Il Tolentino riparte dopo due sconfitte consecutive. I cremisi tornano a sorridere al "Della Vittoria" dove hanno la meglio del Fabriano Cerreto con il punteggio di 5-2, nella sfida valevole come diciannovesima giornata del campionato di Eccellenza Marche. A segno tutto il tridente di Passarini, con Moscati sugli scudi (doppietta). Tre punti che consentono ai padroni di casa di dare impulso alle ambizioni playoff, mentre la squadra di Mariotti resta invischiata nella lotta per non retrocedere.
LE FORMAZIONI - Passarini deve rinunciare a Badiali e al suo posto schiera in cabina di regia l'esperienza di Conti. In avanti esordio dal primo minuto per il neo acquisto Peluso, arrivato proprio dal Fabriano, che va ad appoggiare la collaudata coppia offensiva composta da Moscati e Lovotti. Nessuna sorpresa in casa ospite, in campo con il consueto 4-3-3 e con uomini schierati specularmente alla sfida di settimana scorsa contro il Montefano.
LA CRONACA - Avvio di partita pirotecnico. Al 1' subito cartari pericolosi. Proietti Zolla imbuca per Palmieri, impreciso al tiro a tu per tu con Bucosse. Appena un giro di lancette dopo arriva la rete, rocambolesca, dell'ex. Moscati scappa via sulla destra e suggerisce al centro un cioccolatino che Peluso deve solo scartare. La prima conclusione è da dimenticare, ma sul rimpallo il numero 10 cremisi è fortunato e batte Mazzoni con una deviazione beffarda sotto misura.
All'8' il Tolentino trova già il raddoppio, approfittando del baricentro altissimo della linea difensiva ospite. Peluso pesca con un lancio millimetrico lo scatto in profondità di Lovotti, l'attaccante argentino si fa ipnotizzare da Mazzoni, ma sul pallone vagante arriva Moscati che deve solo spingere in rete il più comodo dei tap-in.
Il Fabriano, nell'occasione, recrimina per un possibile fuorigioco (dagli spalti la posizione pareva regolare, ndr). Trovato il doppio vantaggio i padroni di casa provano ad addormentare il ritmo della partita, senza disdegnare le ripartenze negli ampi spazi concessi dagli avversari, che hanno il merito di riversarsi con coraggio in avanti.
In una di queste sortite, il Fabriano Cerretto riesce ad accorciare le distanze. Proietti Zolla avvia e conclude un bel triangolo con Musso, fulminando Bucosse con un diagonale preciso (30').
Al 32', però, l'ennesimo lancio per lo scatto in profondità di Moscati mette in crisi la retroguardia cartaria. Sull'attaccante avviato verso la porta, Mazzoni interviene a valanga in uscita e si becca il rosso diretto per fallo da ultimo uomo. Oltre al danno, per lui, anche la beffa dell'infortunio.
Sulla susseguente punizione dal limite, il tiro di Peluso si schianta sulla barriera. Ospiti che, in dieci, si ridisegnano con l'ingresso del secondo portiere Stroppa che rileva Palmieri. Null'altro di significativo accade nel primo tempo. Si va all'intervallo sul 2-1.
SECONDO TEMPO - Al rientro dagli spogliatoi doppio cambio per il Fabriano: dentro Nacciarriti e De Sanctis, per Stortini e Musso. A rendersi pericoloso, però, è il Tolentino. Al 50' il colpo di testa di Moscati termina alto sopra la traversa.
Il terreno di gioco, reso pesante dalla pioggia del primo pomeriggio, non agevola lo spettacolo. Al 57' parata che salva il risultato di Bucosse sulla battuta a colpo sicuro di Conti, al termine di un contropiede avviato da un retropassaggio sanguinoso di Tizi.
Il Tolentino non è ben messo in campo, con reparti scollegati, nonostante l'uomo in più. Passarini decide che ha visto abbastanza e si copre mandando in campo Di Biagio per Peluso.
I cremisi non riescono ad alleggerire la pressione avversaria e faticano ad uscire dalla propria metà campo. Al 70' locali di nuovo in avanti - dopo lunghi minuti di sofferenza - con la bella sforbiciata di Moscati, bloccata in due tempi da Stroppa.
A cacciare via i brutti pensieri arriva al 75' la prima rete tra i grandi di Matteo Salvucci. L'under cremisi è il più lesto sotto porta dopo la parata di Stroppa su Lovotti. Una rete che alleggerisce lo spirito al Tolentino. Tant'è che subito dopo arriva il poker di Moscati (77'). L'attaccante suggella una prestazione da migliore in campo con la doppietta personale.
All'82' c'è spazio anche per il gol di Lovotti, che supera con uno scavetto delizioso Stroppa. L'esultanza del centravanti argentino, particolarmente sentita, potrebbe suggerire il passo d'addio. In serie D lo cerca con insistenza l'Atletico Ascoli (leggi qui).
Fabriano volitivo sino all'ultimo e in rete con Nacciarriti all'89' per fissare il risultato finale sul 5-2. La vittoria riconsegna al Tolentino il quarto posto in classifica. È festa sotto la gradinata Pallorito.
Tabellino Tolentino - Fabriano Cerreto 5-2
TOLENTINO (4-3-1-2): Bucosse; Stricker, Tomassetti, Strano, Tizi (72' Cicconetti); Conti (63' M.Salvucci), Tortelli, Manna (78' Massini); Peluso (60' Di Biagio); Moscati, Lovotti (84' Arbusti). All: Passarini
FABRIANO CERRETO (4-3-3): Mazzoni; Stortini (45' De Sanctis), Marino, Mistura, Grassi; Trillini, Gori (72' Marinelli), Conti; Palmieri (37' Stroppa), Musso (45' Nacciarriti), Proietti Zolla (78' Carnevali). All.: Mariotti
Arbitro: Gasparoni di Jesi
Reti: 2' Peluso (T), 8' 77' Moscati (T), 30' Proietti Zolla (F), 75' M.Salvucci (T), 83' Lovotti (T), 89' Nacciarriti (F)
Ammoniti: Stortini, Manna, Trillini Espulsi: Mazzoni
Angoli: 5-2. Recupero: 3', 3'
Già da due anni all’I.I.S. “Enrico Mattei” di Recanati è attivo l’indirizzo Trasporti e Logistica, che si è aggiunto unitamente all’indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica ai tre indirizzi già attivi da anni: Chimica, Materiali e Biotecnologie, Meccanica Meccatronica ed Energia, Informatica e Telecomunicazioni.
L’Istituto ha anche attivato, per l’indirizzo Trasporti e Logistica, la curvatura E-commerce, che approfondisce gli aspetti legati alla gestione di flussi di ordini di negozi on-line attraverso lo studio di database e la creazione di un sito e-commerce.
Da questo anno scolastico, dopo il biennio comune, oltre all’Articolazione Logistica, già attiva, studenti e studentesse potranno scegliere, a partire dal terzo anno di corso, anche l’Articolazione Conduzione del Mezzo.
Questa importante novità è stata resa possibile grazie alla deliberazione della Giunta Regionale delle Marche del 20 gennaio 2025, che ha approvato, a partire già dall’anno scolastico 2025/26, l’attivazione della nuova articolazione.
Un’iniziativa che risponde alle crescenti richieste di personale qualificato nel settore dei trasporti e della logistica, emerse da un dialogo costruttivo tra l’Istituto, le aziende del territorio, gli enti locali, le università e le associazioni di categoria, che hanno deciso di investire risorse per supportare lo sviluppo e l’ampliamento dell’Indirizzo.
Tra questi sono presenti Pepa Group, Transadriatico Soc. Coop., Cirioni Arduino S.r.l Trasporti Ecologici, OMEC S.r.l., Ciccioli Helvia Recina S.r.l., Mifram S.r.l., Clic & Find S.r.l., Volpe S.r.l., Sea Power S.r.l., Confartigianato, Fai Marche, il Prof. Emanuele Frontoni (docente UNIMC), il Prof. Gabriele Micozzi (docente UNIVPM).
Le aziende stanno provvedendo a donare alla scuola tutta la strumentazione necessaria e si sono dimostrate disponibili ad intervenire come esperti esterni per fornire agli studenti una preparazione che possa essere il più rispondente possibile alle esigenze del mercato.
Il percorso Trasporti e Logistica offre molteplici sbocchi professionali e accademici. I diplomati potranno scegliere di proseguire gli studi universitari, con corsi di laurea in Ingegneria Gestionale, Ingegneria dei Trasporti o Ingegneria Logistica e della Produzione, che rispondono alle sfide dell’industria 4.0. Per chi preferisce entrare direttamente nel mondo del lavoro, le opportunità non mancano: dalle aziende di spedizione e logistica alle società di e-commerce, fino ai terminal merci di porti, aeroporti e stazioni ferroviarie, con una forte domanda di personale qualificato.
La dirigente, prof.ssa Antonella Marcatili esprime soddisfazione per il risultato raggiunto: “La scuola deve lavorare per formare giovani che possano trovare occupazione e nello stesso tempo fornire alle aziende che lo richiedono un’adeguata risposta in termini di competenze e specializzazione dei nostri studenti; il traguardo raggiunto ci consente di ampliare in modo significativo l’offerta formativa dell’Istituto in linea con le esigenze del mercato. Grazie alla collaborazione di aziende ed enti locali riusciremo a garantire agli studenti un percorso di formazione basato sulle concrete esigenze del mondo del lavoro, rendendoli protagonisti del loro futuro.”
Con questa nuova articolazione che si aggiunge alla già vasta offerta formativa, l’IIS “Enrico Mattei” di Recanati conferma il proprio impegno ad essere un punto di riferimento per il territorio, offrendo percorsi formativi innovativi e capaci di rispondere alle sfide del domani.
Ha una storia quasi trentennale l’amicizia dei Lions con la popolazione di Serravalle di Chienti, fin da quando fu fra le più colpite dal terremoto del ’97, e oggi si arricchisce di un nuovo, importante capitolo con la donazione di un defibrillatore.
Il sindaco, Rinaldo Rocchi, e i consiglieri comunali lo hanno ricevuto dalla presidente della Fondazione Lions Clubs International per la Solidarietà - Distretto 108A, Francesca Romana Vagnoni, e dal responsabile del ‘Villaggio della Solidarietà’ Lions di Corgneto, Massimo Serra, anche consigliere del Lions Club Macerata Host.
Si tratta di un dispositivo salvavita il cui utilizzo non richiede personale appositamente formato e che viene collocato all'esterno della casa comunale, a Serravalle, a vantaggio di tutta la popolazione locale, dei frequentatori della vicina palestra e degli ospiti della cittadina in occasione di eventi particolari.
“Corgneto, frazione di Serravalle, è la nostra casa Lions ed è un punto nodale nell'attività delle quattro regioni - oltre alle Marche, la Romagna, l’Abruzzo e il Molise - che formano il distretto 108A”, ha sottolineato la presidente Vagnoni. Operativo fin dai tragici eventi legati al sisma del 1997 e a quello del 2016, il Villaggio della Solidarietà ha fatto la differenza a favore di tante famiglie che per anni non sono potute rientrare nelle proprie abitazioni e hanno vissuto nelle casette di legno, costantemente manutenute grazie anche agli sforzi dei soci Lions Massimo Serra, Umberto Patassini e Mariano Marzola. Nelle parole di Vagnoni, il Villaggio Lions è “l’autentica concretizzazione della mission della nostra associazione”.
Una gemma preziosa, Corgneto, un’area dal rilevantissimo valore sia in termini paesaggistici che storici, tanto che presto potrebbe diventare un parco archeologico all’aperto: lo ha reso noto, proprio in occasione della donazione del defibrillatore, il sindaco di Serravalle, indicando la zona tra Cesi e Collecurti e nei pressi di Fonte delle Mattinate, per la creazione di un parco che vedrebbe la luce con il supporto dell'Università di Camerino, della Soprintendenza e degli altri soggetti che vorranno partecipare.
Un progetto ambizioso, che richiederebbe un notevole impegno finanziario, ma che al tempo stesso valorizzerebbe le eccellenze del territorio e i reperti - come ossa di mammut, di ippopotamo - tutti provenienti dalla zona e risalenti ad un periodo tra 100.000 e 400.000 anni fa.
Grande novità per Castelraimondo: sabato è stato inaugurato un ufficio informativo della Croce Rossa Italiana lungo corso Italia, al civico numero 8. Lo spazio verrà curato dal comitato di Matelica e sarà un punto informazioni che garantirà alla cittadinanza diversi servizi e attività come la possibilità di prenotare trasporti programmati per visite e prestazioni, sportello di ascolto per i più fragili, consegna a domicilio di farmaci e la possibilità di iscriversi ai corsi che il Comitato offre mediante "Gaia" e molto altro.
L'ufficio sarà a disposizione dei cittadini da lunedì con il seguente orario: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10:00 alle 12:00 e martedì, giovedì e sabato dalle 16:30 alle 18:30. Grande soddisfazione quella espressa dal sindaco di Castelraimondo Patrizio Leonelli: "Congratulazioni alla CRI e a tutti i suoi operatori per l’apertura di questo punto informativo, come comune non abbiamo esitato a mettere a disposizione questo locale. Sono molto contento perché giorno dopo giorno stiamo lavorando per una Castelraimondo sempre più completa sia in termini di servizi che di assistenza alla persona. Ciò è essenziale per poter affrontare problematiche che ogni giorno interessano tutto il territorio. Congratulazioni a tutti gli operatori della CRI che ogni giorno svolgono un incarico indispensabile per l’intera comunità".
Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere regionale Renzo Marinelli: "Oggi è stata un’altra giornata importante per Castelraimondo in quanto alla presenza della presidente regionale della CRI Maria Rosaria del Balzo Ruiti, del presidente della sezione locale di Matelica Domenico Belardinelli e di diversi sindaci della zona, abbiamo inaugurato questo ufficio informazioni della Croce Rossa. Un altro piccolo tassello che va a riempire la scacchiera della sanità".
"Con il punto salute, molto frequentato e con questo punto di informazione per i cittadini di Castelraimondo, piano piano stiamo dando quei servizi che evitano dei disagi - prosegue Marinelli -. Inoltre siamo molto soddisfatti della collaborazione tra la città di Matelica e il comune di Castelraimondo che è essenziale per poter affrontare al meglio le problematiche territoriali. Ringraziamo tutti gli operatori e volontari della Cri che sono impegnati quotidianamente per il bene del prossimo".
Soddisfazione anche per il presidente della Croce Rossa di Matelica Domenico Belardinelli: "Questo progetto nasce per essere ancora più vicino alle persone, offrendo un punto di riferimento per informazione, prevenzione e assistenza grazie all’impegno dei volontari. È un primo passo, destinato a crescere con l’aiuto di tutti. Un sincero ringraziamento va ai volontari, al personale, alle istituzioni, al Comune di Castelraimondo e alla presidente regionale, Rosaria Del Balzo Ruiti, che hanno permesso di trasformare l’idea in realtà. Questo ufficio testimonia la volontà di creare una rete di supporto che non lasci indietro nessuno. Vi invitiamo a visitare l’ufficio e, se possibile, a unirvi a noi come volontari, perché insieme possiamo fare davvero la differenza"
Presente anche Don Mariano che ha benedetto dopo il taglio del nastro la stanza, uno spazio semplice, ma sufficiente per la sua funzione.
È giunto infine il giorno tanto atteso o tanto temuto, a seconda delle prospettive, dell’insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump, il codino biondo che fa impazzire il mondo. La cerimonia è stata come sempre una vera e propria americanata, stucchevole e hollywoodiana. Ma questo già si sapeva. Nihil novi sub sole. Da rilevare, oltretutto, l’assenza del guitto di Kiev, l’attore Nato Zelensky, che pure pare avesse chiesto ripetutamente di essere invitato.
Ci sembra già un buon segnale, assolutamente da non sottovalutare. Biden, l’arcobalenico e vegliardo presidente uscente, se ne va compiendo l’ultima malefatta, la "grazia preventiva" concessa a Fauci: per inciso, se una persona è innocente, perché mai dovrebbe accettare la grazia (ricordiamo che Gramsci non la accettò)? Riconoscere la grazia non significa riconoscere di fatto la propria colpevolezza? Uno Stato che ha inventato la guerra preventiva non stupisce che inventi ora anche la grazia preventiva.
Sia quel che sia, desidero riconfermare la mia diagnosi. Peggio di Donald Trump, solo Joe Biden. L’abbiamo detto e lo ripetiamo, a beneficio dei tanti capita insanabilia che si attendono ora una rivoluzione radicale delle strutture stesse del sistema dominante: tale rivoluzione non vi sarà, per l’ovvia ragione che Donald Trump è parte integrante, sia pure come anomalia, di detto ordine dominante. Nel 2017 deregolamentò la finanza a beneficio di Wall Street, anzi di War Street (altro che amico del popolo!).
È del tutto dalla parte di Israele, non meno di Biden. Il Cremlino stesso ha fatto sapere che non si aspetta grandi trasformazioni con l’avvento di Trump. La cosa più ridicola resta l’atteggiamento da sudditi degli europei, che sperano nell’imperatore buono anziché mettere in discussione il loro essere sudditi perenni dell’impero a stelle e strisce (cosa che, naturalmente, seguiteranno a essere anche con Trump).
Trump ha già dismesso, come prima mossa, l’oscena impalcatura woke-arcobaleno: si torna ai due soli sessi e si cancellano le politiche dell’arcobaleno. Cosa giusta e buona, ma non basta: l’arcobaleno è l’effetto perverso del libero mercato deregolamentato, togliere il primo lasciando il secondo significa cancellare gli effetti mantenendo le cause.
E, come prevedibile, Trump non farà nulla contro il fanatismo del libero mercato del quale egli stesso è fervente cultore. E che dire di Musk? Alla cerimonia, l’abbiamo visto saltellare come un attore hollywoodiano, in una scena francamente raccapricciante, in specie se considerata in relazione alla serietà della politica in Italia prima della fine della prima Repubblica.
Fa sorridere vedere persone che in Europa e magari anche in America pensano che Trump e Musk rappresentino il cambiamento, quando semplicemente sono dramatis personae dell’integralismo del libero mercato e delle asimmetrie sempre maggiori che esso produce (per inciso, Elon Musk è tra gli uomini più ricchi del pianeta, altro che antagonista del sistema dominante!). Insomma, tutto cambia perché nulla muti: dal capitalismo arcobaleno e green si passa a quello grigio, dalla sinistra fucsia si transita alla destra bluette.
Il capitalismo imperialistico continua nella sua rovinosa marcia come se nulla fosse, proponendo l’alternativa tra Trump e Biden come finta antitesi che in realtà ripropone sempre da capo il medesimo sistema totalitario. Anche in questo sta la forza del capitalismo, nel produrre antagonismi tra parti che egualmente sono espressione del medesimo ordine, e che dunque contribuiscono a far apparire pluralistico un ordine che non lo è. Oltretutto Trump esordisce ricollocando Cuba tra gli Stati potenzialmente terroristici: non un granché, come inizio.
Il prossimo programma della stagione sinfonica dell'Orchestra Filarmonica Marchigiana è un omaggio al mondo del cinema, più particolarmente al premio Oscar Nino Rota.
Ricordato soprattutto per le musiche da film create per alcuni fra i principali registi del secondo dopoguerra, fra cui Fellini (La strada, La dolce vita), Visconti (Il gattopardo) e Coppola (Il padrino e Il padrino - Parte Seconda), oltre che esser stato compositore tra i più influenti e prolifici della storia del cinema, ebbe una lunga e fertile carriera componendo anche per il teatro e la sala da concerto.
Per questo omaggio a Nino Rota, la Form viene diretta da Roberto Molinelli, musicista versatile ed eclettico, unanimemente apprezzato, da oltre 20 anni, in campo nazionale ed internazionale, per la sua capacità di creare, comporre e realizzare progetti di ogni genere musicale, dal classico, al jazz, al pop, al rock cercando di costruire un dialogo tra generi e stili diversi.
A lui l'Orchestra Filarmonica Marchigiana ha commissionato un’opera per trombone e orchestra che pertanto sarà eseguita in questa occasione per la prima volta in assoluto, da Enzo Turriziani, trombone solista dei Wiener Philharmoniker, una delle più importanti e conosciute orchestre al mondo.
Appuntamento lunedì 27 gennaio al Teatro Feronia di San Severino Marche, alle ore 20:45. La serata inizia con il Concerto per archi, composto nel 1964, opera che nella sua armonia sembra quasi suggerire personaggi e immagini del grande schermo; segue il Concerto per trombone e orchestra che Rota compose nel 1966, dedicandolo a Bruno Ferrari; brano considerato uno dei concerti per trombone più importanti del repertorio classico.
Ancora Turriziani con la prima esecuzione assoluta dell’opera di Molinelli: Ecos de Tierra Latina. La chiusura è un viaggio tra le meravigliose colonne sonore dedicate al mondo cinematografico - elaborate ed orchestrate per l’occasione dallo stesso Molinelli - che colpiscono per eleganza e limpidezza, per una forza evocativa che illumina l'animo dei personaggi e amplifica l'immaginazione del regista: Romeo e Giulietta – “Ai giochi addio”: Nino Rota Suite: La strada - Il padrino - Parte Seconda - Amarcord - I Clowns - 8½.
Biglietti da 5 a 15 euro, info: 0733 634369.
La Civitanovese si rinforza con due nuovi arrivi ufficializzati a poche ore dal match contro il Notaresco, snodo cruciale per credere alla salvezza nel campionato di Serie D.
La prima novità è Federico Ivan Rasic, attaccante argentino classe 1992, conosciuto per la sua imponente struttura fisica e i suoi quasi due metri di altezza. Rasic porta con sé una lunga esperienza maturata in diverse squadre argentine e all’estero. In Italia, i tifosi lo ricorderanno per la sua stagione 2020/2021 con il Sona, nel Girone B della Serie D.
Cresciuto nel settore giovanile del Gimnasia La Plata, Rasic ha vestito nell’ultima stagione la maglia del Deportivo Maipù, dimostrando ancora una volta le sue qualità tecniche e fisiche. Ora è pronto a mettersi a disposizione della Civitanovese, che punta su di lui per rinforzare il reparto offensivo.
Un altro importante innesto per la squadra rossoblù è Andrea Milani, esterno classe 2002, nato a Roma e cresciuto calcisticamente nel settore giovanile della Fiorentina. Milani ha già accumulato una notevole esperienza, avendo indossato le maglie di Monopoli, Monterosi e Pineto.
Nell’ultima stagione, il giovane talento ha militato nella Pistoiese dopo essere passato per l’Ovidiana Sulmona. Ora, approda alla Civitanovese con l’obiettivo di crescere ulteriormente e contribuire al progetto della società.
Ko che fa male per la Halley Matelica, che cade nel rush finale, vittima in primis dei suoi errori e poi di un arbitraggio tutt’altro che impeccabile, sul campo di una Logimatic Ozzano brava a girarla anche quando, sul +15 e nel suo miglior momento, la Vigor sembrava averla messa in ghiaccio o quasi.
Parte bene la Halley (priva di capitan Mentonelli e con Morgillo in campo nonostante la febbre), che scatta sul +4 (4-8 dopo 3’) e che potrebbe provare la fuga già dopo pochi minuti salvo sprecare qualche tiro ben costruito. Ozzano (ancora senza Cortese) ringrazia e pian piano trova ritmo in attacco con Ranuzzi e Baggi salendo fino al +6 (18-12 al 7’).
Il giro a vuoto vigorino dura però soltanto qualche minuto: i canestri di Panzini ed Eliantonio chiudono il gap e nel cuore del secondo quarto la Halley sembra addirittura dilagare, toccando pure il +12 (28-42 al 17’). Proprio poco prima dell’intervallo lungo, però, gli emiliani hanno un sussulto e sorprendono la Vigor con pressing e difesa a zona: ne nasce un 9-0 che porta il punteggio all’intervallo lungo sul 39-44.
Matelica accusa il colpo e al rientro dagli spogliatoi ha perso completamente la brillantezza offensiva dei primi due periodi. I padroni di casa non fanno faville ma ci mettono molta più aggressività grazie soprattutto al brio di Torreggiani e Domenichelli e completano rapidamente la rimonta, operando il sorpasso in apertura di quarto quarto.
La Halley si aggrappa a un paio di guizzi di Riccio ma non trova più il bandolo della matassa, Ozzano sogna la fuga quando Ranuzzi fa 2/2 dalla lunetta per il +6 (70-64) a 4’ dalla sirena, ma all’improvviso si inceppano anche i padroni di casa, che non segnano dal campo negli ultimi 5’ di partita ma che possono lucrare sui tanti liberi concessi da un arbitraggio improvvisamente diventato fiscalissimo dopo un primo tempo di ben altro tenore.
I biancorossi, comunque, tornano a -3 (72-69) con la tripla di Dieng a 52” dalla sirena, Piazza fallisce il colpo del ko col tiro dalla media e allora la Halley può giocarsi la sua ultima chance per forzare l’overtime. Dieng attacca Ranuzzi che scivola, si apre lo spazio per un’insperata bomba coi piedi per terra che però il numero 8 vigorino spedisce sul ferro.
Il rimbalzo è matelicese, ma il tavolo non ricicla i 14” e così la sirena dei 24” suona anche se la Vigor avrebbe ancora la palla in mano con la possibilità di costruirsi un altro tiro. Gli arbitri incredibilmente non si accorgono di nulla e lasciano la palla alla New Flying Balls con soli 3” da giocare.
Rimessa emiliana in zona d’attacco, fallo immediato sull’ex di turno Ranitovic che segna dalla lunetta il suo unico punto della serata, ma il più importante: quello che chiude definitivamente i conti.
Sconfitta che lascia l’amaro in bocca e che pesa in prospettiva seconda fase (anche se i biancorossi hanno difeso il rassicurante +28 del match di andata), ma non c’è tempo per rimestarci troppo sopra: mercoledì si torna già in campo, a domicilio, contro la Goldengas Senigallia.
LOGIMATIC OZZANO-HALLEY MATELICA 73-69
OZZANO: Myers 2, Petrilli ne, Torreggiani 13, Zani ne, Ranitovic 1, Domenichelli 8, Ranuzzi 17, Tibs 8, Cortese ne, Balducci 7, Piazza 8, Baggi 9. All.: Lolli
MATELICA: Arnaldo 6, Rolli, Panzini 6, Pali ne, Mentonelli ne, Dieng 16, Morgillo 6, Zanzottera 11, Riccio 14, Gaeta ne, Musci ne, Eliantonio 10. All.: Trullo.
ARBITRI: Bonfigli, De Rosa
PARZIALI: 20-21, 19-23, 16-13, 18-12.
La salute delle donne merita una particolare attenzione perché oltre ad avere una rilevanza come tutti gli esseri umani, senza distinzione di genere sulla qualità della vita, ha anche una sua valenza sociale che si ripercuote nella possibilità e gestione della maternità, nella vita e gestione della famiglia, nel loro impegno nel lavoro.
Tra le condizioni patologiche riconducibili alla donna l’ovaio policistico è sicuramente una delle sindromi femminili che hanno una maggiore incidenza. Ne parliamo con la dottoressa Maria Cristina Magagnini, medico specialista in endocrinologia e malattie del metabolismo con Master di II livello in andrologia, medicina della riproduzione e della sessualità, consulente presso il centro medico Associati Fisiomed.
Dott.ssa Magagnini, oggi tra le giovani donne si sente parlare molto della sindrome dell'ovaio policistico (PCOS). Cos'è?
"La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è il disturbo endocrinologico più diffuso tra le donne in età fertile, avendo una prevalenza dell'8-13%. È una condizione clinica caratterizzata da una variabilità di segni e sintomi. La diagnosi si basa sui criteri di Rotterdam e richiede almeno 2 di queste tre condizioni: irregolarità mestruali, iper androgenismo clinico (dosaggio degli androgeni tramite prelievo ematico al terzo giorno del ciclo mestruale) o biochimico (ad es irsutismo, acne e alopecia) e quadro ecografico compatibile con policistosi ovarica (che richiede dei parametri ben precisi). Nel complesso si tratta di un'importante disfunzione dell'apparato riproduttivo femminile che sfocia però in una complessa alterazione di tipo metabolico, estetico e riproduttivo".
Quindi quali sono i sintomi che devono fare allarmare?
"Solitamente l'oligoamenorrea (mancanza del ciclo mestruale) è il segno che più preoccupa le giovani donne. Altre volte si tratta di peluria in eccesso (irsutismo), acne o caduta di capelli, la cosiddetta alopecia androgenetica".
Invece dal punto di vista metabolico, quali sono i problemi a cui si riferisce?
"Le donne con PCOS, ad esempio, hanno un rischio maggiore di sviluppare il diabete mellito di tipo 2. La maggior parte è insulino-resistente e/o obesa, e ha difficoltà a perdere peso nonostante diete spesso rigide".
Ha parlato di riproduzione. Può la PCOS incidere sulla fertilità?
"Assolutamente sì, irregolarità mestruale significa anche alterata ovulazione, quindi a volte non si fa diagnosi in adolescenza, ma arrivano in ambulatorio giovani 30enni che da anni provano ad avere figli, senza successo".
Esiste una cura?
"Esistono dei trattamenti sintomatici. Sicuramente il primo consiglio rimane correggere lo stile di vita, inteso come alimentazione e attività fisica, soprattutto per le donne in sovrappeso o obese. Il resto dipende dalla problematica principale. Non esiste una cura univoca. Tutto va personalizzato e studiato in base alle necessità della paziente e in base al problema che presenta in quel preciso momento".
Grazie Dottoressa Magagnini.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato". Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica estremamente delicata, relativa alle condotte violente o da considerarle tali poste in essere da soggetti esercenti il ruolo di educatore o docente, nei confronti dei propri allievi.
Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Macerata, che chiede: "Quali comportamenti, se tenuti da insegnanti nello svolgimento della propria professione, possono condurre ad una condanna penale per maltrattamenti?"
Il caso di specie ci offre la possibilità di far chiarezza su una questione molto delicata e attuale, sulla quale ha avuto modo di pronunciarsi la stessa Corte di Cassazione, con una sentenza di condanna, la n.5205/2019, nei confronti di una maestra d’asilo, per il reato di maltrattamenti di cui all’art. 572 del codice penale.
L'articolo punisce espressamente "chiunque, fuori dei casi indicati nell'articolo precedente, maltratta una persona della famiglia o comunque convivente, o una persona sottoposta alla sua autorità o a lui affidata per ragioni di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, o per l'esercizio di una professione o di un'arte".
Tale delitto, si caratterizza infatti, per l’elemento soggettivo del dolo generico, inteso come volontarietà dell’azione, nonché come consapevolezza di porre in essere un comportamento oppressivo, ed è integrato da condotte di lesione o messa in pericolo dell'incolumità fisica o psicologica, nell'ambito di rapporti interpersonali che dovrebbero favorire la personalità degli specifici soggetti, e non danneggiarla.
Inoltre, elemento costitutivo di tale delitto, è l’abitualità dell’azione, ovvero la circostanza che tali condotte lesive siano reiterate e perpetrate ai danni delle vittime.
Proprio questo ultimo requisito, distingue tale delitto di maltrattamenti, quale reato abituale, dal delitto meno afflittivo di abuso dei mezzi di correzione o di disciplina, previsto ai sensi dell’art. 571 del codice penale, il quale punisce espressamente: "Chiunque abusa dei mezzi di correzione o di disciplina in danno di una persona sottoposta alla sua autorità, o a lui affidata per ragioni di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, ovvero per l'esercizio di una professione o di un'arte".
Difatti, nella sentenza citata emessa nei confronti della maestra d’asilo, la quale, nel tentativo di giustificare i propri metodi, li qualificava come "di vecchio stampo in armonia con il metodo Montessori", la Suprema Corte ha ritenuto, "integrato il delitto di maltrattamenti in considerazione della reiterazione delle condotte violente perpetrate ai danni degli alunni, tutti minorenni, del carattere sistematico del ricorso alla violenza fisica e morale, non suscettibile di essere inquadrata in alcun metodo educativo, scolastico, o di insegnamento, tenuto anche conto della tenera età dei bambini maltrattati". (Cass. Pen., Sez. VI, sent. n. 5205 del 01.02.2019).
Pertanto, alla luce di quanto affermato ed in risposta alla domanda della nostra lettrice, "sul piano della qualificazione giuridica dei fatti si deve ribadire che integra il reato di maltrattamenti e non quello di abuso di mezzi di correzione, la reiterazione di atti di violenza fisica e morale, l’uso sistematico di comportamenti violenti, obiettivamente non leciti, insuscettibili di essere qualificati come espressivi di metodi educativi: schiaffi ripetuti, tirate di orecchio e capelli, sottoposizione a vessazioni morali e fisiche consistenti nell’apostrofare i bambini in malo modo, nello strappare loro i disegni, nel sottrarre loro l’acqua, allontanarli dagli spazi di condivisione per lasciarli da soli in bagno ovvero in una stanza poco illuminata “per riflettere”, inadeguatezza delle espressioni verbali utilizzate, ancorché sostenute da animus corrigendi”(Cass. Pen., Sez. VI, n. 53425/ del 22.10.2014).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Nel pomeriggio di sabato 25 gennaio, si è svolta all’Hotel Grassetti di Corridonia l'Assemblea regionale del Partito Democratico delle Marche. Ospite d’onore l’europarlamentare e presidente del Partito democratico, Stefano Bonaccini.
"Abbiamo una responsabilità. La nostra comunità sta vivendo un periodo di forte preoccupazione. La sanità pubblica è in crisi, il nostro sistema economico non regge più, i giovani se ne vanno e le famiglie marchigiane sono sempre più povere. I servizi pubblici fondamentali si stanno sgretolando, mentre il presidente Acquaroli si accalora di più per difendere l’indifendibile piuttosto che per la tutela dei diritti dei marchigiani", ha dichiarato la segretaria Bomprezzi.
La critica si è rivolta in particolare all'operato della Giunta Acquaroli rispetto alla nota vicenda Atim andata in onda su Report: “Altro che Let’s Marche, qui la promozione del territorio passa per 'Leva i soldi pubblici' alle Marche! 12 milioni di euro per degli uffici vuoti, una vergogna" ha rimarcato Bomprezzi.
Stilettate sono arrivate dalla Segretaria anche sulla cancellazione del Superbonus sisma, sul dimensionamento scolastico e sul recente caso Link University: "La politica della destra è chiara, si sta cercando di smantellare il pubblico a discapito dell’uguaglianza e della pari dignità sociale. Ora basta, dobbiamo alzare la testa".
Il presidente Bonaccini è intervenuto sull'unità del Partito e le priorità programmatiche: "L'unità del Partito Democratico è una condizione necessaria, ma da sola non basta. Dobbiamo costruire una coalizione vincente e ampia, capace di offrire al nostro elettorato un progetto credibile e un'alternativa concreta".
"Questa alternativa deve ruotare attorno a temi fondamentali come la sanità e la scuola pubblica, temi che la Segretaria regionale ha giustamente messo al centro del dibattito - ha proseguito Bonaccini -. I dati sulla sanità marchigiana parlano chiaro: mentre molti vengono nella mia regione per curarsi, troppi rinunciano alle cure per difficoltà economiche. È una realtà che non possiamo accettare e che richiede risposte immediate e coraggiose".
Un accenno poi sulla sfida politica nelle Marche e il percorso unitario: "Voglio ringraziare la Segretaria regionale per il percorso unitario intrapreso – ha sottolineato Bonaccini - un risultato che rafforza il Partito e che sostengo pienamente come Presidente del Partito Democratico. I segnali che arrivano dalle Marche sono incoraggianti: lavorando su temi chiave come sanità, scuola pubblica e il rilancio delle aree interne, possiamo dimostrare che la partita è aperta e assolutamente contendibile. Il Partito Democratico è pronto a essere il perno di una proposta politica che risponda ai bisogni reali delle persone e rilanci il futuro della regione".
"È ora di voltare pagina. Il nostro obiettivo è costruire un'alternativa solida e concreta, con un nuovo centro-sinistra. Il partito è unito e pronto per lavorare ad un progetto per le Marche. La nostra comunità, fatta di volontari, amministratori, giovani e donne democratiche, è una risorsa preziosa, e insieme possiamo fare la differenza", ha concluso la segretaria Bomprezzi.
Durante i consueti controlli preventivi del territorio, i carabinieri del nucleo radiomobile della Compagnia di Camerino hanno denunciato due persone per reati legati alla contraffazione.
Il primo episodio si è verificato nel centro abitato di Camerino, dove un uomo di 67 anni, residente a San Severino Marche, è stato fermato alla guida della propria auto. Nel corso del controllo, i carabinieri hanno scoperto che il veicolo trasportava 212 t-shirts in cotone contraffatte, per un valore stimato di circa 12.000 euro. L’uomo è stato denunciato all’autorità giudiziaria per il reato di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, mentre i capi d’abbigliamento sono stati posti sotto sequestro.
Il secondo episodio si è verificato nel comune di Muccia, dove i militari hanno fermato un uomo di 32 anni, di origine egiziana e regolarmente residente in Italia. Durante il controllo, l’uomo ha esibito una patente di guida risultata contraffatta. Per questo motivo, è stato deferito per il reato di falsità materiale commessa dal privato. Il documento, immediatamente ritirato, è stato sottoposto a sequestro penale.
Ritorno con il botto in Final Four di Coppa Italia per la Cucine Lube Civitanova dopo tre anni di assenza. All’Unipol Arena di Bologna, davanti a quasi 8000 spettatori, i biancorossi piegano in Semifinale i campioni d’Europa dell’Itas Trentino al tie break (26-24, 24-26, 14-25, 25-22, 13-15) dopo 2 ore e 13 minuti di battaglia e accedono alla resa dei conti della competizione per la 12ª volta nella storia del Club con il proposito di mettere in bacheca l’ottavo trofeo con la coccarda tricolore.
Civitanova vince il duello a muro (10 i block in contro i 7 trentini), tiene in ricezione e trova una maggiore lucidità in attacco nei momenti decisivi. Top scorer del match Loeppky e Lagumdzija, entrambi autori di 18 punti, seguiti da Bottolo (16). Traguardi personali per Chinenyeze, che supera i 1500 punti in Italia e per Gargiulo, che supera i 1000 in carriera. Tra i rivali il più prolifico è Lavia (16). Con lui quattro compagni in doppia cifra.
La Lube tornerà in campo per la Finalissima con la Rana Verona domani, domenica 26 gennaio, alle 15.15 (con diretta Rai 2, VBTV e Radio Arancia), sempre sul taraflex tricolore dell’Unipol Arena. Dopo 54 sfide in campionato (44 vittorie a 10 per Civitanova), tra Regular Season e Play Off, per la prima volta i marchigiani e gli scaligeri si misureranno in Coppa Italia, nel remake della Finale di Play Off 5° Posto giocata nel 2024 a Verona.
LA GARA - Biancorossi al palleggio con Boninfante (febbricitante in mattinata e assente alla rifinitura) e con Lagumdzija opposto, Loeppky e Bottolo laterali, Chinenyeze e Gargiulo al centro, Balaso libero. Trentini schierati con Sbertoli in cabina di regia e l’ex biancorosso Rychlicki terminale offensivo, Lavia e Michieletto in banda, Bartha e Flavio al centro, Laurenzano libero.
Primo set buttato via dalla Lube, abile nel recuperare 5 punti di svantaggio con un attacco incisivo (61%) e nel centrare il sorpasso dopo il 20, ma tradita da due errori diretti che gridano vendetta, con una palla set a disposizione. Dopo una fase di equilibrio, Trento prende il largo spingendo al servizio, mostrandosi tenace nel muro-difesa e vivace in attacco (11-6). La Lube non ci sta. Entrato in corsa come Orduna, Dirlic piazza il muro seguito dalla pipe di Loeppky (15-12).
Bottolo riavvicina i suoi (15-13), che trovano il block del -1 (16-15). Sul 17-16 rientrano Boninfante e Lagumdzija, in tempo per il pari targato Loeppky (18-18). Tra i rivali in campo c’è anche Gabi Garcia. Un errore biancorosso in battuta e l’attacco di Michieletto mettono nei guai i cucinieri (22-20), che trovano il ribaltone con Chinenyeze e due prodezze di Bottolo (22-23), autore di 6 punti con il 67% nel set come Loeppky. Avanti 23-24, gli uomini di Medei sprecano un servizio e un attacco (25-24) per poi capitolare sull’ace di Michieletto (26-24), che mette a referto il nono punto personale.
Nel secondo set la Lube si riscatta con un muro-difesa di alto livello (5 i block vincenti) e un gioco più pulito rispetto all’Itas, che deve fare i conti con 9 errori. Tra i dolomitici resta in campo dall’inizio l’ex biancorosso Gabi Garcia. Si lotta punto a punto (11-12). Il break dei cucinieri a muro e il successivo ace di Lagumdzija (13-16) ricaricano i numerosi Predators sugli spalti. Basta un attimo di distrazione per restituire il filo del gioco ai gialloblù (17-17). Orduna e Dirlic entrano per suonare la carica come nel primo set. Il muro di Bottolo e l’infrazione di Lavia, che azzarda un improbabile palleggio, rilanciano Civitanova (17-19). Il block in a uno di Chinenyeze procura tre palle set ai marchigiani (21-24). Bartha annulla le prime due, Lavia la terza (24-24). L’azione prolungata chiusa da Loeppky e il muro di Chinenyeze valgono un set speculare al primo (24-26) con il match che torna in perfetta parità.
Nel terzo atto Civitanova prende tutto in ricezione, si affida a un Lagumdzija grintoso al servizio e in attacco (6 punti con il 71% di efficacia e un ace) w controlla le offensive dei rivali. Al rientra in campo i giocatori della Lube sono spiritati e si dimostrano capaci di mettere subito all’angolo i campioni d’Europa (7-12). Sulle giocate vincenti di Lagumdzija intervallate da due errori in attacco dei gialloblù, gli uomini di Giampaolo Medei si guadagnano un margine impressionante (9-18). Boninfante, palleggiatore classe 2004, è bene ricordarlo, si mette in proprio e schiaccia il pallone del +10 (10-20). Un parziale a senso unico si chiude con il muro vincente di Civitanova (14-25).
Nel quarto set la rabbia trentina sfocia nei 5 ace in un gioco più solido. Reazione aggressiva già in apertura (11-7). Sul punteggio di 13-8 Medei inserisce Nikolov per Loeppky, ma è l’ace di Bartha a muovere il punteggio (14-8). A seguire la Lube cambia anche la diagonale dando spazio a Dirlic e poi a Orduna. I biancorossi cercano di risalire (16-12), ma incassano un pesantissimo parziale di tre a zero (19-12). Sul 19-13 Podrascanin sostituisce Gargiulo. Sul 20-14 rientra la diagonale di partenza. La Lube realizza tre punti chiusi dall’ace di Boninfante (20-17). Il mani out di Nikolov consente ai suoi di riavvicinarsi (21-19), la successiva stoccata vincente del bulgaro vale il -1 (23-22). Gabi Garcia procura due palle set ai suoi, Michieletto centra l’ace (25-22) e porta la gara al tie break.
Al tie break Nikolov parte dall’inizio tra i biancorossi, ma dopo un suo errore in battuta (4-3) lascia il posto a Loeppky. I dolomitici trovano il break (6-4). Al cambio di campo Trento è avanti 8-6. Nei due scambi successivi Civitanova riesce a impattare il punteggio con Lagumdzija (8-8). Trento ritrova il break complice un tocco a muro di Civitanova su un attacco gialloblù (11-9). Su una difesa pazzesca di Balaso e il mani fuori di Bottolo i giochi sono aperti (12-11). I due ace del nuovo entrato Poriya valgono il sorpasso (12-13), ma al termine di un’azione prolungata Lavia impatta (13-13). I successivi errori di Lavia e Bartha mandano la Lube in Finale (13-15).
TABELLINO
Itas Trentino - Cucine Lube Civitanova 2-3 (26-24, 24-26, 14-25, 25-22, 13-15)
TRENTO: Bristot (L) ne, Pesaresi ne, Michieletto 15, Sbertoli 1, Pellacani ne, Garcia Fernandez 11, Rychlicki 1, Magalini 2, Laurenzano (L), Lavia 16, Bartha 13, Flavio 13, Acquarone. All. Soli
CIVITANOVA: Chinenyeze 9, Gargiulo 6, Loeppky 18, Orduna , Bisotto (L) ne, Balaso (L), Boninfante 4, Poriya 2, Nikolov 6, Lagumdzija 18, Dirlic 2, Podrascanin, Bottolo 16, Tenorio ne. All. Medei
Arbitri: Puecher (PD), Piana (MO).
Note: durata set 28’, 29’, 21’, 33’, 22’. Totale 2h13. Trento: errori al servizio 18, ace 8, muri 7, attacco 45%, ricezione 47% (22%). Civitanova: errori al servizio 22, ace 6, muri 10, attacco 50%, ricezione 52% (28%). Spettatori: 7.812.
Durante l'Assemblea Nazionale Elettiva della Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali (Figest), tenutasi il 25 gennaio presso il Cosmopolitan di Civitanova Marche, il neo-rieletto presidente Enzo Casadidio ha fatto il punto sul percorso della federazione e sugli obiettivi per il futuro.
Casadidio ha sottolineato l’importanza del quadriennio appena concluso, caratterizzato dall’approvazione dello Statuto, un passaggio fondamentale per consolidare la struttura della Figest. “C’è stata l’approvazione dello statuto. Al di là delle elezioni del consiglio federale, l’assemblea straordinaria ha stipulato quello che possiamo definire il codice civile della federazione. Quindi, quali sono le regole dello sport e del vivere insieme,” ha dichiarato il presidente.
Ha poi ricordato che la Figest raccoglie 26 discipline sportive, una varietà che contribuisce a creare un equilibrio simile a quello del Coni. “La nostra federazione racchiude 26 discipline. Automaticamente, governarle tutte ricrea quell’equilibrio che c’è nel Coni,” ha affermato Casadidio.
Guardando al futuro, il presidente ha fissato l’obiettivo per il prossimo quadriennio: spingere per il riconoscimento olimpico di due discipline già nel circuito mondiale. “L’obiettivo che abbiamo nel prossimo quadriennio è quello di spingere sulle due discipline che stanno nel circuito mondiale per integrarle alle olimpiadi di Adelaide” ha detto, sottolineando l’impegno della federazione per dare maggiore visibilità agli sport tradizionali italiani.
Termina 2-2 la sfida tra Aurora Treia e Cluentina, valida per il diciannovesimo turno del Girone B di Promozione. I padroni di casa, reduci da cinque risultati utili consecutivi, passano in vantaggio al 21' grazie a un gran sinistro di Bonifazi che colpisce il palo e si insacca alle spalle di Rocchi. L’Aurora potrebbe raddoppiare poco dopo con Arias, ma l’attaccante spreca sugli sviluppi di un calcio d'angolo.
Nel primo tempo, nonostante alcune occasioni per Ibii e Camilloni, il punteggio rimane invariato. La ripresa si apre con il raddoppio dell’Aurora al 59’, quando Arias finalizza un assist preciso di Borrelli. La Cluentina non demorde e, grazie a una deviazione, accorcia le distanze con Torresi. Al 75', Monserrat pareggia definitivamente per la Cluentina con una punizione battuta direttamente in rete.
Nonostante il pari, la Cluentina conquista un punto prezioso, utile soprattutto per il morale, mentre l’Aurora, con l’undicesimo pareggio stagionale, conferma la sua difficoltà a capitalizzare i momenti favorevoli. La Cluentina resta penultima, ma il nuovo allenatore Luca Travaglini potrebbe portare la scossa giusta per risollevare la squadra nelle prossime giornate.
Il risultato finale premia la tenacia della Cluentina, ma l’Aurora dovrà riflettere su come sfruttare meglio le occasioni per tornare alla vittoria.
Tabellino
Aurora Treia: Tiberi, Marini (78' Garcia M), Dominino, Romagnoli F (68' Rozzi), Ballanti (26' Filacaro), Bartolini, Garcia F, Bonifazi, Allegretti (68' Wali), Borrelli, Arias.
A disposizione: Testa, Bontempo, Cacciamani, Ruani, Romagnoli. Allenatore: Francesco Nocera.
Cluentina: Rocchi, Torresi, Pagliarini, Trobbiani, Menghini, Bosetti, Giaconi (87' Testiccioli), Cantarini (57' Trosce), Cappelletti (57' Monserrat L), Camilloni, Ibii.A disposizione: Scoppa, Montecchiari, Francalancia, Giordani, Gentili, Acquaviva. Allenatore: Luca Travaglini.
Marcatori: Bonifazi 21', Arias 59', Torresi 64', Monserrat L 73',
Arbitro: Enrico Cittadini - Sezione di Macerata.
Assistenti: Samuele Gasperi - Sezione di San Benedetto del Tronto; Pierfrancesco Parisi - Sezione di Macerata.
Note: ammoniti Bartolini, Borrelli, Marini, Nocera (dalla panchina), Pagliarini, Testiccioli, Travaglini (dalla panchina), angoli 5-1, recuperi 2'-6', presenti circa 200 spettatori al "Leonardo Capponi" di Treia.
Si dividono la posta in palio P.S. Elpidio e Settempeda dopo aver dato vita ad una bella partita durante la quale hanno dato tutto per superarsi dimostrando che la classifica di entrambe è giusta e certifica l’ottimo valore di ognuna che si è visto anche in questo pomeriggio al Ferranti. Più piacevole il secondo tempo in cui si sono viste occasioni e le due reti(entrambe nel finale dell’under Sfrappini e dell’esperto Trombetta) rispetto al primo molto tattico ed equilibrato. Sfiora il colpaccio la Settempeda che subisce il pari allo scadere, ma i locali hanno meritato questo risultato dopo aver creato nella prima parte della ripresa almeno due/tre palle gol che sono state sventate da un ottimo Pettinari (il migliore in campo). Insomma, una sfida piacevole che lascia tante cose positive ai due allenatori che tornano a casa dopo aver mosso la classifica e consapevoli che gli obiettivi, anche quelli più importanti, possono essere raggiunti se le prestazioni saranno di questo livello.
Trasferta insidiosa in riva all’adriatico per la Settempeda che raggiunge il Comunale Ferranti per affrontare i locali dell’Atletico Calcio P.S. Elpidio. Altro big match con in palio punti pesanti. I bianchi di casa sono terzi(quota 34) e con ancora qualche ambizione di alta classifica, mentre i biancorossi(per l’occasione in completo nero) inseguono a sei lunghezze ad un passo dalla zona play off. Settempeda che vuole dimenticare il ko beffa con il Trodica, ma deve andare in campo in emergenza, soprattutto a centrocampo, e dunque con un undici inedito. Sono indisponibili Dolciotti, Farroni e Rango. Oltre la conferma tra i pali del fresco ex Pettinari e del trio difensivo, le novità sono Massini e Salvatelli come esterni, Quadrini e Perez come mezzali e Sfrappini da sotto punta. Padroni di casa, invece, con tre under titolari(tra cui il 2008 Vallasciani) e l’asse composto da Zira in attacco e dall’esperta coppia di difesa Trombetta e Smerilli; tra gli assenti invece spiccano Islami e Macchini, che fece molto bene all’andata(vittoria dei rivieraschi con doppietta di Zira). Avvio di gara pimpante e con ottimi ritmi. Le due formazioni si rispettano e dimostrano di temersi, dunque si gioca con molta attenzione e le difese non fanno passare nulla prevalendo sugli attacchi. Situazione che prova a rompere Panichi che, sugli sviluppi di una rimessa, calcia di prima di contro balzo con palla di poco fuori. Al 21’ ecco la Settempeda con Perez che trova il modo di lanciare in profondità Cappelletti che ci prova dal limite con destro largo. Al 32’ primo corner per i locali con palla che Magliulo batte al volo trovando pronto Pettinari. Fino all’intervallo a cui le squadre vanno con un giusto pareggio, regna l’equilibrio visto nell’arco dei 45’, anche se c’è un guizzo di Bracalente che, imbeccato da capitan Trombetta, arriva al limite per poi tirare un rasoterra che Pettinari devia allungandosi sulla propria sinistra. Ripresa che mostra un P.S. Elpidio più deciso e propositivo tanto che al minuto 8 va ad un passo dal vantaggio: Magliulo avanza in bello stile, palla per Zira che tocca a Bracalente che si incunea centralmente in area e davanti alla porta conclude con il destro trovando però uno strepitoso Pettinari che ribatte con la mano aperta di puro istinto. Ancora decisivo il numero uno ospite quando vola a deviare con la punta delle dita un sinistro dal limite di Zira diretto nell’angolino. Ciattaglia cambia richiamando Salvatelli per inserire Pariani variando così l’attacco(Sfrappini trasloca a sinistra).
Locali che prendono campo e possesso palla con la Settempeda che arretra un po’ cercando di sfruttare ripartenze e porzioni maggiori di campo. I padroni di casa adesso spingono e al 23’ Zira ha una buona palla per concludere con il destro e quando lo fa non riesce ad impensiere Pettinari che in tuffo controlla agevolmente. Subito dopo è Montanari a provare il sinistro dalla lunga distanza con palla centrale tra le braccia di Doello. Scocca la mezzora e si erge di nuovo a baluardo della Settempeda il portiere Pettinari (di gran lunga il migliore dei suoi) che va a togliere in tuffo dall’angolo basso alla sua sinistra una precisissima punizione dal limite di Bracalente. Dopo qualche difficoltà, gli ospiti sfiorano il colpo grosso con un piazzato di Montanari con tiro a giro di sinistro che incoccia sul palo e va sul fondo. I biancorossi insistono e puniscono i rivali al 35’: azione sulla destra dove Massini imbuca in area per Cappelletti che difende palla e poi fa l’assist dal fondo trovando pronto Sfrappini che con il destro infila Doello. Il classe 2006 porta avanti i suoi nel momento di massimo sforzo dei locali che però non demordono e al 44’ trovano il pari senz’altro meritato. Punizione dalla sinistra che spiove a centro area dove Trombetta stacca nel mucchio trovando la traiettoria vincente con sfera a fil di palo imprendibile questa volta per l’eccellente Pettinari. Parte il recupero con le squadre decise a superarsi. Occasione Settempeda su palla inattiva con colpo di testa di Palazzetti che trova ben piazzato Doello che può bloccare. E’ l’ultima emozione del match che termina 1-1 per un punto a testa che ci può stare e che può soddisfare due ottime squadre che saranno protagoniste fino al termine del campionato.
ATL. CALCIO P.S. ELPIDIO-SETTEMPEDA 1-1
MARCATORI: st 35’Sfrappini, 44’ Trombetta
ATL CALCIO P.S. ELPIDIO: Doello, Corvaro(38’st Mannozzi), Magliulo, Felloussa, Smerilli, Trombetta, Amici, Vallasciani(25’st Shakaj), Zira, Bracalente(47’st Cerquozzi), Panichi. A disp. Del Moro, Moroni, Mancini, Di Rosa, Chiodini. All. Mengoni
SETTEMPEDA: Pettinari, D’Angelo, Salvatelli(12’st Pariani), Pagliari, Palazzetti, Montanari, Sfrappini, Massini, Cappelletti, Quadrini, Perez. A disp. Bartoloni, Mulinari, Eugeni, Boldrini, Staffolani Edoardo, Sigismondi, Staffolani Alessandro, Meschini. All. Ciattaglia
ARBITRO: Uncini di Jesi; assistenti Buttafuoco di SBT e Serena Mercuri di Fermo
NOTE: Ammoniti: Zira, Palazzetti, Perez. Angoli: 4-3. Recupero: pt 2’; st 4’
Nel corso di recenti servizi preventivi di controllo del territorio, i militari del Nucleo Radiomobile della Compagnia carabinieri di Camerino hanno effettuato due distinte operazioni che hanno portato alla denuncia di due persone all’autorità giudiziaria per reati diversi.
Il primo episodio si è verificato nel centro abitato di Camerino, dove un uomo di 79 anni, residente nel comune, è stato fermato alla guida della sua autovettura. Sottoposto al test dell’etilometro, è risultato positivo, con un tasso alcolemico superiore ai limiti consentiti dalla legge. Come conseguenza, oltre alla denuncia all’autorità giudiziaria, l’uomo ha subito il ritiro della patente di guida.
Un altro intervento è stato effettuato a Castelraimondo, dove un giovane di 22 anni, residente in zona, è stato denunciato per porto abusivo di oggetti atti ad offendere. Durante il controllo, il giovane è stato trovato in possesso di un tubo metallico di 47 cm di lunghezza e di un tirapugni, strumenti che sono stati sequestrati e messi a disposizione dell’autorità giudiziara.
Nei giorni scorsi, la Compagnia carabinieri di Tolentino ha portato avanti un’importante attività di controllo del territorio, rafforzando la prevenzione dei reati e monitorando luoghi sensibili. L’operazione ha coinvolto diverse forze, tra cui le Stazioni dipendenti, il Nucleo Operativo e Radiomobile, il Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Ancona, e l'unità cinofila della polizia locale di Tolentino.
L’attività è stata mirata a contrastare i reati contro il patrimonio, il traffico di sostanze stupefacenti e le violazioni del codice della strada, con particolare attenzione agli obiettivi sensibili. Sono stati intensificati i posti di controllo sulle principali arterie stradali, soprattutto nelle zone ad alta circolazione, e i passaggi delle pattuglie vicino a obiettivi strategici.
Nel corso dei controlli, che hanno visto l'impiego di 8 pattuglie, sono stati verificati 73 individui, di cui 36 stranieri, e 32 veicoli. Oltre ai controlli a persone e mezzi, sono stati ispezionati anche esercizi pubblici. Un arresto è stato effettuato in flagranza di reato: un uomo di 48 anni, disoccupato e residente a Tolentino, è stato fermato mentre si trovava nei pressi dell’abitazione della madre, nonostante fosse sottoposto a misure cautelari che gli vietavano di avvicinarsi alla donna. L’uomo aveva già un precedente per maltrattamenti e percosse nei confronti dell’anziana madre. È stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa di giudizio direttissimo.
Durante i controlli, inoltre, un muratore 33enne di Tolentino è stato segnalato al prefetto per uso personale di stupefacenti, poiché trovato in possesso di una dose di hashish. La sostanza è stata sequestrata.
Altresì, sono stati ispezionati due bar di Tolentino, riscontrando irregolarità amministrative. Al titolare del primo bar è stata inflitta una sanzione di 400 euro per non aver predisposto l'apposito apparecchio per il rilevamento del tasso alcolemico, come previsto dalla normativa. Il secondo bar ha ricevuto una multa di 440 euro per non aver rispettato i requisiti previsti per la sala fumatori. Entrambi i locali sono stati anche segnalati all'Azienda Sanitaria Territoriale di Macerata per lievi carenze igienico-sanitarie.
Il sindaco Alessandro Gentilucci e l’amministrazione comunale di Pieve Torina celebreranno lunedì 27 gennaio la Giornata della Memoria con l’apposizione di una targa simbolica nel Parco Rodari. "Abbiamo voluto realizzare un monumento con una dedica a tutte le vittime dell’Olocausto” sottolinea Gentilucci. "È importante che i ragazzi sappiano cosa è successo nel campo di sterminio di Auschwitz. Ecco perché, oltre alla targa, abbiamo organizzato una esposizione di pannelli illustrativi per ricostruire cosa significarono le leggi razziali, la deportazione e l'eliminazione di milioni di ebrei. Vi sarà anche la proiezione di un film di animazione sul tema, rivolta agli studenti del nostro istituto scolastico ma aperta a tutti".
Il programma della Giornata della Memoria si aprirà a Pieve Torina proprio con la visione del cartone animato "La stella di Andra e Tati" alle ore 10.45 presso la sala Rubner, per poi proseguire nel pomeriggio, alle ore 15, con l'inaugurazione dell'esposizione dei pannelli illustrativi sempre alla Rubner e, alle 15.30, con la posa della targa commemorativa al Parco Rodari che sarà accompagnata dalle note di un violino. "Un momento di riflessione" conclude Gentilucci "quanto mai necessario in un periodo di conflitti come quello che stiamo vivendo".
Quale modo più incisivo per non dimenticare, riflettere sull’orrore dell’Olocausto e commemorarne le vittime, se non con la potenza del teatro che riesce a portare in scena - attraverso l’attrice Lucia Marchesini - il drammatico racconto dei sopravvissuti ai campi di concentramento. È per questo che la compagnia Teatrale CTR Macerata, con il patrocinio del Comune di Caldarola e il sostegno dell’Anpi dei Cinque Comuni, ha organizzato per il Giorno della Memoria, al teatro comunale di Caldarola, una doppia replica del monologo “Quando si spegnerà la luce”. La pièce è vincitrice dell'edizione 2008 del Premio Oreste Calabresi riservato a testi teatrali inediti, nella sezione speciale istituita per il 70° Anniversario dell'emanazione delle leggi razziali.
In scena l’attrice Lucia Marchesini con l’accompagnamento musicale di Giulio Marchesini per la regia di Giorgio Pietroni e il coordinamento di Liliana Ciccarelli. «Sara è una signora anziana - scrive l’autore del testo teatrale, Benedetto Mortola - che quando era poco più di una bambina è passata attraverso l'orrore di un lager nazista ed è sopravvissuta. Alla platea di oggi racconta la sua esperienza di quando nessuno la chiamava Sara, ma era solo un numero. Racconta perché sa che ormai è l'unica cosa che le resta da fare. Racconta perché non si perda il ricordo di quello che è successo. Racconta anche per il senso di colpa di essere sopravvissuta ai suoi compagni che non ce l'hanno fatta.
Ma Sara sono anche tutti coloro che hanno raccontato della loro vita nei lager, perché è stato solo attraversando le loro parole che io sono arrivato a Sara. E tra tutti, voglio ricordare un'anziana partigiana di Genova dalla quale, negli Settanta, ho ascoltato il racconto della sua esperienza in un campo di concentramento. Di lei mi sfugge il nome, ma so che posso chiamarla tranquillamente Sara. A lei vorrei dedicare in particolare questo testo che ho scritto io, ma che in realtà appartiene a tutte le vittime dei lager nazisti». L’appuntamento è per domani (26 gennaio) alle 17.15 al teatro comunale di Caldarola (ingresso gratuito); lunedì (27 gennaio) alle 9, invece, il monologo sarà replicato per gli studenti della Secondaria di primo grado dell’Istituto De Magistris di Caldarola e Belforte del Chienti.
«Abbiamo subito accolto con entusiasmo la proposta della compagnia CTR Macerata - dice l’assessore alla cultura di Caldarola, Paola Scaficchia - di portare in scena a Caldarola questo spettacolo, consapevoli dell’importanza di celebrare il Giorno della Memoria. Abbiamo pensato che il teatro fosse la forma migliore per rendere terribilmente reale l’orrore dell’Olocausto e per riflettere insieme alla comunità e ai più giovani che studiano la Shoah sulle pagine di storia. La nostra missione deve essere quella di non far sembrare troppo lontano nel tempo lo sterminio che stiamo ricordando, perché solo comprendendo a pieno l’atrocità che l’uomo è riuscito a mettere in atto potremo evitare che si ripeta in futuro».