"Finalmente sta iniziando il percorso di recupero e assegnazione di Villa Buonaccorsi, un patrimonio storico ed artistico della nostra comunità e di tutte le Marche. Non posso che applaudire a questa iniziativa e a chi l’ha resa possibile, che ha messo al centro non l’interesse di parte o l’appartenenza politica, bensì il dialogo e la costruzione nell’interesse dei territori, facilitata anche dall’impegno di moltissimi cittadini impegnati in azioni civiche. E' in operazioni come questa che si sostanzia la volontà di contribuire alla crescita comune e di tutelare il bene di tutti”. Lo scrive sulla propria pagina Facebook Mirella Emiliozzi, deputata Civitanovese del Movimento 5 Stelle e segretaria della Commissione Esteri della Camera.“Dal panorama locale a quello internazionale questa è la linea che funziona: lavorare insieme valorizzando le eccellenze storiche e culturali della nostra penisola. In questa direzione si muove anche la riorganizzazione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione, che ha istituito al proprio interno la Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica, dando a questo strumento il rango che merita. La Diplomazia Pubblica e culturale - sottolinea la deputata pentastellata - è infatti uno degli strumenti principali per accrescere il nostro prestigio nazionale e per riconsegnare all’Italia il ruolo che merita
Questa settimana si svolgono a Ferrara gli Euro Trigames 2021, i Campionati Europei Multi disciplinari per atleti con sindrome di down.
Tra le fila azzurre, per la pallacanestro, ci sono anche tre atleti dell’Anthropos: il montegranarese Alex Cesca, il recanatese Alessandro Greco e il potentino Andrea Rebichini.
La pallacanestro, avviata nel 2019 in collaborazione con la Virtus Basket di Civitanova, è da subito divenuta un fiore all’occhiello tra le discipline del nostro sodalizio regalandoci il secondo posto ai Campionati Italiani dello stesso anno e ben tre campioni del mondo con la nazionale FISDIR, sempre nel 2019.
Dopo il lungo stop a causa del Covid, si ricomincia con eventi di primaria importanza come questo. Sui totali otto convocati della squadra azzurra (nel basket c21 si gioca 4 contro 4), quasi la metà sono quindi tesserati dell’Anthropos Moretti Team. Un plauso per tale risultato va, oltre ai ragazzi, anche ai due coach Claudio Bellandi e Angela Gasparroni.
Stamattina l’esordio dell’Italia contro il Portogallo è andato oltre ogni più rosea aspettativa; un debutto alla grande con il team di coach Giuliano Bufacchi che ha surclassato gli avversari con un secco 45-9. Domani altre partite, per poi terminare domenica 10 mattino.
"La scorsa settimana si è tenuta una riunione tra Regione e il Comune di Potenza Picena, alla presenza dei tecnici regionali e comunali, il sindaco Noemi Tartabini e il vicesindaco Giulio Casciotti, che aveva ad oggetto la definizione dell'esercizio del diritto di prelazione nei confronti di Villa Buonaccorsi. Considerato che l'articolo 60 del Decreto legislativo 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) pone in capo al Ministero la priorità, su tutti gli altri enti, di poter esercitare tale diritto, o la rinuncia a favore della Regione o del Comune, a seguito di quell'incontro ho cercato il Ministro Franceschini e il Sottosegretario Borgonzoni per comprendere l'eventuale interesse del Ministero".
A raccontarlo, attraverso un post diffuso sui social, è il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.
"Nel tardo pomeriggio di ieri il Ministro Franceschini mi ha chiamato e, dopo una interlocuzione per le vie brevi avvenuta questa mattina tra le rispettive strutture tecniche, si è definito l'orientamento che mi ha comunicato poco fa il dottor Orsetti, dirigente regionale incaricato di seguire la vicenda, e cioè che al termine di tutte le procedure per l'aggiudicazione del bene, sarà il Ministero ad esercitare il diritto alla prelazione su Villa Buonaccorsi" l'annuncio di Acquaroli.
"Successivamente si stipulerà una convenzione per la valorizzazione e gestione e la somma che la Regione intendeva destinare alla prelazione sarà da subito messa a disposizione per i primi interventi necessari. Ringrazio il Ministro Franceschini e tutti quanti si sono adoperati, in particolare il Sottosegretario Borgonzoni e l'assessore alla cultura Giorgia Latini che fin da questa estate hanno raccolto gli input del Comune e del territorio a seguire questa vicenda, dimostrando grande interesse nei confronti di un bene che ha una forte valenza di carattere artistico e culturale e che rappresenta un patrimonio per tutta la comunità regionale e nazionale" ha concluso il governatore.
L’assessore Latini congiuntamente con le dichiarazioni del presidente Acquaroli, che ha sottolineato gli esiti positivi di una riunione tra la Regione e il Comune di Potenza Picena, ha espresso la sua soddisfazione: “Finalmente si apre la procedura per esercitare l'articolo 60 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, che assicura il diritto di prelazione al Ministero per beni come Villa Buonaccorsi. Già dalla prossima settimana potremo avere una risposta in merito".
"In questo modo - conclude l’assessore Latini- grazie all’intervento del sottosegretario Lucia Borgonzoni che ha interessato anche il Ministro, il Governo si fa carico di un pezzo importante del nostro patrimonio regionale. Una volta che la prelazione sarà definita, si avvierà un percorso condiviso per la valorizzazione e la gestione di questo bene di grande valore culturale e architettonico da parte della Regione Marche”.
"Grande soddisfazione per il risultato raggiunto, frutto dell'azione congiunta di diverse figure istituzionali - ha commentato il sindaco di Potenza Picena Noemi Tartabini -. Mentre Regione, Provincia e Comune a seguito di incontri ufficiali avvenuti in questi mesi, avevano predisposto un protocollo d' intesa finalizzato ad esercitare il diritto di prelazione, oggi il Ministero ha confermato il suo reale interesse. Il Comune e gli altri Enti avrebbero potuto procedere solo dopo la eventuale rinuncia del Ministero stesso. Finalmente, per la prima volta nella storia del nostro territorio la Villa Buonaccorsi potrà diventare un bene pubblico".
"L’ impegno incessante del Partito Democratico di Potenza Picena e dell’On. Mario Morgoni per acquisire Villa Buonaccorsi al patrimonio pubblico è stato coronato da un grande successo. Per il territorio si apre una grande opportunità di sviluppo e di crescita economica, sociale, culturale e civile" È quanto affermano in una nota gli esponenti del Partito Democratico di Potenza Picena.
"Abbiamo condotto una battaglia la cui importanza non è stata mai compresa dall’amministrazione comunale che si è vista costretta dalle sollecitazioni del nostro partito ad attivarsi tardivamente coinvolgendo la Regione - aggiungono dal Pd -. Per ovviare all’inconcludenza dell’amministrazione l’On. Mario Morgoni si è rivolto direttamente al Ministero sottoponendo con urgenza l’importanza di intervenire per evitare di perdere straordinario patrimonio. Siamo orgogliosi di essere stati determinanti per il conseguimento di un risultato storico per la nostra comunità e per tutto il territorio".
Festa grande oggi alla Casa di Riposo Comunale "Santa Caterina d'Alessandria" per i 102 anni della signora Gilda Del Gobbo. Un compleanno ultracentenario (non raro nella struttura protetta comunale) al quale ha voluto partecipare anche il Sindaco Noemi Tartabini che si è unita nei festeggiamenti al resto degli ospiti assieme agli operatori socio-sanitari della Casa di Riposo.
La signora Gilda, originaria di Porto Recanati, è ospite nella residenza per anziani potentina da 9 anni.
Sono arrivati a Porto Potenza Picena in 23, provenienti da tutta Italia, per il IV° Raduno Commilitoni del Battaglione San Marco del 1° scaglione del 1946 imbarcati sulle Navi della Marina Militare "Etna" e "San Marco". Un raduno di due giorni organizzato dal vice Presidente dell'A.N.M.I. (Associazione Nazionale Marinai d'Italia) di Porto Potenza Picena, Umberto Marotti che, insieme agli altri commilitoni di quel periodo, contribuì a rifondare la Brigata San Marco come unità anfibia di fanteria di marina.
Ad onorare i "Leoni", molti dei quali accompagnati dai propri familiari, il Sindaco Noemi Tartabini, il Vicesindaco Giulio Casciotti e il Consigliere Comunale Michele Galluzzo insieme al Comandante della Stazione Carabinieri di Porto Potenza Picena, il Maresciallo Alessio Alberigo, che hanno presenziato alla cerimonia svoltasi in Piazza Stazione. "Al primo raduno svoltosi a Roma nel 2015, dopo 50 anni dalla fine del servizio militare - ha riferito Marotti - ci siamo riconosciuti solo dalla voce e dal fazzoletto del San Marco che indossavamo, tanto eravamo cambiati. E' stata una emozione fortissima che si è ripetuta anche oggi sotto la bandiera del San Marco".
Dopo la nota di chiarimento in merito agli Enti interessati e alle dinamiche degli interventi posti in essere negli ultimi mesi a seguito di segnalazioni della presenza di lupi sul territorio del Comune di Potenza Picena, a metà dello scorso mese di settembre il Comando di Polizia Locale aveva scritto formalmente all’I.S.P.R.A. (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) di Roma per conoscere se fosse stato avviato un censimento sul territorio potentino ed anche per avere suggerimenti o direttive sui comportamenti da adottare.
Questa mattina è arrivata la risposta dell’Ente Ministeriale, a firma del Responsabile del Servizio Coordinamento Fauna Selvatica, Piero Genovesi. Nella nota inviata, l’Ispra ha confermato la raccolta dati a campione su scala nazionale volta ad ottenere una stima della presenza del lupo nel nostro Paese che, però, non ha riguardato il Comune di Potenza Picena. “Per quanto riguarda la presenza della specie in ambito antropizzato – scrive il dott. Genovesi – si ritiene innanzitutto opportuno evidenziare che il lupo non rappresenta un significativo pericolo per l’uomo. Va tuttavia detto che alcuni comportamenti (particolare confidenza nei confronti dell’uomo, predazione di cani domestici nelle immediate vicinanze delle abitazioni) vanno attentamente monitorati, anche al fine di permettere l’attivazione tempestiva di misure di dissuasione o di mitigazione dei rischi negli specifici contesti di registrazione di tali comportamenti”. L’Ispra suggerisce dei comportamenti preventivi quali evitare la presenza di scarti di macellazione o alimentari abbandonati sul territorio e dissuadendo in ogni modo i cittadini dall’alimentare intenzionalmente gli animali selvatici. “Tenuto conto inoltre – prosegue la nota dell’Ispra – che i cani rappresentano un fattore attrattivo per la specie selvatica e, al contempo, possono diventare prede facilmente accessibili, è necessario diffondere tra la cittadinanza indicazioni corrette riguardo la loro custodia, tenendoli in aree recintate e al chiuso durante le ore notturne. Si evidenzia infine che la presenza di cani vaganti incustoditi rappresenta un rischio per la conservazione stessa del lupo sottoponendo la popolazione selvatica ad un sempre maggiore rischio di ibridizzazione con la specie domestica” .
Da parte sua l’Asur, UOC Sanità Animale, che aveva posizionato la gabbia-trappola sul territorio potentino, ha comunicato che a seguito di diversi controlli e verifiche, dal 22 settembre scorso ha provveduto a rimuovere tale gabbia in altro Comune per far fronte a situazioni contingenti. “Mi auguro che sia stata fatta chiarezza circa l’operato dell’Amministrazione Comunale nel coinvolgere tutti gli Enti preposti quali Regione, Polizia Provinciale, Asur e Ispra – ha detto il Sindaco Noemi Tartabini – anche per capire chi aveva posizionato la gabbia-trappola, fonte di proteste e polemiche da parte di alcuni cittadini, finalizzata alla cattura di cani vaganti rinselvatichiti a fronte della segnalazione di 13 cani vaganti nella zona Fornace Antonelli. Bene la tutela del lupo e dell’ibrido che va, tuttavia, conciliata con l’altrettanto importante tutela della pubblica incolumità nel caso si trattasse di altri canidi e non di lupi o ibridi
Non ce l’ha fatta Albana Bega, la 51enne rimasta coinvolta, ieri, in un incidente stradale lungo la Statale 16 Adriatica.
La donna, le cui condizioni erano apparse subito molto gravi, era stata elitrasportata d’urgenza all’ospedale dorico di Torrette, dove oggi pomeriggio si è arresa dopo 36 ore di lotta tra la vita e la morte.
La 51enne, ieri mattina, stava percorrendo in sella alla sua bici la Statale 16 direzione nord, quando – secondo la ricostruzione fatta dalla Polizia Stradale – è stata urtata da una vettura che era in fase di sorpasso. La donna è poi finita a terra e ha perso conoscenza. Trasportata all’ospedale è rimasta in coma e poi è purtroppo deceduta.
Albana Bega, di origini albanesi ma residente da molti anni in Italia, lascia il marito Luan. Cordoglio a Potenza Picena cittadina nella quale viveva. Resta aperta l’ipotesi che venga effettuata l’autopsia sul corpo della 51enne.
Auto travoge un bici. L'incidente si è verificato, nella mattinata di oggi intorno alle 7:50, lungo la Statale 16 Adriatica nei pressi del Santo Stefano, nel territorio comunale di Potenza Picena.
Per cause ancora in fase di accertamento, una donna di 51anni è stata investita da un'auto - condotta da un 46enne - mentre era in sella alla sua bici, e a causa del violento scontro è caduta rovinosamente a terra. L'impatto sarebbe avvenuto frontalmente, tanto che la donna ha sfondato il vetro della vettura.
Lanciato l'allarme sono prontamente giunti sul posto i mezzi di soccorso del 118 e della Croce Verde. Valutata la situazione e le condizioni della ciclista, i sanitari ne hanno disposto il trasferimento in eliambulanza al Pronto Soccorso dell'ospedale Torrette di Ancona, le sue condizioni sono gravi.
Sul luogo dell'incidente sono giunti anche gli uomini della polizia stradale, per effettuare tutti i rilievi del caso e ricostruire la dinamica.
Scontro tra tre auto sulla A14: un ferito.
L’incidente si è verificato, intorno alle 21:00 circa della serata di ieri, sull’autostrada A14 tra i caselli di Porto Recanati e Civitanova Marche.
Sul posto sono accorsi subito i mezzi di soccorso del 118 e dei Vigili del Fuoco. Il bilancio finale è di un ferito trasportato all’ospedale di Civitanova, le cui condizioni non destano particolari preoccupazioni.
La corsia sud è stata chiusa inizialmente al traffico per consentire le operazioni di soccorso. I rilievi del caso sono spettati alla Polizia Stradale.
“Seppur in una situazione di emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, che certamente non ha lasciato immune l’Ospedale di Civitanova impegnato da mesi in prima linea, vorrei segnalare la professionalità e la gentilezza di tutto il reparto di Otorinolaringoiatria. Atteggiamento di grande umanità che, insieme alla perizia dei sanitari, ha contribuito fortemente a farmi passare al meglio la degenza post-operatoria velocizzando i tempi di recupero”.
Il Signor Marino Montali, di Porto Potenza Picena, affida a una lettera aperta la sua gratitudine a tutto il personale dell’Unità di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale Civile di Civitanova dopo oltre tre settimane di degenza ospedaliera dovuta ad una importante e delicata operazione.
“Spesso, purtroppo, leggiamo di casi di malasanità. Questa volta mi piacerebbe sottolineare una situazione positiva del nostro territorio, dove la professionalità coniugata alla gentilezza fa davvero la differenza per chi già si trova in una posizione di sofferenza, fisica e psicologica - racconta -. Rivolgo un sentito ringraziamento al Primario, e concittadino, Dott. Cesare Carlucci che va esteso a tutti gli altri medici, infermieri e operatori socio sanitari. A loro va tutta la mia più sincera gratitudine”.
L’associazione Civico 49 di Potenza Picena interviene, con una nota, in merito alla questione lupi e alle decisioni prese in tal senso dall’amministrazione comunale.
“La innegabile bellezza del nostro territorio comunale è arricchita da una flora e una fauna che altri territori ci invidiano. Oltre alle specie da tempo censite e monitorate, da qualche anno le nostre campagne sono visitate dai passi felpati di una “famiglia” di lupi.
Come viene salutato questo straordinario evento dall’Amministrazione Comunale? Con un articolo datato 18 settembre in cui si avvisa la cittadinanza della presenza di “alcuni lupi” e la rassicurazione che sono state piazzate delle “trappole”(leggi qui per saperne di più). In un attimo, un indicatore importante di biodiversità è stato considerato come “Un ospite non gradito”, da catturare, per poi? Farne cosa, non si sa.
Diversi articoli redatti da esperti e da associazioni di tutela ambientale hanno ricordato all’Amministrazione che ci sono delle leggi a tutela di questo mammifero, classificato come “specie vulnerabile” particolarmente protetta, come la Convenzione di Berna e la Direttiva Habitat (92/43/CEE), recepita dall’Italia con DPR dell’8 settembre 1997, n. 357, che inserisce il lupo negli allegati B e D, proibendone la cattura, l’uccisione, il disturbo, la detenzione, il trasporto, lo scambio e la commercializzazione. Tradotto in poche parole, vuol dire che allestire trappole per la cattura di un animale protetto senza autorizzazione è bracconaggio, senza “se” e senza “ma”, e come tale va punito dagli organi competenti.
Di fronte a tali argomenti, il Sindaco si vede “costretto” a chiarire le sue posizioni con un altro articolo datato 21 settembre, articolo nel quale si precisa che “Il servizio veterinario dell'Area Vasta ha provveduto al posizionamento di una gabbia per la cattura di cani randagi con controlli svolti due volte al giorno per scongiurare che venissero catturati animali diversi (rispetto ai cani)".
La condotta e le scelte dell’Amministrazione in merito a questa vicenda appaiono del tutto inadeguate , inappropriate e contraddittorie.
E’ necessario impegnarsi per fornire a tutti una corretta informazione. La presenza di lupi nel nostro territorio non è una novità e probabilmente dovremo abituarci ad averne notizie sempre più frequentemente.
Rifuggendo l’atteggiamento da “caccia al mostro” che si rischia in questi casi di tenere, cerchiamo di fare il punto: il lupo è un animale selvatico e come tale va inteso: ha fame e si ciba di piccoli animali, ma anche caprioli e cinghiali e di animali da cortile; protegge i suoi piccoli e il territorio vicino alla sua tana.
La sua convivenza con l’uomo, suo competitor naturale, seppur problematica, è possibile: siamo consapevoli che rappresenta una sfida, ma possiamo raccoglierla con competenza e in maniera proficua per tutti. Ce lo dimostrano diverse esperienze in altre Regioni che da tempo convivono con questa a volte scomoda presenza. A questo proposito l’Abruzzo e il Piemonte possono fornirci modelli di gestione virtuosa da cui attingere idee e condotte.
Convivere con i lupi significa non nascondere che potranno provocare dei danni agli allevamenti, ma vuol dire anche non dimenticarsi di informare i cittadini dei comportamenti da tenere a protezione degli animali da reddito e, soprattutto, informarli che i danni sono risarciti dalle Regioni, inclusa la nostra. Sarebbe da ipocriti nascondere il rischio che corrono i nostri animali da compagnia, ma è importante avere la certezza che possono essere protetti con comportamenti accorti, come fanno tutti i proprietari di gatti e di cani e che vivono davanti alla Statale.
Convivere con i lupi significa essere consapevoli che gli Enti Pubblici finanziano progetti per l’addestramento dei cani anti-lupo e predispongono aiuti economici per l’acquisto dei dissuasori, come previsto dalle linee guida dell’ISPRA.
Convivere con i lupi (o con altri animali selvatici) significa, inoltre, pianificare progetti di educazione ambientale nelle scuole, in modo da far conoscere anche ai bambini le risorse faunistiche del nostro territorio, ma anche i pericoli insiti in un animale selvatico, magari anche spiegando loro da dove nasce la paura del “lupo cattivo”, rendendoli consapevoli di un rischio che si trasforma in pericolo solo se non gestito correttamente.
Inoltre non possiamo soprassedere sulle possibilità che la presenza di questo animale nel nostro territorio può aprire per l’intercettazione di fondi sia a tutela dell’ambiente che della cittadinanza”.
"Per motivi di pubblica incolumità e sicurezza delle persone, a seguito di una segnalazione relativa alla presenza di canidi che si aggiravano nei pressi dell'ex fornace (nell'area residenziale in zona Spinnaker), la Polizia Municipale ha chiesto un intervento dell'Asur. Il servizio veterinario dell'Area Vasta ha provveduto al posizionamento di una gabbia per la cattura di cani randagi con controlli svolti due volte al giorno per scongiurare che venissero catturati animali diversi (rispetto ai cani)".
A tentare di fare chiarezza, in una nota stampa, a seguito di quanto denunciato da Legambiente Marche (leggi qui), è l’amministrazione comunale di Potenza Picena. Legambiente, ieri, aveva infatti esplicitato il timore che la gabbia fosse adoperata per la cattura dei lupi, la cui presenza è stata accertata in contrada Acquabona nei giorni scorsi (qui il risultato delle analisi genetiche).
"Una modalità operativa simile era già stata adottata nel mese di agosto, presso contrada Torrenova, dalla stessa Asur con la conseguente cattura di un cane randagio - spiega ancora il sindaco Tartabini -. I lupi e gli ibridi rappresentano una specie protetta pertanto vanno tutelati, resta alto però il sentimento di apprensione di molti cittadini e la preoccupazione dell'Amministrazione Comunale circa l'eventuale presenza sul territorio anche di cani rinselvatichiti. Pertanto, non avendo certezza che tutti i canidi avvistati in diverse zone del territorio comunale di Potenza Picena siano lupi o ibridi, il Comune ha richiesto fin da subito il coinvolgimento degli Enti preposti per un'attività di tutela del lupo o ibrido da una parte, ma dall'altra per una tutela della pubblica incolumità".
Proprio in merito alla presenza di esemplari di "lupo appenninico", l'amministrazione comunale di Potenza Picena ha, inoltre, comunicato di non aver ancora ricevuto dall'ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) "suggerimenti in merito ai comportamenti da adottare a livello comunale".
"L'impegno dell'azienda nell'affrontare e risolvere le problematiche sollevate dai sindacati è stato massimo, in un clima costante di dialogo e apertura. Nonostante questo, non è stato possibile trovare soluzioni concilianti. Eppure gli orari proposti dall'azienda, applicati nella maggior parte delle strutture del settore, pubbliche e private, non toccano né il debito orario totale né i diritti dei lavoratori e permettono di concentrare la forza lavoro nelle ore di maggior carico assistenziale, diluendo le ore notturne di sorveglianza e attesa".
È quanto affermano, in una nota stampa, i vertici del Gruppo Kos-Santo Stefano Riabilitazione dopo aver appreso "con rammarico" la conferma dell'agitazione sindacale dei lavoratori, prevista nel pomeriggio odierno, a seguito di una rimodulazione dei turni ("con l'aggravio della nuova turnazione notturna pari a 10 ore particolarmente gravosa" secondo la versione dei sindacati).
"Sono state affrontate tutte le problematiche relative alla programmazione dei recuperi, alla programmazione dei turni e ai piani di lavoro, il tutto comunque in una ottica di continuo confronto e condivisione" aggiungono nella nota dal Gruppo Kos-Santo Stefano Riabilitazione.
"Sorge il dubbio che la presa di posizione dei sindacati sia strumentale a dare visibilità al tema del rinnovo del CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro). Da quel punto di vista, l'azienda comprende la preoccupazione dei dipendenti per il mancato rinnovo del CCNL ARIS extra-ospedaliero e condivide la necessità che le retribuzioni vengano allineate con il comparto pubblico. Tuttavia si rammenta che la trattativa deve essere condotta a livello nazionale dalle associazioni datoriali con il Ministero e correlata a quella sull’adeguamento delle tariffe delle prestazioni affinché sia sostenibile" concludono nella nota i vertici del Gruppo Kos-Santo Stefano Riabilitazione.
"È di qualche ora fa la notizia, non ancora ufficialmente smentita, della presenza di una trappola ad opera dell’Amministrazione Comunale di Potenza Picena per la gestione della presenza di alcuni esemplari di lupo presenti da qualche mese nel territorio. La vicenda necessita urgentemente di chiarezza e di maggiori informazioni, sia per tutelare questa specie così importante per la biodiversità e l’intero ecosistema, che per tranquillizzare la comunità comprensibilmente allarmata".
È quanto dichiarano in una nota da Legambiente Marche, ricordando come il lupo sia tutelato dalla Direttiva Habitat (92/43/CEE), recepita dall’Italia con DPR dell’8 settembre 1997, n. 357, che inserisce il lupo negli allegati B e D, proibendone la cattura, l’uccisione, il disturbo, la detenzione, il trasporto, lo scambio e la commercializzazione.
"Per questa ragione, le catture o manipolazioni effettuate in Italia sono consentite solo attraverso deroga agli art. 8, 9 e 11 del DPR da parte del Ministero - aggiungono da Legambiente -. Per la sua importanza dal punto di vista conservazionistico, il lupo, tra l’altro, deve essere oggetto di un attento e costante monitoraggio, per il quale sono responsabili le aree protette nazionali o, al di fuori di esse, come in questo caso, la Regione Marche".
“Riteniamo quanto accaduto in questi giorni a Potenza Picena molto grave - commenta ancora Legambiente -. Comprendiamo la difficoltà di gestire una situazione così delicata ma questo non può giustificare l’assenza del rispetto della normativa nazionale, molto chiara nel definire la procedura in queste situazioni. Per questo chiediamo all’Amministrazione Comunale di procedere immediatamente con la rimozione della trappola e lavorare con le autorità competenti per garantire la tutela e la salvaguardia dei lupi presenti nel territorio".
"Inoltre è fondamentale dare alla comunità notizie corrette sulla detenzione degli animali da cortile e da affezione per raggiungere una sana convivenza con questa specie, nell’attesa che gli organi competenti diano gli strumenti per affrontare al meglio questa vicenda. Chiediamo inoltre al Ministero dell’Ambiente di verificare quanto è accaduto” conclude Legambiente.
Sono stati definitivamente rintracciati e fermati questo pomeriggio a Porto Recanati i due presunti autori della tentata rapina aggravata perpetrata ieri mattina presso la tabaccheria di Montecosaro, responsabili anche di ulteriore tentativo di rapina effettuato alle 12:20 circa di oggi presso il supermercato Tigre di Potenza Picena e, poco più tardi, di rapina aggravata consumata presso una tabaccheria di Montelupone, dove hanno sottratto un bottino di oltre 400 euro.
Sono tuttora in corso le indagini dei carabinieri utili alla puntuale ricostruzione degli eventi per l'esatta qualificazione giuridica dei fatti. I dettagli delle attività investigative saranno resi noti nella giornata di domani.
"Da tempo si parla dell’avvistamento di canidi nelle nostre campagne che molti riconducono alla specie “lupo”. Al fine di fugare ogni dubbio l’Ambito Territoriale di Caccia Macerata 2 in collaborazione con due Agenti della Polizia Provinciale, guardie specializzate sulla ricerca di campo sulla specie “lupo”, hanno inviato dei campioni di feci all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche per le specifiche analisi genetiche".
Lo rende noto Pio Chiaramoni, presidente dell'Ambito Territoriale di Caccia Macerata 2 nell'annunciare come il referente comunale di Potenza Picena dell’ATC Macerata 2 Giancarlo Capozucca e il responsabile della Vigilanza Venatoria dello stesso ATC Nazzareno Galassi abbiano prelevato le feci in Contrada Acquabona, nel comune di Potenza Picena, dove era stata riscontrata la presenza di una cucciolata di non meglio identificati canidi, e le stesse sono state inviate all’istituto sopra menzionato.
"Le analisi genetiche hanno rilevato in modo inequivocabile che si tratta di soggetti appartenenti alla specie “lupo appenninico” - afferma Chiaramoni -. Prendiamo atto di questa nuova realtà e crediamo che per altri eventuali avvistamenti in altri comuni prima di parlare di avere riscontrato la presenza di un lupo, sia necessario nel modo più assoluto di effettuare le opportune analisi genetiche al fine di evitare ingiustificati allarmismi".
"Nel caso specifico di Potenza Picena abbiamo la certezza di questo nuovo elemento di biodiversità e dobbiamo adottare tutti gli accorgimenti necessari dovuti al ritorno spontaneo di questa specie. Sicuramente la sua presenza sarà sempre meno elusiva e pertanto è auspicabile e necessario, specialmente nelle ore notturne, di disporre di spazi sicuri in cui stabulare gli animali domestici, compresi i cani" evidenzia Chiaramoni.
Sciopero del personale Ata contro il green pass e scuola elementare chiusa il primo giorno dell'anno scolastico. Succede a Porto Potenza Picena, alla "Fondazione Divina Provvidenza".
Aderendo ad uno sciopero nazionale, l'assenza del personale Ata ha indotto la dirigenza scolastica a chiudere i locali, non essendo in servizio il personale di vigilanza. Le insegnanti quindi non hanno potuto accedervi così come i bambini che, quindi, sono tornati tutti a casa con gli stessi scuolabus che li avevano trasportati all'andata.
Una situazione che ha portato non pochi disagi ai genitori che, visibilmente irritati per quanto avvenuto, sono a colloquio con il dirigente scolastico Nicoletta Ambrosio fuori dai cancelli della Fondazione.
Potenza Picena - “Ipotesi prelazione di Villa Buonaccorsi, uno sviluppo positivo e per certi versi inaspettato” . Così i componenti dell’associazione Villae che intervengono in merito al futuro della dimora potentina e alla possibile prelazione da parte di Comune e Regione.
“Sono giorni importanti, forse decisivi, per il futuro della Villa Buonaccorsi – spiegano i membri dell’associazione - . Pochi giorni fa un comunicato del comune di Potenza Picena informava del fatto che si sta fattivamente lavorando ad una prelazione nell'acquisto da parte della Regione Marche, una soluzione ora supportata anche dalle forze regionali di opposizione con una specifica mozione.
“E' uno sviluppo positivo e per certi versi inaspettato, dopo la notizia dell'offerta di acquisto da parte di una ancora anonima società immobiliare romana; sviluppo a cui ha certamente contribuito anche l'attività dell'Associazione Villae, sia con la mobilitazione della comunità locale su questo tema, sia con la creazione di sinergie internazionali che hanno già, nel Summer Camp dello scorso luglio, portato alla stesura di un Manifesto programmatico per la Villa Buonaccorsi e alla elaborazione di progetti di riuso sostenibili e innovativi”.
“L'Associazione Villae, consapevole dell'importanza che si mantenga vivo lo spirito di leale collaborazione fra tutte le forze politiche e sociali fin qui sperimentato, in questa fase sta sostenendo per quanto le è possibile l'operazione di prelazione, e al contempo vigilerà affinché il tutto avvenga in modalità tali da garantire la natura di bene comune della Villa Buonaccorsi e la possibilità per la comunità glocal) di partecipare alla sua governance e alla sua gestione futura nel rispetto dei dieci principi del Manifesto che, lo ricordiamo, era stato recepito il 21 luglio dalla II Commissione del Comune di Potenza Picena che ne condivide la visione e gli auspici”.
Sono stati riconsegnati nel pomeriggio di ieri presso la Caserma dei Carabinieri di Porto Potenza Picena, alla presenza del sindaco Noemi Tartabini, la marmotta di peluche e il diario segreto al piccolo Tommaso, insieme alle valigie restituite ai suoi genitori: papà Cristiano e mamma Irene.
I fatti risalgono al 26 giugno scorso quando la famiglia Aggio, dopo un bellissimo periodo di vacanza in terra marchigiana, prima di fare rientro a casa a Pontecchio Polesine, in provincia di Rovigo, aveva deciso di trascorrere l’ultimo giorno presso il Parco dei Laghetti in contrada Torrenova, a Porto Potenza Picena, posteggiando la loro auto lungo la Strada Statale 16. L'auto era stata presa di mira da ignoti malfattori che, approfittando della loro assenza, avevano rubato due valigie con tutti i loro vestiti, un costoso apparecchio per denti, accessori e la marmotta di peluche con il diario segreto a cui il loro figlio minore Tommaso era molto legato.
Nei giorni successivi i coniugi Aggio hanno inviato un accorato appello con il quale, oltre a denunciare il furto che aveva scalfito la bellezza e i ricordi di una meravigliosa vacanza estiva, erano desiderosi di recuperare anzitutto il peluche e il diario per il particolare significato e il valore affettivo che avevano per il figlio Tommaso.
I militari della Stazione di Porto Potenza Picana si sono immediatamente attivati e hanno allargato le ricerche fino a quando, qualche giorno fa, un residente segnalava al 112 la presenza di due voluminose valigie abbandonate nei campi in contrada Asola, a Civitanova Marche. Le valigie contenevano proprio i bagagli della famiglia Aggio, come dedotto dalla presenza della marmotta e del diario blu di Tommaso.
Momenti di grande gioia si sono vissuti ieri pomeriggio quando il Maresciallo Capo Alessio Alberigo, comandante della locale Stazione Carabinieri, insieme al Sindaco Noemi Tartabini, hanno restituito la marmotta e il diario al piccolo Tommaso, accompagnato per la circostanza dalla sorellina Sofia e dai suoi genitori, i quali hanno accolto con grande entusiasmo e emozione la notizia e speso parole di commosso ringraziamento nei confronti di tutti per l’attenzione e la vicinanza manifestata.
Continua il percorso di valorizzazione dell’identità storico culturale della città di Potenza Picena: dal 6 al 10 settembre 2021 si svolge la seconda edizione del Laboratorio estivo che affronterà lo studio delle antiche pergamene delle Clarisse del Monastero di Potenza Picena. Il Laboratorio estivo è promosso dalla Scuola di Paleografia e Storia (SpeS) del Centro Studi Santa Rosa da Viterbo, il Centro Studi San Giacomo della Marca, l’Università di Macerata, la Biblioteca storico francescana dei Frati Minori delle Marche, insieme al Comune di Potenza Picena, la Parrocchia Ss. Stefano e Giacomo e le Clarisse di Pollenza.
I documenti che costituiscono il fondo delle pergamene del monastero di San Tommaso di Potenza Picena sono testimonianza della storia del monastero, dei suoi rapporti con la santa Sede e con il territorio. I partecipanti al Laboratorio estivo verranno guidati in un percorso che illustrerà le tecniche e i metodi dell’edizione delle fonti attraverso un lavoro di tipo pratico in cui affronteranno lo studio di tipologie documentarie diverse. “Per la seconda edizione del Laboratorio sono stati scelti documenti che si datano tra il XIII e l’inizio del XIV secolo. Si tratta di lettere papali ‘di grazia’ – dice la prof.ssa Maela Carletti, docente all'Universitá di Macerata e coordinatrice del progetto – con cui i pontefici Gregorio IX, Alessandro IV e Giovanni XXII hanno concesso alla Badessa e alle monache del monastero indulgenze o esenzioni dal pagamento di tasse e un privilegio – il documento più solenne della cancelleria pontificia – di Innocenzo IV che, tra le altre cose, elenca i possessi del monastero e conferma una concessione emanata da Filippo vescovo di Fermo, il cui testo è riportato inserto”. Come riferisce p. Lorenzo Turchi, promotore del progetto – professore alla Pontificia Università Antonianum di Roma e parroco della città –: “Anche quest’anno il patrimonio culturale della nostra città diventa occasione di studio e ricerca per numerosi studenti da tutta Italia, l’augurio che tutti noi ci facciamo è che questo tesoro, grazie al Laboratorio estivo e alle prossime pubblicazioni, mostre e convegni, possa essere sempre più “scoperto”, promosso e valorizzato. Un grazie particolare al Sindaco Noemi Tartabini e all’assessore Ruffini per il supporto e la disponibilità all’organizzazione dell’evento”.