Quella che doveva essere una piacevole serata estiva sotto le stelle si è trasformata in un incubo per molti degli ospiti presenti alla tradizionale festa di Villa Piccinetti, a Fano. L’evento, che ogni anno richiama centinaia di persone, ha avuto un epilogo imprevisto: il giorno seguente, oltre un centinaio di partecipanti hanno accusato forti disturbi gastrointestinali, tra cui nausea, vomito, dolori addominali e scariche diarroiche.
Secondo quanto riferito, i sintomi sono comparsi nella mattinata di domenica, costringendo molti a rinunciare a impegni e gite fuori porta per rimanere a casa, vicino al bagno. Alcuni si sono rivolti alla guardia medica o hanno cercato sollievo in farmacia, ma fortunatamente nessuno è dovuto ricorrere al ricovero ospedaliero.
L'evento aveva visto la partecipazione di circa 800 persone, tutte servite con lo stesso menù: antipasto di carne salada con verdure, primo con involtino di pasta e rape, secondo di arista di maiale con patate. Nonostante ciò, il malessere ha colpito solo una parte degli ospiti — circa 100 persone — mentre la maggioranza non ha riportato alcun sintomo. Nessun problema segnalato nemmeno dallo staff del ristorante (36 camerieri, cuochi e familiari della titolare), che ha consumato lo stesso cibo.
Tra gli ospiti c’erano anche noti esponenti politici, come i candidati alle regionali Matteo Ricci e Marta Ruggeri, che hanno confermato di non aver accusato alcun disturbo, rimanendo all’oscuro di quanto accaduto ad altri commensali.
La titolare del ristorante, Antonella Piccinetti, si è detta profondamente dispiaciuta e incredula: «Siamo molto affranti, non riusciamo a capire cosa sia successo. Il cibo era lo stesso per tutti e nessuno del nostro personale ha avuto problemi. Faremo tutto il possibile per chiarire l’accaduto e per garantire che non si ripeta».
Nel frattempo, sui social si moltiplicano le segnalazioni e le proteste da parte dei partecipanti colpiti dal malessere. Alcuni hanno anche chiesto un rimborso dei 40 euro pagati per la serata.
Le autorità sanitarie stanno ora cercando di individuare le cause dell’intossicazione, che potrebbe essere dovuta a un singolo ingrediente contaminato, alla cattiva conservazione di uno dei piatti o a fattori esterni ancora da accertare.
La flotta di Trenitalia nelle Marche si allarga. Questa mattina alla stazione di Ancona sono stati presentati cinque nuovi treni elettrici monopiano che circoleranno da Ancona verso Ascoli, Pesaro e Fabriano, attraversando tutte le località del territorio.
"Procediamo in modo spedito e abbiamo quasi ultimato il completo rinnovo della flotta a disposizione della Regione Marche. - afferma Gianpiero Strisciuglio, amministratore delegato e direttore generale di Trenitalia - Siamo arrivati a 22 convogli nuovi e nei prossimi mesi arriveremo a 25 con il rinnovo totale. Non è mai capitato a Trenitalia di presentare cinque treni nuovi, è un evento storico".
I treni, dal colore verde, raggiungono una velocità di 160 chilometri all'ora e consentono il trasporto di 530 persone con circa 300 posti a sedere. I consumi energetici, secondo quanto comunica Trenitalia, sono ridotti del 30% e i mezzi sono riciclabili fino al 95%. Con quelli presentati oggi diventano dieci i treni monopiano di ultima generazione a disposizione delle Marche.
"La Regione e Trenitalia hanno investito molto su questa flotta. - dichiara il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli - Un'opportunità importante. La tipologia dei treni è sostenibile, sono molto accoglienti, funzionali ed è importante far comprendere che oggi viaggiare sul regionale è comodo, accogliente e sostenibile. Resta importante potenziare il trasporto sostenibile e su ferro".
La consegna dei treni di oggi rientra nel programma di investimenti previsti dal contratto di servizio quindicennale firmato nel 2019 da Trenitalia e Regione e che prevede oltre 300 milioni investimenti, di cui 37 a carico della Regione.
Il candidato presidente del centrosinistra alle Marche, Matteo Ricci, ha voluto esprimere il suo apprezzamento per il sostegno espresso da Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, in un momento delicato della campagna elettorale.
«Ho molto apprezzato le parole di Conte sulle Marche e concordo con lui nel rafforzare in Regione i presidi di legalità, di trasparenza e di controllo su affidamenti diretti, nomine e consulenze — ha dichiarato Ricci —. Ringrazio il Movimento 5 Stelle per la fiducia. Ora riprendiamo la campagna elettorale e cambiamo le Marche insieme».
Il sostegno di Conte è arrivato con una conferenza stampa tenuta nella sede del M5S a Roma, in cui il leader pentastellato ha chiarito la posizione del suo movimento riguardo alle recenti indagini che coinvolgono Ricci. «Non ci sono condizioni per chiedere un passo indietro a Ricci», ha affermato Conte, sottolineando che «chiedergli un passo indietro sarebbe un brutto precedente, sarebbe fare di tutta l’erba un fascio».
Conte ha rivendicato l’onestà come valore fondante del Movimento 5 Stelle, ricordando i principi di etica pubblica e legalità che ispirano il suo partito. Dopo aver esaminato attentamente le carte e le risposte fornite dall’ex sindaco di Pesaro durante l'interrogatorio durato cinque ore (LEGGI QUI), il leader M5S ha affermato che non sono emersi elementi rilevanti a carico del candidato del centrosinistra.
«Abbiamo apprezzato che Ricci non ha ceduto alla tentazione di accusare una “giustizia a orologeria” e che non si è avvalso della facoltà di non rispondere, che pure è legittima per qualsiasi indagato», ha spiegato Conte. «Noi riteniamo che questa facoltà spetti a tutti, ma chi ha un incarico pubblico deve anteporre la massima trasparenza. Lasciamo che la Procura di Pesaro faccia il suo corso».
Da questa valutazione nasce quindi la decisione del Movimento 5 Stelle di non ritirare il sostegno a Ricci nella coalizione di centrosinistra. Conte, tuttavia, ha aggiunto una postilla: «Se dovessero emergere fatti nuovi, ne trarremmo le dovute conseguenze».
Il leader pentastellato ha anche annunciato che il M5S chiederà a Ricci l’adozione di misure più rigorose, quali «un protocollo sulla legalità» e «un codice etico che possa prevenire i conflitti di interesse». Nelle Marche, dunque, Conte ha scelto una linea garantista ma ferma, ribadendo la necessità di trasparenza e rigore morale, pur confermando la fiducia nel candidato del centrosinistra.
MONTE SAN GIUSTO – Gigliola Bordoni annuncia la candidatura come consigliere regionale nella lista civica “I Marchigiani per Acquaroli”, esprimendo un forte desiderio di contribuire al bene del paese.
“Una decisione che nasce dall’ascolto e dall’esperienza sul territorio, a contatto con i cittadini, con l’obiettivo di restituire voce a Monte San Giusto in Regione – dice Gigliola Bordoni –. Intendo la politica come servizio per la comunità. Per il dialogo e per i ponti costruiti. Anche quando le opinioni divergono, ma contribuiscono a stimolare un confronto serio. Una politica che non strilla e promette, ma lavora pancia a terra per traguardi possibili. Che crea occasioni di partecipazione e affonda le radici nel civismo, il civismo vero. Cui non ho mai rinunciato. E sarà così anche stavolta, nel progetto cui ho aderito con entusiasmo. Non corrisponde infatti al vero la ricostruzione per la quale la mia candidatura sarebbe figlia di un risentimento dopo la chiusura di un certo percorso amministrativo. Tutt’altro. Al contrario è quell’opportunità che manca da troppo tempo a piccoli borghi come il nostro per ritrovare rappresentanza. Basta campanilismi, non servono approcci ideologici. Serve proseguire con pragmatismo, in continuità con il lavoro svolto dal presidente Francesco Acquaroli e la sua squadra, affrontando le sfide aperte e completando le opere avviate. Ci metto la faccia nella lista civica ‘I Marchigiani per Acquaroli’, composta da amministratori locali, professionisti, civici e rappresentanti del terzo settore. Una ‘casa’ ideale dove ripartire. Mi impegno per un territorio che torna protagonista”.
Le priorità per Bordoni: “La rete di sostegno sociale per famiglie in difficoltà e cittadini fragili; la promozione dei diritti fondamentali, con attenzione all’inclusione, alla libertà e alla protezione degli individui; la valorizzazione del territorio, sostenendo imprese locali, agricoltura, turismo e attività commerciali; il recupero del patrimonio immobiliare esistente per affrontare la crisi abitativa; la difesa della sanità pubblica con servizi efficienti, di prossimità e qualità; gli investimenti per i giovani, nella formazione e nelle opportunità di lavoro; la tutela dell’ambiente con scelte responsabili e sostenibili; una politica trasparente e partecipata, vicina ai cittadini”.
Si chiama “Dissezione Endoscopica Sottomucosa” (ESD) la tecnica innovativa e mini-invasiva che permette di rimuovere lesioni precoci, quindi in stadio non avanzato, del tratto gastrointestinale introdotta alla Clinica di Gastroenterologia, Epatologia ed Endoscopia Digestiva d’urgenza dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche. L’intervento ha riguardato un paziente con una lesione displastica dello stomaco.
La tecnica ESD, importata dal Giappone, prevede l'utilizzo di uno strumento endoscopico flessibile, introdotto per via naturale che consente di accedere alla mucosa gastrointestinale. Dopo aver sollevato delicatamente la lesione con una soluzione iniettata sotto di essa, lo specialista procede a una dissezione precisa e completa, rimuovendola per intero.
La tecnica ESD evita incisioni chirurgiche esterne, riduce al minimo i rischi, consente, nella maggior parte dei casi, una dimissione in giornata, permette l’asportazione integrale della lesione che consente una lettura istologica più approfondita e quindi permette di stabilire l’adeguatezza del trattamento terapeutico.
Spiega il Prof. Antonio Benedetti – Direttore della Clinica di Gastroenterologia, Epatologia ed Endoscopia Digestiva d’urgenza dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche: “Rimuovere lesioni displastiche o tumorali in fase iniziale è fondamentale per prevenire l’evoluzione verso forme più gravi, evitando la necessità di ricorrere a interventi chirurgici maggiori. La diagnosi e il trattamento precoce consentono un approccio terapeutico più mirato, con migliori risultati clinici e minori complicanze. L’introduzione di tecnologie avanzate rappresenta un passaggio chiave verso una sanità moderna, centrata sulla prevenzione e sul benessere del paziente”.
L’intervento è stato eseguito con successo dal Dr. Michele Montori - Ricercatore della Clinica di Gastroenterologia, Epatologia ed Endoscopia Digestiva d’urgenza dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche - con il supporto di un’équipe multidisciplinare altamente qualificata.
Il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche , Armando Marco Gozzini, dichiara: “questa prima esecuzione dell’ESD alla Clinica di Gastroenterologia apre nuove possibilità terapeutiche tempestive, efficaci e meno invasive per i cittadini della regione. Come sempre l’unione di competenze specialistiche e l’innovazione tecnologica consentono oggi di affrontare patologie anche complesse nella loro fase iniziale, con trattamenti risolutivi e maggiore attenzione alla qualità di vita del paziente”.
Si è concluso dopo cinque ore l’interrogatorio dell’ex sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, davanti alla pm Maria Letizia Fucci, nell’ambito dell’indagine per corruzione sugli affidamenti del Comune a due associazioni no profit, Opera Maestra e Stella Polare, tra il 2019 e il 2024.
Nella caserma del Comando provinciale della Guardia di Finanza, Ricci – oggi europarlamentare e candidato presidente di Regione per il campo largo di centrosinistra – ha risposto punto per punto alle contestazioni, ribadendo la propria totale estraneità alle accuse.
All’uscita dalla caserma ha dichiarato: “Ho risposto ad ogni domanda. Sono molto soddisfatto. Ho raccontato tutto ciò che so rispetto ai fatti contestati e alla mia attività da sindaco. Ho ribadito la mia assoluta estraneità ai fatti e portato un contributo ulteriore per l’accertamento della verità. Sono molto sereno e determinato”.
L’inchiesta, aperta da circa un anno, coinvolge 24 persone – tra cui diversi funzionari comunali – raggiunte da un avviso di garanzia. Tra questi anche Stefano Esposto, presidente delle due associazioni no profit, e Massimiliano Santini, ex collaboratore di Ricci per comunicazione ed eventi. Secondo l’accusa, i due avrebbero agito in accordo per ottenere affidamenti diretti in violazione delle regole, con vantaggi economici per sé e benefici di immagine e consenso per Ricci.
I due, finora, hanno scelto di non rispondere alle domande della procura. Ricci, invece, ha dichiarato di essere completamente estraneo alla vicenda e, qualora fosse dimostrato un tradimento della sua fiducia da parte di collaboratori, si è detto parte lesa nel procedimento.
L’indagine ha inevitabilmente scosso il clima politico regionale, con il Movimento 5 Stelle che osserva con attenzione gli sviluppi. Il leader M5s Giuseppe Conte ha invitato i gruppi marchigiani del movimento a valutare la vicenda “senza spirito sanguinario”, lasciando aperta la porta a possibili scenari di dialogo all’interno del centrosinistra.
Un riconoscimento importante che sancisce un percorso di crescita, impegno e professionalità: Smart Skills Center - Agenzia per il lavoro, giovane e dinamica realtà marchigiana, ha ottenuto l’autorizzazione all’esercizio a tempo indeterminato dell’attività di somministrazione di lavoro, intermediazione, ricerca e selezione del personale e supporto alla ricollocazione professionale.
La presenza territoriale dell’Agenzia si estende attualmente nelle regioni Marche, Abruzzo, Toscana e Lombardia attraverso la sede legale di Corridonia (MC) e le filiali di Civitanova Marche (MC), Campiglione (FM), Pesaro (PU), Pescara (PE), Scanzorosciate (BG) e Prato (PO), dislocate in contesti socioeconomici centrali per il mercato del lavoro italiano. A questa rete consolidata si affiancheranno a breve le nuove sedi di Urbino (PU) e Ancona (AN) a conferma di una visione espansiva e di una strategia orientata alla crescita.
Con una copertura sempre più estesa a livello nazionale e una rete di collaboratori qualificati, l’Agenzia ha saputo interpretare i bisogni di un mercato del lavoro in profonda trasformazione, offrendo soluzioni concrete e personalizzate nel campo della ricerca e selezione e della somministrazione di personale.
Smart APL non si limita a mettere in contatto Aziende e Candidati ma offre un servizio a 360 gradi. Grazie ad un'ampia gamma di servizi, tra cui corsi di formazione personalizzati, l’Agenzia aiuta i candidati a valorizzare le proprie competenze e a trovare il lavoro giusto. Allo stesso tempo, l'Agenzia supporta le Aziende nella ricerca e selezione dei profili più adatti attraverso un database sempre aggiornato e processi di selezione innovativi e nella consulenza ed attivazione di contratti di somministrazione.
Il provvedimento, rilasciato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, rappresenta un traguardo e, al tempo stesso, un punto di partenza per il gruppo Smart che, con le sue Aziende - Smart Skills Center, Sicur Smart, Smart4 Learning, Welfare Smart e Smart APL-, è in grado di garantire alle Imprese ed ai Professionisti del settore il più ampio ventaglio di servizi e opportunità in materia di lavoro, formazione, sicurezza e welfare.
La lista Avanti, nata dalla convergenza tra un progetto civico e una visione riformista, ha espresso attraverso una nota congiunta la propria solidarietà piena e unanime a Matteo Ricci, candidato alla guida della Regione Marche, oggi al centro di una vicenda giudiziaria che ha sollevato numerose polemiche.
Il sostegno arriva da un’area politica composta da movimenti e partiti dell’area riformista e civica: +Europa, Movimento Socialista Liberale, Partito Repubblicano Italiano, Partito Socialista Italiano, Riformisti Marche (iscritti e simpatizzanti di Azione), Volt e Marche Civiche.
In un documento unitario, gli appartenenti alla lista Avanti parlano senza mezzi termini di “giustizia ad orologeria” e di un “teorema infondato” che punta a inquinare la volontà popolare attraverso accuse considerate inconsistenti, già smentite – secondo i firmatari – dalle stesse motivazioni contenute nell’avviso di garanzia.
Secondo Avanti, si tratterebbe dell’ennesimo tentativo di strumentalizzare l’azione politica e screditare chi “si impegna ogni giorno per cambiare davvero lo status quo”.
“Dopo il ‘non poteva non sapere’, è stato inventato il teorema del ‘vantaggio politico del consenso’ – si legge nella nota – ma la politica vive di consenso, e questo è semmai un tema etico, non giudiziario”.
I promotori del progetto Avanti rivendicano una posizione garantista, ma anche coerente con i valori della propria coalizione. “Per fortuna il nostro Paese ha superato – almeno in parte – quella stagione buia in cui un avviso di garanzia equivaleva a una condanna”, affermano. “Oggi si può e si deve difendersi, e casi come questo rischiano di generare l’effetto contrario rispetto a quello auspicato da chi attacca”.
Infine, un messaggio diretto a Ricci: “Caro Matteo, continua a impegnarti – come solo tu sai fare – per una regione più giusta, per dare voce a chi è rimasto indietro e portare Avanti il cambiamento che le Marche attendono. Noi, riformisti e civici, saremo al tuo fianco. Senza se e senza ma".
Sulle indagini in corso a carico di Matteo Ricci, il Movimento 5 Stelle mantiene una posizione prudente e improntata alla coerenza con i propri valori. A intervenire è il deputato Giorgio Fede, coordinatore regionale del M5S nelle Marche, che in una nota ufficiale ha espresso l’orientamento del Movimento: “Faremo tutte le valutazioni del caso – ha dichiarato Fede –. Auguriamo a Ricci di chiarire tutto nel più breve tempo possibile, rispetto alle contestazioni che gli vengono mosse”.
Il parlamentare ha poi ribadito come la linea del Movimento sia da sempre dettata da una precisa direzione etica: “Per il Movimento 5 Stelle c’è sempre una sola stella polare, che ci guida ormai da oltre quindici anni: quella dei nostri valori e dei nostri principi. Alla luce di questo, ci riserviamo di analizzare con attenzione ogni aspetto delle indagini e dei rilievi giudiziari per capire se esistano o meno elementi di compatibilità con il nostro sistema valoriale, anche in vista di una serena prosecuzione della campagna elettorale”.
La posizione del M5S nelle Marche è quindi improntata a cautela, ma anche alla fermezza su eventuali conseguenze politiche, qualora emergano elementi che entrino in conflitto con le regole interne al Movimento.
L’ex sindaco di Pesaro ed attuale candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Marche, Matteo Ricci, ha ricevuto un avviso di garanzia nell’ambito di un’indagine che riguarda presunte irregolarità negli affidamenti pubblici effettuati dal Comune di Pesaro durante la sua passata amministrazione.
A renderlo noto è lo stesso Ricci, che ha pubblicato un video sui propri canali social per comunicare in modo diretto la notizia. Nel messaggio, l’ex primo cittadino si dice “sorpreso” e “amareggiato”, ma al tempo stesso “sereno” e “totalmente estraneo” ai fatti contestati.
“Non mi sono mai occupato di affidamenti pubblici – ha dichiarato Ricci nel video –. Mi sono sempre fidato ciecamente dei tecnici del Comune e delle procedure amministrative”.
Secondo quanto riferito dallo stesso Ricci, l’accusa della Procura non riguarderebbe vantaggi economici personali, ma il presunto ottenimento di consenso politico derivante dalle modalità di assegnazione di determinati lavori pubblici.
Ricci ha ribadito la propria fiducia nella giustizia e ha assicurato massima trasparenza: “Non ho nulla da temere. Continuerò la mia campagna elettorale con la coscienza pulita, certo che i fatti verranno chiariti”.
Le Cento Città, rivista di promozione culturale e valorizzazione del territorio marchigiano, è una pubblicazione trimestrale fondata nel 1995 dall’omonima Associazione, con cui condivide finalità e visione. A trent’anni dalla nascita, continua a raccontare il patrimonio artistico, storico e ambientale della Regione con lo stesso entusiasmo e rigore di sempre. A parlarne a Picchio News sono stati il presidente dell’Associazione Paolo Menichelli e il vicepresidente e direttore editoriale Maurizio Cinelli, protagonisti di un progetto editoriale che nel tempo si è trasformato in un punto di riferimento per studiosi, appassionati e istituzioni del territorio.
Nata con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze culturali, storiche, ambientali e imprenditoriali della Regione Marche, Le Cento Città si è affermata negli anni come uno dei principali strumenti di diffusione e approfondimento delle molteplici identità che compongono il territorio marchigiano. La rivista si propone come luogo di confronto e riflessione sui temi della cultura e dello sviluppo locale, offrendo spazio a contributi di studiosi, professionisti e appassionati, soci e non, che condividono l’impegno per la promozione del patrimonio marchigiano.
Dotata di una solida struttura editoriale composta da Direzione, Redazione, Comitato scientifico e Direzione editoriale, Le Cento Città ha mantenuto negli anni una tiratura media tra le 800 e le 1.000 copie. Dal 2023 è pubblicata dalla casa editrice Seri di Macerata, distribuita nelle librerie storiche della regione e disponibile in abbonamento su tutto il territorio nazionale e all’estero. È inoltre in programma la diffusione digitale attraverso un apposito sito web, con l’obiettivo di raggiungere anche i marchigiani fuori regione o residenti all’estero.
Tra gli obiettivi prioritari della rivista, condivisi con l’Associazione promotrice, vi è la volontà di tenere viva l’attenzione sull’immenso patrimonio storico-artistico danneggiato dal sisma del 2016, in particolare nei piccoli borghi del cratere. L’intento è quello di contribuire, attraverso la cultura, alla ricostruzione del tessuto sociale e alla rinascita delle comunità locali.
Un’altra iniziativa significativa è quella legata al caso della statua bronzea attribuita a Lisippo, rinvenuta nelle acque antistanti Fano e oggi al centro di un complesso contenzioso internazionale con il Getty Museum di Los Angeles. La rivista, insieme all’Associazione, sostiene da anni il rientro dell’opera in Italia, anche attraverso azioni legali che finora hanno avuto esiti favorevoli.
Le Cento Città collabora stabilmente con università, fondazioni, accademie e istituzioni locali, pubblicando ogni anno i resoconti di iniziative come “Freschi di Accademia” – dedicata ai progetti degli studenti delle Accademie di Belle Arti marchigiane – e “Freschi di stampa”, una vetrina di nuove pubblicazioni di autori marchigiani o su temi regionali.
Riconosciuta come bene culturale di interesse storico dal Ministero della Cultura, la rivista è stata presentata ufficialmente al Salone Internazionale del Libro di Torino lo scorso 12 maggio 2024 per conto della Regione Marche, a conferma del suo ruolo di presidio culturale di rilievo nazionale.
Sostenuta esclusivamente dalle quote associative dei suoi membri, Le Cento Città si apre oggi a nuove forme di collaborazione e sponsorizzazione, nella prospettiva di rafforzare ulteriormente la propria azione di promozione culturale e di continuare a raccontare le Marche con la competenza, la passione e la cura che da trent’anni la contraddistinguono.
Scrolla. Scorri. Swipe a destra, a sinistra, di nuovo in alto. E cosa trovi? Spiagge perfette, cocktail colorati, corpi abbronzati (a volte abbronzatissimi), pose “casuali” da rivista di moda sotto l’ombrellone. Benvenuti nell’estate social: le stories sono bollenti. Il contenuto? Boh. Perché sì: tra una spruzzata di crema solare e un tuffo, la testa sembra l’unica parte che nessuno mostra (e forse accende).
Estate: più pelle, meno pensiero
Nei mesi freddi ci riempiamo di post motivazionali, frasi profonde, caroselli di consigli e opinioni. Appena arriva giugno? Tutto evapora come una granita lasciata al sole. Resta solo: Dove sei in vacanza, con chi sei in vacanza, quanti aperitivi hai fatto in vacanza.
Cervelli spenti o contenuti leggeri?
Non è una colpa divertirsi — anzi. Non è un crimine condividere un tramonto, un mojito, un bikini nuovo. Ma se il feed diventa solo questo, il rischio è sempre lo stesso: “Siamo davvero così o ci siamo spenti?”
Un feed pieno di niente
Sotto il sole sembriamo tutti più belli, più sorridenti, più sereni. Un po’ come con l’abbronzatura. Ma se spegni l’audio delle stories e leggi le caption… quante dicono qualcosa di interessante?
Dove sono finite le idee? Le riflessioni? Le battute intelligenti?
Forse siamo solo in pausa. O forse ci siamo convinti che l’estate vada raccontata in superficie. Come la pelle.
Come riaccendere il cervello (anche in costume)
Basta poco: Metti una frase vera sotto una foto da spiaggia. Racconta un aneddoto buffo, non solo un #vibes. Condividi un pensiero, una domanda, anche leggera — purché tua.
Non serve diventare filosofi da sdraio.
Ma ogni tanto, un contenuto che faccia pensare, anche tra uno spritz e un selfie, è un bel colpo di scena. E tu? Sei team “stories bollenti” o “contenuti con testa”?Raccontamelo nei commenti, con cervello acceso — e crema solare. Nel prossimo episodio di Chic & Social parliamo di un effetto collaterale estivo:
“La sindrome da like estivo". Selfie, insicurezze e voglia di conferme: è solo vanità… o fragilità che non vogliamo chiamare per nome? Ne parliamo insieme, senza filtri.
Una tranquilla festa di compleanno si è trasformata in una tragedia nella serata di ieri a Marotta, in provincia di Pesaro e Urbino. Cinque bambini stavano festeggiando il quinto compleanno di un’amichetta in un casolare, quando un uomo armato ha fatto irruzione.
Secondo le prime ricostruzioni, Sandro Spingardi, 70 anni, per cause ancora da accertare, è entrato nel pergolato esterno all’abitazione dove si svolgeva la festa. L’area è la stessa in cui viveva la vittima e dove l’uomo risiedeva in una roulotte. La lite tra lui e i presenti sarebbe scoppiata a causa della musica alta, che il 70enne non sopportava. Il diverbio, alimentato da vecchi rancori familiari, è degenerato quando Spingardi ha aperto il fuoco.
La prima vittima è stata Griselda Cassia Nunez, 44 anni, di origine boliviana, nonna della festeggiata e cognata dell’aggressore. L’uomo ha poi sparato anche alla figlia della donna, Kenia Cassia Vaca, 28 anni, che è stata trovata gravemente ferita nel giardino dell’abitazione, dove probabilmente era riuscita a trascinarsi.
Una madre presente alla festa è riuscita a mettere in salvo i bambini, portandoli fuori dalla casa mentre l’uomo continuava a minacciare le donne con l’arma. Dopo l’aggressione, Spingardi si è rifugiato in un capanno per gli attrezzi, asserragliandosi all’interno. All’arrivo dei Carabinieri, è iniziata una trattativa che si è conclusa intorno alle 22, quando l’uomo si è consegnato spontaneamente. È attualmente in stato di fermo nel carcere di Pesaro.
Durante l’interrogatorio in caserma a Fano, Spingardi avrebbe dichiarato: “Non volevo uccidere, non volevo che morissero”. La giovane ferita è stata trasportata in condizioni gravissime all’ospedale di Torrette di Ancona. I cinque bambini, tutti di cinque anni e in stato di choc, sono stati trasferiti al reparto di neuropsichiatria infantile dell’ospedale di Fano per essere valutati.
Nessun altro è rimasto coinvolto nella sparatoria. Le indagini proseguono per chiarire le dinamiche e le motivazioni del gesto, che ha profondamente scosso la comunità locale.
(Foto Ansa)
AGGIORNAMENTO
È stata dimessa dall'ospedale di Torrette Kenia Cassia Vaca, la 28enne ferita ieri sera nella sparatoria a Marotta di Mondolfo dove è stata uccisa sua madre, Griselda Cassia Nunez, di 44 anni.
La donna, che voleva raggiungere la figlia di cinque anni, verrà rivista a breve dai chirurghi maxillofacciale: è stata colpita da due colpi in modo superficiale, nel sottocute della zona addominale e sul volto, vicino a un orecchio. È già stata sentita dalle forze dell'ordine in ospedale.
"I marchigiani premiano il buongoverno del centrodestra e, in particolare, del presidente Francesco Acquaroli”. Così Simone Livi, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale delle Marche, commenta con soddisfazione i risultati del Governance Poll 2025 pubblicato da Il Sole 24 Ore, che vede il governatore marchigiano tra i più apprezzati d’Italia.
Con un indice di gradimento pari al 50,5%, Acquaroli non solo mantiene il consenso ottenuto alle elezioni regionali del 2020, ma lo migliora di 1,4 punti percentuali. Ancora più marcato l’aumento rispetto all’anno precedente: +7,5% rispetto al 2024. “Numeri chiari – sottolinea Livi – che certificano come le scelte di questa amministrazione regionale, dalla sanità alla ricostruzione, dallo sviluppo economico alla valorizzazione del territorio, siano state riconosciute e apprezzate dai cittadini”.
Per il capogruppo di FdI, il dato politico che emerge dal sondaggio è inequivocabile: “Le Marche hanno voltato pagina nel 2020 e non hanno alcuna intenzione di tornare indietro. Il governo di Acquaroli si fonda su competenza, concretezza e ascolto, ben distante dai vecchi metodi e dalle vecchie facce della sinistra”.
Infine, un passaggio sul centrosinistra e sul candidato presidente Matteo Ricci: “Non possiamo che notare il nervosismo del loro candidato, che tra una polemica e l’altra continua a farsi notare più per le sue reazioni infastidite che per proposte serie. Del resto – conclude Livi – dopo il caso Affidopoli a Pesaro, capiamo che preferisca cambiare discorso”.
Il calciomercato dei dilettanti entra nel vivo e le società maceratesi – e non solo – iniziano a muoversi con decisione per allestire rose competitive in vista della stagione 2025-2026. Dall’Eccellenza alla Seconda Categoria, è già un’estate di movimenti, ritorni illustri e colpi ad effetto.
Il Tolentino, fra le candidate a recitare un ruolo da protagonista, ha annunciato l’accordo con il Centrocampista Andrea Dolciotti.
Si tratta di un ritorno per il centrocamposta classe 2003 proveniente dalla Settempeda e cresciuto nel settore giovanile Cremisi. “Sono molto felice di indossare questa maglia, ringrazio il Direttore, il Mister e la Società. Ci vediamo in campo!”. Le prime parole del giocatore.
La Jesina accende il mercato con un doppio colpo di rilievo: arriva Matteo Minnozzi, bomber con oltre 100 reti all’attivo tra Serie D ed Eccellenza, e ritorna Luca Giovannini, jolly offensivo reduce dal Matelica.
A Montefano si lavora sulle conferme: dopo capitan Bonacci, vicino anche il fantasista Daniele Ferretti. Ai saluti invece il difensore Diego Orlietti, il centrocampista Gianluca Candidi e l’attaccante Filippo Papa, sul quale è particolarmente vivo l’interesse del Chiesanuova, che nel frattempo proseguirà con Monaco, Carnevali e Persiani. Dopo 4 stagioni in biancorosso sarà addio invece il difensore Nicolas Canavessio, che si traferirà in Sardegna per giocare, sempre in Eccellenza, con la maglia dell'Atletico Uri.
Nel Montefeltro si muove l’Urbino, che dopo l’addio di Bardeggia (salito in Serie D al Termoli), ufficializza tre nuovi innesti: Altobello (ex Monturano), Antonioni (ex Matelica) e il giovane portiere Cristian Semprini. Attivissima anche l’Urbania: annunciati Kalombo, terzino ex Montecchio, e l’esterno offensivo Giuseppe Serges. L’Osimana, dopo aver ufficializzato l'ex Maceratese Mancini, punta forte sugli under: arrivano Gianmaria Verdini (portiere 2007) e Nicolas Manini (centrocampista 2008).
In Promozione si muove con decisione la Settempeda, che accoglie l’attaccante classe 2006 Andrea Compagnucci dalla Maceratese, reduce da un’ottima esperienza alla Vigor Montecosaro. Proprio la Vigor risponde con un grande colpo: ufficiale l’arrivo di Mattia Ribichini, 58 gol in carriera tra Eccellenza e Promozione.
Il mercato dell’Aurora Treia dovrebbe partire da un super colpo, con l’ex Montefano Ernst Alla pronto a prendere in mano il centrocampo biancorosso. Il Casette Verdini riabbraccia bomber Matteo Ulivello e si rinforza con i centrocampisti Alex Morettini, Andrea Lattanzi e l’argentino Valentin Juarez Delfino, rivelazione all’Urbis Salvia.
Colpo di spessore per la Palmense, che in difesa si assicura l'ex vice-capitano della Maceratese Matteo Nicolosi. Il Camerino, tornato in Promozione, riparte da Mister Giacometti e si assicura l’attaccante Riccardo Raponi, ex Appignanese.
In Prima Categoria il Montecassiano si conferma molto attivo: dopo Luca Balloni, arriva anche Tommaso Massini, ex Maceratese e reduce dalla stagione alla Settempeda.
Dopo i primi botti iniziali, altre novità per Belfortese e Potenza Picena. Mister Fondati ritrova in biancorosso Marco Mariani e Gino Galdenzi, dopo l’esperienza al Corridonia. Belfortese che nei giorni scorsi avevano tesserato anche l’attaccante Dauuda Wali, protagonista di un ottimo girone di ritorno con la maglia dell’Aurora Treia nella scorsa stagione. Un esperto e un giovane talento: il Potenza Picena si assicura il difensore Marco Bigoni e il centrocampista Luca Moliterni.
La Folgore Castelraimondo risponde con un tris d’esperienza: ufficiali gli arrivi del portiere Marco Caracci, dell’attaccante Maicol Ulissi e del difensore Tommaso Gianfelici.
In Seconda Categoria la scena la ruba la Stese, protagonista di una raffica di ben sei acquisti. In difesa arriva l’esperto Edoardo Cerquozzi, mentre a centrocampo spiccano i nomi di Elias Ariel Carlini (ex Sangiustese) e Luca Romagnoli (ex Borgo Mogliano Madal). Dal San Marco Petriolo arrivano tre colpi: Saad Ennachat, Ousseynou Niang e il giovane talento Modou Faye, autore di 15 reti nell’ultima stagione.
L'Helvia Recina conferma gran parte dell’organico e si prepara ad accogliere in attacco Luca Giubilei, bomber ex Montecassiano, mentre saluta Massimiliano Prenna, passato all’Urbis Salvia.
Molto attiva anche l’Aries Trodica, che registra conferme importanti (Lombardelli, Lauteri, Paolucci, Re e Pennacchietti) e si rinforza con Jacopo Di Biagio, ex Vigor Montecosaro, colpo di qualità per la mediana.
Il calciomercato dilettantistico continua a regalare colpi a raffica e grande fermento in tutte le categorie. Tra ritorni eccellenti, scommesse giovani e movimenti strategici, l’estate delle squadre marchigiane si preannuncia rovente. E siamo solo all’inizio.
Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli Piceno, è il primo cittadino più apprezzato d’Italia secondo il Governance Poll 2025, l’indagine annuale condotta dall’istituto demoscopico Noto Sondaggi per Il Sole 24 Ore. Con un consenso del 70%, Fioravanti – riconfermato lo scorso anno alla guida di una coalizione di centrodestra – conquista il vertice della classifica, scalzando dal primo posto Michele Guerra, sindaco di Parma (centrosinistra), che si ferma quest’anno al 65%, ma resta comunque in seconda posizione.
I sindaci marchigiani: gradimento alto, ma non mancano i segnali di flessione
Tra i sindaci delle Marche, spicca anche Paolo Calcinaro, primo cittadino civico di Fermo, che con un consenso del 60% si colloca al quinto posto nazionale, a pari merito con Mattia Palazzi (Mantova), Mario Conte (Treviso) e Pierluigi Biondi (L’Aquila). Tuttavia, per Calcinaro si registra un netto calo rispetto all’anno precedente: -11,4%.
Segue Sandro Parcaroli, sindaco di Macerata (centrodestra), che ottiene un gradimento del 55%, in crescita di 2,2 punti rispetto al 2024. Al 34° posto, troviamo anche Andrea Biancani, sindaco di Pesaro (centrosinistra), con lo stesso dato di Parcaroli (55%), ma in calo di 5,6 punti. Più in basso in classifica Daniele Silvetti, sindaco di Ancona (centrodestra), che si piazza al 69° posto con il 51,7% di gradimento, dato sostanzialmente stabile.
Gli altri sindaci in classifica
Al terzo posto, ex aequo con il 61%, si trovano i sindaci di Bari (Vito Leccese) e Napoli (Gaetano Manfredi), entrambi espressione del centrosinistra. Numerosi i primi cittadini appaiati nella nona posizione con il 59%: tra questi Clemente Mastella (Benevento), Jamil Sadegholva (Rimini), Valeria Cittadini (Rovigo), Chiara Frontini (Viterbo), Alan Fabbri (Ferrara), Beppe Sala (Milano) e Massimo Mezzetti (Modena).
Tra i sindaci delle grandi città, Matteo Lepore (Bologna) ottiene il 58° posto con il 53,5%, Stefano Lo Russo (Torino) è 72° con il 50,5%, Sara Funaro (Firenze) è 34ª con il 55%, mentre Roberto Gualtieri (Roma) è 89° con il 47%, in lieve miglioramento rispetto allo scorso anno.
Governatori: Fedriga ancora al top. Acquaroli 12° con il 50,5%
Tra i presidenti di Regione, svetta ancora Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia, centrodestra), che si conferma al primo posto con il 66,5%. Al secondo Luca Zaia (Veneto, centrodestra) con il 66%, mentre chiude il podio Alberto Cirio (Piemonte, 59%), anche lui centrodestra.
Il primo esponente del centrosinistra è Eugenio Giani (Toscana), al quarto posto con il 58%, seguito da un terzetto di presidenti meridionali: Roberto Occhiuto (Calabria), Renato Schifani (Sicilia) e Vincenzo De Luca (Campania). Completano la top ten Michele De Pascale (Emilia-Romagna), Stefania Proietti (Umbria) e Attilio Fontana (Lombardia). Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche (centrodestra), si posiziona dodicesimo con un gradimento del 50,5% (in crescita rispetto al 2024 quando era ventesimo)
«Il trend generale è in calo rispetto al consenso elettorale – ha spiegato Antonio Noto, direttore di Noto Sondaggi – e anche chi si colloca in cima alla classifica spesso registra flessioni. Il Governance Poll non misura l’intenzione di voto ma il gradimento sull’operato degli amministratori locali, indipendentemente dal colore politico».
Il Governance Poll 2025 ha analizzato 97 capoluoghi di provincia e tutte le Regioni con elezione diretta, escludendo i comuni andati al voto nel 2025 o con sindaci decaduti. Le interviste si sono svolte tra aprile e giugno 2025 su un campione rappresentativo di 600 elettori per comune e 1.000 per regione.
Azione chiarisce la sua posizione in vista delle elezioni regionali nelle Marche e lo fa con parole dure nei confronti del candidato del centrosinistra, Matteo Ricci. In un comunicato ufficiale, il partito guidato da Carlo Calenda accusa Ricci di "trasformismo politico" e "opportunismo", motivando così la scelta di non appoggiarlo nella corsa alla presidenza della Regione.
"Il candidato della sinistra populista Ricci ci accusa di alto tradimento per non averlo sostenuto – si legge nella nota – ma Ricci ha iniziato la sua campagna dicendo che le Marche non hanno bisogno di un termovalorizzatore, per ingraziarsi i 5 Stelle, mentre a Roma sosteneva l’opposto per compiacere Gualtieri".
Azione critica anche l’operato dell’eurodeputato negli anni passati, accusandolo di incoerenza: "È stato bersaniano, renziano, zingarettiano, lettiano e schleiniano: ha sempre scambiato le sue posizioni politiche con una poltrona. Manca della tempra morale e dello spessore politico necessari per guidare le Marche", si legge ancora.
Secondo il partito centrista, Ricci rappresenterebbe una linea troppo accondiscendente verso le forze di sinistra radicale e il Movimento 5 Stelle. "Il rischio concreto è eleggere una banderuola sempre all'inseguimento di AVS e 5S", prosegue la nota.
Infine, Azione ribadisce che non parteciperà alla competizione elettorale regionale, malgrado, sottolinea, "i tentativi di Ricci di spingerci verso il sostegno ad Acquaroli", attuale presidente della Regione e candidato del centrodestra. Gli iscritti al partito saranno liberi, dunque, di candidarsi nelle varie liste civiche.
È Claudio Bolletta, 68 anni, imprenditore nel settore della sicurezza, il terzo candidato a presidente della Regione Marche presentato questa mattina (venerdì 4 luglio ndr) all'aula didattica della Mole Vanvitelliana. Al suo fianco il coordinatore nazionale di Democrazia Sovrana e Popolare, Marco Rizzo.
"Siamo l'unica alternativa oltre la destra e la sinistra che sono due facce della stessa medaglia. Vogliamo ricostruire una sanità per tutti, togliendola dalle mani dei politici regionali che mettono i loro amici come dirigenti o finanziano la sanità privata con la mano destra o con quella sinistra dipende da chi li candida. Noi vogliamo restituirla ai cittadini renderla di nuovo universale. Vogliamo inoltre lavorare ad unire e rappresentare davvero le istanze della società marchigiana contro chi le ha ignorate e mortificate per anni. Oggi, visti i voti pro riarmo, quelli dell' europarlamentare piddino Ricci come quelli degli amici di Acquaroli chi è in lista d'attesa rischia di vedersi superare da un carro armato". Ha detto Rizzo.
Battagliero è parso l'aspirante governatore. “Ho accettato di essere candidato a governatore delle Marche per DSP - ha spiegato Bolletta - innanzitutto perché ritengo la proposta politica di Marco Rizzo e Francesco Toscano di Democrazia Sovrana e Popolare l’unica in grado di superare e sconfiggere il partito unico della servitù a Roma e a Bruxelles. Nelle Marche questo immenso cartello di potere non è ancora stato sconfitto".
"Si sono alternati gli interpreti, ma suonano lo stesso spartito. Centrodestra e centrosinistra sono due facce della stessa medaglia. Con entrambe al governo, senza soluzione di continuità, i marchigiani hanno subito e subiscono lo smantellamento della sanità pubblica, con oltre 350 milioni di euro ogni anno deviati, già nel tempo delle giunte di centrosinistra, a favore di quella privata, la desertificazione produttiva dei territori e la chiusura delle nostre eccellenze industriali, il fallimento della Banca delle Marche con conseguenze tragiche per i risparmiatori".
"Il nostro obiettivo è restituire ai marchigiani tutto quello che è stato tolto loro. E per quest’opera di restituzione non possono andar bene i ladri di futuro che hanno avuto il potere sino ad oggi. Occorre essere sovrani e non sudditi di organizzazioni partitiche strumentali, impegnate a fingere di dividersi mentre rispondono signorsì ai loro effettivi padroni. Sul fronte esterno essi seguono i diktat dell’Unione Europea e della Nato con una folle e pericolosa corsa al riarmo che erode lo stato sociale, l’assistenza, la spesa produttiva, la ricerca per ingrassare i profitti dei mercanti d’armi".
"Sul fronte interno, UE e BCE hanno dettato i voleri dei grandi monopolisti tramite tutti i partiti di governo degli ultimi decenni, anche al livello degli enti locali. Questi ultimi, sottoposti all’imposizione del pareggio di bilancio e legittimati da un’interpretazione estensiva del principio di sussidiarietà, entrambi inseriti in Costituzione con riforme bipartisan, hanno proceduto a privatizzare i settori economici pubblici, ad inasprire la competizione al ribasso, con effetti disastrosi su salari in diminuzione, a creare un mercato selvaggio dei servizi essenziali di fatto rendendo il diritto di cura un privilegio di pochissimi. Noi riapriremo e potenzieremo le strutture sanitarie territoriali tagliate da destra e sinistra, ridurremo il costo delle prestazioni erogate, impediremo che i primari e i manager del settore siano scelti in base alle amicizie con i politici al potere. Riaffideremo ai marchigiani le chiavi di casa togliendole dalle mani delle due coorti di giullari, di destra e di sinistra, al servizio dello stesso euro-sovrano”.
A partire da sabato 5 luglio 2025, anche nelle Marche scattano ufficialmente i saldi estivi, in linea con il calendario nazionale. Un appuntamento atteso da consumatori e commercianti, in particolare nel comparto moda, che punta a rilanciare i consumi e sostenere il commercio al dettaglio.
Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, ogni famiglia italiana spenderà in media 203 euro per l’acquisto di articoli scontati, pari a circa 92 euro a persona, per un totale stimato di 3,3 miliardi di euro a livello nazionale. Nelle Marche, oltre 300.000 famiglie sono pronte a fare acquisti per un valore complessivo stimato di 60 milioni di euro, distribuiti tra abbigliamento, calzature, accessori e altri settori del commercio.
“Sono un’occasione importante per consumatori e commercianti – afferma Giacomo Bramucci, presidente regionale di Federazione Moda Italia – Confcommercio Marche –. Acquistare nei negozi di prossimità significa sostenere l’economia locale e mantenere vive le identità delle nostre città. Speriamo che anche grazie alla presenza di tanti turisti, l’estate 2025 possa rappresentare un vero momento di rilancio per il settore moda”.
Con l’arrivo previsto di oltre 19 milioni di turisti stranieri in Italia, anche la nostra regione potrà beneficiare di un flusso crescente di visitatori attratti da cultura, mare ed enogastronomia. Un’occasione preziosa anche per il commercio, che potrà sfruttare l’aumento della domanda per rafforzare i propri margini e fidelizzare nuovi clienti.
“I saldi – continua Bramucci – sono utili per smaltire le rimanenze e pianificare con più tranquillità la prossima collezione primavera/estate 2026”. Secondo il direttore di Confcommercio Marche, Massimiliano Polacco, l’impatto dei saldi va ben oltre il comparto moda. “Si tratta di un momento strategico anche per tutto il commercio di vicinato, ancora in sofferenza in molti territori. È un’occasione di liquidità e di consolidamento del rapporto con i clienti. Acquistare nei negozi di città e quartiere è anche un atto di responsabilità sociale”.
Secondo il direttore di Confcommercio Marche, Massimiliano Polacco, l’impatto dei saldi va ben oltre il comparto moda. “Si tratta di un momento strategico anche per tutto il commercio di vicinato, ancora in sofferenza in molti territori. È un’occasione di liquidità e di consolidamento del rapporto con i clienti. Acquistare nei negozi di città e quartiere è anche un atto di responsabilità sociale”.
Federazione Moda Italia – Confcommercio ricorda ai consumatori alcune regole essenziali: Cambi: a discrezione del negoziante, tranne in caso di difetti. Prova dei capi: non obbligatoria. Pagamenti: le carte devono essere accettate, promossi i metodi digitali. Articoli in saldo: devono essere di carattere stagionale o soggetti a deprezzamento rapido. Prezzi: va indicato il prezzo iniziale, lo sconto e il prezzo finale, oltre al prezzo più basso degli ultimi 30 giorni, come previsto dalla Direttiva Omnibus (D.lgs. 26/2023).
“Incoraggiamo i cittadini marchigiani a comprare nei negozi del territorio – conclude Bramucci –. Oltre al risparmio, ogni acquisto rappresenta un investimento nel lavoro, nell’impresa e nella vitalità delle nostre città”.
Da stasera e fino al 31 agosto 2025, nelle giornate in cui il rischio climatico alto è segnalato (tra le 12:00 e le 20:00), entra in vigore un’importante ordinanza regionale rivolta ai lavoratori esposti al sole.
Il presidente Francesco Acquaroli, d’intesa con sindacati e associazioni datoriali, ha vietato lavori all’aperto e sotto irraggiamento diretto dalla 12:30 alle 16:00 nei settori agricolo, florovivaistico, della logistica e nei cantieri edili e stradali. Il provvedimento si applica nelle aree segnalate come a rischio alto dalla mappa Worklimate (riferita alle ore 12:00) .“Serve proteggere la salute dei lavoratori dallo stress termico e prevenire conseguenze gravi. La sicurezza è una priorità”, ha dichiarato Acquaroli .
La Regione ha lavorato “sulla scia dell’ordinanza dello scorso anno” e ha migliorato la formulazione grazie ai contributi delle parti sociali, come ha spiegato l’assessore Aguzzi . L’atto si basa sul «Protocollo quadro nazionale per i rischi climatici», condiviso tra Governo, sindacati e datori di lavoro
Eccezioni previste. Non rientrano nel divieto: interventi urgenti di pubblica utilità o protezione civile, anche se eseguiti da amministrazioni pubbliche o appaltatori — purché vengano applicate misure di sicurezza adeguate.
L’ordinanza è diretta a Prefetture, comuni, Province, Anci, Upi, Uncem, sanitari, Inail, sindacati e università affinché sia conosciuta su tutto il territorio regionale .
Con questa ordinanza, la Regione Marche garantisce la tutela dei lavoratori nei picchi di calore, legandola a misure sistematiche da implementare ogni estate per fronteggiare le sfide climatiche del futuro.