Un tartufaio è stato scoperto dai militari del nucleo carabinieri forestale di Cartoceto (Pesaro Urbino) e multato per 600 euro mentre era intento alla ricerca notturna in località Ripalta di Cartoceto.
I carabinieri lo hanno individuato intorno alle 22:30, mentre stava cercando i pregiati tuberi con l'ausilio di un cane. La multa da 600 euro è relativa al fatto di avere agito in orari non consentiti, con ritiro del tesserino di idoneità alla raccolta per la sua trasmissione al Comune di Cartoceto, in qualità di autorità amministrativa competente.
L'operazione è stata possibile grazie ad accurate indagini e ai numerosi appostamenti eseguiti dai carabinieri forestali. La ricerca di tartufi è assolutamente vietata in ore notturne e al di fuori dei periodi consentiti dalla normativa regionale.
Paolo Ceci è stato eletto presidente del Comitato regionale della Piccola Industria di Confindustria Marche per il quadriennio 2023-2027, nel corso della riunione del Comitato svoltasi ieri presso Confindustria Marche.
Nel ringraziare i colleghi del Comitato Piccola Industria per la stima e la fiducia dimostrata, e il presidente uscente Gianni Tardini per l’eccellente lavoro svolto, Ceci ha dichiarato: “Accolgo questa nomina con grande entusiasmo, ma al contempo conscio della grande responsabilità che mi attende. Le PMI marchigiane in questi ultimi anni si sono trovate ad affrontare sfide di portata inedita che hanno causato mutamenti profondi dello scenario internazionale e l'obiettivo della Piccola Industria di Confindustria Marche, in continuità con il lavoro svolto egregiamente dal mio predecessore, sarà quello di affiancarle e supportarle nella loro complessa quotidianità per contribuire alla ripresa e allo sviluppo del sistema produttivo regionale. Per questo strategici continueranno ad essere l’ascolto, la vicinanza, la condivisione e la collaborazione con i territori”.
Nel corso della stessa riunione il Comitato ha eletto i due vicepresidenti Giorgio Moretti, presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Ancona e Alfredo Leonardi componente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Pesaro Urbino.
Allerta meteo gialla per vento e burrasca nelle Marche per il pomeriggio di oggi e tutta la giornata di domani. L'avviso è stato diramato dalla Protezione civile regionale.
In particolare, nel pomeriggio odierno e nelle prime ore di domani, sono attesi venti sud-occidentali con raffiche fino a burrasca forte nelle zone più interne e burrasca in quelle costiere, con allerta gialla.
Per domani, in particolare nella seconda parte, sono previsti ancora venti sud-occidentali con raffiche fino a tempesta in particolare nelle zone alto-collinari e montane, e in quelli sud-orientali con raffiche fino a burrasca nelle zone costiere.
Nella giornata di domani, inoltre, i tratti costieri della zona di Ancona e quelli più a sud, saranno interessati da mare molto mosso o agitato.
Terribile scontro frontale tra un autocarro e una vettura: 25enne soccorso d'urgenza in eliambulanza. L'incidente è avvenuto poco prima delle 14, a Pesaro, lungo la strada delle regioni. Secondo una prima ricostruzione, il mezzo pesante che trasportava materiale infiammabile - per ragioni da chiarire - avrebbe invaso la corsia in cui transitava l'auto - una Opel - che procedeva in direzione del capoluogo.
Il giovane conducente della vettura, un 25enne pesarese, è stato trasportato in eliambulanza all'ospedale regionale "Torrette" di Ancona, mentre l'uomo alla guida del camion, un 30enne, è stato condotto per accertamenti all'ospedale di Pesaro. Alla messa in sicurezza del tratto hanno provveduto i vigili del fuoco. Presenti sul posto anche i carabinieri di Montecchio e la polizia locale di Montelabbate, che hanno gestito la viabilità sino al completamento delle operazioni di soccorso. La carreggiata è rimasta chiusa al traffico in entrambe le direzioni.
Una società di servizi ha fatturato "prestazioni a largo spettro" a una onlus operante nel settore socio-assistenziale, aventi medesima sede, per quasi 700mila euro in due anni, che sarebbero state gonfiate ad hoc per generare crediti fiscali inesistenti ed eludere la norma che limita la distribuzione di utili ai soci.
Ad accertarlo i finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Urbino con l'indagine "Spettro". Sono stati segnalati all'autorità giudiziaria (il pm ha emesso l'avviso di chiusura indagini) i componenti delle due compagini sociali, l'amministratore di fatto e di diritto di entrambe e due commercialisti che, a vario titolo, sarebbero coinvolti in diverse ipotesi di reato: emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, omessa dichiarazione, autoriciclaggio, falso indotto in atto pubblico e nelle attestazioni e relazioni del professionista, mendacio bancario e false comunicazioni sociali.
Dopo gli accertamenti, tra i quali una perquisizione con un'unità cinofila "cash dog", è stato eseguito un decreto del gip di sequestro preventivo di beni per un ammontare di quasi un milione di euro su richiesta della Procura di Urbino, tra liquidità finanziarie, preziosi, quote societarie, tre auto, immobili e terreni nella disponibilità degli indagati.
L'indagine ha riguardato anche una richiesta di decreto ingiuntivo (per oltre 400 mila euro) al Tribunale di Urbino sulla base di documentazione che si sarebbe rivelata falsa, un accordo di ristrutturazione del debito chiesto allo stesso Tribunale mediante allegazioni documentali risultate non veritiere o artefatte da alcuni professionisti
È emerso inoltre che un villino adibito a residenza di uno degli indagati era censito, catastalmente, come un capanno agricolo e per questo fatto il soggetto è stato deferito. A livello tributario, compiute attività di verifica fiscale finalizzate a riqualificare l'attività aziendale svolta dalla onlus in quella di società a scopo di lucro, disconoscendo oltre ai costi per fatture per prestazioni inesistenti, anche ogni tipo di agevolazione fiscale adottata dalla ditta in virtù del suo status giuridico: oltre 1,5 milioni di euro le imposte dovute dalla stessa.
(Fonte Ansa)
Due donne ferite, una in gravi condizioni e trasportata in eliambulanza ad Ancona, e strada chiusa per quasi due ore. È il bilancio di un incidente avvenuto questa stamattina, intorno alle 7, lungo Ss 745 Metaurense che collega Urbania a Fermignano, nel territorio comunale di Urbania.
Il sinistro, con una dinamica ancora in fase di accertamento, ha coinvolto tre veicoli: un furgone e due auto. Violento lo scontro, tanto che una delle due vetture coinvolte è rimasta pericolosamente in bilico sul ponte del fiume Metauro.
Una conducente ha riportato lesioni gravi ed è stata assistita dai sanitari e poi trasferita in eliambulanza all'ospedale di Torrette in codice rosso; un'altra donna ha riportato ferite più lievi ed è stata portata all'ospedale di Urbino.
Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco per mettere in sicurezza la sede stradale che è rimasta chiusa per circa due ore e i mezzi coinvolti. La circolazione è poi ripresa prima delle 9 ad una sola corsia in senso alternato.
Sorprese dall'oscurità smarriscono il sentiero e chiamano i soccorsi. I vigili del fuoco del distaccamento di Cagli e gli uomini del soccorso alpino sono intervenuti intorno alle 19:30 di sabato, in località Furlo, nel comune di Fermignano, per soccorrere due ragazze rimaste bloccate in una zona impervia.
La richiesta è pervenuta direttamente dalle interessate in quanto, durante l'itinerario di rientro, a causa dell'oscurità, hanno smarrito la traccia del sentiero rimanendo disorientate all'interno della boscaglia.
I soccorritori, tramite coordinate Gps, hanno raggiunto le due ragazze e, viste le buone condizioni fisiche, hanno provveduto a riaccompagnarle al punto di partenza dell'escursione, dove era parcheggiata la loro autovettura.
Vasto incendio in un’area boschiva di circa 10.000 metri quadrati. I vigili del fuoco sono al lavoro, dalle ore 11:00 circa di questa mattina, per un incendio di sottobosco divampato in località Smirra a Cagli.
Sul posto sono intervenuti squadre dei pompieri di Cagli, Urbino, Pesaro, i carabinieri forestali e il personale della Protezione Civile .
Dopo diverse ore di intervento, i vigili del fuoco sono riusciti a domare le fiamme e bonificare la vasta area coinvolta. Non si segnalano feriti o intossicati.
Sono sempre più, oggigiorno, i casi di sofferenza di gente che, in mille modi e maniere, comunica di "non farcela più", di non riuscire a sostenere il peso della vita. Questa volta è toccato a una donna di 54 anni, che domenica scorsa, nel pomeriggio, a Pesaro, consumata dal suo malessere psichico, ha effettuato una chiamata straziante ai carabinieri.
In preda allo sgomento, tra un singhiozzo e fiumi di lacrime ha detto: "Ho ingoiato tante pasticche ma ancora non sono morta, mi butto sotto al treno, mi butto sotto al treno”, ripetendo questa frase come fosse un loop, una musica malinconica intrisa di sofferenza.
Dall’altra parte del telefono gli operatori della centrale operativa di Pesaro, gli appuntati Diego Giudici e Davide Pellegrino, accolte le parole di sconforto e strazio, hanno localizzato immediatamente il cellulare della donna, cominciando ad instaurare con lei un lungo dialogo di ascolto, supporto, sostegno, aiutandola a raccontare i suoi malanni, le sue paure, le sue ansie.
La donna è stata salvata in extremis dai militari del nucleo radiomobile di Pesaro, gli appuntati Vittorio Minervino e Cataldo Semeraro, precipitatisi a casa sua mentre gli operatori continuavano con lei il contatto telefonico. La 54enne aveva già ingerito tantissime pillole di "tavor" e altri psicofarmaci, quella chiamata ai carabinieri era stata l’ultima e ancora disperata richiesta di aiuto prima di morire. Rintracciata, con un gran sospiro di sollievo, la donna è stata affidata alle cure dei sanitari del 118.
"E’ sintomatico che nella società di oggi, in cui assistiamo quotidianamente alle sofferenze come guerre, malattie, disagi lavorativi, in cui la sfiducia la fa da sovrana, si ricerchi ancora una volta aiuto concreto nelle forze dell'ordine, non generico come nella quotidianità, ma disperato, l’ultimo inconscio, estremo, grido di aiuto in cui si ripone invece totale fiducia. Sono molto compiaciuto e mi congratulo con gli operatori della centrale operativa di Pesaro per la prontezza con cui hanno accolto il dolore di questa donna, empatizzando e simpatizzando con lei, con le sue emozioni, con i suoi sfoghi, dimostrando capacità di ascolto e di comprensione, allo stesso tempo riuscendo a mantenere la calma e ad avere mente fredda per localizzarla inviando subito una macchina che potesse raggiungerla per metterla al sicuro, grazie per il vostro sostegno alla fragilità umana". Queste le significative parole del segretario provinciale Unarma (l'associazione sindacale carabinieri) di Pesaro e Urbino, Marco Ravizzone.
"E’ incredibile pensare che la vita di questa donna fosse legata davvero a un filo così sottile, voleva farla finita, aveva ingerito tutte quelle pasticche, quella chiamata sarebbe potuta essere l’ultima e invece le ha salvato la vita, perché si è sentita capita, accolta, ha sentito che qualcuno, anche fosse un carabiniere sconosciuto, riusciva a comprendere il suo dolore. La sensibilità dimostrata dai carabinieri che hanno operato è lodevole e meritevole di un riconoscimento". Così conclude, in una nota, anche il segretario provinciale aggiunto Floriana Casciabanca.
Principio di incendio nella zona del motore di un bus di proprietà di Ami spa che viaggiava in direzione via Giannetto Dini a Urbino: l'autista ha fermato la corsa e ha fatto scendere tutti i passeggeri in sicurezza e poi ha portato il mezzo in una zona isolata per gestire insieme ai propri colleghi le procedure di spegnimento. Del fatto, accaduto stamattina verso le 10.55, ne dà notizia Adriabus soc. cons. arl.
Il principio d'incendio si è sviluppato su un mezzo di Ami, della linea 3D, un Citytour Iveco: sul bus erano presenti alcuni passeggeri; l'autista, informa Adriabus, "accortosi di quanto stava accadendo, ha prontamente fermato la corsa in viale Gramsci, ha fatto scendere e messo in sicurezza gli utenti, gestendo al meglio la fase d'emergenza”.
“Il conducente di Ami ha condotto l'autobus in una zona più isolata per poi procedere a spegnere il principio d'incendio con il supporto dei colleghi, sopraggiunti immediatamente".
Ami "ha già avviato le necessarie verifiche sull'accaduto". Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco ma l'autista e i suoi colleghi avevano già spento le fiamme al motore del bus e messo in sicurezza il mezzo.
"La destra ha cavalcato le paure degli italiani con i suoi slogan per dieci anni: blocco navale e respingimenti. La sinistra ha messo al primo posto l'accoglienza. Minniti ha provato a fare accordi con i Paesi del Nord Africa e ha avviato l'accoglienza diffusa. Ma, mentre l'accoglienza ha funzionato, gli accordi sono stati disattesi e si sono creati problemi di rispetto dei diritti umani":
Così Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, coordinatore dei sindaci Pd, presidente di ALI-Autonomie, ospite di Coffee Break, in onda questa mattina su La7. "Bisogna, pertanto, essere pragmatici: non c'è nessuna invasione. Bisogna uscire dalla logica dell'emergenza: parliamo di flussi migratori strutturali, che vanno gestiti in modo strutturale, aumentando i flussi legali e l'accoglienza diffusa", ha concluso Ricci.
Nella serata di domenica presso l’Hotel Giardino di San Lorenzo in Campo si è tenuta la cena di gala in occasione del prestigioso ‘Premio Fratelli Guzzini alla carriera’ che, per il secondo anno consecutivo, ha visto la città di Pergola come luogo d’elezione e che ha conferito gli onori a Livia e Alfonso Iaccarino ( Chef Tre Stelle Michelin di cui una verde) del Don Alfonso di Sant’Agata sui Due Golfi, uno dei ristoranti di lusso più noti al mondo.
Un premio giunto alla sua terza edizione che, grazie alla sensibilità artistica, alla visione di Domenico Guzzini, ex presidente della holding di famiglia e attuale della Fimag, si configura come uno spazio di ricerca e di confronto volto a gettare uno sguardo più cosciente, rinnovato sul territorio. Tutto ciò, come dimostra l’evento, è reso possibile attraverso una costante riscoperta delle tipicità che crea un terreno fertile per uno scambio prolifico tra le varie arti, la scienza e la cucina.
Naturalmente, dietro i dialoghi tra le discipline ci sono i dialoghi tra le persone e proprio questo Premio è nato dall’incontro tra Guzzini ed Elio Palombi, che ne è l’ideatore. Elio Palombi, chimico, studioso di idrocarburi in pensione, lavorando per la Ferrari e altre case automobilistiche, ha girato il mondo, approfondendo parallelamente l'altra sua passione: i piaceri che derivano dal ‘gusto’, a partire dall’interesse per le "formule", le ricette che costellano il patrimonio di una popolazione.
Appena entrati nella hall del ristorante, ci ha accolti con molta gentilezza e simpatia, spiegandoci il filo rosso che attraversa la realtà del premio; la necessità di ripercorrere la tradizione o meglio le tradizioni di un luogo. Infatti, ha spiegato come oggi ci sia un’iperproliferazione di ristoranti, improntati al concetto di ‘innovazione’, che ripropongono dei piatti stranieri, spesso lontani anche dal sapore originario,come il sushi, dando così luogo a delle mode, degli occasionalismi effimeri.
Dunque alla base c’è un’operazione filologica sia in senso enogastronimico, sia culturale sia umano, nella misura in cui dietro una tradizione c’è la memoria più intima di ognuno di noi.
In questo contesto, come accennato all’inizio, a essere premiati sono stati Livia e Alfonso Iaccarino che hanno ricevuto l’opera dell’artista Ermenegildo Pannocchia; una scultura in metacrilato su basamento in legno di palissandro raffigurante due volti speculari che dialogano sullo sfondo di un profilo stilizzato del Vesuvio, simbolo del paesaggio campano da cui entrambi provengono.
Grazie a Domenico Guzzini, che ci ha introdotti a Livia e Alfonso, abbiamo avuto la fortuna non solo di ascoltare la loro storia ma anche di vederla dall’intensità di uno sguardo che racchiude una vita.
Ci hanno raccontato come erano destinati a fare gli albergatori per portare avanti un lavoro certo, ereditato dai genitori, e come invece hanno voluto fare un’altra scelta, sicuramente audace, ma proveniente dal cuore (definiti dalle famiglie dei “pazzi”): acquistare un terreno agricolo da bonificare e un ristorante dove poter mangiare solo pietanze preparate con prodotti genuini e locali.
Per quanto riguarda la genuinità, da oltre 50 anni portano avanti strenuamente delle lotte per un’autentica sostenibilità ambientale; nei nove ettari dell’area marina di Punta Campanella praticano un’agricoltura rigorosamente sana per coltivare agrumeti, oliveti e un orto con le verdure tipiche della cucina mediterranea. Inoltre, In questo 2023, la famiglia Iaccarino ha deciso di proseguire ulteriormente verso l’approccio sostenibile, dinamico ed etico. Di qui la necessità di fermarsi per un anno, fino alla prossima primavera, per rinnovare la struttura negli esterni ed interni ricostruiti con materiali naturali e volti al rispetto ambientale ed energetico.
Venendo alla cena, a fare da preludio un buffet che ha portato sul tavolo dei prodotti di eccellenza del territorio: dal ciauscolo e la mortadella con i paccasassi brevettati da Luca Giampaolini fino ai taglieri di formaggi pregiatissimi di ogni varietà dell’azienda jesina Piandemedico (una realtà che val la pena di conoscere sul luogo). Il tutto accompagnato da un buonissimo vino spumante di Colonnara.
Poi, ognuno al proprio posto e inizia la cena tra una bella convivialità e l’ingresso della prima portata: un tripudio dei sensi con il piatto del "Monzù"; un uovo adagiato su un prelibatissimo brodo di carne tinto di bianco per la presenza di besciamella e burro e a sugellare il tutto le scaglie di tartufo.
A seguire, un primo a base di tortelli di ricotta e borragine con fonduta di tartufo bianco pregiato di Pergola e per secondo una squisita faraona ripiena al tartufo nero e tortino di erbe di campo. A impreziosire le note alcoliche, un eccellente Rosso Conero Doc di Moroder dall'evocativo nome, dai richiami quasi leopardiani, "Notte".
In un momento di pausa, Carla Latini, con grande garbo e raffinatezza, ha ringraziato i presenti e ha invitato lo Chef Fred Beneduce, inizialmente poco propenso a mostrarsi in pubblico, a uscire dalla cucina. Un ingresso in sala segnato da un' umiltà che è propria dei grandi spiriti.
In chiusura il momento dei dolci con una delle specialità del Giardino; il gelato alla mandorla accompagnato con il biscotto, sempre alla mandorla, di nonno Leo. Infine la scelta di fronte al famoso bivio che caratterizza l’anisetta marchigiana: Varnelli da una parte e Meletti dall’altra.
Una serata all’insegna del ‘gusto’ e dell’‘olfatto’, che non sono solo semplicemente legati alla sfera del cibo ma sono un mezzo attraverso cui, all’improvviso, come per la madeleine proustiana, compaiono squarci di epifanie, dove le memorie passate tornano letteralmente a vivere nel presente in una dolce consolazione ,che ricorda anche dei versi di Guido Gozzano: "Godevo quel silenzio e questi odori/ tanto tanto per me consolatori/ di basilico, d'aglio, di cedrina".
Secondo i dati dell’Osservatorio sul precariato dell’INPS, elaborati dall’IRES Cgil Marche, nel periodo gennaio-giugno del 2023 le aziende marchigiane hanno assunto 119.444 persone, il 5% in meno rispetto allo stesso periodo del 2022 e il 16,4% in più rispetto al 2021. Rispetto allo scorso anno la diminuzione ha interessato tutte le tipologie contrattuali ad eccezione degli stagionali (+0,8%).
Nello stesso periodo le cessazioni dei rapporti di lavoro sono state 84.644, dato che fa registrare un decremento del 5,3% rispetto al 2022; nei confronti del 2021 si osserva, invece, un aumento del 26%.
Il saldo assunzioni - cessazioni risulta positivo nel complesso (+34.800) e per le singole tipologie contrattuali, ad eccezione dei contratti a tempo indeterminato.
Nel confronto 2023-2022, le assunzioni totali registrano nelle Marche una tendenza più marcata ma in linea rispetto al Centro Italia (-0,5%) e all’Italia nel complesso (-1,2%). Rispetto al 2021, invece, nel territorio marchigiano le assunzioni crescono meno che al Centro (+25,8%) e in Italia (+26,7%).
Sul totale delle nuove assunzioni, quelle a tempo indeterminato sono una quota molto ridotta (11,2%); la tipologia contrattuale maggiormente presente è il contratto a termine (36,8%), seguita dal contratto intermittente (18,1%). Il part time incide per il 35,1%, ma tra le nuove assunte donne il ricorso al tempo parziale rappresenta il 48,3% delle assunzioni.
Nelle Marche la quota di contratti a tempo indeterminato sul totale di quelli attivati è nettamente sotto la media del Paese (17%): la regione è terzultima per incidenza di contratti a tempo indeterminato sui nuovi rapporti di lavoro. Anche l’incidenza dei contratti a termine sul totale è inferiore alla media nazionale (42,8%). In riferimento alle attivazioni di contratti in somministrazione, il valore regionale è superiore alla media nazionale (13,1%% contro 11,9%). La regione risulta inoltre essere la prima in Italia per la più alta incidenza dei contratti intermittenti (18,1% contro la media nazionale del 9,2%).
Le trasformazioni di contratti precari in rapporti a tempo indeterminato sono state 12.713, 368 in più rispetto allo stesso periodo del 2022 e oltre 5 mila in più rispetto al 2021. A determinare questo aumento sono soprattutto le trasformazioni da contratti a termine.
Infine, analizzando le cessazioni per tipologia di motivazione, rispetto al II trim. 2022, si osserva un significativo decremento dei licenziamenti di natura economica (-19,9%). Diminuiscono anche le dimissioni (-2.653, -9,6%).
In due anni, invece, fatta eccezione per la risoluzione consensuale, tutte le tipologie di motivazione osservano un aumento, che risulta più marcato nei licenziamenti di natura disciplinare (+93%). È necessario osservare, inoltre, un forte aumento delle cessazioni per fine contratto (+31,5%).
“Gli ultimi dati dell’Osservatorio sul Precariato dell’Inps del II trimestre 2023, elaborati dall’IRES Cgil Marche – dichiara Eleonora Fontana, segreteria regionale Cgil Marche – evidenziano una contrazione dei contratti a tempo indeterminato a vantaggio di forme contrattuali precarie; in particolare le Marche confermano un vero primato per uso del lavoro intermittente ed occupa le ultime posizioni nelle forme più stabili di assunzione”. Alla luce di questi dati, chiosa Fontana, “appare ancora più stucchevole la polemica, che ha riempito le cronache locali e nazionali nel periodo estivo, relativa alla mancanza di disoccupati disponibili ad accettare le offerte di lavoro rimaste inevase. Se gli unici contratti offerti sono di lavoro intermittente e/o di breve durata non c’è da stupirsi”.
Chiude Fontana: “Risulta evidente come, nelle Marche, si confermi uno scivolamento verso la precarietà che si traduce in una certa decelerazione economica. Il mercato del lavoro regionale risulta insomma sostanzialmente debole e, per una durevole e seria ripresa, dovrà essere sostenuto da un piano regionale straordinario per l’occupazione “.
Prima ruba un monopattino elettrico, poi, raggiunto dal proprietario glielo restituisce, ma torna indietro e aggredisce l'uomo per essere infine fermato dalla polizia. È successo nella giornata di ieri a Fano.
Il monopattino era stato parcheggiato in via Roma, ma il proprietario non lo ha più trovato al ritorno e si è messo a cerarlo nelle vicinanze.
Nei pressi del PIncio ha notato un ragazzo con il suo monopattino: il giovane prima ha negato, poi lo ha restituito e si è allontanato a piedi. È subito tornato indietro, bloccando e strattonando il proprietario per riprendersi il mezzo.
Alcuni passanti hanno chiamato il Nue 112 ed è intervenuta la polizia. Gli agenti hanno inseguito il giovane, fuggito lungo via Bozzi e oltre il ponte del canale Albani in direzione del Campus scolastico e lo hanno intercettato e bloccato.
Trovato in possesso di un manganello telescopico in acciaio in libera vendita, è stato accompagnato in commissariato e identificato. A seguito di perquisizione domiciliare, sono stati rinvenuti 10 grammi di hascisc, successivamente sequestrati amministrativamente. Il giovane è stato arrestato per tentata rapina e posto agli arresti domiciliari in attesa dell'udienza di convalida.
Il Tribunale di Pesaro, su richiesta della Procura, ha convalidato l'arresto e disposto la misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Pesaro Urbino
Un grave lutto ha colpito il mondo della boxe. Questa notte è morto improvvisamente all’età di 68 anni Luigi Minchillo soprannominato per la sua tempra “il guerriero del ring”; olimpionico a Montreal nel 1976, campione d’Italia nel 1979 e campione europeo nel 1981.
Nel corso della sua carriera ha affrontato, nelle categorie dei welter, dei superwelter e dei pesi medi, i pugili più forti dell’epoca come Sugar Ray Leonard, Roberto Durán, Thomas Hearns, Maurice Hope, Mike McCallum. Nel 1988 aveva appeso i guantoni al chiodo, dopo aver disputato 60 incontri, ottenendo 55 vittorie, di cui 31 per KO.
Nato il 17 marzo 1955 a San Paolo di Civitate (Puglia) da circa trent’anni viveva a Pesaro dove aveva fondato la palestra di pugilato “Minchillo Boxe”. Il dramma si è consumato alle ore 23,00 di ieri 24 settembre, quando si è sentito male a casa. Vani sono stati i soccorsi dei medici intervenuti per tentare di rianimarlo prima a casa e poi all’ospedale San Salvatore di Pesaro, dove purtroppo è deceduto per un aneurisma. Luigi Minchillo lascia la moglie Cristina e i suoi tre figli Stefania, Paolo e Sabina.
Tanti i messaggi di cordoglio apparsi sui social, dal presidente nazionale FPI Flavio D’Ambrosi a quello del presidente del Comitato Regionale Marche Luciano Romanella che ha commentato “Oggi il pugilato marchigiano e nazionale accusa una grave perdita, se ne è andato un campione, un atleta, un maestro di boxe e di vita a noi tutti caro”.
Investe due pedoni che attraversano la strada e poi scappa; tre ore dopo viene rintracciata a casa dai carabinieri e arrestata per lesioni gravissime e omissione di soccorso.
L'incidente è avvenuto poco dopo la mezzanotte, tra venerdì e sabato scorsi, sulla Statale Valcesano a Mondolfo (Pesaro Urbino).
Feriti due giovani originari del Bangladesh trasportati dal 118 all'ospedale regionale di Torrette ad Ancona: si tratta di un 23enne, che versa in gravissime condizioni, in pericolo di vita anche per un trauma cranico, e di un 29enne che ha riportato alcune fratture.
Dopo l'impatto, la 42enne cubana alla guida di una Ford, non si è fermata a soccorrere i feriti: i carabinieri, delle stazioni di Mondolfo e Monte Porzio, l'hanno individuata e si sono recati a casa sua, ponendola agli arresti domiciliari.
Dagli accertamenti, è risultato che i frammenti di carrozzeria trovati sul luogo dell'investimento coincidevano con quelli mancanti alla vettura danneggiata. Nella giornata di oggi, alle 10.30, nel tribunale a Pesaro si terrà l'udienza di convalida d'arresto per la conducente che potrà fornire la sua versione dei fatti e potrà chiarirsi la dinamica dell'incidente. Sono stati eseguiti anche gli accertamenti per verificare se la donna avesse un tasso alcolemico fuori dei limiti previsti dalla legge.
+++ AGGIORNAMENTO+++
È deceduto uno dei due giovani travolti da un'auto sulla Statale Valcesano mentre attraversavano la strada, verso mezzanotte, tra venerdì e sabato scorsi-
Le condizioni del ragazzo, 23 anni, di origine bengalese, erano subito apparse gravissime, a causa di un trauma cranico, al momento del ricovero all'ospedale regionale di Torrette di Ancona.
Domenica primo ottobre il regista Matteo Garrone, vincitore del Leone d'Argento per la migliore Regia all'80/a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, visiterà alcune sale della comunità delle Marche, a Pesaro, Fano e Senigallia, per presentare e raccontare agli spettatori il suo nuovo film "Io Capitano", appena designato a rappresentare l'Italia nella categoria che premia il film internazionale alla 96/a edizione degli Academy Awards.
Il 21 dicembre si saprà se il film entrerà anche tra i candidati all'Oscar, "Matteo Garrone è uno dei grandi maestri del nostro cinema - commenta all'Ansa Andrea Agostini, presidente di Fondazione Marche Cultura, che ha organizzato l'evento insieme a Marche Film Commission e ad Acec, l'associazione cattolica degli esercenti cinema - e il suo ultimo lavoro, meritatamente premiato a Venezia col Leone d'Argento per la miglior regia, non è solo un film di alto livello, ma anche esempio di coraggio civile nell'affrontare un tema attualissimo e delicato”.
“Non possiamo che affiancare e sostenere preziose occasioni di confronto con l'autore come quelle che vivremo in tre sale della nostra Regione. Sono certo che saranno tre serate stimolanti". Gli appuntamenti alla presenza del regista in programma domenica primo ottobre sono: Cinema Loreto di Pesaro: proiezione ore 16.00 e incontro con il regista alle ore 18.00; Cinema Masetti di Fano: proiezione ore 17.00 e incontro con il regista alle ore 19.00; Cinema Gabbiano di Senigallia: proiezione ore 18.00 e incontro con il regista alle ore 20.00; Cinema Gabbiano di Senigallia: incontro con il regista prima della proiezione delle 21.15.
Sceneggiata da Matteo Garrone insieme a Massimo Gaudioso, Massimo Ceccherini e Andrea Tagliaferri, la pellicola trae spunto da un soggetto dello stesso regista, già celebre per capolavori come L'imbalsamatore, Gomorra", Dogman e Reality.
“Le Marche sono una regione molto sensibile alla donazione di sangue: negli ultimi anni non solo è stata sempre garantita l’autosufficienza, ma siamo anche riusciti ad aiutare regioni in difficoltà”. Lo sottolinea l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini. Ed effettivamente la regione è ben al di sopra della soglia di raccolta per garantire l’autosufficienza: raggiunte le 50,8 unità per 1000 abitanti nel 2022 (nel 2021, 51 unità/1000 abitanti) quando la soglia è individuata in 40 unità per 1000 abitanti".
Marche anche al secondo posto in Italia per la quantità di plasma inviato per la trasformazione in farmaci plasmaderivati: "Ci manteniamo tra le Regioni Benchmark che hanno registrato i più elevati indici di produzione di globuli rossi e di conferimento plasma", spiega Saltamartini.
“E questo nonostante si sia dovuta affrontare, come nel resto d’Italia, la carenza del personale sanitario, soprattutto medico, operante nei Servizi Trasfusionali e ancora di più nelle Unità di Raccolta gestite dall'Associazione di volontariato del sangue, che ha costretto a rivedere l'organizzazione e la programmazione della raccolta”, continua l'assessore regionale.
“Il sistema trasfusionale della Regione Marche è una vera e propria rete, con modello hub and spoke e aree territoriali che hanno permesso di realizzare l'autosufficienza, la sicurezza dei donatori e dei pazienti, ed equità del trattamento. C’è inoltre una sinergia totale e unica tra la componente sanitaria e quella associativa dell’Avis, che raccoglie la quasi totalità delle donazioni, oltre che con la Fratresi”.
“È stato organizzato un monitoraggio periodico e sistematico della raccolta e dei consumi e sono stati adottati metodi e strumenti innovativi e più efficaci per garantire l'appropriatezza della gestione della risorsa sangue, come ribadito da Giovanna Salvoni, responsabile del Centro Regionale Sangue”.
“Inoltre, secondo la direttrice Giuseppina Siracusa, il Dirmt (Dipartimento Interaziendale Regionale di Medicina Trasfusionale) ha istituito tavoli tecnici nei quali sono state implementate linee di indirizzo aggiornate per l'utilizzo appropriato di sangue, plasma e piastrine, e per ottenere un miglioramento qualitativo delle prestazioni erogate, riducendo effetti avversi, durata della degenza e costi ad essa associati”.
"Queste scelte unite alla generosità dei donatori hanno permesso non solo di mantenere l’autosufficienza, ma anche di inviare 2 mila sacche di sangue (delle oltre 60 mila raccolte ad oggi quest’anno) alle regioni in difficoltà in questi primi 9 mesi del 2023".
“In questo momento non abbiamo quell'afflusso di migranti delle altre regioni, i Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) sono degli strumenti per consentire l'identificazione di persone che accedono nel territorio nazionale senza permesso di soggiorno o visto d'ingresso”.
“È una misura organizzativa per consentire l'identificazione sulla base del trattato di Dublino, quindi per le Marche non c'è l'esigenza di avere questo centro". Così il vice presidente della Regione Marche Filippo Saltamartini, assessore con delega alla sicurezza pubblica, rispondendo ieri ai cronisti a margine della seduta del Consiglio regionale”.
"Se il governo chiedesse di avere un Cpr per regione per ridistribuire i migranti? È un tipico strumento di polizia, il governo ha deciso di affidare al ministero della Salute l'individuazione di alcune caserme dismesse, ce ne sono anche nelle Marche”.
“Potrebbe accadere che questa misura sia adottata all'interno della nostra regione, ma è un centro di detenzione amministrativa su cui si sta approfondendo la costituzionalità della misura perché prevede misure restrittive della libertà personale. Si tratta di una tipica misura di polizia per identificare persone che accedono al territorio nazionale senza avere un documento d'identità".
La campagna vaccinale inizia il 12 ottobre: anche quest’anno sarà possibile la co-somministrazione di vaccino anti-influenzale e anticovid. I vaccini mRNA Pfizer, aggiornati alle nuove varianti, arriveranno a partire dal 25 settembre”. Lo riferisce l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini.
“Le categorie per le quali le due vaccinazioni sono raccomandate sono quasi sovrapponibili: le persone di età pari o superiore a 60 anni, i soggetti fragili e i loro familiari o contatti stretti, ospiti delle strutture per anziani e lungodegenza, donne in gravidanza e post partum, operatori sanitari e socio-sanitari; per l’anti-influenzale sono previste anche alcune categorie di lavoratori come forze dell’ordine, vigili del fuoco, allevatori e donatori di sangue – prosegue l’assessore – È sempre bene consultare il medico curante, che conosce la storia clinica del paziente”.
La vaccinazione è somministrata da medici di famiglia o pediatri di libera scelta, presso ambulatori e strutture vaccinali dei Servizi di Igiene e Sanità Pubblica dei Dipartimenti di Prevenzione delle AST con prenotazione presso i CUP, nelle farmacie che aderiscono alla campagna vaccinale. I Distretti sanitari organizzano, con la collaborazione dei Medici di Medicina Generale, le vaccinazioni per ospiti e operatori nelle strutture residenziali per anziani. Le direzioni mediche di presidio ospedaliero si occupano invece dei propri operatori sanitari nei punti vaccinali ospedalieri (PVO), ma anche di pazienti fragili, ospedalizzati o presi in carico dalle strutture sanitarie per condizioni particolari (ad esempio diabetici o nefropatici).
Il vaccino anti-influenzale è somministrato in una sola dose, due a distanza di un mese per i bambini al di sotto dei 9 anni che non siano mai stati vaccinati, con una iniezione intramuscolo sul braccio, ma per i più piccoli è disponibile anche lo spay nasale. La campagna anti-covid prevede la somministrazione di vaccini aggiornati alle ultime varianti anche per le nuove vaccinazioni. Il richiamo prevede una dose di vaccino con valenza 12 mesi.
Per le persone con marcata compromissione del sistema immunitario o con gravissime fragilità, potrebbe essere necessaria, dopo valutazione medica, un’ulteriore dose di richiamo o una anticipazione dell’intervallo dall’ultima dose. In fase di avvio verranno privilegiati over 80, ospiti e personale delle lungodegenze, e soggetti con elevate fragilità. La somministrazione, attraverso iniezione, potrà avvenire a distanza di almeno 3 mesi dall'ultimo evento (ultima dose o ultima infezione diagnosticata).