Pesaro

Pd e M5s ripartono. Mangialardi, “Si torna all'opposizione”. Emiliozzi, “Prima il bene dei cittadini"

Pd e M5s ripartono. Mangialardi, “Si torna all'opposizione”. Emiliozzi, “Prima il bene dei cittadini"

Il giorno dopo le elezioni politiche si raccolgono i cocci e si riparte: questo vale per chi, in un modo o nell’altro, ha fatto quel ha potuto questa estate per contrastare il più possibile l’avanzata di Meloni e fratelli. Certo, il Partito Democratico ha perso nel frattempo ulteriori 'punti credibilità' dopo il matrimonio fallito con Calenda; il Movimento 5 Stelle, dal canto suo, ha saputo ripartire dalla scissione dimaniana e costruire in tempi brevi una 'remontada' che lo ha consacrato terza forza politica. Tutti gli altri - non ce ne vogliano - son nessuno. Mentre prosegue il traffico di informazioni sui dati ufficiali, dal podio elettorale già si indicono conferenze stampa e rilasciano dichiarazioni: chi per festeggiare e chi per prendere atto di un risultato che, indubbiamente, costringe a rimettere in discussione le proprie azioni fin qui impilate. Nella regione delle Marche - ormai quartier generale del centrodestra - l’analisi di quanto è accaduto alle urne viene demandata a rappresentanti di partito come Maurizio Mangialardi (consigliere regionale, Pd) e Mirella Emiliozzi (deputata per il M5s nella provincia di Macerata). “La legge elettorale ha determinato un chiaro e prevedibile risultato - commenta Mangialardi - ovvero la piena affermazione di Fratelli d’Italia che prosciuga di fatto la Lega e mantiene congelata Forza Italia. Meloni ha sfruttato al meglio il proprio carisma da ‘cintura nera dell’urlo’ e le correnti modalità elettive: ma ora, al di là degli slogan, bisognerà vedere quanto sarà coerente. Ho i miei dubbi in proposito: ha già cambiato idea sia sulle trivelle sia sull’Europa”. “Sull’astensionismo invece dobbiamo abituarci - prosegue - è un tema che non siamo riusciti a intercettare. Oggi si ristabilisce quadro democratico chiaro, con un’opposizione che può adempiere al suo ruolo: il Pd rimane, in questo senso, un partito invariato perché a differenza di altri - che prima raggiungono risultati clamorosi e poi scompaiono - è rimasto sempre intorno al 20%. E il risultato di queste elezioni avrà senz'altro ripercussioni sulla stessa regione Marche: a quel punto non si potranno più dare colpe a chi c’è stato prima al governo”. “Tornare all’opposizione sarà salutare per tutti - conclude - ma dovremo andare oltre la responsabilità fine a se stessa e ricostruire rapporti con la gente e anche con gli altri gruppi politici (come Azione e M5s): con alcuni di loro, alla fine, condividiamo idee e aspetti comuni riguardo temi come i diritti civili, il lavoro, l’economia, l’istruzione, la sanità. Ricordiamoci che la maggioranza raggiunta dal centrodestra non rispecchia la reale volontà popolare”. Di altra forma e spessore è, invece, il commento di Mirella Emiliozzi. “Non bisogna fare gruppo solo per sconfiggere l’avversario, ma per costruire: una premessa che non c’è mai stata. Il Movimento ha avuto i suoi problemi prima di ritrovare stabilità, e la mancanza di chiarezza del Pd ha giocato un ruolo decisivo. Ciononostante, ci siamo rimessi in sesto e portato avanti idee nelle quali siamo molto convinti: è importante essere a contatto con la realtà e le priorità delle persone. Dopo l’alluvione di Senigallia, per esempio, non possiamo più permetterci ritardi sulle comunità energetiche e le rinnovabili”. “Non più di un mese fa ci davano tutti per morti - continua - e invece l’ultima campagna elettorale ci ha dato la possibilità di raccontare ciò che avevamo già fatto: prima eravamo impegnati nel lavoro, piuttosto che stare su internet o andare in giro a prendere caffè e scattare selfie. Draghi al governo non ha saputo ottenere un tetto al prezzo del gas, e Meloni non è detto che ci riesca: il presidente Conte a suo tempo era riuscito a imporre il debito comune secondo la formula del recovery found all’Europa della pre-pandemia”. "La differenza nella nostra rivoluzione gentile - conclude - è che la persona torna ad essere al centro di tutto, di ogni scelta e decisione. Noi continueremo a fare il bene dei cittadini, e chiunque voglia allinearsi a questo principio è il benvenuto. Questo significa fare politica”.

26/09/2022 16:19
Elezioni - The day after, Ricci (Pd): "Sconfitta dolorosa, ora opposizione dura"

Elezioni - The day after, Ricci (Pd): "Sconfitta dolorosa, ora opposizione dura"

“Una sconfitta dolorosa e pesante. In bocca al lupo a Giorgia Meloni, nell'interesse del Paese". Questo il commento a freddo del coordinatore dei sindaci del Pd Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, sui risultati delle elezioni. A questo punto "noi dovremo fare un'opposizione dura, ricostruire e ripensare tutto dal basso", aggiunge. "Nelle prossime ore proverò a fare un'analisi del voto approfondita, ma due cose le posso già dire. Per prima cosa il problema non era il campo o l'alleanza larga, ma non essere riusciti a farla. Poi non si può che ripartire dai sindaci progressisti e riformisti, dalla sinistra di prossimità. I Comuni - conclude Ricci - sono l'unico livello istituzionale dove governiamo, con il 70% dei sindaci di centrosinistra. "Un esito elettorale chiaro e purtroppo scontato. Vince la destra”, Giorgia Meloni sarà premier. “Anche nelle Marche il risultato è netto. Per il Pd e tutto il centro sinistra è arrivato il momento di cambiare sul serio". Lo dice all'Ansa la sindaca dem di Ancona Valeria Mancinelli, commentando il risultato delle elezioni politiche. "Lo abbiamo detto tante volte - aggiunge -ma adesso con la vittoria schiacciante della destra, questo cambiamento deve essere forte e immediato". "Rispetto al dato di Ancona città, la destra è sotto il trend regionale e nazionale - sottolinea Mancinelli - e le componenti che sono nella maggioranza di governo sono avanti di quasi 8 punti. È un dato politico e non amministrativo, ma il fatto che la destra non sfondi va evidenziato", conclude.

26/09/2022 13:00
Elezioni, Fratelli d'Italia sfiora il 30% nelle Marche: il centrodestra trionfa in tutti gli uninominali

Elezioni, Fratelli d'Italia sfiora il 30% nelle Marche: il centrodestra trionfa in tutti gli uninominali

Terremoto elezioni nelle Marche, che svoltano verso il centrodestra, in modo ancora più netto rispetto alle regionale del 2020, da cui uscì un presidente di regione di Fratelli d'Italia. Ora Fratelli d'Italia è il primo partito della regione e il centrodestra si aggiudica entrambi i rami del Parlamento. Ma scendono i consensi di Lega e Forza Italia.  Sul fronte del centrosinistra anche il Pd perde consensi (ma resta il secondo partito delle Marche), così come il Movimento 5 stelle, mentre il Terzo Polo di Calenda e Renzi si attesta su un dato complessivo del 7%.  A scrutinio pressoché completato Fdi è al 29,40 per la Camera, (nel 2018 era al 4,86), la Lega precipita dal 17,28 del 2018 al 7,97%, Forza Italia scende dal 9,92% del 2018 al 6,85%. In calo, più moderato, anche il Pd, con 20,29% (nel 2018 aveva avuto il 21,33%), mentre M5s frana da 35,55% a 13,56%. Stesso scenario per il Senato con Fdi che sfiora il 30%, Lega che passa da 17,60 a 7,99%, Forza Italia da 9,92 a 6,55. Il Pd si ferma a 19,94% (nel 2018 era 21,91), il Movimento 5 stelle, che aveva 35,22% nel 2018 cala a 13,79%. Complessivamente il centrodestra alla Camera raccoglie 336.382 voti, pari al 44,66%, il centrosinistra totalizza 201.347 consensi, pari al 26,73. Il centrodestra inoltre si aggiudica tutti i collegi uninominali: il presidente dell'Udc (Noi moderati) Antonio De Poli batte il candidato del centrosinistra Marco Bentivogli, ex segretario della Fim Cisl. Nel collegio senatoriale di Marche Nord. La coordinatrice regionale di Fdi Elena Leonardi viene eletta nel collegio senatoriale di Marche Sud, sconfiggendo l'imprenditrice agricola Mirella Gattari (centrosinistra). Per la Camera l'assessore regionale alla Cultura Giorgia Latini (Lega), prevale sull'ex rettore di Unicam Fulvio Esposito (centrosinistra) a Macerata, l'assessore regionale alle Attività produttive Mirco Carloni batte il coordinatore della segreteria nazionale di +Europa nel collegio di Pesaro, l'esponente di Fdi Giorgio Benvenuti Gostoli sconfigge l'ex presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo (Pd) nel collegio di Ancona. Infine il commissario regionale di Forza Italia Francesco Battistoni prevale sulla sindaca del piccolo Comune di Monterubbiano Meri Marziali.

26/09/2022 09:03
Elezioni politiche, nelle Marche incremento dello 0,31% alle urne. Pesaro Urbino la meno virtuosa

Elezioni politiche, nelle Marche incremento dello 0,31% alle urne. Pesaro Urbino la meno virtuosa

Sono oltre 50 milioni gli italiani chiamati oggi a votare per rinnovare il Parlamento: seggi aperti dalle 7 fino alle 23. Alle ore 12 l'affluenza alle urne si registra in tutto lo Stivale intorno al 19,02% (un calo del 44% rispetto alle ultime elezioni del 2018).  Per la regione delle Marche, il tasso di partecipazione si attesta al 19,87% (sui 187 comuni che finora hanno votato), dato che - se confrontato con l'ultima tornata elettorale -  evidenzia un incremento dello 0,31%. Dato positivo che si rispecchia nelle singole province marchigiane con Ancona al 20,46% (19,75 nel 2018), Fermo al 20,08% (19,39% nel 2018), Macerata al 19,87% (19,31 nel 2018) e Ascoli al 17,70% (16.85% nel 2018). In trend negativo, invece, la zona di Pesaro Urbino, dove si segnala un calo di affluenza dello 0,64%.  

25/09/2022 12:40
Marche, nuova allerta maltempo: codice giallo in tutta la regione fino a lunedì

Marche, nuova allerta maltempo: codice giallo in tutta la regione fino a lunedì

Nuova allerta meteo nelle Marche. Per oggi e per tutta la giornata di domani, lunedì 26 settembre, è stato esteso l'allertamento meteo per criticità idrogeologica, idraulica e temporali con un codice giallo, che interessa tutto il territorio regionale. A Senigallia la pioggia è cominciata nel primo pomeriggio di sabato. Dopo una riunione con la Prefettura di Ancona e la Regione Marche, il Comune ha invitato a mantenere una "vigile allerta". Alla cittadinanza residente in zona rossa è stato suggerito, in via precauzionale, di "evitare i locali seminterrati e piano strada e di trascorrere la notte ai piani alti, muovendosi solo per effettive e improrogabili necessità".

25/09/2022 09:37
Alluvione Marche, il rapporto della Protezione Civile: "Evento millenario impossibile da monitorare"

Alluvione Marche, il rapporto della Protezione Civile: "Evento millenario impossibile da monitorare"

La Protezione Civile Regionale ha pubblicato il rapporto di evento relativo alla alluvione che ha colpito le Marche tra il 15 e il 16 settembre. Sono descritti i fenomeni meteorologici avvenuti, che evidenziano l'eccezionalità delle caratteristiche di un evento atmosferico di tale portata, che ha una probabilità di accadimento una volta oltre 1000 anni. “I tempi di ritorno delle cumulate di pioggia negli intervalli di tempo 3 ore e 6 ore hanno raggiunto valori che potremmo definire “fuori scala” rispetto alle metodologie utilizzate, sicuramente superiori a 1000 anni”, si legge nella nota di sintesi del rapporto . “Tale fatto è confermato dall’estensione delle aree alluvionate dal fiume che hanno occupato anche terreni deposti come minimo in epoca medioevale”. “A livello puntuale la stazione pluviometrica di Colle situata tra Montecarotto e Serra de Conti ha superato negli intervalli 3 e 6 ore con 162,4 mm e 186,4 mm i record storici di precipitazione di tutta la serie registrata nelle Marche a partire dal 1929.” “A questo si aggiunga che è noto che le precipitazioni registrate ai pluviometri, essendo puntuali, potrebbero sottostimare i quantitativi areali. Gli idrometri della rete di monitoraggio installati nei bacini di Misa e Nevola per seguire l’andamento dei livelli idrici, eccettuato quello di Bettolelle, situato a valle della confluenza tra i due fiumi, sono stati danneggiati o spazzati via da una improvvisa ondata di piena che ha sormontato i sensori senza dargli neanche il tempo di segnalare l’aumento dei livelli registrati”. “Questo ha reso impossibile il monitoraggio strumentale di quanto si stava verificando. In un intervallo di un’ora all’incirca tra le 20,30 e le 21,30 si è in pratica passati da una situazione misurata di pochi centimetri di acqua in alveo, ad una situazione di assenza del dato”.

24/09/2022 17:30
Alluvione, la giunta regionale attiva un fondo da 4,2 milioni per le imprese danneggiate

Alluvione, la giunta regionale attiva un fondo da 4,2 milioni per le imprese danneggiate

La giunta regionale ha deliberato oggi la costituzione di un fondo straordinario di 4,2 milioni di euro per il sostegno alla liquidità delle imprese danneggiate dall’alluvione del 15 settembre scorso.  Si tratta di fondi regionali, in attesa dei rimborsi del Governo, spiega il presidente Francesco Acquaroli, “condivisi con la Camera di Commercio delle Marche - che ha messo a disposizione un milione di euro per raggiungere il plafond - individuati allo scopo di garantire una prima, immediata, risposta alle necessità e alla ripartenza del tessuto commerciale produttivo compromesso dall’alluvione”. Il contributo regionale sarà garantito da Confidi su finanziamento bancario, a sostegno della liquidità, per sanare i danni subiti dall’alluvione e per riaprire le attività.  Potranno richiederlo le piccole e medie imprese fino a 250 addetti e 50 milioni di fatturato o 43 milioni di attivo. Il finanziamento bancario massimo sarà di 150 mila euro, con durata di 8 anni, di cui fino a 2 anni di preammortamento (con interessi zero e garanzia totale), e potrà essere estinto da eventuali contributi statali per i danni subiti. I contributi potranno essere concessi entro la data della cessazione dello stato di emergenza. “Questo provvedimento – ha dichiarato il presidente della Cccia Marche, Gino Sabatini – si inserisce nelle azioni di Camera Marche in collaborazione permanente con Regione e Associazioni di categoria nel segno della rapidità e concretezza delle risposte alle imprese danneggiate dalla calamità che hanno quale priorità proprio il bisogno di liquidità immediata per non fermarsi”. “Lo sciacallaggio politico e mediatico dell'ultima settimana nei confronti del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e di alcuni componenti della sua Giunta come l'assessore Stefano Aguzzi è semplicemente inaccettabile”. Questo quanto dichiara in una nota Elena Leonardi, coordinatrice regionale di Fratelli d'Italia. “Di per sé, sarebbe già vile e irrispettoso sollevare polemiche mentre ancora si stanno cercando i dispersi, ma per di più attaccare in piena campagna elettorale un'amministrazione regionale su di un evento definito da tutti gli esperti come eccezionale è vergognoso e strumentale”. “Non ultimo, il tentato servizio - poi non andato in onda - in cui un giornalista millantava falsità e brandiva documenti che avrebbero attestato una scarsa attenzione della giunta Acquaroli nei confronti del dissesto idrogeologico, documenti peraltro inesistenti”. “La Giunta ha, sin dall'inizio del mandato, dedicato molta attenzione al tema idrogeologico, curando gli argini dei fiumi e ben consapevole dell'importanza di garantire la totale sicurezza ai cittadini: i fondi stanziati dalla Regione Marche negli anni 2021 e 2022 superano i 100 milioni di euro, toccando quota 106”. “Per dare un'idea dell'interesse della giunta Acquaroli nei confronti di questo tema, il Pd nel quinquennio 2016-2020 ne stanziò in totale 98: presto detto che la Giunta Acquaroli ha stanziato in due anni più di quanto abbia fatto il centrosinistra in tutto il mandato”. “Un capitolo a parte merita la vicenda che lega Senigallia al Misa: i lavori per la realizzazione della vasca di contenimento del Misa sono stati sbloccati solo dalla giunta Acquaroli, che ha dato l'appalto a febbraio 2022 dopo quasi 40 anni di rimessa in discussione dell'opera da parte del Pd”. “Questo accanimento fatto di falsità e mistificazioni porta a uno scontro incivile e irrispettoso della memoria di chi purtroppo è scomparso nell'alluvione. I cittadini marchigiani non meritano di essere presi in giro in questo modo da un Pd in palese difficoltà di temi e dedito unicamente alla diffusione di fake news volte a colpire il centrodestra senza interessarsi minimamente dei problemi concreti delle persone e dei territori”.

23/09/2022 18:00
Appalti Sae irregolari, udienza al via: coinvolte 19 persone e 15 aziende

Appalti Sae irregolari, udienza al via: coinvolte 19 persone e 15 aziende

Si deciderà il prossimo 20 ottobre se e chi mandare a processo tra 19 persone fisiche e 15 aziende per le presunte irregolarità su appalti e subappalti delle casette d'emergenza per i terremotati, le Sae (Soluzioni abitative di emergenza), per il sisma del Centro Italia. Stando alle accuse, i lavori sarebbero andati a ditte impegnate nella ricostruzione post terremoto, senza però verificarne i requisiti come la certificazione antimafia. Coinvolti anche vertici ed ex vertici della Protezione Civile regionale come l'ex capo del servizio David Piccinini e il dirigente attuale Stefano Stefoni (per l'inchiesta terremoto era, all'epoca, responsabile unico del procedimento). Oggi, al Tribunale di Ancona, si è aperta l'udienza preliminare davanti alla gup Francesca De Palma: la Procura, con la pm Irene Bilotta, ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti. È seguita la discussione delle difese, non tutte, tanto che l'udienza è stata rinviata al 20 ottobre per concludere le discussioni ed eventuali repliche della Procura. Società (tre sono marchigiane, della provincia di Pesaro Urbino) e persone sono accusate, a vario titolo, di truffa, falso, abuso di ufficio e frode nelle pubbliche forniture.   (Fonte Ansa

22/09/2022 18:30
Alluvione Marche, la Regione istituirà una commissione d'indagine. La replica dell'opposizione

Alluvione Marche, la Regione istituirà una commissione d'indagine. La replica dell'opposizione

La Regione Marche istituirà "una Commissione tecnica" per svolgere un'indagine finalizzata all'accertamento della regolarità e dell'appropriatezza delle procedure adottate e dei comportamenti assunti da parte delle competenti strutture organizzative della Protezione civile regionali" per l'alluvione del 15 settembre. Lo annuncia il presidente Francesco Acquaroli via Facebook. La commissione dovrà evidenziare "eventuali disfunzioni e responsabilità". Il governatore ha chiesto al segretario generale dell'ente di istituire l'organismo. "È un atto necessario a garanzia di tutti", conclude. Non si è fatta attendere la replica da parte dell'esponente PD Romano Carancini, comparsa sul proprio profilo facebook e rivolta direttamente al presidente della regione e alla sua giunta. "Prima delle Commissioni tecniche, prima delle inchieste della magistratura, prima di ogni indagine ci sono le responsabilità politiche, caro presidente Francesco Acquaroli. Avrebbe dovuto sentire il dovere dell’autocritica pubblica, esplicita, semplice, senza se e senza ma, perché è stato evidente fin da subito che qualcosa non ha funzionato". "Invece di fare lo 'scaricabarile' - continua il post - dando in pasto ai cittadini il messaggio che le responsabilità non sono le sue e dei suoi dipendenti, Acquaroli avrebbe dovuto avere il coraggio e la personalità di chiedere al proprio assessore Stefano Aguzzi (dopo le dichiarazioni di quest'ultimo) di fare immediatamente un passo indietro perché, sopra ogni altra cosa, non è accettabile leggere che lo stesso assessore, per esercitare le proprie importanti responsabilità di protezione civile, nella consapevolezza dei minuti drammatici in cui si stavano decidendo le vite delle persone, dal dibattito elettorale a Senigallia prima è tornato a Fano per indossare il giaccone della protezione civile e solo dopo è andato nella sala operativa di Ancona". "Francesco Acquaroli è un Governatore che non è capo - conclude Carancini - che scappa dalle responsabilità, che non riconosce l’onere e l’onore di governare tutta la struttura regionale e quando un’Istituzione, quella che lui stesso incarna, prende le distanze dai propri dipendenti, non è un’Istituzione. Questo è solo l'ultima storia, la più drammatica, di un governo regionale che da quasi 2 anni ha imposto questa filosofia. Il modello delle destre nelle Marche è questo".  

22/09/2022 16:30
Alluvione Marche, Morani (Pd): "Acquaroli non ha fatto il suo dovere, si dimetta"

Alluvione Marche, Morani (Pd): "Acquaroli non ha fatto il suo dovere, si dimetta"

"Il presidente delle Marche Francesco Acquaroli e l'assessore Aguzzi non hanno fatto il proprio dovere, impegnati a fare gli interessi dei loro partiti invece di pensare a quelli dei marchigiani, dovrebbero trarne le conseguenze e dimettersi". È quanto accusa la deputata e candidata marchigiana del Pd Alessia Morani in un post su Instagram. "Sono giorni tragici - scrive Morani - per la nostra regione. Una maledetta alluvione ha causato morti, dispersi e centinaia di milioni di danni a famiglie e imprese. La magistratura ha aperto più di un'inchiesta per accertare le responsabilità. Vedremo quali saranno i risultati. C’è un però. Questo 'però' riguarda il comportamento dei nostri amministratori regionali".  "Attenzione, non sto attribuendo alcuna colpa poiché sarà la magistratura a fare luce sulle responsabilità - precisa -. Possibile, però, che ancora Acquaroli e Aguzzi non si siano scusati con i marchigiani? Possibile che non abbiano capito la gravità di quello che è accaduto? Possibile che Aguzzi sia ancora al suo posto? Possibile che il presidente della regione pensi di cavarsela con un post e una foto su Facebook?" "Non si tratta di avere poteri di veggenza caro presidente ma semplicemente di adempiere al proprio dovere poiché le notizie sull’alluvione erano cominciate a circolare già dal pomeriggio. La verità è che nel momento del bisogno il nostro presidente Acquaroli e l’assessore Aguzzi, come dice da giorni il quotidiano 'La Repubblica', non erano ai loro posti. Uno era a cena, l’altro era a un dibattito elettorale. A fare cosa? A fare gli interessi dei loro partiti invece di pensare a quelli dei marchigiani", conclude Morani.  

21/09/2022 15:26
Rischio esondazione per i fiumi Chienti e Potenza. Materazzi: “Serve manutenzione programmata” (FOTO e VIDEO)

Rischio esondazione per i fiumi Chienti e Potenza. Materazzi: “Serve manutenzione programmata” (FOTO e VIDEO)

“Il disastro del Misa non è imputabile a un’alluvione di entità eccezionale come quella occorsa nella notte tra il 15 e il 16 settembre, ma ai 40 anni di interventi mancati - in primis, la cassa di espansione per il fiume”. E’ questa la principale spiegazione ad oggi formulata da organi di stampa e addetti ai lavori, senza prendere troppo in considerazione i 400 millimetri di pioggia caduti in appena sei ore nell’Anconetano (quella di tre mesi tutti insieme, per capirci) : altrimenti si dovrebbe tirare in causa anche la questione legata più strettamente all’emergenza climatica. Passata la tempesta, però, rimangono il dramma di chi ha perso tutto e, soprattutto, la paura che simili fenomeni possano a ripetersi. Un allarmismo che in poco tempo si è riverberato anche sulla provincia di Macerata, in virtù della presenza dei fiumi più importanti quali il Chienti e il Potenza (rispettivamente, 91 e 95 km di lunghezza) e dei loro affluenti (circa 20). “L’evento dello scorso weekend - spiega il geologo e professore presso UniCam, Marco Materazzi - rientra nella cosiddetta configurazione barica: l’estate particolarmente secca di quest’anno ha determinato l’insorgere di perturbazioni e precipitazioni la cui entità, purtoppo, non è prevedibile né tantomeno registrabile dai modelli metereologici correnti in maniera localizzata”. (fiume Potenza) A giustificare l’esondazione del Misa, dunque, concorrono altri fattori critici di diversa natura: il bacino più piccolo rispetto a quello di altri fiumi marchigiani, l’alveo fluviale più stretto, la mancanza di interventi strutturati anche presso l’affluente Nevola. “Come è stato per il Burano che ha rigettato fango su Cantiano e Pietralunga (PU) - continua il geologo - il problema parte dalle ostruzioni che i corsi d’acqua possono incontrare, solitamente dovuti a manutenzione incompleta o del tutto assente: questo comporta l’accumulo di melma e vegetazione per lo più morta che di conseguenza va a incidere sugli argini, agevolando il rischio di piena”. Nel Maceratese, il Potenza ha già avuto in passato i suoi problemi: è del 2013 l’ultima esondazione davvero significativa che rischiava di avere ripercussioni gravi soprattutto sulla comunità di San Severino Marche e Sambucheto. Nello stesso anno, anche il Chienti si rivelò minaccioso per le zone di Montecosaro, Morrovalle e Civitanova, con acqua, fango e detriti che invasero persino la superstrada. (fiume Chienti) “Dopo quanto è accaduto nell'Anconetano - continua Materazzi - il rischio di alluvioni e straripamenti rimane alto anche nei territori di Macerata e provincia. Il genio civile, a suo tempo, è intervenuto nei punti principali del Chienti e del Potenza, ma è senz’altro opportuno riprendere i lavori in maniera selettiva presso gli altri reticoli idrografici: ripulire i fossi, rimuovere la vegetazione morta, preservare quella sulle sponde per impedire che crollino gli argini. In questo senso, le criticità sono ancora molto sensibili, e persino eventi atmosferici di minore entità possono determinare serie conseguenze per i centri abitati e la comunità maceratese”. Di seguito, il servizio:

21/09/2022 13:20
Alluvione Marche, i sindacati lanciano un fondo di solidarietà

Alluvione Marche, i sindacati lanciano un fondo di solidarietà

 Le segreterie regionali di Cgil Cisl e Uil Marche hanno istituito un fondo di solidarietà per dare un aiuto concreto alle popolazioni colpite dall’alluvione che ha sconvolto il territorio marchigiano, in particolar modo le zone del Senigalliese e del Pesarese.  Per aderire, basta fare una semplice donazione sul conto corrente: IT32U0538702684000003692832 attivato presso BPER e intestato a Cgil, Cisl, Uil delle Marche fondo di solidarietà per le popolazioni colpite dall’alluvione. Le organizzazioni sindacali effettueranno una valutazione puntuale sulle modalità dell’intervento in coerenza con le indicazioni delle istituzioni locali e delle autorità preposte, nei modi e con le forme che ne garantiscano la certezza e la trasparenza nella destinazione e la rapidità nella realizzazione. Sono in fase di valutazione altre iniziative congiunte con le associazioni datoriali. La raccolta fondi avrà termine il 31 dicembre 2022.

21/09/2022 11:40
Alluvione Marche, 20mila imprese coinvolte nel disastro: un milione di euro dalla Camera di Commercio

Alluvione Marche, 20mila imprese coinvolte nel disastro: un milione di euro dalla Camera di Commercio

Il presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini ha convocato per oggi una giunta straordinaria cui hanno preso parte il presidente della regione Marche Francesco Acquaroli, il vicepresidente Mirco Carloni, collegati dalle zone alluvionate, e l’assessore al bilancio e alla ricostruzione Guido Castelli oltre al presidente di Unioncamere Andrea Prete. La seduta straordinaria dell'esecutivo camerale è stata organizzata d'urgenza per una prima verifica del numero delle imprese direttamene toccate dall'alluvione, almeno dei comuni più danneggiati, e per valutare le scelte e gli interventi più ponderati da realizzare a beneficio del tessuto economico colpito dall'ennesima calamità. In attesa di una più precisa stima di danni e priorità è stata già attivata una linea di sostegno a valere sui fondi nazionali camerali per i primi interventi di soccorso e ripresa delle comunità imprenditoriali più danneggiate di un milione di euro, che sarà gestita in collaborazione con la regione Marche. Il Presidente Acquaroli ha sottolineato la "violenza dei fenomeni che hanno portato a danni ingentissimi su un’area molto vasta in una tragica sovrapposizione di eventi". "Le prime misure messe in campo andranno costruite poi dentro un quadro di interventi più generale e strutturato via via che la situazione sarà più definita", ha aggiunto.   Il Presidente di Camera Marche Sabatini spiega: " Da una prima ricognizione si evidenziano 20.000 imprese coinvolte nel disastro di cui la metà collocate nei comuni più colpiti". "In questi giorni di ripresa autunnale di attività, eventi fieristici, incontri formativi e informativi, è doveroso fermarci e porgere in via prioritaria la nostra attenzione al danno e alle esigenze dei nostri imprenditori" ha proseguito. "Per prima cosa c'è la vicinanza allo strazio di famiglie ancora in attesa di esiti di ricerche, subito dopo la volontà di supportare bene e velocemente le imprese danneggiate tanto duramente. Gli imprenditori non hanno più tempo né energia. Parliamo di filiera istituzionale da alcuni mesi: anche in questo drammatico frangente essere insieme con Regione e Unioncamere, e con tutto il sistema associativo marchigiano, ci consente di intervenire in maniera più forte, celere e mirata" ha concluso Sabatini.   

19/09/2022 19:50
Alluvione Marche, altra notte di ricerche: oggi sopralluogo di Curcio nei luoghi più colpiti

Alluvione Marche, altra notte di ricerche: oggi sopralluogo di Curcio nei luoghi più colpiti

Ancora una notte di ricerche senza esito per le due persone disperse durante l'ondata di maltempo che la notte del 15 settembre ha colpito il Senigalliese, in provincia di Ancona: Mattia, un bambino di 8 anni, strappato dalle braccia della madre dall'ondata di acqua e fango dopo che erano usciti dalla loro automobile nel territorio di Castelleone di Suasa, e una donna di 56 anni, Brunella Chiù. Restano 11 le vittime accertate sinora, tra Pianello di Ostra, Senigallia, Barbara, Trecastelli, Serra de' Conti, Rosora. Oggi il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio effettuerà sopralluoghi nelle zone colpite, partendo dalla provincia di Pesaro (Cantiano, Serra Sant'Abbondio, Frontone, Pergola), per poi passare in quella di Ancona. Nel pomeriggio Curcio dovrebbe partecipare ad una riunione presso il Centro Coordinamento Soccorsi (Ccs) presso la Protezione civile regionale delle Marche. "Risulta evidente che siano necessari diversi interventi per potere mettere in sicurezza il Fiume Misa in particolar modo all'interno dell'abitato di Senigallia e poco a monte dello stesso". E' quanto si legge nell''assetto di progetto per la media e bassa valle del Misa', un documento della Regione Marche del 2016 dove si sosteneva chiaramente la necessità di effettuare i lavori che, invece, non sono stati fatti. Per ridurre "il più possibile la portata di picco che attraversa il centro di Senigallia", si aggiungeva, bisogna intervenire mediante "laminazione e aumentare il più possibile la capacità di deflusso" in città. Le opere necessarie, proseguiva il documento, "consistono in prima battuta nella manutenzione ordinaria e straordinaria dell'alveo e nel dragaggio della parte terminale", ma si ha "la necessità di riuscire a laminare, lungo tutto il bacino con opportuna gestione presidiata, circa 7.31 milioni di metri cubi per arrivare ad una portata transitante nel centro di Senigallia di 240 m3/sec". "Voglio credere che Mattia sia vivo, magari si è aggrappato a una pianta": a dirlo all'Ansa è Tiziano Luconi, il papà del bambino di 8 anni ancora tra i dispersi dell'alluvione che ha colpito le Marche. "In tre giorni ho dormito tre ore, sono distrutto, ma devo trovare Mattia", racconta al telefono il padre che intanto partecipa alle ricerche. "Mattia è il mio gnometto speciale, noi stiamo sempre insieme", racconta Tiziano che manda un "ringraziamento speciale a vigili del fuoco, forze di polizia e volontari". "La forza per andare avanti - conclude - me la dà solo la speranza e la voglia di credere con tutto me stesso che Mattia sia vivo".

19/09/2022 10:00
Alluvione Marche, ancora senza esito le ricerche dei due dispersi

Alluvione Marche, ancora senza esito le ricerche dei due dispersi

Seconda notte di ricerche, ancora senza esito, degli ultimi due dispersi dopo l'alluvione del 15 settembre nel Senigalliese, in provincia di Ancona. I soccorritori hanno lavorato anche la scorsa notte alla luce delle fotoelettriche. Si cercano il piccolo Mattia, di 8 anni, e la 56enne Brunella Chiù, mentre è salito a 11 il numero delle vittime accertate. Ieri è stato recuperato e identificato il corpo di Michele Bomprezzi, 47 anni, fratello dell'ex sindaco di Arcevia. In mattinata era stata ripescata nel fiume Misa a Serra de' Conti la sua auto. Sempre ieri il direttore dell'Ufficio Scolastico regionale Marco Ugo Filisetti si è recato in visita al liceo Perticari di Senigallia, la scuola frequentata da un'altra delle vittime; la 17enne Noemi Bartolucci. Sono comunque ore di superlavoro per i vigili del fuoco in tutte le Marche, colpite ieri da un'ondata di maltempo, per altro prevista da un allerta meteo della Protezione civile regionale.  Nel Maceratese i disagi maggiori si sono verificati nella zona del Camerte, Fiuminata e Matelica. Nel Pesarese si contano i danni provocati da una tromba d'aria. Alberi schiantati dal vento si sono abbattuti sulle auto, fortunatamente senza conseguenze sulle persone, a Jesi  e Fano.

18/09/2022 09:00
Alluvione Marche, Curcio firma l'ordinanza: Acquaroli nominato commissario

Alluvione Marche, Curcio firma l'ordinanza: Acquaroli nominato commissario

Il capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha firmato l'ordinanza che disciplina i primi interventi urgenti in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che hanno interessato, in questi giorni, soprattutto alcuni territori delle province di Ancona e Pesaro-Urbino. L'ordinanza, tra le altre misure, nomina il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, commissario delegato e prevede misure per garantire l'assistenza della popolazione.  "Abbiamo centinaia di uomini e donne del volontariato di protezione civile e delle strutture operative al lavoro sul territorio - ha detto Curcio - ma in momenti difficili come questi è importante anche dare velocemente al territorio un quadro normativo di riferimento”. “Il Consiglio dei Ministri ha decretato ieri lo stato d'emergenza e come Dipartimento abbiamo lavorato incessantemente per chiudere già oggi questa prima ordinanza che, oltre a nominare il commissario delegato, consente l'erogazione del contributo di autonoma sistemazione, a quei cittadini la cui abitazione abbia subito danni o sia stata sgomberata, e i primi interventi necessari per la messa in sicurezza del territorio".

17/09/2022 19:30
Alluvione Marche, il gesto della famiglia Della Valle: un milione di euro per le popolazioni colpite

Alluvione Marche, il gesto della famiglia Della Valle: un milione di euro per le popolazioni colpite

La famiglia Della Valle mette a disposizione della Regione Marche "la somma di un milione di euro a sostegno delle popolazioni colpite" dalla terribile ondata di maltempo che ha interessato la regione Marche. Fa inoltre un appello, si legge in una nota, "a tutto il mondo delle imprese chiedendo di sostenere ed aiutare in tutti i modi possibili le persone e i territori che sono stati duramente colpiti".  Si tratta dell'ennesima azione messa in campo dai Della Valle per aiutare in maniera attiva la propria terra d'origine, in un momento emergenziale. Già durante il periodo pandemico, era stata donata la somma di 5 milioni di euro da destinare ai familiari del personale sanitario che aveva perso la vita nella lotta al Covid-19. 

17/09/2022 17:51
Alluvione Marche, sale a 11 il numero delle vittime: 2 i dispersi, tra cui bimbo di 8 anni

Alluvione Marche, sale a 11 il numero delle vittime: 2 i dispersi, tra cui bimbo di 8 anni

Sono andate avanti tutta la notte, sinora senza esito, alla luce delle fotoelettriche le ricerche nel Senigalliese, in provincia di Ancona, dei tre dispersi dopo l'ondata di maltempo che si è abbattuta sulla zona due notti fa. Ieri sera la Prefettura di Ancona ha aggiornato l'elenco a 10 vittime e 3 dispersi. Alle prime si è aggiunto un 80enne, il cui cadavere è stato tratto fuori ieri pomeriggio dal fiume Esino, in un'altra parte della provincia. L'anziano non sarebbe stato trascinato via dalla piena, ma sarebbe scivolato in acqua in località Angeli di Rosora. I dispersi scendono a 3 perché è stato nel frattempo identificato il corpo della 17enne Noemi Bartolucci, rintracciato a qualche chilometro di distanza dal luogo in cui era stata trascinata via dalla forza dell'acqua a Barbara, mentre tentava di mettersi in salvo insieme alla madre e al fratello a bordo di due auto. Ad identificare la salma è stato proprio il fratello 23enne, mentre la madre Brunella Chiù, 56 anni, risulta ancora dispersa. E tra i dispersi restano Mattia, 8 anni, strappato dalle braccia dela madre mentre stavano fuggendo dopo avere avere abbandonato l'auto a Castelleone di Suasa, e un altro uomo di Arcevia. "Speriamo che l'acqua si abbassi ancora - il commento del sindaco di Barbara Marco Pasqualini -, oggi chiederò l'intervento di unità cinofile". I vigili del fuoco - che provengono anche da Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Abruzzo - protezione civile e altri soccorritori sono al lavoro incessantemente anche per fornire aiuti a sfollati e persone che hanno subito danni o hanno avuto case inagibili a causa dell'acqua e del fango. Sono centinaia: oltre 100 hanno trascorso la notte in un centro di accoglienza allestito dalla Caritas a Senigallia. Starebbe invece tornando parzialmente attivo il servizio idrico all'interno di case e attività che era stato interrotto in varie zone da ieri mattina. Sempre ieri il premier Mario Draghi ha visitato le zone colpite ed espresso vicinanza alle popolazioni, oltre all'annuncio del varo della dichiarazione di stato di emergenza e dell'arrivo dei primi fondi. "E' un disastro. Faremo tutto il possibile" ha detto durante una visita a Pianello di Ostra, la località che ha registrato i maggiori danni e 4 vittime. Oggi la preoccupazione maggiore è per il meteo, dato che è prevista una nuova un'ondata di maltempo. Stato di allerta gialla su tutto il territorio delle Marche: il Centro Funzionale Multirischi della Protezione civile regionale raccomanda ai cittadini di "evitare gli spostamenti in caso di pioggia".  ++ AGGIORNAMENTO ORE 15:11 ++  I vigili del fuoco hanno individuato il corpo di uno dei tre dispersi nell'alluvione che ha colpito la zona di Senigallia nella serata di giovedì. La salma è stata individuata nella zona di Serra dei Conti. È stato disposto sul territorio l'arrivo dei reparti di sommozzatori delle forze di polizia e dei vigili del fuoco; sono in arrivo rinforzi delle squadre operative di intervento dei carabinieri; la polizia di stato ha ottenuto l'intervento del reparto anticrimine e del reparto mobile di Senigallia. La guardia di finanza, come i vigili del fuoco e i carabinieri, hanno messo a disposizione elicotteri per il sorvolo delle zone interessate dall'alluvione che potranno essere messi in campo non appena le condizioni metereologiche attualmente ancora avverse lo consentiranno. 

17/09/2022 09:22
Alluvione Marche, la Protezione Civile: "Fenomeno meteo impossibile da prevedere"

Alluvione Marche, la Protezione Civile: "Fenomeno meteo impossibile da prevedere"

"La previsione meteorologica per la giornata di giovedì mostrava la possibilità di temporali in formazione sul versante tirrenico della penisola, con eventuale interessamento del crinale appenninico e delle aree interne marchigiane. Per tale motivo era stata emessa un'allerta di livello giallo per le zone di allerta 1 e 3 (settori montani e alto collinari del pesarese e dell’anconetano) per temporali localmente intensi. Nelle altre zone della regione la previsione non mostrava evidenze di fenomeni di intensità tale da determinare criticità e, pertanto, il livello di allerta è stato lasciato verde". Così, in una nota, il Centro funzionale multirischi della protezione civile delle Marche ha giustificato il mancato allarme in riferimento alla giornata di ieri, evidenziando come l'evoluzione del maltempo sia stata "non prevedibile", determinando vittime ed esondazioni in alcune zone della provincia di Pesaro e Urbino e Ancona. "Nel pomeriggio di giovedì, tra le province di Siena e Arezzo, si è assistito alla formazione di un temporale cosiddetto autorigenerante V-shaped, che, nel suo spostamento verso est, è andato interessare la zona interna del pesarese, per poi portarsi verso la costa anconetana - si spiega nella nota -. L’interazione con l’Appennino ha intensificato la struttura temporalesca proprio nella zona del Catria". "Caratteristica dei temporali autorigeneranti - spiega il Centro funzionale - è quella della stazionarietà: il temporale continua a riformarsi sempre nello stesso punto e va a interessare sempre le stesse zone, anche per alcune ore. Sono fenomeni la cui previsione è estremamente difficoltosa, sia perché sono molto rari e sia perché le dinamiche che li generano implicano spesso la presenza di configurazioni a scale molto piccole di difficile individuazione". "In questo caso, gli elementi previsionali per stimare un'estensione e persistenza di fenomeni così intensi sono stati del tutto assenti. Anche nella vigilanza, a livello nazionale, tali fenomeni non sono stati assolutamente segnalati", conclude il Centro funzionale.   

16/09/2022 20:30
Alluvione, Marche in ginocchio ma c'è nuova allerta meteo: sabato con temporali e rischio mareggiate

Alluvione, Marche in ginocchio ma c'è nuova allerta meteo: sabato con temporali e rischio mareggiate

Rovesci e temporali sparsi localmente anche di forte intensità, forti raffiche di vento da nord-est e mare agitato, con possibilità di mareggiate. È quanto prevede il bollettino meteo della Protezione Civile che, in vista di sabato 17 settembre, ha diramato un'allerta meteo di livello giallo valida sull'intero territorio regionale delle Marche, già colpito dall'alluvione di giovedì notte.  Il rapido transito di un fronte freddo, in mattinata, determinerà un nuovo peggioramento con rovesci e temporali sparsi e l'irruzione di aria fredda dai Balcani che comporterà un'intensificazione dei venti di Bora. Il cielo passerà da irregolarmente nuvoloso a nuvoloso per nubi cumuliformi associate al transito di un fronte freddo nella prima parte della giornata, con schiarite attese dalla serata. Rovesci previsti dal nord al sud della regione, mentre i venti - inizialmente di brezza tesa o moderati sud-occidentali - diverranno forti nord-orientali dalla tarda mattinata con raffiche fino a burrasca forte o tempesta, in particolare sulla fascia costiera e basso-collinare. Moto ondoso agitato dal primo pomeriggio. Temperature in diminuzione nei valori massimi, mentre le minime resteranno stazionarie. 

16/09/2022 16:10
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