La stazione dei carabinieri di Mogliano, comandata dal maresciallo Marcello Bragagnolo, nel giro di pochi giorni dopo il caso ai danni di un'imprenditrice edile del luogo (leggi qui), ha denunciato all’autorità giudiziaria un’altra persona che si è resa responsabile di truffa. La vittima, stavolta, è un artigiano locale.
Nel mese di luglio 2024 l'uomo, attratto dall’annuncio di vendita di un "mini escavatore" pubblicato da una ditta di Spoleto sulla piattaforma e-commerce "Marketplace", ha preso contatto con i venditori.
Dopo la contrattazione per l’acquisto del mezzo, avvenuta con un sedicente dipendente della ditta spoletina, l’artigiano ha versato, tramite bonifico bancario, la somma di 1.301 euro, quale acconto, mentre il saldo sarebbe stato pagato al momento della consegna.
Consegna mai avvenuta anche perché il sedicente venditore si è reso irreperibile. Le indagini informatiche, telematiche e bancarie messe in atto dai militari, hanno permesso di identificare una 30enne, senza fissa dimora, del Bergamasco che utilizzando un "falso profilo" della ditta spoletina ha, purtroppo, tratto in inganno l’artigiano.
La tragedia si è consumata nella mattinata di sabato, intorno alle 9:30, quando una signora di 64 anni, di origini straniere, ha perso la vita precipitando dal ballatoio posto al terzo piano di un palazzo, in via Mario Ramundo, a Tolentino.
A dare l'allarme è stato un passante. La donna è caduta da un corridoio esterno a cui sono collegate le scale condominiali.
Sul posto sono prontamente intervenuti i sanitari del 118 con un'ambulanza e un'automedica. I medici non hanno potuto fare altro se non constatare il decesso: l'impatto con il suolo ha provocato traumi di gravità tale che ogni tentativo di rianimare la vittima è stato vano.
Per ricostruire la dinamica dell'accaduto sono intervenuti i carabinieri della locale Compagnia. Non sembrano esserci dubbi sulla volontarietà del gesto. La salma è stata riconsegnata ai familiari per la celebrazione dei funerali.
Dopo anni di digiuno la Climacalor San Severino si impone nel derby con il Basket Macerata con merito, svettando in doppia cifra per 77-66. Partita maschia ed agonisticamente vibrante per tutto il suo svolgimento che il quintetto di Samuele Campetella riesce a far sua grazie ad una difesa granitica e a delle opportune fiammate in attacco nei momenti topici del confronto. Capitan Giorgio Severini e soci stanno a ruota dei “cugini” maceratesi al termine del primo quarto (19-22) e li acciuffano all’intervallo lungo (37 pari).
I biancorossi mettono il “muso” davanti a fine terzo periodo (55-50) ma vengono risucchiati dagli esperti tiratori del capoluogo (55-56 a 7’ dal termine). Poi si procede a diretto contatto di gomito, finché gli ispirati Vissani, Ortenzi e Sorci, quest’ultimo con le polveri bagnate nella prima parte di gara, bombardano da dietro l’arco e fanno volar via i padroni di casa.
Un gioco da 3 punti del motivatissimo Vissani consente il 69-61 ad una manciata di muniti dal termine. Il tecnico per proteste al nervoso Nardi spiana la strada al quintetto settempedano che s’impone nonostante l’assenza del cecchino Strappaveccia (cisti al ginocchio da rimuovere a breve) ed esulta! «Io sono sull’1-0 – scherza coach Campetella – visto che quando sono subentrato lo scorso anno sulla panchina settempedana, con il Macerata si era già giocato il doppio confronto. Comunque è stata una grandissima vittoria - Campetella torna serio – ottenuta grazie ad un grande collettivo e a giocate ispirate di qualche singolo al momento opportuno. In difesa abbiamo giganteggiato, dobbiamo ancora migliorare la fase offensiva, ma ci teniamo stretti questo gratificante successo». Sabato alle 17.30 la Climacalor sfida il Basket Fermo in trasferta.
CLIMACALOR SAN SEVERINO-BASKET MACERATA 77-66
CLIMACALOR: Magnatti 2, Belli, G. Severini 10 (1 tiro da 3 punti), Potenza 15, Uncini 1, Della Rocca, Corvatta 2, Tiranti 2, Ortenzi 15 (2t. da 3p.), Vissani 20 (4t. da 3p.), Sorci 10 (1t. da 3p.), Cantani
All. CampetellaMacerata: Cotellessa, Stellon 2, Spina, Tiberi 10, A. Severini 3, Atodiresei, Crucianelli 12, Torresi n.e,, Nardi 18, Montanari 21, Capodaglio, Pranzetti n.e.
All. Pozzetti
Arbitri: Loglisci-Zidda
NOTE: parziali: 19-22/18-15/18-13/22-16; progressivi: 19-22/37-37/55-50/77-66; uscito per 5 falli Potenza.
Dopo la sconfitta interna contro il Cska Corridonia, la Stese rialza la testa e torna alla vittoria aggiudicandosi il sentitissimo derby contro il Real Telusiano al Comunale di Villa San Filippo. Un successo cercato e voluto con determinazione dai ragazzi di Mister Ciccioli, che grazie alla rete decisiva dell'attaccante Matteo Pettinari portano a casa tre punti fondamentali.
La partita è stata accompagnata da una cornice di pubblico entusiasta, con tifosi di entrambe le squadre pronte a sostenere i propri colori. Tra gli striscioni esposti, uno in particolare ha attirato l'attenzione: “No bomber, no Football”, un tributo sentito a Danilo Cancellieri, bendiera della Stese e idolo per i suoi tifosi.
In campo la squadra di Mister Ciccioli ha dato prova di carattere e intensità, interpretando la gara con la giusta "garra". Al centro del gioco, Emanuele Fermani, che nonostante le sue 47 primavere ha dimostrato ancora una volta dipoter fare la differenza a centrocampo.
Oltre alla gioia per la vittoria del derby, la Stese fa anche un bel balzo in classifica, portandosi a 11 punti e agganciando così la zona playoff nel Girone E di Seconda Categoria.
Incidente stradale nel pomeriggio, intorno alle 17, lungo l'autostrada A14. All'altezza dell'uscita di Porto Recanati, in direzione sud, un'auto ha sbandato finendo contro il guardrail.
Da definire ancora la dinamica del fatto, al vaglio della polizia stradale. Sul posto sono intervenuti i soccorsi del 118 che hanno liberato, con il supporto dei vigili del fuoco del distaccamento di Osimo e Civitanova Marche, il ragazzo (che era la guida del mezzo) e la ragazza che si trovavano all'interno dell'abitacolo della vettura. Entrambi sono stati portati all'ospedale regionale Torrette di Ancona. Non si troverebbero in gravi condizioni.
"È fissata per il 29 ottobre, alle ore 12, l'esecuzione dello sfratto delle associazioni Croce Azzurra e Croce Bianca dall'immobile conosciuto come ex Zanella". Lo annuncia il sindaco di Porto Recanati Andrea Michelini.
"Nonostante la sentenza del tribunale di Macerata, che aveva riconosciuto il pieno diritto del Comune a rientrare in possesso della struttura, gli occupanti non hanno rispettato l'ordine del giudice. Di conseguenza, è stato necessario ricorrere all’ufficiale giudiziario, il quale potrà avvalersi della forza pubblica", spiega Michelini.
"È probabile che, come da prassi, al primo accesso verrà richiesto agli occupanti di liberare spontaneamente i locali. In caso di mancata ottemperanza, si procederà con l'accesso forzato alla struttura, consentendo al legittimo proprietario di prenderne possesso e di sostituire le serrature".
“Sono sconcertato da tanta irriverenza - dichiara ancora il sindaco - ma purtroppo abbiamo a che fare con persone che non hanno rispetto né per l’ente né per la città per cui dobbiamo perseguire fino in fondo le vie legali” e conclude: “Sono diversi i soggetti interessati all'acquisto dell'area e siamo sicuri che non appena ottenuto il rilascio, potremo chiudere le trattative che potranno dare nuova vita sia all'ex Zanella sia al preventorio”.
Taglio del nastro questo pomeriggio alle ore 17, nel palazzo comunale di Sarnano, per “Spirito”, la nuova mostra personale dell’artista Paul Albert Dari.
“L’esposizione ci invita a immergerci in un universo di emozioni e riflessioni, attraverso la rappresentazione di donne che, con un bicchiere di vino in mano, raccontano storie di vita intensamente vissute. I quadri di Dari sono una celebrazione della femminilità, ma anche un profondo atto di denuncia contro le ingiustizie e le violenze che molte donne affrontano”, scrive il curatore.
“Ogni opera è un ritratto intimo, capace di trasmettere una gamma di sensazioni che spaziano dalla gioia alla tristezza, dal conforto al disagio. Le figure femminili, colte in attimi di vulnerabilità, sembrano dialogare con lo spettatore, raccontando storie di resilienza e forza. Il vino, simbolo di convivialità e riflessione, diventa un elemento narrativo potente: è il compagno di serate spensierate, ma anche il testimone di momenti di solitudine e dolore”.
“Dari non si limita a celebrare la bellezza; esplora anche il lato oscuro delle esperienze femminili. Alcuni dipinti evocano la sofferenza di donne che hanno vissuto violenze e abusi, creando un contrasto stridente con la leggerezza apparente del bicchiere di vino. Queste opere invitano a una riflessione profonda sulla condizione femminile, costringendo lo spettatore a confrontarsi con una realtà spesso ignorata".
“La mostra si distingue non solo per la maestria tecnica di Dari, ma anche per la sua capacità di toccare temi universali attraverso un linguaggio visivo evocativo. Ogni quadro è un invito a guardare oltre l'apparenza, a scoprire la complessità delle emozioni e delle esperienze che definiscono la vita delle donne”.
“In conclusione, "Spirito" è un viaggio artistico che incoraggia alla contemplazione e all'azione. Attraverso storie di donne che si trovano in momenti di fragilità e forza, Paul Albert Dari ci ricorda l'importanza di ascoltare e dare voce a chi spesso rimane in silenzio. Una mostra imperdibile che tocca il cuore e la mente, lasciando un segno profondo nel visitatore”.
La mostra sarà visitabile fino al 30 novembre nel palazzo comunale di Sarnano.
Ieri sera, cineteatro Conti gremito per il primo evento straordinario di apertura dell’ottava edizione di “Io Desidero”, un festival interamente dedicato ai giovani e alle loro emozioni. Ospite della serata, Stefano Rossi, rinomato psicopedagogista scolastico e conferenziere tra i più amati e tra i massimi esperti di didattica cooperativa e educazione emotiva di bambini e ragazzi a rischio, che pochi giorni fa ha ricevuto il Premio Letterario Angelo Zanibelli “La Parola che cura” per la sua opera “Lezioni d’amore per un figlio, accompagnare i ragazzi nei labirinti dell’adolescenza”.
La serata ha visto una straordinaria affluenza di pubblico, con famiglie, genitori, educatori, insegnanti, e tanti ragazzi e ragazze pronti a esplorare un tema fondamentale per il loro benessere. Presente in sala anche il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica, che in conferenza stampa ha ribadito l’impegno delle istituzioni nell’essere al fianco dei giovani e delle associazioni che fanno rete per supportare le nuove generazioni.
Sin dall’apertura, l’atmosfera era carica di attesa e entusiasmo. I giovani e tanti adulti hanno riempito il teatro, dimostrando un interesse genuino per il dibattito sulle emozioni e la loro gestione. Stefano Rossi ha guidato il pubblico attraverso un viaggio intenso e autentico, affrontando argomenti cruciali come il cervello emotivo di un figlio, come creare una relazione porto sicuro, l’uragano della rabbia, l’uragano del dolore, l’uragano della paura, l’uragano delle emozioni del figlio, ma anche del genitore, non da ultimo l’impatto della tecnologia sulla vita dei ragazzi.
“Dietro i comportamenti-tempesta di figli e studenti – ha detto Rossi - c’è sempre un cuore che trema, un cuore che ha perso la capacità di regolare le proprie emozioni. La via per educare, non è quella del “genitore zucchero filato” (che dice sempre “S’ì”), ma nemmeno la via del “genitore sceriffo” (che dice sempre “No”). Esiste una terza via del “genitore porto sicuro” capace di essere, allo stesso tempo, sia amorevole che autorevole. Il genitore porto sicuro non si limita a gestire le emozioni dei figli; il grande obiettivo che lo ispira è sfruttare le tempeste emotive per insegnare l’arte di navigare nel mare delle emozioni”.
Stefano Rossi ha presentato diverse strategie, concrete, per fronteggiare l’uragano delle emozioni di bambini e ragazzi. Un viaggio nelle loro emozioni, ma anche nelle nostre, di noi adulti. Perché in fondo - dice Rossi - siamo tutti allievi nell’affascinante disciplina dell’educazione del cuore. L’attenzione del pubblico è stata costante per tutta la serata. Ogni passaggio è stato accolto con un autentico ascolto empatico, segno che le tematiche affrontate risuonavano profondamente con le esperienze di vita dei presenti.
“È stato incredibile vedere così tanti giovani e adulti sensibili al tema delle emozioni e alle fragilità dei nostri ragazzi”, ha commentato Rossi al termine dell’evento -. La collaborazione tra generazioni è fondamentale per affrontare le sfide emozionali e costruire un futuro migliore”.
Il successo della serata non è stato solo misurato dalla partecipazione, ma anche dall’impatto emotivo che ha avuto sui partecipanti.
“L’evento al Conti ha dimostrato quanto sia cruciale investire nel benessere emotivo dei giovani – ha dichiarato Andrea Foglia, ideatore del Festival “Io Desidero” e coordinatore del Tavolo Tecnico del Comune di Civitanova dedicato alla salute e al benessere delle nuove generazioni-. Momenti come questi non solo educano, ma creano legami tra generazioni, promuovendo una comunità più coesa e consapevole. Con la promessa di ulteriori iniziative in futuro, questo incontro rimarrà impresso nella memoria di tutti i partecipanti, come un passo significativo verso una maggiore attenzione alle emozioni e alla salute psicologica dei nostri giovani”.
Stefano Rossi tornerà a Civitanova per un secondo appuntamento, sempre all’interno di Io Desidero, venerdì 17 gennaio con “Sentimenti MalEducati”.
La serata è stata animata da Paolo Nanni, comunicatore del Dipartimento Dipendenze Patologiche AST di Macerata, da Aurora Pepa, insegnante, giornalista, dalle coinvolgenti performance live dei ragazzi della scuola di musica “Il Palco Laboratorio Musicale, Shanti Starnoni, Francesco Morreale, Alessia Bartolucci, Giada Mercurio, da Andrea Palazzo, educatore di strada e di comunità dell’Unità Mobile Territoriale “Stammibene”. Oggi pomeriggio il festival continua con un workshop dedicato alla scrittura creativa, presso la scuola Spazio Hip Hop Zona 14, con la partecipazione della giovane romana Martina Bernocchi, in arte IBI. Partecipazione libera per un numero limitato di ragazzi: 30 posti, per ragazze e ragazzi dai 16 ai 25 anni. Domenica pomeriggio, alle 16.15, sempre al Cineteatro Conti, una nuova tappa dedicata alle emozioni. Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
Questa mattina, nel giardino delle farfalle della frazione Montalto di Cessapalombo, si è tenuto il convegno "Green Communities e servizi ecosistemici". Un incontro tecnico operativo sulle Green Communities e sulla fattibilità di impiantarle nel territorio dell'Unione Montana Monti Azzurri, unico distretto delle Marche in cui la progettazione è stata finanziata con i fondi del Pnrr.
Nelle Green Communities si costruiscono strategie per la gestione integrata e certificata del patrimonio forestale, anche tramite lo scambio dei crediti derivanti dalla cattura dell’anidride carbonica, la gestione della biodiversità e la certificazione della filiera del legno. E tanto altro. Foreste, Acqua, Energie, Agricoltura, Turismo, Start-up, nuove filiere.
A moderare l'evento il presidente dell'Unione Montana, Giampiero Feliciotti "Il 2025 sarà un anno improntato all'organizzazione della comunità e dei servizi ecosistemici; c'è l'idea di unire più servizi e di funzionare insieme, collaborando tra le 15 municipalità". Nel corso della mattinata, è arrivato anche il saluto, in via telematica, del commissario alla Ricostruzione sisma Guido Castelli: "Un progetto importante che aiuta le zone montate nello sviluppo di nuove energie e nel mantenimento delle tradizioni. Credo che l'uomo sia la soluzione ai disastri naturali e non il problema".
"La giornata di oggi consente di riaffermare la centralità dei comuni insieme che generano opportunità di sviluppo, incrociando le crisi ecologiche, energetiche e ambientali, con la crisi demografica. Si chiama strategia della green community, che nel territorio dei Monti Azzurri è stata finanziata, unico territorio marchigiano che giova dei fondi del Pnrr per questo progetto. Il tutto atto ad avere un progetto integrato di sviluppo su diversi ambiti, dal turismo all'agricoltura, dal risparmio energetico alla gestione dei rifiuti e delle acque; questa è l'unica strategia del Pnrr che mette insieme più comuni. Ci sono molte aree finanziate in Italia e questa è l'unica marchigiana. Chiediamo alla Regione di investire su questa e su nuove Green communities" - ha spiegato Marco Bussone, presidente Uncem (unione nazionale comunità enti montani) - .
È intervenuto poi Giovanni Vetritto, della presidenza del Consiglio dei ministri: "Uno degli aspetti fondamentali che verrà affrontato è quello del governo di questi ambiti territoriali. Lo vogliamo far corrispondere al modello di sviluppo sostenibile delle Green Comunities. I sindaci dei territori devono imparare a progettare insieme e governare insieme queste risorse".
"È fondamentale partire dagli usi del suolo dei territori interessati, e in questo territorio più del 70% è bosco, il 25% è agricoltura, solo il 5% è ambiente urbano. Dar vita a una filiera del bosco e del legno è fondamentale. Prima di tutto per la sicurezza del territorio. Queste sono emergenze e priorità che possiamo affrontare nell'ottica delle Green Communities, attraverso una filiera dell'economia circolare", ha aggiunto Fabio Renzi, il segretario generale della fondazione Symbola.
A concludere l'intervento di Giuseppe Amici, presidente Uncem Marche: "La giornata di oggi è importantissima per le aree interne. Una giornata di svolta per il nostro territorio, con l'idea di sviluppare un'economia che punti al futuro. Dobbiamo mantenere le nostre innovazioni in queste aree. Le varie crisi ambientali hanno messo in ginocchio un territorio già di per sé legato al fenomeno dello spopolamento. Con questi progetti si può cercare di combattere questo fenomeno".
Un treno regionale proveniente da Macerata e diretto a Fabriano accusa un guasto ad un carrello frenante: nella prima vettura si registra un principio di incendio ed il macchinista rimane ferito. Il treno si ferma a circa 200 metri dall'imbocco Nord della galleria; all'interno del treno, oltre al macchinista, sono presenti il capotreno e alcuni passeggeri.
È questo lo scenario dell'esercitazione di protezione civile che si è svolta questa mattina sulla linea ferroviaria Civitanova Marche-Fabriano, organizzata da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) con il coordinamento della Prefettura di Macerata e la partecipazione del comando provinciale vigili del fuoco di Macerata, compartimento polizia ferroviaria per le Marche, l'Umbria e l'Abruzzo, Questura di Macerata, comando provinciale carabinieri di Macerata, comando provinciale guardia di Finanza di Macerata, sezione polizia stradale di Macerata, Servizio 118 di Macerata, Nue 112, Protezione civile regione Marche, Comuni di Tolentino e San Severino, Trenitalia Direzione Regionale Marche e FS Security del Gruppo FS.
Particolare attenzione è stata riservata alla verifica dell'efficacia e della rapidità dell'attivazione delle procedure per la gestione delle emergenze. L'esercitazione rientra tra quelle previste dal piano annuale delle attività esercitative del Gruppo Fs Italiane nel caso di gallerie di lunghezza non superiore a 5000 metri per monitorare l'efficacia del flusso comunicativo e del sistema di coordinamento tra gli Enti, nonché la familiarizzazione con l'infrastruttura ferroviaria in particolare riguardo alle modalità e tempistiche di accesso e di intervento ai fini del soccorso all'interno della galleria. Il tutto per migliorare gli standard di sicurezza e la tutela delle persone, delle cose e dell'ambiente.
Obiettivo comune è stato testare il piano di emergenza e soccorso in vigore emesso dalla Prefettura di Macerata e collaudare sul campo il sistema di intervento tecnico e di assistenza previsto dai protocolli d'intesa stipulati tra il Gruppo FS, NUE 112, Servizio di Emergenza Sanitaria e Protezione Civile Regionale. Le attività non hanno provocato alcuna ripercussione sulla circolazione dei treni
Taglio del nastro, all’interno della sede Uteam di via Salimbeni, per accogliere la sezione dell’Archeoclub settempedano, presieduta dal geologo Roberto Ranciaro.
L’Università della Terza Età dell’Alto Maceratese fornirà ospitalità al sodalizio che, per l’occasione, ha accolto uno degli “Incontri con l’Archeoclub”, dove l’architetto Marcello Muzzi ha presentato una stimolante conversazione su “L’opera di Lorenzo d’Alessandro”, importante artista del Rinascimento marchigiano, noto per la sua attenzione ai dettagli e il suo stile delicato nelle opere a tema sacro.
La nuova sede è stata concepita come un punto di riferimento per le attività archeologiche e culturali del territorio e un luogo d’incontro per i soci e i cittadini, con lo scopo di promuovere e valorizzare il patrimonio storico locale.
La serata si è conclusa con un aperitivo, momento conviviale durante il quale i presenti hanno avuto l’occasione di conoscere i membri dell’Archeoclub e informarsi sulle attività e iniziative future. All’iniziativa, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, è intervenuto il vice sindaco e assessore alla Cultura della città di San Severino Marche, professoressa Vanna Bianconi.
Tolentino e mondo della cultura in lutto per la scomparsa dell’artista Giorgio Ciommei. Pittore particolarmente apprezzato sia dalla critica che del pubblico, ha sempre vissuto nella sua casa prospicente a piazza San Nicola insieme alla moglie Carla e ai figli Laura e Francesco.
Protagonista della vita culturale e artistica della città di Tolentino, Ciommmei è stato un punto di riferimento per tanti artisti marchigiani e non solo. Ha vinto e ha partecipato a diverse giurie della Biennale dell’Umorismo, di cui ha disegnato nel 1979 anche il manifesto della decima edizione e ha riorganizzato l’esposizione delle opere del Miumor - Museo dell’Umorismo e della Caricatura, di cui è stato anche direttore artistico e autore del logo. In questi ultimi anni, a seguito di una malattia, si era ritirato a vivere a Grottamare.
Ciommei, pittore, disegnatore, incisore, scultore, era nato a Tolentino nel 1937. Ha iniziato la sua attività artistica nel 1960, partecipando a prestigiose mostre collettive e tenendo numerose “personali”, sia nella regione d'origine che in importanti esposizioni e gallerie nazionali,confrontandosi inoltre con le diverse correnti d'arte contemporanea in alcune fra le principali rassegne del settore. Molti i premi e i riconoscimenti critici al suo eclettismo e valore artistico.
“A nome mio personale, dell’Amministrazione comunale e della città tutta - ha detto il sindaco Mauro Sclavi – partecipo al lutto che ha colpito la famiglia Ciommei per la scomparsa del caro Giorgio. Pittore di straordinario talento, è stato un ispiratore di tanti eventi culturali ed artistici. Ci lascia un grande patrimonio pittorico e artistico”.
“Apparentemente burbero, era dotato di una grande umanità e di uno spiccato senso dell’umorismo. Sapeva trovare il lato artistico in ogni più piccola cosa, trasformandola nei suoi complessi dipinti in un capolavoro. Uomo d'arte antico e moderno insieme, Ciommei, come è stato scritto, ci ha affidato un'interminabile e variegata proposizione di opere – disegnate, dipinte, graffite, incise, scolpite – attivando un dialogo sapiente tra il suo e il nostro sentire, tra pensiero e fantasia, tra anima e tecnica. Ricordo ancora come da bambino ci animava le nostre notti d’estate, lui e il fratello Cesare”.
Scriveva Marilena Pasquali fondatrice e direttrice del Museo Morandi di Bologna, in occasione di una personale dedicata a Giorgio Ciommei dal Miumor, “A livello nazionale ed internazionale si tratta di una vera scoperta, dal momento che Ciommei è artista di forte interiorità, di grande caratura etica e di acuminata raffinatezza pittorica, un artista che vale la pena di studiare a fondo e di far conoscere sempre meglio attraverso le sue opere, in cui un ventaglio tecnico moltoarticolato – dipinti ad olio, disegni a china, pastelli e acqueforti - si fa linguaggio e immagine, piegandosi di volta in volta alle sue esigenze espressive”.
Il comitato dei sindaci dell’Ambito Territoriale Sociale 15, con delibera n. 21 del 9 ottobre scorso, ha partecipato all’avviso pubblico del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali finalizzato all’incremento della capacità degli ATS che prevede l’assunzione di 15 unità di personale specialistico e professionale da impiegare a tempo pieno e determinato per il prossimo triennio. Nello specifico, è prevista l’assunzione di due funzionari amministrativi, tre funzionari contabili/esperti di rendicontazione, quattro psicologi e sei educatori professionali socio pedagogici.
I professionisti, in particolare psicologi ed educatori, saranno impegnati nel dare sostegno alla genitorialità vulnerabile al fine di ridurre il rischio di disfunzioni familiari per potenziare il sistema famiglia. L’obiettivo primario è, dunque, quello di aumentare la sicurezza dei bambini e migliorare la qualità del loro sviluppo.
Le risorse professionali saranno impiegate per lo sviluppo del sistema integrato di interventi e servizi sociali, assicurando il miglioramento dell’accesso ai servizi in un’ottica di presa in carico multidisciplinare e multiprofessionale. Gli obiettivi sono, inoltre, ammodernare i sistemi di protezione sociale con particolare attenzione ai minori e ai gruppi svantaggiati; migliorare l’accessibilità; sostenere la famiglia e contrastare la povertà perseguendo l’efficienza dei sistemi sanitari e dei servizi di assistenza a lunga durata.
“Come Amministrazione comunale e, in particolare in questo caso, come comune capofila dell’Ambito Territoriale Sociale 15, vogliamo potenziare tutti quei servizi che quotidianamente ci permettono di dare risposte concrete ai bisogni sociali e socio-sanitari che il nostro territorio presenta - ha detto il vice sindaco e assessore alle Politiche Sociali e Pari Opportunità Francesca D’Alessandro -. Grazie all’erogazione di importanti risorse ministeriali saremo in grado di potenziare una serie di progetti, attività e servizi che ci permettono di andare incontro a situazioni delicate, difficili, di disagio che vedono protagonisti, sempre più spesso, i giovani e le famiglie”.
I costi del personale che verrà assunto dagli ATS saranno imputati al Programma Nazionale Inclusione e lotta alla povertà 2021 - 2027 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per l’intero triennio dell’assunzione. A seguito dell’assegnazione del personale da parte del Dicastero per le Politiche sociali all’ATS, la proceduta di selezione sarà gestita a livello nazionale con relativa ripartizione territoriale e finanziamenti.
Il Gruppo Lube scende in campo, trasformando un sogno in realtà. Questa volta non si tratta di design e cucine, ma di un’iniziativa che coinvolge le nuove generazioni, il futuro. Dalla viscerale passione per il territorio nasce infatti Lube Academy, un progetto che ha il fine di creare una rete sportiva più ampia e con il futuro dei giovani al centro.
La presentazione ufficiale è avvenuta ieri sera, 25 ottobre, presso il Teatro Comunale di Treia esaurito in ogni ordine di posto, ed alla presenza di numerosi rappresentanti delle locali autorità politiche e istituzionali, tra cui il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, accompagnato dal vice presidente Filippo Saltamartini, il rettore dell’Università di Macerata (partner del progetto) John Mc Court, e naturalmente della proprietà dell’azienda cuciniera, che per prima ha creduto e investito nella Lube Academy, una struttura multidisciplinare pensata per dare ai giovani dai 6 ai 16 anni la possibilità di giocare a calcio o praticare altri sport, ma anche di partecipare ad attività extrascolastiche. Un piano ambizioso e innovativo per il Gruppo Lube, che dal lontano 1990 è già protagonista ininterrottamente nella pallavolo di alto livello con la Lube Volley.
Il progetto Lube Academy, affidato per la parte operativa alle figure del direttore tecnico Federico Giunti, ex giocatore e allenatore del Milan, alla docente di Unimc Alessandra Fermani, e al presidente della USD Treiese Rodolfo Micucci, rappresenta un’idea innovativa nel panorama sportivo treiese, in quanto unisce sport, cultura e formazione in un’unica dimensione che guarda al futuro della comunità intera. È una squadra di calcio che coinvolge altre due squadre locali: Aurora Treia, e U.S. Abbadiense, il cui obbiettivo è quello di diventare un’eccellenza in ambito provinciale, grazie alla partecipazione e al coinvolgimento di un team di professionisti qualificati, allenatori, tecnici, preparatori e fisioterapisti.
Lube Academy però non è solo calcio. La polisportiva USD mette infatti a disposizione corsi e attività nelle principali attività sportive, come pallavolo, tamburello, karate, ginnastica artistica, psicomotricità e aerial hop. Il luogo perfetto dove l’obiettivo che si vuole insegnare ai giovani non è vincere, competere o emergere a tutti i costi, bensì partecipare, coltivare dei sogni, coltivare oggi i talenti che guideranno il domani.
In una società in cui molto sempre più spesso i ragazzi si sentono soli e fanno fatica a relazionarsi, se non in modo virtuale davanti a telefonino e tablet, Lube Academy propone attività culturali e ricreative mirate a sviluppare la socialità, il divertimento, la fantasia, la voglia di fare e credere in se stessi.
Si spazia dai corsi di disegno e pittura al corso parola, ovvero sceneggiature, racconti e poesie scritte e condivise dagli allievi. Per i più piccini particolarmente indicato il corso formativo dove verranno lette e interpretate fiabe e leggende mentre per i più grandicelli attratti dal mondo e dai paesi stranieri c’è il corso incontro alla scoperta di culture lontane, partendo dal Giappone con i suoi colori, suoni e tradizioni. E poi ancora mostre e attività serali per le famiglie, corsi di inglese e di sensibilizzazione al volontariato.
Come ha sottolineato l’AD del Gruppo Lube, Fabio Giulianelli, questo progetto “ha un’enorme valenza sociale, ed è il modo in cui vogliamo ripagare il nostro territorio per tutto quello che ci ha dato. La Lube non è uno sponsor, è il garante di questa nuova realtà, basata sui valori etici e su un’idea di sport inteso come strumento di crescita personale e collettiva”.
Gli ha fatto eco il presidente del Gruppo, Luciano Sileoni, che ha sottolineato come “dopo i tanti successi ottenuti in tutto il mondo sia a livello aziendale che sportivo, con la squadra di volley, abbiamo deciso di investire sul bene più prezioso che abbiamo, ovvero i nostri figli ed i nostri nipoti, per lasciare un’importante eredità alle future generazioni treiesi”.
Al centro della Lube Academy ci sono il territorio e le persone. Per venire incontro alle esigenze dei genitori che lavorano, durante la settimana sono già a disposizione dei servizi di trasporto per i giovani studenti, attivi dalle 14.30 alle 19.00. Ma soprattutto, a gennaio verrà inaugurata una nuovissima struttura polifunzionale (di cui è stato svelato ufficialmente il progetto), in corso di realizzazione negli spazi adiacenti la sede aziendale, dove i ragazzi potranno trascorrere il pomeriggio dividendosi tra attività ludico-ricreative e didattiche organizzate avvalendosi anche della preziosa collaborazione dell’Università di Macerata.
“Siamo felici ed orgogliosi di far parte di questo progetto – ha sottolineato il rettore John Mc Court – perché al giorno d’oggi uno dei ruoli fondamentali delle università è di stare nel territorio, cercando di rendersi utili per il territorio sostenendo le aziende, sostenendo il sociale, rendendosi utili per chi rappresenta il nostro futuro”.
L’Academy è molto più di un college, sarà infatti un trampolino per fare sempre meglio, per arrivare dove si desidera, per diventare adulti responsabili, nel rispetto dei valori e delle tradizioni. Investendo sulle nuove generazioni, Gruppo Lube si impegna a istituire un ambiente sportivo e sociale che possa diventare esempio a livello italiano, dimostrando come una cittadina come Treia possa realizzare qualcosa di veramente importante, unendo attività sportiva, cultura e formazione in una unica dimensione che guarda al futuro della comunità intera.
Due patenti ritirate per guida in stato di ebrezza e un arrestato. È il bilancio dei controlli effettuati nei giorni scorsi dai carabinieri del comando provinciale di Macerata.
La sezione radiomobile della Compagnia di Macerata, nel centro cittadino del capoluogo, ha denunciato un cittadino marocchino 31enne di Macerata per guida in stato di ebbrezza alcolica, il quale è stato riscontrato positivo all’accertamento etilometrico, con un tasso pari 0,92 g/l., incorrendo anche nel ritiro della patente di guida;
Sanzionato amministrativamente un 25enne di Pollenza per guida in stato di ebbrezza alcolica, poiché all’accertamento etilometrico è risultato avere un tasso pari a 0,60 G/L. La patente di guida è stata ritirata sul posto e il veicolo affidato a persona idonea.
I militari della Stazione di Corridonia hanno ,invece, arrestato un 44enne ascolano, dando esecuzione al decreto di sospensione della misura alternativa dell’affidamento in prova su ordine dell’ufficio di Sorveglianza di Macerata. L’uomo, dopo le formalità di rito, è stato associato alla casa circondariale di Fermo come disposto dalla stessa autorità giudiziaria.
È stato firmato nei giorni scorsi un protocollo tra Procura e questura di Macerata per rendere più rapida la procedura per l’emissione dell’ammonimento del questore.
Come è noto l’ammonimento è uno strumento di esclusiva competenza del questore, che ha lo scopo di garantire alla vittima una tutela anticipata e rapida; si tratta di un “avvertimento” rivolto dal questore all’autore di violenza (stalker, maltrattante) di astenersi dal commettere ulteriori atti.
Ricorrere all’ammonimento è molto semplice: la vittima può esporre i fatti in qualsiasi ufficio di polizia o presidio dei carabinieri e richiedere l’ammonimento nei confronti dell’autore delle condotte persecutorie.
Ma oggi vi è di più: con la legge 168 del 24 novembre scorso si è ampliata la possibilità per il questore di procedere d’ufficio ad ammonire e quindi intervenire al primo segnale di violenza, anche quando questo viene segnalato anche da terze persone. E parliamo di episodi di percosse, lesioni, violenza privata, minaccia grave, atti persecutori, reveng porn, violazione di domicilio o danneggiamento, che sia commesso nell’ambito di violenza domestica.
In considerazione di queste numerose possibilità di agire attraverso la misura dell’ammonimento si è reso necessario snellire le procedure, soprattutto quando ad intervenire per liti in famiglia sono le altre forze dell’ordine presenti capillarmente sul territorio, è stato realizzato questo Protocollo.
E in questa direzione si è anche tenuto in Questura un incontro tra i referenti di tutte le forze dell’ordine, per illustrare quali sono le possibilità di tutelare le vittime di violenza domestica con tale misura di prevenzione, rendendo più celere l’attività istruttoria della divisione polizia anticrimine.
Ma vi è di più: anche quando è stata presentata querela per i reati sopra indicati sarà l’autorità giudiziaria a valutare la possibilità di provvedere con la misura di prevenzione dell’ammonimento del questore nell’immediatezza. Uno strumento che può ben essere utilizzato nei casi di primi segnali di violenza e la cui efficacia è dimostrata dalla bassa percentuale di recidive, anche grazie al lavoro fatto dal Cuav, con i soggetti autori di agiti violenti, che vengono inviati – attraverso tali strutture per prendere coscienza del proprio atteggiamento ed invitati a cambiare.
La studiosa maceratese Lucrezia Ercoli, docente all'accademia di Belle Arti di Bologna, ha incontrato studenti e appassionati di filosofia in Sicilia, a Sciacca, dopo aver visitato il parco archeologico di Selinunte, tenendo una lezione sul tema della rassegna "Amore/Odio" con un dialogo filosofico dal titolo: “Amore odioso, odio amoroso, da Empedocle all’intelligenza artificiale”.
La filosofa protagonista dell’iniziativa di questa edizione è stata proprio Lucrezia Ercoli chiamata per interpretare uno dei temi più coinvolgenti della filosofia occidentale: Amore e odio sono le energie ataviche e talvolta oscure che fanno emergere la più autentica forza vitale. La direttrice artistica di Popsophia partendo da un verso di Shakespeare che esprime l’amore attraverso espressioni ossimoriche è risalita alle origini, al concetto di “Philia” e “Neikos” di Empedocle per poi riflettere con gli allievi dei laboratori su come questi sentimenti vengono polarizzati oggi nel linguaggio filtrato dai social e dagli smartphone, tra “haters” e “followers”.
Il festival, giunto alla sua 64esima edizione è diretto e organizzato da Giuseppina Russo, Salvatore Ferrara e Annalisa Di Nuzzo e vuole valorizzare la Sicilia, culla della cultura mediterranea, attraverso un viaggio tra storia, miti e paesaggi straordinari. La rassegna ha coinvolto centinaia di studenti chiamati ad esplorare temi profondi, sulle tracce dei filosofi Empedocle, Platone e Gorgia direttamente nei luoghi che ispirarono i loro pensieri.
L’Università di Macerata ha partecipato a una visita di studio all’Università della Danimarca Meridionale (Southern University of Denmark) a Odense, nell’ambito del progetto europeo CARDEA. La delegazione, composta dalla professoressa Jessica Piccinini, delegata per la Progettazione europea, e dalle research manager Barbara Chiucconi ed Erica Feliziani, ha presentato i risultati del progetto Cardea, mirato a rafforzare le competenze dei professionisti che supportano la ricerca universitaria (research manager).
Durante l’incontro, ospitato dal responsabile dell’organizzazione di ricerca e innovazione dell’Ateneo danese, Esben N. Flindt, la delegazione maceratese ha presentato i principali risultati del progetto, che includono un innovativo quadro delle competenze della figura professionale del research manager e una serie di moduli formativi, per favorire la crescita e il riconoscimento di questa figura professionale e migliorare il supporto ai ricercatori nella gestione dei progetti.
Un altro tema centrale è stato l’uso dell’intelligenza artificiale nella gestione della ricerca. Lionel Jouvet, esperto dell’Università della Danimarca Meridionale, ha guidato un workshop sull’utilizzo di strumenti digitali avanzati per migliorare la redazione delle proposte di finanziamento. L’università danese ha sviluppato software basati sull’intelligenza artificiale per abbinare i profili dei ricercatori alle opportunità di finanziamento e per verificare la coerenza delle proposte. Tali strumenti, creati internamente per garantire sicurezza e riservatezza, mirano a facilitare il lavoro dei manager della ricerca e a migliorare la qualità delle richieste di finanziamento.
La visita ha offerto anche l’opportunità di approfondire il concetto di Citizen Science, un approccio che coinvolge attivamente i cittadini nella ricerca per promuovere un impatto sociale concreto. Thomas Kaarsted, vicedirettore del Centro di Conoscenza sulla Citizen Science, ha illustrato come l’università abbia lanciato iniziative di ampio respiro come il progetto “A Healthier Southern Denmark”, che ha coinvolto in sei anni oltre un milione di cittadini nel supporto alla ricerca. Attraverso un format televisivo interattivo, i cittadini hanno potuto esprimere preferenze su quali progetti finanziare, rafforzando il legame tra ricerca e comunità e migliorando l’immagine pubblica dell’ateneo.
Questo modello di Citizen Science, che l’Ateneo danese considera complementare alla ricerca tradizionale, include pratiche innovative come i “walking meeting” guidati dal rettore, durante i quali vengono raccolte idee direttamente dai cittadini e dagli studenti. In linea con questa filosofia, l’università sta investendo nella formazione di ricercatori e dottorandi per integrare il coinvolgimento della popolazione nei loro progetti, poiché esperienze dirette di Citizen Science hanno dimostrato di portare a risultati scientifici più rilevanti e concreti.
Questa esperienza di scambio ha permesso all’Università di Macerata di confrontarsi su metodologie innovative per la gestione della ricerca e di consolidare le relazioni internazionali, con l’obiettivo di integrare in futuro le nuove strategie apprese, tra cui l’intelligenza artificiale e la Citizen Science.
Entrare nel locale di appassimento delle uve dell'azienda Quacquarini è un'esperienza che colpisce i sensi: lo sguardo si perde tra file di grappoli appesi, mentre nell'aria si diffonde il profumo intenso e soave delle uve in fase di appassimento. Questo ambiente, cuore pulsante della produzione della vernaccia di Serrapetrona, custodisce il fascino di una lavorazione tradizionale, tramandata di generazione in generazione. Mauro Quacquarini, con orgoglio e passione, ci guida alla scoperta dei segreti che rendono unico questo vino.
“L'appassimento è un passaggio fondamentale ed esclusivo”, spiega Mauro Quacquarini. “Per ottenere la nostra vernaccia, almeno il 40% del raccolto deve essere messo in appassimento. Noi continuiamo a utilizzare un metodo antico: tutti i grappoli vengono raccolti a coppia e appesi in file di ferro, permettendo un appassimento naturale. Questo processo serve a concentrare zuccheri e mosto, e storicamente è stato utilizzato per innalzare la gradazione del vino base, che risale alle vendemmie di ottobre”.
La vernaccia di Serrapetrona è un vino straordinario per la sua tipicità, che deriva non solo dal vitigno, ma anche dal metodo di lavorazione e dal terroir. “Si può definire tipico un vino per il vitigno, il metodo di lavorazione tramandato, o per il territorio. La nostra vernaccia racchiude tutti e tre questi elementi”, ci spiega Quacquarini. Prodotto come spumante rosso, la vernaccia di Serrapetrona offre versioni sia secche che dolci, ciascuna con abbinamenti specifici. “La versione secca ha un ventaglio di abbinamenti ampissimo: può accompagnare aperitivi, antipasti, primi, secondi, e persino chiudere il pasto. La vernaccia dolce, invece, è ideale per il dessert”, chiarisce.
Un passo fondamentale per la vernaccia è stato il riconoscimento DOCG ottenuto nel 2003, un marchio che garantisce l'eccellenza del prodotto. “La DOCG significa che il nostro vino è di particolare pregio, unico e irriproducibile altrove.” Inoltre, con la nascita della denominazione Serrapetrona DOC, si è aggiunta una variante che esalta l'aromaticità della Vernaccia Nera senza il metodo dell'appassimento, valorizzando i profumi primari del vitigno.
L'appassimento è un processo che dura dai due ai tre mesi, in base alle scelte del produttore e a variabili come la qualità delle uve e l'andamento della stagione. La vendemmia 2024, purtroppo, non è stata generosa in quantità, ma ha registrato comunque progressi rispetto allo scorso anno. “Nonostante un miglioramento rispetto allo scorso anno, è mancata qualche pioggia durante l'estate per ottenere il massimo a livello qualitativo”, spiega Mauro.
Come detto, entrare nel locale di appassimento provoca un grande effetto di stupore. “Quello che mi sorprende maggiormente è osservare i volti di chi entra qui per la prima volta, vedendo circa 600 quintali di uva in appassimento. In Italia esistono altre zone dove si pratica l'appassimento, ma pochi rimangono a farlo in modo così tradizionale”, racconta Quacquarini, con orgoglio per le radici che la sua famiglia coltiva.
E la tradizione, unita alla volontà di tramandare la storia e l'essenza di questo territorio, è al centro di un nuovo progetto: un film documentario sulla storia della vernaccia di Serrapetrona. “Stiamo lavorando a un film aziendale, un documentario che racconta la storia della vernaccia e del nostro territorio. Vi aggiorneremo presto sulle novità”, annuncia Mauro.
“Tradizione, qualità, famiglia”, conclude Quacquarini. “Sono questi i nostri valori fondamentali. La storia è importante, ma ancor più lo è la memoria: ricordare chi eravamo, le esperienze di chi ci ha preceduto, ci aiuta a migliorare ciò che facciamo ogni giorno e a rendere omaggio a una tradizione che vogliamo tramandare con orgoglio”.
La salita di Borgo San Giuliano si conferma una trappola per gli autocarri. L’ennesimo episodio è avvenuto nel pomeriggio, poco dopo le 18:00, nell'ormai celebre snodo tra la salita di Borgo San Giuliano e l’imbocco con viale Leopardi, nel centro cittadino di Macerata.
L'autista, di nazionalità straniera, stava procedendo in direzione viale Leopardi quando si è reso conto di non poter proseguire la manovra, resa complicata dalle dimensioni del mezzo rispetto a quelle della strada. A quel punto è iniziato il calvario sia per il conducente del mezzo pesante che per gli automobilisti maceratesi.
Sul posto è intervenuta la polizia locale per direzionare il traffico, particolarmente intenso visto che il fatto è avvenuto in coincidenza con l'orario di uscita da lavoro, e per consentire al camion di immettersi su strada.
La soluzione attuata è stata quella di chiudere momentaneamente al traffico viale Diomede Pantaleoni e far procedere il mezzo pesante contromano in modo che potesse affrontare la rotatoria dello Sferisterio. Si tratta del terzo episodio analogo negli ultimi quattro mesi.