Nicola Porro e "La grande bugia verde" arrivano al Madeira di Civitanova. L'appuntamento, patrocinato dall'amministrazione comunale e organizzato dallo stabilimento in collaborazione con la rassegna "Filosofarte", è per il 2 luglio alle ore 19. Porro, noto giornalista e conduttore televisivo di Quarta Repubblica, con la sua consueta chiarezza espositiva e capacità di stimolare il dibattito, presenterà il suo ultimo lavoro edito da Liberilibri, una delle più importanti case editrici italiane di saggistica e filosofia politica.
"Sarà un modo - dice il giornalista - per riflettere insieme sulle grandi follie climatiste". Il libro, infatti, invita il lettore a esercitare il proprio spirito critico e a "diffidare di chi dispensa verità assolute, soprattutto su un tema caldo e controverso come quello che domina il dibattito pubblico del momento, il cambiamento climatico generato dall’uomo".
Attraverso una raccolta di ricerche di alcuni specialisti (fisici, geologi, climatologi, meteorologi ma anche economisti e ingegneri) dimostra che non c'è alcun unanimismo tra gli esperti attorno al cambiamento climatico, soprattutto sul ruolo e sull'influenza dell'uomo e sottolinea come la questione sia ormai passata nelle mani dei media rendendo impossibile combattere, con metodo scientifico, una narrazione che si è imposta da un lato come una sorta di fede ecologista, e dall'altro come il maggiore interesse economico e politico del nostro tempo: il green.
La presentazione sarà moderata da Michele Silenzi direttore della casa editrice. Interverranno per i saluti istituzionali il sindaco Fabrizio Ciarapica e il consigliere comunale e ideatore di Filosofarte Gianluca Crocetti.
Ha evidentemente preso male le misure il conducente di un autocarro che, nella mattinata di oggi, è rimasto bloccato nello snodo tra la salita di Borgo San Giuliano e l’imbocco con via Leopardi nel centro cittadino.
Il fatto è avvenuto, intorno alle 11, quando il guidatore, che stava procedendo in direzione via Leopardi, non è riuscito a proseguire la manovra, resa complicata dalle dimensioni del mezzo rispetto a quelle della strada.
A quel punto è iniziato il calvario sia per il conducente del mezzo pesante che per gli automobilisti maceratesi. Il camion ha mandato il traffico in tilt nelle arterie della città. Oltre allo stesso Borgo San Giuliano sono rimaste coinvolte anche via Leopardi e via Maffeo Pantaleoni, quest’ultima interessata dal maxi cantiere. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco per coadiuvare il conducente dell’autocarro a effettuare le manovre necessarie per uscire in sicurezza dalla via e la polizia locale per direzionare il traffico. Dopo circa 40 minuti la situazione è potuta tornare alla normalità.
Operazione antidroga a Civitanova Marche. sequestrati oltre un chilo di cocaina e circa cinquemila euro in contanti. una persona sottoposta agli arresti. La guardia di finanza ha dato esecuzione a una serie di attività di controllo nei punti nevralgici della città costiera.
In particolare, le Fiamme gialle civitanovesi, con l’ausilio dell’unità cinofila, hanno individuato e sottoposto a controllo un giovane che è risultato essere in possesso di oltre 1 chilogrammo di cocaina, abilmente occultata sulla persona.
Le operazioni di polizia giudiziaria sono poi proseguite presso l’abitazione del soggetto, dove i finanzieri hanno rinvenuto un totale di 4.750 euro in contanti, ritenuto provento del reato di spaccio.
La sostanza stupefacente e il denaro contante sono stati sottoposti a sequestro probatorio, mentre il giovane è stato denunciato alla Procura della Repubblica del Tribunale di Macerata per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio e, in accordo con il Pubblico Ministero di turno, è stato sottoposto agli arresti con contestuale traduzione nella Casa circondariale di Ancona – Montacuto.
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Stefano Compagnoni sarà alla guida della Treiese nel campionato 2024-2025 di Seconda Categoria. L’ex portiere treiese di Aurora Treia, Abbadiense, Villa Musone, Caldarola e Nova Camers, classe 1978, nonché tecnico di Sforzacosta, Pollenza (con ds il nostro Matteo Romagnoli), Promos Montefano e Aurora Treia, guiderà i rossoblù in quello che sarà il quarto campionato consecutivo nella penultima divisione di calcio dilettantistico.
Sarà affiancato da Saimon Carnevali, l’esperto giocatore che nella parte finale del 23-24 ha guidato la difesa della Treiese. Classe 1979 cresciuto nell’Aurora Treia, è arrivato a giocare fino alla Serie C2 con la Maceratese nella fine degli anni ’90. Tra le esperienze degne di nota, ricordiamo quelle alla Jesina, alla Pergolese, al Montegiorgio e al Porto Sant’Elpidio, tra Eccellenza e Promozione. Dopo l’ultima stagione, ha deciso di smettere con il calcio e di affiancare Compagnoni nella conduzione tecnica della Treiese.
Il preparatore dei portieri, inoltre, sarà Michele Clementini. Altre figure, in via di definizione, potrebbero completare lo staff tecnico, che già così è di altissimo livello per la categoria. Nei prossimi giorni saranno annunciate le conferme e gli addii, mentre dal 1° luglio verranno annunciati i nuovi arrivi per quella che si preannuncia una stagione ancora da protagonista per la società rossoblù.
Alessandra Campedelli, figura di spicco nel mondo dello sport e dell'attivismo sociale, ha portato la sua esperienza unica sul palco dello Sferisterio durante l'evento di Musicultura, condividendo una testimonianza di grande impatto e significato. Allenatrice della nazionale di volley femminile dell'Iran e del Pakistan, Campedelli ha incarnato un ruolo che va ben oltre quello puramente sportivo, abbracciando l'idea che lo sport possa fungere da ponte tra culture e come strumento di coesione sociale.
La storia di Alessandra è un esempio di determinazione e impegno nel promuovere i diritti delle donne attraverso lo sport. Originaria del Trentino, ha ottenuto successi significativi come allenatrice della nazionale italiana di pallavolo femminile sorde, conquistando medaglie d'oro e argento in competizioni internazionali. Il suo percorso non si è limitato alla vittoria in campo, ma si è esteso alla difesa dei diritti e alla promozione dell'inclusione sociale.
Nella stagione 2022-2023, Alessandra ha intrapreso la sfida di guidare la nazionale di pallavolo femminile dell'Iran, riportando la squadra sul podio degli Islamic Games dopo decenni. Questa esperienza ha evidenziato il suo coraggio nel fronteggiare sfide culturali e sociali, promuovendo allo stesso tempo l'empowerment femminile attraverso lo sport. Dopo il successo in Iran, ha accettato l'incarico di allenare la nazionale femminile senior del Pakistan, un paese dove le donne spesso affrontano maggiori difficoltà nel praticare sport e far valere le proprie voci. Il suo impegno non si è limitato al campo di gioco, ma ha abbracciato anche l'insegnamento e la formazione nel settore giovanile, contribuendo a plasmare il futuro della pallavolo.
All’indomani della prima serata finale di Musicultura, Alessandra Campedelli è stata anche ospite di un evento de La Controra, in cui ha sottolineato le similitudini tra musica e sport come mezzi per costruire ponti e abbattere barriere. L’evento, intitolato ‘Sport, solidarietà, trasformazione sociale’ e moderato dalla giornalista Alessandra Pierini, si è tenuto in Piazza Cesare Battisti. È stato organizzato in collaborazione con Fisiomed, realtà da sempre molto vicina al mondo dello sport. Il gruppo medico associato ha in questo caso contributo, attraverso il crowdfunding a favore della nazionale pakistana di pallavolo, a dare il proprio sostegno ad iniziative importanti come quella portata avanti da Alessandra Campedelli. L’amministratore unico del gruppo Fisiomed Enrico Falistocco ha evidenziato l'importanza di promuovere sempre più nello sport l'integrazione femminile e sociale, sottolineando l'impegno condiviso nel supportare progetti di questo tipo.
Alessandra Campedelli ha ringraziato Musicultura e la città di Macerata per l'opportunità di essere presente in un contesto che celebra l'inclusività e il talento, valori che rispecchiano la sua stessa missione di promuovere l'uguaglianza e il dialogo interculturale.
Camerino è stata la capitale indiscussa del ciclismo questo weekend, con la Granfondo Terre dei Varano che ha attirato ciclisti e appassionati da ogni angolo del paese. L'edizione del 2024 si è distinta non solo per l'entusiasmo e la partecipazione record, ma anche per i risultati sportivi di altissimo livello.
Il vincitore assoluto della competizione è stato Ivan Martinelli del team Hair Gallery Cycling, il quale ha dominato i 125,5 km del percorso lungo con un dislivello di 2.486 metri in un tempo impressionante di 3 ore, 38 minuti e 53 secondi. Martinelli ha saputo gestire il suo vantaggio nei confronti dei più stretti inseguitori, Federico Pozzetto (Mg.K Vis Promotech) e Matteo Rotondi (Gs Murolo Vincenzo Elefante), che hanno concluso rispettivamente a 15 secondi dal vincitore. Ettore Carlini (Hair Gallery Cycling) e Rossano Mauti (Gattobike Team) hanno completato il quadro dei primi cinque classificati.
Nella categoria femminile, è stata Loretta Giudici (Anagniciclismo) a emergere come vincitrice, con un tempo di 4 ore, 2 minuti e 2 secondi, distanziando le sue avversarie Michela Gorini (Team Fausto Coppi) e Michela Giuseppina Bergozza (Asd Scatenati) di oltre sette minuti.
La giornata di gara è stata favorita da condizioni climatiche ottimali, con un clima fresco e privo di pioggia fino agli ultimi chilometri, il che ha reso l'esperienza ancora più soddisfacente per i partecipanti e gli spettatori.
Oltre alle prestazioni individuali, la Granfondo Terre dei Varano ha svolto un ruolo fondamentale nel panorama ciclistico nazionale, ospitando i Campionati Italiani Marathon FCI per il percorso lungo e il Campionato Interforze per il percorso medio. Questo ha aggiunto ulteriore prestigio alla manifestazione, evidenziando l'importanza e l'impegno degli organizzatori nel garantire uno standard elevato di competizione.
Non solo una giornata di gara, ma un intero weekend dedicato alla bicicletta: da venerdì con la cronoscalata fino alla randonnée del sabato, Camerino ha vibrato di passione e energia ciclistica grazie anche al supporto fondamentale dei volontari, degli sponsor e delle istituzioni locali come il Comune di Camerino e la Regione Marche. La Granfondo Terre dei Varano 2024 è stata dunque un vero e proprio festival delle due ruote che ha unito professionisti, amatori e appassionati in un'unica celebrazione della passione per il ciclismo.
La serata di sabato 22 giugno rimarrà impressa nella memoria collettiva di Castelraimondo come un evento straordinario. L’edizione del Premio Gianni Ravera di quest'anno ha visto un record di presenze, con oltre 3000 spettatori che hanno partecipato all'evento, trasformando la cittadina marchigiana in una piccola Sanremo.
Il prestigioso evento è stato condotto da Carlo Conti, fresco di nomina come direttore artistico del prossimo Festival di Sanremo, aggiungendo ulteriore lustro alla serata. Il palco ha visto esibirsi giovani talenti emergenti e artisti di grande fama. Tra i nomi che hanno incantato il pubblico, in ordine di apparizione: Fabio Rovazzi, Orietta Berti, Maninni, Cristiano Malgioglio, Marco Masini, Clae, Michele Pecora, Alfa, Rita Pavone, Virginio, Clara e i Jalisse.
La musica è stata intervallata da momenti di spettacolo di grande impatto. Radio Subasio ha curato i collegamenti, mentre Gianluca Giurato ha offerto il suo contributo in diretta. Il comico Giorgio Panariello ha strappato risate con un suo monologo, aggiungendo una nota di umorismo alla serata. Il tutto è stato accompagnato dall’orchestra Mediterranea e dal corpo di ballo della Joy Dance, che hanno impreziosito ulteriormente l'evento.
Ogni artista ha ricevuto il Premio Gianni Ravera, ideato per onorare la memoria del noto produttore marchigiano. La consegna dei premi è stata effettuata da figure istituzionali e personalità di spicco. Fabio Rovazzi è stato premiato dal sindaco Patrizio Leonelli, Orietta Berti dal manager Pasquale Mammaro, Maninni dal vicesindaco Roberto Pupilli, Cristiano Malgioglio dal consigliere regionale Renzo Marinelli, Marco Masini dall’assessore Elisabetta Torregiani, Giorgio Panariello dal presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, Alfa dall’assessore Ilenia Cittadini, Rita Pavone dall’imprenditore Lino Rossi, Virginio dal presidente del Parco dei Sibillini Andrea Spaterna, Clara dall’assessore Edoardo Bisbocci, i Jalisse dal commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli. Inoltre, Carlo Conti ha consegnato un premio speciale allo scrittore e paroliere Marco Rettani e al giornalista Nico Donvito per il loro libro “Ho vinto il Festival di Sanremo”.
“Una serata bellissima, di quelle che non si dimenticheranno facilmente” ha dichiarato il sindaco Patrizio Leonelli. Ha ringraziato calorosamente tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita dell'evento, dai volontari alle forze dell’ordine fino ai dipendenti comunali e ai cittadini. “Abbiamo portato grandissimi nomi a Castelraimondo, per una sera siamo stati veramente ‘stellari’”, ha aggiunto, auspicando di poter ripetere il successo in futuro.
Anche il consigliere regionale Renzo Marinelli ha espresso grande soddisfazione, sottolineando l'importanza dell'evento per la promozione turistica del territorio. "Avere questi grandi nomi a Castelraimondo e nelle Marche è un modo per creare intrattenimento e dare visibilità ai nostri splendidi borghi".
L’assessore alla Cultura Elisabetta Torregiani ha confermato il successo della seconda edizione del Premio Ravera, riconoscendo l'apprezzamento ricevuto dai giovani artisti e ringraziando tutti coloro che hanno contribuito all'organizzazione dell'evento.
Due incidenti si sono registrati, in mattinata, nell'entroterra maceratese e hanno avuto come sfortunati protagonisti due ciclisti, soccorsi in eliambulanza. Il primo in ordine di tempo, poco prima delle 10:45, è avvenuto all'interno del Bike Park di Frontignano, nel territorio comunale di Ussita.
Sul posto è intervenuto prontamente il personale del 118 per fornire le cure necessarie: a seguito dei traumi riportati dall'uomo, un 31enne, i sanitari hanno ritenuto opportuno richiedere l'ausilio dell'elisoccorso. Successivamente, il ferito è stato trasferito in codice rosso presso l'ospedale regionale Torrette di Ancona.
Stessa sorte è capitata a un 40enne, tra i partecipanti della Granfondo Terre dei Varano. L'uomo è scivolato ed è caduto a terra all'altezza della frazione Pontelatrave di Camerino, intorno alle 11. Anche in questo caso, considerate le sue condizioni, è stato predisposto il trasferimento in eliambulanza all'ospedale regionale di Ancona.
Nei giorni scorsi a Roma, presso lo studio del notaio Vincenzo Papi, è stata costituita l'Associazione nazionale degli ex parlamentari di Forza Italia.
La presidenza è stata assegnata all'unanimità al senatore Massimo Baldini, unanimità anche per la nomina dei due vicepresidenti: il senatore marchigiano Salvatore Piscitelli e il senatore Franco Asciutti.
L'onorevole Giorgio Lainati, già capo ufficio stampa di Forza Italia e vicepresidente della commissione di vigilanza Rai, è il responsabile comunicazione dell'associazione. "Proprio nel recente Congresso Nazionale di Forza Italia, - si legge in una nota - che ha confermato Antonio Tajani segretario nazionale, come successore di Silvio Berlusconi dopo la sua dolorosa scomparsa, l'associazione degli ex parlamentari è stata ufficialmente inserita, con un emendamento approvato all'unanimità dal congresso, nello statuto del partito. Proprio per questo il presidente dell'associazione, Massimo Baldini - conclude - è diventato membro di diritto della Segreteria Nazionale".
Alla rilevazione operata dal Viminale delle ore 12:00 l'affluenza alle urne nel comune di Recanati è del 12,82%, in calo di ben otto punti percentuali rispetto al primo turno (20,87%) e di quattro punti rispetto a cinque anni fa (16,41%). Il comune maceratese è, infatti, chiamato al ballottaggio per eleggere il nuovo primo cittadino tra Antonio Bravi ed Emanuele Pepa.
I due candidati, rispettivamente con il 27,55% e il 46,82%, erano risultati i vincitori del primo turno nella corsa alla quale ha partecipato anche Francesco Fiordomo.
Le urne sono aperte da questa mattina alle ore 7:00 e si chiuderanno alle ore 23:00 per poi riaprire lunedì 24 giugno dalle ore 7:00 alle ore 15:00. Subito dopo inizierà lo spoglio per eleggere il nuovo primo cittadino di Recanati.
Anna Castiglia, 25 anni, catanese trapiantata a Milano, vince Musicultura 2024 all'Arena Sferisterio di Macerata con la canzone 'Ghali', che ironicamente evoca il nome del cantante trap stigmatizzato da molti come esempio di deriva musicale, per scaricare sugli altri a mo' di capro espiatorio le colpe di quello che non va.
"Sono una vittima eclettica - recita il brano eseguito alla chitarra - e mi lamento tutto il giorno col telefono" e via così, incolpando lo smog per i capelli grassi o i tg per il cattivo esempio se si uccide qualcuno, concludendo "se ottengo qualcosa è merito mio, ma se la perdo è colpa di Dio". Testo brillante e ritmo che rimane in testa.
"Userò una parte del premio per pagare i miei musicisti - ha dichiarato Castiglia sul palco ricevendo l'assegno di 20mila euro messo in palio dalla Banca di Macerata -, una parte la elargirò ad associazioni pro Palestina e un'altra al mio progetto musicale. Dedico questa vittoria - ha aggiunto poi - al mio maestro Ernesto Assante che credeva tantissimo nei giovani emergenti".
La proclamazione della vincitrice assoluta del 35simo Festival della canzone popolare e d'autore, decretata come da tradizione dal voto del pubblico che affollava l'Arena (circa 2100 i presenti), è giunta intorno all'una di notte dopo quasi tre ore di concerto coronato dall'esibizione del cantante e polistrumentista partenopeo Enzo Avitabile, esponente della world music, che sulle note di 'Aizzam' na mana' ha fatto ballare il pubblico, dopo la travolgente esecuzione di 'Salvamm' o munno' con i Bottari di Portico, che suonano percuotendo botti e tini.
Strumenti di quella cultura della terra che Avitabile ha voluto riscoprire, su consiglio di James Brown - ha raccontato - con cui apriva i concerti. "Faccio parte di Musicultura da vent'anni e la ringrazio per quello che fa per la musica che anche se non può salvare il mondo può creare emozioni, e ad ogni emozione segue un'azione". Ha poi ricevuto dai rettori dell'Università di Camerino e Macerata il premio 'Per alti meriti artistici'.
Paola Turci, new entry nelle vesti di conduttrice a fianco dell'amica Carolina Di Domenico (ottima nel suo ruolo), non ha però abbandonato il suo ruolo di cantante esibendosi assieme a tutti i finalisti: Nico Arezzo, Anna Castiglia, De.Stradis, Nyco Ferrari, Bianca Frau, Helle, Eugenio Surnia e The Snookers, nel pezzo di Fiorella Mannoia 'La casa in riva al mare', titolo dell'omonimo premio istituito quest'anno e sostenuto dal Garante dei diritti per la persona della Regione Marche, Giancarlo Giulianelli, che ha promosso all'interno del carcere Barcaglione di Ancona laboratori e incontri a tema musicale per i detenuti.
A riceverlo per il suo impegno in questo campo è stata la cantante Helle. Mentre il premio della critica, intitolato allo scomparso Piero Cesanelli, fondatore di Musicultura, è andato a Eugenio Sournia per la canzone 'Il cielo'.
Ma la serata ha visto anche l'esibizione di Nada e quella di Carlotta Proietti, figlia di Gigi Proietti, che a fianco di Paola Turci ha rinverdito la tradizione della canzone romana intonando 'Tanto pe' cantà', assieme all'esilarante monologo del comico Alessandro Bianchi, nelle vesti di un improbabile politico lituano della Ue a cui hanno scritto per dispetto un testo pieno d'idiozie in una lingua che legge senza conoscerla, cospargendo per di più le pagine con una polvere lassativa dai subitanei effetti.
Le serate finali di Musicultura si potranno vedere su Rai 2 il prossimo 15 luglio nella trasmissione televisiva firmata dalla regia di Duccio Forzano che verrà anche diffusa nei cinque continenti da Rai Italia.
È arrivata l'estate, sembra già piuttosto calda. Le nostre abitudini quotidiane sono condizionate dalle alte temperature, ma anche dal desiderio di andare a trovare refrigerio al mare, in montagna, di fare gite e scampagnate. Come alimentarsi? Ne parliamo con la dottoressa Annalisa Potenza, biologa nutrizionista consulente presso Associati Fisiomed di Sforzacosta e Fisiomedlab di Civitanova Marche.
Dott.ssa Potenza si sente dire che in estate anche un bel gelato può sostituire un pasto. È vero? Quali gli altri suoi consigli per l'alimentazione estiva?
"Possiamo dire che il gelato può essere considerato un equivalente del pasto solamente dal punto di vista chilocalorico, dipende ovviamente dalla grandezza, ma non può sostituire un intero pasto principale perchè non è equilibrato in tutti i nutrienti.
Infatti i gusti alle creme hanno zuccheri semplici e grassi, con una piccola quota di proteine date dal latte e dalle uova, ma mancano completamente di fibra e di micronutrienti; i gusti alla frutta hanno solo acqua e zuccheri e mancano completamente di proteine. Optare solamente per un gelato a pranzo significherà pertanto avvertire un senso di fame poco dopo, essendo un alimento poco saziante perchè non completo.
Inoltre bisogna fare attenzione ai picchi glicemico e insulinemico che ne conseguono. L’alto quantitativo di zuccheri semplici presenti nel gelato causa un innalzamento repentino della glicemia e di conseguenza anche dell’insulina, ormone prodotto dalle cellule del pancreas in risposta all’innalzamento del glucosio nel sangue che permette il suo ingresso nelle cellule.
Inoltre anche il latte direttamente darà un picco di insulina. L’eccesso di glucosio prima nel sangue e poi nelle cellule fa si che questo venga trasformato in grasso di riserva e non più in energia.
Pertanto possiamo affermare che dal punto di vista nutrizionale il gelato non è un valido sostituto del pasto ma, nell’ambito di una dieta quanto più equilibrata possibile nel quotidiano, si puo’ occasionalmente inserire il gelato a pranzo o a cena, purché non diventi un’abitudine, e cercando di bilanciarlo consumando prima una porzione di verdura cruda di stagione.
Cosa sarebbe più opportuno scegliere pertanto per un pranzo fresco al mare, da mangiare sotto l’ombrellone?
"La scelta migliore ricade su un piatto unico che sia completo e ben bilanciato: il cosiddetto “piatto sano”. Che cosa intendiamo? Un piatto bilanciato sarà composto da un insieme di alimenti che apportano tutti i macronutrienti (carboidrati complessi e fibre, proteine, lipidi) e i micronutrienti (vitamine e sali minerali) di cui ha bisogno il nostro corpo per essere nutrito correttamente e svolgere tutte le sue funzioni.
Possiamo optare pertanto per delle insalate di cereali in chicco o pseudocereali, per esempio insalata di riso integrale, di farro, di orzo o di quinoa, associando un alimento che apporti maggiormente proteine come per esempio del tonno, del petto di pollo o di tacchino, una porzione di legumi o delle uova e un buon quantitativo di verdure crude di stagione, fonte di vitamine e minerali, il tutto condito con dell’olio extravergine di oliva, fonte di grassi. In questo modo il senso di sazietà durerà più a lungo.
Come evitare la disidratazione con il caldo estivo?
"Le linee guida per una sana alimentazione del Crea ci ricordano di bere ogni giorno acqua in abbondanza, questa regola vale tutto l’anno ma è da tenere a mente soprattutto nella stagione più calda. Bisognerebbe sempre assecondare il senso di sete e anzi tentare di anticiparlo.
Mi preme sottolineare però che bevande diverse dall’acqua, zuccherate e/o gassate, come aranciate, succhi di frutta, bibite di tipo cola, apportano anche alti quantitativi di zuccheri semplici, che andrebbero invece limitati nell’arco della giornata, pertanto non sono una valida alternativa all’acqua.
Attenzione poi alle bevande alcoliche, come birra e vino, hanno sì un alto contenuto di acqua ma, nonostante sembrino essere molto dissetanti, facilitano al contrario la disidratazione.
Possiamo assumere acqua anche dagli alimenti che consumiamo quotidianamente, come frutta e verdura. Si può optare per degli spuntini con frutta fresca di stagione che ci reidratano e ci permettono di reintegrare vitamine, sali minerali e antiossidanti.
Una buona idea potrebbe essere quella di preparare dei coloratissimi frullati di frutta fresca (ma sono da evitare centrifugati e estratti in cui si perde completamente la parte fibrosa della frutta) aggiungendo acqua o una bevanda vegetale fredda".
Anima, una parola che fin da ragazzina mi ha risuonato dentro, l’ho sempre associata ad una sorta di vocina magica che ogni essere umano può scegliere di ascoltare o lasciare silente, sovrastata dal rumore della vita.
Oggi con il riconoscimento di una fisica dell’anima sta nascendo una nuova sensibilità che ci porta a considerare l’esistenza di un’energia che ci appartiene, che non possiamo toccare o vedere ma che possiamo sentire a livello vibrazionale.
Ascoltare questa forza intangibile ci guida verso la felicità, perché ci tiene connessi con la nostra natura più intima. Il metodo scientifico classico ha sempre ritenuto reale solo ciò che è osservabile ripetibile e dimostrabile, ciò va benissimo per produrre tecnologia, ma dal punto di vista umano a cosa ci ha portato?
Questa visione rappresenta una realtà limitata, in cui l’essere umano si sente separato da ciò che lo circonda, dove tutto ciò che non è dimostrabile non esiste, rendendo la nostra esistenza abbastanza piatta, con poco entusiasmo e speranza.
Secondo tale modello tradizionale, la realtà che ci circonda è esterna e sconnessa da noi, essa esiste indipendentemente da noi ed è uguale per tutti. Ciò ci rende spettatori inermi della nostra vita.
Il modello quantistico della realtà ci dice, invece, che esiste ciò che interagisce e nel momento in cui accade; non si guarda il passato ma solo il presente per costruire in nostro futuro.
Il nostro pensiero positivo può contribuire a creare e ad influenzare la nostra realtà esterna. Ognuno vive la sua verità soggettiva ed è libero di dirigere la propria vita verso la direzione che desidera, noi partecipiamo a creare ciò che ci circonda perché la realtà stessa attinge dalla nostra mente per creare.
La fisica dell’anima è un’estensione della fisica quantistica all’esperienza umana, per aprire la mente ad una realtà più ampia. La realtà è composta dall’unione di tutte le nostre anime che sono interconnesse. Con questa teoria dovremmo cominciare ad osservare la vita considerando anche l’invisibile, accettando che esiste anche ciò che non possiamo vedere e toccare.
Accogliere l’esistenza della nostra anima, ci apre ad una vita più gioiosa dove non ci sentiamo più separati ma uniti anche a distanza; non esistendo più uno spazio che ci allontana non temeremo più la solitudine.
Accettare un'anima che supera lo spazio ed il tempo ci porta ad approcciare anche un nuovo concetto di morte che fa molto meno paura, perché l’anima resterebbe immortale.
Coltivare la nostra anima ci alimenta l’intuizione e lascia spazio all’empatia perché gli altri non sono più qualcosa di esterno a noi e diverso da giudicare in un’ottica di competizione.
Anzi, l’incontro di più anime diverse crea un’energia immensa proprio come succede quando sulla base della legge quantistica si uniscono due unità elementari di carica elettrica opposta. In tal caso la loro diversità crea qualcosa di infinitamente più grandioso della semplice somma delle parti.
Sgolastra, azienda metalmeccanica con sede a Potenza Picena, ha inaugurato una nuova area di 1.700 metri quadrati, attigua alla sede storica di Contrada Marignano, destinata ad ospitare alcune linee del sito produttivo e gli uffici, per un totale di 5.000 metri quadrati coperti.
Il nuovo investimento coincide con i 48 anni di attività aziendale, dedicati alla produzione di cilindri oleodinamici, che hanno la funzione di movimentare le parti meccaniche nell'automazione industriale.
"Questi investimenti infrastrutturali, che si aggiungono a quelli tecnologici, sono frutto dell’impegno e del sacrificio nostro e dei collaboratori e seguono il trend di crescita dell’azienda e la conseguente necessità di aumentare la produzione per rispondere tempestivamente alle richieste del mercato", spiega il fondatore Maurizio Sgolastra.
"Nel progettarli - aggiunge -, ci siamo concentrati in modo particolare sulla volontà di creare ambienti di lavoro più gradevoli e funzionali. Da tempo siamo focalizzati sul garantire livelli di benessere dell’ambiente di lavoro, nella convinzione che si traducano anche in termini di produttività e di performance".
Sgolastra è da anni un riferimento nelle lavorazioni di meccanica di precisione: nel corso del 2023, il fatturato ha raggiunto gli 8 milioni di euro (+12% rispetto all’anno precedente; erano 3,7 milioni nel 2015) e la stima è di un’ulteriore crescita del 10% nel 2024, sulla spinta di un percorso di innovazione di processo e di prodotto avviato già da qualche anno da Ettore Sgolastra.
"Siamo a tutti gli effetti un’azienda 4.0, solidamente attaccata al futuro – dice con orgoglio il figlio del fondatore -, seguendo una tradizione di innovazione spinta che nel 2006, ad esempio, ci aveva portato a registrare il nostro primo brevetto, una morsa svita aste, che ha aperto la strada a una nuova gamma di prodotti, anche con il nostro marchio e non solo per i nostri clienti".
Qualità, passione, precisione, professionalità sono i valori imprescindibili che la famiglia Sgolastra porta in azienda. E che si riflettono sulla comunità locale.
"Siamo un’importante fonte occupazionale del territorio - sottolinea Sabrina Sgolastra, che insieme al fratello Ettore rappresenta concretamente la continuità aziendale -. La nostra è un’azienda in continua evoluzione, ci sentiamo orgogliosamente legati a Potenza Picena e il nostro senso di responsabilità è considerare i piccoli successi quotidiani di Sgolastra a disposizione dei nostri concittadini”.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall'avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato". In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato tematiche riferibili alla condotta di chi utilizza l’identità digitale di un altro soggetto, sostituendosi a questo per la generalità degli utenti in connessione, nel porre in essere le più disparate attività.
Di seguito la risposta dell’avvocato Oberdan Pantana alla domanda posta da una lettrice di Civitanova Marche, che chiede: "A quali responsabilità si va incontro qualora venga creato un account con le generalità di una persona terza, per il compimento di acquisti online?"
Il caso di specie ci offre la possibilità di fare chiarezza riguardo ad una tematica estremamente attuale sulla quale si è espressa la Corte di Cassazione con la sentenza n. 42572/2018, affermando la responsabilità penale del soggetto ai sensi dell’articolo 494 del codice penale.
Norma che stabilisce espressamente quanto segue: "Chiunque, al fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno, induce taluno in errore, sostituendo illegittimamente la propria all’altrui persona, o attribuendo a sé o ad altri un falso nome, o una qualità a cui la legge attribuisce effetti giuridici, è punito, se il fatto non costituisce altro delitto contro la fede pubblica, con la reclusione fino ad un anno".
Difatti, la Suprema Corte adita ha statuito come "integra il reato di sostituzione di persona, ex art. 494 c.p. , la condotta di colui che crei ed utilizzi un account ed una casella di posta elettronica nonché proceda all’iscrizione su un sito e-commerce, servendosi dei dati anagrafici di un soggetto diverso ed inconsapevole, con il fine di far ricadere su quest'ultimo l'inadempimento delle obbligazioni conseguente all'avvenuto acquisto di beni mediante la partecipazione ad aste in rete o ad altri strumenti contrattuali. Tanto in quanto porre in essere una condotta con siffatta modalità è prova che l’agente abbia volontariamente sostituito, per la generalità degli utenti in connessione, alla propria identità quella di altri, a prescindere dalla propalazione all'esterno delle diverse generalità utilizzate” (Cass. Pen., Sez. V, n. 42572/2018, dep. il 27/09/2018).
Pertanto, nell’analizzare le ripercussioni giuridiche che tali condotte possono avere, è necessario considerare che in una realtà come quella contemporanea, nella quale si fa un uso sempre maggiore dei sistemi telematici per il compimento di una varietà in crescendo di attività, le credenziali adoperate per l’utilizzo delle varie piattaforme, rappresentano il soggetto agente tanto da costituire un vero e proprio surrogato della persona fisica.
Dunque, la tutela offerta dal legislatore, è intesa a garantire la pubblica fede ed evitare che l’utilizzo di raggiri e artifizi, nel contesto di una società in continua evoluzione, possano trarre in inganno quanti operano in tali settori.
Alla luce di tali considerazioni, ed in risposta alla nostra lettrice, risulta corretto affermare che "chiunque in modo volontario e al fine specifico di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno, utilizzi l’identità digitale di un soggetto terzo ignaro e inconsapevole, è punito ai sensi dell’art. 494 c.p. con la reclusione fino ad un anno" (Cass. Pen., Sez. V, n. 42572/2018).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Si è svolta nella mattinata di sabato 22 giugno presso la sede della ditta Infissi Design, la conferenza stampa di presentazione del "Gran Premio Città di Treia", manifestazione nazionale che interessa il mondo femminile delle bocce.
Un evento che fa il suo ritorno nel panorama sportivo treiese dopo oltre quindici anni di assenza. La manifestazione è organizzata dalla ASD Bocciofila Passo di Treia che ha subito trovato il pieno appoggio da parte dei vertici FIB, sponsor e amministrazione comunale.
Le gare saranno divise in due giorni e si disputeranno presso il bocciodromo passotreiese: si parte sabato 13 luglio, alle ore 14:00, con la gara regionale a coppie “Lei-Lei”, senza vincolo di società. Il gran finale, domenica 14 luglio, a partire dalle ore 9:00, con le gare “Major Individuale Femminile” per Categorie “A/B” e “Nazionale S.P.T.”, per Categorie “C/D”.
Sono attese atlete provenienti da tutta Italia pronte a mettersi in luce per conquistare l’ambito premio. La conferenza si è aperta con il saluto del Presidente Infissi Design, Ivano Rustichelli, che ha sottolineato come questa manifestazione sia estremamente utile alla valorizzazione del territorio.
La Infissi Design da sempre è vicina a prestigiose realtà sportive delle Marche e il “Gran Premio Città di Treia” rappresenta un’altra importante occasione per sostenere lo sport locale e l’aggregazione.
Entusiasta anche il ùpresidente della ASD Bocciofila Passo di Treia, Gianmario Balloriani, che ha ripercorso la storia dell’associazione (affiliata alla FIB dal lontano 1974) e ringraziato tutti i volontari che si stanno prodigando nei lavori organizzativi.
Al tavolo erano presenti anche il sindaco di Treia Franco Capponi, il presidente regionale FIB Corrado Tecchi, il Delegato provinciale Coni Fabio Romagnoli e il delegato provinciale FIB Graziano Gattari.
Il primo cittadino di Treia, fresco di rielezione, ha illustrato ai vertici della federazione il progetto del nuovo polo sociale che sorgerà a Passo di Treia. L’amministrazione ha già commissionato la progettazione esecutiva dell’impianto che dovrà poi essere accettato e valorizzato dalla comunità intera.
Il delegato Coni, Romagnoli, ha definito la bocciofila passotreiese una eccellenza per tutto il territorio. Lo stesso presidente ha rimarcato quanto il ruolo sociale di queste iniziative sia alla pari di quello sportivo.
Le bocce coinvolgono sempre di più gli atleti diversamente abili che possono giocare in completa sicurezza e in strutture sempre più organizzate per rispondere alle loro esigenze.
La conferenza si è conclusa con gli interventi di Graziano Gattari e Corrado Tecchi, rispettivamente delegati provinciali e regionali FIB, i quali hanno voluto evidenziare gli importanti risultati che la sezione femminile sta raggiungendo nelle Marche e in tutto il territorio nazionale.
L’evento che coinvolge la cittadina treiese, specifica il delegato regionale Tecchi, si svolge solo in quattro località della penisola. I delegati FIB hanno apprezzato in modo particolare la sinergia che si è creata fra l’associazione, gli sponsor e, grazie anche al contributo dell’amministrazione, nel realizzare un evento che fa da volano non solo per lo sport ma anche per la promozione turistica locale.
(Articolo a firma di Cristiano Lambertucci)
I comuni di Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona tornano ad essere lo scenario di una serie di eventi legati al mondo della fotografia naturalistica con “Appennino Foto Festival – Luce della Rinascita”, un’occasione per promuovere la cultura e la natura dei paesi dell’Appennino.
Il Festival è stato presentato sabato 22 giugno a Palazzo Bonfranceschi, residenza d’epoca a Belforte del Chienti con i sindaci e gli amministratori dei cinque comuni e dell’Unione Montana dei Monti Azzurri (presente Monia Batassa) che pure lo sostiene fin dalla prima edizione voluta dai promotori, l’associazione Photonica 3.
Ospiti anche alcuni rappresentanti dei club della FIAF e Davide Marrollo – BFI, coordinatore Regionale FIAF Marche. Dal 4 al 28 luglio il Festival, giunto alla sua quinta edizione, tramite conferenze tenute da professionisti di rilievo internazionale, mostre, laboratori didattici, sarà veicolo attrattivo per frequentare l’entroterra maceratese.
L’inaugurazione ufficiale si terrà in Piazza Vittorio Emanuele II a Cessapalombo con tutte le autorità e i rappresentanti delle numerose associazioni partner, giovedì 4 luglio alle ore 18,30.
Alle 21,15 si inaugura la mostra L’Altro Versante, un grande progetto nato nel 2014 dal desiderio di tre fotografi Maurizio Biancarelli, Bruno D’Amicis, Luciano Gaudenzio e del regista Marco Rossitti di riscoprire attraverso il mezzo della fotografia il patrimonio naturale italiano e le montagne. Il progetto si avvale del sostegno di Obiettivo Mediterraneo.
Venerdì 5 luglio a Camporotondo di Fiastrone alle ore 18,30, debutto nazionale della mostra “Oltre l’arcobaleno” e del collettivo Afni (Associazione Fotografi Naturalisti Italiani), Sensore Donna, una collezione di 42 immagini che raccontano la natura attraverso i 7 colori di questo fenomeno meteorologico. Su invito di Melania Sinibaldi, consigliera nazionale Afni, alle 21,15 sul palco di Piazza San Marco sarà ospite Britta Jaschinski. Pluripremiata per il suo stile unico di fotogiornalismo, la Britta sta documentando crimini contro la fauna selvatica e la natura. Sarà una serata al femminile dedicata anche al valore dell’etica nella fotografia naturalistica.
Sabato 6 luglio alle ore 21,15 al Teatro Comunale di Caldarola, Premiazione della XVIII Edizione del Concorso Internazionale di Fotografia Naturalistica “Asferico”, rivista quadrimestrale di fotografia naturalista edita dall’Afni. Sul palco, la giornalista Barbara Olmai che condurrà tutti gli eventi del Festival, accoglierà l’ospite Mauro Tronto che premierà i vincitori nazionali e internazionali delle categorie del concorso.
Domenica 7 luglio tappa clou del Festival nella piazza di Serrapetrona con “la Natura che non ti aspetti”, lectio dello scienziato e divulgatore, Stefano Mancuso, riconosciuto tra le massime autorità mondiali impegnate a studiare e divulgare una nuova verità sulle piante. Autore di numerosi libri tradotti in oltre venti lingue, è professore ordinario presso l’Università di Firenze e ordinario dell’Accademia dei Georgofili, dirige il Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale con sedi a Firenze, Kitakyushu, Bonn e Parigi.
Sabato 13 luglio alle ore 17,30, l’Istituto Comprensivo De Magistris a Caldarola ospita la cerimonia di premiazione del 1° Concorso Nazionale di Foto e Videotrappolaggio “Lorenzo Lambertucci”. L’ evento realizzato in collaborazione con Scubla Srl, ha visto la partecipazione di numerosi appassionati e professionisti provenienti da tutto il territorio europeo.
Il pomeriggio vedrà protagonista anche Gianluca Damiani, il naturalista e fotografo che attraverso immagini inedite e racconti ci farà ripercorrere la storia della convivenza tra l’uomo e gli animali che sopravvivono in armonia, o nel conflitto, a due passi dalle nostre case.
Domenica 14 luglio al Campus Simonelli Group a Belforte del Chienti premiazione del concorso IBC Photo Awards (Italian Biodiversity and Conservation Photo Awards), contest fotografico naturalistico che celebra e promuove la straordinaria biodiversità italiana promosso da Wildlta, realtà che crede fermamente nel potere delle immagini per ispirare un cambiamento positivo. In questa quinta edizione Aff si arricchisce di una importante novità: la Federazione Italiana Associazioni Fotografiche FIAF ha inserito come manifestazione riconosciuta l'evento "I cinque territori dell'Appennino Foto Festival" con protagonisti il Circolo Fotografico il Faro Civitanova Marche, la Fototeca Comunale BFI Morrovalle, il Fotocineclub Recanati BFI, il Fotoclub Potenza Picena, l'Associazione Fotografica Effetto Ghergo BFI Montefano.
In ogni comune verranno allestite delle speciali mostre che porteranno in luce persone, monumenti, paesaggi e luoghi per come li hanno visti e interpretati i fotografi coinvolti nel progetto. Come sempre il Festival, grazie anche alla sinergia delle Pro Loco dei cinque comuni e delle attività artigianali presenti, promuove il turismo, la cultura del cibo locale, la socializzazione e l’apprendimento grazie al laboratorio didattico per bambini.
“Per l’associazione che ho l’onore di presiedere, questa edizione è stata molto dura da organizzare perché non abbiamo potuto contare su un supporto straordinario, il nostro amico Lorenzo Lambertucci, che ci ha lasciati solo pochi mesi fa. Un giovane uomo intraprendente che amava moltissimo i nostri territori, la natura e la fotografia. Lollo non avrebbe voluto che ci fossimo fermati. AFF24 è dedicato a lui” parole di Marco Gratani, presidente di Photonica3 condivise con tutto il gruppo e dall’applauso dei presenti in conferenza stampa.
AFF continuerà ad essere per l’entroterra maceratese una luce di rinascita, soprattutto per i luoghi feriti dal sisma che sono alle prese con una la ricostruzione. Il Festival è sostenuto fin dalla prima edizione dai Comuni ospitanti, dall'Unione Montana dei Monti Azzurri e gode del patrocinio e della compartecipazione della Regione Marche, dell’Assemblea Legislativa delle Marche, dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, dei comuni di Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona, è patrocinato inoltre dalla Provincia di Macerata, dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini, dal CAI Gruppo Regionale Marche, Legambiente Marche, WWf Marche, dalle Pro Loco dei Comuni ospitanti ed è sostenuto da diversi partners privati.
È stata ufficialmente inaugurata ieri pomeriggio, 21 giugno, negli spazi al piano terra del Politeama, la mostra che celebra la storia e l’eredità manifatturiera di Tolentino, in particolar modo quella di due lungimiranti imprenditori, distanti nel tempo ma accomunati dalla stessa visionarietà. In tal senso, esplicativo di questa intersezione è il titolo: "Disegnare il moderno. Nazareno Gabrielli e Franco Moschini: due imprenditori, un’eredità".
L'esposizione è stata organizzata da Design Terrae che, ancora una volta, ha dimostrato la sua azione di supporto verso le nuove risorse locali; infatti, sulla base di questa filosofia che permea la Fondazione, come curatori della mostra, sono stati coinvolti i designer Raffaele Pierucci e Riccardo Mecozzi, con la collaborazione del Politeama di Tolentino, dell’agenzia Canenero, e con allestimento di Fabbrika Kreativa.
Alla conferenza inaugurale, coordinata dalla vicepresidente di Design Terre, Silvia Ruffini, hanno partecipato il presidente di quest’ultima Fondazione, Carlo De Mattia, il direttore del Politeama Massimo Zenobi, i due giovani curatori e il sindaco Mauro Sclavi; tra il pubblico presente anche Lorenzo Ceccarelli, direttore di ‘Interno Marche: Design experience Hotel’, che ha ufficialmente tagliato il nastro l’altro ieri.
La mostra permette ai visitatori di vivere un'esperienza immersiva tra foto storiche e materiali inediti, raccontando le storie che hanno reso Tolentino un centro importante a livello internazionale per il design. Partendo dal fiume Chienti e attraversando le visioni di imprenditori come Nazareno Gabrielli e Franco Moschini, la mostra celebra la consistenza del presente.
A guidarci lungo il percorso che dalla genesi arriva all’allestimento, passando per le pieghe dellatradizione manifatturiera di Tolentino e invita a riflettere sulle connessioni fra i tre tempi universali dell’umano esistere, laddove il futuro è già in atto tra la coscienza del passato e la ricerca filologica di questa mostra sono i curatori stessi:
“ L’idea- spiega Raffaele Pierucci- nasce principalmente da Design Terre che ci ha chiamati per allestire una mostra in occasione dell’inaugurazione dell’Hotel Interno Marche nato, da un progetto di Franco Moschini, nella storica Villa Gabrielli. Così, si è riflettuto sulla creazione di una mostra che unisse Nazareno Gabrielli e Franco Moschini; da una parte il primo è colui che ha dato vita a tutto e, il secondo imprenditore, nonostante i due non si siano mai incontrati, ha portato avanti quest’idea del culto del bello, del saper fare, passando dall’arte al design”.
Per quanto riguarda il lavoro certosino di ricerca e raccolta del materiale di archivio “ si è trattato- prosegue Riccardo Mecozzi- di capire la totalità del materiale a disposizione, fornito da Design Terre e, da qui, abbiamo creato un filo rosso che parte dalla nascita dell’industria a Tolentino dove, lungo le sponde del Fiume Chienti, è stata edificata la prima centrale idroelettrica, che ha portato a un fiorente sviluppo dell’industria locale. Poi, imbastendo una continuità dialogante, si è giunti alla storia di Nazareno Gabrielli, con del materiale inedito mai mostrato al pubblico, e infine a quella di Franco Moschini incentrata principalmente sulla Frau e su tutte le sue altre aziende”.
I tre gruppi consiliari di maggioranza, ‘Tolentino Civica e Solidale’, ‘Tolentino Popolare’ e ‘Riformisti Tolentino’ replicano all’esposto presentato al Prefetto dalle consigliere di minoranza del Comune di Tolentino: Silvia Tatò, Silvia Luconi e Monia Prioretti. Le ragioni di questa decisione risiederebbero nel fatto che il presidente del Consiglio Comunale, Alessandro Massi Gentiloni Silverj, avrebbe intimato la consigliera di Fratelli d’Italia, Silvia Luconi, di stare zitta.
“Il presidente Massi, come tutti i cittadini e le cittadine di Tolentino sanno, non è la persona che viene dipinta dalle tre consigliere di minoranza con una descrizione lontanissima dai principi che lo contraddistinguono.
Prima di essere presidente del Consiglio Comunale, è infatti figlio, marito e padre ed ha sempre portato rispetto verso tutti e soprattutto alle donne.
La risposta alle tre consigliere durante l'ultima assise era legata solo ad aspetti organizzativi del Comune e con l'unica finalità di far rispettare il regolamento. In ogni caso la questione si inserisce in una diatriba politica seppur aspra nei toni.
Non è neanche vero che sono state zittite, in quanto, al contrario, lo stesso Presidente ha concesso loro il diritto a replicare, sebbene la discussione sia nata durante le comunicazioni del Presidente dove non è previsto alcun dibattito. Va, inoltre, ricordato che togliere la parola o concederla è una prerogativa del presidente del Consiglio Comunale.
Tirare in ballo il rispetto nei confronti della figura femminile significa solo strumentalizzare un tema (serissimo) che niente ha a che fare con il dibattito avvenuto in Consiglio.
Va anche precisato che nell’immediatezza dei fatti il Presidente si è più volte scusato per i toni usati.
Comprendiamo quindi il desiderio, da parte delle tre consigliere di minoranza, a un mese di distanza dai fatti lamentati, di sviare l’attenzione rispetto ai risultati dell'amministrazione Sclavi, quali ad esempio: chiusura area container, rifacimento scuola Don Bosco in centro, risoluzione della problematica dell’Hotel 77, fondi per l’impiantistica sportiva, miglioramento degli spazi per il polo scolastico, risultati questi ottenuti in soli due anni di mandato.
Quello che più ci dispiace è che le consigliere si paragonino alle donne vittima di violenza; a nostro giudizio un brutto scivolone e l'ennesimo attacco denigratorio e personale nei confronti di Massi”.
La Parrocchia San Gabriele dell'Addolorata di Civitanova Marche, unitamente al gruppo famiglia Passionista e in collaborazione con l'Amministrazione comunale e il patrocinio della Diocesi di Fermo, organizza venerdì 28 giugno, presso l'area del Varco sul Mare, il concerto elettrico/testimonianza del gruppo "I REALE".
Il format è quello di un concerto musicale, energico e coinvolgente durante il quale verranno eseguite le canzoni scritte, arrangiate e prodotte dal gruppo. Tra un brano e l'altro, i musicisti porteranno la loro testimonianza condividendo alcuni pezzi della loro storia.
Il tour de "I REALE" porta la propria musica in piazze, chiese, teatri e palazzetti dalla Valle d'Aosta alla Sicilia e si pone come unica e straordinaria esperienza di vita, testimonianza coinvolgente ed appassionante cui si unisce il messaggio cristiano. Il largo apprezzamento riscontrato dalla band richiama una importante presenza di pubblico.
Ore 21,00
Ingresso libero
È dalla droga, dalla strada, dalla notte, dalla ricerca forsennata di senso e di felicità che nascono i Reale. Quando la corsa di Alessandro Gallo e Francesca Cadorin, negli anni ’90 tossicodipendenti, impatta nell’abbraccio di Madre Elvira nella Comunità Cenacolo, la rabbia si trasforma in curiosità, l’odio in stima, il giudizio in conoscenza e il bisogno di felicità in cammino di Fede. La preghiera proposta da Madre Elvira è un atto libero di servizio concreto e affascina per la prima volta i due giovani, che intravedono nel messaggio di Gesù la ribellione e quel senso della vita che avevano sempre cercato.
Tutto si trasforma. Tutti e due appassionati di musica (Alessandro già compositore e con un piccolo bagaglio di esperienze professionali con varie band) mettono al servizio della Comunità Cenacolo il proprio talento, scoprendo un nuovo modo di fare musica in cui molti giovani si identificano, unendo la Fede. Da amici statunitensi, scoprono l’esistenza di gruppi come Third Day, Jars of Clay, Switchfoot, David Crowder e di eventi come Passion Worship ed altri… si spalanca un universo: ma allora si può pregare anche da buoni musicisti! Da allora la storia del loro amore e della famiglia che nascerà dopo si intreccia con amici vecchi e nuovi che decidono di mettersi in gioco. Arrivano Luca, French, Diego, Stefano prima e Dario poi, poi ancora Marco, Lorenzo e le rispettive famiglie e, in 10 anni, il piccolo “modo di pregare” dei Reale diventa una missione che scandalizza, attrae, infastidisce, accomuna, aiuta, divide, convince, intimorisce e affascina giovani, meno giovani, credenti, sacerdoti ed atei.
Sfatando il mito dello “sfigato cattolico” e affidandosi alla Provvidenza, dal 2009 ad oggi girano l’Italia in oratori, piazze e teatri proponendo un concerto che riassume 5 dischi di buona musica, in vere e proprie tournée fatte di concerti veri, sostenuti da sempre più persone che si riconoscono in questo modo di rapportarsi con Dio. In più occasioni Alessandro ha dichiarato: “La nostra non è una crociata per convertire il mondo al cattolicesimo, ma la condivisione di un’esperienza. Finché la democrazia ce lo consentirà, vorremmo essere una voce libera con una proposta diversa. Non ci interessa un successo di serie B da rincorrere imitando qualcuno, non siamo un genere a parte: la Christian Music È musica, la differenza sta nel fatto che abbiamo un tema diverso che ci sta a cuore, che vogliamo far conoscere e probabilmente, come ha salvato noi, può salvare qualcun altro. Siamo convinti che, come si è trovato lo spazio artistico per temi di innamoramenti continui, di violenza, di ostentazione della ricchezza, di sesso, droga, lotte sociali, politica, diritti e via dicendo, si possa trovare spazio anche per la fede, se la proposta artistica è di pari qualità”.