Le fiamme sono divampate nel pomeriggio di oggi, intorno alle 16:00, in un'area boschiva in localita Quartignano a Pieve Torina. A prendere fuoco, per cause ancora in corso di accertamento, alcune sterpaglie che hanno interessato una vicina area boschiva. Sul posto sono subito intervenuti i Vigili del Fuoco per domare il rogo con l'ausilio di un elicottero. Al momento nessuna persona sembra essere rimasta coinvolta. Le operazioni di spegnimento e bonifica dell'area interessata sono ancora in corso, ma la situazione sarebbe sotto controllo.
La seconda segnalazione, invece, è giunta intorno alle 17.30: stavolta l'incendio - sempre di sterpaglie e colture - ha interessato la zona Santa Lucia di Recanati. Sul posto sono intervenute due squadre di Vigili del Fuoco da Macerata e una terza da Osimo: sono state necessarie quasi due ore per domare le fiamme e impedirne la propagazione, e attualmente sono ancora in corso le operazioni di bonifica dell'area.
Una giornata di alto profilo scientifico presso l’Aula Magna del comune di Recanati (Macerata). Illustri professionisti hanno partecipato all’incontro "Neoplasia della mammella: il traguardo all’orizzonte”, organizzato dal dottor Nicola Battelli - direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia di Macerata e dal dottor Paolo Decembrini Cognigni - responsabile dell’Unità Semplice Dipartimentale di Senologia Interventistica dell’Area Vasta 3. A portare i saluti della città, anche il sindaco di Recanati Antonio Bravi. “Siamo felici di ospitare eventi come questo che non soltanto danno lustro alla città ma rappresentano momenti di confronto ad alti livelli”.
"Con il dottor Decembrini abbiamo deciso di affrontare un argomento che è forse il più importante per il genere femminile – spiega il dottor Nicola Battelli – Infatti, una donna su otto in Italia si ammala di tumore alla mammella. Una malattia che possiamo considerare della famiglia, una malattia sociale. La cosa che mi preme sottolineare però è che circa il 90% di queste donne oggi può guarire definitivamente. In questa giornata di studio hanno partecipato non solo gli oncologi, ma anche tutte le figure sanitarie che si occupano di tumore alla mammella: dai radiologi ai radioterapisti, dai patologi ai medici di medicina generale e tanti altri. Sono proprio i medici di medicina generale, conoscendo sia la storia della paziente che della sua famiglia, i primi a svolgere un ruolo fondamentale per raggiungere la percentuale del 90%, invitando le donne che hanno precedenti in famiglia a fare un test genetico per verificare la predisposizione o meno al tumore alla mammella. Ogni anno nell’Area Vasta 3 affrontiamo 320 nuovi casi di tumore della mammella, un numero molto importante in una regione che ne conta circa 1300. Il lavoro che stiamo facendo con la senologia di Macerata è molto importante ed oggi siamo un punto di riferimento anche per altri centri. Lo scorso anno abbiamo seguito oncologicamente 450 casi. Il nostro obiettivo è quello di diventare sempre di più un’eccellenza e questo è possibile ottenerlo solo mettendo al centro il paziente”.
“Anche se la chirurgia viene considerata la parte peggiore della terapia del tumore mammario, in realtà, grazie all'insegnamento del professor Veronesi, nostro punto di riferimento, oggi assistiamo a modificazioni concettuali e strutturali fenomenali – evidenzia il dottore Paolo Decembrini - Si è passati dalla concezione per cui doveva essere portata via tutta la mammella ad una aggressività molto più limitata, più settoriale. Questo è stato possibile non soltanto per i progressi della tecnica, ma anche perché i professionisti si sono confrontati, hanno sperimentato, hanno fatto squadra e rete. Non vi è più l'équipe chirurgica, ma vi è un’equipe multidisciplinare".
Particolarmente atteso l’intervento del professor Paolo Veronesi, direttore del programma di senologia dell'Istituto Europeo di Oncologia di Milano. “Oggi parliamo di tumore della mammella, il più diffuso in assoluto in tutti i Paesi occidentali - ha affermato il Prof. Paolo Veronesi - La notizia buona è che il tasso di incidenza di guarigione continua ad aumentare ed oggi siamo oltre il 90% di guarigione complessiva grazie alla diagnosi precoce e a trattamenti sempre più mirati ed efficaci. Da un punto di vista della chirurgia, enormi progressi si sono fatti in questi ultimi cinquant'anni, perché fino agli anni ’70 tutte le donne venivano trattate inevitabilmente con la mastectomia totale per qualunque tipo di tumore. Negli anni ’80, la chirurgia conservativa ha permesso di preservare il seno a milioni di donne con tumore in fase iniziale e da qui l'importanza della prevenzione, di fare una diagnosi precoce, accedere a trattamenti chirurgici conservativi. Oggi i trattamenti medici sono sempre più innovativi ed efficaci, tanto che in un futuro non lontano possiamo pensare ad una chirurgia sempre meno invasiva se non addirittura ad una guarigione completa della malattia solo con la terapia medica”.
Si è svolta, presso la palestra della scuola primaria “Lorenzo Lotto”, nel quartiere Villa Teresa di Recanati, la sessione degli esami di fine corso dell’anno sportivo 2021-2022 di karate tradizionale, stile Shotokan, per il passaggio di grado e cintura per tutti gli allievi del Centro Studi Karate Marche e dell'affiliata Asd Hachiman Dojo.
Il Cskm di Recanati, affiliato Fedka (Federazione Europea Karate e Discipline Associate), sotto la guida del maestro Alberto Cristofanetti, cintura nera 7° Dan, ha preparato gli allievi delle scuole di Recanati che si sono sottoposti all’esame mentre l'istruttore Matteo Fiorentini c.n. 3° ha preparato gli allievi dell'Hachiman Dojo. Il maestro Cristofanetti ha anche presieduto e diretto la commissione tecnica esaminatrice.
Dopo le prove di kihon (tecnica) e kata (forme codificate) gli allievi sono stati tutti promossi e hanno conseguito i gradi di:
- cintura gialla (8° kyu): Alessandro Gianfelici, Aurora Alili, Caterina Pani, Lorenzo Beccacece, Nicolas Corvatta, Simone Marchegiani, Stella Savoretti;
- cintura arancio (7° kyu): Diego Jachetta, Edoardo Alberti, Federico Camellina, Michele Jachetta;
- cintura verde (6° kyu): Gabriel Angelelli;
- cintura blu (5° kyu): Flavio Moschini, Nicola Brandoni, Nicolas Stortoni;
- cintura 2° blu (4° kyu): Sasha Damiani;
- cintura 2°marrone (2° Kyu): Arianna Bertini che ha ottenuto anche il punteggio più alto di tutta la sessione di esami.
Tanta, tantissima gente a Villa Colloredo per la serata promossa da Vivere Recanati per raccontare la storia di Attilio Pierini. La maglia gialloblù del capitano, protagonista di 14 stagioni al Basket Recanati con la cavalcata trionfale dal torneo regionale alla A2, era lì, al centro, vicino al babbo Giuseppe e alla famiglia, con la mamma, la sorella, la moglie Francesca ed il meraviglioso frutto del loro amore.
Non sono mancati l'allenatore Pozzetti, il general manager Paoletti, i compagni di quella avventura che hanno mandato testimonianze video da ogni parte dell'Italia e del mondo. Attilio Pierini era presente nelle immagini proiettate, nei ricordi, nel dolore che diventa forza e impegno per un nuovo progetto sportivo rivolto ai giovani, già decollato con ottimo risultati a Porto Recanati.
Alla fine i dirigenti dell'Attila Porto Recanati e quelli del Pallacanestro Recanati hanno parlato a lungo, anche di una possibile e auspicabile collaborazione. Con il Palasport da 2000 posti oramai pronto si potrebbero scrivere altre belle pagine di sport.
A coordinare la serata Fabrizio Carbonetti e Luca Sampaolo, che è stato team manager del basket leopardiano in quel periodo. Marco Canalini, capogruppo di Vivere Recanati, ha ricordato come ad Attilio Pierini verrà cointitolato il Palasport per rendere visibile per sempre la sua storia sportiva ed umana.
Dopo il passaggio in Consiglio Comunale, la Giunta ha approvato i progetti relativi all'adeguamento dello Stadio Nicola Tubaldi per la serie C e gli interventi per parcheggi, viabilità, sicurezza, pista per il salto in lungo e salto triplo e l’ulteriore spazio per gli allenamenti dei ragazzi. Tali progetti si aggiungono all'impegno già in fase di realizzazione proprio in queste settimane, deliberato nei mesi scorsi, relativo al rifacimento del sintetico, in quanto consumato e da risistemare dopo nove anni dalla messa in opera.
Da ricordare che nel 2009 si spendevano 40 mila euro annui di manutenzione ordinaria per il campo in erba, oltre alle manutenzioni straordinarie e ai custodi con mezzi necessari per la sistemazione di un campo dove si giocava ogni 15 giorni, per preservarlo sia in inverno che in estate. E al Tubaldi non giocavano tutti come oggi: i ragazzi del settore giovanile si allenavano e giocavano sul campo in terra e poi sul plastificato di Via Battisti, con spogliatoi con impianto elettrico a vista e niente a norma.
Ora la stadio "Nicola Tubaldi" è e sarà per tutti, con l’aggiunta di un ulteriore spazio per gli allenamenti dei bambini a fianco del calciotto e il rifacimento della pista per il salto in lungo ed il salto triplo. Il costo effettivo per adeguare lo stadio alla serie C è di 1 milione 641mila euro, dai quali sottrarre l’iva, circa 300.000 euro, somma che si recupera e con la quale verranno finanziati gli asfalti del 2023.
Tribune, impianto di illuminazione e sistema di videosorveglianza e di sicurezza servono alla città: alla Recanatese come alle federazioni, al Coni, alle scuole, per i giochi della gioventù, per manifestazioni ed eventi. Un ulteriore milione, dal quale detrarre l’iva con le stesse modalità di cui sopra per circa 190.000 euro, verrà utilizzato per il grande parcheggio per bus e auto e per la viabilità a servizio dell’intera area: palasport, pala ginnastica, calcio a 5, palestra della Patrizi e Liceo Scientifico.
Un parcheggio che era comunque da realizzare, in quanto già previsto e necessario per l'ampliamento del Palazzetto della Sport, con la spesa prevista di 380.000 euro. Sarà un’area parcheggio adeguata in una zona dove i posti macchina sono insufficienti anche per chi ci abita.
Niente ginestra, girasoli per Leopardi. Con questo clima non si trova più nemmeno la ginestra. Inutile arrampicarsi sugli specchi o sul Colle dell’Infinito alla ricerca di una lettura diversa delle «magnifiche sorti e progressive». Il rapporto con la natura Leopardi lo aveva cantato due secoli fa ed oggi, sia detto con tutte le cautele del caso, lo si rileva anche nei dettagli, quelli che propone una stagione siccitosa come l’attuale, all’apertura delle Celebrazioni leopardiane per celebrare l’anniversario numero 224 della nascita del poeta.
Appuntamento ieri pomeriggio nell’Aula Magna del Comune di Recanati e, come ogni rituale che si rispetti, le Celebrazioni hanno dei passaggi fissi. Uno dei dettagli che formano la scena è, di solito, la presenza dei fiori della ginestra. Quest’anno si è dovuto fare a meno delle ginestre, a Recanati e nei dintorni non se ne sono trovate di presentabili fiorite, e in Comune hanno sostituito la ginestra con i girasoli.
Certo, «E tu, flessibile ginestra, che abbellisci di cespugli odorosi questi campi inariditi, anche tu cadrai presto davanti» scriveva Leopardi riferendosi per la verità alla zona vesuviana, dunque un conto è la ginestra, fiore simbolo della poetica leopardiana e della condizione umana, un altro i girasoli, che richiamano un altro grande della cultura europea, Vincent Van Gogh. I tempi cambiano, la natura muta, le parole restano, in particolare quelle potenti usate da Giacomo Leopardi che oggi Recanati celebra con un doppio evento, prima in Comune e alle 21 al Colle dell’Infinito con il recital di Maurizio Gifuni che mette in relazione testi e emozioni di Leopardi e di Pasolini.
In Aula Magna, quella che vide Giosuè Carducci conferenziere nel centenario della nascita di Leopardi, la cerimonia si è aperta - in sala diversi esponenti della famiglia Leopardi guidati dalla contessa Olimpia Leopardi -con i saluti del presidente del Cnsl Fabrizio Corvatta, del sindaco Antonio Bravi e dell’assessore comunale alla cultura Rita Soccio, di Olimpia Leopardi per la famiglia del Poeta. Il sindaco Antonio Bravi: «Sento in questa sala e in questa occasione sempre una grande emozione, un appuntamento, quello con le celebrazioni leopardiane, che proponiamo ogni anno con sempre maggiori interesse ed attenzione.
Per prassi il Comune non interviene sulle scelte del premio, nella fattispecie ci fa piacere sottolineare il fatto che il premio vada alla memoria di Franco Foschi». Saluto in video dall’assessore regionale alla cultura Giorgia Latini, poi l’intervento di Fabio Corvatta, presidente del Cnsl, che ha preliminarmente ricordato le figure di Luigi Blasucci, di Giacomo Leopardi e di Anny Semplici. «La considerazione istituzionale - ha detto Corvatta - di cui gode il Csnl è nella visita del presidente della Repubblica Mattarella e del ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini che ci ha raddoppiato i finanziamenti, poi le donazioni importanti di privati, le collaborazioni si stanno ampliando ed oggi abbiamo firmato un’intesa con l’Ente Ville Vesuviane».
Non poteva mancare il riferimento di Corvatta alla scelta di Franco Foschi per il premio Leopardi: «Ci sono stati unanimità ed entusiasmo nell’accogliere la proposta, la legge Leopardi nel mondo porta la sua firma. Ringrazio la famiglia Foschi, mi ricorda un’amicizia personale, per me oggi è una gran bella giornata, giusto riconoscimento a chi tanto ha dato e non ha avuto il giusto riconoscimento».
L’assessore Rita Soccio ha rivolto in particolare un saluto agli studenti «che si sono impegnati in una tematica particolare». La contessa Olimpia Leopardi: «il nostro pensiero va a Franco Foschi e a quella generazione di grandi uomini e grandi donne che hanno lasciato un segno indelebile nella ricerca leopardiana. Il professore aveva lunghi colloqui con mia nonna, era austero, io ero piccola e ne avevo soggezione .
Foschi era uno studioso vero, serio, sapeva accettare tutti i punti di vista anche quelli più lontani dai suoi. Ha giocato tanti ruoli;: marito premuroso, padre affettuoso, medico stimatissimo, politico di razza, appassionato della luce della cultura». Due relazioni per ricordare la figura di Franco Foschi, quelle del funzionario internazionale Andrea Angeli e di Fabiana Cacciapuoti, già responsabile del Fondo leopardiano della Biblioteca nazionale di Recanati. L’intervento di Andrea Angeli: «Politici di professione? Franco Foschi ha fatto la trafila, sindaco, sottosegretario, ministro. Franco i compiti a casa li ha fatti. Quando si è trovato di fronte la grande crisi della Fiat degli anni Ottanta, Franco sapeva cosa fare, aveva esperienza.
Altri avrebbero sventolato bandiere, guardate cosa abbiamo fatto, noi marchigiani ci muoviamo con delicatezza. Dobbiamo moltissimo a Franco Foschi se il Paese è rimasto in carreggiata, noi siamo cresciuti con il motto se va bene la Fiat va bene l’Italia, e la Fiat era sull’orlo del precipizio, lo diceva Enrico Cuccia, 14mila licenziamenti annunciati negli anni Ottanta, c’erano le Brigate Rosse, testa a testa Dc Pci.
Foschi era ministro del Lavoro e conduceva quelle trattative, non si diede per vinto e riuscì a strappare un accordo. Quello fu un modello per tutte le trattative sindacali». Angeli ha poi sottolineato l’impegno di Foschi sul fronte della politica estera e dell’emigrazione, il suo essere un precursore 40 anni fa dello spirito europeo, il sostegno al Consiglio d’Europa e al dialogo con i russi. Fabiana Cacciapuoti: «Franco Foschi era un visionario, un uomo dell’accoglienza, mi ha invitata lui a Recanati appena diventato presidente del Cnsl e non me ne sono andata più.
Prese un Centro chiuso e lo rese pulsante, Foschi conosceva perfettamente Leopardi, capiva che era l’autore giusto per toccare i temi della modernità che anche a lui erano a cuore». Consegna del premio Leopardi nelle mani di Anna Foschi, figlia dell’ex ministro. Grandi figure del recente passato, ma anche attenzione al futuro con la consegna del premio Leopardi agli studenti vincitori della sesta edizione. Prima Benedetta Tani del liceo Torricelli Ballardini di Faenza, seconde ex aequo Rachele Rossini del Classico di Foligno e Matilda De Riva dell’Iis Ferrari di Este (Padova, terzo Matteo Verrone del i liceo Sannazaro di Napoli.
Al fine di alleggerire il traffico nelle vie del centro storico di Recanati, attenuare il rumore e l’emissione di polveri sottili, sono state introdotte modifiche temporali al regolamento che disciplina la zona a traffico limitata estiva.
"L’obiettivo è quello di permettere a cittadine e cittadini di poter accedere agli esercizi pubblici e privati presenti nel centro storico, allo stesso momento incentivare il turista a vivere appieno la bellezza del nostro centro storico, senza il pericolo costante della circolazione veicolare. Per i residenti, il provvedimento ha lo scopo di diminuire l’inquinamento atmosferico che le auto provocano nelle vie - ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi - tenendo anche presente le esigenze di mobilità degli operatori commerciali e dei residenti negli orari più critici".
"Le modifiche apportate al piano Ztl originale sono il risultato di un compromesso fra le varie esigenze espresse negli incontri che abbiamo fatto con commercianti e operatori turistici (B&B, alberghi e agriturismi) le associazioni di categorie – ha affermato il vice sindaco Mirco Scorcelli – certo non è mai facile mettere d’accordo tutti, compresi i residenti e i cittadini recanatesi che vogliono vivere la città, ma non dobbiamo dimenticare l’obiettivo perseguito dalla nostra comunità: ovverosia rendere il più possibile attrattiva la città ai numerosi turisti che ogni anno visitano Recanati per incentivare la fruizione dei servizi e dello shopping nel centro storico".
"È un piano provvisorio e sperimentale basato anche sulle tante chiusure improvvise, resesi necessarie lo scorso anno per l’afflusso dei numerosi turisti, e che qualora ce ne fosse l’esigenza, potrà essere modificato e migliorato in qualsiasi momento. Anche la gratuità dei parcheggi blu negli orari serali ci auguriamo contribuisca allo scopo come pure la gratuità, ottenuta dalla società gestore dei parcheggi, per l’acquisto della tesserina a ricarica da parte dei residenti che potranno parcheggiare nella struttura sottostante la piazza con sconti del 50%" conclude Bravi.
Di seguito viene proposto il nuovo regolamento del piano della Ztl studiato per la città di Recanati, che entrerà in vigore da mercoledì 29 giugno fino al 10 settembre. Gli orari della Zona a Traffico Limitato istituita in centro storico saranno attivi nel seguente modo:
- nei giorni festivi dalle 00.00 alle 24.00;
- nei giorni feriali dalle 11:00 alle 16:00 e dalle 19.00 alle 2 di notte del giorno successivo ad eccezione del tratto Via Cavour e Via Calcagni e Via Falleroni, dove inizierà dalle 13 anziché alle 11;
- il sabato per i varchi 2 (Porta Marina) e 3 (Porta Nuova) dalle ore 9:00 alle ore 16:00 e dalle ore 19.00 alle 2 di notte del giorno successivo mentre per il varco 1, Via Primo Luglio, C.so Persiani – Via Falleroni inizierà dalle ore 06,00 anziché alle 9,00 per il mercato.
Gli anni Duemila hanno di fatto decretato il successo della “società liquida e dei consumi”, insieme alla perdita di valori etico-morali e punti di riferimento politico-istituzionali. Nel frattempo, anche la Chiesa Cattolica ha ceduto progressivamente a un inevitabile nichilismo, determinando 'ipso facto' una crisi delle proprie autorità e partecipazione attiva, rispetto alle dinamiche sociali.
Tutto questo, naturalmente, è andato a ripercuotersi sull’intera comunità dei credenti, anch’essa di per sé già vessata dall’informazione fuori controllo – spesso la principale causa di incomprensioni, insipienza, attenzione deviata, esplosioni di rabbia e malcontento che finiscono nel più dei casi col tradursi in atteggiamenti discriminatori di stampo razzista e/o sessista.
“Siamo al Medioevo”, direbbero alcuni citando le battute del riuscitissimo personaggio di Corrado Guzzanti, Don Florestano Pizarro. “Chi si scandalizza è una persona profondamente incerta, pertanto conformista”, aggiungerebbe Pier Paolo Pasolini. Due visioni, seppur di natura differente, che possono aiutare nell’analisi e nella comprensione di quale significato vada attribuito oggi al concetto di “fede”.
Da questo processo non è esente nemmeno la comunità maceratese, da circa 8 anni sotto l’egida del vescovo Nazzareno Marconi: figura religiosa per certi aspetti progressista come il suo Papa, per altri più conservatore e intransigente (si guardi alla presa di posizione rispetto al tema dei diritti civili e a quella altrettanto dibattuta sul concetto di ‘famiglia naturale’).
Avis au lecteur. Quella che segue è un’intervista realizzata nello stile epistolare, tramite scambio di email: una modalità che è stata preferita dalla Diocesi di Macerata e da Sua Eccellenza, rispetto al confronto diretto, 'occhi negli occhi'. Forse anche questo può essere indice di quel ‘senso di partecipazione attiva’ sopra citato e che sembra essersi perduto nel tempo, persino fra gli uomini (e le donne) di Chiesa. Al lettore l’ardua sentenza.
In questi 8 anni, quali cambiamenti ha individuato fra i suoi fedeli della comunità maceratese? Per tutto questo tempo ho cercato di svolgere la mia missione al meglio che ho potuto. Sicuramente gli eventi estremi, come pandemia e terremoto, hanno avuto la loro incidenza sul cambiamento sociale. Nel marchigiano è accaduto questo: l’invecchiamento della popolazione, la fuga dei giovani più qualificati che cercano lavoro altrove, la crisi delle industrie familiari che non hanno una leadership solida e sono state poco capaci di innovare. Dal punto di vista umano e religioso, come nel resto d’Italia, questa situazione ha reso ancora più fragili i rapporti familiari e la coesione dei gruppi sociali. Così si è accentuato l’individualismo, oltre al senso di solitudine ed abbandono.
La sua fede in Dio e nell’essere umano ha mai vacillato fino ad oggi? Se non ci fossero dubbi e/o momenti di fatica non sarebbe vera fede, ma illusione o ideologia. I momenti più difficili li provo vedendo persone ricche di doti, intelligenza e spesso anche di mezzi economici, ma che li usano per fare del male. Non dubito di Dio, ma mi intristisce vedere come alcune persone cedano all’egoismo e all’invidia, distruggendo anche il bene che altri cercano di fare.
Qual è il suo rapporto con le altre confessioni religiose e filosofiche? Ho studiato con impegno le religioni e le filosofie diverse dal cristianesimo. Ad essere sincero, tutto questo non ha messo in crisi la mia fede, anzi: il confronto ed il dialogo personale con chi ha una confessione diversa o si professa agnostico, previo rispetto reciproco, l’ho sempre ritenuto un dono prezioso ed uno stimolo a purificare e migliorare la mia vita ed il mio modo di credere e ragionare. Per questo ho molti amici di altre fedi e anche alcuni non credenti.
Nella sua umanità, di cosa ha paura o la spaventa maggiormente? Ogni volta che sono cresciute le mie responsabilità ed anche quello che il mondo chiama “il potere”, ho avuto paura che questo mi cambiasse, mi facesse montare la testa. Per questo ho sempre chiesto agli amici più stretti e sinceri di dirmi con chiarezza se stavo esagerando. Più o meno fino ad ora me la sono cavata.
Pensa che la Chiesa debba imparare ad accogliere alcuni dei cambiamenti connessi al fenomeno della globalizzazione culturale, o piuttosto rafforzare il proprio spirito conservatore per mantenere la propria autorevolezza? Nel vangelo si dice che la vera saggezza è “il comportamento di chi sa riconoscere ciò che è buono e prezioso tanto nelle cose nuove quanto in quelle antiche”. Nella globalizzazione, che è governata soprattutto da interessi economici e da una ingiusta e crescente separazione tra chi ha sempre di più e chi ha sempre di meno, ci sono tuttavia delle cose nuove e buone che vanno accolte. Ritengo però che sia stupido credere che questo assunto valga sempre. Il mondo è pieno di nuove armi, di nuovi vizi e di nuove ingiustizie: cose nuove appunto, ma tutt’altro che positive.
È d'accordo con la proposta di tornare alla castità prematrimoniale? Considerando che negli ultimi anni si è riscontrato un considerevole aumento della denatalità. Prima che un valore cristiano, la castità, cioè un rapporto graduale, maturo e responsabile con la propria sessualità e con il corpo degli altri, è un valore anzitutto umano. Lo mostra la natura: anche la psicologia laica riconosce che un’introduzione sfrenata, solo istintiva e non educata di un giovane al sesso, spesso porta a traumi e squilibri piscologici profondi. “Con il sesso non si scherza”, ha sempre insegnato con sapienza la Chiesa: non per avere potere sulle persone, ma per aiutare la loro crescita e gioia più piena. Chi vive così impara ad amare la vita e desidera donarla. Se invece, sei spaventato e depresso non vorresti che altri nascano in un mondo che non ti soddisfa. Così pensi che non potrai dare la vita ad un figlio finché, soprattutto con tanti soldi, non potrai garantirgli determinate cose. I popoli poveri ad esempio, che sono felici di vivere pur avendo pochi mezzi, fanno figli. E non perché sono ignoranti, ma perché non sono così egoisti come molti di noi.
In virtù della guerra russo-ucraina in atto, il messaggio di fede, amore e fratellanza religiosa ha ancora un peso nel mondo di oggi? O rischia di perdersi nel mare magnum dell’informazione fuori controllo? Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, ma questo non giustifica chi ha una buona notizia dal non provare a comunicarla. La guerra e la violenza umana non sono una novità nella storia: chi crede nel Dio della pace e della giustizia non deve scoraggiarsi nel portare con sé il messaggio della fede. Ciò che insegna il vangelo è scritto da Dio per il cuore dell’uomo. C’è tanto male molto pubblicizzato, ma anche tanto bene di cui nessun parla che però porterà frutto.
La comunità italiana, quindi anche quella marchigiana e maceratese, è molto più influenzata dalla politica e meno dalla religione cristiana. E' d'accordo con questa analisi? Le persone mi sembrano sempre le stesse: molto attratte dal potere, dall’interesse e dal successo. Queste cose alcuni le chiamano politica, ma per un cristiano è un’altra cosa: l’amore per la polis, cioè per la città e i suoi abitanti. E’ l’impegno nel costruire un futuro migliore per tutti, a partire dal lavoro e dalla giustizia. Fede e politica sono in concorrenza solo se diventano cattiva fede e cattiva politica.
Intolleranza verso lo straniero, verso i membri della comunità LGBTQIA+, verso chi "non è normale". Qual è la sua posizione in merito? La sua domanda può suscitare confusione fra realtà diverse, e questo fa aumentare l’intolleranza, che è una malattia di uno spirito confuso. E’ bene chiarire che chi ha delle necessità e dei problemi, gode di diritti sociali per un principio di solidarietà. I diritti civili, invece, sono quelli inestricabilmente legati ai doveri civili, sui quali si fonda la tutela del più debole dalla sopraffazione del più forte. Sopprimere una vita umana fragile perché crea fastidi, ad esempio, non può mai essere un diritto civile. Per questo chi ne parla riferendosi all’aborto o all’eutanasia esprime, a mio parere, un concetto falso, e quindi crea confusione: la famiglia che genera naturalmente figli e li cresce in un contesto psicologico vario ed arricchente, come quello offerto dalla differenza sessuale e psicologica di padre e madre, dona molto e per questo gode di vari diritti ed aiuti sociali. Altre unioni potranno rivendicare lo stesso, ma è necessario valutare con seria equità. Affermare che una pera non è una mela non significa fare discriminazione, ma dire solo la verità.
Vale ancora il classico concetto di famiglia basato sul patriarcato, o bisogna imparare ad accettare che un nucleo possa essere composto da genitori dello stesso sesso e, comunque, crescere con amore dei figli? La famiglia nella storia ed anche nella geografia ha subito tante variazioni in alcuni suoi aspetti: ci sono state, e ci sono tuttora, famiglie patriarcali, matriarcali, nucleari o allargate, ma esistono alcuni elementi la caratterizzano sempre. La principale è l’unione stabile di un uomo ed una donna: tutta la nostra legislazione si è sviluppata dando questo assunto come base indubitabile. Se si cambia questo, non mi sembra corretto né saggio attribuire ad un’altra realtà tutto il sistema giuridico creato su questa base. Farlo sarebbe un grave errore di metodo, che non contribuisce al bene ed al giusto diritto.
(foto da "il Cittadino di Recanati")
Nella mattinata di ieri si è svolta la cerimonia di intitolazione dello stadio di Via Turati, casa dei villans, all’indimenticato Gianluca Carotti. Un percorso cominciato un paio d’anni fa, con l’avvallo dell’Amministrazione Comunale di Recanati, fortemente voluto dalla società gialloblù e, dopo il rallentamento a causa delle restrizioni covid, si è finalmente arrivati alla conclusione di questo iter per ricordare il nostro caro Gianluca tragicamente scomparso insieme alla compagna Elisa del Vicario.
Un evento a cui non sono mancati tutti coloro che hanno conosciuto Gianluca dentro e fuori dal campo, in una cerimonia partecipata e allo stesso tempo gioiosa. Dopo l’introduzione del presidente del Villa Musone Gianluca Camilletti, che ha ricordato il grande entusiasmo e soprattutto quell’essere un allenatore ma anche un educatore da parte di Gianluca, è toccato agli amici con cui è cresciuto rivivere i ricordi della loro infanzia. Simone Stortoni, allenatore da diversi anni del settore giovanile gialloblu, ha ricordato i periodi trascorsi insieme all’interno del vivaio dei villans.
Toccante il pensiero letto da un piccolo atleta gialloblu classe 2009 a cui è seguito il saluto di Roberto Ascani, sindaco di Castelfidardo. Poi è toccato alle autorità con il Sindaco di Recanati Antonio Bravi, il quale ha rimarcato come l’Amministrazione Comunale leopardiana abbia fin da subito sposato questa idea grazie anche all’interesse di Francesco Fiordomo e Mirco Scorcelli.
Settimio Carotti, padre di Gianluca, ha ringraziato tutti per questa sentita iniziativa e poi si è passati allo scoprire la targa realizzata dall’artista Mario Palma, posta all’ingresso dell’impianto, oltre ad un'altra targa vicina che recita: “L’esempio per i compagni, L’educatore per i più giovani, Amico insostituibile per tutti, Gianluca sempre con noi!”. Si è proseguito con un momento festoso in mezzo al campo con i giovani atleti del settore giovanile che si sono esibiti in alcuni giochi. “Una giornata da ricordare per il Villa Musone perché si è concretizzato finalmente un sogno e Gianluca continuerà a vivere tra noi”, ha concluso la società.
Fermato a bordo della sua auto dopo pedinamento: espulso dall'Italia un giovane albanese di 32 anni, domiciliato a Recanati, non in regola con le norme di soggiorno sul territorio nazionale e accusato di spaccio. A compiere l'operazione è stato il personale della Squadra Mobile di Ancona, congiuntamente a quello di Macerata.
Dopo un primo pedinamento, il giovane è stato fermato dai poliziotti in località Squartabue, a Recanati, mentre si trovava a bordo della sua autovettura usata per le consegne dello stupefacente. A seguito di perquisizione personale, sono stati rinvenuti 9 involucri di cocaina pronti per essere spacciati sul mercato.
La ricerca dello stupefacente ha permesso agli agenti di rinvenire anche qualche centinaio di euro che il 32enne custodiva all’interno di una tasca: denaro sequestrato in quanto ritenuto provento dell'attività di spaccio.
Successivamente i poliziotti si sono spostati a Recanati, nel luogo del domicilio del giovane albanese, per estendere la perquisizione anche al suo appartamento. All'interno dell'abitazione sono stati ritrovati 3300 euro, anche questi ritenuti provento dell’attività di spaccio considerato il fatto che l’indagato risulta disoccupato.
Oltre al denaro sono stati rinvenuti attrezzatura e materiale idonei al confezionamento della cocaina (ritagli in cellophane e un bilancino elettronico). A fronte dei riscontri investigativi, l'uomo è stato denunciato alla competente Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata in merito al reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Vista l’irregolarità sul territorio nazionale, si è proceduto al ritiro del passaporto e alla notifica dell’espulsione dall’Italia.
Poesia, narrativa e arte schiudono un universo in cui gli schermi e le verità dei gesti della femminilità si nutrono di un viscerale e accorato inno all’amore e superano lo spessore fasullo della confezione per aspirare a un’autenticità al contempo sensuale ed ineffabile.
Sono i contenuti del primo format letterario-visivo in tre atti in grado di accogliere prosa, lirica e vitale provocazione artistica. “A nudo. Voci di donne senza filtro” è una “tela d’autore” dai colori vivissimi che racconta un genere e i suoi innumerevoli volti oltre gli stereotipi e i pregiudizi d’ogni epoca.
L’originale book-talk in tour nelle Marche, sarà di scena il 25 giugno (alla Libreria Caffè Passepartout, nel piazzale Patrizi di Recanati) e comprende la presentazione del romanzo “Potevi dirmelo prima” (Girardi Editore) una storia di mutazioni, incursioni delusioni e slanci con al centro la coscienza di un amore meditatamente incosciente, ideata dall’autrice, Elisabetta Pieragostini alla prima, intensa, opera.
La voce lirica di questo suggestivo trittico (Alogenuri d’Argento, Arcipelago Itaca Editore), possiede il tono d’una malinconia asciutta e priva d’enfasi che si rapprende nei versi densi, limpidi ed essenziali della poetessa Marina Baldoni, già vincitrice, nel 2018, del concorso “Poesia Immaginata” spin off del Premio Letterario Nazionale "Paolo Volponi”.
L’itinerario si compie, infine, muovendosi, quasi senza soluzione di continuità, dalla parola all’immagine, grazie all'artista Gaia Benedetti Perinetti Casoni, creative director e art director di fama nazionale, che ha deciso di esporre, per l’occasione, una selezione dei suoi scatti. Si tratta della proiezione del progetto “Marezzo” reportage fotografico di un’evoluzione intima e personale che s’incarna nelle sessioni performative di quattro donne in dialogo con le quattro fasi lunari. Ogni atto è privato e collettivo al contempo. Ciò che rigenera “resta” e “diparte” in tensione spirale nell’acrobazia evolutiva.
Si è riunito per la prima volta il nuovo CdA della Recanatese, presieduto da Adolfo Guzzini. Sono stati distribuiti i vari compiti per preparare e gestire al meglio la stagione tra i professionisti.
Confermati nel ruolo di vice presidente Angelo Camilletti e Mauro Tanoni (vice presidente con delega). Tra i consiglieri Marco Cipolletta seguirà la Primavera, Marco Bruni si occupera' di sicurezza, Mirko Giulianelli di infrastrutture e informatica, Fabrizio Sarnari di logistica e gestione evento, Francesco Fiordomo di comunicazione e promozione, Andrea Paoloni seguirà Giovanissimi e Allievi, attesi dai campionati nazionali. Del consiglio fa parte anche Franco Polenta.
"La società sta lavorando con grande serietà e impegno - spiega il presidente Adolfo Guzzini -. Siamo un gruppo molto coeso e determinato, aperto a tutti coloro che volessero dare una mano e contribuire a questo percorso perchè, come ho ripetuto spesso, questa vittoria è della città e di un intero territorio e per affrontare il professionismo occorre una mobilitazione generale".
"Accolgo con soddisfazione il pronunciamento del Consiglio Comunale per i lavori necessari di adeguamento dello stadio e della logistica della zona. Abbiamo compiuto un percorso serio e collaborativo con l'Amministrazione e i tecnici e sappiamo che faranno di tutto per consentire alla squadra di limitare il più possibile il periodo di attesa lontani dal nostro stadio" conclude Guzzini.
Cade in casa, una donna di 79 anni soccorsa in eliambulanza. L'allarme è scattato poco prima delle 13, quando i mezzi di soccorso del 118 e un'ambulanza della Croce Gialla hanno raggiunto a sirene spiegate l'abitazione sita in via Angelo Sorgoni, a Recanati.
Secondo una prima ricostruzione, la donna sarebbe stata rinvenuta lungo le scale di casa, con diverse fratture. Le sue condizioni sono apparse sin da subito piuttosto gravi, tanto che il personale medico intervenuto ha richiesto il supporto dell'eliambulanza.
Icaro, proveniente da Ancona, è atterrato nei pressi dell'abitazione. L'anziana è stata caricata a bordo e trasferita d'urgenza all'ospedale regionale di Torrette.
Incidente stradale all’incrocio fra via del Mare e via Nazario Sauro, ex statale 77 a Recanati: 16enne in sella allo scooter trasportato a Torrette in eliambulanza. È quanto successo nella tarda mattinata di oggi. Coinvolti nel sinistro un furgone Iveco, che proveniva in direzione mare-monti, e un motociclo Aprilia alla cui guida c'era un ragazzo di 16 anni del luogo che viaggiava verso il mare.
La dinamica al vaglio della Polizia Municipale che è intervenuta sia per i rilievi che per regolare il traffico. I due mezzi sono venuti in collisione e la moto è finita nella parte anteriore del furgone incastrandosi fra le due ruote.
Il giovane è rimasto sempre cosciente. Sul posto è intervenuta l’eliambulanza che è atterrata su un’area verde a pochi metri dal luogo del sinistro. Il giovane è stato trasportato all’ospedale regionale Torrette di Ancona in codice rosso.
Incidente lungo la strada Regina: quattro mezzi coinvolti e un ferito. È quanto avvenuto nella mattinata di oggi, intorno alle 8, nel tratto dal km 11,450 all’incrocio con la statale 77 territorio comunale di Recanati. Per cause da accertare quattro veicoli sono entrati in collisione tra loro nei pressi del distributore del metano.
Lanciato l'allarme sono accorsi immediatamente sul posto gli operatori del 118. Il bilancio è di una persona ferita, tra gli occupanti dei mezzi, che è stata trasportata al Pronto Soccorso.
Ancora da ricostruire l'esatta dinamica di quanto accaduto. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i vigili del fuoco e la Polizia stradale, che ha predisposto la chiusura del tratto di strada il tempo del completamento delle operazioni di soccorso e di messa in sicurezza.
La Recanatese non ha più rivali fra i dilettanti: la vittoria ai calci di rigore contro Gugliano consacra i leopardiani a campioni indiscussi della Serie D e getta una luce radiosa sulla prossima stagione in Lega Pro. Dopo il pareggio dei tempi regolari, Urbietis si fa carico delle responsabilità collettive e decide la partita salvando due rigori, dopo una serie di errori dagli undici metri.
Primo tempo equilibrato con le due squadre intente a studiarsi. Partenza più convinta del Gugliano che imposta meglio nei primi quindici di gara. La reazione giallorossa arriva al 18’ quando Giampaolo conclude in rete l’assist di capitan Sbaffo, ma il direttore di gara fischia per carica sul portiere e annulla il vantaggio. Poco altro da segnalare in conclusione dei primi 45’ e si va a riposo a reti bianche.
I ragazzi di Pagliari cambiano marcia nella ripresa e alla prima occasione riescono a sfondare la difesa avversaria: Giampaolo scatta sulla fascia bruciando la retroguardia, ma calcia piano e Baietti respinge. Da bravo rapace Senigagliesi (47’) si fa trovare pronto e ribatte prontamente per l’1-0. Gugliano non si lascia abbattere e riparte alla carica: Zenon serve Scaringella (52’) solo davanti la porta: gli basta solo appoggiare in rete per il pareggio. La seconda frazione termina sull’1-1.
Ai rigori sono decisivi - oltre Urbietis - Grieco e Minicucci che stabiliscono risultato sul definitivo 3-2, a seguito del penalty di Cerone. Una vittoria che vale il titolo di Campioni d’Italia alla Recanatese, che corona una stagione magistrale.
(Fonte foto: pagina FB Recanatese)
Come ogni anno, l’Amministrazione comunale di Recanati, in occasione della festa di San Vito, ha premiato i cittadini recanatesi e non che si sono messi in evidenza per la loro attività professionale, nel volontariato, nell’imprenditoria, nella cultura, nello sport e nei settori in cui, con il loro operato, hanno contribuito allo sviluppo sociale della città.
Tra i riconoscimenti assegnati quest’anno spicca quello attribuito a Lorenzo Scocco, dipendente del Cosmari da oltre dieci anni e gestore del centro di raccolta sito in via Volponi. A Lorenzo è stato conferito il premio quale “Cittadino Benemerito”.
Nella motivazione scritta dal sindaco Antonio Bravi si legge: "Per l’impegno, la disponibilità, l’umiltà e lo spirito di collaborazione che lo hanno contraddistinto in tanti anni di lavoro presso l’isola ecologica della città, a servizio dei cittadini si è sempre reso collaborativo con l’utenza. La simpatia, la professionalità, l’umanità e la competenza lo hanno caratterizzato nell’ambiente lavorativo del riciclaggio, svolgendo un servizio molto importante per il territorio".
Scocco, visibilmente emozionato, ha ritirato il premio e ha ringraziato il sindaco, l’amministrazione comunale, il Cosmari e tutti i cittadini recanatesi per la stima dimostrata.
Al via la 28esima edizione della Festa della Musica di Recanati che riempirà di melodie le strade della città dal 17 al 21 giugno. A fare da testimonial alla manifestazione la cantante Malika Ayane; l'intero festival è invece dedicato a David Sassoli, giornalista e politico italiano recentemente scomparso.
L'evento pone quest'anno maggior attenzione anche a temi ambientali con una sezione “green”: sarà presente infatti il banchetto informativo dell’associazione Pian-ti-amo Recanati nata per sensibilizzare i cittadini sull’importanza della piantumazione di essenze autoctone e sul rispetto e la manutenzione del verde.
Il 17 giugno si prevede l’inaugurazione della mostra “In un passato futuro prossimo al pessimo” di Pietro Moroni, che sarà poi protagonista dell’omonimo concerto spettacolo il 21 giugno, sempre presso la libreria caffè Passepartout.
Sabato 18 giugno ci sarà alle ore18.00 a Palazzo Vanieri la prima parte del concerto a cura della Civica Scuola di Musica Beniamino Gigli, famoso tenore recanatese; la seconda parte inizierà alle ore 21.00.
Alle 21.30 altri due appuntamenti: al Chiostro di Sant’Agostino, l’evento “Note di fotografia” a cura di Fotocineclub Recanati, nato come risposta alla necessità di rendere itinerante la fotografia, che affiancherà agli scatti fotografici l’accompagnamento musicale dei Cocobolo Trio.
Corso Persiani sarà invece la casa della musica rock moderna, unita alle sonorità dell’elettronica degli ultimi anni ’80 con il gruppo NOVA. Alle 22.30 altre due proposte musicali: in Piazza G. Leopardi il concerto del cantautore Alessandro Pellegrini; a Piazzale Giordani il concerto di NINE#0, un progetto dedicato alla musica ROCK degli anni ‘90.
Domenica 19 giugno il Caffè Piazza Leopardi sarà protagonista della selezione provinciale del concorso "Miss Reginetta d’Italia". Ragazze provenienti da tutta la regione si contenderanno la fascia: il locale sceglierà la propria campionessa, tra i giurati ci saranno il titolare Simone Manzotto e l’artista Nicola Convertino, che ha affrescato tutto il Caffè.
Tutte le concorrenti sfileranno con dei capi esclusivi creati dagli artigiani del mercatino delle piazzette. La sfilata prevede un abito elegante e poi la passerella in costume per il verdetto finale della giuria. Ad essere premiate saranno cinque ragazze, che accederanno direttamente alla finale regionale del concorso.
La ragazza vincitrice della fascia "Caffè Piazza Leopardi" farà da modella per un’opera del maestro Nicola Convertino, interpretando una “Silvia” leopardiana: l'opera sarà esposta all'interno del locale.
Partirà venerdì 17 giugno alle ore 21 la nuova rassegna di visite guidate “Recanati insolita”, nata dalla collaborazione tra Comune di Recanati, Associazione Operatori Turistici, Università d’Istruzione Permanente “Don Giovanni Simonetti” e il portale Myrecanati, e dedicata alla scoperta di alcune delle zone meno note, ma non per questo meno importanti, del centro storico cittadino.
Il ritrovo, che avrà luogo in Corso Persiani 56, sarà il punto di avvio dell'evento, che incomincerà con il racconto di luoghi e personaggi illustri di Via Falleroni; succesivamente, in una passeggiata di un'ora al chiaro di luna in compagnia della guida Stefania Caporalini, sarà garantinto l'accesso presso la Chiesa di Santa Maria dei Mercanti, la Loggia dei Mercanti, Monte Volpino, il ghetto ebraico, Vicolo dell'Achilla, Vicolo Impiccolati, Palazzo dei Mascheroni, via Campo dei Fiori e la Cattedrale.
Al contempo si potranno scoprire, tra la strada principale e i numerosi vicoli ad essa collegati, le storie di personaggi come Giovanni Falleroni, Giacomo Braccialarghe, Giuseppe Persiani, Francesco Puccinotti, Corrado Politi, Biagio Biagetti e Beniamino Gigli.