura prova i compiti e le responsabilità di chi amministra una banca, non solo come la nostra, qualunque banca. Esercitare oggi il mestiere del banchiere è oggettivamente difficile, prevalendo su tutto un’esigenza essenziale: occorre coniugare rafforzamento del patrimonio, crescita della redditività ed adeguata prudenza nell'erogazione del credito a fronte delle pur legittime aspettative delle imprese e delle famiglie
del nostro territorio. Non so perché ma siffatta esigenza, benché sacrosanta, non mi sottrae dal richiamo del detto “botte piena e moglie ubriaca”. Non sono compiti facili da svolgere, specie in periodi cupi come quello che stiamo sperimentando sulla nostra pelle. Ma è proprio in fasi delicate come queste che occorre fare appello a tutte le nostre migliori risorse, consapevoli che oggi più che mai l’attenzione del pubblico cresce ed il giudizio del mercato si fa più severo. Non deve sfuggire all’Amministratore
Ritengo importante richiamare l’attenzione di ogni soggetto interessato, sia esso cliente, socio o operatore in senso lato, su un punto dirimente nell’ambito del governo societario di qualsiasi impresa , in modo particolare di una banca. Parlo della capacità degli amministratori di interpretare al meglio i loro doveri e le loro responsabilità. Gli Amministratori debbono avere la costante consapevolezza che la Banca svolge un’attività tanto delicata quanto complessa, che pertanto richiede efficacia e correttezza dei Consiglieri di Amministrazione.
Da tali fattori dipende il grado di tutela che la banca offre ai propri clienti, soci e investitori. L’attuale situazione economica mette a dura prova i compiti e le responsabilità di chi amministra una banca, non solo come la nostra, qualunque banca.
Esercitare oggi il mestiere del banchiere è oggettivamente difficile, prevalendo su tutto un’esigenza essenziale: occorre coniugare rafforzamento del patrimonio, crescita della redditività ed adeguata prudenza la peculiarità della gestione bancaria né la coscienza della molteplicità degli interessi in gioco. Occorre quindi svolgere un’attività consapevole, non al di fuori delle nostre tipiche capacità di controllo e di gestione aziendale, mettendo in campo adeguata competenza, capacità di visione strategica e autonomia di giudizio, debitamente filtrando ogni indebita ingerenza.
L’Amministratore accorto e consapevole agisce in modo informato in pari tempo si rapporta al management con spirito di collaborazione ma anche con autorevolezza. Se il nostro percorso si incanala su questi binari , sarà questo il miglior segnale che potremo dare al mercato, ciò che renderà la nostra banca ancor più affidabile e capace di tutelare adeguatamente i nostri soci ed i nostri clienti.
Agli inizi di ottobre, presso la provvisoria, nuova, sede della Scuola Secondaria di Primo Grado “San Vito”, alla presenza della dirigente Scolastica Annamaria De Siena e delle Docenti Tutor Isabella Bottazzi, Antonella Chiusaroli e Paola Scorcella, si è svolta la cerimonia di premiazione della Cooperativa Scolastica ReCooperanti, con l’intervento, per la BCC di Recanati e Colmurano, del funzionario Andrea Maggini e della dott.ssa Sabrina Massaccesi, referente del progetto per la Banca.
Nonostante le difficoltà dell’anno scolastico 2019-2020, dovute al lockdown, la Cooperativa Scolastica ReCooperanti costituita dalle classi 1B e 2B a tempo prolungato, infatti, ha operato con il fine di elevare il proprio livello di qualità, tanto da meritare il premio di disposizione dalla BCC e l’attestato di merito della commissione giudicatrice.
Ciò che ha contraddistinto l’A.C.S. ReCooperanti sin dal suo atto di nascita, è il fatto di “vivere la cooperazione” nell’ottica di com- piere una missione. Dopo la missione “Recu- pero…della memoria ”, “Recupero… della meraviglia” e “Rispetto”, è stata la volta, per l’a.s.2019-2020, della missione “Umanità + Umanità”, in cui la ripetizione del termine umanità stava a sottolineare due accezioni se- mantiche diverse della parola e due ambiti di lavoro differenti ma complementari.
Nella prima parte dell’anno, infatti, la cooperativa si è occupata dell’Umanità intesa come “sentimento di solidarietà umana”, con la guida di alcuni “maestri” e dei loro motti: Don Milani con il suo “I care”, cioè ho a cuore, mi importa dell’altro; il medico-eroe Carlo Urbani con il suo “Ho fatto dei miei sogni la mia vita e il mio lavoro”; Bruno Munari con i suoi “bambini disubbidienti”, una definizione provocato- ria dei più piccoli, come soggetti meritevoli di attenzione, da educare nel nome della libertà di pensiero e della creatività.
I prodotti a tema (calendari, segnalibri e cartoline) sono stati venduti in occasione dell’atteso evento scolastico “Natale in Biblioteca” e sono stati molto apprezzati. A partire da marzo, invece, si sarebbe dovuta approfondire l’altra accezione della parola Umanità, intesa come “genere umano ”, la comunità alla quale apparteniamo e che abbiamo il dovere di salvaguardare con la promozione di uno sviluppo sostenibile, della biodiversità e dell’alimentazione sana, con la guida dell’agronoma Ilaria Romagnoli della Cooperativa Sociale “Terra e vita” ed in collaborazione con i ragazzi diversamente abili che vi lavorano.
L’interruzione delle lezioni in presenza ha costretto gli alunni soci a lasciare in sospeso questa seconda parte del lavoro e li ha indotti a portare avanti, attraverso attività di riflessione, di introspezione e di espressione creativa il primo tema, con la produzione di un lavoro, “Lontani un metro”, che ha trovato un suo sviluppo in un testo scritto a più mani, corredato da disegni e foto e che ha costituito un’opportunità tanto inaspettata quanto proficua per “pensare la cooperazione”.
Così si è concluso l’anno cooperativo 2019- 2020 ma i ReCooperanti, nonostante le difficoltà, sono già pronti a ripartire con il consueto entusiasmo e con una nuova missione.
Raccogliendo l’invito della Capogruppo a partecipare, per l’area Retail, ad un “Progetto Pilota” per l’identificazione e il trasferimento delle “Best Practice” all’interno del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, la BCC di Recanati e Colmurano ha avviato, a far data dal 15 giugno, per un periodo di 2 mesi, uno specifico modello operativo avente lo scopo di sperimentare la migrazione dal tradizionale atteggiamento transazionale ad un più attento modello relazionale.
Il progetto ha inizialmente visto il coinvolgimento di 4 Filiali, tuttavia i risultati raggiunti hanno indicato l’opportunità di estendere il modello a tutta la rete e non solo, hanno suggerito tra l’altro la possibilità di ampliare l’iniziativa maturata per l’area Retail, su tutte le aree commerciali, ivi comprese il comparto Corporate e l’Area Private. Un cambiamento radicale, una iniziativa in cui la strategicità e la coerenza della stessa alla contribuzione del raggiungimento degli obiettivi fissati in termini di piano industriale, hanno suggerito di adottare la traccia come modello distributivo da attuare a livello di Banca. Nasce in questo modo il “Pieno Potenziale Commerciale”, un modello virtuoso basato su un «nuovo approccio commerciale» di stile relazionale che possa permettere di diffondere e rafforzare la cultura della centralità del cliente.
Un progetto che si traduce in un incremento dell’efficienza della rete vendita che potrà in questo modo garantire un maggior presidio delle strutture specialistiche e delle “attività trasversali” (Assicurativo, consulenza, internet banking, monetica, ecc.).
La scelta adottata, d’intesa con le iniziative commerciali avviate dal Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, denominato “Pacchetto consolidamento GBCI 2.0”, ha pertanto per- messo alla BCC di Recanati e Colmurano di pianificare una serie di campagne commerciali che caratterizzeranno in modo particolare la fine del corrente esercizio. Campagne commerciali sviluppate dalla BCC, a favore della propria clientela, con la volontà di orientare il proprio asse strategico da una logica di vendita verso un atteggiamento volto a focalizzare ed individuare le soluzioni ottimali per soddisfare le aspettative e le esigenze dei propri clienti.
Le Campagne attive dal mese di novembre riguardano:
- CARTE DI CREDITO (PRIVATI E IMPRESA): all’iniziativa viene agganciata una interessante Concorso a premi (fino al 28 Maggio 2021) - PREMIATI REVOLUTION : + ACQUI- STI + PUNTI ACCUMULI + PREMI IN PALIO, Link: https://www.premiati.gruppoiccrea.it/.
- POS: iniziativa “MPAY”, il Mobile Pos che permette di accettare pagamenti con tablet e smartphone.
- FORMULA CASA SICURA: campagna dedicata ai clienti che hanno già stipulato una polizza casa con Bcc di Recanati e protegge l’immobile, adibito a civile abitazione e il suo contenuto dai danni causati da terre- moto, alluvione o inondazione.
- KEY MAN: campagna volta a tutelare il patrimonio umano dell’Azienda e garantire la continuità aziendale in caso di perdita della figura professionale di riferimento. Un’assicurazione sulla Vita dell’uomo chiave è finalizzata a sostenere economicamente l’azienda nella eventualità di una prematura scomparsa di un soggetto rilevante.
- FONDO PENSIONE Aperto Aureo «PERTEMPO»: L’opportunità della previdenza complementare riguarda tutte le età: i lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi, ma anche inoccupati, che abbiano compiuto un anno in meno rispetto al raggiungimento dei requisiti anagrafici per la pensione di vecchiaia per il regime obbligatorio; i familiari fiscalmente a carico e i minori; i pensionati (si devono scrivere 12 mesi prima della maturazione del requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia). Ai giovanissimi che, al momento dell’adesione, non abbiano compiuto 18 anni
- PAC: con particolari promozioni che prevedono riduzioni nelle commissioni di accesso per sottoscrizioni entro il 31/12/2020.
- BCC CRECO - CREDITO AL CONSUMO E CESSIONE DEL QUINTO: grazie all’offerta “Crediper Green” valida fino al 31.12.2020 e l’accesso alla cessione del quinto per clienti di età compresa tra 61-75 anni con accredito pensione.
- SVILUPPO RACCOLTA GESTITA: consulenza specifica e personalizzata per in- vestimenti in prodotti di raccolta gestita ovvero fondi/sicav e assicurativo a contenuto finanziario
Come consuetudine ci piace concludere che, consci del ruolo sociale ricoperto dalle BCC e delle maggiori responsabilità che questo impone rispetto al resto del sistema creditizio, la BCC di Recanati e Colmurano è fiera e pronta a raccogliere la sfida, nella consapevolezza che il successo della banca si traduce in un successo per il territorio e per l’intera collettività locale.
Si avvicina la fine di un 2020 destinato a rimanere per sempre nella memoria di tutti, non solo delle persone ma anche delle aziende. La BCC come ha affrontato questa situazione particolare nella prima fase e nell’attuale?
Il periodo che va dalla fine dell’inverno a tutta la primavera 2020 è stato sicuramente un periodo che solo ricordarlo fa rabbrividire. La pandemia ha colto di sorpresa tutti ed ha trovato il mondo intero completamente impreparato. Il loockdown, imposto dal governo italiano il 9 marzo 2020, ha affondato la già debole economia nazionale. Per quanto concerne l’aspetto sanitario, al fine di evitare che l’epidemia potesse diffondersi all’interno della Banca, il nostro Istituto ha cercato sin da subito di redigere protocolli molto stringenti, sia per i dipendenti, sia per la Clientela che si recava nelle varie filiali. Per quanto concerne invece l’aspetto operativo, la nostra BCC è stata sempre disponibile ad interloquire e ad incontrare tutta la Clientela che ne faceva richiesta per meglio comprendere le difficoltà e le esigenze di ogni singolo richiedente. Tutto ciò per definire gli interventi e per trovare le soluzioni più idonee per ogni singola posizione. Il gravoso lavoro svolto nella primavera scorsa ha fatto maturare nella nostra struttura preziose esperienze, che oggi ci consentono di gestire le problematiche derivanti dal secondo picco dell’epidemia attualmente in corso, senza affanno ed in modo ordinato.
Oggi più che mai le comunità hanno bisogno di una Banca che sia veramente rispondente alle esigenze del territorio: Lei ritiene che si stiano dando le risposte giuste?
Ritengo di si. In questo momento tutte le Banche stanno cercando di assistere i propri Clienti proponendo servizi, ma soprattutto fornendo la liquidità necessaria per assicurare la continuità aziendale e quindi per evitare danni permanenti alle imprese ed al sistema economico nel suo complesso. Le Banche locali stanno facendo tutto il possibile per sostenere le attività economiche del territorio, soprattutto quelle minori che per una serie di motivi sono spesso anche quelle più fragili. Una Banca di Credito Cooperativo ha nel suo DNA questa missione ed io credo che la nostra BCC stia assolvendo il proprio compito con dedizione e grande determinazione.
Tanti fattori stanno incidendo sull’andamento dell’economia, manca la serenità da parte dei consumatori e sino a quando la pandemia non sarà stata debellata, difficile pensare a situazioni di equilibrio; questo cosa comporta per la Banca?
È noto che la gente è portata a spendere di più quando c’è ottimismo, serenità e soprattutto sicurezza del posto di lavoro. Oggi molti artigiani, commercianti e professionisti hanno visto crollare drasticamente il volume del giro di affari ed in loro prevale ansia, insicurezza e pessimismo. In un contesto come l’attuale la gente tende a risparmiare e a posticipare quanto più possibile gli acquisti non strettamente necessari. Lo stesso discorso vale anche per le imprese che, preoccupate per le incerte prospettive economiche, hanno congelato i loro piani di investimento già programmati e stanno rielaborando business plan molto più conservativi. Nessuno può prevedere al momento, come e quando si possa uscire definitivamente da questa delicata situazione. Il mondo medico - scientifico ipotizza che con la ormai prossima vaccinazione, la trasmissione del virus dovrebbe affievolirsi, se non azzerare, nella seconda parte del 2021. Se ciò si dovesse avverare, l’economia tornerà a crescere e presumibilmente torneranno a crescere le richieste di finanziamento alle imprese e di mutui alle famiglie.
Anche se non si possono ancora avere dei numeri certi, dopo l’utile degli ultimi anni, come si chiuderà il bilancio dell’esercizio attuale?
Il brusco e forte calo del prodotto interno lordo italiano non poteva non impattare anche sui bilanci degli Istituti di Credito. Per ragioni prudenziali tutte le Banche hanno dovuto effettuare nel corso dell’anno ulteriori accantonamenti sui finanziamenti già erogati e ciò per tenere conto di possibili difficoltà che la crisi in atto può determinare nel processo di rimborso da parte della Clientela dei crediti concessi. Non ci sbilanciamo ancora sui dati perché non definitivi, ma possiamo ritenere che nonostante tutto l’esercizio 2020 si chiuderà per la Banca in maniera piuttosto positiva, ed in linea con quanto avvenuto negli ultimi anni.
Un anno di grandi impegni per riorganizzare il lavoro anche all’interno, preparare il personale a seguire nel miglior modo i bisogni della clientela per quanto riguarda moratorie, finanziamenti e tanto altro….
Si, il 2020 è stato un anno particolarmente impegnativo per tutto il nostro organico. Il Covid19 ci ha costretti ad organizzarci per consentire ad una parte dei dipendenti di operare da casa, mentre per quanto concerne il lavoro negli uffici della sede e delle filiali, si è provveduto ad adottare tutti i protocolli via via suggeriti dalle autorità: distanziamento, igienizzazione per- sonale, sanificazioni degli ambienti. Nel periodo più critico, e cioè marzo – giugno 2020, la Direzione ha creato una task – force composta da più funzionari per esaminare e rispondere nel tempo più rapido possibile a tutte le richieste di finanza da parte della Clientela. In questo periodo la mole di lavoro inerente morato- rie e finanziamenti coperti dalla garanzia dello Stato è stata davvero enorme. Un impegno gravoso per tutta la struttura, che è stata come sempre, all’altezza della situazione fornendo le risposte nei tempi e nei termini che la Clientela si aspettava.
Lei è sempre stato convinto della forza del nostro territorio per il superamento della crisi economica ma, quando sembrava che molti potessero rialzarsi, ecco arrivare il Covid-19; crede che il prossimo sarà l’anno della ripresa?
Gli economisti prevedono per il 2021 un rimbalzo del prodotto interno lordo di tutti i principali comparti. È difficile prevedere quanto forte potrà essere questo rimbalzo perché le variabili in gioco che possono influire sono molteplici. Dipenderà dal clima di fiducia che si riuscirà a ricreare sui mercati internazionali e questo clima di fiducia sarà strettamente collegato all’efficacia dei vaccini che a breve saranno disponibili e dalla durata della protezione che potranno assicurare. Eventuali ritardi nella somministrazione dei vaccini o una efficacia parziale impatterebbero in maniera molto negativa sulla ripresa economica.
La BCC che ruolo potrà avere per aiutare i commercianti di quei settori maggiormente colpiti?
Il commercio al dettaglio è stato uno dei settori più penalizzati dalla pandemia e credo che ci vorrà del tempo per rimarginare le profonde ferite che ha subito. L’economia tornerà a crescere ma per il settore del commercio al dettaglio probabilmente questa ripresa da sola non sarà sufficiente a dargli nuovo vigore. Il commercio al dettaglio si trova schiacciato da una parte dalla crisi, dall’altra dallo strapotere dei colossi delle vendite on-line, che sfruttano le economie di scala e che godono anche di enormi vantaggi fiscali. È una partita impari ed è necessario che le autorità europee trovino il modo per regolamentare una volta per tutte il commercio elettronico in modo che i due comparti possano coesistere e convivere in modo profittevole per entrambi. La nostra BCC cercherà di incrementare gli sforzi sin qui messi in atto per mitigare le difficoltà delle categorie più penalizzate mettendo a disposizione, per il tempo necessario, tutti gli strumenti di cui dispone.
Come l’ICCREA, cui la BCC di Recanati e Colmurano ha aderito, potrà dare il suo apporto ai vari Istituti per sostenere le aziende in difficoltà?
Il ruolo di Iccrea, cioè della Capogruppo, è determinante ora e lo sarà ancora di più in futuro per il comparto del Credito Cooperativo. Molti servizi, di competenza in passato delle singole BCC, in futuro saranno forniti dalla Capogruppo. Alla Capogruppo sarà anche demandata la gestione di molte funzioni che possono essere svolte a distanza. Questo parziale accentramento presso ICCREA di diverse attività non solo assicurerà più specializzazione e maggiori competenze ma permetterà anche di contenere i costi. Le risorse che si verranno a liberare per questo parziale accentramento di alcune funzioni libererà delle risorse all’interno delle singole BCC che potranno essere utilizzate in attività più redditizie ed a tempo pieno nella gestione delle relazioni commerciali con la Clientela e nell’attività di consulenza sempre più specializzata, con la possibilità, grazie al supporto della Capogruppo Iccrea, di poter proporre un’offerta sempre più ampia ed all’altezza dei maggiori competitor presenti sul mercato. È risaputo che fare squadra, ed è ciò che faremo con la Capogruppo, consente di sfruttare appieno le sinergie e porta sempre grandi benefici.
Nonostante il Covid-19 la BCC ha dato prova della sua crescita, ha ricevuto riconoscimenti e, soprattutto la rinnovata fiducia della clientela. Quali altri obiettivi perseguire di qui a breve-medio termine?
È sotto gli occhi di tutti come il lavoro fatto negli ultimi anni stia dando i sui frutti. Mi sento in dovere, a nome dell’intero CDA, di ringraziare tutti i dipendenti per l’attaccamento all’azienda, per l’impegno profuso e la professionalità mostrata. Negli ultimi anni la Banca ha ottenuto importanti riconoscimenti da parte di noti organismi per la qualità dei servizi offerti ed ha speso tempo ed impegnato risorse umane per creare con le aziende e con le famiglie un rapporto cordiale e costruttivo. Questo importante lavoro relazionale non potrà non tradursi in nuove opportunità di crescita per il nostro Istituto per quanto riguarda gli impieghi, la raccolta e tutti gli altri servizi che la Banca può fornire alle imprese ed alle famiglie del nostro territorio.
Nel mezzo di una grave situazione economica legata alla pandemia da covid-19, sono riemerse ipotesi di riforma delle BCC, in virtù di numerose richieste provenienti dal mondo cooperativo derivanti della scarsa conciliabilità tra il sistema del credito cooperativo e la macro-vigilanza esercitata dalla BCE.
Il Governo ha manifestato di conoscere le richieste e le aspettative che vengono dalle BCC, come testimoniato dalle parole del Presidente del Consiglio che, nel corso dell’assemblea di Confcooperative del 6 ottobre 2020, ha testualmente affermato che “Il mondo cooperativo bancario sta evidentemente soffrendo, i segnali sono molto evidenti rispetto a un quadro di riforma progettato nel 2016” e che su questo tema occorre avviare e condurre un’appropriata riflessione. Non posso promettere l’esito della riflessione, ma c’è l’impegno del governo a lavorare insieme per mettere a punto le criticità e lavorare anche in sede europea perché queste criticità possano essere superate.
Lo stesso premier ha sottolineato che “La riforma era nata per rafforzare le banche di credito cooperativo dal punto di vista patrimoniale e rafforzarne la resilienza ma rischia di portare a un’eccessiva omologazione regolamentare del modello bancario con vincoli pensati per le banche cosiddette sistemiche che rischiano concretamente di frenare l’erogazione di liquidità sul territorio”.
Federcasse ha espresso apprezzamento per le parole del Premier evidenziando che le attuali regole non permettono alle BCC di assicurare la funzione di banche del territorio, connaturato alla loro struttura, alla loro funzione ed allo scopo mutualistico che ne caratterizza il mezzo ed il fine della loro attività.
Il Presidente di Federcasse, Augusto Dell’Erba, ha ringraziato il Presidente del Consiglio per l’impegno a sviluppare, a livello governativo, una riflessione adeguata sulla necessità di rimuovere vincoli ed ostacoli che non consentono alle BCC di svolgere la loro funzione di sostegno alle imprese ed alle famiglie del territorio.
Il tema è sensibile ed è dimostrato dalla necessità (e dalle difficoltà) che le capogruppo hanno di sostenere le BCC e di consentire, a loro volta, di svolgere l’insopprimibile ruolo di banche territoriali.
Ad ottobre 2020 Iccrea Banca ha collocato presso gli investitori istituzionali un’obbligazione “senior preferred” da 500 milioni, con scadenza nell’ottobre del 2025.
L’obiettivo è chiaro: “La nuova emissione conferma la volontà del gruppo di consolidare il proprio ruolo sui mercati finanziari domestici e internazionali nell’ottica di sostenere la crescita e lo sviluppo dei territori di riferimento delle Bcc” ha dichiarato Mauro Pastore, direttore generale di Iccrea Banca.
Il prospetto informativo dell’obbligazione spiega che l’emissione si inserisce in un più ampio programma da complessivi 3 miliardi, con “finalità di funding” e, quindi, con l’obiettivo di reperire risorse “e di migliora- mento della struttura di capitale regolamentare”.
La principale criticità di fondo che induce il credito cooperativo a chiedere un concreto intervento legislativo è costituita dal fatto che la normativa bancaria europea non riconosce le BCC come banche less significant, devalorizzandone il ruolo di banche del territorio attente alle economie locali; infatti, nell’attuale contesto normativo nazionale e comunitario, le BCC sono considerate, per via dell’appartenenza a gruppi bancari di credito cooperativo, banche di tipo significant sotto il profilo del rischio, soggiacendo allo stesso sistema di controllo ed alle medesime procedure della capogruppo.
Ciò significa che una BCC di piccole dimensioni, ad esempio con due o tre filiali, sia assoggettata alle stesse regole previste per banche di grande dimensioni, con i vincoli e le limitazioni che possono sussistere in tema di finanziamento delle PMI e delle famiglie.
In questo contesto si è inserito un emendamento del M5S al Decreto Agosto che, sostanzialmente, prevedeva la trasformazione dei due gruppi cooperativi costituiti, Iccrea e Cassa Centrale Banca in sistemi di tutela istituzionale (ISP).
Ciò avrebbe comportato per le BCC di non far più parte di un gruppo bancario c.d. significant, vigilato direttamente dalla BCE e, dunque, di poter essere considerate less signifcant riassumendo una maggiore autonomia da logiche di gruppo che impongono di agire secondo le regole comunitarie, non tenendo conto delle caratteristiche tipiche delle banche di credito cooperativo.
In particolare, tale emendamento stabiliva che le due capogruppo del credito cooperativo assumessero il ruolo di soggetto gestore del sistema ISP, previa autorizzazione della Banca d’Italia, il quale funziona con un meccanismo di garanzia incrociata tra le banche aderenti.
I sistemi ISP avrebbero conservate gli stessi “processi di classificazione, monitoraggio e controllo dei rischi delle banche aderenti”, mentre gli indirizzi strategici, le politiche di gestione e l’assunzione dei rischi sarebbero indicati dalle capogruppo.
Le capogruppo, dunque, sarebbero diventate soggetto gestore che “esercita poteri di intervento proporzionati alla rischiosità delle banche aderenti, incluso il potere di nominare, opporsi alla nomina e revocare uno o più componenti degli organi di amministrazione e controllo delle banche aderenti”.
Al medesimo soggetto gestore dovrebbero essere previamente comunicate “le decisioni di rilievo strategico quali fusioni, scissioni in- vestimenti partecipativi e immobiliari, apertura, trasferimento o chiusura di dipendenze”.
Pertanto, l’obiettivo di tale emendamento era di consentire alle BCC di conservare una limi- tata autonomia gestionale, a fronte del vantaggio di poter essere considerate less significant, non soggiacendo più alla vigilanza della BCE. Tale emendamento è però rimasto lettera morta, essendo stato dichiarato inammissibile e, dunque, stralciato, con la conseguenza che gli auspicati interventi di modifica del quadro normativo, tesi a recuperare il ruolo di banche less significant delle BCC, appaiono ancora difficili da raggiungere.
Non resta che prendere atto che la rimozione delle più evidenti criticità derivanti dalla riforma del 2016 del credito cooperativo è una questione che politicamente non solleva interesse e che sembra esservi scarsa attenzione per il delicato ruolo che le BCC svolgono nei rispettivi territori, a favore del tessuto economico locale e delle famiglie.
Perché è fuori discussione che le BCC non possono essere trattate come al pari di una banca ordinaria o, peggio ancora, alla stessa stregua di una banca di dimensioni europee.
Eppure basterebbe poco per restituire una maggiore autonomia alle BCC ed il loro posizionamento come banche less significant: sarebbe sufficiente modificare l’art. 37-bis t.u.b., eliminando l’obbligo di redigere il bilancio consolidato del gruppo bancario cooperativo, pur mantenendo ferma l’attività di direzione e coordinamento.
Ma, come spesso accade, le soluzioni semplici sono quelle più difficili da perseguire.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati otto decessi correlati al Covid-19.
Nelle strutture ospedaliere dell'Anconetano si sono registrati quattro decessi: due a Torrette, dove si sono spente una donna 85enne di Civitanova Marche e una 88enne di Urbania, mentre al nosocomio di Senigallia hanno perso la vita un 77enne e un 90enne di Castelleone di Suasa.
Al'ospedale di Pesaro sono deceduti un 81enne e un 77enne entrambi di Fano, mentre al "Murri" di Fermo è spirata una 61enne di Recanati.
Una vittima, infine, anche al nosocomio di San Benedetto del Tronto, dove si è spento un 73enne di Folignano.
Secondo i dati complessivi, nel 95,5% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.
Di seguito i dati resi noti dal Servizio Sanità della Regione Marche:
La Dirigente Scolastica, tutto il personale docente, alunni e genitori della Scuola Primaria “Carlo Urbani” di Recanati hanno accolto con gioia la notizia arrivata alle porte del Natale dell’inserimento di Carlo Urbani - a cui è intitolata la scuola - tra i “Giusti del mondo”.
Il 6 marzo scorso il plesso di scuola primaria a lui intitolato aveva aderito alla “Giornata Europea del Giusti dell’Umanità”, promossa dal Ministero dell’Istruzione e istituita per mantenere viva la memoria di coloro che hanno lottato per i diritti umani. L’inaspettata quarantena con chiusura della scuola aveva però fatto rimodulare le scelte didattiche degli insegnanti coinvolgendo non solo gli alunni, ma ampliando la richiesta: ritenendo Carlo Urbani meritevole di essere ricordato per i principi dettati dalla ricorrenza, sono state invitate le famiglie degli alunni, i singoli cittadini a segnalare alla fondazione che se ne occupa il nome del medico.
Il 10 dicembre scorso il Comitato dei Garanti dell’Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano, composta da Comune, Gariwo e UCEI, ha ratificato le scelte espresse dall’Assemblea il 5 novembre scorso riguardanti il tema per le celebrazioni del 6 marzo 2021 al Giardino dei Giusti del Monte Stella di Milano: "Per una nuova umanità. L’esempio dei Giusti nel mondo segnato dal Covid”.
Nella rosa dei cinque scelti ci sono, oltre a Dott. Urbani, il diplomatico svedese Dag Hammarskjöld, lo scrittore e critico letterario Liu Xiaobo, assieme alla moglie Liu Xia, poetessa, pittrice e fotografa; la giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti Ruth Bader Ginsburg
"Esempi di un impegno senza condizioni verso i grandi temi e i problemi del nostro tempo: da quello umanitario alla parità di genere, dalla ricerca scientifica ai diritti civili e politici”. È questo il commento del presidente del Consiglio comunale di Milano Lamberto Bertolé.
La scuola recanatese è da tempo attiva in progetti che muovono i passi proprio dai principi e dall’esempio di Carlo Urbani. Anche in questo Natale particolare si è voluto coinvolgere le famiglie e gli alunni in un progetto solidale di aiuto ai medici che operano in Siria. I bambini hanno difatti realizzato dei bigliettini augurali che contribuiranno a sostenere il progetto di AVSI “Ospedali aperti in Siria” che ha già distribuito cure ad un popolo martoriato dalla guerra ed ora anche dalle difficoltà della pandemia.
La Giunta recanatese approva il progetto esecutivo dell’intervento di riqualificazione del fosso delle Conce previsto nell’ambito del Contratto di Fiume Musone, lo strumento di programmazione per la pianificazione e gestione dei territori fluviali, per la riqualificazione ambientale e paesaggistica.
L’intervento prevede il rimboschimento di aree di proprietà pubblica sulle quali l’Amministrazione Comunale intende avviare un operazione di riassetto ecologico basato sull’introduzione di boschi naturaliformi, in particolare di ben 915 alberi e 2.288 arbusti ed aree a prato naturale in cui possano svolgersi attività ludiche all’aria aperta proprie degli spazi destinati a parco pubblico per i cittadini.
“L’obiettivo è quello di realizzare un importante progetto di alta valenza ambientale per il contenimento della CO2, per l'aumento della biodiversità e per la realizzazione di un luogo naturale liberamente fruibile con un’alta valenza didattica e culturale. – Ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi - Un incentivo alla fruizione di un turismo lento, attento e consapevole nella città della cultura, ma anche del paesaggio rurale e naturale.”
Il costo complessivo previsto è di 88 mila euro, di cui 40 mila euro reperiti dal finanziamento dalla Regione Marche nell’ambito del Decreto di Biodiversità e Rete Ecologica Regionale e i restanti 48 mila euro, come quota di cofinanziamento del Comune di Recanati, previsti nel Bilancio di Previsione Finanziario 2020/2022.
“L'intervento interessa tre aree, l’area dell’ex discarica, l’area sottostante il cimitero e la vasta area destinata a parco pubblico delimitata da Via Cossio. – Ha spiegato l’Assessore all’Ambiente Michele Moretti - In particolare quella della ex discarica, che sarà interessata da un intervento di rinatulizzazione con messa a dimora di vegetazione ad alto fusto con la possibilità di inserire un sentiero che proseguirà fino a valle e che consentirà di strutturare un suggestivo percorso pedonale agrario di ingresso verso la città che da via Offagna permetterà l’accesso al centro storico da Porta S.Filippo. In tale area gli arbusti sono stati pensati anche in funzione del possibile utilizzo dell’area per l’allevamento delle api".
"Nell’area sottostante il Cimitero l’intervento consiste, invece, nell’impianto di vegetazione autoctona in continuità con la macchia arborea del cimitero, già fortemente sviluppata, in modo da costruire un vero e proprio settore di bosco urbano - aggiunge l'Assessore -. Il progetto di fattibilità generale prevede anche l’inserimento di un sentiero che permetta di collegare il perimetro dell’area cimiteriale e di offrire possibili collegamenti a valle, oltre via Paolina Leopardi. L’impianto vegetazionale nell’area in oggetto svolgerà anche un compito di mitigazione del dissesto superficiale dovuto alla presenza di acqua nel sottosuolo che costituisce un fattore di preoccupazione per la tenuta della strada. Nell’area del parco pubblico sopra via Cossio l’intervento prevede la configurazione dello spazio verde fruibile attraverso la sistemazione delle diverse aree a bosco, arbusteto e a prato in modo da definire un vasto spazio aperto pianeggiante centrale – ben schermato rispetto agli edifici che delimitano l’area – liberamente fruibile per svago e spettacoli sfruttando la sua elevata panoramicità che spazia dal centro storico al Monte Conero, al mare ed al Santuario di Loreto.”
Schianto tra due auto, una si ribalta: conducenti trasportati all'Ospedale.
E’ quanto avvenuto oggi pomeriggio, intorno alle ore 16:30, all’incrocio tra via Cingolani e via della Quercia a Recanati.
A seguito dell’incidente stradale tra due autovetture, sono intervenuti gli uomini della squadra dei Vigili del Fuoco di Macerata che hanno provveduto a mettere in sicurezza i mezzi coinvolti e l’intera area interessata dal sinistro.
Presenti sul posto anche gli operatori sanitari del 118 che hanno provveduto a prestare le prime cure ai due occupanti delle che, a seguito delle lesioni riportate sono stati trasferiti all’ospedale di Civitanova Marche.
Focolaio Covid nella Recanatese: rinviate due gare
Nella tarda serata di ieri la Recanatese ha reso noto che, a seguito dei Test antigenici previsti come da Protocollo della FIGC del 2 dicembre, sono emersi alcuni casi di positività all’interno del Gruppo Squadra.
"I soggetti, così come da Protocollo - fa sapere la società on una nota - sono stati posti in isolamento in attesa del referto del tampone molecolare di conferma e di concerto la società giallorossa ha richiesto il rinvio delle gare in programma la prossima settimana contro Agnonese e Montegiorgio . Richiesta accettata dal il Dipartimento Interregionale della LND ha disposto il rinvio delle gare Recanatese-Atletico Terme Fiuggi, inizialmente in programma per domenica 20 dicembre alle ore 14,30, e di Montegiorgio-Recanatese in programma mercoledì 23 dicembre 2020".
Le gare sono rinviate a data da destinarsi. Tutte le attività della prima squadra sono sospese.
Un ventottenne nigeriano domiciliato nel maceratese è stato denunciato dai Carabinieri della Stazione di Recanati in quanto ritenuto responsabile di furto aggravato in danno di una anziana del posto che, approfittando della disponibilità offerta dallo straniero dinanzi al supermercato Coal di Via Offagna a Recanati, si era fatta aiutare a caricare la spesa nella sua macchina.
Una volta giunta a casa, la donna si è accorta che mancavano invece diversi prodotti appena acquistati per un valore complessivo di circa cinquanta euro, quindi ha immediatamente denunciato il fatto. La puntuale descrizione dell’uomo e la visione delle immagini di videosorveglianza hanno aiutato i militari del posto alla esatta ricostruzione della dinamica degli eventi e l’identificazione del responsabile, deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato consumato.
Dopo l’apertura delle visite didattiche digitali alle scuole, Casa Leopardi apre ai singoli visitatori, la possibilità di effettuare le visite guidate in streaming nei luoghi dove il Poeta è cresciuto e ha sviluppato il suo genio.
“E’ entusiasmante vedere come le scuole stiano partecipando con passione al nostro progetto.” – Ha detto la contessa Olimpia Leopardi discendente del Poeta –“ Proprio sulla scia delle richieste ricevute anche dai singoli visitatori, Casa Leopardi ha deciso di permettere a tutti coloro che in questo momento non possono spostarsi, di accedere virtualmente ai nostri luoghi. Questa modalità di visita, nuova anche per noi, si è rivelata differente, ma altrettanto accattivante di quella in presenza. La straordinaria sensibilità di Giacomo, capace di toccare le corde più profonde della nostra anima, lo rende un compagno prezioso a cui rivolgerci in questo periodo particolare”.
Accompagnati dalle guide di Casa Leopardi, si potranno esplorare in diretta streaming, le sale della Biblioteca in cui il Poeta ha studiato che contengono oltre 20 mila volumi. Si mostreranno al pubblico diversi preziosi testi, attraverso i quali il genio recanatese ha potuto approfondire le materie che più lo appassionavano.
La visita, attraverso i luoghi della gioventù, degli affetti e dello studio, ripercorre le tappe principali della sua formazione: dal pensiero alla poesia, dalla passione per le lingue alle “sudate carte”, dalla ricerca di un antidoto alla noia al desiderio di gloria.
Il viaggio in streaming con le guide prosegue al Museo, in un’immersione nella vita di Giacomo Leopardi, tra gli oggetti a lui più cari, amorevolmente custoditi nei secoli dai suoi discendenti: il calamaio con cui è stato scritto L’infinito, la culla, l’abito di Battesimo, i suoi i giochi d’infanzia e gli autografi puerili.
Un viaggio esperienziale nel pensiero Leopardiano a portata di schermo. Un regalo di Natale diverso da vivere in famiglia e con gli amici. L’emozione di scoprire uno dei più grandi geni della nostra storia comodamente da casa.
Il mondo di Giacomo non è mai stato così vicino.
Per info www.giacomoleopardi.it
La solidarietà in un pacco dono per le famiglie in difficoltà, questa l’iniziativa “Scatole di Natale” a cui l’Amministrazione di Recanati ha aderito, come altri Comuni in tutta Italia, e che sta riscuotendo in questi giorni un grande successo nella città dell’Infinito.
Un piccolo gesto simbolico di solidarietà che permette di far arrivare un regalo da mettere sotto l’albero a molte famiglie insieme ai pacchi alimentari di cui fruiscono.
"Il compito di una Amministrazione non è solo quello di produrre delibere e prendere decisioni sulle politiche cittadine, ma anche quello più delicato di orientare i modi della convivenza e della partecipazione" – ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi – “solidarietà e partecipazione sono tra le parole chiave del nostro programma di governo."
Basta soltanto una scatola in cui vanno messi: una cosa calda, un gioco, un dolcetto, un passatempo e soprattutto un biglietto di auguri affettuoso, in modo che chi lo riceve possa sentire tutto il calore del dono. Pensierini e regali da scartare sotto l’albero, per donare un po’ di spirito natalizio a molti concittadini e concittadine.
“Quando si tratta di solidarietà, c'è sempre una grande attenzione da parte delle Associazioni di volontariato, dei Comitati di quartiere, dei cittadini e delle cittadine, di molti esercenti e imprese – ha detto Paola Nicolini Assessora alle Politiche Sociali- Sono in tanti che in questi giorni si sono dedicati a confezionare le scatole solidali e da domani la Croce Gialla inizierà la distribuzione alle famiglie che ritirano i pacchi alimentari. Abbiamo ancora una decina di giorni prima di Natale, possiamo tutti contribuire con un atto di generosità, con piccoli doni di carattere simbolico per far sentire la vicinanza verso i concittadini e le concittadine, in un Natale che si presenta difficile e che per questo possiamo illuminare con qualche sorriso. "
Per fare una sorpresa a qualcuno che non si conosce, infatti, serve davvero poco: basta prendere una scatola o un sacchetto colorato e metterci dentro una cosa calda come dei guanti, una sciarpa, un cappellino, un maglione o una coperta; una cosa golosa, come una tavoletta di cioccolato, un barattolino di marmellata, un mini panettone, un pacchetto di biscotti o qualcosa di simile; un passatempo come un libro, una rivista, un mini puzzle, delle matite o altro; un prodotto di bellezza come una saponetta, una crema, un bagno schiuma o un profumo.
Il tutto accompagnato da un biglietto gentile, perché un pensiero augurale fa bene all'anima. Poi basta incartare la scatola, decorarla e scrivere in un angolo a chi è destinato il dono, se a una donna, a un uomo o a un bambino/a.
Ognuno può preparare più di una scatola, coinvolgendo anche i più piccoli per renderli partecipi e coltivare insieme il valore della condivisione e della solidarietà.Le scatole una volta preparate vanno consegnate nei seguenti punti di raccolta cittadina: ad AltraEco giovedì 17 alle ore 16,30 -19,30 presso il mercato Ti Porto l’Orto; al Comitato di Quartiere di Montefiore sabato 19 dalle ore 9,30 alle ore 12 presso il punto di raccolta dei sacchetti differenziata; alla Bottega del Commercio equo in Corso Persiani in orari di apertura negozio; all’ Aido – Avis in piazza Leopardi venerdì 18 dicembre dalle ore 9,30 alle 11,30 e dalle 16 alle 19 e sabato 19 dicembre dalle 16 alle 19. Durante questa settimana la Croce Gialla inizierà la distribuzione alle famiglie, insieme ai pacchi alimentari.
Nuovamente un rinvio causa Covid per la Recanatese. Dopo essere riuscita a recuperare i due precedenti turni saltati a causa di contagi che hanno interessato le sue avversarie, la formazione leopardiana è costretta nuovamente ai box per via dei tre casi di positività tra gli under aggregati alla prima squadra dell'Olympia Agnonese, sua prossima avversaria in campionato.
La sfida, valevole come settimana giornata del girone F di Serie D, originariamente in programma per domenica 13 dicembre alle ore 14:30, sarà rinviata a data da destinarsi.
Cambio al vertice di una delle più importanti associazioni sportive e ricreative di Recanati. A guidare il Moto club, gruppo con oltre 150 iscritti e un ricco calendario di manifestazioni, sarà per i prossimi 4 anni Daniele Cesca , 40 anni, artigiano Il neo-presidente, succede ad Italo Pizzichini grande e storico presidente che fondò nel lontano 1983 con Gabrielloni Adalberto e altri appassionati il moto club Franco Uncini.
Da oltre 18 anni socio del Moto club Cesca collaborava con il consiglio direttivo ed ha quindi maturato una buona conoscenza dell'associazione. «È un compito arduo quello che mi attende – spiega, raccolgo l'eredità di un presidente eccezionale come, Italo Pizzichini (rimarrà nell’orbita del Moto Club come Presidente onorario ) che durante il suo lungo mandato ha fatto crescere enormemente l'associazione sia in termini di iscritti, che ora superano i 150, sia per la qualità delle nostre manifestazioni, segnalate a livello nazionale». Gli obiettivi di Cesca al vertice del Moto club sono essenzialmente tre. «Il primo - precisa - è consolidare e possibilmente aumentare il numero degli iscritti. Il secondo cercheremo di mantenere alto il livello qualitativo ed organizzativo delle manifestazioni, che già da tempo proponiamo, in particolare del motoraduno primaverile. Il terzo obbiettivo infine ci siamo proposti di dare sempre più spazio ai giovani, che anche per il nostro club, rappresentano il futuro: alcuni di loro sono diventati membri del consiglio direttivo». A far parte dell'organismo che affiancherà Daniele Cesca ci saranno Gianni Sampaolo, Franco Romoli, Franco Frontini, Mandolini Luigino, Jessica Ercoli, e Adianet Verdenelli.
Il Comune di Recanati lancerà un innovativo progetto di valorizzazione che vedrà protagonista la passeggiata lungo il Colle dell’Infinto e l’ausilio dell’ art bonus il credito d'imposta per le erogazioni liberali come sostegno del mecenatismo a favore del patrimonio culturale.
Il progetto prevede che nel 2021 la passeggiata lungo il Colle dell’Infinito potrà trasformarsi in un percorso immersivo a base culturale, che fondendo paesaggio, letteratura, musica e poesia alternerà lungo il cammino le varie espressioni artistiche per mezzo di supporti tecnologi e analogici e piccole infrastrutture posizionate lungo il percorso stesso.
La proposta si muove nel solco del rapporto tra cultura e salute, e di quanto già in atto sul tema nel territorio. Promuove un cambio di prospettiva per l’offerta turistico culturale, anche in risposta al nuovo scenario Covid-19, che pone al centro il benessere della comunità residente, come dei viaggiatori.
"A Recanati con il progetto la Cultura come cura, stiamo sperimentando un nuovo concetto di welfare culturale, che promuove la cultura non solo come formazione personale, ma anche come sviluppo sostenibile ed economico per la nostra comunità" - afferma Rita Soccio Assessora alle Culture - "L'intervento che stiamo progettando sul Colle dell'Infinito va in questa direzione e infatti vuole essere un'esperienza unica di ben-essere per rigenerare l'anima e il corpo specialmente dopo un periodo difficile e di isolamento che tutti stiamo vivendo per l'emergenza sanitaria. L'idea di usare come finanziamento la misura dell'Art Bonus è una scommessa per coinvolgere la cittadinanza, le istituzioni culturali recanatesi ma anche partner pubblici e privati locali e nazionali che credono come noi nella forza della cultura per una nuova rinascita".
Il progetto, curato da Promo PA Fondazione, trova un naturale punto di riferimento nella Biblioteca Comunale "M.A. Bonacci Brunamonti" e sarà sostenuto attraverso una raccolta fondi su Art Bonus.
Art Bonus è la misura governativa che consente un credito di imposta, pari al 65% dell’importo donato, a chi effettua erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale pubblico italiano. La raccolta fondi su Art Bonus aprirà il 20 dicembre e si svilupperà lungo il 2021 e permetterà a tutti, sia agli abitanti del borgo che ai turisti di passaggio o ai numerosi amanti della poesia di contribuire concretamente e idealmente alla valorizzazione del Colle.