Pieve Torina si prepara per la nuova scuola. Questa mattina sono iniziati i lavori di demolizione di due palazzi posti non lontano da luogo in cui sta sorgendo la nuova scuola, al posto del vecchio edificio che ospitava l'Istituto Mons. Paoletti e che è stato irrimediabilmente danneggiato dal terremoto.
Lungo la strada provinciale 96, quindi, sono in corso le demolizioni dei due edifici pericolanti in previsione della ripresa della normale viabilità dopo l'apertura della scuola. Continuano intanto anche i lavori per l'ultimazione dell'edificio scolastico, realizzato interamente grazie ai fondi e alle donazioni dei privati cittadini. Le strutture portanti sono concluse quasi nella totalità. Si stanno montando le opere di finitura del tetto e contemporaneamente stanno proseguendo le opere di finitura del piano terra e del primo piano della struttura. In parallelo si stanno eseguendo anche le prove di carico sui pali di fondazione. I lavori proseguono a pieno ritmo e presto gli studenti potranno entrare definitivamente nella nuova scuola.
Sono poco meno di mille le casette consegnate agli sfollati delle quattro regioni dell'Italia centrale colpite dai terremoti dello scorso anno.
Ad oggi, sottolinea il Dipartimento della Protezione Civile, sono stati completati i lavori in 49 aree e sono state consegnate ai sindaci 966 casette: 435 ad Amatrice, 145 ad Accumoli, 210 tra Cascia e Norcia, in Umbria, una a Torricella Sicura, in provincia di Teramo, e 175 ai comuni di Arquata del Tronto, Castelsantangelo sul Nera, Fiastra, Monte Cavallo e Pieve Torina, nelle Marche.
Complessivamente sono 3.699 le Soluzioni abitative d'emergenza (Sae) ordinate da 51 comuni nelle quattro regioni colpite. La regione Abruzzo ha ordinato 246 Sae da installare tra i 13 Comuni interessati, nel Lazio sono 827 gli ordinativi per 6 Comuni, le Marche hanno ordinato 1.843 casette per 29 Comuni e l'Umbria ha chiesto 783 Sae per Norcia, Preci e Cascia.
Sul sito del Dipartimento è possibile consultare la mappa interattiva sullo stato di avanzamento dei lavori
(fonte Ansa)
È iniziata con la visita alla Sae del 91enne Raffaele Marsili e di Giuseppina (insieme solo da 14 anni, dopo essere stati fidanzati e lasciati in gioventù) la cerimonia di consegna delle 18 Sae a Pieve Torina, in località Le Piane.
Con le 22 già assegnate, gli abitanti del Lotto A hanno ricevuto le prime abitazioni. Erano presenti il commissario per la ricostruzione Paola De Micheli, il presidente della Regione Ceriscioli, l'assessore Sciapichetti e il sindaco Gentilucci.
"Oggi è l'inizio di tante belle giornate. Tenete duro, stiamo mettendocela tutta per aiutarvi", ha detto De Micheli ai terremotati che ricevevano le chiavi delle casette. "La ricostruzione è fatta di tanti elementi - ha osservato Ceriscioli e ha bisogno di tanti strumenti per garantire la rinascita materiale e quella economica. Stiamo dando le opportunità alle imprese di ripartire. I fondi europei saranno disponibili, entro la fine dell'anno contiamo di sbloccare tutti i 400 milioni assegnati da utilizzare tramite bandi.
Erano presenti all'inaugurazione anche l'ing. Costanzo della ditta Arcade e Umberto Antonelli della ditta Eurobuilding.
(Foto Guido Picchio)
Giovanni Malagò, Presidente del CONI, insieme al Segretario Generale, Roberto Fabbricini e al Vice Segretario e Responsabile della Preparazione Olimpica, Carlo Mornati, ha incontrato oggi, al Foro Italico, una delegazione della FIGEST, guidata dal Presidente Enzo Casadidio, originario di Pieve Torina, che comprendeva la Nazionale Italiana Femminile di Freccette e gli atleti di Gualdo Tadino della Nazionale di tiro con la fionda. Le squadre erano accompagnate dal Vicepresidente della Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali, Claudio Lovato, il Segretario Generale, Sergio Manganelli e il Consigliere Federale, Valeriano Vitellozzi.
Malagò ha rivolto i complimenti alle azzurre, fresche campionesse d'Europa nelle freccette, grazie alla vittoria ottenuta nella rassegna continentale disputata a Caorle, e alla rappresentativa della Nazionale di fionda, la quale comprendeva anche Chej De' Fionde di Udine, che ha invece trionfato in Repubblica Ceca. Nel 2018 sarà proprio l'Italia a ospitare il mondiale a Gualdo Tadino, primo evento a carattere iridato del tiro con la fionda nel nostro Paese. Il Presidente, che ha ricevuto in dono dalle due squadre rispettivamente freccette e fionda, ha augurato agli azzurri nuovi successi, funzionali anche alla promozione delle rispettive discipline.
"Costruiamo il futuro: il marchio del Parco dei Sibillini e la carta europea del turismo sostenibile", questo il tema di un convegno che avrà luogo a Pieve Torina il 28 settembre, promosso dal Gruppo Senatori del Partito Democratico e dal Senatore Mario Morgoni. Saranno trattati argomenti di fondamentale importanza per il territorio del Parco dei Monti Sibillini come lo sviluppo post sisma, attraverso il marchio del parco nei prodotti agro alimentari locali, la Carta per il turismo sostenibile e la nuova legge dei parchi.
Interverranno: il presidente del Parco dei Sibillini, Oliviero Olivieri, il presidente Federparchi, Giampiero Sammuri, la Senatrice Leana Pignedoli e il Senatore Massimo Caleo, rispettivamente vicepresidente della Commissione Agricoltura e vicepresidente della Commissione Ambiente al Senato e la Sottosegretaria al Ministero dell'Ambiente Barbara Degani.
Giovedì 28 settembre, dalle ore 17.00, presso il centro sportivo di Pieve Torina si terrà un convegno intitolato "Costruiamo il futuro: il marchio del Parco dei Sibillini e la Carta Europea del Turismo sostenibile". Il convegno tratterà il marchio dei prodotti del Parco dei Sibillini e l'adesione di quest'ultimo alla Carta Europea del Turismo sostenibile.
I lavori saranno coordinati dal Sen. Mario Morgoni della Commissione Ambiente del Senato, inoltre interverrà la Dott.ssa Maria Laura Talamè funzionario del Parco dei Sibillini e responsabile CETS e il Prof. Stefano Landi docente di Master Turismo per l'università Luiss. Parteciperanno al convegno il Sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci, Oliviero Olivieri Presidente del Parco dei Sibillini, Giampiero Sammuri Presidente di Federparchi, Sen. Leana Pignedoli della Commissione Agricoltura Senato, Sen. Massimo Caleo della Commissione Ambiente Senato e Barbara Degani sottosegretario al Ministero dell'Ambiente
Nei giorni scorsi il Sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, ha accolto una delegazione del Comune di Pontelandolfo, da Benevento, guidata dal Sindaco, Gianfranco Rinaldi, in visita nel paese fortemente danneggiato dal terremoto dello scorso autunno. La delegazione pontelandolfese ha portato con sé una donazione frutto della solidarietà del Pondelandolfo Community Club, ovvero dei cittadini pontelandolfesi emigrati in America, a Waterbury, che hanno voluto raccogliere una somma da destinare in beneficienza alla comunità terremotata di Pieve Torina.
La donazione, di 10.000 euro, è stata ufficializzata dal presidente Antonio Rubbo, e sarà destinata al centro civico con la palestra che dovranno essere costruite con il secondo stralcio della nuova scuola cittadina, realizzata interamente con fondi privati e donazioni.
“Una ulteriore dimostrazione di vicinanza e di generosità – ha affermato il sindaco, Alessandro Gentilucci – che ci permetterà di aggiungere un tassello alla nostra scuola, una struttura all'avanguardia realizzata grazie alla solidarietà dei privati che fungerà anche da centro civico per la popolazione. Non posso quindi che ringraziare Pontelandolfo ed i cittadini del Community Club che hanno dimostrato ancora una volta il grande cuore di cui gli italiani sono capaci”.
Anche i giovani studenti di Pieve Torina tornano sui banchi di scuola da venerdì 15 settembre. Pieve Torina è stato uno dei centri più gravemente colpiti dal terremoto dello scorso anno, quindi questo ritorno rappresenta un grande segno di speranza. La scuola materna sarà ospitata nella nuova struttura donata dalla Rubner, affianco al Parco Rodari, mentre elementari e medie saranno sistemate provvisoriamente nel prefabbricato che diventerà la nuova sede del Comune in attesa dell'ultimazione dei lavori dell'edificio scolastico, nelle prossime settimane.
“I nostri bambini e ragazzi – ha affermato il sindaco, Alessandro Gentilucci – torneranno sui banchi in strutture all'altezza, all'insegna della stabilità e della sicurezza. In attesa del completamento dei lavori della nuova scuola definitiva, che sarà a tutti gli effetti la prima del cratere ad essere inaugurata, realizzata interamente con fondi privati e donazioni, abbiamo ritenuto che la priorità assoluta fossero i giovani. Per questo, soltanto provvisoriamente per alcune settimane, andranno a scuola nel prefabbricato che diverrà successivamente la nuova sede comunale, nell'attesa di poter finalmente inaugurare la nuova scuola. Mai come quest'anno infine voglio augurare agli studenti di Pieve Torina, alle insegnanti e al personale tutto un buon inizio dell'anno scolastico, che sia di incoraggiamento a credere sempre nel futuro e soprattutto nei nostri giovani, con la forza e la tenacia che saranno la spinta propulsiva per la ricostruzione del nostro paese e della nostra comunità”.
Nelle Marche il 15 settembre gli studenti torneranno fra i banchi di scuola. Ma con tanti interrogativi, perchè oltre il 34% delle scuole nelle zone colpite dal sisma è risultato ad oggi inagibile.
I dati diffusi dalla Protezione Civile registrano cifre come 824 edifici scolastici nelle zone terremotate non sicuri dopo il sisma del 24 agosto 2016. La ricostruzione post terremoto procede lenta e Save The Children non lo accetta. Soltanto a metà luglio è partito il piano per la riapertura di 82 scuole del Centro Italia, basato su un investimento dello Stato stimato in circa 215 milioni di euro che nel dettaglio prevede la ricostruzione di 50 edifici, l'adeguamento antisismico di altri 26 e infine il miglioramento e l'ampliamento per altre 6 strutture.
Ma all'indomani dell'apertura del nuovo anno scolastico non c'è un tetto per i ragazzi delle "zone rosse". Si prevedono problemi per docenti e ragazzi sui giorni obbligatori di aula.
Sulla vicenda arriva anche una nota di ActionAid che subito dopo il terremoto del 24 agosto 2016 ha subito sostenuto le zone del centro-Italia colpite dal sisma e la sua attività è proseguita anche con gli eventi sismici successivi. Un supporto fondamentale ha cercato di darlo nella ricostruzione degli istituti scolastici, ma qui emergono alcuni problemi. ActionAid ha infatti parlato di una ricostruzione lenta e poco chiara, con uno scarso coinvolgimento delle comunità.
A oltre un anno dalla prima scossa, molti bambini - degli oltre 30 mila studenti che tra pochi giorni dovranno affrontare il nuovo anno scolastico nei territori del cratere - si apprestano a tornare a scuola in strutture d’emergenza. Nelle ordinanze del Commissario straordinario specifiche sulla ricostruzione, il governo ha previsto 72 scuole di nuova costruzione nelle quattro regioni colpite dalle scosse (Marche, Lazio, Abruzzo e Umbria), mentre per altre 40 sono in programma interventi per adeguare, completare, migliorare o ampliare le strutture. Dall’analisi della documentazione resa pubblica non è tuttavia possibile capire quando gli studenti potranno tornare in edifici non provvisori. “Ricominciare dalle scuole” è il motto della ricostruzione post terremoto, ma sono ancora troppi i punti poco chiari sulla ricostruzione e sull’agibilità degli edifici scolastici. “Una ricostruzione efficace non può che essere trasparente e partecipata. Ad oggi non sappiamo ancora quante sono le risorse totali messe in campo grazie alle donazioni, ai fondi pubblici e a quelli privati. Per una vera rinascita, non solo materiale, sono indispensabili strumenti di trasparenza informativa e percorsi di partecipazione mirati alla costruzione di spazi di dialogo aperto, inclusivo e informato tra istituzioni e cittadini in merito alla ricostruzione e allo sviluppo del territorio”, dichiara Marco De Ponte, Segretario Generale di ActionAid Italia.
In generale, la gestione della ricostruzione appare piuttosto accentrata: le decisioni sono prese dal Commissario Straordinario e dai governatori delle quattro regioni colpite, in qualità di vice commissari per la ricostruzione, senza un reale coinvolgimento delle comunità locali. Inoltre, non è chiaro perché le risorse della terza campagna di raccolta fondi post sisma - arrivata a quota 3,2 milioni di euro con l’obiettivo specifico di ricostruire le scuole - siano stati destinati anche ad altre opere pubbliche. A seguito del terremoto ActionAid ha scelto di intervenire nelle scuole perché ritiene che siano la base per ricostruire le comunità e il tessuto sociale. L’organizzazione ha lavorato insieme al Ministero dell’Istruzione per accompagnare studenti e insegnanti nella difficile ripresa dell’anno scolastico. In particolare, ActionAid ha avviato il progetto “METE - Percorso di riscoperta della Memoria e dell’idEntità Territoriale localE” nelle scuole di Camerino, Pieve Torina e Valfornace nelle Marche. ActionAid ha inoltre partecipato al corso “A scuola di resilienza: apprendere e insegnare dopo una catastrofe”, organizzato dal MIUR con la Direzione scientifica dell’Università dell’Aquila, un percorso formativo rivolto ai docenti per accompagnarli nella difficile ripresa delle lezioni. Nelle province di Ascoli Piceno e Macerata, ActionAid opera in tre istituti comprensivi, quelli di Pieve Torina, Camerino e Acquasanta Terme, i quali, a loro volta, abbracciano otto località: Pieve Torina, Valfornace, Visso, Muccia, Camerino, Fiastra, Acquasanta Terme e Arquata del Tronto. Anche nel cratere aquilano, dove ActionAid è presente dal 2009 ancora sono tante le domande senza risposta. Ad oggi nessun progetto di ricostruzione delle scuole pubbliche è partito e migliaia di ragazzi riprenderanno le lezioni per l’ottavo anno consecutivo in strutture “temporanee”. La struttura che ospita il maggiore liceo della città (oltre 1000 studenti) viene dichiarata inagibile e gli studenti divisi in tre differenti plessi, mentre mancano le verifiche di vulnerabilità in altre strutture di competenza comunale e provinciale.
Si è tenuto a Pieve Torina, presso il parco Rodari, il convegno "Terremoto un anno dopo" organizzato dalle associazioni "Adesso Marche" e "Cittadini in cammino".
Il deputato del Partito Democratico Piergiorgio Carrescia ha dato il benvenuto ai presenti. Subito dopo ha preso la parola il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci. Gentilucci ha ringraziato l'onorevole Carrescia, il senatore Mario Morgoni (era presente anche la deputata Pd Alessia Morani) per aver scelto Pieve Torina come sede del convegno e ha evidenziato gli aspetti positivi e gli aspetti negativi ad un anno dal sisma.
Uno degli aspetti positivi è il finanziamento della ricostruzione delle seconde case perché costituiscono una spinta per il turismo, l'economia e un rafforzamento delle radici per i pievetorinesi che sono dovuti emigrare per motivi di lavoro. L'aspetto negativo è il lato economico perché le partite IVA hanno dovuto aspettare molto tempo per avere i 5000 euro mentre gli artigiani hanno i loro laboratori ancora inagibili. Secondo il Sindaco di Pieve Torina occorre rivedere la perimetrazione del cratere perché i paesi che vi sono inclusi non hanno le stesse problematiche e non sono tutti sullo stesso piano, inoltre bisogna evitare lo spopolamento.Il presidente del Consiglio Regionale Marche Antonio Mastrovincenzo ha parlato di una raccolta fondi di un milione di euro destinata ai comuni di Visso, Ussita e Castesantangelo sul Nera e questi tre comuni potranno decidere come utilizzare tali fondi secondo le loro necessità. Le risorse vanno ripartite secondo le necessità e stipulando un patto di sviluppo con le parti sociali e in tutto questo devono essere coinvolte anche le università delle Marche.Il dott. Gabriele Maolo di "Cittadini in cammino" ha coordinato i lavori delle tavole rotonde dedicate alla ricostruzione del territorio e al rilancio dell'economia dopo il sisma.
Nella tavola rotonda dedicata alla ricostruzione del territorio sono intervenuti l'ing. Paulini presidente dell'Ordine degli ingegneri di Macerata, l'Urbanista Rossini, Gianni Niccolò di Confindustria Marche costruttori edili, Gianni Corvatta ex direttore generale Arpam, Osvaldo Messi sindaco di Appignano e Mauro Falcucci sindaco di Castelsantangelo sul Nera. I componenti di questa tavola rotonda hanno sostenuto che è molto importante dare risalto ai tecnici nella fase nella ricostruzione e che devono essere riconosciuti come soggetti che valutano i danni, soprattutto quando si tratta di professionisti del posto. L'acquisto di immobili invenduti o delle casette SAE dipende dalle esigenze dei comuni danneggiati perché non tutti sono sullo stesso piano riguardo le loro problematiche. La seconda tavola rotonda dedicata al rilancio dell'economia sono intervenuti Pietro Marcolini presidente ISTAO, Flavio Corradini già rettore dell'Universita degli Studi di Camerino, Giorgio Cippitelli direttore di Confartigianato Marche, Giorgio Ligliani presidente CNA della provincia di Macerata, Marco Ferracuti segretario regionale CISL Marche, Massimiliano Polacco direttore Confcommercio Marche e Giordano Nasini direttore Coldiretti Macerata. I componenti della tavola rotonda dedicata all'economia hanno ribadito che per rilanciare economicamente i territori colpiti dal terremoto occorre prima di tutto che le comunità ritornino a vivere nei propri paesi di origine. Occorre un impianto normativo adeguato, agire quando serve con delle procedure straordinarie al posto di quelle ordinarie, investire sulle nuove tecnologie e soprattutto coinvolgere le professionalità del posto. È molto importante avere un atteggiamento positivo ma soprattutto occorre responsabilità, chi sbaglia deve pagare mentre chi lavora bene è giusto che vada avanti. Il troppo accentramento e la troppa burocrazia impediscono lo sviluppo dei territori colpiti dal terremoto. Il convegno è stato concluso dall'intervento del senatore Morgoni
Una camminata per ripartire dopo il terremoto. Ieri mattina a Pievetorina si è svolta “CorriAMOPieveTorina”, la manifestazione alla quale hanno partecipato vip dello sport marchigiano come la campionessa di scherma Valentina Vezzali, il nuotatore Simone Ruffini, oro mondiale della 25 km in acque libere nel 2015, insieme a Francesca Pomeri, argento olimpico nella pallanuoto a Rio 2016 insieme al presidente del CONI, Giovanni Malagò. Presente la famiglia del ciclista Michele Scarponi, con i genitori Flavia e Giacomo.
La camminata solidale aveva lo scopo di lanciare un messaggio di speranze, a poco più di un anno dalle prime scosse del sisma. In tanti i partecipanti che hanno indossato simbolicamente una maglietta con scritto “CorriAMOPieveTorina”, in segno di speranza per una ripartenza della città e di tutto il territorio colpito.
Un’iniziativa promossa dal sindaco Alessandro Gentilucci e da Enzo Casadidio, pievetorinese e attuale presidente dalla Federazione Italiana Sport e Giochi Tradizionali (FIGeST), in collaborazione con il CONI Marche del presidente Fabio Luna e del Comitato regionale FIDAL Marche, guidato dal presidente Giuseppe Scorzoso, insieme alle società Cus Camerino, Gp Avis Castelraimondo e Avis Sarnano. Inoltre sono intervenuti Domenico Ignozza, CONI Umbria, Angelo Sciapichetti, assessore regionale alla protezione civile, e Andrea Spaterna, prorettore dell’Università di Camerino.
Venerdì 1 settembre a Pieve Torina arriva il presidente del Coni nazionale Giovanni Malagò per una iniziativa fortemente voluta dal sindaco Alessandro Gentilucci e da Enzo Casadidio.
Si tratta di un incontro con la popolazione di questo borgo duramente colpito dal terremoto, per ripartire per una nuova stagione all’insegna degli autentici valori dell’agonismo e della solidarietà che lo sport insegna. Dopo una sconfitta ci si rialza con la voglia di rivincita.
Il Comitato Regionale CONI Marche, FIDAL Marche, FIGeST, Cus Camerino, ASD Futbol 3, Avis Pieve Torina, Avis Castelraimondo, Avis Sarnano invitano quindi tutti a una camminata per le vie di Pieve Torina con le società e la popolazione della cittadina marchigiana, per condividere una giornata di amicizia in nome dello sport.
Come annunciato, sarà presente il Presidente del Coni Nazionale Giovanni Malagò. Il ritrovo è previsto per le ore 15 e la partenza della camminata alle ore 15.30. All’arrivo ristoro per tutti.
OMperleMarche è un’idea promossa dal marchigiano Samir Traini per portare un messaggio di solidarietà alle terre colpite dal sisma del 2016. L’iniziativa, che comprende un viaggio nella cornice dei monti Sibillini e una mostra fotografica che partirà da Milano, nasce da un gruppo di amici con la passione per lo yoga e si prepone l’intento di devolvere un contributo alla costruzione di un polo scolastico integrato e antisismico a Sarnano.
Il viaggio inizierà è iniziato oggi, domenica 27 agosto, e toccherà i territori di Tolentino, San Severino, Camerino, Pieve Torina, Visso, Castelsantangelo sul Nera, Ussita, Fiastra, Sarnano, Montefalcone Appennino, Smerillo, Montefortino.
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Proseguono i lavori per la realizzazione delle Sae (Soluzioni Abitative di Emergenza) nei territori colpiti dal terremoto: secondo i dati forniti dalle quattro Regioni colpite, sono complessivamente 3.649 le casette ordinate per i 51 comuni che ne hanno fatto richiesta.
In particolare, rende noto la Protezione Civile, la Regione Abruzzo ha ordinato 225 Sae da installare tra i 13 Comuni interessati; nel Lazio sono 798 gli ordinativi per i sei Comuni più colpiti dalle scosse; la regione Marche ha ordinato 1.843 soluzioni abitative per i 29 Comuni che ne hanno segnalato l'esigenza e, infine, la Regione Umbria ha richiesto 783 casette per tre Comuni: Norcia, Preci e Cascia.
Ad oggi, sono stati completati i lavori in oltre quaranta aree e sono state consegnate ai sindaci 743 casette, di cui 138 a Norcia, 373 ad Amatrice, 146 ad Accumoli, 42 ad Arquata, 22 a Pieve Torina, 11 a Montecavallo, 10 a Fiastra ed una a Torricella Sicura (TE). (ANSA)
Ripercorrere quei momenti, capire cosa è successo in questi 365 giorni, cercare prospettive per un territorio che rischia l'estinzione: questi e tanti altri saranno argomento di discussione questo pomeriggio, 24 agosto nell'appuntamento organizzato da Picchio News con i protagonisti come ospiti.
Saranno presenti, infatti, Gianluca Pasqui, Emanuele Tondi, Mauro Falcucci e Alessandro Gentilucci, sindaci di Camerino, Camporotondo, Castelsantangelo sul Nera, Pieve Torina, per raccontare le loro esperienze in un anno di emergenza.
Per un impegno dell'ultim'ora, non sarà presente l'ex sindaco di Ussita Marco Rinaldi che aveva dato la sua adesione.
L'incontro, che avrà inizio alle ore 18 nel cortile di Picchio News in corso della Repubblica 10 a Macerata, è aperto a tutti e sarà coordinato dai giornalisti Sandro Petrone e Roberto Scorcella e dal prof. Giuseppe Rivetti, docente di Diritto Tributario all'Università di Macerata.
Oggi, ad un anno dall'evento sismico che ha messo in ginocchio molte zone dell'Italia centrale, nei comuni di Monte Cavallo e Pievetorina sono state inaugurate e consegnate le prime casette alle famiglie terremotate.
Le casette hanno diverse grandezze (40, 60 e 80 metri quadri) sulla base della consistenza del nucleo familiare assegnatario e sono interamente arredate e allestite con tecnologie moderne e dotate di elettrodomestici.
Grande è stata l'emozione questa mattina tra gli abitanti dei due comuni che possono tornare a sentirsi a casa dopo dodici mesi difficili passati in alberghi e villaggi sulla costa; persone che hanno vissuto l'ultimo anno nella speranza di poter ritornare nel paese di origine, centro di ogni interesse lavorativo e familiare. Questa giornata ha reso concreta la speranza di questa gente che finalmente può muovere i primi passi verso un nuovo inizio.
"Ho vissuto per mesi in un villaggio a Porto Recanati - afferma la signora Lorenza Testiccioli, assegnataria con suo marito di una casetta a Monte Cavallo - oggi, dopo questo anno così duro, torno a respirare aria di casa: non vedevamo l'ora!". E con questa tante altre le testimonianze.
Per l'occasione vi è stata un'ampia partecipazione da parte delle autorità. Sono infatti intervenuti i sindaci di Monte Cavallo e Pievetorina, Pietro Cecoli e Alessandro Gentilucci, il sindaco di Muccia Mario Baroni, il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, il Prefetto di Macerata Roberta Preziotti, il Segretario Regionale del PD Francesco Comi, il Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari, l'assessore regionale alla Protezione Civile Angelo Sciapichetti e il Presidente di Confindustria di Macerata Gianluca Pesarini.
I sindaci di Monte Cavallo e Pievetorina si ritengono soddisfatti di questo primo passo verso la ripresa. Entrambi hanno seguito i lavori per la realizzazione delle abitazioni giorno dopo giorno. "Non credevamo che tutto questo sarebbe stato possibile a distanza di un anno - afferma Cecoli. Abbiamo premuto perchè i lavori avvenissero in tempi celeri e ringraziamo la Regione e tutti coloro che hanno lavorato sodo quotidianamente per il grande sostegno datoci".
Indubbiamente c'è ancora tanto da fare ma c'è grande ottimismo per il futuro di queste popolazioni che dopo tanto vedono uno spiraglio di luce.
Il giorno prima. Solo dieci e neppure ultimate. Le casette Sae, quelle in legno previste dai provvedimenti governativi, in provincia di Macerata arrivano come uno schiaffo alla dignità dei marchigiani. Si comincia a Polverina di Fiastra, Parco dei Monti Sibillini, alle dieci del mattino, alla vigilia dell’anniversario in cui domani saranno commemorate le 250 vittime del sisma in Italia Centrale. L’emozione e le lacrime di riconoscenza degli sfollati, che sono potuti così tornare da alberghi e case sulla costa, si trasformano subito in stupore amaro quando qualcuno tenta di accendere la luce. L’elettricità non c’è ancora. “Apriamo le finestre”, risolve per non guastare il clima di festa Pino Barchetta, primo assegnatario di un’abitazione assieme alla moglie Tiziana Giuseppucci. Ma un anno dopo le cose incompiute pesano come macigni.
“Non casette, ma case vere, vivibili”, prova a sdrammatizzare Claudio Castelletti, sindaco di Fiastra, il comune sparso fra le tante frazioni in collina dove –sostiene- tutti potranno rientrare entro tre o quattro anni. E il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, ringrazia “tutti quelli che hanno lavorato, senza ferie, compresi sabati e domeniche” per l’istallazione delle casette che hanno un taglio di 40, 60 o 80 metri quadri. “A chi oggi non ha ancora la casetta e vede la ricostruzione lontana –assicura Ceriscioli- dico che questo è il momento della speranza, i nostri 78 cantieri stanno avanzando”. Consegna entro fine anno, promette.
Ma il disagio riemerge forte quando a mezzogiorno tocca all’area di Montecavallo, 57 chilometri da Macerata, anche qui solo undici casette. E più tardi, ventidue in una prima area di Pieve Torina. Nella regione più danneggiata dal sisma l’impressione è di un andamento “mediatico” degli interventi del governo, per salvare l’immagine più che la sostanza, con provvedimenti complessi e farraginosi. “Delle 3.620 abitazioni previste nei 51 comuni del cratere -informa un dossier sul terremoto pubblicato dal gruppo Forza Italia della Camera- solo 326 risultano consegnate e, di queste, solo 218 abitate, tutte nei comuni di Amatrice e Accumuli, nel Lazio, e Norcia, in Umbria”, ovvero in quella che è stata la cassa di risonanza dell’emergenza terremoto. Mentre dei comuni devastati nelle Marche ci si ricorda solo a poche ore dall’anniversario, quando il silenzio si sarebbe trasformato in un boomerang nelle commemorazioni di stampa, radio e tv di questi giorni.
Della situazione reale nelle zone più colpite parleranno domani un gruppo di sindaci, invitati al forum promosso dal “Cortile di Picchio news”, domani 24 agosto alle 18, in Corso Repubblica 10 a Macerata. Mauro Falcucci, di Castelsantangelo sul Nera, Alessandro Gentilucci di Pieve Torina, Marco Rinaldi, ex primo cittadino di Ussita, Emanuele Tondi di Camporotondo e Gianluca Pasqui, di Camerino.
Segnale positivo dal ministro dell’Interno, Marco Minniti che domani alle 17 parteciperà alla messa nella nuova chiesetta di legno a Pescara del Tronto, nell’area Sae della frazione di Arquata del Tronto cancellata dal terremoto di un anno fa con la sua storica rocca. Il rito sarà officiato dal vescovo di Ascoli, monsignor Giovanni d’Ercole, assieme ai parroci dei comuni più colpiti.
Le drammatiche immagini che arrivano da Ischia riportano inevitabilmente al 24 agosto dello scorso anno, quando un devastante sisma colpì il centro Italia, devastando Amatrice, Accumoli, Arquata e colpendo duramente i Comuni dell'entroterra maceratese, dove il colpo di grazia arrivò due mesi dopo.
Ripercorrere quei momenti, capire cosa è successo in questi 365 giorni, cercare prospettive per un territorio che rischia l'estinzione: questi e tanti altri saranno argomento di discussione giovedì pomeriggio 24 agosto nell'appuntamento organizzato da Picchio News con i protagonisti come ospiti.
Saranno presenti, infatti, Gianluca Pasqui, Emanuele Tondi, Mauro Falcucci, Alessandro Gentilucci e Marco Rinaldi, sindaci di Camerino, Camporotondo, Castelsantangelo sul Nera, Pieve Torina ed ex sindaco di Ussita, per raccontare le loro esperienze in un anno di emergenza.
L'incontro, che avrà inizio alle ore 18 nel cortile di Picchio News in corso della Repubblica 10 a Macerata, è aperto a tutti e sarà coordinato dai giornalisti Sandro Petrone e Roberto Scorcella e dal prof. Giuseppe Rivetti, docente di Diritto Tributario all'Università di Macerata.
A Pieve Torina, domenica 20 agosto alle ore 21,15, la finale regionale di Miss Marche, organizzata dall'Agenzia Pai di Mimmo del Moro. Sarà il Parco Rodari ad ospitare, dopodomani, la finale regionale dello storico concorso di bellezza, giunto alla sua 78esima edizione.
Un evento nel cuore dell'entroterra ferito dal sisma, che riporta a Pieve Torina la bellezza ma anche lo spettacolo. Condurranno la serata Manila Nazzaro, conduttrice eletta Miss Italia nel 2009, e Marco Zingaretti, referente di programmi Rai e Mediaset per il pubblico. Sul palco confermata la presenza di Sebastian Melo, ballerino finalista di Amici 2016, il noto violinista Stefano Camilli e gli Operapop, duo formato dal soprano Francesca Carli e dal tenore Enrico Giovagnoli.
“Pieve Torina – ha affermato il sindaco, Alessandro Gentilucci – che da anni ospita una delle tappe di semifinale, diventa oggi sede della finale regionale di un concorso che ha fatto la storia del nostro Paese. Questo ci onora, soprattutto perché avviene nel momento più difficile, ma allo stesso modo rappresenta la nostra voglia di ricominciare e di vivere momenti di particolare allegria e intrattenimento”.
Mercoledì 16 agosto il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Tullio Del Sette, è tornato ancora una volta in provincia, per rinnovare il proprio sostegno, vicinanza e solidarietà ai Carabinieri e a tutte le comunità colpite dal sisma ed è stata un’occasione anche per avere un quadro aggiornato sulle attuali problematiche e sulla situazione logistica delle Caserme Carabinieri.
Il Comandante Generale, accompagnato dal Comandante della Legione Marche, Generale di Brigata Fernando Nazzaro, e dal Comandante Provinciale di Macerata, Col. Stefano Di Iulio, ha visitato tutti i moduli abitativi provvisori, adibiti a caserma dell’Arma, che sono stati realizzati nelle varie località dell’entroterra maceratese ove le forti scosse hanno reso completamente inagibili gli originari edifici: la sede della Compagnia di Camerino e delle Stazioni CC di Pollenza, Caldarola, Sarnano, Fiastra, Pievebovigliana, Pieve Torina, Matelica, Visso e Ussita.
Il Gen.C.A. Del Sette ha visitato anche le Stazioni dei Carabinieri Forestale di Fiastra, Pieve Torina, Camerino e la sede del Reparto Carabinieri Parco Nazionale - "Monti Sibillini" di Visso – alla presenza anche del Comandante della Regione dei Carabinieri Forestale, Col. Fabrizio MARI e del Ten. Col. Roberto NARDI, Comandante del citato Reparto CC Parco Nazionale. Il Comandante Generale si è recato anche a Muccia, ove ha incontrato i militari del Distaccamento dell’11° Battaglione Carabinieri Puglia, dislocati in provincia per incrementare i servizi di prevenzione e repressione del fenomeno predatorio dello sciacallaggio.
Il Generale Tullio Del Sette, in ogni caserma, è stato ricevuto dai rispettivi Comandanti di Compagnia e di Stazione, dal personale effettivo ai reparti, dalla rappresentanza militare, incontrando anche i Sindaci dei vari comuni interessati.
In tutti i reparti visitati, il Comandante Generale ha rivolto ai militari dell’Arma espressioni di ringraziamento per la preziosa e costante attività che quotidianamente svolgono al servizio della cittadinanza.