Il Comune di Civitanova Marche parteciperà al bando ministeriale “Bici in Comune” per ottenere fondi destinati alla promozione della mobilità ciclistica e a favorire uno stile di vita sano e attivo attraverso il cicloturismo, progetti di riqualificazione, innovazione e digitalizzazione dei percorsi ciclabili.
Nella riunione del 20 dicembre, la Giunta comunale ha deliberato la partecipazione al bando tramite l’Assessorato all’Urbanistica, Pianificazione del territorio, Transizione ecologica e Mobilità sostenibile. Tra le priorità, la realizzazione di nuovi percorsi verso le aree industriali e commerciali e l’organizzazione di eventi ciclistici per incentivare l’uso della bicicletta. Il bando, promosso dal Ministero per lo Sport e i Giovani con il supporto del Dipartimento per lo Sport, “Sport e Salute S.p.A.” e ANCI, rappresenta una grande opportunità per il territorio.
“Questo bando rappresenta un’opportunità importante che l’Amministrazione vuole cogliere per migliorare la rete ciclabile, promuovere l’uso della bicicletta e incentivare uno stile di vita più sano e rispettoso dell’ambiente,” ha dichiarato Roberta Belletti, assessore alla Mobilità Sostenibile. “Anche nel 2025 investiamo risorse nella mobilità dolce, per trasformare Civitanova in un laboratorio di innovazione sostenibile, più accessibile e vivibile per tutti”.
La città di Civitanova Marche rientra nel Cluster 2 (fino a 50.000 abitanti), per il quale è previsto un contributo massimo di 80.000,00 €, con un cofinanziamento richiesto di 21.550,00 €. Le proposte progettuali elaborate dal Comune prevedono: la realizzazione di un nuovo percorso ciclabile che collegherà la pista ciclabile del lungomare al Santuario di Santa Maria Apparente, utilizzando strade secondarie già esistenti e integrandole con percorsi ciclabili attuali;
la manutenzione del percorso ciclabile del Castellaro, con la segnaletica orizzontale su 400 metri lineari di pista larga circa 4 metri. Verranno realizzate strisce di margine e pittogrammi per distinguere il percorso ciclabile da quello pedonale; l'organizzazione del festival “Primavera in Bici 2025”, dedicato alla mobilità sostenibile.
“Bici in Comune è un progetto che guarda al futuro, con un impatto concreto sulla qualità della vita dei nostri cittadini,” ha concluso l’assessore Belletti, ringraziando gli uffici per il lavoro svolto nell’elaborazione delle tre proposte progettuali.
"Perché andare a Cortina quando nelle Marche abbiamo Sassotetto?" È una domanda che molti si sono posti questa domenica, tra una discesa sulle piste e uno spritz alla Baita Solaria, il cuore pulsante dell'area sciistica di Sassotetto. La montagna marchigiana non ha nulla da invidiare alle più rinomate località sciistiche del nord Italia, come Cortina, e offre un mix perfetto di natura, sport, relax e divertimento, tutto a portata di mano.
La Baita Solaria, situata a pochi passi dagli impianti sciistici, è stata la meta ideale per chi, dopo una mattinata sulle piste, ha voluto concedersi un po' di sole e un meritato riposo. L’atmosfera accogliente della baita è stata arricchita da un evento speciale: Quota 1400 Aria di Felicità, che ha trasformato la giornata in una vera e propria festa. Il pranzo spettacolo, accompagnato dalle performance musicali di Oriano e Alessandrino e dal dj set di Licio Movimenti Notturni, ha reso l’ambiente ancora più vivace, con la Baita che si è riempita di sorrisi sia all’interno che all’esterno, sotto il cielo azzurro di una splendida domenica di dicembre.
Una grande soddisfazione anche per Umberto Antonelli, proprietario di Eurobuilding, azionista di Sassotetto Srl, che si è detto entusiasta per l'avvio della stagione invernale: “Siamo veramente felici di queste giornate splendide, con questo bel manto nevoso. Era qualche anno che aspettavamo la neve per Natale, Capodanno e l’Epifania, e quest’anno ci ripaga di tanti sacrifici e investimenti per tenere il comprensorio sempre al massimo splendore”.
Ma a Sassotetto non è solo sci. Il comprensorio è infatti pensato per offrire un'esperienza a 360 gradi. Passeggiate sulla neve, ottima ristorazione, ma anche tanto divertimento. Antonelli ha sottolineato l’importanza della musica, che non deve mai mancare in montagna: “Chi viene in montagna deve riuscire a liberarsi da tutti gli impegni e le preoccupazioni dei giorni lavorativi e stare tranquilli, sereni e rilassati. E noi vogliamo che tutto questo sia parte della nostra offerta”.
La Baita Solaria si prepara anche per l’attesissimo cenone di Capodanno, con una promessa che lascia ben sperare tutti gli appassionati: “Fare un Capodanno con la neve è straordinario. Le baite sono al completo e abbiamo ottimi riscontri. Il comprensorio è straordinario, con delle bellissime piste che così tirate a lucido non le troviamo nemmeno nelle migliori località sciistiche del nord. Complimenti a tutti”.
Ma le sorprese non finiscono qui: Antonelli ha annunciato che, già dal prossimo anno, il comprensorio di Sassotetto offrirà novità entusiasmanti. “Avremo due impianti nuovi e stiamo lavorando su una grande impresa turistica 365 giorni all’anno, oltre a una bellissima spa in baita. Sono previsti investimenti importanti per rendere Sassotetto la Cortina delle Marche”.
Con queste prospettive, non c'è davvero motivo di guardare altrove: Sassotetto è pronto a diventare una delle principali destinazioni sciistiche e turistiche delle Marche, offrendo una montagna che è anche un luogo di svago, relax e, soprattutto, felicità.
Un incidente stradale ha avuto luogo oggi a Macerata, quando una donna è stata investita da un furgone in via Pancalducci, all'altezza della stazione di servizio Eni. L'investimento è avvenuto intorno alle 10:30.
Sul posto sono intervenuti prontamente i soccorsi del 118, che hanno assistito la donna, la quale, fortunatamente, è rimasta cosciente nonostante l'impatto. Dopo le prime cure sul posto, la persona ferita è stata trasportata all'ospedale di Macerata per accertamenti e ulteriori trattamenti medici.
Nel frattempo, la polizia Locale è giunta tempestivamente per effettuare i rilievi del caso e gestire la viabilità. Le cause dell'investimento sono ancora in fase di accertamento.
L’ultima dell’anno al Banca Macerata Forum sorride alla Smartsystem Fano che compie un autentico blitz nella quattordicesima giornata del campionato di A2 Maschile Credem Banca portandosi a casa il match per 2-3 dopo una battaglia senza sconti. Inizio di partita fatale per Macerata che, nonostante una grande reazione, si arrende dopo oltre due ore e venti di gioco a una Smartsystem generalmente più cinica. Partita dalle due facce per i biancorossi che si prendono comunque un buon punto per la classifica, consapevoli della necessità di dover cambiare passo considerati anche i risultati dagli altri campi. MVP il palleggiatore Coscione, perfetto maestro d’orchestra.
La partita:
Coach Castellano opta per Marsili in regia opposto a Klapwijk, Ottaviani-Valchinov sono gli schiacciatori, Fall e Berger in posto 3, Gabbanelli libero. Fano si presenta invece con Coscione-Marks nella diagonale principale, Roberti-Merlo in posto 4, Compagnoni e il più esperto Mengozzi al centro, Raffa in seconda linea.
Primo set. La prima azione del match è di buon presagio per lo spettacolo: Merlo la chiude dopo tantissime difese da entrambe le parti. I primi scambi sono davvero carichi di tensione, soprattutto nel lato maceratese. Fall è preciso in attacco, ma Roberti lo è anche a muro due volte: 4-9 Smartsystem in avvio. Il time-out di Castellano ha effetto soprattutto su Klapwijk (sei punti per lui nel set), ma Mengozzi è attento a muro: 7-12. Moltissimi blocks in avvio, i due consecutivi di Marsili su Merlo riaprono immediatamente il set sull’11-12. Si prosegue in parità, è ancora Klapwijk a suonare la carica con una parallela millimetrica (16-17). Roberti porta gli ospiti sul +2, ma il finale al cardiopalma ai vantaggi: la griddy di Fall regala a muro il primo set point (25-24). Klapwijk decide il set in battuta, ma Castellano non ha più check: Fano ringrazia con Mengozzi (28-30).
Secondo set. Marsili mette in partita Valchinov con l’attacco senza muro del 2-2. Ferri per Ottaviani dopo qualche attacco di troppo non concretizzato, ma è Klapwijk che spara fuori per il 4-8 che obbliga Castellano al time-out. Roberti killer in quasi tutti i fondamentali, Marks concretizza al meglio: 5-10 Fano che sta interpretando al meglio il match. Macerata in difficoltà in relazione alle difese e all’approccio aggressivo degli ospiti: Castellano striglia i suoi fermando il gioco sul 9-15. Fall ferma Roberti per l’11-17, ma Valchinov spara fuori l’attacco successivo di secondo tocco che poteva portare euforia in campo biancorosso. Ottaviani piazza un quasi-ace, ma la Smartsystem si salva ancora una volta e si porta a un passo dalla conquista del primo punto della contesa (14-21). Chiude il parziale Marks dalla seconda linea (64% in attacco nel set), 15-25.
Terzo set. Rimane Sanfilippo per Berger. Si vede troppa tensione e poca fiducia nei biancorossi, l’attacco punto non difeso di Merlo del 1-4 ne è la testimonianza. Fano rimane avanti, Macerata prova a rimanere attaccata per garantirsi una chance nel finale di set per rimanere in partita: Klapwijk sbarra la strada a Marks per il 6-7. L’ace dello stesso opposto scrive la parità a quota dieci, ma il pallonetto di Mengozzi cade per un nuovo +3 ospite (10-13). La battuta maceratese viene contenuta senza troppe difficoltà dalla ricezione fanese e Coscione ha gioco facile coi suoi attaccanti (63% in attacco di squadra nel set) Fall prova a riportare Macerata nel set prima a muro e poi in attacco, ma Rizzi, appena entrato, testa i nervi dei biancorossi con l’ace sul nastro del 15-18. L’arma per rientrare è il servizio, Klapwijk lo sa bene e Mastrangelo è costretto a interrompere il gioco sul pari 19. Berger stoppa Roberti per un 21-20 che sembrava un sogno a inizio parziale, la battaglia fra opposti porta la parità a quota 23. Fall porta un altro set point ai suoi che poi sprecano un rigore a centro rete: Valchinov chiude con grinta, 27-25.
Quarto set. Il videocheck dà ragione alla palla spinta di Valchinov e Berger prova a far comandare i suoi col muro del 4-1. Klapwijk sale in cattedra, la sua imperiosa diagonale su palla alta vale il 7-3 e il time-out successivo fanese. Biancorossi finalmente padroni del parziale, non possono lasciarselo scappare: Marsili mura Roberti per il 10-5, Fall schianta il primo tempo del 12-7. Macerata mantiene un vantaggio che la spinge a giocare con più fiducia, Ottaviani sbarra la strada a Marks e lo costringe alla panchina con il subentro di Tonkonoh (17-12). Il secondo ace del subentrato Rizzi prova a riaprire il set sul 19-16, ma Klapwijk chiude un cambio-palla fondamentale. Marsili e compagni si scrollano definitivamente di dosso la Smartsystem, nonostante un turno in battuta fastidioso di Coscione: il tie-break lo determina l’errore di Roberti (25-20).
Quinto set. Il solito muro di Fall stoppa le volontà fanesi di allungare in avvio. Squadre che proseguono in parità aspettando che qualche talento nei sestetti sparigli le carte: l’ace di Klobucar porta la contesa al cambio campo sul 6-8. Fall accende gli animi in campo e fuori, Mastrangelo blocca il suo agonismo col time-out dell’8-8. Marks porta il tie-break a quota dieci con il suo attacco da zona 1, risponde la mano vellutata di Klapwijk (10-10). Roberti si prende due aces consecutivi che mettono in ginocchio Macerata sul 10-13, chiude Marks: 12-15.
Stefano Ferri, schiacciatore: “Sono l’unico fanese scontento, loro hanno portato due punti a casa. Noi un punto, bene per come era iniziata, un po’ di rammarico per l’inizio, siamo partiti a diesel. Peccato anche per il tie-break perché c’eravamo, loro hanno fatto ace quando contava, merito anche loro. Nel secondo set ci siamo spenti, non so nemmeno dire il perché ma siamo stati poi bravi a uscirne dopo e portarla al tiebreak.”
Banca Macerata Fisiomed - Smartsystem Essence Hotels Fano (28-30, 15-25, 27-25, 25-20, 12-15)
Banca Macerata Fisiomed: Marsili 6, Ichino, Ferri 1, Valchinov 18, Ottaviani 8, Fall 13, Sanfilippo 1, Klapwijk 26, Berger 10, Gabbanelli (L1). NE: Pozzebon, Cavasin, Palombarini (L2). All. Castellano Maurizio, Ass. Domizioli Federico.
Smartsystem Essence Hotels Fano: Coscione 2, Rizzi 2, Merlo 10, Roberti 25, Mandoloni, Klobucar 4, Magnanelli, Marks 25, Compagnoni 4, Tonkonoh 1, Mengozzi 13, Raffa (L1). NE: Acuti, Sorcinelli (L2). All. Mastrangelo Vincenzo, Ass. Angeletti Micheal.
Arbitri: Dario Grossi e Stefano Nava
MVP: Coscione
Note: Durata set: 35, 24’, 32’, 29’, 21’ per due ore e 21 minuti.
Battute punto Macerata 6 con 21 errori, Fano 7 con 19 errori. Muri punto Macerata 18, Fano 12. Attacco punto Macerata 46%, Fano 52%. Ricezione positiva Macerata 56% (39% perfetta), Fano 42% (19%).
Dopo tre anni di assenza dalla fase finale della Del Monte® Coppa Italia, la Cucine Lube Civitanova spezza l’incantesimo al fotofinish e ristabilisce le gerarchie qualificandosi per la Final Four in programma il 25 e 26 gennaio all’Unipol Arena di Bologna. Decisivo un finale al cardiopalma con il successo al tie break (25-17, 20-25, 25-16, 21-25, 15-11) firmato oggi contro l’Allianz Milano nei Quarti di finale in gara unica all’Eurosuole Forum. In Emilia i cucinieri se la vedranno in Semifinale contro l’Itas Trentino, vincente contro Cisterna Volley.
Squadre in campo con i sestetti tipo. Prima del match osservato un minuto di silenzio in memoria dello storico coach Daniele Bagnoli, scomparso venerdì.
Le statistiche premiano Civitanova, ma il successo è frutto di agonismo e unità d’intenti. Reggers è mostruoso e mette in cascina 32 punti personali, coadiuvato da Louati (11) e Schnitzer (11), ma la Lube vince con la forza e la tenacia del gruppo. Boninfante chiude con un’ottima distribuzione dei palloni mandando in doppia cifra Lagumdzija (14), Bottolo (12), premiato MVP, Loeppky (11), entrato a gara in corso, e Chinenyeze (10).
Dopo una prima fase combattuta nel set iniziale, la Lube mette la freccia grazie a una maggiore costanza in attacco, trainata da Lagumdzija (8 punti). Ai meneghini non bastano i 9 sigilli di Reggers (25-17). Nel secondo set Milano cresce al servizio (3 ace), Civitanova cala in ricezione e in attacco, consentendo agli ospiti di condurre il set dall’inizio alla fine con un’altra performance di Reggers degna di nota grazie a ulteriori 9 punti personali (20-25). Terzo set senza storia, con Loeppky dall’inizio e i cucinieri solidi in ricezione, travolgenti in attacco e superiori in tutti i fondamentali. Importante il contributo di Chinenyeze (5 punti con 2 muri), ma il più prolifico resta il rivale Reggers (6) nel 25-16 finale. In un quarto set brutto dal punto di vista tecnico e ricco di errori sui due fronti, Milano la spunta al servizio con 4 ace e neutralizza i tentativi di rimonta della Lube (21-25). Al tie break la tenuta mentale di Bottolo e l’impatto di Dirlic in una fase delicata, con l’ace finale di Poriya come ciliegina, mandano la Lube alla F4.
Cucine Lube Civitanova al via con Boninfante al palleggio e Lagumdzija opposto, Bottolo e Nikolov laterali, Chinenyeze e Podrascanin al centro, Balaso libero. Allianz in campo con la diagonale composta da Porro e Reggers, Kaziyski e Louati in banda, Caneschi e Schnitzer al centro, Catania libero.
Buon avvio al servizio di Lagumdzija e Nikolov (6-3), autori di un ace a testa. Milano risponde con un muro compatto e con l’ace di Caneschi (7-7), per poi trovare il sorpasso con l’attacco di Reggers (10-11) e allungare con il block di Caneschi (11-13). Lagumdzija annulla subito il divario (13-13). La Lube firma uno strappo con il primo tempo di Chinenyeze e il mani out di Bottolo (17-15), colpi seguiti da due prodezze di Lagumdzija, intervallate dall’attacco out di Louati (21-16). Piazza inserisce Piano per Schnitzer, ma a mettersi in luce è l’ex Allianz Chinenyeze (22-16). Milano alza bandiera bianca e commette un fallo a rete (23-16). Il nuovo entrato Poriya chiude con un ace (25-17).
Nel secondo set Milano parte meglio e prende il largo con gli attacchi di Reggers intervallati dall’ace baciato dal nastro di Caneschi (6-11). I padroni di casa sono meno precisi rispetto al precedente parziale (9-14) e Medei cambia diagonale inserendo Orduna e Dirlic. I biancorossi provano a risalire (12-15). Civitanova fatica a riavvicinarsi, ma dopo l’ingresso di Loeppky e Gargiulo arriva un muro di Chinenyeze che infuoca il palazzetto (19-21). Il mani out di Louati e l’ace di Caneschi chiudono il set (20-25) e riaprono la partita.
Nel terzo set i cucinieri rientrano con Loeppky e trovano un buon avvio a muro, avanti 7-4 dopo i block di Chinenyeze e Boninfante. L’ace dello stesso alzatore vale il 9-5, mentre il diagonale di Loeppky manda la Lube sul +5 (12-7). Milano sente la pressione e il mirino va fuori fuoco (15-9). Tra i meneghini entra anche Otsuka. Record di decibel sugli spalti dopo il muro biancorosso e l’ace di Boninfante che mandano i marchigiani sul 19-11. Piazza cambia diagonale dando spazio a Zonta e Barotto. Lagumdzija si esalta al servizio (23-14) Alla seconda palla set ci pensa Gargiulo a chiudere i conti (25-16).
Il sentitissimo quarto set si apre punto a punto (8-7), ma Milano è più reattiva del parziale precedente e dopo l’ace di Schnitzer trova l’attacco del +3 targato Reggers (10-13). Tre errori consecutivi dei biancorossi regalano un cospicuo vantaggio agli ambrosiani (11-16). Nikolov rientra per Bottolo. Fase del match ricca di svarioni su ambo i fronti. Quando manca la precisione sono la potenza di Reggers e la battuta di Caneschi a fare la differenza (13-19). Bottolo rientra in campo. Nel momento più buio, grazie alla battuta di Lagumdzija, si riaccende la luce sulla metà campo di casa, mentre l’Allianz traballa (18-20). I biancorossi non chiudono la rimonta, ma subiscono la serie al servizio di Louati (18-23). Il lavoro in difesa e un errore di Milano tengono in vita la Lube (21-23), ma Milano porta la gara al tie break con l’ace di Schnitzer (21-25).
Al tie break restano in campo Gargiulo e Loeppky. Si lotta su tutti i palloni. L’ace di Boninfante e il salvataggio di Balaso chiuso dal bolide di Bottolo valgono il 7-5. Gli ospiti impattano (8-8) dopo un attacco a vuoto della Lube. Il nuovo entrato Dirlic regala una boccata d’ossigeno in attacco, l’offensiva sbagliata da Reggers e la conclusione vincente di Loeppky sono una scarica d’adrenalina (12-9). Bottolo porta il risultato sul 14-11, l’ace del nuovo entrato Poriya porta la Lube in Final Four di Coppa Italia.
Tabellino
Cucine Lube Civitanova – Allianz Milano 3-2 (25-17, 20-25, 25-16, 21-25, 15-11)
CIVITANOVA: Chinenyeze 10, Gargiulo 5, Loeppky 11, Orduna 1, Bisotto (L) ne, Balaso (L), Boninfante 4, Poriya 2, Nikolov 6, Lagumdzija 14, Dirlic 2, Podrascanin 5, Bottolo 12, Tenorio ne. All. Medei
MILANO: Kaziyski 5, Staforini (L) ne, Larizza, Zonta, Catania (L), Reggers 32, Barotto 1, Piano, Schnitzer 11, Gardini ne, Otsuka 1, Porro, Louati 11, Caneschi 8. All. Piazza
ARBITRI: Vagni (PG) e Cerra (BO)
NOTE: durata set 23’, 26’, 23’, 26’, 18’. Totale 1h 56’. Civitanova: errori al servizio 14, ace 9, muri 8, attacco 52%, ricezione 48% (25%). Milano: errori al servizio 24, ace 8, muri 5, attacco 45%, ricezione 47% (27%). Spettatori: 1.902. MVP: Bottolo.
«Il Padre si mette di nuovo lui per primo in cammino, si fa Pellegrino di Speranza andando incontro al fratello maggiore per sanare, con un dono d’amore nuovo e del tutto gratuito, le ultime conseguenze del peccato. Questo è il Giubileo». Con la parabola del Figlio prodigo citata nella sua omelia, il vescovo di Macerata, mons. Nazzareno Marconi, ha celebrato l’Eucaristia per l’apertura diocesana del Giubileo nella Cattedrale dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista di Macerata.
Le celebrazioni del 29 dicembre sono dapprima iniziate alle 17 con il pellegrinaggio dalla Chiesa dell’Immacolata verso piazza Vittorio Veneto. In tantissimi provenienti dalla città e da tutte le unità pastorali, insieme alle Istituzioni del territorio, rappresentante dal presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, dai parlamentari, dai sindaci e da tutte le autorità civili e militari intervenute, si sono riversati in processione lungo il centro storico per partecipare all’unica Santa Messa pomeridiana della domenica in tutta la Diocesi. Un gesto, anch’esso di comunione, per accogliere l’invito rinnovato da papa Francesco durante la Vigilia di Natale a riscoprire la gioia di essere “peregrinantes in spem”.
In Cattedrale, il Vescovo ha spiegato ai fedeli come l’Anno Santo si prima di tutto un’occasione da vivere come «un nuovo e inaspettato dono di Dio» attraverso il quale compiere, a nostra volta, opere di bene, «andare verso il fratello che abbiamo ferito col nostro male e cercare di riparare, imitando il Padre con una nuova offerta di amore, di servizio e di condivisione».
Mons. Marconi ha poi ricordato quali sono le opere di bene che i fedeli sono chiamati a compiere durante il Giubileo: «Atti di amore a Dio con la preghiera di lode – ha detto –, atti di amore ai fratelli con la preghiera di intercessione, atti di carità, atti di fede, atti di speranza, che cercano di ricucire quell’armonia della famiglia umana che i nostri peccati hanno lacerato». Tornando alla parabola, il Vescovo ha così sollecitato a riflettere quale sia nel testo la “Porta Santa”: «È la porta di casa, la casa della famiglia dei figli di Dio, ma prima di tutto la porta di casa di ogni famiglia – ha raccomandato –, stasera, varcando la porta di casa, riflettete che varcate una Porta Santa, dove portare, con l’aiuto della grazia del Giubileo, un nuovo perdono, un nuovo desiderio di bene, l’inizio di un nuovo Pellegrinaggio di Speranza da fare insieme». Con un desiderio da condividere: «Andare gli uni verso gli altri, invitandoci a vicenda ad una nuova festa del perdono e della famiglia ritrovata».
Tra gli avvisi rivolti ai presenti, raccolti anche in piazza e nel vicino auditorium della Biblioteca Mozzi-Borgetti, infine, sono state ricordate le Chiese decretate Giubilari per i pellegrinaggi da compiere in Diocesi di Macerata fino al 28 dicembre 2025, data di chiusura dell’Anno Santo: oltre alla Cattedrale dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista, il Santuario - Basilica della Mater Misericordiae, sempre a Macerata; il Santuario - Basilica di San Nicola a Tolentino; la Chiesa di San Domenico a Recanati; il Santuario - Chiesa del Monastero di Santa Sperandia a Cingoli; il Santuario del Santissimo Crocifisso a Treia; e la Chiesa del Suffragio a Porto Recanati. Per i fedeli sarà possibile ricevere in tali luoghi sacri l’indulgenza giubilare seguendo le consuete indicazioni della Chiesa (confessione sacramentale individuale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre) e le specifiche disposizioni stabilite dalla Penitenzieria Apostolica per il Giubileo 2025, come nelle indicazioni della Bolla papale “Spes non confundit”.
Nella mattinata di ieri, sabato 28 dicembre, i poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Macerata, hanno sottoposto alla misura degli arresti domiciliari due uomini, fratelli di 75 e 67 anni, italiani, residenti a Macerata. Il provvedimento è stato emesso dal GIP del Tribunale di Macerata.
Poiché gli uomini erano stati poco tempo fa destinatari della misura dell'obbligo di presentazione alla p.g. nell'ambito di un procedimento penale instaurato per il reato di stalking commesso nei confronti di un altro uomo. Nello specifico, i due fratelli, già destinatari di un ammonimento del Questore di Macerata, erano soliti porre in essere condotte vessatorie ed immotivate nei confronti di più persone. per reati analoghi.
Pertanto, vista l'inottemperanza alle prescrizioni imposte nei loro confronti, è stato disposto l' aggravamento della misura e i due uomini sono stati collocati agli arresti domiciliari.
La stagione invernale si apre nel migliore dei modi a Sassotetto, che ha accolto appassionati e famiglie per la prima domenica sulla neve, in una giornata resa perfetta da un sole splendente e una neve compatta, ideale per sciare. Dopo l’apertura ufficiale avvenuta il 26 dicembre, le piste del comprensorio sono state prese d’assalto da sportivi e amatori giunti da tutta la regione e oltre.
Tra i visitatori, numerosi provenivano dalle province di Macerata, Ancona e Fermo, ma anche dall’Umbria, confermando il richiamo di Sassotetto come una meta privilegiata per gli amanti della montagna e degli sport invernali.
Le piste hanno ospitato un pubblico eterogeneo: dai professionisti che hanno sfruttato la giornata per un allenamento ad alta quota, ai principianti, entusiasti di muovere i primi passi sulla neve. Non sono mancati gruppi di amici e famiglie, che hanno approfittato del clima favorevole per trascorrere una domenica all’insegna del divertimento e del relax.
A rendere l'esperienza ancora più unica è stata la chiarezza del cielo, che permetteva agli sciatori di scorgere il mare all'orizzonte. Un panorama mozzafiato che ha regalato momenti di pura meraviglia a tutti coloro che hanno scelto Sassotetto per la loro prima avventura invernale della stagione.
Complice una grande organizzazione, Sassotetto si conferma un punto di riferimento per gli sport invernali nel centro Italia, offrendo servizi e condizioni impeccabili per chiunque desideri godere della magia della montagna.
Se il buongiorno si vede dal mattino, questa stagione si prospetta memorabile per tutti gli amanti dello sci e delle attività sulla neve.
Scontro aperto sul dimensionamento scolastico nelle Marche. Il presidente dell'Unione delle Province Marchigiane (Upi), Giuseppe Paolini, ha risposto duramente alle dichiarazioni dell'assessore regionale all'Istruzione, Chiara Biondi, in merito agli accorpamenti scolastici decisi dalla Regione.
"Sono esterrefatto dalle dichiarazioni dell'assessore riportate dalla stampa – esordisce Paolini – in cui si afferma che le Provincia non hanno adempiuto ai propri compiti, costringendo la Regione a intervenire: niente di più falso. Invito Biondi a essere onesta intellettualmente ea raccontare quanto accaduto realmente".
Secondo il presidente dell'Upi, le Provincia e l'Unione avrebbero partecipato attivamente ad incontri formali e informali con l'assessore e con gli uffici regionali, avanzando numerose proposte per il dimensionamento scolastico. "Abbiamo tenuto conto degli accordi già effettuati negli anni passati – spiega Paolini – chiedendo un riequilibrio territoriale. E invece la Regione ha ignorato le proposte avanzate, intervenendo con una delibera approvata d'impero il 23 dicembre, una scelta scorretta e intempestiva".
La delibera regionale prevede accordi che colpiscono in modo particolarmente significativo la provincia di Pesaro-Urbino, già penalizzata negli anni precedenti. Nello specifico, a Pesaro-Urbino verranno accorpati l'Istituto Comprensivo di Piandimeleto con quello di Macerata Feltria, l'Istituto Comprensivo di Acqualagna con quello di Apecchio e il Centro per l'Istruzione degli Adulti con l'Istituto Superiore “A. Cecchi” di Pesaro. Anche la provincia di Macerata sarà interessata dalle riorganizzazioni, con l'accordo del Convitto nazionale “Giacomo Leopardi” con l'Istituto Tecnico Economico “A. Gentili” di Macerata, dell'Omnicomprensivo “A. Gentili-V. Tortoreto” di San Ginesio con l'Istituto Comprensivo di Colmurano e dell'Istituto Comprensivo “Simone De Magistris” di Caldarola con l'Omnicomprensivo “G. Leopardi R. Frau” di Sarnano.
Paolini non esita a denunciare una disparità di trattamento tra territori, puntando il dito contro l'apparente esclusione della provincia di Ancona dai tagli. "È evidente che dietro queste scelte ci sono motivazioni politiche – afferma il presidente dell'Upi Marche – soprattutto se si osserva che Fabriano, territorio di riferimento dell'assessore Biondi, è rimasto immune da accorpamenti, nonostante la proposta di unire i due licei scientifici presenti in città".
In conclusione, Paolini annuncia la disponibilità a intraprendere azioni legali: "Siamo pronti a rivolgerci al Tar per impugnare la delibera regionale, se necessario. Non possiamo accettare decisioni che danneggiano pesantemente alcune aree della nostra regione, ignorando il dialogo e le proposte condivise".
L'argomento rimane al centro del dibattito politico regionale, con inevitabili ricadute sulle comunità scolastiche coinvolte.
Sabato 28 dicembre, la magia del Natale ha invaso Urbisaglia con il debutto del primo Villaggio di Natale, un evento che ha trasformato il centro del paese in un luogo incantato di luci, musica e divertimento per tutta la famiglia. L’iniziativa, che ha visto la collaborazione tra il Ristorante Tre Spighe, Truck Assistance s.r.l. e la società sportiva Urbs Salvia, ha regalato a residenti e visitatori una giornata ricca di emozioni.
Il Villaggio di Natale ha offerto una vasta gamma di attività per tutte le età. I bambini sono stati i veri protagonisti, grazie al truccabimbi e a un’atmosfera incantata creata dalle numerose bolle di sapone che volavano nell’aria. La gioia era palpabile in ogni angolo, mentre le famiglie si godevano le bellezze e le attrazioni allestite nelle piazze principali.
Il Villaggio ha visto anche la presenza di una carrozza trainati da cavalli, che ha trasportato i visitatori in un’atmosfera fiabesca, facendo riscoprire il fascino delle tradizioni natalizie.
Non è mancata la musica dal vivo e la danza, grazie alle esibizioni delle varie associazioni culturali di Urbisaglia che hanno animato la giornata con performance coinvolgenti. La piazza è stata un palcoscenico a cielo aperto, dove l’arte e la cultura locale si sono mescolate con l’atmosfera natalizia.
Il culmine dell’evento si è raggiunto alla Rocca Medievale, dove il violinista Valentino Alessandrini ha incantato il pubblico con un repertorio che ha saputo evocare la magia del Natale in modo delicato e suggestivo. Il suono del violino ha risuonato tra le mura antiche, regalando un’emozione unica che ha chiuso in bellezza una giornata straordinaria.
"Vedere il centro storico affollato di famiglie e bambini, con tante attività che hanno animato le vie, ci rende orgogliosi - ha affermato il sindaco di Urbisaglia, Riccardo Natalini -. Questo è solo l’inizio e speriamo che il Villaggio di Natale diventi una tradizione che continuerà a crescere nei prossimi anni. L’evento è stata un’occasione per stare insieme, riscoprire le tradizioni e regalare momenti speciali a grandi e piccini. Ringrazio tutti i partecipanti e i partner che hanno reso possibile questa iniziativa, contribuendo a rendere Urbisaglia ancora più bella e accogliente durante le festività".
Una fuga di gas metano ha richiesto l’intervento immediato dei vigili del fuoco questa mattina, ad Apiro, intorno alle 9:20. Le squadre del comando di Macerata, supportate dai volontari di Apiro, sono attualmente impegnate in via Piaggia e in via Madonna della Fonte per mettere in sicurezza l’area e individuare l’origine della perdita.
Sul posto è intervenuta anche la ditta incaricata della gestione del gas, che sta lavorando per intercettare la perdita. A supporto delle operazioni, la polizia locale sta gestendo la viabilità e monitorando la situazione.
In via precauzionale, sono state evacuate 13 persone residenti in quattro immobili dell’area interessata. I tecnici continuano a effettuare sopralluoghi per verificare l’estensione del problema e garantire la sicurezza delle abitazioni e delle strade circostanti.
"Il cuore il tuo comandante, la mente la tua arma più potente". Cuore e Mente possono essere complici e lavorare in armonia? Sono due mondi che coesistono dentro di noi, ognuno rivendica il primato sull’altro, creando, a volte, veri e propri conflitti.
La confusione si insinua nei nostri pensieri, ci destabilizza, facendoci perdere di vista il vero cammino della nostra anima. Nella diatriba per la supremazia, il Cuore è il Re assoluto, è la forza motrice che guida la nostra esistenza.
Quando iniziamo ad ascoltarci con il cuore abbiamo la possibilità di entrare in contatto con l’anima che ci indica la strada da seguire per la nostra realizzazione. In questo modo permettiamo alla vita di fluire, per arrivare a ciò a cui siamo destinati.
Se priviamo il cuore del suo reale valore, rischiamo di seppellire le nostre emozioni più profonde e vere. Così, per paura di uscire dalla nostra comfort zone, garante di una quiete apparente, ci accontentiamo di una finta felicità.
Accettiamo il compromesso, per non vedere una realtà che non ci piace o per timore di deludere le aspettative altrui. Quando è il cuore ad orientarci, ci lasciamo attraversare dalle emozioni, provando una nuova energia che vibra in ogni nostra azione.
Esso ci mostra i nostri desideri più veri, le nostre passioni e ciò che ci motiva e ci stimola ogni giorno. Se il cuore ci fa luce sui nostri sogni, la mente ci aiuta a realizzarli.
Quest’ultima ci permette di valutare con intelligenza le azioni necessarie per percorrere la strada che il cuore, come una bussola, ci ha indicato. La mente è preziosa perché ci invita a quella riflessione che ci dà la possibilità di trasformare un’intuizione o una passione in scelte di successo.
Il cuore è la fonte d’ispirazione per i nostri desideri, mentre la mente ci offre gli strumenti necessari al loro raggiungimento. Hanno bisogno l’uno dell’altro, una mente senza cuore non ci permette di sentire la nostra vera essenza e di assaporare la vita nelle sue molteplici sfumature, mentre un cuore senza mente porta al caos.
Sono due risorse che, se ben armonizzate, ci donano una vita piena ed intensa, consentendoci di prendere decisioni con compassione e determinazione allo stesso tempo.
Donald Trump, il codino biondo che fa impazzire il mondo, passa alla minaccia diretta contro l'Europa: se non comprate più gas e più petrolio dall'America, arriveranno sempre più dazi. La notizia si trova su tutti i principali quotidiani nazionali.
Con buona pace dei tanti che si illudevano che con Trump le cose potessero cambiare radicalmente, tutto procede secondo la stessa traiettoria e secondo lo stesso copione: l'Europa, con Trump come con Biden, seguita a essere trattata da Washington come una colonia di second'ordine, da umiliare e da sfruttare senza limiti.
L'Europa è dovuta entrare in guerra al fianco dell'Ucraina perché così ha voluto Washington, che sta conducendo la sua guerra contro la Russia utilizzando l'Ucraina e l'Europa come instrumenta belli. Ha dovuto fare le sanzioni alla Russia, distruggendo la propria economia, perché così ha chiesto la monarchia del dollaro.
Non ha più potuto ricevere il gas dalla Russia, dovendosi rivolgere all'America per averlo pagandolo decisamente di più. E adesso, dulcis in fundo, le viene intimato di acquistare più gas e più petrolio, pena l'attivazione di misure repressive quali sono i dazi. Come non mi stanco di ripetere, la salvezza, se vogliamo scomodare una categoria teologica, non arriverà mai da Washington, con Trump o senza Trump. Potrà forse giungere dai Paesi disallineati che a Washington stanno resistendo con dignità.
Trump, comunque lo si voglia intendere, resta una anomalia interna al sistema neoliberale, del quale fa comunque parte, come ora emerge da queste vili minacce rivolte all'Europa. Gli europei dovrebbero smettere una volta per tutte di perseverare nella propria subalternità mentale rispetto a Washington e dovrebbero principiare a immaginare seriamente la propria indipendenza dal giogo americano.
E mentre ciò accade, così ha pontificato Giorgia Meloni nei giorni scorsi: "La Russia rappresenta per noi una minaccia". Si tratta, a ben vedere, di una affermazione palesemente infondata e, di più, strutturalmente demenziale. Perché mai la Russia di Putin rappresenterebbe una minaccia per l'Europa, stante il fatto che l'Europa fino a tempi recenti ha avuto ottimi rapporti con la Russia? Su che basi Giorgia Meloni fa la sua grottesca affermazione? Lo pensa veramente o svolge ancora una volta la semplice parte di megafono della voce del padrone a stelle e strisce?
Anche un bambino di tre anni può consultare le mappe geografiche e scoprire che, dal 1989 ad oggi, la Russia non si è allargata verso l'Europa, ma al contrario si è "rimpicciolita". È stata la Nato, semmai, a espandersi a oriente, occupando gradualmente gli spazi dell'ex Unione Sovietica, accerchiando la Russia e portandola alla guerra di vampata nel 2022: guerra che coincide di fatto con il conflitto che la civiltà dell'hamburger ha fatto scaturire contro la Russia al fine di piegarla definitivamente.
Se solo Giorgia Meloni avesse studiato un po' di più e fosse meno viziata dall'ideologia imperialistica rispetto alla quale il suo giullaresco governo risulta del tutto subalterno, saprebbe bene che la vera minaccia per l'Italia e per l'Europa è rappresentata proprio da Washington: contrariamente a quel che dice la narrativa ufficiale, la civiltà del dollaro non è il nostro alleato, ma è il nostro padrone; un padrone che tratta l'Europa tutta come una colonia al proprio servizio, facilmente sacrificabile sull'altare del proprio interesse imperialistico e peraltro sempre minacciabile come nei giorni scorsi ha fatto volgarmente Trump.
Se Giorgia Meloni avesse studiato un po' di più, saprebbe che in Europa non esiste nemmeno una base militare russa o cinese, e invece ve ne sono centinaia di americane. Ancora, se Giorgia Meloni avesse studiato un po' di più, saprebbe che quelle basi non servono a proteggere l'Europa, come ripete vergognosamente l'ordine discorsivo padronale, ma servono a mantenere sotto scacco l'Europa, rendendola permanentemente subalterna a Washington.
È per via dell'imperialismo di Washington che l'Europa ha interrotto i suoi rapporti con la Russia e alla Russia ha fatto oscene sanzioni che danneggiano soprattutto l'Europa stessa, come sa bene la Germania nella condizione in cui versa. Non mi stanco di ribadire che Orwell era un dilettante rispetto alla realtà presente: il penoso discorso di Giorgia Meloni lo rivela una volta di più.
Il livello della propaganda ha raggiunto intensità mai sperimentata in precedenza, trovando ancora capita insanabilia disposti a prestare ascolto alle infinite menzogne che vengono quotidianamente diffuse dall’ordine discorsivo egemonico. L’ordine dominante produce l’intollerabile e, a un sol parto, soggetti disposti a tollerarlo, magari anche con ebete euforia.
In questo fine settimana che cade in mezzo al Natale appena vissuto e al Capodanno che ci apprestiamo a festeggiare forse è opportuno qualche consiglio, perché le feste siano fino in fondo serene e piene di salute per lo spirito ed il corpo.
Diciamo due cose banali ma importanti: in questi giorni non proprio festivi limitiamoci a tavola perché abbiamo dato abbastanza qualche giorno fa e dovremo dare forse ancora di più tra qualche giorno. Approfittiamo del ritornato bel tempo per qualche passeggiata all’aria aperta, l’attività fisica è sempre preziosa.
Con l’Immacolata sono iniziate tradizionalmente le feste natalizie che si protrarranno fino all’Epifania del 6 gennaio. Naturalmente i giorni salienti sono la vigilia, il giorno di Natale, la sera del 31 dicembre e il giorno di Capodanno.
Un mese insomma di feste inframezzate da giorni di apparente normalità, conditi però da incontri conviviali per ritrovarsi e farsi gli auguri con i colleghi di lavoro, gli amici del calcetto, gli iscritti ai circoli della vela, del tennis, del biliardo...i frequentatori di palestra, gli amici cacciatori, pescatori, persino quelli della scuola di ballo!
Tutti gli interessi e le attività che riusciamo a coltivare, tutti a far festa, ritrovarsi per dei momenti di serenità ed augurarci un buon Natale e un buon anno. A questi riti con i parenti e gli amici non possiamo sottrarci, anzi, sarà un modo per esorcizzare e buttarci alle spalle per qualche ora le preoccupazioni e le ansie.
Il rituale religioso della rievocazione della natività divina, che trasporta in una oasi di gioia e speranza i credenti, la percezione di amicizia, solidarietà ed amore che pervade tutti e che si manifesta con auguri, abbracci, regali sono iniezioni di fiducia ed allegria per tantissima gente. Persone di ogni condizione sociale, di ogni stato di salute usufruiscono di questa ventata calda e salutare.
Dopo aver fatto una simile premessa, parlare di questo periodo andando a scovare quali sono i rischi per la nostra salute legati agli opulenti pranzi e cene sembra fuori luogo. Viene molto più spontaneo elencare i tanti benefici di una inevitabile trasgressione in compagnia delle persone care, in un periodo in cui il benessere dell’anima e della mente prende il sopravvento ed è prioritario.
La soddisfazione del corpo, seppur con qualche rischio, è anch’essa un coadiuvante importante del processo virtuoso. Il cibo può diventare momento relazionale di aggregazione, allenta le tensioni e ritempra dallo stress. Le feste servono anche a questo.
Per ottenere però gli effetti benefici desiderati la trasgressione mangereccia deve essere contemplata in una dimensione amorevole verso noi stessi, essa va quindi circoscritta e bilanciata con accorgimenti che ne compensino gli eventuali effetti indesiderati sulla linea del nostro corpo in particolare e sulla nostra salute in generale.
Possiamo dire di poter ricambiare con un sorriso gli sguardi severi dei sensi di colpa che, facendo spesso capolino su di noi, ci richiamano all’ordine e alla disciplina. Gli “strappi alla regola” se nutriti di significati orientati alla ricerca di un benessere generale sono una “carezza” che ci doniamo con affetto.
Mi scuso per la mia predica amorevole e porgo a tutti i migliori auguri per un felice 2025.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato". In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente l’imminente festività del Capodanno, con l’ormai classica problematica dei botti legata all’incolumità delle persone e degli animali.
Di seguito la risposta dell’avv. Oberdan Pantana alla domanda di un lettore di Macerata: "A quali responsabilità può andare incontro il produttore di fuochi d’artificio e/o il consumatore, nel momento in cui una persona rimane ferita a seguito di un utilizzo inidoneo del prodotto pirico?".
Il caso di specie ci offre la possibilità di fare chiarezza riguardo ad una tematica molto importante e delicata, come quella relativa alla fabbricazione di prodotti pirici, considerato che in occasione dei festeggiamenti per l’ultimo dell’anno, vengono in risalto sempre più casi di persone che rimangono ferite, anche gravemente, a seguito dell’utilizzo non adeguato o ad un malfunzionamento dei cosiddetti "botti di Capodanno".
Innanzitutto, occorre precisare che sono state introdotte nel nostro Paese, anche sotto la spinta dell’ordinamento comunitario, rigorose regole che impongono requisiti generali di sicurezza per ogni prodotto che viene immesso sul mercato comunitario e destinato al consumo o che possa essere usato dai consumatori.
Quindi, sui fabbricanti di beni, e in particolare sui produttori di prodotti pirici, gravano dei precisi obblighi generali, tra i quali risaltano quelli di tipo informativo, e in particolare in ordine alla sicurezza, composizione e qualità dei prodotti; infatti, risulta opportuno citare l’art. 2 del D. lgs. n. 206/2005, meglio noto come Codice del Consumo, secondo cui ai consumatori ed agli utenti sono riconosciuti come fondamentali i diritti relativi alla tutela della salute, alla sicurezza e alla qualità dei prodotti e dei servizi, nonché ad una adeguata informazione e corretta pubblicità circa l’utilizzo degli stessi.
A tal proposito, la Corte di Cassazione, ha stabilito quanto segue: "I produttori di fuochi pirici sono titolari di una posizione di garanzia nei confronti degli acquirenti che, in quanto consumatori, vanno informati adeguatamente circa le modalità con cui il prodotto va utilizzato, i rischi derivabili da un uso inidoneo e i pericoli di malfunzionamento del prodotto; pertanto, rispondono delle omissioni qualora a queste sia connesso un evento lesivo in danno dei consumatori"(Corte di Cassazione, Sez. IV Penale, n. 3472/15; depositata il 26 gennaio 2015).
Oltretutto, è doveroso ricordare come tali botti di Capodanno, in alcuni casi, siano utilizzati anche in modo illegale, risultando così pericolosi per l’incolumità sia delle persone sia dei nostri amici a quattro zampe; in tali casi, è opportuno riportare una recente sentenza della Suprema Corte, che ha riconosciuto la responsabilità penale e relativi obblighi risarcitori nei confronti di ognuna delle persone sotto accusa che abbia concorso nella «causazione dell’incidente».
Così, nello specifico, viene evidenziato: "Le padrone di casa «hanno genericamente consentito l’ingresso nella loro abitazione dei fuochi d’artificio portati da alcuni ospiti senza controllarne la pericolosità», e colpevole è anche la persona che ha «commissionato imprudentemente l’acquisto di fuochi d’artificio, suggerendo di comprare giochi pirici per bambini, tra cui anche alcuni ‘tracchi’», e nessun dubbio è infine possibile sulla responsabilità della persona che ha materialmente effettuato l’acquisto ed il successivo loro utilizzo, consapevoli della loro pericolosità e del loro carattere di ‘botti’ proibiti»”(Cassazione, sentenza n. 25365/18, depositata il 12 ottobre 2018).
Nel consigliare, pertanto, un utilizzo consapevole, attento e legale dei prodotti pirotecnici, auguro a tutti voi lettori un buon 2025, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Tre donne di origini straniere sono state denunciate dai carabinieri della stazione di Pollenza per furto aggravato ai danni di un esercizio commerciale. Si tratta di una 24enne e di una 30enne di nazionalità cilena, e di una 30enne cubana, tutte con precedenti penali e senza fissa dimora.
Le tre donne sono state identificate come responsabili del furto avvenuto poco prima in un negozio specializzato nella vendita di prodotti per la cura della casa e della persona. Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, le indagate si erano impossessate di ben diciassette confezioni di profumo di elevato valore, tentando di allontanarsi indisturbate.
Questa mattina, il personale della Squadra Mobile ha eseguito un ordine di carcerazione nei confronti di un cittadino italiano di 50 anni, residente a Macerata e incensurato, su disposizione dell'Ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata.
L'uomo è stato ritenuto colpevole di maltrattamenti in famiglia (art. 572 c.p.), commessi nei confronti della moglie per circa quattro anni, durante i quali ha perpetrato ripetuti atti violenti sotto l'influenza di alcol, anche davanti ai figli minorenni della coppia.
Dopo gli accertamenti di rito, l'uomo è stato trasferito alla casa di reclusione di Fermo, dove dovrà scontare una pena di due anni.
Il Teatro Comunale di Treia ospiterà sabato 4 gennaio 2025, alle ore 21.15, una speciale serata musicale di beneficenza a sostegno dei malati oncologici.
Protagonisti della serata saranno “I Sette in Condotta”, che animeranno il pubblico con la loro musica e la loro energia, mentre la conduzione dell’evento è affidata a Sara Santacchi e Lorenzo Ottaviani.
L’iniziativa, promossa con il patrocinio del Comune di Treia e della Casa Accoglienza Maceratese, rappresenta un'importante occasione per unire cultura, intrattenimento e solidarietà, contribuendo a sostenere chi affronta percorsi di cura oncologica.
L’ingresso alla serata sarà a offerta libera (il ricavato sarà devoluto a sostegno dei progetti della Casa Accoglienza) e per partecipare e sarà possibile prenotarsi al numero 350 003 0099.
Un evento che testimonia ancora una volta come la musica possa essere veicolo di speranza, inclusione e sostegno concreto per la comunità.
Anche se il Natale è ormai passato, a Matelica le festività non si fermano. La città, infatti, ha ancora in serbo numerosi appuntamenti che accompagneranno residenti e visitatori fino al 6 gennaio.
Il programma di eventi continua, infatti, oggi, sabato 28 dicembre, quando piazza Garibaldi sarà animata dall’iniziativa “Much More in Centro”, un appuntamento che renderà ancora più vivace il centro storico a partire dalle ore 19:00 con il dj set di Poldo.
Un’occasione perfetta per passeggiare tra le vie cittadine e godere dell’atmosfera festosa che avvolge la città. Domenica 29 dicembre, i più piccoli saranno i protagonisti del pomeriggio in piazza E. Mattei, dove il Villaggio di Babbo Natale aprirà le sue porte dalle ore 16:00, offrendo una serie di attività e giochi per vivere appieno la magia del Natale. Alle 18:45 la Concattedrale di Santa Maria Assunta ospiterà il concerto In Splendoribus Sanctorum, parte della rassegna organistica natalizia Città di Matelica. Questa prima edizione vedrà esibirsi la Scuola civica di musica metodo Rusticucci, con un programma musicale dal titolo “La Cornamusa Virtuosa”, che porterà il pubblico in un viaggio musicale ricco di suggestioni natalizie.
Il 1° gennaio, il nuovo anno verrà accolto con il tradizionale Concerto di Capodanno, che avrà luogo alle 21:15 al Teatro “G. Piermarini”. La Banda Musicale di Matelica offrirà un programma musicale variegato, regalando al pubblico una serata di musica che saprà scaldare l’atmosfera del nuovo anno.
Il 4 gennaio, torna l’appuntamento con Much More in Centro dalle 18:00 in Piazza Garibaldi, con il dj set di Disco Maniaca, seguito, alle 18:45, da un altro appuntamento della rassegna organistica natalizia In Splendoribus Sanctorum presso la Concattedrale. Questo secondo concerto, dal titolo “Ritmi ed Atmosfere Natalizie”, offrirà nuove emozioni musicali grazie agli studenti della Scuola civica di musica metodo Rusticucci.
Il 5 gennaio, giornata che segna l’avvicinarsi dell’Epifania, il tradizionale Canto Itinerante della Pasquella prenderà vita a partire dalle 15:00, con il Cantamaggio matelicese che attraverserà le vie della città con i suoi canti popolari. Alle 16:00, poi, in Piazza E. Mattei, la Loggia dei Mercanti accoglierà le Befane del Gruppo Folkloristico Città di Matelica. L’arrivo delle simpatiche figure, che tra canti e sorrisi distribuiranno dolci e piccoli doni, rappresenta un momento di grande festa per i bambini, ma anche un’occasione per vivere una tradizione che fa parte della cultura matelicese.
Si conferma il successo di “Giochi sotto l’albero”, iniziativa organizzata dalla Pro Loco in collaborazione con il Comune e con la partecipazione della Joy Dance.
Nella serata di ieri, venerdì 27 dicembre, tante famiglie hanno invaso le tribune del palazzetto per seguire l’evento natalizio proposto come ogni anno per assicurare un momento di svago e divertimento alla cittadinanza. Grande partecipazione e grandi applausi soprattutto per l’esibizione dei talenti locali della Joy Dance, per la soddisfazione del presidente della Pro Loco Fabio Montesi.