Le ultime 23 casette a Muccia in contrada Varano, le ultime 40 a Castelsantangelo sul Nera oltre alle prime sette a Camerino. Sono complessivamente 70 le Sae consegnate oggi nel Maceratese alla presenza Luca Ceriscioli, presidente della Regione, di Angelo Borrelli, capo dipartimento Protezione Civile nazionale, dell'assessore regionale Angelo Sciapichetti e dei sindaci Mario Baroni di Muccia, Gianluca Pasqui di Camerino e Mauro Falcucci di Castelsantangelo sul Nera.
Concluse le assegnazioni in 20 Comuni. "Quello delle casette è un passaggio temporaneo - ha detto Ceriscioli -, ci permette di passare alla fase successiva: tornare a casa, attraverso la ricostruzione. Abbiamo creato un modo di lavorare legato tra le istituzioni, una relazione positiva necessaria per risolvere i problemi, facendo sempre un passo avanti". "In una città così popolata - ha chiosato Borrelli - è stata realizzata un'attività oculata nel soddisfare le esigenze dei cittadini attraverso l' economicità".
(Fonte Ansa)
Al via il progetto “Invito alla Lettura”. Una bella idea che consiste nel regalare in ambulatorio, a tutti i bambini, un bel libro da leggere, colorato e divertente; il dono è poi ornato dalla presenza di una mamma (a rotazione fra amici, colleghi e pazienti) che legge le fiabe ad i bimbi in sala attesa.
"Emozioni, belle e sane - racconta Salvatore Stasolla - per dimenticare la sciagura che ha colpito la nostra gente. Il terremoto ha lacerato le case, distrutto i sogni di tanti, ma non riesce e non riuscirà mai a togliere il sorriso ad i nostri bambini. Noi ci siamo e non dimentichiamo, tanti amici, tante persone dal cuore grande che quotidianamente si dedicano ai bambini coinvolti dal Sisma del 2016. Insieme si va avanti con gioia e soddisfazione, in modo apolemico ed apolitico, al solo scopo di arricchire la nostra quotidianità con il sorriso dei nostri figli. Stiamo ultimando i Parchi dei Bambini a Pieve Torina, a Muccia, fra qualche giorno tutti i bambini riceveranno il loro Uovo di Pasqua, insieme ad i nostri auguri. Vola il progetto “il pediatra che regala un sorriso”, con regalini a tutti i bambini negli ambulatori di Visso, Pieve Torina e Matelica; abbiamo inoltre adottato un orfanotrofio in Camerun a cui abbiamo regalato medicine, vestitini e semini per il loro orto; distribuiti centinaia fra vestitini, lettini, passeggini, nelle zone coinvolte del cratere. Tutto grazie alla solidarietà della parte più bella della nostra Italia, dal Trentino alla Sicilia, tutt’insieme per regalare gioia. Dedico questo post a tutti i miei bambini e a tutti gli amici, con la A maiuscola che mi stanno aiutando".
Dopo lo spavento della notte fra l'8 e il 9 marzo, quando il terremoto è tornato a farsi sentire distintamente nella zona compresa fra Pieve Torina e Muccia, il sismologo di Ingv Alessandro Amato conferma che si sia trattato di aftershocks.
"L'attività sismica intorno a Muccia e Pieve Torina sembra tornata ai livelli "normali", dopo la ripresa di qualche giorno fa" spiega Amato "con i due terremoti di M3.5 e 3.3 della notte tra l'8 e il 9 marzo.
Contando tutti gli eventi entro 5 km da Muccia, ce ne sono stati circa 270 nell'ultima settimana, tutti entro pochissimi km2 in mappa, ma se guardiamo a quelli sopra M2 ne troviamo solo qualcuno il 9 marzo, poi quasi nulla fino a oggi.
Nel trend generale (istogramma e grafico del numero di eventi e energia rilasciata giornaliera) il "picco" del 9 marzo rientra nelle oscillazioni che ci sono state negli ultimi mesi. Avevo scritto che si potevano considerare "aftershocks" per la loro posizione, la profondità, il tipo di movimento sulla faglia e naturalmente il fatto che la sequenza iniziata il 24 agosto 2016 è ancora in corso. Altri più forti" conclude Amato "sono ancora possibili ma sempre meno probabili".
Dopo le scosse a ripetizione nella notte a Muccia torna la paura. Sono state 12 per l'esattezza quelle che tra le 22 e questa mattina hanno superato la magnitudo 2: tra queste quella più forte di magnitudo 3.5 intorno alla mezzanotte.
Uno sciame sismico che rende l'incubo vissuto nel 2016 più vivo che mai. La popolazione, in cerca di rassicurazioni, si sfoga sui social dove anche il geologo Emanuele Tondi scrive in risposta a delle domande dei cittadini. Questo il post riferito allo sciame della notte passata.
"La zona è sempre la stessa quindi sono considerati aftershocks... la sequenza sismica si è ridotta di molto ma non è finita e ogni tanto può riprendere vigore. Sulla base delle conoscenze geologiche e storiche, in quella zona si possono verificare anche terremoti più forti (a novembre 2016 ci fu un 4,7) ma non come quelli di fine ottobre 2016. Teniamo sempre presente che nel cratere, quello vero, o si abita in una SAE o in una casa di fatto non vulnerabile".
Non ci dovrebbero essere nuovi danni, "al massimo un aggravamento di quelli esistenti e comunque già gravi", ma ogni volta che il terremoto si fa sentire, "si riaprono le ferite" dell'anima. Lo dice all'ANSA il sindaco di Muccia Antonio Baroni, dopo le due scosse di magnitudo 3.5 e 3.4 e lo sciame sismico della scorsa notte.
A Muccia si convive con il terremoto da un anno e mezzo: "ci si riesce finché le scosse sono di due gradi - spiega il sindaco -, se l'intensità è più alta, come la scorsa notte, quando abbiamo avuto due 'belle' scosse, la paura si riaccende". "Anzi - aggiunge - io credo che la paura non finirà mai, o forse tra qualche anno. Insomma, siamo sempre sotto pressione psicologica". La scorsa notte comunque nessuno si è precipitato in strada: "Chi abita in casa propria al massimo andrà a dormire in auto, chi sta nei container o nelle soluzioni abitative di emergenza (Sae) si sente più tranquillo". (Ansa)
Paura nella notte per uno sciame sismico iniziato intorno a mezzanotte e mezza con una scossa 3.5 distintamente avvertita dalla popolazione. L'epicentro è stato registrato a Muccia con una profondità di 10 Km
Altre dieci scosse circa di magnitudo compreso tra il 2.3 e il 3.4 sempre con epicentro a Muccia sono state registrate in seguenza fin verso le 5.30 di questa mattina
In mezzo allo sciame si è registrata anche una anomala scossa lieve, di magnitudo 2.2 con epicentro a Petriolo.
Buona affluenza alle urne nei paesi colpiti dal terremoto nelle Marche. In molti Comuni gli abitanti che sono ancora sfollati sono arrivati o con i bus navetta messi a disposizione dalla Regione Marche o con mezzi propri per votare.
Come a Castelsantangelo sul Nera dove Marco Alfani e il nipote, unici ad abitare ancora in frazione Vallinfante in roulotte, si sono presentati di buon'ora al seggio: un modulo abitativo. A Muccia il tricolore, la bandiera azzurra della Ue e quella della Regione Marche hanno trasformato un centro di aggregazione in seggio elettorale. Nei paesi più grandi si sono registrate, soprattutto prima dell'ora di pranzo, lunghe file e attese, come a Camerino dove il seggio si è concentrato in zona Le Conce nella sede dell'Ipsia 'Ercoli'. A Montecavallo si è votato in una struttura prefabbricata che verrà poi adibita a chiesa. Ad Acquasanta Terme, alcuni abitanti che risiedono nella vallata sono tornati per votare: tre i seggi allestiti.
Con il taglio del nastro e la distribuzione delle chiavi sono state consegnate 16 casette (Soluzioni abitative di Emergenza) a Muccia nell'area di Pian di Giove, la più estesa delle quattro aree comunali. Soddisfatti il sindaco Mario Baroni e il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli nell'aver raggiunto un altro traguardo offrendo alle famiglie la possibilità di tornare alla normalità, ritrovando l'intimità domestica e con l'opportunità di stringere sempre più un legame con la propria terra e le proprie radici.
Restano fuori ancora le Sae di Varano, area più laboriosa che ha richiesto tempi più lunghi per essere urbanizzata, ma che in tempi brevi anche queste saranno consegnate. Secondo il cronoprogramma, la prossima azione sarà quella delle gare per conferire gli incarichi relativamente alla ricostruzione delle opere pubbliche finanziate.
(Fonte Ansa)
Dopo il terremoto che ha reso inagibile la propria abitazione, il signor Renzo Capitani di Muccia, lo scorso aprile, con l'aiuto del figlio e dei vicini, si è costruito una casa di legno dove poter abitare con la moglie, al riparo dalle scosse ma soprattutto dalla paura.
Un caso, quello del signor Renzo, di cui si è occupata Tagadà, la trasmissione pomeridiana di La7 condotta da Tiziana Panella che nella puntata di ieri ha effettuato un collegamento proprio da Muccia, per un problema che è diffuso in 20 comuni e che interessa ben 1.200 persone.
Si parla di alcuni requisiti non rispettati nella costruzione della casa, come l'altezza del soffitto, la grandezza della camera da letto e il terreno dove è stata costruita (non edificabile), e per questo il cittadino di Muccia e tutti quelli nelle sue condizioni hanno ricevuto delle lettere dai rispettivi comuni che intimano loro di presentare domande di regolarizzazione entro il 31 gennaio. Regolarizzazione però impossibile, dato il tipo di presunte irregolarità e quindi dal mese di febbraio queste persone saranno considerate tutte abusive.
Nel finale del servizio viene intervistato anche Diego Camillozzi, esponente dell'associazione "La terra trema noi no", che spiega come le loro richieste di sanatoria da parte del governo, nonostante la grave situazione di necessità, siano state del tutto inascoltate e che anzi, il commissario straordinario De Micheli, ha addirittura affermato che "non si è ritenuto di consentire ulteriori deroghe alle normative".
Dato queste premesse, in mancanza di ulteriori sviluppi, tra un paio di giorni tutte queste persone saranno considerate abusive, con tutto quello che ne consegue. Speriamo vivamente che si possa trovare una soluzione perché è veramente assurdo che oltre al terremoto, si abbatta su queste povere persone anche una nuova calamità, la cieca burocrazia.
Per la prossima Pasqua la comunità di Muccia riavrà una chiesa.
Quella che sembrava una missione impossibile, è diventata realtà grazie all'impegno e alla collaborazione fra diversi soggetti che, dopo diversi contatti, sono riusciti a trovare un punto d'incontro comune e a regalare alla comunità di Muccia una struttura di 120 metri quadrati dove realizzare la nuova chiesa. Il luogo in cui sorgerà la struttura e nell'area Sae di Pian di Giove. Il progetto esecutivo è pronto e nei prossimi giorni prenderanno il via i lavori per la costruzione della chiesa.
Sono stati Guido Picchio e il sindaco di Muccia Mario Baroni a tessere le fila per arrivare a questo splendido obiettivo, raggiunto grazie alla fondamentale collaborazione del dottor Sergio Zaccarelli, in rappresentanza di CNS, il Consorzio Nazionale Servizi di Bologna. Un aiuto è arrivato anche dai calendari che nel 2016 Guido Picchio realizzò proprio per fornire un contributo alla realizzazione della struttura. La chiesa sarà intitolata a Papa Francesco.
“Abitiamo giù al mare da un anno. Ogni giorno partiamo con l’autobus alle 6.30 del mattino per venire a scuola e torniamo giù in albergo verso le quattro del pomeriggio. Sono un po’ stanco. Alcuni hanno preferito cambiare scuola ed iscriversi giù, nella costa. Ma io voglio la mia scuola!". Così la pensa uno dei tanti ragazzi di Muccia terremotato che crede e spera nella buona riuscita della nuova iniziativa lanciata dal comune di Muccia su Eppela, la piattaforma di crowdfunding, per l'acquisto di un nuovo scuolabus.
I ragazzi del paese dell’alto maceratese attendono con ansia di poter tornare, se non ancora nelle proprie case, sicuramente nella loro terra. La scuola è il centro nevralgico delle loro attività, il fulcro attorno al quale ruotano le loro giornate, luogo cardine per l’educazione, la socializzazione e la crescita. Risollevarsi dopo il sisma, col quale comunque si continua a convivere, significa riappropriarsi dei luoghi e dei centri che maggiormente sono stati colpiti e che hanno subito una disgregazione sia materiale che sociale e psicologica.
"Stiamo tornando nei nostri territori, ma vorremmo riuscire a viverli in modo pieno e consapevole. Il nuovo scuolabus rappresenta, oltre che una necessità materiale per il trasporto scolastico in sicurezza dei ragazzi dislocati nelle varie frazioni, anche la riconquista dell’autonomia territoriale, il ritorno ad una vita come prima".
Ad oltre un anno dal terremoto, oltre che la ricostruzione vera e propria degli immobili, si rende necessaria la ricostruzione del tessuto sociale, ad oggi disgregato, e quindi di quei luoghi simbolo nei quali si può riconoscere ogni singolo cittadino. Primo fra questi la scuola, cellula madre fondamentale per una comunità che vuole continuare a vivere un territorio. Non c’è comunità dove non c’è scuola per i più giovani.
Il progetto, proposto dall'Anci, di crowdfunding su Eppela (per partecipare clicca qui) consiste nel raccogliere offerte dagli utenti del Web e a seconda della donazione il Comune di Muccia offre una ricompensa.
"Anci ha lanciato questa iniziativa - ha dichiarato Mario Baroni, sindaco di Muccia - e abbiamo aderito per trovare i sostenitori. Siamo arrivati quinti in tutta la graduatoria. Servono almeno 10mila euro e speriamo siano in tanti ad aiutarci".
Dietro al progetto ci sono l'Amministrazione Comunale di Muccia, gli alunni e le maestre della Scuola Primaria di Muccia; E’ TV MARCHE per le riprese ed il montaggio del Video, Marco Moscatelli per le interviste, la “Distilleria Varnelli S.p.A.”, la ditta Formaggi Luigi s.r.l., la ditta Francucci s.r.l., il salumificio Eredi Bartolazzi, la ditta centro Impianti s.r.l., la ditta Cagnini Ferramenta Edilizia s.r.l..
Muore nel sonno a soli 22 anni. La tragedia è accaduta a Muccia dove Carla Cellocco, una ragazza di 22 anni, stamattina è stata trovata morta dai suoi genitori.
La giovane viveva insieme alla sua famiglia in una Sae della quale aveva preso possesso da una quindicina di giorni dopo aver perso la casa a causa del terremoto e aver alloggiato prima al mare e poi a Matelica, in una sistemazione in affitto.
Una serie di scombussolamenti che di certo non hanno fatto bene alle sue condizioni di salute.
Sul posto stamattina i carabinieri che hanno accertato il decesso per cause naturali, escludendo il suicidio o responsabilità di terze persone.
La giovane lascia il padre, la madre e il fratello.
Consegnate questa mattina altre 28 casette nell'area Sae di Pian di Giove a Muccia. Si completa così il piano di consegna della zona B. Per completare la zona A mancano ancora 14 casette che il sindaco Mario Baroni spera di terminare entro il 20 gennaio del 2018.
Grande partecipazione cittadina all'evento. "Le famiglie erano felici e contente. Non vedevano l'ora di tornare a casa - commenta il primo cittadino di Muccia - Molte persone stanno nei container (come i dormitori degli operai quando lavorano in cantiere) da quattordici mesi. Da oggi possono ricominciare una sorta di vita normale, ritornare all'intimità familiare, ripristinare una quotidianità".
Il 28 Dicembre alle ore 12 presso il comune di Camporotondo di Fiastrone è convocato il Consiglio Comunale aperto e la conferenza stampa per l’Istituzione del marchio collettivo “FIASTRONE NATURA”. Il territorio comunale di Camporotondo di Fiastrone è parte del “Distretto Rurale Biologico” della Regione Marche, insieme ad altri 11 Comuni della Provincia di Macerata: Fiastra (territorio Acquacanina), Bolognola, Caldarola, Camerino, Cessapalombo, Fiastra, Monte Cavallo, Muccia, Pieve Torina, Valfornace e Visso, tutti ricadenti all’interno del territorio GAL SIBILLA.
Questo distretto, essendo caratterizzato da bassa antropizzazione (l'insieme degli interventi di trasformazione e alterazione che l'uomo compie sul territorio allo scopo di adattarlo ai propri interessi e alle proprie esigenze), si presta per sua natura a realizzare prodotti agricoli di elevata qualità, in quanto non potendo competere con areali più consoni a produzioni massive, non ha la necessità di forzare le produzioni. A questi si aggiunge il calore dell'accoglienza che è tipica della tradizione contadina e la qualità di ristoranti, osterie e B&B.
Allo scopo di tutelare e promuovere le pratiche virtuose finora descritte, l’Amministrazione comunale in collaborazione con l’Unione Montana dei Monti Azzurri e l’Università di Camerino ha deciso di istituire un marchio distintivo di tali caratteristiche denominato “FIASTRONE NATURA”. A garanzia dei prodotti agro-zootecnici, turistici e di ristorazione del territorio, il marchio sarà ceduto ad una rete di imprese locali che si riconoscono nelle buone pratiche indicate dal disciplinare e dal regolamento d'uso del marchio stesso.
Consegnate oggi 52 casette a Muccia e 26 nel Comune di Pievetorina, 8 in località Antico e 18 in località La Serra, alla presenza dell'assessore regionale alla Protezione civile Angelo Sciapichetti, dei sindaci di Muccia Mario Baroni e di Pievetorina Alessandro Gentilucci, del Presidente e dello staff del Consorzio Cns che ha costruito le casette, e delle ditte che si sono occupate di realizzare piazzole strade e fogne: la Pipponzi Costruzioni srl, la Ottoerre srl e la Francucci srl.
"Sono molto contento - ha dichiarato il sindaco Baroni - perchè chiaramente aver consegnato 52 casette vuol dire aver sistemato 52 famiglie. E' un altro passo importante per tornare verso la 'normalità', un segno di ripresa".
"E' stato emozionante - ha continuato il primo cittadino di Muccia - vedere le persone commuoversi. In quel momento partecipi ai problemi della gente. E io li capisco, in fondo sono uno 'sfollato' anch'io".
"La consegna di queste abitazioni - ha sottolineato Sciapichetti - è un segnale concreto di un percorso difficile, complesso e che ci ha portato a dare alle famiglie una soluzione degna, anche se temporanea. Vogliamo che tutti i Comuni interessati al sisma tornino come prima e meglio di prima guardando avanti con fiducia e speranza. Nel prossimo mese inaugureremo la scuola che è il simbolo di una comunità che vuole ricominciare".
L'obiettivo, ha aggiunto Sciapichetti, “è quello di far tornare le popolazioni nei territori interessati dal terremoto e grazie alla collaborazione con le istituzioni, a partire dalle amministrazioni comunali, risolveremo le problematiche. Ringrazio i cittadini che con serietà e pazienza hanno affrontato questo dramma con dignità. Continuiamo a collaborare insieme come abbiamo fatto sino ad oggi cercando di tornare al più presto alla normalità".
Sabato 2 dicembre in occasione dell’inaugurazione delle nuove strutture commerciali a Muccia, dove hanno trovato spazio i commercianti che hanno potuto riprendere la loro attività dopo i danni del terremoto, il direttore del Centro Commerciale Val di Chienti di Macerata, Gianluca Tittarelli, ha consegnato nelle mani del Sindaco di Muccia Mario Baroni, 5.800 euro.
Si tratta del ricavato della raccolta fondi che il Val di Chienti ha organizzato proprio a favore del comune montano che è stato seriamente danneggiato dal sisma e che ancora, dopo un anno di tempo dalle prime scosse, paga i danni e i disagi legati al terremoto.
In occasione del 19° Anniversario del Val di Chienti, tenutosi domenica 12 novembre scorsa, è stata avviata la raccolta fondi sensibilizzando tutti i numerosi clienti che erano venuti al Centro Commerciale per festeggiare l’anniversario. La maxi torta di compleanno, offerta dai membri dell’Accademia Maestri Pasticceri Italiani, composta da tantissime monoporzioni arrivate da tutta Italia, è stata distribuita a tutti dietro un’offerta libera e anche gli ospiti della giornata, ovvero lo chef Andrea Mainardi e la soubrette Giulia Salemi, hanno in più occasioni incoraggiato la raccolta fondi.
“Essendo pubblica la raccolta fondi, altrettanto pubblica doveva essere la consegna del denaro” ha affermato Tittarelli sabato durante la cerimonia di consegna della somma raccolta. Un bel gesto concreto di solidarietà verso dei conterranei che ancora vivono il dramma del terremoto.
Il Centro Commerciale Val di Chienti ringrazia tutti coloro che hanno contribuito e non esclude future collaborazioni per dare sostegno a chi, come i commercianti che hanno riaperto i loro punti vendita sabato scorso, ha avuto il coraggio di ricominciare dopo tanti mesi di inattività forzata.
Inaugurata oggi, sabato 2 dicembre, la nuova area commerciale "Il Punto" a Muccia, in contrada Varano.
Quattordici attività tra commerciali, produttive e studi tecnici, le cui sedi originarie il sisma ha reso inutilizzabili.
"Una giornata particolare quella di oggi - dichiara il sindaco Mario Baroni - Un segno di ripartenza. Un segno che la vita della comunità può ripartire e riparte da questo centro, Il Punto, che consentirà alle persone che da 13 mesi sono ferme senza alcun reddito di ricominciare. Un segnale forte per tutti i cittadini di Muccia".
"Inoltre - continua il Primo Cittadino - giovedì 7 dicembre consegneremo 52 Sae. Anche questo vuole essere un importante segno di ripresa del territorio".
Grave incidente nel pomeriggio di oggi lungo la superstrada in direzione Foligno.
Una macchina è sbandata dopo aver urtato un autocarro sotto la galleria La Maddalena, all'altezza di Muccia. L'uomo all'interno è stato fortunatamente estratto da un passante prima che l'auto, alimentata a metano, andasse a fuoco.
Intervenuti prontamente sul luogo i sanitari del 118 che hanno trasportato il ferito in gravi condizioni all'ospedale di Camerino. Sul posto anche i vigili del fuoco e la polizia stradale.
La superstrada è stata chiusa al traffico.
Muccia riparte con l'naugurazione sabato 2 dicembre, ore 12:15, dello spazio S.A.P.E “Il Punto” in contrada Varano e con la consegna a breve (stimata intorno al 7 dicembre) delle chiavi di 52 casette dell’area Pian di Giove.
L’area commerciale “Il Punto” simboleggia la ripartenza del lavoro in questa zona del cratere ed includerà 14 tra attività commerciali, produttive e studi tecnici, le cui sedi originarie il sisma ha reso inutilizzabili.
“E’ il primo passo verso una ‘pseudo normalità’ - dichiara il sindaco Baroni - Il settore del commercio finalmente ha un suo spazio esclusivo e ne siamo felici, perché la ripresa economica è un fattore fondamentale per tornare a vivere; altro segnale di positività, la consegna di 52 SAE che avverrà il 7 dicembre alle ore 11.30. Un bel passo in avanti dopo le 7 casette della frazione di Costafiore consegnate a fine ottobre; ci accingiamo a ridare un tetto e una dignitosa sistemazione a 150 famiglie da ben tredici mesi sfollate, chi nelle strutture provvisorie del paese o in autonoma sistemazione altrove, chi ancora alloggiato negli alberghi della costa.
Tra il 10 e il 15 dicembre - continua Baroni - confidiamo di poter ridare intimità anche ai 14 nuclei familiari della frazione di Massaprofoglio. Per la fine dell’anno, se il tempo ci assiste riusciremo a consegnare altre 25 casette. Per completare tutta l’operazione, rimarranno le 48 soluzioni abitative dell’area Varano e le ulteriori 20 casette dell’area A, di Pian di Giove. La fatica è tanta ma a piccoli passi stiamo riconquistando fiducia; si comincia a vedere una luce nel ricostituirsi di una comunità. Speriamo più che altro che si possa partire con qualche ricostruzione di tipo leggero, il che significherebbe molto per il morale delle persone e di noi come amministratori.
Se andiamo ad analizzare - conclude il sindaco di Muccia - finora ci si è occupati solamente dell'emergenza, sistemando le persone, facendo pressione sulle imprese per accelerare il più possibile ma, quello che interessa a tutti, è la ripresa delle case vere".
Nella piccola frazione di Massaprofoglio a Muccia, i carabinieri forestali hanno individuato una costruzione in una zona protetta dal vincolo paesaggistico.
Continuando con i dovuti accertamenti si è cercato di risalire al proprietario dell'immobile: una signora di sessantotto anni, che vive a Roma e che possedeva a Muccia una seconda casa che utilizzava per le vacanze. Questa era stata dichiarata inagibile a seguito del sisma del 2016. Così la signora se n'è fatta costruire un'altra di legno, senza però aver chiesto alcuna autorizzazione a costruire.
La Procura di Macerata ha disposto il sequestro preventivo dell'immobile in quanto costruito in una zona protetta da vincolo paesaggistico senza avere alcuna autorizzazione. In più, essendo utilizzata dalla proprietaria come seconda abitazione, non c'è la giustificazione dell'emergenza abitativa.